Film > Labyrinth
Segui la storia  |       
Autore: Fiore del deserto    13/04/2021    2 recensioni
A causa della sconfitta subita da Sarah diversi anni prima, il regno di Jareth rischia di andare incontro ad un pericoloso scioglimento di alleanze con il famigerato regno di Dullahan, dominato da un sovrano crudele e senza scrupoli. Quest'ultimo, tuttavia, è disposto a chiudere un occhio se Jareth sposerà la principessa Laryna, figlia del re di Dullahan. Non esattamente una storia romantica, Sarah si vedrà coinvolta nuovamente ad affrontare un' altra avventura nell'Underground... senza non incorrere in diversi pericoli.
Genere: Avventura, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UNDERGROUND
 
Laryna l’ha riconosciuta immediatamente. Guarda Linaris e Onyx, come per domandare loro minacciosamente cosa diavolo ci faccia Sarah nel loro mondo, ricordando benissimo che sia stata esiliata.
Linaris e Onyx rispondono con lo sguardo, lasciando intendere di essere solo confusi e disorientati.
Come se la sorpresa di vedere Sarah non bastasse, lo stupore aumenta nel vederla preceduta da altre creature di ogni specie – tra Hoggle, Ludo, Didymus in groppa ad Ambrogio, qualche goblin e sidhe.
Ci sono due figure che colpiscono particolarmente l’attenzione. Il primo è una figura incappucciata sostenuta dalle braccia possenti del bestione gigantesco dotato di corna – vale a dire Ludo. La seconda, per lo sbigottimento di Laryna, Linaris e Onyx, è Rastaban. Per la prima volta in assoluto, Rastaban si presenta come un sidhe vigoroso, aitante e dallo sguardo strapieno di sicurezza. Non sembra proprio il Rastaban chiuso in sé stesso, timoroso e remissivo. Sembra essere cambiato totalmente e, per chi lo veda per la prima volta, potrebbe addirittura scambiarlo per un eroico generale di un esercito temerario.
Fendendo la folla, Sarah riesce a farsi strada seguita dai suoi amici e da tutti gli altri prigionieri liberati che, ora più che mai, stanno dalla sua parte.
«Ma che significa?» chiede presuntuosamente Lavandula.
Nonostante sia più determinata che mai nell’affrontare Laryna e gli altri, Sarah dimostra sin da subito di voler combattere con classe e dignità.
Con sorpresa di tutti, Sarah effettua un inchino rispettoso davanti ai sovrani di Dullahan.
«Maestà,» Sarah guarda il re Algol per nulla impressionata dalla sua possenza «mi dispiace per quanto sto per dire, ma tutta questa cerimonia orchestrata da tua figlia è solo una farsa.»
«Come osi?» Laryna si fa avanti per difendersi, mentre Lavandula si mette una mano sulle labbra per coprire la bocca che ha appena effettuato una smorfia di stupore e scandalo «Papà, non ascoltarla. È solo una ripugnante umana e una maledetta bugiarda.»
Re Algol ferma il suo diluvio di offese nei confronti di Sarah alzando solo una mano.
«Laryna,» aggiunge «questo il linguaggio non è adatto né per una principessa, né per una regina che sostieni di essere. Se questa signorina si rivela essere una bugiarda come dici, prenderemo dei provvedimenti. Intanto, si è dimostrata educata nei riguardi di un re e di una regina di un mondo che non le appartiene.» guarda Sarah con aria rigida ma dignitosa «Per essere un’umana, hai proprio un coraggio da vendere per sostenere un’accusa tanto grave nei confronti della figlia del re di Dullahan. Io ammiro il coraggio.» lancia un’occhiata di rigido disprezzo verso Onyx, per poi riporre la sua attenzione verso Sarah «Dimmi il tuo nome, così che io possa avere il piacere di conoscere un’umana che conserva questo valore.»
«Sarah.» si presenta lei, quasi affascinata dalla figura di Algol, seppur sapendo che si tratti di un tiranno. Non nasconde, però, il fatto che per essere un famigerato tiranno, Algol si stia rivolgendo a lei con compostezza. Inoltre, l’ha pure chiamata “signorina”.
«Bene, Sarah. Ti ascolto.» dice re Algol, non accorgendosi della faccia inviperita di Laryna.
