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Autore: lmpaoli94    03/04/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Venuto a conoscenza che il Castello di Bunratty era stato incenerito dalle fiamme, Christian non ce la faceva più a rimanere segregato nel castello di Cahir con sua sorella.
< Dobbiamo arrivare a Limerick. Alla svelta! >
< Non ci pensare nemmeno, Christian > ribatté sua sorella con tono duro < Bunratty è stato distrutto e la gente si è rintanata nelle loro case per sfuggire all’odio travolgente che la tua famiglia sta devastando queste terre. Non è ancora il momento di colpire. >
< E secondo te quanto dovremmo aspettare?! >
< Prima o poi verranno qui. Verranno a scoprire che siamo stati noi ad aiutare Anastasia e tutti gli altri e in quel momento dovremmo essere pronti a difenderci. Il mio esercito non è ancora pronto per sostenere una battaglia contro la nostra famiglia. >
< E quando potranno scendere in campo? >
< Non lo so, Christian! Dannazione! > sbraitò Mia con tono rude < Credi che sia facile per me tutta questa situazione? Anch’io vorrei fermare mia madre e mio padre ma non ho i mezzi necessari per farlo! >
< Sembra invece che non te ne importi affatto. >
< Allora vuol dire che non mi conosci bene. >
< Sei stata lontana dalla nostra famiglia per molto tempo, Mia. Capirei se non vuoi aiutarmi. >
< Tu sei mio fratello, Christian. Ti aiuterei mettendo anche a repentaglio la tua vita. >
< Gia non sarebbe d’accordo su questo. >
< Gia mi capisce più di chiunque altro. Non mi fermerebbe mai. >
Christian, spazientito dall’attesa si muoveva in su è in giù per la stanza cercando di pensare a come passare il tempo.
< Devo sapere se Anastasia è viva. Non c la faccio a rimanere qui senza fare nulla. >
< Christian, è troppo pericoloso se tu vai a Limerick. Non riusciresti a rimanere in vita. Da quello che so, il popolo di quella città si sta riorganizzando per creare un esercito contro i nobili. È molto probabile che la storia si ripete. >
Coprendosi le mani dal volto per la rabbia, Christian cominciò a piangere disperatamente.
< E’ colpa mia se Anastasia si trova in quella situazione. Non ci dovevamo dividere. Per colpa mia il Barone Roach ha raggirato mia madre per il suo potere e la loro unione distruggerà questa nazione. Sono un vero stupido. >
< Non posso dire il contrario su questo, ma vedrai che riusciremo ad uscirne e tu diventerai padre di due bellissimi bambini. >
< E di due donne diverse. >
< Questo non è importante. Dovranno rimanere in vita perché tu le proteggerai. Fidati di me > replicò Mia prima di abbracciare suo fratello per confortarlo.
 
 
Mentre era giunta l’alba di un nuovo giorno, Elliot preparò subito le sue cose per andarsene via il più presto possibile.
< Buongiorno, Elliot. Che cosa stai facendo? > gli domandò la Contessa Madre.
< Preparo la mia roba, Contessa. E dovreste farlo anche voi. >
< Perché? Quale fretta abbiamo? Possiamo partire nella tarda mattinata e non alle prime luci dell’alba. >
< Contessa, vi prego… >
< La vostra paura è ingiustificabile, Conte. E non lasceremo il Castello di Slane perché voi siete timoroso. >
< Sto solo cercando… >
< Buongiorno, cari ospiti > fece il Duca Whelan avvicinandosi a loro e facendo il baciamano alla Contessa < Spero che abbiate dormito bene. >
< Come due angeli. Mi mancava stare nel lusso. La vostra dimora è molto bella, Duca. >
< Lieto di compiacervi, Contessa. Allora, vedendo che il brutto tempo è passato, spero che non partirete subito. >
< Io e il Conte abbiamo pensato di partire in tarda mattinata. Dobbiamo tornare nei pressi di Limerick per avvertire mia figlia della nostra alleanza. >
< A tal proposito, spero che non la prendiate male, ma ho pensato che sarebbe stato molto utile riunire vostra figlia e i suoi amici qui al Castello di Slane. Così potremmo preparare l’avanzata verso Dunguaire tutti assieme. >
< Voi avreste fatto questo? >
< Esatto, Contessa. Perché rimanere divisi e vulnerabili quando possiamo essere uniti e potenti? I miei uomini sono partiti alla volta di Limerick e a mio nome verranno condotti qui il prima possibile. >
< Anastasia e tutti gli altri non daranno mai ascolto ai vostri uomini > replicò piccato Elliot < Non vi conoscono nemmeno. >
< Mia figlia sa del coinvolgimento che ho avuto con il Duca in passato, Elliot. Verranno condotti senza usare la forza. >
< Contessa, ma vi rendete conto… >
< So che fate bene a non fidarvi, ma gli consiglio di ascoltare la Contessa Madre. Lei non sbaglia mai. >
Messo con le spalle al muro, Elliot dovette acconsentire al loro volere.
