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Autore: trollpazzo    10/04/2021    1 recensioni
Si può davvero scappare dal passato?
Aurora se non altro ce l’ha messa tutta. Dopo la guerra, ha lasciato Hogwarts ed è volata negli Stati Uniti, cercando di cancellare ogni traccia di sé. Ma i suoi segreti hanno radici troppo profonde per riuscire davvero a liberarsene. Come una gabbia, non la lasceranno mai davvero andare…
Quando viene cacciata dall’FBI e torna in Inghilterra, quello che la attende è un puzzle sanguinoso. Qualcuno sta assottigliando il confine tra il mondo della magia e il mondo dei babbani. E Aurora ha la brutta sensazione di sapere perfettamente chi sia il colpevole…
Ma non è così sola come ha sempre pensato.
Un ex Auror e poliziotto babbano che si è autoproclamato suo padre molti anni prima. Una legilimens naturale che passa ogni giorno cercando di non impazzire. Un disastro umano che cerca sempre di far sorridere gli altri. Un Harry Potter che non riesce a trovare pace dopo la guerra. I Sandman, una squadra speciale che agisce nel sottile confine tra la magia e il mondo babbano, forse sono la sua unica speranza per indagare senza finire trascinata nell’oscurità dai fantasmi del suo passato.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Prologo



Chiuse la porta e le finestre, afferrò una birra e un pacchetto di patatine al formaggio e si era lasciò cadere sul divano con un sospiro. Lanciò un’occhiata all’orologio appeso sopra il caminetto: l’una meno un quarto. Beh, per i suoi standard, molto presto.

Stappò la birra.

Aveva vagato in città per ore, ma ormai erano finite le scuse per non tornare a casa, perciò si era arresa. E un messaggio di Hermione le aveva ricordato che doveva ancora cenare. Beh, in realtà il messaggio era di quattro ore prima, ma quelli erano dettagli insignificanti.

Buttò giù un sorso di birra, nella vana speranza che se ne avesse bevuta abbastanza sarebbe riuscita a dormire. Non aveva mai funzionato, ma la speranza era l’ultima a morire, no?

Stava aprendo le patatine (erano al formaggio, perciò, teoricamente, contenevano qualcosa di nutriente…) quando il caminetto si illuminò di fiamme verdi e una figura atterrò tra la cenere, tossendo.

Aurora reagì a malapena: cominciò a mangiare le patatine e fissò la figura che emergeva dal caminetto, sgrullandosi la cenere di dosso sulla moquette. Si sarebbe potuta arrabbiare, se le fosse importato qualcosa.

La figura schioccò le dita e le luci della sala si accesero. Era un uomo sulla quarantina, giacca beige, jeans, barbetta nera e qualche capello grigio tra la massa corvina. Subito guardò il pacchetto di patatine che Aurora stava mangiando.

- Sarebbe la tua cena? – chiese, l’espressione che si stava già spostando su quella mezza preoccupata e mezza esasperata che tirava fuori spesso, quando aveva a che fare con Aurora.

- Non dovresti essere contento che stia mangiando qualcosa? – ribatté lei con il suo sorriso innocente.

L’uomo scosse la testa con un sospiro.

- E’ sabato sera, Sam, - continuò Aurora. – Sei venuto solo a controllare le mie pessime scelte di vita? –

- Volevo darti il bentornato a Londra, - rispose lui, sedendosi accanto a lei. – E ho un caso -

- Grazie a Merlino! – esclamò Aurora, mettendo da parte le patatine e la birra (e ignorando lo sguardo di rimprovero di Sam). – Di che caso si tratta? Deve essere grave o molto complesso se sei venuto qui di persona, sabato sera, solo per parlarmene. Avresti potuto aspettare lunedì, ma non hai tempo, vero? Le hai provate tutte e hai fretta di risolverlo, quindi qualcosa di molto pericoloso… o qualcosa per cui i media ti stanno addosso. A giudicare dalla tua espressione preoccupata, non volevi coinvolgermi, ma sai che al momento sono la tua migliore scelta… -

