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Autore: Carmaux_95    14/04/2021    13 recensioni
[Crossover: Good Omens x Spie sotto copertura]
«Tutto bene?» indagò l'angelo facendo scivolare la mano sul braccio, salvo poi ritrarla umida quando si rese conto di aver stretto la manica zuppa di caffè.
«Mi vendicherò! Se ne pentirà!»
«Chi?»
«Il... il piccione! Mi ha assalito!»
«Sei stato aggredito da un piccione?»
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Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Due piccion(cin)i con una crepe

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Che fosse illuminato dal sole estivo, tinteggiato dai colori autunnali o coperto da un candido strato di neve, St James Park rimaneva il loro posto preferito.

Specialmente in primavera... per quanto riguardava Azraphel.
Adorava sedersi sulla loro panchina e appoggiarsi sulla romantica incisione che decorava lo schienale – e che fortuitamente riportava le loro iniziali* – per poi guardarsi intorno e ammirare lo spettacolo che gli si parava davanti: poteva apparire come un ripetersi annuale del medesimo scenario, ma l'angelo sapeva apprezzare le sempre diverse sfumature dei nuovi fili d'erba, i sibili del vento che trascinava con sé profumi e pollini, e il pallido tepore dei baci del sole.

L'attenzione di Crowley, invece, il più delle volte si focalizzava sui repentini sbalzi di temperatura e sulla pioggia che improvvisamente decideva di rubare la scena al bel tempo.

Cosa il suo angelo trovasse tanto delizioso in tutto questo, ancora non lo aveva capito.

E se c'era una cosa che proprio non sopportava era il cosiddetto risveglio della natura: tutti quei maledetti animaletti che si svegliavano dal letargo per ricominciare a zampettare fra i prati del parco.

Quella mattina, tuttavia, la sua mente era altrove: un cartone con due bicchieroni di caffè in mano e un dolce nell'altra, non riusciva a nascondere un sorriso mentre immaginava quale sarebbe stata la reazione del suo amato angelo quando lo avrebbe visto.
Era uscito di casa in anticipo ed era passato da tre dei baracchini che gravitavano attorno al parco prima di trovare quello giusto e, ora, stringeva fra le mani un involucro di cartone appositamente confezionato per accogliere alla perfezione una crepe con cioccolato ripiegata a ventaglio e spolverata di zucchero a velo.

La miglior colazione che il suo angelo potesse desiderare.

Crowley sorrise, compiaciuto e fiero di sé.
Aveva appena adocchiato la sagoma di Azraphel, seduta al suo solito posto e con le mani sul grembo, quando qualcosa lo urtò.
Sobbalzò, colto di sorpresa, e il contraccolpo fece irrimediabilmente ribaltare i due bicchieri di caffè, che gli si riversarono tragicamente addosso macchiandogli giacca e pantaloni. Non fece in tempo a dare voce ad un'esclamazione forse un po' troppo colorita persino per un demone che si vide strappare di mano il cartone con tanto di crepe.
Si volse di scatto solo per rendersi conto che il ladro altro non era che un piccione che si era già allontanato e nascosto fra le fronde di un albero probabilmente consapevole del crimine appena commesso.

«Maledetto parassita alato!» inveì Crowley gesticolando. «Fai bene a scappare: nasconditi finché puoi! Ti...»

«Caro?» Azraphel, accortosi del trambusto, gli si era avvicinato e gli aveva posato una mano sulla spalla.

«Azraphel…» grugnì Crowley, sbuffando e agitando la mano ancora gocciolante per farla asciugare. «Io... ah, ma guarda che roba!»

«Tutto bene?» indagò l'angelo facendo scivolare la mano sul braccio, salvo poi ritrarla umida quando si rese conto di aver stretto la manica zuppa di caffè.

«Mi vendicherò! Se ne pentirà!»

«Chi?»

«Il... il piccione! Mi ha assalito!»

«Sei stato aggredito da un piccione?»

«SÌ!»

«Oh, mio caro...» sussurrò l'angelo con tono carezzevole mentre un sorrisetto furbo si faceva largo sul suo viso. «sei ancora tutto intero?»