«Prima di parlare,» Sarah prende un bel respiro «io rivendico i Diritti Speciali
Nel sentire le ultime due parole, c’è uno stupore generale e tutti cominciano a parlottare generando una forte confusione.
«Silenzio!» la voce ruggente di re Algol fa placare subito gli animi «Cosa avete da borbottare? Sarah ha chiesto di reclamare i suoi diritti di umana, anche se, in verità,» si rivolge a Sarah «mi stupisce che tu ne sia al corrente. Conosci, dunque, le Antiche Leggi
«Sì, maestà.» risponde lei, mentre Hoggle le porge il libro dalla copertina rossa.
Per ogni eventualità e per evitare di perdere tempo, questa volta Sarah ha evidenziato le pagine interessate.
Laryna non ne vuole assolutamente sapere.
«Cosa ne sai tu, che sei un’umana?» inveisce contro Sarah, colpendola con l’indice al petto come per allontanarla. Sarah, tuttavia, non si lascia impressionare e non cede alla provocazione.
«Smettila, Laryna!» le urla contro il padre, rimproverandola duramente.
«Ma papà...»
«Non lo sai che le Antiche Leggi sono sacre e vanno rispettate? Sarah ha chiesto di appellarsi ai Diritti Speciali, quindi stai zitta e lasciala parlare.»
Lavandula non fa altro che rimanere scandalizzata e si limita solo a posare le mani sulle spalle della figlia, come per rassicurarla. Gli occhi di Laryna si gonfiano di rabbia e il suo viso manifesta la frustrazione tipica di un’invidiosa.
Ormai sicura di non poter avere altri impedimenti, Sarah entra in scena.
«Non ho invocato i Diritti Speciali solo per me, maestà.» Sarah guarda Ludo come per dargli il segnale. Re Algol non capisce e inclina la testa in modo interrogativo, ma non attenderà a lungo.
Ludo adagia delicatamente la figura incappucciata a terra. Cammina a fatica e Sarah la sostiene tenendola per un braccio.
Non appena la figura si libera dal cappuccio e mostrando il suo volto, tutti quanti i presenti – esclusi Sarah e i suoi amici – mostrano il loro stupore. Re Algol indietreggia di poco il capo nel vederne l’identità. Linaris, Onyx e Laryna sembrano essersi trasformati in una statua di sale.
«Ma chi è?» domanda Lavandula con disgusto.
«È colui al quale avevo destinato nostra figlia.» spiega Algol tentando di nascondere il suo disorientamento, rimanendo nella sua rigidità di re.
«Re Jareth?» domanda Lavandula con sorpresa.
Jareth sogghigna beffardamente, come se non aspettasse altro.
«Di certo potrei sembrare irriconoscibile dato che non indosso la mia corona. E di gran lunga, non deve essere facile riconoscermi...» lo sgomento collettivo incrementa quando Jareth si spoglia completamente dal mantello, lasciando che tutti quanti vedano i segni della sua tortura «...con questo corpo.»
Dopo aver calmato nuovamente la confusione di tutta la sala con l’ordine di fare silenzio, re Algol pretende una spiegazione.
«Come faccio a spiegarlo in modo educato, re Algol?» è l’ironica domanda di Jareth «Beh, visto che non so in che altro modo dirlo, lo dirò e basta. Del resto, se qualcuno dovesse offendersi» guarda Laryna, Linaris e Onyx come se li stesse tenendo sotto scacco «non posso farci proprio niente. Come dire? Ormai, essendo stato trasformato in un umano, non potrei più essere toccato. In teoria
In pratica, come afferma Jareth, le cose sono andate diversamente e promette di non tralasciare nemmeno una virgola su che cosa gli sia stato fatto.
«Tanto per cominciare,» gli occhi di Jareth, così come il suo dito indice, puntano ferocemente contro Onyx «come re di Goblin, esigo che i traditori della corona seguano il destino che meritino.»
«Di cosa stai parlando?» Onyx mette in evidenza la corona adagiata sulla sua testa «Sono io il re di Goblin e Laryna ne è la regina. Tutto il regno ne è testimone.»
«Quali re e regina?» insiste Jareth «Credete davvero che basti autoproclamarvi sovrani e privarmi dell’immortalità per prendere il mio posto?»
