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Autore: Dark Night    16/04/2021    0 recensioni
Chester decide di andarsene dopo una litigata.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Chester Bennington
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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ff my fault Ansia, panico e agitazione, questa è l’aria che si respira in casa Bennington da quando Chester è sparito lasciando solo un biglietto.
<”Perdonatemi se potete, sono una persona orribile perdonatemi…”>
Talinda, Anna e Mike non smettono di leggere di leggere quel biglietto, sperano che sia solo un sogno ma ahimè non lo è, Chester è veramente sparito.
E pensare che tutto è nato da una discussione, è proprio vero che non tutte le volte reagiamo nella stessa maniera, la parole dette ieri oggi fanno male anche se sono le stesse.
È partito alle prime luci dell’alba ha lasciato il telefono a casa, con sé ha solo il portafoglio e la macchina che lo sta portando chissà dove, tutto il resto lo ha lasciato a casa comprese le pasticche da cui non si separa mai.
Gli altri componenti della band nel frattempo giungono in casa, nessuno di loro vede Chester da ieri.
Si stanno organizzando per muoversi tutti assieme potrebbe aver più successo ma, si sa qualcuno dovrà rimanere a casa per qualsiasi evenienza.
Il terrore che faccia una cazzata è dipinto sul volto di ognuno di loro, a ogni suono di telefono sussultano, hanno il terrore di veder arrivare una chiamata dalle autorità.
Intanto Chester continua il suo viaggio, sa bene di non aver una meta, in realtà non sa proprio cosa fare in quella testa c’è solo una gran confusione, solo una cosa è certa sente di aver deluso tutti.
Si asciuga gli occhi e cerca di tenere lo sguardo sulla strada cosa che gli risulta difficile, decide di fermarsi a lato della strada è un posto isolato perfetto per lui in questo momento.
Spegne la macchina e lascia affondare il corpo sul sedile, si chiede quale sia stata la reazione a casa e quali saranno le conseguenze se deciderà di tornare, la testa è troppo in confusione per decidere adesso.
Si struscia gli occhi umidi per le lacrime che lo hanno costretto a fermarsi.
Sono lacrime di rabbia verso se stesso, si incolpa di non essere la persona di cui hanno bisogno gli altri.
Nel mentre i ragazzi sono partiti alla ricerca speranzosi e preoccupati allo stesso tempo, sperano di trovarlo rapidamente ma sopratutto incolume.
Il terrore di trovarlo in una situazione orribile li attanaglia, sono una famiglia e non sarebbero più loro senza un componente importante.
Chester intanto cerca di calmare la mente e tornare a pensare in maniera lucida, stavolta è dura mettere a tacere i pensieri maligni che passo per passo occupano la sua testa, ma è deciso a non farli vincere.
Che intanto non sia andato a cercare sfogo in un bar o altri posti è un passo avanti avrebbe potuto farlo senza nessun problema.
La sua testa è in lotta, vorrebbe tornare a casa ma allo stesso tempo ha paura della reazione della sua famiglia, ma è consapevole che non può scappare all’infinito.
Si sente come un criminale ricercato e braccato dalla polizia.
Dopo qualche respiro la sua testa si placa e decide di tornare a casa, mette in moto ma fa pochi metri le macchine degli altri lo bloccano mentre la paura lo assale.
Si trasforma in attacco di panico non appena iniziano a scendere e avvicinarsi alla sua macchina, non sa veramente cosa può accadere, non riesce a decifrare le loro facce sa che sono preoccupati ma potrebbero essere anche infuriati.
Chiude gli occhi e riprende a fatica un respiro normale mentre lo sportello dalla sua parte viene aperta, li squadra un attimo e capisce che non sono infuriati, solo preoccupati.
Chester decide di scendere dalla macchina e in pochi secondi si trova strizzato in un abbraccio di gruppo anche se non si può definire proprio così sembra una gara a chi strizza di più, una scena piuttosto buffa.
Dopo qualche istante di conversazione la comitiva monta di nuovo in macchina e tornano da dove sono venuti.
“Sono abituati a i miei colpi di testa” pensa Chester mentre spegne la macchina sul vialetto di casa, la sensazione d'inadeguatezza si fa sentire di nuovo ma stavolta è convinto di scacciarla.
I ragazzi lo raggiungono mentre muove i primi passi dentro casa, il cuore sobbalza quando i suoi occhi incontrano quelli di Talinda che sono lucidi.
Viene buttato a terra dalla foga della stretta, ha veramente tanta paura di perderlo in realtà è una paura di entrambi.
Ogni timore svanisce in quell’abbraccio il viso si stende e ogni preoccupazione sembra svanita nel niente.
Dopo essersi tirati su entrambi fanno incrociare le mani, hanno bisogno di contatto, del loro contatto.
Nessuna domanda, nessun litigio solo due innamorati che si ritrovano dopo aver attraversato la battaglia.


  
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