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Autore: Amelia_    11/04/2021    0 recensioni
[Sotus the Series]
Salve a tutti, questo è il continuo del mio Sotus 3.
Sia la mia amica che altre persone mi hanno chiesto un continuo.
Di come Arthit farà coming out alla famiglia (se lo farà).
Quindi ho deciso di scrivere la mia parte.
Grazie a chiunque lo leggerà ❤️
stelline e commenti sono sempre ben accetti.
Aggiornerò ogni sabato fino a quando non sarà completa ❤️
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sotus 3'
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Era arrivato il grande giorno, Kongpob era davvero nervoso, teneva le mani sul volante, ma le stringeva troppo forte tant'è che Arthit non seppe che fare, lo vedeva, era come quando voleva dire ai suoi di loro.
Quando parcheggiò guardò Arthit e sospirò.
"Mi dispiace P'Arthit" incominció e l'altro girò subito la testa confuso.
"In che senso?" Chiese non capendo a cosa si riferisse il piccolo.
"Tuo padre mi odia, mi dispiace se non supererò il test questa volta, non voglio deluderti..." Spiegò a fatica Kongpob.
Sentiva di doverglielo dire, ma si imbarazzó molto, non era da lui parlare così.
Sentì una mano sulla sua testa ed alzò lo sguardo, il grande gli stava accarezzando dolcemente la testa e gli sorrise.
"Non fasciarti la testa prima del previsto, la vedo difficile si, ma tu piaci a tutti, mio padre vedrà che sei un bravo ragazzo.
Non ti lascerò in caso fosse così cieco da non vedere che tipo di persona sei. Ok?" Spiegò con dolcezza, in realtà si sentiva molto timido, ma sapeva che il suo ragazzo aveva bisogno della sua rassicurazione.
Kongpob gli sorrise di cuore ed annuì, voleva tanto baciarlo...
Ma si trattenne, erano fuori casa dei suoi, non poteva rischiare.
Sospirò nuovamente ed uscì insieme al suo compagno.
Quando suonarono una signora gli aprì, abbracciò entrambi felice.
"Kongpob finalmente mangi a casa nostra, ti sei fatto ancora più bello" disse la madre di Arthit contenta.
Il piccolo gli sorrise grato e gli fece a sua volta dei complimenti.
Quando però incontrò nuovamente il padre si bloccò, quell'uomo in realtà incuteva timore.
Si riprese in fretta, fece il wai e lo salutò, lui annuì e salutò anche il figlio.
Si accomodarono sul salotto, l'atmosfera era tesa.
"Kongpob vuoi un po'di vino?" Chiese la madre ma il piccolo la ringrazio e mortificato disse di no.
"Non bevi?" Chiese il padre curioso.
"Di rado, ma oggi devo guidare, non posso. Mi dispiace davvero signora." Rispose ed Arthit notò un piccolo sorriso nel padre.
Esultò dentro di sé, era lontano da Kong, voleva prendergli la mano, era così nervoso il piccolo, lo vedevano chiaramente tutti.
"Va tutto bene con il lavoro caro?" Chiese la madre e Kongpob rispose più tranquillo, era nettamente più facile rispondere a lei, in più assomiglia molto a Krist.
"Oh la cena è pronta, venite pure nella sala da pranzo, ho già sistemato tutto!" Disse con enfasi la signora e tutti e tre gli uomini sorrisero in teneriti.
"Non doveva fare così tanto davvero, mi dispiace averla fatta affaticare, ma grazie mille, è davvero bella." Replicò il piccolo rendendo più orgogliosa la madre.
L'uomo più grande lo guardò, sembrava un ragazzo apposto, ben educato ed un buon lavoratore.
Ma allora perché gli rispose così male quel giorno?
Forse era stressato?
"Amore smettila di fissare il povero Kongpob, non vedi che sta a disagio?" Chiese ad un tratto la signora indispettita da quella maleducazione.
"Stia tranquilla signora, anzi volevo approfittarne per chiederle scusa della mia maleducazione, ero appena tornato a casa ed ero molto stanco.
Non è una scusa, però le chiedo di nuovo scusa.
Mi creda non sono una brutta persona" commentò Kongpob guardandolo dritto negli occhi.
Il signore si sorprese, piacevolmente ed annuì.
"Va bene, e dimmi Kongpob a te andrebbe bene trasferirti in un altra casa con mio figlio?" Chiese e questa volta i due ragazzi si guardarono quasi esaltati.
"Certo, avremmo due camere separate, la casa sarà più grande, ma sappiamo organizzarci meglio per pulire.
La ringrazio per farmi fiducia." Rispose subito il piccolo sorridendogli.
La cena passò bene, Arthit si sentiva felice, il suo compagno si sentiva più a suo agio, lo notò subito e né fu più contento.
Notò però anche che molte volte il piccolo si trattenne e non lo guardò molto.
"Grazie mille per la cena e l'ospitalità" ringraziò Kongpob ad entrambi i genitori del suo compagno.
"A te caro, verremmo a trovarvi quando vi trasferite, vero caro?" Sorrise la madre ed il padre annuì.
Una volta in macchina Arthit pensò che il piccolo parlasse ma nulla...
Però lo sentì sospirare una volta in strada, lo chiamò e Kong gli prese la mano, la strinse forte.
"Kong?"
"Finalmente... Sono contento P'Arthit rimarrà con me." Commentò sorridendo ed Arthit annuì lasciando la mano solo per accarezzargli la testa.
"Sei stato bravo"
 
   
 
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