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Autore: Spensieratezza    13/04/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Gabriel stava correndo nel buio, in maniera agitata, in mezzo a lui….l’oscurità.
 
Invaso da flash che lo stavano tormentando.
 


“Non è poi molto brutta come cosa…i lavori forzati, intendo.”
 
Lucifer lo aveva guardato  con disgusto, poi aveva ripreso a usare il piccone per togliere via le nuvole vecchie.
 
“Se gli umani potessero vedere tutto questo..” rise Gabriel.
“ È una cosa davvero…davvero ridicola. Lo fanno per umiliarmi.”
“Meglio della gabbia, no?”
 
“No, meglio sarebbe MORIRE! Sai una cosa? Ti invidio perché tu almeno tra qualche giorno, ci sarai, morto!”
 
Gabriel aveva tremato.
“Io…io non sarò morto tra qualche giorno.”
“Ah no? Posso sentirlo, l’orologio della morte su di te, fratellino. Tu non lo senti?”
 
Gabriel spalancò la bocca.
TIC TAC TIC TAC TIC TAC
 
Lucifer si era appoggiato al piccone con aria annoiata.
“Non avresti dovuto mentire per me, solo per scagionarmi..”
“Io NON HO MENTITO!”
 
“Ma dai, sai che non ti ho mai detto di usare la tua proiezione astrale per fingere di essere morto, io volevo ucciderti davvero e tu lo sai.” Gli aveva detto sorridendo.
Gabriel lo guardò a bocca spalancata.
“Devo continuare il mio lavoro.” Aveva detto poi, andandosene.

 
“NO!” Gabriel aveva sbandato ricordando quel momento, poi si era appoggiato al muro, aveva ripreso a camminare.
 


“Questo è il figlio di mio fratello, Lucifer. La mia speranza è che voi lo accogliate come parte della vostra famiglia. Anche per quando vorrò viaggiare.”
 
“Farai un viaggio? Sarà un viaggio lungo?” gli chiese Jack.
“Sì..un viaggio molto, molto lungo..” disse Gabriel malinconico.
Durante la festa, Sam si era aggrappato al suo braccio.
“Gabriel, posso parlarti?”
 
“Sam..sì, dimmi tutto quello che vuoi. È per Jack, vero? Siete rimasti sorpresi?”
“Sorpresi non è la parola giusta..diciamo pure inorriditi, quando ci hai fatti chiamare, non pensavamo di sicuro a questo.”
“Perché inorriditi? È un ragazzo splendido!”
 
“È il figlio di Lucifer, ha un’indole votata alla malvagità dentro di lui.”
“Stai dicendo un mucchio di cazzate! Non ti permetto di parlare così di mio nipote!”
Sam sembrò rammaricato.
 
“Tuo nipote è un nephilim, se non sbaglio è una creatura che gli angeli cacciano per uccidere.”
“Era così una volta, ora non più.”
 
“Spero davvero che sia così come dici, Gabriel, perché altrimenti vorrebbe dire che tu hai portato qui il nephilim affinchè noi lo  difendiamo e non ce la sentiamo di proteggere altri casi umani.”
“Come ti permetti di…”
“Ehi, tutto bene?” chiese Dean.
 
“Tuo fratello stava insultando mio nipote!”
“Sono sicuro che non intendeva dire niente su Jack, ma non puoi pretendere che siamo i suoi angeli custodi, noi dobbiamo anche pensare a noi stessi, ad un certo punto.”
Gabriel era atterrito.
 
“Non ho mai dato peso all’insensibilità degli umani, fino a che non mi trovo a doverla subire io e proprio dalle persone che mai avrei pensato.”
“Questo tuo lato vittima non ti si addice per niente.” Disse Dean.
“Vaffanculo, Dean.”

 
 
 
Un altro inciampo nella notte.
 
 
 
*
“Che cos’hai detto?” chiese Gabriel, a letto con Castiel.
“Non ho detto nulla..”
“No, no, ti ho sentito: hai detto che non hai desiderio di fare l’amore con un uomo che sta per morire, hai detto così, vero?”
Castiel sbuffò.
 
