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Autore: lmpaoli94    19/04/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Il Duca Troy Whelan non era mai stato così serio e burbero prima d’ora.
Pensare che sua moglie potesse sabotare il suo piano di conquista della nazione solo per proteggerlo dai suoi alleati, lo faceva imbestialire sempre di più.
< Tesoro, non vedo le nostre figlie da nessuna parte > fece la Duchessa avvicinandosi a lui mentre stava facendo colazione < Gli avevo detto che saremo andate a passeggio insieme. Con questa bella giornata autunnale e mite non possiamo farcela sfuggire. >
< Le nostre figlie stanno studiando in biblioteca con il loro maestro. Non potranno esservi di compagnia. >
< Studiare? Di domenica? >
< Esatto. Devono rimediare ad alcune lacune e noi dobbiamo assolutamente parlare. >
Chiudendo tutte le porte della sala da pranzo per non venire disturbati, la Duchessa di Slane cominciava a sentirsi molto a disagio.
Guardando dritto negli occhi suo marito, capì subito che c’era qualcosa che non andava.
< LO sai dove sono state le nostre figlie ieri sera? >
< Presumo nelle loro stanze. Perché mi fate questa domanda? Non capisco. >
< Vi renderò tutto facile così che un’inetta imbrogliona come voi possa capire: le nostre figlie non erano nella loro stanza, ma erano in compagnia del Conte Elliot Grey. E non per una serata piacevole, ma per ucciderlo. >
< Non capisco perché mi offendiate in questo modo dicendomi che sono un’imbrogliona… >
< Perché siete stata voi ad istigare le mie figlie nel fare quell’abominio. Per quale motivo se non per la vostra stupida gelosia che io possa perdere tutto alle spese dei miei alleati? >
< Perché sarà così se voi non mi date retta. >
< Non ho mai sbagliato prima d’ora e non lo farò nemmeno adesso > rispose il Duca a denti stretti minacciando sua moglie di toglierle ogni singolo potere.
< Duca, vi prego. Io non volevo… >
< Volevi eccome! Hannah, dovete capire che questo non è il momento di attaccare alle spalle i nostri alleati. Dobbiamo attendere il momento giusto, soprattutto aspettando che l’allegra famigliola si riunisca. Sennò perché avrei mandato il mio Comandante Levi a prendere la Contessa Steele e i suoi amici. >
< Duca, vi prometto che non accadrà più una cosa del genere > rispose immediatamente la donna prima di peggiorare ulteriormente la sua posizione.
< Lo voglio sperare, altrimenti passerete un soggiorno nelle nostre prigioni non del tutto piacevole. E desidero che non parliate con le nostre figlie di questo fatto. Hanno già troppi problemi per conto loro e non hanno bisogno che la loro madre gli rinfacci il compito sbagliato di essere delle sensuali donne frivole. >
< Io non vorrei mai che le mie figlie possano diventare tali. >
< Lo credo. Per questo allontanarle da voi sarà un buon modo per farvi pensare ai vostri errori. >
< No Duca, vi prego… >
< Saranno solo pochi giorni. Potrete rimanere con loro appena partirò alla volta di Dunguaire. Ormai il mio esercito è pronto per la traversata… Molto tempo hanno aspettato questo momento. La loro fame di vittoria e ineguagliabile. Se per voi non è un disturbo, potremmo passeggiare insieme. >
< Noi due da soli? >
< Possiamo portare anche la Contessa Steele, se volete. Sempre che abbia dimenticato la disputa di ieri. Non ci siete andata molto leggera. Sapete quanto soffre l’odio che il suo popolo ha nei suoi confronti. >
< Volevo giocare con i suoi sentimenti. Quella donna ha talmente il cuore di ghiaccio che non gli importa minimamente delle mie offese. >
< Questo non lo potete sapere per certo… e comunque vi consiglio di stare molto attenta nelle vostre mosse. Potrebbe giocare a discapito nostro… Tornando alla nostra vita privata, avete fatto colazione? >
< Sì, più di un’ora fa’. >
< Quindi possiamo dare inizio alla nostra passeggiata? >
< Sì, Duca. Ma senza la compagnia della Contessa. >
< Ahahah come volete voi > replicò l’uomo divertito prima d’imbattersi accidentalmente con il Conte Elliot.
< Scusatemi, Duca. Non vi ho visto arrivare > mormorò frettolosamente il giovane uomo < Questa mattina ho un forte mal di testa e non ho dormito molto bene stanotte. >
< Mi dispiace Conte, spero che non sia niente di grave. Magari grazie ad alcune tisane miracolose della mia cuoca tornerete ad essere in forma in un lampo. >
< Magari più tardi. Adesso voglio fare colazione in santa pace. >
< Fate pure. Io e mia moglie andremo a passeggiare. Ci vediamo all’ora di pranzo. >
< A più tardi > disse infine Elliot prima di lasciare di nuovo soli i due sposi.
< Per fortuna che l’uomo non sospetti niente, altrimenti potevamo dire addio alla nostra alleanza. >
< Starò bene accorta. Non vi preoccupate. >
< Ci conto, Duchessa. >
 
 
Dopo essere tornato a Dunguaire con il suo esercito trionfale, il Barone Jerry Roach comunicò a sua moglie della riuscita nella sua missione.