Laryna digrigna i denti, ben sapendo di trovarsi alle strette.
«Che cosa significa?» domanda re Algol, alternando lo sguardo verso Jareth e la figlia.
«Maestà,» Rastaban chiede e ottiene il permesso di parlare per testimoniare in favore del nipote Jareth «mi appello al giudizio della vostra maestà non come un feroce sovrano, ma come un re riflessivo. Mi assumo la piena responsabilità se lederò l’autorità dei sovrani di Dullahan e sarò pronto a pagarne le conseguenze.» nota con soddisfazione che Linaris lo stia guardando come per ordinargli di tacere, ma Rastaban è irremovibile «È bene che tu sappia che tua figlia, colei che credevo fosse mia moglie e colui che chiamavo “figlio”, hanno organizzato un subdolo complotto e usato un volgare pretesto per usurpare il trono di mio nipote.»
Se Linaris e Onyx sentono il pavimento sprofondargli da sotto i piedi nel vedere Rastaban così carico di grinta a loro sconosciuta, Jareth sente il proprio cuore spezzarsi dentro il petto.
È troppo difficile per lui ricordare come lo avesse accusato di essere un assassino, di non avergli prestato ascolto nemmeno quando Rastaban gli aveva ripetuto più volte che sarebbe stato ben disposto a perdonarlo. Per non parlare di quando, poco dopo essere stato salvato da Sarah e i suoi amici, Jareth stesso era accorso da Rastaban e, dopo averlo liberato, gli aveva implorato di perdonarlo. Rastaban, al contrario di quanto Jareth si aspettasse, lo aveva rassicurato ammettendogli di averlo già perdonato sin dall’inizio perché mai e poi mai sarebbe andato contro il figlio della sua amata Rosheen.
Ed ora, finalmente, Rastaban si sta riscattando. Sta facendo di tutto per difendere a spada tratta il figlio della sua Rosheen.
«Queste sono solo calunnie!» sostiene Lavandula per proteggere la figlia «Che oltraggio! Diffamare così falsamente la mia adorata Laryna. Quali prove avete per provare queste ingiurie?»
«L’ha appena spifferato lui.» Rastaban indica Onyx «L’ha detto lui stesso, proprio qualche secondo fa: “tutto il regno ne è testimone”.»
Linaris e Laryna guardano Onyx desiderose di ucciderlo da un momento all’altro, ma non è ancora finita. Jareth, infatti, conosce benissimo colei che avrebbe dovuto essere la sua futura moglie e non può perdere l’occasione per provocarla.
«Sarah,» le chiede «credo che tutti quanti vorrebbero fare un piccolo ripasso riguardo le Antiche Leggi. Puoi leggere ad alta voce cosa si intende per “annullamento dell’immortalità”?»
Sarah, sorridendo leggermente, trova la pagina richiesta.
“L’annullamento dell’immortalità come punizione verso un abitante dell’Underground spetta solo ad un’autorità superiore, quali un sovrano o un sacerdote di gradazione suprema. Tale punizione deve avvenire solo in caso di gravi episodi o estrema necessità, quali lo spodestamento di un proprio pari o di un sottoposto che minaccino l’equilibrio di uno o più regni.”
«Molto bene.» sogghigna Jareth con trionfo «E mi sembra anche che ci sia una parte che illustri qualcosa che abbia a che fare con l’autoproclamazione della corona.»
Sarah prosegue con la lettura.
“Una corona autoproclamata si può stabilire solo quando un abitante dell’Underground reclama per sé il titolo di sovrano senza legami con una precedente dinastia. In caso contrario, il titolo di sovrano non sarà valido. In aggiunta, perché tutto sia valido, l’autoproclamato deve prestare giuramento di fronte ai Sommi Chierici.”
«E direi proprio» aggiunge Jareth trionfatore «che la principessa Laryna ha già commesso un primo errore.» gonfia il petto di soddisfazione nel vedere l’aspetto paonazzo di Laryna «Anzi, due. Credo proprio che lei e Onyx abbiano preferito spendere il loro tempo con la cura verso ogni dettaglio del loro matrimonio, o di sprecarsi in fantasia sul mio corpo, anziché considerare ogni passo delle Antiche Leggi. Adesso, Sarah, puoi vedere se c’è qualche legge riguardo l’usurpazione del trono?»