“E se anche fosse, puoi biasimarmi? Guardati, cadi a pezzi, perché non fai del tuo meglio per collaborare con il rituale?”
 “NON RIAVRÒ MAI PIÙ INDIETRO LA MIA GRAZIA!”
 
“E allora hai perso l’unica cosa che mi attirava di te.” Disse Castiel rivestendosi.
“No, no, ma che cosa stai dicendo..no, tu hai detto che mi amavi..hai detto..”
Castiel sospirò.
 
“Amavo l’angelo, ma non come sei tu adesso, a stento ti riconosco. Stai per cadere  a pezzi, non ti guardi?” disse Castiel senza voltarsi.
 
 
 
*
 
“Vuoi morire? E allora MUORI, muori come hai fatto morire Dean centinaia di volte, a me che mi interessa poi?” aveva gridato Sam, poi era scappato via.
“Sam…ma che cosa dici? Io..”
 “Proprio non ci arrivi vero?” chiese Dean.
“A cosa?”
 
“Se tu morissi stasera, non gliene frega niente a nessuno, dalla tua comparsa non hai fatto altro che causare problemi, lascia che ti dica una cosa..se Sam muore a causa di questa cosa che ha nella testa, io ti vengo a cercare qualunque posto tu ti nasconda!”
Gabriel rimase allibito.
 
 
 
 
*
 
Gabriel stava spiando Sam, Dean e Castiel di nascosto.
Sam piangeva.
“Sta tranquillo, Sam, troveremo un modo per liberarti di questa cosa che hai nella testa.”
 
“Ma lui..non collabora..non fa niente, perché non gli importa di morire, ma a me sì.”
“È solo un egoista..se non fosse che serve per aiutarti a guarire, lo ucciderei io stesso. Non ha fatto altro che portare guai da quando è arrivato.”
“E io vi aiuterei.” Disse Cas.
“Cas, non devi dirlo solo per..”
 
“No, no, dico quello che penso.Mi dispiace, avrei dovuto rendermi conto subito della sua personalità..mi sono illuso che potesse CAMBIARE.”
Gabriel aveva pianto.
 
“Dove stai andando?” gli chiese Crowley. “Ohh non avrai mica pensato che lui ti preferisse a me, guardati, non hai NULLA da offrirgli, ma stai tranquillo, possiamo sempre fare un patto.”
“Tu????? STA LONTANO DA ME!!”
 
“Fai un patto con me, meglio l’inferno piuttosto che il NULLA, no? Sbrigati, ti è rimasto poco tempo. TEMPO. TEMPO. TEMPO!!!”
“NO. NO NOOOOOOO.” Gabriel si metteva le mani nelle orecchie.
 
“Gabriel. Gabriel. Gabriel.”
 
“NOOOOOO.”

 
 
“Gabriel, ritorna in te, siamo noi.”  diceva Sam.
“NO, STATE LONTANI, ALLA LARGA DA ME. LONTANI!”
“Ehi, ehi, Gabriel, stai tranquillo, noi vogliamo solo aiutarti.” Disse Dean.
 
“NO. VOI MI ODIATE! NON VI IMPORTA SE MUOIO!”
“Questo non è vero.” Diceva Castiel.
“Sì, io vi ho sentiti, vi ho sentiti! Voi pensate che io sia un mostro. Un mostro. Tu hai detto che mi uccideresti! MA-NON SE LO FACCIO PRIMA IO!” disse Gabriel tirando fuori un coltellino e puntandoselo alla gola.
 
“Gabriel, molla il coltello. Ti prego…guardami adesso, piangerei se volessi ucciderti?” gli chiese Castiel, le lacrime che gli rigavano le guance.
“È un trucco..solo un trucco..”
 
“ Un trucco? Forse? O forse sei tu che..ricordi male.” con uno scatto gli fece cadere il coltello e poi gli prese la testa tra le mani.
“Ricordi male come sono andate le cose, fratello, lascia che ti rinfreschi la mente!”
 
“Devo ringraziarti, fratellino, pensavo di non provare più pietà per nessuno..poi sei arrivato tu.ma uccidere la tua immagine, è stato come uccidere te..”
“IO NON HO MENTITO!”
 
“Non sto dicendo che l’hai fatto…Gabriel, ti senti bene?”
“Via..via…via.”
 