< Il popolo di Limerick si è inginocchiato al nostro volere. Adesso la nostra espansione conta gran parte dei territori del sud della nazione. >
< Sono contento per voi, Barone Roach. >
< Grace, vi costa così tanto chiamarmi per nome? > domandò l’uomo con tono quasi implorante.
< Scusate le formalità. Certe volte mi dimentico di sapere che ho sposato un uomo che mi ama alla follia > replicò la Contessa Grace prima di baciarlo < Comunque anch’io ho tenuto fede alla mia missione portandola a termine con successo. >
< I vostri figli sono nelle prigioni di Dunguaire? >
< Per ora solo Christian e la compagnia di mia figlia Gia. Nostra figlia è tenuta sotto stretta sorveglianza in biblioteca, in attesa del vostro ritorno. >
< Per quale motivo? >
< Perché ho pensato che sarebbe stato saggio parlarci in un luogo più consono che non sia lea prigione malsana di cui questo posto gode. >
< Avete fatto bene, Grace. >
Toltosi l’armatura e dopo aver spiegato il suo esercito, Jerry Roach e sua moglie andarono subito in biblioteca.
L’uomo fu molto rammaricato di vedere sua figlia con numerosi graffi al volto e ferita in altre parti del corpo.
< Grace, che cos’è successo a nostra figlia? >
< Ho dovuto fargli capire che ribellarsi a noi era fuori discussione e ha pagato a caro prezzo. >
< Non riuscirete a farmi tacere per sempre > mormorò la giovane ragazza con tono flebile.
< Grace, siete andata ben oltre l’intimidazione. Per poco non la uccidevate. >
< Starà. Bene. Il medico di corte Barney l’ha già visitata e dopo la medicherà immediatamente. >
nel vedere sua figlia conciata in malo modo, Jerry Roach cercò di trovare il suo perdono per tutto quello che la ragazza stava passando.
< Mia, sei sempre in tempo a riconoscere la tua famiglia > fece l’uomo con tono lieve ma deciso < Non rinnegare il tuo passato rimanendo vicino al traditore di tuo fratello e a quella donna malsana che hai come compagna. Io, insieme a te e a vostra madre, possiamo ricominciare a vivere come una vera famiglia mentre il nome dei Grey e dei Roach sarà impresso nei secoli avvenire nelle menti del nostro popolo. Mi piange il cuore vederti conciata così. Devi credermi, figlia mia. >
Ancora indignata per quello che i suoi genitori stavano facendo alla nazione e alla loro famiglia, Mia non poté mai accettare di sottostare al volere di suo padre.
< Preferirei marcire in prigione che combattere al vostro fianco e far parte di questa malsana famiglia… La cosa che mi sorprende ancor di più è vedere il lato oscuro e reale di mia madre. Non posso crederci che voi siate così. Mi avete distrutto i miei sogni e un futuro pacifico che mi sono sempre prospettata. Solo per la vostra seta di potere e il controllo autoritario dell’Irlanda. Come potrei perdonare un vostro simile affronto? Spiegatemelo. >
Guardandosi a vicenda con sguardo impassibile, Jerry e sua moglie capirono che la loro speranza di una famiglia migliore era l’erede delle dinastia.
< Hai scelto la via della distruzione, Mia. Mi dispiace sentirti parlare così… Ho voluto darti un’altra occasione, ma tu hai scelto di vivere imprigionata dentro i tuoi sentimenti e il tuo volere. Per questo da qui fino alla tua morte avrai una vita miserabile. >
Dando l’ordine ai suoi uomini di portarla prima da Barney e poi in prigione, il Barone Roach non poté che spendere qualche lacrima per quella figlia che non l’aveva mai amato.
< Tesoro, state bene? >
< Le rotture insanabili di una famiglia sono sempre dolorose > rispose asciugandosi il viso < E quest’oggi ho perso la nostra unica figlia… Non posso credere che la vedrò sempre dietro le sbarre. >
< Jerry, possiamo sempre ucciderla… >
< Non ditelo nemmeno per scherzo! Lei è mia figlia e non permetterò che voi abusiate ancora su di lei. Mi avete capito?! >
< Non ho abusato di lei, gli ho solo fatto capire chi comanda. >
< Anche in passato picchiavate vostra figlia in quel modo? >
< Il mio passato è molto diverso da desso, Barone Roach. >
< Non vi azzardate ad avvicinarvi a lei senza il mio permesso > replicò duramente l’uomo come non aveva mai fatto prima con sua moglie < Sono stato chiaro? >
< Jerry, voi vi preoccupate troppo per una ragazzina insolente che non avete visto per gran parte della sua vita. >
< Questo non vi permette di fargli del male. Lei vivrà fino al suo ultimo giorno… Dopo predisporrò che venga tenuta in isolamento nella sua camera. >
< Non potete fare questo! >
< Posso eccome, Grace! Io sono il Barone di Dunguaire e voi vostra moglie. Ho deciso di guidare questo popolo insieme a voi. E non permetterò che voi discutiate il mio volere. Sono stato abbastanza chiaro? >
Fissando a denti stretti suo marito, la Contessa Grace evitò di rispondergli prima di lasciarlo da solo in biblioteca mentre rodeva ancora di rabbia per l’imposizione di suo marito.
“Abusate del potere quanto volete, Barone. Presto sarò io l’unica padrona della nazione.”
   
 
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