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Autore: JoSeBach    18/04/2021    1 recensioni
La vita in fondo non è altro che questo: provare a sopravvivere alle sue avversità e nutrirsi a qualunque costo. Che tu sia un topo o un ratto.
[Oneshot, 2156 parole. Rating giallo per il linguaggio scurrile.] {traduzione dell'omonimo lavoro presente su ffnet e AO3}
Genere: Angst, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chara, Frisk
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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A Virna.

Sono stra in ritardo (il tuo compleanno era 49 giorni fa), ma spero che l’attesa ne sia valsa la pena.
Grazie per questi 19 anni, 1 mese e 3 settimane di vicinanza.


 

Procedi verso la prossima stanza, l’unica che non presenta altri mostri o trappole. Eppure questo non basta per tranquillizzarti: i tuoi riflessi rimangono tesi, pronti nel caso in cui un eventuale nemico possa apparire di punto in bianco, o meglio, di punto in viola. Raggiungi il muro alla tua destra e ti aderisci ai mattoni con la schiena. Non riesci a toglierti dalla testa che, sì, la tua vita è in Rovina.

Smettila.

Oh, scusami, non credevo tu fossi così irritabile.

Dacci un taglio.

Mentre trascini le spalle giù lungo la parete, la tasca dei pantaloncini si fa più e più ingombrante. La svuoti, estraendo il grosso blocco preistorico, meglio noto come telefono cellulare, ricevuto poco tempo fa da Toriel, la signora capra. Ti siedi per terra e getti via il cellulare.
… Era proprio necessario?

Sì.

E se si è rotto?

È un mattone e non me ne importa.

E come potrai chiamare Toriel?

Non lo farò.

E come potrà chiamarti?

Perché dovrebbe.

Forse per aiutarti?

Non lo farà.

Ma prima ha detto—

Nessuno può aiutarmi.

Ti raccogli lentamente, accovacciandoti attorno alle gambe piegate, una posizione con cui il tuo corpo sembra essere più a suo agio. Le nocche e le ginocchia diventano più pallide mentre la tua presa si fa più stretta del necessario.

Ancora lì a commentare?

Ho forse qualcos’altro di meglio da fare?

Faresti meglio.

I respiri si accorciano, le lacrime coprono gli occhi, le braccia ora si fanno più strette, le unghie tracciano alcune linee lungo i gomiti sotto il maglione. Vuoi semplicemente un altro cumulo di foglie con cui giocare. Qualunque cosa per poter lasciare questo posto anche solo per un altro minuto.

Taci.

Il mento lascia lo sterno e gli occhi ispezionano l’area, tutto mentre ti rimproveri per aver abbassato la guardia. Ma ti tranquillizzi appena realizzi che non ci sono nemici da affrontare. Invece noti la presenza di un tavolo con alla sommità un pezzo di formaggio. Alla vista del possibile pasto il tuo stomaco si fa riconoscere con un turbolento brontolio. Lo raccogli e quasi lo ingurgiti, ma al pensiero di cibo avvelenato ti blocchi.
Non stai un po’ esagerando?

Allora chi ha messo del formaggio qui a caso?

Forse la stessa persona che ha lasciato le caramelle nell’altra stanza.

E perché?

E-E che ne so, forse per dei bambini vaganti come te?

Formaggio per dei bambini?

Mentre ti interroghi, lo sguardo cade su un piccolo buco presente ai piedi del muro opposto, al centro. Ti avvicini con un andamento silenzioso, attento, i passi più corti e leggeri. Appoggi le ginocchia a terra come la guancia sinistra, gli occhi pronti a sbirciare la piccola tana. Il guizzo di un peloso musetto scompare nell’ombra, rilasciando un singolo ma rumoroso squittio. Avverti ancora la sua presenza, il bagliore presente nei suoi occhi impossibile da nascondere.

«Puoi venire qui, non voglio farti del male.»

Ti aiuti con il bastone per raggiungere il cuore del rifugio, ma il roditore si immerge nell’oscurità del muro. Ti rialzi e annuisci con fare non rassegnato ma comprensivo.

«Bravo,» lo complimenti, «non fidarti di nessuno. Così vivono i ratti.»

A dire il vero, credo quello fosse un topo.

E qual è la differenza?

Beh, i ratti sono più grandi dei topi.

Oh. E poi?

Non penso nient’altro, dopotutto sono entrambi dei roditori e vivono in dei buchi—

Da soli e si nascondono da tutti e non si fidano di nessuno… Non bisogna fidarsi di nessuno.

Perché non gli dai un po’ di quel formaggio?

Intendi quel veleno? Non voglio ucciderlo.

E che mi dici del tuo “il mondo è uccidere o essere uccisi”?

I tuoi occhi oscillano con ostilità verso la “trappola” e compassione verso la tana. Sotto sotto vorresti che il mondo non fosse così tanto ingiusto contro chi è più piccolo e indifeso, come con questa povera creatura, o come con te.

N-Non è…

Eppure, nonostante tutto, l’esitazione soffoca i tuoi reclami.