 
 
“È tutta una bugia..so quello che ho sentito..” disse Gabriel, cercando di divincolarsi.
 
“Davvero? Come alla festa in onore di Jack??”
 
 
 
“Sam..sì, dimmi tutto quello che vuoi. È per Jack, vero? Siete rimasti sorpresi?”
 
“Devo farti i miei complimenti, Gabriel. Mai avrei pensato che qualcosa che uscisse da quel figlio di puttana, fosse GRAZIOSO..e invece Jack sembra proprio un gran bravo ragazzo..ne esistono così pochi al mondo.”

 
 “E per quel che vale, sapendo anche che Jack in quanto nephilim è una creatura che viene cacciata..”
“Era così una volta, ora non più..”
 
“Sì, ma noi..lo proteggeremo, questo sto cercando di...non permetteremo che gli venga fatto alcun male e poi adesso ha fatto anche amicizia con  nostro fratello Adam.” disse Sam.
 
“Stai dicendo un mucchio di cazzate! Non ti permetto di parlare così di mio nipote!”
 
“Gabriel? Ma che cosa ti prende? Noi non abbiamo detto..” disse Dean.
“State…state lontani da lui.” disse ancora Gabriel, lasciando la sala.
 
*
“Vuoi morire? E allora MUORI, muori come hai fatto morire Dean centinaia di volte. “
“Sam…ma che cosa dici? Io..”
 
 “Proprio non ci arrivi vero? Se tu morissi stasera, non gliene frega niente a nessuno, al MONDO non gliene frega NIENTE, Gabriel! Non aspettarti fuochi d’artificio, l’esplosione del big bang o una sfilza di angeli che si illuminano per te per ricordarti che piangono per te, no, il mondo andrebbe avanti comunque, Gabriel, quindi SMETTILA di fare la vittima, combatti, se non vuoi farlo per te, fallo almeno per i tuoi AMICI, anche se hai detto che non lo siamo, FINGI almeno che ti importa tanto da PROVARCI!” Si era alzato, Sam, nella notte stellata, furioso, fiero e ardente, una bellezza che rifletteva la sua amicizia per l'angelo.
 


*
 
Sam stava piangendo, mentre Dean lo consolava.
“Non preoccuparti, Sam, troveremo un modo per aiutarlo.”
 
“Come?? Lui non vuole, non gli importa di morire e se succede davvero, è solo colpa mia.”
“Giuro su Dio, che se Gabriel muore, lo riporto indietro solo per ucciderlo io stesso!” disse Dean.
 
“ È solo MIA la colpa, avrei dovuto fare IO il rituale, vorrei…vorrei essere io nella sua condizione.”
“Castiel, piantala adesso, non rendere più schifosa questa situazione!”disse Dean.
 
“Gabriel sta CAMBIANDO, non ve ne rendete conto? Lui sta mutando…non capisce quello che diciamo, fraintende le nostre intenzioni, non è più lui…sta mutando.”
 
“Dove stai andando?” gli chiese Crowley. “Ehi, sei in una situazione pietosa, dolcezza, fermati un attimo. “Guardali. Sono preoccupati per te! Però se continui a ignorare così il tuo bell’angelo dagli occhi blu, poi non fargli scenate di gelosie perché viene a letto con me.”
“Cosa??”
Crowley si leccò le labbra.
 
“Ascoltami, quando noi demoni moriamo, andiamo nel purgatorio, che è un posto sempre più vivo che il NULLA, se non vuoi scoprire in che posto vanno gli ex angeli che sono diventati umani, ti suggerisco di ascoltare i tuoi amici e prenderti più cura di te stesso, perché non hai più tempo. TEMPO TEMPO.”

 
*
 
Basta! Che cosa stai cercando di dimostrare??” si ribellò Gabriel cercando di mandarlo via.
“L’ultimo ricordo, Gabriel, L’ULTIMO!”
 
 
“ Ti ho sempre visto come un mio fratello che non riuscivo a comprendere, qualcuno che non riuscivo ad afferrare o tenermi stretto. Ho pianto quando credevo che fossi morto e nonostante ciò, quando mi hai detto che mi amavi..proprio me fra tutti, sono stato FELICE! Ti amo, ma non approfitterò di te in questo stato, la nostra prima volta non sarà con te in questo stato.”
 
