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Autore: MaryFangirl    09/04/2021    11 recensioni
La canzone che aveva scelto per buttarla giù dal letto era It's my life di Bon Jovi, e con quella musica carica chiunque sarebbe resuscitato.
Certo, la prima frase della canzone non la aiutava molto.
This ain't a song for the broken-hearted...
Genere: Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Mick Angel, Ryo Saeba
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: City Hunter
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Gli venne spontaneamente da sorridere, mentre il brusio aumentava e tutti i loro amici guardavano stupiti Ryo e Kaori che entrarono al Cat’s Eye tenendosi per mano, con aria francamente rincitrullita.

Mick bevve il suo caffè seduto al tavolo, ignorando la ferita pungente dentro di sé, sapendo bene che sarebbe guarita, finse di non notare Kaori quando gli si avvicinò.
Prima che iniziasse a parlare, però, vista la sua espressione un po' imbarazzata, Mick disse: "Lo sapevo. Non devi dire niente. Hai scelto lui, ma in fondo non è mai stata una sfida equa. Non siamo partiti dallo stesso blocco, il suo vantaggio era troppo elevato..."
"Mi...mi dispiace solo averti...beh, non voglio dire illuso, ma..."
"Tu non c'entri nulla. Sono io che mi sono fatto dei film..." sorrise.
"Comunque grazie lo stesso"
"Mi stavo dimenticando della tua mania di ringraziare. Per cosa, stavolta?"
"Beh...mi sei stato vicino. Senza usare frasi fatte, tragiche o smielate...ci sei semplicemente stato. Grazie per questo"
Mick le accarezzò il viso. "Spero che non mi uccida per questo" scherzò accennando a Ryo.
"Tranquillo"

Kaori si allontanò tornando da Ryo, Mick la seguì con lo sguardo sentendosi un po' amareggiato.
Ma sarebbe passata. Ora Kaori era felice.
Poteva solo guardare avanti.
Quando lo fece, notò che Saeko Nogami stava entrando nel locale, dirigendosi verso Ryo e Kaori, stupendosi e poi congratulandosi con la coppia tornata unita.
Non c’era che dire, quella donna era davvero un bel vedere...segnò nella propria agenda mentale di invitarla a bere qualcosa.
 
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Le sue braccia gli circolarono il collo, lentamente, mentre si alzava in punta di piedi per raggiungere le sue labbra.
Voleva trattenersi, Ryo, e per l'appunto, invece di divorarla come avrebbe voluto, si limitò a stringere le sue natiche in modo però impaziente, che trasmise alla compagna un fremito capendo che si stava sforzando di essere calmo e delicato.
Ma non era quello che Kaori voleva: che la prendesse con foga, che la amasse con tutta la passione e perfino la brutalità che voleva, che le riversasse tutto il suo amore, che le facesse quasi perdere i sensi.
Oddio, era completamente fuori di sé.


Davanti alla causa della sua pazzia, Kaori ebbe un'ondata di calore e si sfilò velocemente la maglietta, scompigliandosi ancora di più i capelli mossi che tanto piacevano a Ryo per come incorniciavano il suo bel viso su cui spiccavano quei meravigliosi occhi nocciola e quelle labbra morbide e umide a cui non resistette più.
La prese per i fianchi e chinò il capo per raggiungere il suo collo con la bocca, lo baciò delicatamente accrescendo nella giovane donna il desiderio di essere baciata sulle labbra per sentire la sua lingua calda intrecciata con la propria, per smarrirsi nel suo sapore, abbandonarsi completamente a lui.


Con un gesto secco Ryo le sbottonò i pantaloni, i sospiri aumentavano così come la voglia di fondersi. Kaori non si preoccupò di essere già ardente, si sentiva liquefatta, lo voleva con un'urgenza spaventosa, gli tolse la maglia e accarezzò avida le sue spalle, il torace, il ventre solido, con le guance arrossate lo baciò, sfiorò e leccò timidamente i suoi capezzoli lusingata di sentirlo irrigidirsi; Ryo la prese per le spalle spingendola verso il letto, dove la buttò e con un sorriso levò a lei e a se stesso gli ultimi indumenti.
Finalmente si sdraiò su di lei, il contatto dei loro corpi nudi li fece sospirare.

Ryo le afferrò le mani portandogliele sopra la testa; erano uniti, le loro pelli combaciavano e le bocche si allacciarono, strusciandosi l'una sull'altra, riempendo entrambi di brividi; Ryo era così felice di averla di nuovo che sarebbe morto per l'estasi, quella donna era tutto per lui e aveva smesso di chiedersi cosa avesse per ridurlo in quello stato quasi ridicolo di adolescente stra cotto.