- Va bene! – Sam alzò le mani in segno di resa. – Ti dirò tutto, puoi smettere di farmi il profilo –

Aurora sbuffò. – Sai che non posso spegnerlo –

– Ricordami perché ti sopporto? –

- Perché non hai altra scelta! – esclamò lei con un insopportabile sorriso in volto. – Ora, parla –

- Omicidio. Un Mangiamorte in fuga ha ucciso un Babbano. Pensavamo fosse omicidio colposo, una necessità per scappare, il Babbano ha persino lesioni da difesa, perciò il Mangiamorte non l’ha ucciso subito con l’Avada Kedavra. Pensavamo questo indicasse che non aveva intenzione di ucciderlo, almeno non all’inizio, e che è stata la sua ultima spiaggia. Ma mentre cercavamo di rintracciarlo, abbiamo trovato altri cinque cadaveri… a diversi stadi di decomposizione –

- Perciò uccide da tempo, - annuì Aurora. – E’ un serial killer, ma con le vostre solite indagini non siete riusciti a trovarlo, perciò sei venuto a cercarmi –

- Sei la nostra migliore possibilità al momento, Kingsley vuole che chiudiamo il caso in fretta: un Mangiamorte ancora non rinchiuso ad Azkaban è un conto, ma un Mangiamorte serial killer che sta uccidendo babbani? Questo è un altro paio di maniche –

- E’ al suo primo mandato con Ministro della Magia, ha già ottenuto buoni risultati, ma le persone sono più diffidenti verso il governo dopo la Seconda Guerra Magica, - Aurora sospirò. – Se non riusciamo a prenderlo in tempo, questo insuccesso può oscurare gli ottimi risultati che ha già ottenuto. E quelli che sono rimasti delusi dalla sua vittoria alle elezioni per diventare Ministro, ne approfitteranno per spargere voci e ingigantire il problema -.

- Allora accetti il caso? –

- Scherzi? Mi stavo annoiando a morte, sei la migliore notizia del mese! Un caso da risolvere! Un serial killer da prendere! –

- Sono morte sei persone, - la riprese Sam. – Cerca di non mostrarti troppo entusiasta davanti alla squadra –

- Farò del mio meglio, - fu la risposta. – Quando incontrerò gli altri? –

- Domani mattina nel mio ufficio babbano, - rispose Sam. – E… Aurora. Ci sarà anche Harry, lo sai, vero? –

Aurora sospirò. – Non ho problemi con Harry, e finché parleremo solo del caso… starò bene –

Sam le dedicò uno sguardo affatto convinto, ma lasciò cadere l’argomento. Si rialzò dal divano.

- Cerca di dormire, domani sarà impegnativo -.

- Mi conosci, - Aurora sorrise. – Dormirò come un angioletto –

- Certo… - Sam scosse la testa e rientrò nel camino. – A domani, ragazzina –

- A domani, vecchio –

Con un’altra fiammata verde, Sam scomparve.



ANGOLO DEL TROLL PAZZO
Ed eccola qua! La mia prima fic dopo anni, è ufficiale!
Sotto sono scritte tutte le informazioni per chiarire un po’ l’ambientazione e i personaggi. Se siete interessati, leggete, altrimenti potete aspettare che ne parli nella storia e saltare direttamente a “Fine Informazioni”.