Un bacio.
“Che cos’hai detto?”
“Non ho detto nulla..”
 
“No, no, ti ho sentito: hai detto che non hai desiderio di fare l’amore con un uomo che sta per morire, hai detto così, vero?”
 
“No!! Ho detto che non è l’unica cosa che mi importa di te! Mi importa di te perché sei mio fratello, il ragazzo che amo!” poi sbuffò vedendo che Gabriel continuava a guardarlo sbalordito. “Eppure ho controllato e Sam dovrebbe averti restituito i tuoi ricordi, eppure non sembri ancora stare bene..qualcosa non..” aveva allungato la mano per toccarlo, ma Gabriel si era allontanato.
 
 “NON RIAVRÒ MAI PIÙ INDIETRO LA MIA GRAZIA!”
 
 “Gabriel, cerca di non perdere il controllo..”
 “No, no, ma che cosa stai dicendo..no, tu hai detto che mi amavi..hai detto..”
 
“E lo faccio, continuo a farlo, ma ti riconosco a stento, qualcosa nel rituale è andato storto e non farò l’amore con te in queste condizioni, devi lasciare che ti aiuti!”
“IO STO BENISSIMO!!”
 
“Non è vero…ti comporti come un animale in gabbia, non vuoi neanche guardarti più allo specchio, mi impedisci di curarti, Gab..”
Ma Gabriel sentì invece un'altra voce che non c'era davvero nella stanza, che sembrava quella di Castiel.

Sei un mostro e io non farò mai l’amore come un mostro…sto con Crowley adesso e lui è molto geloso. Ci sposeremo noi due lo sai?”
 
“Non…non rivolgermi mai più la parola!”
“Gabriel, ma perché non vuoi farti aiutare, Gabriel!!!”
 
 
*
 
“Quello che ho visto…è tutto vero?” chiese Gabriel.
“Vero come acqua che scende dalla sorgente.”
“Non capisco..i miei ricordi?”
 
“Il giorno stesso che Sam e Dean sono tornati da Lisa, li ho contattati per venire subito a casa di Adam, ho guardato la tua mente e con l’aiuto di Jack, ho richiesto che tornasse dal legittimo proprietario, ma tu eri come indemoniato! Ho dovuto..ho dovuto addormentarti.” Disse Castiel, chiudendo gli occhi.
“E poi..”
 
“Tienilo fermo, per favore, Dean da quella parte, Sam dall’altra, Jack, vieni qui.”
“OUCH!”
“Sam!!!”
 
Gabriel gli aveva tirato uno sganascione sul naso.
“Perdonalo, non sa quello che fa.,” disse Castiel.
 
“E qual è la differenza dalle altre volte?” chiese Sam.
Cas l’aveva fatto addormentare.
“Okay, iniziamo il procedimento.”
 
“Ma..Cas, tuo fratello ha appena avuto un attacco!!” protestò Dean.
 
“ È solo la prova di quanto male sta! Ha bisogno della sua grazia, avanti, Jack vieni qui. " disse, facendolo venire vicino a lui. "Ehi, sei nervoso? Tranquillo, va tutto bene," disse ancora poggiando la fronte contro la sua. " ti chiedo solo di aiutarmi a far star meglio tuo fratello, tuo zio, vuoi aiutarmi, Jack?”
 
“Gabe è stato molto buono con me, certo che lo voglio.”
 
Quando tutto finì, una luce accecante li fece cadere a terra.
 
“Che diavolo è stato??” chiese Dean, che teneva la testa di Sam appoggiata sul suo petto, mentre Cas proteggeva Jack, tutti e quattro caduti a terra.
“C’è qualcosa dentro di lui che LOTTA per venire fuori e ci ha aggrediti!” disse Castiel.
 
“Non capisci? È la PROVA che avevo ragione! Queste allucinazioni..dimostrano soltanto che sono un UOMO finito, è finita per me, io morirò, per me è la FINE!”
 
“Non morirà nessuno oggi e tantomeno TE.”
“Ohh e saresti tu a dirlo?”
“No, sei TU  a dirlo.” Disse Castiel.
 
