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Autore: lmpaoli94    15/04/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Superata la città di Dublino, Anastasia accompagnata dalle truppe del Duca di Slane e dai Kavanagh, si apprestavano a intraprendere la strada nella foresta.
< E’ un luogo molto oscuro, questo > fece la Contessa < Non sono mai andata oltre il nord di Dublino. >
< E’ un territorio molto impervio. Dobbiamo stare molto attenti. >
< Attenti a cosa? > domandò Katherine.
< A possibili imboscate. Questa terra pullula di uomini senza scrupoli. >
< E io che credevo che dopo la guerra l’Irlanda fosse un posto migliore. >
< Lo è, Contessa. Ma non su tutti i suoi aspetti. >
Mentre il sole stava andando sotto le nuvole, gli avventurieri si dovevano preparare a ripararsi dalla pioggia.
< Dobbiamo proseguire oltre. Forse troveremo un rifugio nelle vicinanze. >
< Chi ci potrebbe dare ospitalità? > domandò Ethan.
< Nessuno. Però ci sono molti casolari abbandonati che ci torneranno utili per ripararci un paio d’oro. Avanziamo. >
Ma mentre la fitta foresta rendeva il luogo molto lugubre e pericoloso, alcuni soldati di Slane furono attaccati a sorpresa mentre altri furono circondati da una decina di uomini.
< State indietro! > li avvertì il comandante.
Mentre l’uomo combatteva coraggiosamente, Anastasia non poteva rimanere inerme senza fare niente.
< Ana, cosa fai? >
< Aiuto i soldati, Kate. >
< Ma il comandante… >
< Ha bisogno di me. >
Essendo uscito dal loro nascondiglio in maniera veloce, Ethan non poté contare sul suo arco e sulle sue frecce, armandosi solo di un coltello molto affilato.
Con maestria, riuscì a uccidere a sangue freddo due criminali mentre Anastasia riusciva a malapena a difendersi contro uno di loro.
< Che cosa credete di fare, ragazzina? >
< Attento a come parlate. Io sono la Contessa Steele. >
< Una ragazzina molto ricca. Chisà quanto piossono darmi se vi venderò come schiava. >
< Provate a catturarmi se ci riuscite. >
Ma Anastasia non era un abile combattente, finendo varie volte al tappeto e sempre di più in pericolo di vita.
< Non siete molto abile nel combattimento, Contessina. La vostra vita agiata non vi permette di soffrire. Tranne che per adesso… >
Rimasta senza un apparente difesa, Anastasia cercò di allontanarsi da quell’uomo correndo senza mai voltarsi.
Non conoscendo l’area circostante, il silenzio che regnava fu molto terribile di quanto potesse mai immaginare.
Era sul punto di venire uccisa da un malvivente e quello che riusciva a fare in quel momento era piangere dalla paura.
“Devo essere coraggiosa. Non posso comportarmi così”
Cercando di non allontanarsi troppo, Anastasia si muoveva in mezzo ai cespugli facendo il meno rumore possibile per tornare dai suoi compagni.
Ma improvvisamente venne atterrata violentemente e legata subito dopo.
< Lasciatemi! Vi prego! >
< Adesso non ci disturberà nessuno, Contessina. Se non fosse stata così importante vi avrei ucciso subito… ma c’è gente che pagherebbe un sacco di soldi. Davvero… La vostra avventura finisce qui. >
Ma prima che venisse trascinata via, il comandante colpiì a tradimento il malvivente uccidendolo in un solo colpo e salvando la povera Anastasia dalla sua brutalità.
Slegata subito dopo, Anastasia si fiondò tra le braccia del comandante visibilmente imbarazzato.
< Contessina, non faccia così. Il peggio è passato. >
< Voi.. mi avete salvato. >
< Sono un sodlato, Contessina. È il mio dovere proteggervi. In tutte le circostanze. >
Sembrava che quel momento fosse amore a prima vista.
Anastasia salvata ancora una volta mentre il suo cuore conosceva sentimenti sempre più impervi e improvvisi verso un uomo tutto nuovo per lei.
< Non vi siete ancora presentato, sapete? >
< Non credevo che il mio nome fosse così importante. >
< Lo è, Comandante. Soprattutto adesso che mio avete salvato. >
< Tra di noi non cambia niente. Davvero… Ma se volete conoscere il mio nome… MI chiamo Levi, Comandante delle truppe armate del Duca Troy Whelan di Slane. Al vostro servizio. >
Senza fare caso alla possibilità che per lui non era cambiato ninete, per Anastasia non poteva dirsi lo stesso, combattendo ancora accanto a lui fino a quando non sarebbero arrivati al castello e le loro vite si sarebbero separate per sempre.
