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Autore: daphne 92    09/04/2021    0 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Hermione si materializzò in camera di Draco al Malfoy Manor, decisa ad andare con lui a riprendere Alex, non si aspettava di trovare Draco immobile, seduto sul letto.
-Pronto ad andare Draco?- chiese Hermione sedendosi accanto a lui, non potè far a meno di notare che indossava la sua divisa da mangiamorte, però su Draco era quasi regale.
-No- disse Draco scuotendo la testa sconsolato.
-Che succede?- chiese Hermione preoccupata, non lo aveva mai visto così.
-Ho paura- disse Draco con un filo di voce, vergognandosi.
-Tu-sai-chi mette paura a tutti- disse Hermione ragionevole.
-Non è del signore oscuro che ho paura- disse Draco ridendo senza gioia.
-Di cosa allora?- chiese Hermione confusa.
-Di restare di nuovo solo, c'è la possibilità che Alex non voglia tornare a casa con noi...- disse Draco con tono asciutto.
-Non sarai più solo, avrai me- disse Hermione avvicinandosi a Draco, dandogli un dolce bacio.
-Quando tu mi baci Hermione..non so come descriverlo..è come i raggi del sole che mi sfiorano il volto dopo un rigido inverno- disse Draco con voce roca.
-Draco Malfoy è un romanticone? Allerto la stampa- disse Hermione divertita, alzandosi tirando Draco con sè.
-Non avevamo detto che tu non venivi?- disse Draco ghignando.
-Il giorno in cui rispetterò i tuoi ordini l'inferno gelerà- disse Hermione, restituendogli lo stesso ghigno.
Draco prese la mano di Hermione e insieme si smaterializzarono al Riddle Manor.
-è indubbiamente qui- disse Draco osservando i mangiamorte di guardia, che chinando la testa lo lasciarono passare.
-Mette i brividi- disse Hermione osservando la fila di mangiamorte che controllava il corridoio che portava alla stanza in cui si trovava Voldemort.
-Non mostrare emozioni mezzosangue- disse Draco con tono glaciale, non sembrava neanche lui in quel momento, quando si sistemò la maschera sul volto Hermione capì che in quel momento il Draco di poco fa era scomparso, lasciando il posto al principe oscuro.
-Devo parlare con il lord, adesso- disse Draco autoritario, all ultimo mangiamorte di guardia alla porta.
-Non riceve nessuno- disse l uomo.
-Riceverà me, fatti da parte se vuoi vivere- disse minaccioso Draco, impugnando la bacchetta, l' uomo si fece da parte, lasciandoli entrare.
-Draco a cosa dobbiamo la tua visita?- chiese Voldemort quando Draco entrò nella sala ricevimenti, Hermione si bloccò all'entrata, incapace di proseguire oltre, lo sguardo di Voldemort l'aveva terrorizzata.
-Sono qui per mio fratello mio signore- disse Draco con tono sottomesso.
-Alex, c'è qui tuo fratello per te- disse Voldemort rivolgendo lo sguardo ad un angolo buio della stanza dal quale uscì Alexander.
Draco faceva fatica a riconoscerlo, i capelli di Alexander erano neri come il carbone, non c'era più traccia del biondo Malfoy, gli occhi del fratello sembravano spenti e privi di vita, era dimagrito..sembrava che si stesse trasformando in Voldemort.
-Alex..- sussurrò Draco sconvolto.
-Non dovresti essere qui Draco e tu Hermione...dovresti essere nel posto che ti compete..con i mezzosangue- disse Alex con disprezzo.
-Non ci provare neanche Alex, non mi allontanerai da te insultandomi, io non ti abbandono- disse Hermione decisa, facendo un passo avanti.
-Torna a casa, continueremo ad essere i principi oscuri insieme ma ti prego..torna a casa- disse Draco supplicando il fratello.
-Sono a casa- disse Alex che sembrava crederci veramente.
-Credo che per voi sia giunto il momento di andarvene, Alex vi ha detto tutto quello che doveva dirvi- disse Voldemort con tono colloquiale anche se era un chiaro ordine.
-Prenditi cura di lei- pensò Alex nella mente di Draco prima di osservarlo scomparire.
-Ho perso mio fratello, l'ho perso- disse Draco arrabbiato appena si materializzò con Hermione al suo fianco.
-Non l'abbiamo perso, c'è ancora speranza!- disse Hermione cercando di tranquillizzare Draco che sembrava pronto a fare una strage.
-Non hai sentito il vuoto nella sua mente, non c'era nulla a cui appigliarsi- disse Draco scuotendo la testa.
-Ti ha detto qualcosa?- chiese Hermione.
-Di proteggerti..ma l'avrei fatto comunque- disse Draco spostando un ricciolo dal volto di Hermione.
-Vedi che allora la speranza c'è- disse Hermione sorridendo.
-L'ottimismo di Grifondioti, che schifo- disse Draco alzando gli occhi al cielo.
-Adesso che sai dov'è Alex anche quello che c'è tra noi finisce giusto? Era solo una collaborazione momentanea.- disse Hermione cercando di rimanere fredda e distaccata.
-Il mio posto è con Pansy.- disse Draco, era una delle poche sicurezze che aveva nella vita.
-Perchè lei è purosangue ed è perfetta per te, mentre io sono tutto ciò che non vuoi.- disse Hermione con la voce spezzata dalle lacrime, stava perdendo tutto, quello che sembrava essere uno strano ma bellissimo sogno d'amore.
-Non siamo due tragici amanti, siamo due sconosciuti con una persona cara in comune che si sono avvicinati troppo.- disse Draco baciando i capelli di Hermione.
-Lasciami andare, per il bene che vuoi a tuo fratello, per il rispetto che lui ha per me...lasciami andare.- disse Hermione piangendo silenziosamente.
-Addio mezzosangue.- sussurrò Draco dolcemente e quello che era stato sempre il peggiore degli insulti per Hermione in quel momento gli sembrò così dolce e triste allo stesso tempo.