< Molto bene. Allora è deciso, Duca Whelan. Prepareremo il nostro attacco qui nel vostro Castello… Sono davvero sbalordita dalla vostra presa di posizione. Ancora non riesco a capire come mai non ci ho pensato prima. >
< Lavorando insieme con due menti brillanti come le nostre arriveremo dove vorremmo > replicò l’uomo con tono sensuale prima di fare ancora il baciamano e allontanarsi con il permesso della donna < Vi aspetto a fare colazione. Mia moglie e le mie figlie vi vorrebbero conoscere meglio. >
< Io e il Conte ci prepariamo e saremo subito da voi > rispose la donna con sorriso smorzato prima di prendere il Conte Elliot e trascinarlo nella sua camera.
< Perfetto. Se voi credete che io rimarrò qui, vi sbagliate di grosso. >
< Elliot, avevate accettato quando avevamo deciso di collaborare con il Duca. >
< Non sapevo che razza di uomo potesse essere! Eravamo in una posizione disperata e acconsentire a questo piano era l’unica soluzione. >
< Voi non l’avete mai visto di persona, ma vi voglio avvertire che la nostra posizione è ancora grave finché non combatteremo assieme. >
< Contessa, non riuscirò mai a fidarmi di quell’uomo. >
< Dovrete farlo, Conte Elliot. La nostra alleanza deriva anche da voi… Adesso svuotate i bagagli e prepariamoci per la colazione. Odio arrivare tardi. >
 
 
Una volta giunti in sala da pranzo, la Contessa Madre fu molto colpita di vedere ogni singola cibaria sul tavolo.
Frutta stagionale, pane, latte, succo di frutta e molte altre cose per rendere la colazione il pasto più importante della giornata anche per i nobili.
< Contessa, vi vorrei presentare mia moglie: Hannah Whelan. >
< Duchesse, è un vero piacere fare la vostra conoscenza. >
< Il piacere è tutto mio, Contessa > replicò la moglie di Troy < Ho sentito molto parlare di voi. >
< Spero che il Duca vi abbia detto cose molto bello su di me. >
< Oh, certo. Anche perché non si potrebbe mai infangare la vostra persona con stupide dicerie > mormorò con sorriso tirato Hannah cercando di essere il più credibile possibile < E il vostro accompagnatore? >
< Lui è il Conte Elliot Grey. Ha deciso di accettare insieme al mio volere questa nuova alleanza, facendo soprattutto parte di una delle famiglie più potenti d’Irlanda.
< Un piacere conoscere anche un membro di tale casata > rispose Hannah avanzando la mano verso l’uomo.
< L’onore è tutto mio, Duchessa. >
< Non ho mai conosciuto appieno un uomo di Dunguaire. Voi siete il loro primogenito? >
< No. il mio primogenito è mio fratello Christian che purtroppo non ha potuto venire qui da voi. >
< E’ ancora molto legato alla vostra famiglia? Spero per voi di no, altrimenti dovremmo scatenare una guerra anche contro di lui oltre che con vostra madre e il vostro patrigno. >
Squadrando malamente la coppia di duchi, Elliot capì che con quelle due persone non c’era affatto da scherzarci.