INIZIO INFORMAZIONI

Ambientazione – post Seconda Guerra Magica, Londra

Personaggi

– Aurora è nata da un Babbano e una strega purosangue. I suoi genitori si sono incontrati negli Stati Uniti, innamorati e sposati. Sua madre è inglese, suo padre americano, perciò ha doppia cittadinanza. Suo padre si è trasferito di buon grado in Inghilterra dopo la sua nascita, iniziando ad operare come uno dei migliori e più geniali medici in circolazione. Dopo un fatto -che scoprirete più avanti- sua madre ha divorziato ed è tornata negli Stati Uniti per ricominciare. Aurora ha comunque frequentato Hogwarts, visto che è la scuola dove ha studiato anche sua madre. Smistata in Serpeverde, dopo la guerra è tornata ad Hogwarts per finire l’ultimo anno, e in questo anno si è legata molto ad Hermione, una delle poche ad essere tornata ad Hogwarts. Uscita da Hogwarts è praticamente scomparsa dal Mondo Magico, dedicandosi agli studi di psicologia e criminologia nelle Università Babbane, rimanendo in contatto solo con Sam ed Hermione. Persino i suoi amici Draco, Pansy e Blaise, con cui era molto legata nei suoi primi sei anni ad Hogwarts, non hanno più saputo niente di lei. E’ riuscita ad entrare a Quantico e ha lavorato con l’FBI prima di essere cacciata per “inclinazioni psicotiche” -argomento che approfondirò nella storia. Il capitolo che avete appena letto è ambientato poco dopo.
Oh, Aurora è bisessuale, perciò se avete problemi in merito, questa non è la storia per voi.

- Sam è un Nato Babbano. Ex-Tassorosso, dopo Hogwarts è diventato un Auror, ma se n’è andato dopo la prima guerra magica in protesta a come venivano gestiti i criminali e i loro processi in tempi di guerra. Ha operato nella polizia babbana fino alla seconda guerra magica, quando ha deciso di tornare per combattere in prima fila con gli altri Auror. Quando la guerra è finita, ha creato un nuovo ufficio di Auror specializzati in crimini gravi, sia Babbani che Magici, chiamato Sandman. Per entrarci si deve superare l’addestramento Auror, lavorare almeno tre anni come Auror rimanendo con la fedina penale pulita, poi attraversare un anno di test e valutazioni. I Sandman operano sia nel Mondo Babbano che nel Mondo Magico, indagando crimini gravi che possono avere a che fare con la magia. Collaborano con le forze dell’Ordine Babbano. Hanno un ufficio sia nel Ministero della Magia che nel mondo Babbano, e dai babbani sono conosciuti come una “semplice” squadra anti crimini. Solo il governo è stato informato della verità. I Sandman operano soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, visto che sono riusciti a trovare un accordo con il Ministero della Magia americano, che adesso ha la sua squadra Sandman di maghi americani. Sam sta anche cercando di portare a termine accordi più internazionali per poter operare in tutto il mondo, tentando di fare accordi sia con i Babbani che con gli altri governi magici.

- Harry Potter. Dopo la Seconda Guerra Magica non è tornato ad Hogwarts, ma si è subito dedicato all’addestramento Auror. Visto che era l’anno subito dopo la guerra, molti studenti che non avevano potuto finire i loro studi ad Hogwarts sono stati ammessi lo stesso, in più Harry era il Prescelto, salvatore del Mondo Magico. Comunque ha lavorato sodo e si è fatto valere, e dopo tre anni di lavoro ha fatto domanda per diventare un Sandman e si è sottoposto all’anno di test e valutazioni. È riuscito ad entrare e fa parte della squadra di Sam. È entusiasta del nuovo lavoro, anche perché nessuno lì lo tratta in maniera diversa, soprattutto non Sam. Nonostante il duro lavoro, è riuscito a frequentare Ginny, si è sposato e ha un figlio in arrivo.

Conoscerete il resto della squadra di Sam nel prossimo capitolo!

FINE INFORMAZIONI

Questa fic è il risultato della mia voglia matta di scrivere qualcosa post-Seconda Guerra Magica e l’incontro che ho avuto l’anno scorso con la serie Prodigal Son. Da lì… beh, ho cominciato a pensare e a buttare giù qualche idea.

Spero che il prologo non vi abbia annoiato! I commenti -e anche le critiche costruttive- sono ben accette!

A presto!
Il troll pazzo

   
 
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