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Autore: azufedechan    04/04/2021    0 recensioni
Eris è una giovane ragazza pronta ad andare in guerra per la sua Nazione.
Lei è una Guaritrice con dei poteri speciali, dovrà riuscire a utilizzarli e controllarli.
Seguiremo Eris e i suoi amici in molte missioni e in un amore un po' confuso.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Il buono
Il giorno delle lettere è il mio preferito, come quello di tutti credo. Riceviamo posta una volta ogni due settimane, e oltre alla posta dei nostri famigliari riceviamo dei buoni da usufruire al campo, come una doccia calda, una razione di cibo migliore; quanto desideravo entrambe le cose, ma mi capitava sempre un buono per del lucido da scarpe. Anche oggi non va diversamente, riscatterò il mio premio dopo aver letto la lettera che mi ha scritto mia madre. Non leggo niente di nuovo, le solite cose del villaggio, ma vedere la sua calligrafia e sapere che stanno tutti bene mi da il coraggio per andare avanti; allo stesso tempo mi chiedo se mai li rivedrò, se farò ritorno a casa. Da questi pensieri mi risveglia Aria che esulta per aver ottenuto il buono del cibo, "Finalmente!! Te l'avevo detto che la fortuna avrebbe girato Eris, tu che hai ricevuto?" "Ah il solito" le dico un po' amareggiata con un sorriso forzato. Non sono gelosa o invidiosa, anzi sono felice per lei, ma se ogni tanto avessi io un po' di fortuna non mi farebbe schifo.

 

Riguardo la mia lettera e penso alla mia sorellina Ket, compie otto anni tra una settimana, forse dovrei scrivergli già gli auguri, di sicuro non arriverà in tempo ma capirà la mia buona volontà. Peccato che qui non posso prenderle un regalo, di certo il lucido da scarpe me lo tirerebbe dietro, forse potrei scriverle una poesia o qualcosa del genere, ci rifletterò su.

 

Immersa nei miei pensieri metto a fuoco la figura dalla folta chioma rossa che si sta avvicinando ad Aria. È sicuramente Feny, ma cosa ci fa qui, non è del nostro gruppo di addestramento. A passo deciso si posiziona di fronte alla mia amica mentre io mi precipito accanto a lei. "Ho sentito che hai ottenuto un premio niente male" "Le voci corrono veloci" sussurro io ricevendo un'occhiataccia dalla pel di carota, "È così" le risponde con molta calma "Ovviamente c'è stato uno scambio, quel premio spetta a me quindi ora da brava restituiscimelo". La guardiamo allibite, e nel mentre si crea un cerchio di curiosi in torno a noi. Aria inizia a ridere attirando su di se la mano della ragazza che la sta per colpire ma riesco ad afferrarla prima che le tocchi la guancia, con una rapida mossa le giro il braccio dietro la schiena strappandole un urlo. "Cosa stai facendo sei impazzita!?" inizia a dimenarsi ma l'unica cosa che ottiene è cadere nel fango portando anche me con lei, nessuno sta intervenendo ne per aiutarci ne per separarci, poco mi importa, prima che riesca a rialzarsi mi butto sopra di lei bloccandola. "Chiedi scusa alla mia amica!" le urlo "Tu sei pazza, qualcuno mi tolga questa schizzata di dosso", quando Aria sta per intervenire sento una voce inconfondibile, "Qualcuno mi spieghi immediatamente cosa sta succedendo qui!". Non mi alzo e la rossa continua a dimenarsi, non riesco a muovermi, mi sono bloccata sentendo la voce del generale Ion. Come avrei spiegato questa situazione, sono stata troppo impulsiva, e pensare che di solito sono una schiappa nel combattimento corpo a corpo, forse lei è più scarsa di me. Sovrastata dai quei pensieri non sento Ion che continua a chiamarmi per farmi alzare " Signorina Sràid si vuole alzare o sta comoda così?". Anche l'ultimo richiamo risulta vano, mi riporta alla realtà afferrandomi per il braccio tirandomi su in piedi, mi libero immediatamente dalla presa sentendo un forte imbarazzo, di solito non mi succede ma mi sembra di essere una bambina in questo momento. Il suo sguardo mi immobilizza "Sràid mi segua nella mia tenda subito!", non so come ma i mie piedi uno dietro l'altro iniziano a seguirlo fino alla tenda. All'interno è molto più confortevole di quelle di noi reclute, è calda e c'è un buon odore da pulito, che invidia.

 

Sono ricoperta di fango che inizia a gocciolare su un tappeto, che a vederlo sembra parecchio costoso, mi passa un fazzoletto lo fisso negli occhi, non ha più uno sguardo severo, sembra quasi preoccupato, mi starò sbagliando. "Stai bene?" questo tono dolce mi provoca del rossore sul viso che spero si confonda nel marrone del fango, "Si" sussurro imbarazzata " Sono qui da due giorni e ne hai già combinate parecchie Eris" alzo di scatto lo sguardo, nessun superiore mi aveva mai chiamato per nome, ma lui non ci fa caso. "Non voglio sapere il perchè di questa scaramuccia, ma non deve accadere più una cosa del genere tra compagni, adesso vai a darti una ripulita" nel dirlo mi porge una tessera, è per una doccia calda. Lo guardo tra il commossa e l'agitata "Qualcosa non va?" "No no, solo che" esito un attimo a continuare "Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me, ed è da quando sono arrivata qui che non faccio una doccia calda" per poco non inizio a piangere, solo ora percepisco quanto sia stata dura qui al campo, non avevo mai avuto la mancanza dei conforto di casa mia, o forse solo non ci avevo pensato prima. Il suo sguardo è diventato dolce, gli farò pena, non mi importa, credo, che vergogna "La ringrazio, di sicuro non ricapiterà nulla del genere" tengo la testa bassa sperando di scomparire all'istante, lui in tutta risposta posiziona le sue dita sotto il mio mento e lo alza. Ho i suoi occhi nei miei, non riesco nemmeno a sbattere le palpebre, "Lo spero bene, tieni la testa alta Sràid" annuisco e la sua mano che poco prima era sotto il mio viso, si posiziona su un lembo della tenda per consentirmi l'uscita.

 

Sotto l'acqua calda insieme al fango lavo via anche il mio imbarazzo; tornata alla mia tenda Aria mi abbraccia all'improvviso rischiando di imitare la scena di stamattina con quella racchia. "Cosa ti hanno fatto, ero così preoccupata, stavo per venirti a cercare" "Non mi ha fatto niente, è stato gentile" sento le mie guance prendere colore "Oh mio Giove, racconta tutto e non tralasciare nulla" "Non c'è nulla da raccontare, mi ha solo detto di non combinare più casini,.. e mi ha dato un buono per lavarmi" forse non dovevo dirglielo "Non ci credo, tu gli piaci e lui piace a te!" " Ma ti è partito il cervello, non mi piace e di sicuro io non piaccio a lui, gli devo aver fatto pena, ero così imbarazzata.." a ripensarci ancora mi sento davvero una schiocca. "Sono più sicura della mia ipotesi" inizia a punzecchiarmi, ma non mi convincerà, sono più che convinta di quello che ho detto, io non potrei mai piacergli, lui non mi può piacere; ma allora perchè ora che cerco di prendere sonno vedo solo il suo viso"



Spazio autrice Questo è il secondo capitolo. Spero vi piaccia fatemelo sapere❤️

   
 
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