< Vedo che vostro marito vi ha già detto tutto. >
< Troy non ha segreti per me > replicò la donna senza contegno prima di baciare suo marito < La nostra forza è il nostro legame. >
< Come del resto molte famiglie di questa nazione > puntualizzò il Conte < Prego, accomodiamoci a fare colazione. Avrete una gran fame dopo il lungo viaggio di ieri sera. >
< Siamo riusciti a mangiare qualcosa prima di partire > mentì il Conte,
< Parlate per voi, Conte. Io ho una fame da lupi e non vedo tutto questo ben d’Iddio da molto tempo ormai > rispose di rimando la Contessa prima di accomodarsi al tavolo.
< Deve essere stato un duro colpo per voi veder bruciare il vostro castello > iniziò a dire la Duchessa smorzando la curiosità di tutti i presenti.
< Ho avuto giorni migliori, ma mai peggiori quando mi sono ritrovata faccia a faccia con il ribelle John Flynn. >
< Davvero? Siete stata così vicino alla morte? >
< Esatto. Dopo aver rifiutato di sottostare ai suoi voleri, mi ha accoltellato senza però uccidermi… Una volta che ha lasciato la sala principale del castello di Limerick, ha dato fuoco all’edificio e a gran parte delle abitazioni della città. Ma fortunatamente sono riuscita a rimanere in vita fuggendo in tempo dal castello. Nel corso di tutti questi anni ho viaggiato per l’Irlanda, ricongiungendomi anche con mia figlia Anastasia. >
< Adesso come sta vostra figlia? Ho sentito dire che non avete avuto un rapporto idilliaco con lei. >
< Nel corso del tempo si è ricucito. Grazie anche al matrimonio con il Conte Christian Grey. >
< Se il Conte assomiglia anche un poco a suo padre, credo che la sua fedeltà verso le donne non sia idilliaca. >
< Hannah, il Conte Carrick Grey non era un infame che aveva bisogno di amanti. Gli bastava la sua Grace. >
< Questo è quello che sapete voi… Ma prima di sposarvi ha tentato di abbindolarmi per portarmi a letto, cosa che non ho mai accettato. >
< E di questo ve ne sono infinitamente grata > rispose suo marito di rimando.
< Evitando di parlare della mia famiglia, perché non ci parlate di voi, Duchessa? > domandò Elliot con tono pungente.
< La mia vita non è così importante come potrebbe essere… Vorrei però fare un’ultima domanda alla Contessa Madre, se mi è possibile. >
< Cosa volete sapere, duchessa? >
< Ho avuto notizia che dopo la distruzione della vostra città, la popolazione che è riuscita a sopravvivere sta ricominciando a vivere nel ricostruire tale città… senza di voi. Come vi sentite ad essere stata deposta dal popolo? >
Nel sentire tale domanda, la Contessa Madre non si era mai sentita una nullità impotente come adesso.
< Dopo questa battaglia riuscirò a riconquistare il mio potere e a riprendermi la città. >
< Siete molto ottimista. Ma gli abitanti di Limerick si inchineranno di nuovo a voi? O dovremmo assistere ad una nuova guerra civile tra il popolo e i nobili? >
< Non lo so, Duchessa. Non c’ho ancora pensato > rispose la Contessa digrignando i denti.
< Tesoro, la Contessa Madre non ama parlare della sua città. È un momento molto duro per lei. >
< Certo, lo capisco Duca Troy. >
< Per essere un Castello lontano da tutto e da tutti, siete a conoscenza di molti particolari sulla nazione > mormorò la Contessa Madre con tono lieve.
< Sono la Duchessa di Slane, Contessa… Nella mia posizione è normale sapere tutte queste cose > rispose di rimando la Donna con tono piccato.
Per evitare che si scatenasse un litigio, il Duca Troy Whelan proibì di parlare per non rovinare la colazione.
< Signori, riprendiamo la conversazione più tardi. Adesso mangeremo tutto il tempo in silenzio. >
   
 
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