“Credi che Gabriel sia posseduto??” chiese Jack tremando.
 
“Non credo…no..qualsiasi cosa sia, PROTEGGE Gabriel..” disse Castiel.
 
“Ti racconterò una storia..ma per fare questo, dobbiamo avere un po’ di tempo.”
 
“Una STORIA??? Io, grazie alla grazia di Ezekiel, ho viaggiato per mari, OCEANI, deserti, libero e leggiadro come un uccello, ho viaggiato attraverso i confini del cosmo..ho visto ere che voi non conoscerete mai.. che cosa volete che sia per me una STORIA?!”
 
“Non hai viaggiato da nessuna parte, tranne che nella tua immaginazione!!”
 
“Cosa??? NO! Ho viaggiato, ti dico, la grazia di Ezekiel..ecco qua, la prova!!e dicendo così, tirò fuori una clessidra giocattolo.“No…io..ti assicuro che c’era…c’era..”
 
“ Non hai mai incontrato Ezekiel, non di recente! Sei sempre stato qui, fratello. Tu…deliravi..”
 

Mentre Gabriel dormiva nel letto di Adam, Castiel fuori dalla porta della stanza, parlava concitamente con Sam e Dean.

Sono andato alla pasticceria a trovarla, ma l'ho trovata chiusa, sigillata, mi sono insospettito perché Gabriel non chiude mai le persiane, non in pieno giorno, lui AMA il sole e non chiude il suo locale così di punto in bianco. Sono entrato e l’ho trovato in bagno, immerso nell’acqua ghiacciata, diceva di trovarsi in Groenlandia e parlava con qualcuno che non c’era. È chiaro che non può più restare da solo, è un pericolo per sé stesso, verrà a stare da me.”
 
“Non credi che forse gli altri fratelli potrebbero..” disse Dean.
 
“Preferisco non vengano a sapere di Gabriel, prima che non abbiamo scoperto cos’abbia e se davvero il rituale ha avuto degli effetti collaterali.”
 


“PURE LE ALLUCINAZIONI, QUINDI? NON CAPISCI CHE questo è l’ultimo stadio di un uomo? Fatemi un favore e lasciatemi morire con dignità, se ancora me n’è rimasta qualcuna!!”
 
“Ti lasceremo in pace quando avrai ascoltato questa storia.” Gabriel per tutta risposta cercò di scappare.
Castiel con una spinta lo fece cadere a terra.
 
“Sono lieto che tu hai deciso di collaborare, ora..ascoltami..la storia è questa ed è tratta dal libro MOLTE VITE, UN SOLO AMORE.
 
“Un mio paziente, un cattolico  che faceva il procuratore, aveva appena finito di rievocare una sua passata vita nel Basso Medioevo in Europa. Aveva ricordato la sua morte in quel periodo storico, dopo una vita piena di cupidigia, di violenza , d’inganni. Si rese conto che alcuni  di quei tratti erano rimasti nella sua esistenza attuale.”
“Castiel,ti prego,  che cosa mi interessa di ques..”
 
“TACI E ASCOLTA!” disse Castiel e poi riprese. “Ora, allungato sulla morbida poltrona reclinabile del mio studio, era consapevole di guardare dall’alto il suo corpo defunto in epoca medievale. Improvvisamente si ritrovò in un ambiente che sembrava l’inferno, tra fuochi e diavoli. Ciò mi sorprese, pur avendo io assistito alla rievocazione di migliaia di vite passate, da parte dei miei pazienti, nessuno aveva mai avuto un’esperienza sull’inferno. Quasi sempre i soggetti in stato di trance si ritrovano proiettati in una luce d’indescrivibile bellezza, un chiarore che rinnova e rinvigorisce lo spirito, ma l’inferno cosa c’entrava?”
 
Gabriel ascoltava molto provato. Era chiaro che per lui sentir parlare dell’inferno, era solo un’altra cosa impossibile da sopportare.
 
“Aspettai che succedesse qualcosa, ma egli riferì che nessuno badava a lui. Stava aspettando anche lui. Passarono i minuti, finchè non comparve e avanzò verso di lui una figura spirituale, che egli identificò come Gesù. Era il primo essere che si fosse accorto della sua presenza.”
Castiel si fermò un secondo, Gabriel disse:
“Beh, allora?? È finito?”
 