Si baciarono a lungo, impetuosi e poi lenti, le mani di Kaori affondate nei suoi capelli e quelle di Ryo che accarezzavano smaniose ogni centimetro del suo corpo, per constatare di nuovo che era reale.
Ryo arpionò le sue cosce, facendole capire che era giunto al limite; Kaori incatenò le caviglie attorno ai suoi fianchi e gli sorrise, bruciandolo con uno sguardo assolutamente deleterio per Ryo che decise che non era il caso di proseguire con i preliminari, così entrò in lei.
Kaori si tese rilassandosi subito dopo, inarcando la schiena, lasciandogli libero accesso al suo collo. Ryo morse e leccò, risalendo all'orecchio, strinse le sue mani, non le lasciò un solo istante, mentre prendeva a spingere, gemendo, sentendosi impazzire, scomponendosi in mille e più vampate di calore e piacere, chiuse gli occhi e vide un'infinità di colori, di forme senza senso.
Solo Kaori e il suo abbraccio avevano importanza, le sue mani che sempre delicate gli accarezzavano i capelli.
Dio, come poteva aver pensato di rinunciare a lei...come poteva pensare di vivere senza il suo cuore...


"Kaori...Kaori..."
Mormorò il suo nome ripetendolo come una preghiera, le paure che provava sembravano lontanissime, erano assurde.
Non aveva alcuna paura di perdersi in lei, per lei, anzi...l'amore di Kaori poteva solo farlo rinascere, poteva solo dargli linfa vitale, poteva solo essere l'elisir di una felicità senza paragoni.
Kaori lo strinse sempre più forte, gli regalò un altro interminabile bacio che gli tolse il fiato e a quel punto venne dentro di lei ringhiando.


Fu lui nella sua imponenza e forza fisica di cui tutti parlavano a sentirsi al sicuro, fra le braccia di quella donna più giovane, timida, a volte insicura e ingenua, nel suo profumo, cullato dai battiti del suo cuore, protetto dal suo respiro affannato, dal suo petto che ora si alzava e si abbassava velocemente, sconvolto; Ryo batté le palpebre più volte prima di accasciarsi accanto a lei ma traendola a sé. Non voleva perdersi neanche un istante.
Kaori lo aveva scelto di nuovo. Non avrebbe sprecato nessun secondo che la vita gli avesse concesso insieme a lei.


"Ti amo. E sono stato un coglione"
"Sì, abbastanza"
Ryo le pizzicò il fianco.
"Un po' di rispetto, Sugar Boy"
Kaori rise, baciandolo sul petto. "Ti amo anche io"
Ryo sospirò godendosi la sua vicinanza e la sua mano che, posata all'altezza del cuore, lo faceva sentire vivo. Il senso di completezza e pienezza che aveva quando Kaori stava con lui lo tramortiva.

Ma no, non aveva decisamente più paura di tutto quello. Avrebbero affrontato tutto insieme, tutto.
L’abbracciò e la riempì di baci sul viso.
La guardò ancora, trovandola splendida, dolcissima. Sua.
Poteva aver paura di qualcosa di così bello?, si domandò, prima di tornare a dedicarsi a lei, solo a lei, al suo ossigeno, perché era lei a tenerlo in vita.
Kaori lo baciò sulla bocca, il cuore di Ryo fece una capriola, riprendendo a battere all'unisono con quello della sua amata.
 
 
Due anni dopo
 
Sulla porta di casa Saeba-Makimura c’erano due fiocchi, sui toni del giallo e del verde.
Mick Angel vi si soffermò e sorrise, facendo un cenno col capo alla sua bella compagna che lo teneva a braccetto.
“Non si smentiscono, eh...niente colori convenzionali!”
 
La donna sorrise, accarezzandosi il pancino che da un po’ cominciava a spuntare.
“Non è una cattiva idea, potrei rubargliela” commentò scherzosamente.
Dopo aver bussato, attesero di essere accolti.
La porta si aprì su un Ryo che aveva un sorriso da un orecchio all’altro.
 
“Ciao, benvenuti! Saeko sei uno schianto!” commentò entusiasta, ma non c’era nulla di pervertito nella sua espressione, solo una calda luce piena di affetto per una donna che conosceva da secoli e per cui poteva dire di provare un affetto quasi fraterno.
 
“Già, è proprio vero lo stereotipo secondo cui una donna incinta diventa ancora più bella” disse Mick osservando la donna intensamente, facendola quasi arrossire.
 
“Su, su, basta così...dove sono gli angeli?”
 
Ryo fece una piccola smorfia. “Angeli, insomma...cambierai idea anche su questo!”
 
Li condusse verso il salotto dove qualche altro ospite era già radunato intorno al centro di maggior interesse.
 
Mick e Saeko si diressero mano nella mano al divano, dove una Kaori radiosa sebbene un po’ stanca reggeva fra le braccia due neonati saporitamente addormentati.
Diede un’occhiata amorevole al ventre di Saeko e sorrise a Mick, contenta di vedere entrambi così felici e sereni.
 
Sollevò leggermente i piccoli mentre Ryo si accomodava mettendole un braccio intorno alle spalle e dandole un bacio sulla tempia.
 
“Cari zii Mick e Saeko, abbiamo l’onore di presentarvi Hideyuki e Sayuri Saeba”.
 
 
 
Ed eccoci arrivati alla fine anche di questa storia! Grazie a tutti quelli che l’hanno seguita e apprezzata :) come sempre un grazie speciale a chi ha commentato: Little Firestar84, Stekao, Kyoko_09, sfenoide, robysaeba, maryanne1990, Marzia86, Bettxyz812, Alice21, Attila82, mora79.
 
Per chi vorrà, alla prossima!
  
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