Al Riddle Manor Alex rientrò nella stanza che ormai divideva con Astoria, la vide subito aspettarlo infuriata sul letto.
-Perchè sei rimasto? Erano venuti a prenderti! Potevi scappare, tornare alla tua vita!- disse Astoria arrabbiata, non voleva che Alex perdesse tutto per colpa sua.
-Quale vita? Quella in cui la donna che amo mi considera un prodotto con scadenza breve?- disse Alex ormai disilluso.
-Quella dove hai un fratello e dei genitori che per te darebbero la vita- disse Astoria decisa.
-Sarò io a darla per loro, devo proteggerli dalla guerra...se fossi diventato...Tom mi ha promesso che non li avrebbe fatti combattere, Draco non può combattere...e mia madre...ha già sofferto abbastanza.- disse Alex tristemente.
-Se fossi diventato...cosa?- disse Astoria confuso.
-L'erede di Voldemort..sto assumendo pozione di sangue non per tornare ad essere Harry Potter ma...per diventare come era Voldemort, mi sta dando il suo sangue- disse Alexander togliendosi un peso dicendo finalmente la verità.
-Anche se stai diventando come lui ricordati che non sei assolutamente obbligato ad essere lui- disse saggiamente Astoria.
-Tu però puoi andare, sei così giovane, non sei assolutamente obbligata a restare qui- disse Alex alla sua compagna di stanza.
-Non ti lascerò solo a percorrere la strada verso l'inferno, ti accompagnerò ad ogni passo.- disse Astoria scuotendo la testa.
-Perchè fai questo? Io ti ho trattata malissimo!- disse Alex confuso.
-Abbiamo sbagliato entrambi, io mi sono illusa di aver trovato il principe azzurro che mi avrebbe salvata dalla prigionia in cui mi tenevano i miei, ho sbagliato a farti così tante pressioni, adesso l'ho capito- disse Astoria sorridendo mentre ripensava al passato.
-Mi voglio comunque scusare, sono stato un bastardo.- disse Alex sinceramente dispiaciuto.
-è vero, ma sei stato il bastardo che mi ha cambiato la vita- disse Astoria dandogli un bacio sulla guancia.
All'improvviso bussarono alla porta, un mangiamorte disse che l'oscuro signore richiedeva la presenza di entrambi.
Alex prese la mano di Astoria e insieme si diressero nella sala riunioni dove Voldemort li attendeva annoiato.
-Signore oscuro, ci ha convocato?- dissero Alex e Astoria in coro, inchinandosi di fronte a Voldemort.
-Si, devo comunicarvi i miei nuovi ordini- disse Voldemort mentre accarezzava la testa di Nagini.
-Siamo in ascolto- disse Alex, Astoria era ancora terrorizzata da Voldemort e non riusciva a parlare in sua presenza.
-Ho bisogno di due persone che s'infiltrino ad Hogwarts domani notte e guidino un raid di giganti nella foresta oscura, mentre loro distrarranno tutti voi provvederete ad uccidere Silente- disse Voldemort in tono asciutto.
-Desidera altro mio signore?- disse Alex deglutendo a fatica, non aveva mai ucciso nessuno che conosceva.
-No, questo è tutto, ti conviene non deludermi Alex.- disse Voldemort minaccioso.
-Non lo farò- disse Alex aiutando Astoria ad alzarsi per poi trascinarla fuori dalla stanza.
-Non voglio morire...- mormorò Astoria tramando.
-Cosa?- chiese Alex sicuro di aver capito male.
-Non voglio morire vergine!- disse Astoria piangendo disperatamente.
-Non credo che debba essere questa la tua priorità adesso As- disse Alex incredulo.
-Non sono mai stata amata veramente da qualcuno, voglio sentire cosa si prova, anche se non sarà vero- disse Astoria decisa chiudendo la porta della camera alle sue spalle.
-Astoria..mi stai chiedendo quello che penso?- chiese Alex in imbarazzo.
-Fai l'amore con me.- disse Astoria con tono asciutto.
-Non è quello che vuoi veramente, quando arriverà la persona giusta vorrai aver aspettato, te lo posso assicurare, è la tua paura di morire che parla, ma non morirai- disse Alexander cercando di tranquillizzarla.
-Non è la mia paura che parla, ma il mio cuore. Credevo di avere più tempo con te, pensavo di poterti far innamorare di nuovo...ma adesso ho capito che rischiamo la vita ogni notte...e io ti amo, ti voglio..e dovevo dirtelo.- disse Astoria quasi urlando.
-Io amo lei- disse Alex con voce strozzata.
-Per una volta Alex...Harry..lasciati amare veramente da qualcuno.- disse Astoria baciandolo dolcemente.
-Chi mi ama muore.- disse Alex con voce spezzata.
-Io sono ancora qui- disse Astoria continuando a baciarlo dolcemente, spingendolo verso il letto.

   
 
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