Vuoi davvero che il mondo diventi un posto migliore. Il pensiero che un giorno il topo lascerà la sua tana per prendere le parti non avvelenate del formaggio ti riempie di determinazione.

 


 

Non ne puoi più. Non ne puoi più delle ultime risate di Toriel, della negligenza di Sans, del brio di Papyrus, e questo ambiente gelido non ti aiuta di certo. Almeno l’ultimo “puzzle” affrontato era semplicemente un foglio di carta che non ti sei neanche disturbato di guardare, provocando la delusione di Papyrus nei confronti di Sans.

Beh, quello si chiama karma e se la meritava per essere stato uno stronzo.

Nevischio è ancora lontano, ma a metà strada hai trovato una postazione di ristoro. Similmente a quella delle Rovine, è presente una parente con un foro e un tavolo con del cibo. Alla vista della montagna di spaghetti al pomodoro e formaggio, il tuo secondo cervello vuole solo che tu ti affretti ad aggredire il piatto e placare i suoi dolori. Prendi la forchetta, incollata sul tavolo. Ah, e comunque anche la pasta è congelata, quindi è impossibile mangiarla.

«Oh, ma andiamo!»

Tutti gli sforzi vengono ripagati con ulteriore spossatezza quando cadi di sedere sulla coltre di neve. Non osi neanche dare una letta alla lettera piazzata lì vicino.

Sarà soltanto un altro dei suoi stupidi giochi!

Ti rialzi e avanzi verso il secondo tavolo dove dimora un microonde spento, molto utile. Almeno l’anta non è bloccata come tutto ciò che è presente qui. Apri e chiudi, apri e chiudi, ti diverti a far oscillare la portiera dell’elettrodomestico finché non ti stanchi, il che è durato 11 secondi!

Lo sguardo cade di nuovo sul foro, proprio dietro all’apparecchio. Non è diverso dalla tana che hai trovato in precedenza e il vostro incontro è allo stesso modo diffidente. Ti volti verso i tavoli e gli oggetti lì presenti e non puoi far altro che constatare che la vita sia ancora più difficile per il tuo nuovo piccolo amico.

Voglio dire, i ratti—

I topi.

Sono entrambi forti, possono mangiare di tutto. Ma questa è una stronzata!

Eggià, la vita è proprio ingiusta. Ma forse siamo noi che dovremmo cambiarla e renderla migliore…? Hai mai pensato a questo?

Però i tuoi pensieri crescono più e più pessimisti, mentre il terrore di essere catturato da un alto scheletro diventa la tua priorità.

Vuoi soltanto che il mondo diventi un posto migliore. Il pensiero che un giorno il topo troverà un modo per scaldarsi gli spaghetti ti riempie di determinazione.

 


 

E tu hai anche quasi creduto che lo scheletro fosse la parte peggiore del Sottosuolo, le paure giustificate ulteriormente dalle minacce di Sans. Eppure hai notato che Papyrus è morto con troppa facilità.

È perché “credeva in me”, quell’idiota.

Ma poi hai rivalutato le tue vere priorità. Undyne fa veramente paura. Il solo pensiero del nome o la sola vista di blu e rosso basta per farti venire la pelle d’oca. Peccato che le Cascate sono fatte così.

È così che ci si sente quando si è inseguiti dagli sbirri?

E la tua sosta non è diversa dalle altre, invasa dalle luci cerulee e purpuree delle rocce gemmate. L’idea che i mostri vedano qualunque cosa luccicare su una superficie come una stella sembra quasi patetica alle tue orecchie.

Le stelle non esaudiscono desideri.

E come puoi dirlo?

...L’ho provato, una volta.

Oh, non pensavo tu credessi a queste cose!

P-Piantala.

E quindiii? Cosa è successo dopo?

Nulla...

Forse non lo hai desiderato abbastanza.

...Fosse solo quello...

Sul tavolo giace un pezzo di formaggio, ricoperto da un cristallo magico… Wow.
Non ti preoccupi più della tua pancia, troppo occupata a processare il tuo terrore per potersi lamentare. Ma le tue preoccupazioni si rivolgono alla tana.
Ottenendo la stessa e identica reazione dal suo abitante inizi a credere che forse tutti i topi che hai incontrato sono in realtà lo stesso individuo, però l’idea sembra fin troppo assurda, o forse semplicemente sfortunata. L’unica cosa che puoi sapere con certezza è che non puoi aiutarlo. Non solo perché non si fa vivo perché non si fida di te, ma anche perché non sai come liberare il cibo dal cristallo. Strappi con furia il Fiore Eco vicino. Lo squittio morente ti fa mollare la presa, i capelli ritti.
Idiota, era soltanto il fiore. Ripete tutto ciò che sente, non te lo ricordi?

Pesti il fiore e ti getti a terra con lui.

Vuoi soltanto che il mondo diventi un posto migliore. Il pensiero che un giorno il topo troverà un modo per ottenere il formaggio dal cristallo ti riempie di determinazione.