Resosi conto che il compagno lo stava prendendo in giro, Crowley assottigliò lo sguardo e i suoi occhi, da dietro le lenti degli occhiali, si infiammarono. Fosse stato un serpente a sonagli, avrebbe agitato la coda con nervosismo e, avesse potuto trasformarsi in mezzo alla folla senza creare panico, sarebbe andato immediatamente a divorare il colpevole. «Sfotti, sfotti: dì pure addio alla tua crepe!»

Gli occhi di Azraphel si illuminarono all'istante: «Hai una crepe?!»

«NO, ORA NON PIÙ!»

«Oh...»

Quel tono amareggiato lo colpì a tal punto che Crowley si trovò ad abbassare lo sguardo: «Mi dispiace, angelo. Io... Ngk... volevo farti una sorpresa...»

Di nuovo raggiante, Azraphel si avvicinò e lo abbracciò, incurante del fatto che si sarebbe sporcato a sua volta di caffè.

Crowley appoggiò il mento fra i suoi ricci e, improvvisamente, sentì la rabbia e il nervosismo scemare.

 

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Si mise in posizione.

Scandagliò con attenzione la stradina acciottolata.

Bersaglio individuato.
A ore dieci: un uomo alto e dinoccolato, capelli rossi e occhiali da sole.

Lui!
Quell'uomo... quell'uomo era il suo obiettivo.

Sai quando capisci di essere la più grande spia del mondo? Quando tutti conoscono il tuo nome” sussurrò a se stesso crogiolandosi nella propria fama.

Ma questa... questa era una missione che richiedeva velocità e, soprattutto, anonimato.

Rilassò i muscoli.
Inspirò.
Espirò.
E si lanciò.

Bersaglio acquisito.

Il vento gli scompigliò le piume e, in un lampo, gli fu addosso: il gesto fulmineo con cui investì la vittima le fece rovesciare i due bicchieri di caffè. Riuscì a vedere quasi al rallentatore le prime gocce del liquido precipitare sui suoi vestiti: danno collaterale, ma se non altro il colore nero di tutto il suo guardaroba avrebbe almeno in parte mascherato l'incidente.
Artigliò il cartoccio contenente la crepe e batté le ali con forza per allontanarsi il più velocemente possibile dalla scena del crimine.

Rifugiatosi su un ramo dell'albero che già prima aveva individuato come un rifugio sicuro, sorrise compiaciuto.

Missione compiuta.

Come sempre.

«Lance? Che ci fai lassù? Per un attimo ti avevo perso...»

Richiamato al presente, si sporse e incontrò gli occhioni di Walter.
Nonostante ci fossero centinaia di altri piccioni che passeggiavano in quel parco, dopo un attimo di smarrimento dovuto all'improvvisa trasformazione in volatile, Walter lo aveva riconosciuto non appena l'aveva visto svolazzare verso quell'albero.

Un lampo azzurro e Lance tornò umano grazie all'antidoto portatile al siero del travestimento biodinamico. Allungò il braccio e aiutò Walter ad arrampicarsi a sua volta.
Certo, avevano una missione da portare a termine, lì a Londra, ma quale scenario migliore per una romantica colazione primaverile prima di entrare in azione?

Lo scienziato, goffo ma adorabile come suo solito, si accoccolò sulle sue gambe. «L'antidoto funziona bene! Mi domando se non sia il caso di cominciare a sperimentare anche con qualche altra forma biomolecolare.»

«Se stai pensando di tramutarmi in uno scarafaggio sappi non ti farò da cavia. Passi per il piccione, ma trasformare questo viso in uno scarafaggio...»

Walter scoppiò a ridere e si rannicchiò contro il petto ampio del compagno. «Allora, che ci facciamo qui?»

«Ho preso la colazione» riprese il piccione sotto copertura Lance Sterling porgendogli la refurtiva. «Crepe...»

«Al cioccolato!» esclamò Walter con il suo tipico entusiasmo. «Lo sai che nel cioccolato ci sono alcune sostanze, la teobromina e la metilxantina – che hanno effetti stimolanti simili alla caffeina – e la feniletilamina – che agisce sui centri umorali del cervello – che generano una sensazione di buon umore perché stimolano i recettori della serotonina?»

Lance alzò gli occhi al cielo ma sorrise.
Ancora non credeva alla fortuna che aveva nel poterlo ascoltare – ormai aveva imparato a comprenderlo anche quando parlava in quello strano linguaggio alieno – e nel potergli tappare la bocca con un bacio quando la parlantina cominciava a diventare troppo fitta.**

Walter decise di venirgli incontro: «Il cioccolato rende le persone felici» tradusse addentando la cialda ancora fumante. «È buonissima! Dove l'hai presa?»

