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Autore: Scarlett Morgenstern    11/04/2021    0 recensioni
Evangeline è una giovane ereditiera della Londra vittoriana: il suo carattere vivace e curioso è motivo di preoccupazione per i suoi genitori, che intendono trovarle marito. Una mattina il padre di Evangeline, Lord Montgomery, le comunica un'eccitante novità: la regina Vittoria organizzerà un ballo per festeggiare il Natale a Corte, un ballo in maschera, e in quell'occasione Evangeline dovrà guardarsi intorno, perché lì conoscerà il suo promesso sposo, Lord Harris.
Evangeline non è molto entusiasta, ma non può opporsi: il destino però si metterà in mezzo e creerà scompiglio.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Il resto della visita era passato quasi senza che Evangeline se ne rendesse conto: i pettegolezzi macabri su Giacomo si erano sprecati, addirittura qualcuna delle sue ospiti era a conoscenza, a detta sua, di strani riti satanici che il suo promesso sposo avrebbe compiuto sul suo stesso cavallo.

Se già la ragazza non era particolarmente convinta del matrimonio col giovane Harris, ora lo era ancora meno.

-Non dare retta a queste sciocche dicerìe - le aveva risposto sua madre in carrozza, quando lei aveva sollevato l’argomento - ad ogni giovane scapolo viene assegnata la sua buona dose di pettegolezzi, non per questo sono veri-

Evangeline sospirò e non rispose, girandosi verso la piccola finestrella della vettura e studiando il paesaggio profilarsi di fronte a lei: e se fosse stato vero, invece? Se fosse stato davvero un perverso che aveva ucciso o imprigionato sua madre? Si spiegherebbe perché nessuno l’aveva più vista in società. E magari erano stati proprio gli Harris a mettere in giro la voce che era scappata con un amante, per non destare sospetti.

“Del resto - pensò Evangeline - una succosa fuga d’amore con uno scaltro italiano avrebbe dato di che parlare alla gente, senza smuovere eventuali macabre alternative”.

Il viaggio passò abbastanza rapidamente, non fosse stato per quei pensieri: Lady Montgomery si lasciò andare ad un interminabile monologo sul matrimonio, sulla libertà di cui godevano gli uomini rispetto alle donne e sul potere delle maldicenze, tutti argomenti che avevano un solo e unico scopo: convincere Evangeline a lasciar perdere la questione.

Tuttavia Lady Montgomery non sapeva che la figlia aveva ascoltato ciò che lei e il marito si erano detti, e soprattutto le preoccupazioni che lei medesima nutriva sul futuro sposo della figlia.

In cuor suo Evangeline sapeva che la madre le voleva bene, ma non poteva opporsi alla volontà di Lord Montgomery, ovvero vedere sua figlia sposata con Lord Harris ed ereditare una fortuna.

Al discorso della madre Evangeline rispondeva solo con qualche breve cenno del capo e qualche “sì madre” accondiscendente, quelli che lei tanto adorava: la ragazza aveva in mente ben altro, voleva trovare Robert, il valletto di suo padre, e scoprire qualcosa su Alexander.

La carrozza proseguì speditamente e le due dame arrivarono a casa giusto in tempo per cambiarsi per la cena: Lady Montgomery discese dalla vettura facendosi aiutare dal maggiordomo, sempre solerte e pronto ad accogliere i padroni di casa al loro arrivo; seguì Evangeline, che finse di avere qualche problema con il vestito per prendere tempo.

-Evangeline, muoviti!- la esortò la madre.

-Madre, perdonatemi, ma ho qualche problema con l’orlo, si è agganciato allo scalino della carrozza. Andate avanti, vi raggiungo non appena mi sarò sistemata-

La madre rispose con un sospiro e un’alzata d’occhi, “che figlia sbadata…” sussurrò fra sé e sé, e si avviò all’interno.

-Lasciate che vi aiuti, madame- esordì il maggiordomo.

-Non preoccuparti, Carson - rispose Evangeline - non ho alcun problema. Volevo parlarti in privato di una faccenda… domestica- 

-Oh…- disse solo l’uomo, sorpreso di quanto aveva sentito.

-Ebbene, ricordi i domestici che sono venuti con noi a Londra, al ballo? Vedi, Lord Montgomery è rimasto molto soddisfatto del loro operato e ha incaricato me di porgere loro i nostri complimenti. Tuttavia, non ricordo il nome del valletto che si è occupato di mio padre. Forse Rod, oppure Robby…-

-Robert, mylady. È un bravo giovane, volenteroso e capace-

-Robert, esattamente. Sai dove posso trovarlo?-

Carson arricciò le labbra e disse:

-Mi rincresce, mylady, ma egli non lavora più presso questa dimora da stamani. Ha sgombrato la sua stanza e all’ora di pranzo era già partito-

-Ma come già partito?!- chiese Evangeline, cercando di non mostrare il fastidio che provava nell’aver perso l’unico testimone che poteva aiutarla.

-Sì, mylady. Precise istruzioni di vostra madre: a quanto pare aveva sottratto delle tabaccherie dalla collezione di Lord Montgomery. Sembrava un giovane così per bene. Tuttavia la signora gli ha dato un’ottima buona uscita, referenze più che lodevoli e un salario fino a quando non troverà altro impiego. Se posso permettermi, è stata fin troppo generosa dato l’accaduto-

-Già, generosa… - sussurrò Evangeline.

-Perdonatemi…?- chiese Carson.

-No, nulla. Carson, sai dove potrei trovare Robert? Lord Montgomery tiene molto che gli arrivino i suoi omaggi-

Evangeline sperò intensamente che quest’ultimo tentativo non cadesse a vuoto, però il maggiordomo rispose:

-Ahimè, Robert è tornato a casa sua. Nel Galles. Temo non sarebbe facile raggiungerlo, anche la posta arriva con difficoltà in quei luoghi-

Evangeline emise un gemito di insoddisfazione, poi sorrise e disse:

-Ti ringrazio per l’aiuto, Carson-

Il maggiordomo si esibì in un profondo inchino e tornò alle sue mansioni, mentre la ragazza si diresse in casa.

“Lei aveva capito. Ha usato le visite come diversivo e intanto ha mandato via l’unica persona che poteva portarmi a lui”.

La ragazza salì le scale dell’ingresso e si recò nella propria stanza, dove Sophie era già pronta per il cambio d’abito.

-Ho sentito che a breve verrà annunciato il fidanzamento…- esordì lei, e il suo incessante cicaleccio divenne solo un rumore di sottofondo per Evangeline, che pensava solo a come ritrovare Alexander.

Improvvisamente Lady Montgomery, già pronta per la cena, fece capolino nella stanza e chiese:

-Hai sistemato il problema col vestito, mia cara?-

Il suo atteggiamento frustrava Evangeline, si comportava come se nulla fosse, come se non sapesse di aver licenziato un innocente solo per ostacolare le sue ricerche e farla sposare con un altro uomo: Evangeline non le avrebbe dato la soddisfazione di vederla furiosa.

Rispose solo:

-Sì, madre. Tutto a posto- mentre però pensava “non è finita qui”.

   
 
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