“Non ancora, ecco, prendi!” tirò fuori dal suo impermeabile uno specchietto antico e Gabriel lo prese al volo.
“Che cosa…uno specchio??
“ È stato molto duro vederti in questo stato, Gabriel, dura per tutti noi..”
“Smettila, non ho bisogno di sentirmi ancora peggio..”
 
“ È stato molto duro, perché… non sapevamo come fare a dirtelo…”
 
Non sapevamo come dirti che ti stavi sbagliando..
 
Ti vedevi orribile, dicevi di stare diventando un mostro, ma noi ti vedevamo sempre uguale, dicevi che i denti ti stavano cadendo, ma niente di tutto ciò avveniva, fino a quando non abbiamo capito che una mutazione era in atto, ma non quella che credevi tu.”
 
“Perché non sei più chiaro? Piantala con questi giochetti!!”
“Perché non guardi nello SPECCHIO? GUARDALO, Gabriel.”
“I-io…e va bene.”
Guardò e vide.
 
“Sembro…sembro proprio io….NO. Questo..questo è…” inorridì quando vide che un lembo della sua pelle stava andando via come fosse fatto di carta velina. “Mi sto..sto andando IN PEZZI. Castiel, aiutami!! JACK!”
 
“Non chiedere aiuto a loro, sei un ANGELO!”
Gabriel cadde in ginocchio, si prese il viso tra le mani.
“NO! Io non sono più niente!
Castiel, il viso più ammorbidito, si inginocchiò dolcemente davanti a lui.
 
“Sei l’angelo più cazzuto che ho mai incontrato, ti sei fatto beffe di tutti noi per millenni, ora rialzati, con dignità e GUARDA MEGLIO.”
Gabriel sembrò vacillare per un momento, poi annuì, gli tremarono le gambe e Jack sembrò andare da lui.
 
“No, no, ce la faccio..da SOLO!” disse Gabriel e con grande orgoglio, si alzò.
 
“Bravo, ora guarda, toccati qui.”
“Non c’è sangue..nè carne..mio dio..sono un..che COSA SONO?”
“Perché non lo scopri? L’angelo che conosco io, non si tirerebbe indietro.“
 
Gabriel con mani tremanti cominciò a spellarsi il viso, altra pelle nuova sembrava esserci sotto..
Oh mio dio!” disse lui.
 
Lo fece con le braccia, con le gambe, con il petto, poi alzò le mani per togliersi la faccia che sembrava fatta di carta velina.
La luce si espanse.
 
 
 
Sembravano essere tornati all’Eden, Gabriel guardava un laghetto risplendente, Castiel alle sue spalle.
 
“Specchiati nel lago. Guardati.”
Gabriel lo fece.
Era…
 
LUI.
Aveva un viso efebico, da ragazzino, angelico, etereo, innocente..
“Sembri così innocente” aveva detto Sam.
 
Gabriel si accorse di essere vestito come allora, con nient'altro che una tunica bianca, con le lacrime agli occhi dalla meraviglia, si toccò il viso con mani tremanti, quei boccoli biondi e quegli occhi cerulei che ora tremavano come due ampolle d’acqua.
 
In quel momento le sue ali si spiegarono facendo un gran rumore e sprigionando una scia di fiori primaverili che si liberò nell'aria sorvolando la superficie del lago. Una bellezza indescrivibile, a cui non era più abituato.
“Eri così…prima che cominciarono le guerre e gli assassini e le pestilenze, da allora hai smesso di sputare fiori dalle ali.” disse Castiel con tono malinconico, dando voce per la prima volta a una verità mantenuta celata fino ad ora. Gabriel era un angelo sensibile.
 
“Le mie..ali…ma come è possibile? Non volevano saltare fuori, le ho cercate tanto..”
 