< Ana! Ana! >
< Katherine, sono qui. >
Preoccupata per le sorti dell’amica, Katherine non poté fare altro che abbracciarla sotto lo sguardo imbarazzato del Comandante.
< Ana, quato ti ho visto allontanarti ho temuto il peggio per te. >
< Sto bene, Kate. È stato il Comandante Levi a salvarmi. >
< Sul serio? Comandante, lei ci stupisce ogni minuto di più. >
< Come ho detto alla Contessa, ho solo fatto il mio dovere. >
< Dovere di un soldato coraggioso. Non se ne vedono molti negli ultimi tempi > ribatté Ethan.
< Anche voi siete stato molto abile, Signor Kavanagh. La maestria nell’aver ucciso quei due uomini con un solo coltello è davvero ammirabile. >
< Vi ringrazio. Se avessi avuto con me il mio arco e le mie frecce, sarei stato più d’aiuto. >
< Ne sono certo, ma i miei uomini sono riusciti a contenere gli attacchi di quei malviventi uccidendoli tutti. Adesso la strada è libera… Proseguirei ancora per un po’ prima che faccia buio, poi troveremo una sistemazione per la notte. In marcia. >
 
 
Il Barone Jerry Roach arrivò in poche ore tra i confini di una città che era sempre in via di costruzione.
Avanzando con le sue truppe senza paura, il popolo si voltò verso di lui fissandolo con sguardo pieno di rabbia e rancore.
Non essendo ben voluto come tutti gli altri nobili in quella città, ci pensò Gail Jones ad avanzare verso di lui squadrandolo malamente.
< Buongiorno, popolo di Limerick. Avrei bisogno di parlare con il capo di questa città. Dopo l’addio degli Steele, credo che ci sia un leader tra di voi. >
< E che cosa volete dal nostro leader? > domandò Gail Jones con tono duro e coinciso.
< Fargli una semplice proposta… Ma questo a voi personalmente non vi deve interessare. Siete una donna. >
Venendo infamata in modo brutale solo perchè poteva esser a primo impatto una donna debole e insignificante, il Barone Roach ricevette una bella sorpresa quando Gail gli confessò di essere proprio lei la nuova padrona di Limerick.
< Non ci posso credere > rispose il Barone con sorriso tirato < Voi sareste… >
< Non voglio ripetere le cose due volte, Barone. Anche perché non go tempo da perdere con i nobili succhia sangue come voi. Quindi parlate chiaramente e andatevene prima che il mio popolo vi uccida infilzandovi con i forconi.
< Non ce ne sarà bisogno, Signora Gail Jones.
< Signorina. Non sono sposata. >
< Perdonatemi… Sono venuto qui per acconsentire al vostro popolo di sottomettersi al mio volere per un’imminente guerra che sto preparando ai danni della Famiglia Grey. So quanto questa città in passato ha onorato gli Steele e odiando di conseguenza i Grey, quindi farò leva sulla vostra ragione per acconsentire alla vostra scelta senza che io possa occupare la città con i miei uomini. >
Gail Jones non poteva sopportare un altro affronto da quell’uomo.
< Barone dei miei stivali, chi vi credete di essere? Pensate di arrivare qui con il vostro insulso esercito e occupare la mia città. Forse non avete capito che anche noi abbiamo un cuore e siamo fieri di non abbassarci al vostro volere. >
< Quindi voi e il vostro popolo vi confermate contrariato alla mia umile proposta? >
< Non so cosa farmene delle vostre stupide alleanze. Voi volete solo sottometterci! Renderete tutte queste persone schiave. >
< Non schiave. Sarebbero alle mie dipendenze. Non schiavizzerò un popolo fiero come questo. >
< Le vostre parole sono false quanto i vostri gioielli che volete mostrare > Ribattè la donna punzecchiandolo ferocemente < Andatevene immediatamente prima che qualcuno vi possa tagliare la gola. Anche se sarei molto felice di farlo io. Ma questa città ha visto fin troppo sangue. Per oggi vi risparmierò la vita… Ma se tornerete… >
Offeso dalle parole della leader, Jerry Roach sguainò la sua spada per infilzare ferocemente il corpo indifeso della donna.
Stramazzando a terra senza vita, i cittadini di Limnerick furono molto impauriti da tale scena, decidendo di rimanere in perfetto silenzio.
< Allora popolani ignoranti, c’è qualcun altro che vuole fare l’eroe ribellandosi a me? Parli ora o taccia per sempre. >
Mentre il silenzio si prolungava ancora di piùà, Jerry Roach fissò la folla vittorioso con il suo ghigno malefico.
< Molto bene. Ero convinto che avreste capito. >
   
 
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