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Autore: _Layel_    11/04/2021    1 recensioni
Izuku Midoriya non ha mai avuto l’occasione di salvare Bakugou dallo sludge villain e impressionare All Might. Con il suo sogno in frantumi, Izuku coltiva sempre più rabbia e risentimento. E non aiuta che debba affrontare discriminazioni ad ogni angolo.
Tutto ciò che aveva sempre desiderato era l’essere apprezzato, così quando sono i villain a riconoscere le sue abilità invece degli eroi, beh, Izuku non riesce a resistere. Potrebbe anche dare una mano a chi vuole veramente avere a che fare con lui.
Sbagli vennero fatti e ora la società deve affrontare un villain che si è creata da sola: Mastermind.
Traduzione di: Mastermind: Strategist For Hire di myheadinthecoudsnotcomingdown
[villain! Midoriya Izuku] [TodoDeku]
Genere: Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, League of Villains, Naomasa Tsukauchi, Shouto Todoroki
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo Sei: Addestramento

 

Izuku controllò l’indirizzo che Giran gli aveva inviato per essere sicuro che fosse nel posto giusto prima di entrare, lasciando che la porta scivolasse sui cardini dietro di lui. L’agenzia di viaggi in cui era entrato era ovviamente una copertura, l’annoiata giovane donna che sedeva alla reception lo stava fissando con uno sguardo poco impressionato che sembrava dire, ti sei perso, idiota, esci prima che ti fai del male. Izuku semplicemente lo ignorò, avvicinandosi alla scrivania con un dolcissimo sorriso stampato in faccia.

 

“Ciao! Ho un appuntamento con Giran. Ha detto che aveva un pacco per me?”

 

La ragazza continuò lo fissò per un altro minuto prima di arrendersi e sospirare. “Se ne sei sicuro, moccioso. Nome?”

 

Il sorriso di Izuku si allargò, “Mastermind”.

 

Scoppiò quasi a ridere quando gli diede una seconda occhiata, immediatamente molto più sveglia.

 

“Solo un momento, signore,” la sua voce tremò leggermente, “Gli faccio subito sapere che lei è arrivato.”

 

Izuku annuì e prese posto nell’atrio mentre la segretaria faceva una chiamata. Stava fingendo di sfogliare una rivista quando la porta si spalancò e una ragazza bionda in una larga uniforme scolastica entrò saltellando nella stanza e si appoggiò al banco della reception.

 

“Hiya bella! Sei carina! Giran ha detto che voleva vedermi, sai perchè? Era per incontrare te? Comunque mi piace la tua maglietta, è proprio una bella sfumatura di rosso. Il rosso è il mio colore preferito! Amo vedere persone che lo indossano! Sei venuta preparata.”

 

Izuku fece un sorrisetto alla segretaria che sembrava intrappolata mentre Toga scivolava sempre di più nel suo spazio personale. Fu salvata da Giran che entrava dal retro.

 

“Mastermind! È un piacere incontrarti di nuovo. Vedo che il telefono che ti ho dato funziona bene!”

 

“Va meravigliosamente, grazie,” rispose Izuku, “Così come il computer. Se il resto dell’attrezzatura che ho ordinato vale almeno la metà di quelli, non credo che mi rivolgerò mai a nessun altro.”

 

“Ecco cosa volevo sentire,” Giran gli diede una pacca sulla schiena e si girò verso la segretaria e Toga, che stava guardano izuku con uno sguardo affamato, “Toga, sarò da te in un paio di minuti. Riesci a tenerti occupata nel frattempo?” La segretaria impallidì quando Toga le fece un ampio sorriso, i canini appuntiti in bella vista.

 

“La tua povera segretaria…” Disse Izuku quando i due arrivarono nell’ufficio di Giran.

“Già,” rispose Giran, “Ma ricordami di chi è la colpa se lei è qui.”

 

“Vero,” rise Izuku, “Quindi, hai il mio costume?”

 

Invece di rispondere, Giran prese semplicemente una grande scatola e la mise sulla scrivania. Izuku ne guardò i contenuti, esaminando i pantaloni, la camicia e la maglietta corazzati prima di spostarsi sulla maschera antigas. Nel complesso, era semplice e abbastanza blanda se comparata agli appariscenti costumi da eroe che tappezzavano i notiziari, ed era esattamente come la voleva Izuku.

 

“È tutto molto buono. E le armi?”

 

“Nella palestra in cui ti allenerai con Toga. A proposito, non mi piace molto l’idea di dover trovare una nuova segretaria. Ho appena assunto questa qui. La palestra è l’ultima porta a sinistra, vado a prendere Toga e ci incontreremo là.”


Izuku annuì e si incamminò lungo il corridoio. Provò ad aprire qualche altra porta ma erano tutte chiuse a chiave. Bene, Giran non era un idiota troppo fiducioso. La palestra non era enorme, ma c’era abbastanza spazio per muoversi confortevolmente. C’erano una varietà di diverse scatole ammassate lungo i muri così che potessero addestrarsi con ostacoli quando sarebbero stati pronti e c’era una grande esposizione di armi sul muro vicino alla porta. Izuku pensò che questa stanza fosse generalmente usata per dimostrare le armi più comuni che vendeva Giran.

 

Notò un innocente scatola di cartone sul pavimento sotto all’espositore di armi e si stava per domandare cosa ci fosse all’interno prima di vedere il nome Mastermind scritto in piccole lettere nere in un angolo. Sorrise e lo aprì. Tutte le armi che aveva ordinato erano lì, insieme ad alcune versioni da ‘addestramento’, che erano praticamente uguali, solo non affilate.