 


 

Alphys vede questo come un’avventura per l’amicizia. Tu lo vedi come un processo punitivo: può essere a causa dell’aria torrida, le trappole a laser che non puoi sopportare, o anche più semplicemente il telefono che viene spammato di idiozie. Oh, beh, si chiamerà Roventerra per qualcosa.
Temi solo il momento in cui Alphys vedrà le registrazioni del combattimento con Undyne e scoprirà che cos’hai fatto alla sua ragazza.

B-beh, dovevo difendermi in qualche modo! Voleva uccidermi senza motivo!

Senza motivo? Il tuo essere un umano dovrebbe essere solo una scusa?

Oh, allora SCUSA se sono qui e SCUSA se ci tengo alla mia miserabile vita!

E pensavi che uccidere fosse la soluzione?

Lei non m’ha ascoltato! NESSUNO lo fa! Nemmeno TU! E NON hai provato a fermarmi, quindi vedi di chiudere il becco!

Un altro aggiornamento arriva nel tuo feed di Undernet. Quasi ti penti di non aver abbandonato il cellulare nelle Rovine.

Non mi pento di niente. Ora ho più spazio per il cibo.

Non che tu ne abbia visti i pochi posti in cui lo vendono. Non che tu ti fidi di quei pochi posti. Non che tu ti fidi dei mostri o di chiunque altro. Ah, eccetto il cibo dell’astronauta! Quello di certo è commestibile e salutare!

B-beh, non è scaduto.

Conservato in un congelatore rotto, certo. Perché non lo assaggi?

Non rispondi, piazzando quella roba nelle stanze del cellulare, il più lontano da te possibile.
Non sai come funziona, visto che Alphys non si è preoccupata di spiegarti, ma non ti interessa, dato che ti basta poter prendere il bicchiere d’acqua immagazzinato. Lo sorseggi, finendo col bere aria calda. Si è vaporizzata all’istante.

Il telefono squilla di nuovo. La lucertola ha postato un’immagine del suo cestino con un pesante filtro glitter.

Lo abbiamo capito che sei una MERDA!

Calmati! Respira!

E COME FACCIO?! FA TROPPO CALDO QUI!

Non lo so! Non credi abbia solo dei problemi di autostima?

Oh, andiamo, è stra falsa! Vuole solo fare l’eroina ma sbaglia completamente in tutto!

Ma sotto sotto ringrazi tutto ciò che esiste che si tratta soltanto di un altro post a caso e non di un’istantanea di una Undyne sciolta con commenti come:“So che cos’hai fatto” o “Vengo a prenderti”.

Forse quel pesce era in realtà un ghiacciolo al gusto puffo ed è diventata tutta appiccicosa e sciolta quando si è avvicinata a quest’inferno.

Un altro luogo di ristoro.

Non che mi possa riposare o sedere: il pavimento è fottuta lava.

Stai chiaramente esagerando.

Come quel… Aspetta, una cassaforte?

Ti avvicini e la osservi meglio. Non ti sbagli: quella sul tavolo è davvero una cassaforte a laser computerizzata contenente del formaggio. Se non fosse abbastanza, i suoi angoli si sono sciolti dal caldo.

E poi ci chiediamo perché ci sono solo un paio di ratti.

Topi.

Uguale.

Prendi la maniglia. È lava solida.

OH CAZZO CAZZO CAZZO!

Molli la maniglia, sputi sulla scottatura e premi il palmo tra le ginocchia, sperando che questo possa aiutare, in qualche modo.
Qual era il tuo piano, Watson? Non ti ricordi che hai già dello “squisito” cibo da mangiare?

Io… volevo soltanto aiutarlo.

E gli occhi ti cadono sul buco.
Ma non eri tu che dicevi che “nessuno aiuta nessuno”?

Annuisci e basta, senza replicare, perché è una di quelle volte che vorresti non avere ragione.

Anche se magari potrebbe essere così, e che tu non sappia tutto?

In questo mondo è uccidere o essere uccisi. Solo Flowey lo ha capito.

Ah, quello sì che è un losco figuro, vero?

Mentre sventoli la mano salutando le tue speranze, un nuovo aggiornamento è stato caricato. Una recensione negativa su… Mew Mew Kissy Cutie 2?!

Non so cos’è ma sembra stupido.

Ma guardati te. Gli anime sono un’arte troppo alta per la tua comprensione. A ogni modo, lei sbaglia di grosso, non ha capito niente. Andiamo, MMKC2 è molto più maturo nella trama e nella morale! Il primo è praticamente una favola per bambini. Bambini come te.

Sbraiti all’insulto ma non ti difendi. Certo, le opinioni possono essere contestate, ma non c’è dubbio che quella cassaforte sarà una brutta sfida per il piccolo topo.
Vuoi solo che il mondo diventi un posto più accessibile. Il pensiero che un giorno il topo troverà un modo per hackerare la cassaforte computerizzata per ottenere il formaggio ti riempie di determinazione.

Forse tutta questa determinazione ti servirà prima o poi.

Che intendi dire?

Oh, nulla. Andiamo.

  
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