“Ti vedevamo piegato in due dal dolore, accusando un male che per noi era inspiegabile! Se qualsiasi cosa avessi, fosse stato qualcosa di MALIGNO, perché quel giorno voleva proteggerti da noi? All’inizio fu solo un sospetto, ma lo capii quando mi resi conto che sembravi impazzire di dolore solo nel momento in cui un baluginio bianco cercava di fare capolino, non prima! Perché non si accorge che ci stava riuscendo? Era questo che mi chiedevo. A meno che…non scambiavi per resistenza delle tue ali, la TUA resistenza! Pensavi che erano le TUE ALI a non volerti, ma eri TE che gli impedivi di uscire. Perché è quello che fanno le creature viventi, umane e non, non riconoscono spesso la bellezza e più spesso di quanto sia lecito, la scambiano con IL MALE!”
 
“No…non è possibile.”
 

“Passarono i minuti finchè comparve e avanzò verso di lui una figura spirituale, che egli identificò come Gesù, era il primo essere che si fosse accorto della sua presenza.”

Gabe si girò e vide Sam con il libro in mano. Sembrava stonare, con la sua felpa rossa e i jeans che teneva in mano un qualcosa di assolutamente anacronistico, in quel paesaggio fuori dal tempo.
 
“SAM!!”
 
Sam alzò gli occhi dal libro per guardarlo negli occhi. Il suo sguardo ardeva.

“Non capisci dunque che tutto ciò è un’illusione? Gli disse Gesù. Solo l’amore è vero!”
Il mondo dell’eden andò in pezzi come mille cristalli di un sogno. Gabriel si coprì gli occhi con le mani.
 
”E a quel punto, le fiamme e i demoni scomparvero istantaneamente, lasciando posto alla bellissima luce che fino ad allora era rimasta celata dietro l’illusione.”
 
Gabriel si guardò a bocca aperta, ormai tornato nel mondo reale, le sue grandi ali erano dispiegate. Si accorse di essere nudo e si coprì il corpo con le ali, imbarazzato.
 
“Pensavi di stare per morire e invece stavi ritornando al tuo stato originario di angelo! Ma spesso la trasformazione è sintomo di DOLORE, è così che viene vissuta, sia essa bellezza e malvagità, entrambi i cammini non sono privi di sofferenza. Anche per ritrovare uno spicchio di qualcosa andato perso, devi SOFFRIRE.”
 
Sam prese di nuovo a leggere:
“Talvolta si vede quel che ci si aspetta di vedere, anche se non corrisponde al vero.”
 
“È bello…così bello che non credo di meritarlo.”
“Ohh ecco che riprende a fare la vittima, perché non puoi godertelo semplicemente?” chiese Jack.
 
“Non faccio la vittima, è solo che non posso fare a meno di domandarmi: perchè io?? Perché? Non sono diverso dagli altri. Perché io lo merito? Perché non tu?? O qualcun altro?”
Castiel lo guardò.
 
“Adesso guardami attentamente. Io non lo so se quello che ti è accaduto, è successo perché il tuo sacrificio era così NOBILE che il fato o Dio ha voluto premiarti in qualche modo, o se è successo perché la tua grazia trovandosi isolata dal legittimo proprietario, ha provato un senso di abbandono, talmente forte che, come un cane che ritrova il padrone, quando è tornata a te, ha forse, volontariamente o involontariamente, riprogrammato la tua mente, il tuo..DNA, fino a farti riassumere la forma originaria che avevi un tempo.”
 
Gabriel osservava senza aprire bocca.
 
“Ma so una cosa..quando quella luce ci ha attaccati, era BLU, era la tua grazia, Gabriel e stava proteggendo te. La tua grazia TI AMA, ricordatelo, prima di accusarla di stare distruggendoti. Anche le grazie sono sensibili, come le anime a cui tu accusavi di volere che tu morissi.”
 
Castiel dispiegò le sue ali e Sam abbracciò Dean di riflesso.
“Siamo tutti legati tra di noi, anche quello che pensi non possiede un’anima, ha un cuore.” L’ala di Castiel accarezzò un’ala di Gabriel e l’altro prese a lacrimare, poi si buttò tra le braccia di Castiel e subito dopo si baciarono.
 
I due fratelli divennero un tripudio di ali. Le loro ali che si abbracciavano e dalle cui estremità cadeva qualcosa come una neve incantata. Una magia bianca. Una bellezza talmente bianca e splendente da far ammutolire i fiori e piangere le statue, una bellezza talmente bella che…
“Sono talmente belli che mi fa male guardarli. È come quella sindrome..come si chiamava?" Chiese Sam.
 
