Fanfic scritta per la Battleship Weekend Challenge del gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia – Fanart and Fanfiction
 
Autrice: PerseoeAndromeda, Heather-chan
Fandom: Haikyuu
Prompt: Sacrificio
Titolo: Un dolore nascosto
Personaggi: Sawamura Daichi, Koushi Sugawara
Genere: Hurt/Comfort
Rating: Arancione per riferimenti non espliciti a esperienze traumatiche
Note: Questa brevissima flashfic è ambientata dopo il canon. Daichi e Koushi sono giovani uomini, sono una coppia. Daichi è un poliziotto e Koushi un maestro di scuola. In queste poche righe lascio intendere che a Koushi è accaduto qualcosa di molto brutto, ma che non dice nulla e non chiede aiuto perché metterebbe in pericolo il compagno. Nella mia testa so cosa è accaduto, ma siccome non specifico nulla, avete libera interpretazione :P Forse sono un po’ monotona con il genere di tematiche H/C che tratto, ma che ci posso fare se queste dinamiche di protezione da traumi molto molto gravi sono per me le più emozionanti?
 

UN DOLORE NASCOSTO

 
Lo spirito di sacrificio a Koushi non è mai mancato.
Lo pensa Daichi guardandolo negli occhi, ma questa volta è davvero troppo.
Quell’annullare se stesso in favore del bene comune, per una cosa piccola come la pallavolo un tempo, altrettanto per le cose grandi, ora che è cresciuto, che è diventato adulto e che continua, implacabile, a fingere che tutto vada bene, con quel sorriso stampato sul volto e quell’apparente voglia di scherzare su tutto, di minimizzare su tutto.
Anche adesso, dopo aver subito un trauma simile…
Ha nascosto quel che gli stava accadendo ed è solo un caso che Daichi abbia capito.
Koushi l’ha fatto per proteggere lui, per non creargli problemi, si è tenuto tutto dentro perché altrimenti Daichi avrebbe rischiato la vita.
Gli si avvicina, mentre Koushi sorride, rosicchiando un biscotto a piccoli pezzi che fatica ad ingoiare, è così evidente.
Si siede accanto a lui, gli sfiora una guancia e il giovane sussulta, come attraversato da una scossa elettrica.
Daichi stringe le labbra:
«Smettila di nasconderti… Koushi… io so…».
Il sorriso scompare, la mano che ancora stringe il biscotto ricade sconfitta e Koushi trema, trema così tanto che Daichi teme di vederlo andare in pezzi.
Il capo si abbassa e le lacrime cominciano a scorrere, silenziose.
Ma la sua mano si muove, cerca quella del compagno, vi si aggrappa con tutte le sue forze e Daichi ne è lieto, significa che accetta il suo aiuto, che finalmente ammette che ne ha un disperato bisogno.
Daichi ricambia la stretta e ripromette a se stesso che nessuno gli avrebbe più fatto del male.
“Chiunque abbia osato toccarti, si pentirà di essere nato” pensa, guardando davanti a sé, con quella piccola mano abbandonata nella propria, quella piccola mano che non avrebbe mai più lasciato.