Sarah continua.
“Chiunque ricopri irregolarmente la carica di sovrano, verrà accusato di usurpazione del trono. Con tale accusa si intente l’appropriazione illecita del titolo nobiliare che deve essere concretamente assunta. Non è sufficiente la semplice attribuzione di titolo di parentela con il sovrano precedente, che invece integra gli estremi del reato di usurpazione di titolo regale.”
«E siamo a tre errori.» sogghigna ancora Jareth e invita Sarah a leggere che cosa succede a chiunque abusi dei propri poteri.
“Allorché ogni abitante ricoprente una carica superiore abusi del proprio potere, verrà immediatamente processato con l’inevitabile esito dell’annullamento della propria autorità, dei propri poteri e...”
Sarah non riesce a concludere la lettura, visto che Laryna sottrae malamente il libro dalle mani di lei, lo sbatte per terra e lo calpesta energicamente.
«Siete solo dei maledettissimi bugiardi!» li accusa Laryna, inviperita fino al midollo.
«Laryna,» re Algol la richiama all’ordine e poi continua a parlarle con voce rigidamente controllata «quando hai scritto a me e a tua madre che sei diventata una regina, naturalmente ti sei ben guardata nel dire quanto abbiamo sentito finora, non è vero?»
Laryna, sentendosi messa alle strette come una bambina che ha appena combinato un guaio, rimane in silenzio.
«Ecco, papà...» riesce solo a dire.
Re Algol guarda ancora una volta Jareth, esaminandone il corpo straziato da torture a lui sconosciute.
«Credo di aver capito.» dice solamente.
Senza che nessuno se lo fosse mai aspettato, re Algol lancia uno schiaffo sulla guancia di Laryna al punto da farla cadere per terra. Senza pensarci due volte. Davanti a tutti.
Per la sorpresa della maggior parte dei presenti, Sarah inclusa, Laryna non rilascia nessuna crisi isterica. Si massaggia la guancia e scoppia a piangere proprio come una bambina.
Lavandula si precipita in suo soccorso.
«Oooh, Laryna.» la richiama la madre coccolandola, lasciando ben intendere a tutti quanti chi tra i due genitori sia responsabile del comportamento viziato della figlia «Oh, tesoro, tesoro.»
E proprio in contrasto con la propria età adulta, Laryna continua a piangere appoggiandosi all’enorme gonna della madre, invocandole il suo aiuto.
«Laryna,» re Algol non si lascia intenerire dalle lacrime infantili della figlia «quello che hai fatto è meschino e crudele. Come hai potuto pensare di umiliare in questo modo il re di Goblin?»
Davanti a quella scena patetica, gli abitanti di Goblin pensano di averne avuto abbastanza e, tra un borbottio e l’altro, si sente come tutti siano esausti di assistere ad uno scenario così pietoso. Per non parlare dell’infinita vergogna di chi non ha saputo rimanere fedele a Jareth, il loro vero re di Goblin.
Al contrario del sovrano del Labirinto che sembra essere irremovibile, quasi disgustato, dalla vera personalità di Laryna – ovvero, quello di una scioccherella viziata – Sarah prova per lei una certa compassione. Del resto, però, va detto che Laryna doveva raccogliere quanto avesse seminato.
«Ascolta, cara» aggiunge re Algol alla moglie «trovo inutile che nostra figlia diventi una regina.»
«Oh, ma caro...» Lavandula tenta di dissuaderlo, mentre continua inutilmente a provare a fermare il pianto della figlia.
«Mi dispiace,» insiste ferreamente il re di Dullahan «ma ormai ho deciso.» lascia perdere la moglie e la figlia e volge la parola a Jareth «Jareth, in nome del rispetto che provavo nei confronti di tuo padre, come segno di scuse ti restituirò l’immortalità.»
Sarah e i suoi amici sono felici nell’apprendere tale notizia, mentre Jareth si limita ad annuire.
«Inoltre,» prosegue re Algol «ti autorizzo ad abolire ogni trattamento di favore nei confronti di mia figlia.»
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Labyrinth / Vai alla pagina dell'autore: Fiore del deserto