“La sindrome di Stendhal! Allora, non farlo.”disse Dean e baciò Sam, affinchè fosse concentrato su di lui.
“Siamo gli unici..che non si stanno baciando?” chiese Jack imbarazzato, abbracciato ad Adam.
 
“Hai ragione..” disse Adam e dicendo così, baciò Jack, lasciandolo di stucco.
"Solo perché cominciavo a sentirmi escluso.” Disse subito Adam, quando finì il bacio.
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

Solo alcune precisazioni prima: quel libro che leggono Cas e Sam, ESISTE davvero ed è uno dei miei libri preferiti, ho deciso che quel pezzo che loro leggono fosse azzeccato per Gabe, non solo perchè è il mio pezzo preferito di quel libro e ogni volta che lo leggo mi commuovo, ma anche perchè trovavo la situazione azzeccatissima per Gabriel che credeva di star morire e invece gli stava capitando una cosa bella, come forse avrete notato, il capitolo precedente era confuso, frammentario, illogico e tutto questo perchè NON ERA REALE xd l'ho fatto confuso apposta, Gabriel mai avrebbe potuto resistere su una mongolfiera con un accquazzone senza precipitare e poi cadere in un deserto, con o senza grazia di angeli xd avrei fatto le cose meglio se il viaggio fosse stato reale ^^ invece devo ammettere che mi sono divertita a scrivere delle allucinazioni di Gabriel in cui pensava che ce l'avessero con lui, mi sono ispirata a una puntata di sailor non protagonista chibiusa xd ho pensato molto a questo capitolo, mi ha fatto impazzire xd mi ha depresso, lo ammetto, ho avutio problemi a scriverlo, perchè scrivere di Gabe così intristiva anche me, ma adesso provo un senso di liberazione! Voi come avete preso il colpo di scena? Gabe non ha più il suo corpo, ma ha un corpo "originario" quanto immaginario, insomma io mi sono immaginata che all'origine gli angeli avessero comunque un corpo come gli umani e solo in seguito, non ne hanno avuto bisogno...mi piace pensare che Gabe sia tornato com'era che nel mio immaginario è proprio un angelo grazioso xd mi è venuto in mente solo dopo, che qualcuno potrebbe non prenderla bene xd magari eravate affezionati al suo vecchio corpo e volevate che rimanesse così? nhel qual caso, mi dispiace xd ho in mente questa cosa praticamente da quando Gabe ha fatto questa cosa del rituale, volevo che fosse come nei film, sapete dove il protagonista pensa una cosa e invce non è così, ce l'ho messa tutta per rendere più pathos possibiole, posso solo sperare che la mia mania di fare tutto come fosse la scenografia di un telefilm, non risulti confusionario per scrittio xd


So che alcuni di voi vorrebbero infine tirarmi i pomodori addosso perchè non ho raccontato nel dettaglio l'arrivo di Jack, sono d'accordo con chi penserà che meritava più attenzione, lo so, ne sono consapevole, ma purtroppo questa ff è piena di personaggi che a modo loro la meritavano, compreso lo stesso Bobby e che non sono riuscita a omaggiarli subito perchè c'era troppa carne al fuoco çç come avrei potuto fare capitoli su Jack quando era più urgente scrivere di Sam che risolve i suoi problemi e subito dopo c'era il problema di Gabriel? Non sono riuscita a collocarlo in nessunj punto in questi capitoli, ma tranquilli che avrà il suo spazio e lo omaggeremo con dei flashback, non avrò bisogno di fare un'altra storia a parte sui missing moments di Jack xd mi rendo conto che ci sono molti spazi lasciati bianchi, ma riprenderò la questione di Jack e degli altri protagonisti nei prossimi capitoli ^^ infine per quanto mi ha fatto impazzire, alla fine sono stata contenta di aver scritto tutto quello che avevo in testa e di aver resistito alla tentazione di pubblicare prima di averlo finito completamente per poi riunirlo successivamente, cosa che avrebbe ammazzato tutto il pathos e l'emozione.. ho amato questo capitolo e non sarebbe stata la stessa cosa per voi leggerlo diviso in più parti <333
   
 
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