«Ehm...»

Il genietto ci mise meno di un secondo per capire: «Hai borseggiato un passante?!»

«Non credo che “borseggiare” sia il termine corretto.»

«Lance!»

«Volevo farti una sorpresa, ma tu sei arrivato al parco troppo presto! E poi, se sapessero che a rubargli la colazione è stato niente meno che Lance Sterling...» si difese la spia, ma sotto lo sguardo di Walter alla fine alzò le mani in segno di resa.

«Grazie del pensiero» biascicò il ragazzino a bocca piena. «Ma credo che dovresti andare a scusarti e a rimborsarlo.»

«Va bene...» si arrese infine. «Però non mi pare si stia lamentando!»

O meglio, sì... ma paradossalmente, il ragazzo non seppe dargli torto.

A poca distanza, infatti, su una panchina di St. James Park, un angelo stava accarezzando i capelli di un demone che si fingeva davvero disperato. Quella mancata colazione a sorpresa era stata indiscutibilmente una tragedia... per non parlare di quella terribile aggressione: ci sarebbe voluto molto più di qualche carezza per consolare a dovere il povero Crowley.

 

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*rimando alla storia “Fallen Bliss” di leila91

**rimando alla storia “Safe and Sound”, sempre di leila91

 


 

Angolino autrice:

(Dopotutto... la primavera non è la stagione degli amori?)

Se non metto delle parentesi in una storia che appartiene al fandom di Good Omens non sono contenta! Dopo Sn(e)ak(e) Attack ecco i Piccion(cin)i!!! AHAHAHAHA

Dunque. Tratta da una storia vera, questa shottina è nata proprio questa mattina, quando un maledetto piccione mi ha investito mentre avevo in mano un buonissimo irish cappuccino che volevo finire di gustarmi con calma! MA, OH NO! -.- Mister Piccione ha pensato “Not under my watch!” -.-

Leila, dato che sei stata testimone della faccenda e che mi hai accolta in ufficio perché mi ripulissi (la mia giacca profuma ancora di cappuccino *^*), questa storia è tutta per te! ♥

Perdonatemi, è stata scritta abbastanza di fretta per non perdere l'ispirazione... siate clementi AHAHAHAHAH

Non sapevo se pubblicarla nel fandom di Good Omens o di Spie sotto copertura, ma alla fine ho optato per il primo, di modo da mantenere, se possiamo così dire, il plot twist finale! ^^

Piccole notine per Soul (questa shottina partecipa alla sua challenge): Crowley e Azraphel ormai li conosci quindi non ti parlerò di loro. Mi sa che invece ti risulteranno nuovi Lance e Walter, i protagonisti di un film d'animazione di un paio d'anni fa.

Walter Beckett è un ragazzo geniale che ama inventare e che progetta congegni per agenti segreti. Tutti pensano che sia un tipo strano, perché i suoi congegni sono “armi” come bombe glitter, abbracci gonfiabili e gattini glitterosi, perché è convinto che sia meglio unire le persone piuttosto che farle esplodere. Filosofia che, inizialmente, Lance Sterling, l'agente segreto più acclamato e famoso del mondo, non condivide. Nel film, Walter lavora ad un siero per far scomparire e rendere invisibili le persone. Per testare il siero, Walter usa una piuma del suo piccione domestico... solo che poco dopo Lance, scambiando il siero per semplice acqua, lo beve... ed essendo il siero contaminato dal DNA del piccione, Lance si trasforma in un piccione. Senza andare a spoilerare il resto del film ti basti sapere che alla fine Walter riesce a creare anche l'antidoto per far tornare Lance umano. ^^
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E per concludere, niente, sono due teneroni *^*
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Vai a guardarti il film! AHAHAHAHA

Che dire? Spero che questa sciocchezza – perché è veramente una schifezzina, dai – vi abbia almeno strappato un sorriso! ^^

Grazie a chiunque sia arrivato fino a qui!

Sciauu!

Carmaux


 

P.S. Partecipa alla challenge “Just stop for a minute and smile” indetta da Soul Mancini sul forum di efp

P.P.S partecipa alla Seasons Die One After Another Challenge Edition! di Laila_Dahl sul forum di Efp

  
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