 

“È veramente lui? Questo è Mastermind? È così piccino!” Era un miracolo che questa ragazza fosse un’assassina tanto efficiente, considerando che non riconoscerebbe la furtività neanche se le desse un pugno nello stomaco. Izuku sperò vivamente che questo non fosse uno di quei momenti in cui “le persone intelligenti prendono stupide decisioni” perché non era veramente pronto per morire oggi.  Avrebbe dovuto aggiustare i suoi affari prima di presentarsi?

 

Qualcosa deve essere comparso sul suo viso perchè Giran rise, “Ti direi che non morde, ma onestamente non lo so. Sì, questo ragazzo è Mastermind. Non farti ingannare dalla taglia, è probabilmente uno dei migliori villain che abbia mai conosciuto. Mastermind, sono sicuro che conosci già Toga Himiko, considerando che sei stato tu a volerla incontrare.”

 

“Oooh!” Himiko fece un gridolino, “Mastermind mi conosce?! Ed è così carino! Hai bisogno di un soprannome carino! Coma Stainy! Mastermindy? Master-chan? Mind-chan? Mind-chan! È perfetto! Giran ha detto che hai chiesto di me, Mind-chan! Perchè un ragazzino carino come te vuole incontrare un’assassina adorabile come me?”

 

Izuku sotterrò i suoi dubbi e sorrise. Più l’ascoltava più diventava semplice capirla, la sua eccitazione non era tanto diversa dal suo continuo borbottare dopo tutto. E Giran probabilmente non le permetterebbe di ucciderlo. Probabilmente.

 

“Beh, um, probabilmente sai che non molte persone mi hanno incontrato, um, per ora. Quindi, um, devo imparare a difendermi, e, um, tu sei molto brava a combattere con i pugnali quindi, um, sì.” Fece una smorfia e vide Giran che rifletteva la sua espressione. Sottile. A Toga, tuttavia, non importava molto.

 

“Wow! Quindi vuoi che ti insegni a combattere Mind-chan? Che figo! In verità non so cosa sto facendo la metà del tempo, mi piace solo vedere le persone in rosso, quindi non so se sarò una brava insegnante, ma provare sarà un sacco divertente!”

 

Nonostante il suo buon senso gli gridasse di allontanarsi da questa ragazza il prima possibile, il suo entusiasmo era contagioso. “Perfetto Toga-sensei! Se proverai ad essere una brava insegnante, io farò del mio meglio per essere un bravo studente.”

 

Fu il turno di Toga di fare una smorfia, “Toga-sensei? Non è per niente carino! Chiamami Himiko, Mind-chan!” e poi corse verso di lui con un coltello.

 

_____________

 

Izuku non credeva di essere mai stato così dolorante in tutta la sua vita.

 

Al momento era disteso sul divano curando le sue ferite con una busta di piselli surgelati. Fortunatamente, i coltelli da addestramento ce lui e Toga avevano usato lasciavano solo lividi invece di tagli. Toga non ne era stata molto felice: insisteva che il rosso fosse molto più carino del viola.

 

Izuku sentì la porta che si apriva, ma non si scomodò ad alzarsi. Non era nemmeno sicuro che ci riuscisse a questo punto, ma magari stava solo facendo il drammatico.

 

“Oh! Izuku tesoro, stai bene? Cos’è successo?”

 

“Ciao mamma,” Izuku provò a sorridere, ma risultò più come una smorfia di dolore, “Ho passato il pomeriggio con qualche amico. Una di loro è abbastanza brava nelle arti marziali e stava provando ad insegnarmi. Lei è solo, uhh, molto entusiasta.”

 

Sua mamma non sembrava molto rassicurata, ma decise di credergli, “Hai imparato molto? Lei com’è?”

 

Izuku si illuminò, “Sì! Abbiamo praticamente passato tutto il tempo ad imparare le basi. Lei ha detto che imparo velocemente. Um… che altro? Come ho detto lei è molto entusiasta e non solo per il combattimento. Himiko fa tutto con il doppio dell’energia di chiunque altro, quindi è un sacco divertente stare con lei. Ero un po’ intimidito all’inizio, ma mi ci sto abituando, quindi tutto bene.”

 

Anche sua mamma ora stava sorridendo, “Sono così felice che ti stia facendo degli amici, Izuku! Sembra molto carina! Magari la potresti invitare a cena qualche volta,” sì, no, non sarebbe successo, “Sei stato così felice negli scorsi mesi. Ero così  preoccupata dopo che Katsukibvenne attaccato da quell’orribile villain, eri così silenzioso dopo, e poi tutta la storia di cercare lavoro. Non so cos’è cambiato, ma sei così raggiante ora!”

 

Izuku ci pensò su per un minuto. Sicuramente non era stata una transizione semplice da aspirante eroe a villain ma, era più felice? Pensò alla sua battaglia con Toga e come non gli avesse mai chiesto qual’era il suo quirk, si era solo lamentata che non poteva farlo sanguinare. Pensò a Giran e a come lo trattasse da pari. Pesnò alla sua traboccante casella di posta, piena di persone che lo rispettavano e che volevano associarsi a lui e sentì un sorriso che si faceva strada sul suo viso quando alzò gli occhi verso sua madre.

 

“Sì, mi sa di sì. Ho trovato delle persone a cui piaccio e sto facendo qualcosa che amo. Per la prima volta in tanto tempo, penso di essere veramente felice.”



 

 

   
 
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