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Autore: Alaska_1925    20/04/2021    0 recensioni
I nemici non dimenticano un torto subito, fare soffrire è tutto ciò che possono fare e la famiglia di Balto, Jenna in particolare, se ne accorgeranno molto presto.
Ma se il vero nemico non fosse veramente chi credi? Mentre è impegnato a proteggere la propria famiglia Balto dovrà ricordare un evento molto doloroso accaduto nel suo passato, un evento che lo ha seguito e continua a seguirlo nel presente e scoprirà che il destino che lo lega a Jenna ha cominciato a tessere le sue tele già molto tempo prima della corsa del siero facendogli capire di non essere mai stato solo...
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aleu, Balto, Jenna, Kodi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 3: QUALCUNO DAL PASSATO

 

NOTA: Finalmente quella brutta avventura sembrava finita, Jenna si stava pian piano riprendendo e Steele era finalmente fuori gioco, ma Balto aveva dovuto affrontare un triste ricordo della sua vita, senza sapere che i ricordi a volte possono uccidere.

 

      1    DOPO LA CORSA DEL SIERO

 

Balto e Aleu stavano camminando nel vicolo che conduceva alla casa di Jenna.

<< Allora, che cosa pensi, Aleu? >>

<< Riguardo a cosa, papà? >>

<< Al tuo compagno... >>

Aleu sorrise.

<< Non è il mio compagno, papà... >>

<< Ah no? >> Balto sorrise << Ho visto il modo in cui ti leccavi le labbra, il modo in cui lo guardavi, ho visto lo stesso sguardo, gli stessi movimenti di tua madre quando mi ha detto di voler restare con me per sempre, ti stai mentendo figlia mia? >>

Aleu ci pensò un po' << Forse... solo un po'... >>

<< Conosco come vanno queste cose Aleu, tu interessi molto ad Hati e a me sembra un buon cane, solo che sei ancora indecisa... >>

<< Non sono indecisa papà, io lo amo veramente molt... >>

Aleu si fermò guardando davanti a sé. Non pensava di averlo detto davvero, si ci aveva pensato poco prima quando era sola sulla spiaggia ma era solo un pensiero, niente di più. Ma adesso sentiva il cuore battere forte, la leggerezza che si impadroniva di lei, era questo l' amore?

<< Ah Ah Ah! Ora sembri me poco prima che tua madre si dichiarasse >>

Aleu tornò in se << Eh? Uh? Cosa? >>

<< Quando tua madre mi disse di amarmi non potevo crederci, cominciai a sentire il cuore battere forte e la testa diventare leggera, balbettai qualcosa prima di sentire le sue labbra sulle mie e ci impiegai un po' a capire cosa stesse accadendo ed a lascirla proseguire oltre >>

Aleu sorrise << E dopo cosa hai fatto, papà? >>

<< Quando ci staccammo ero ancora stranito, tua madre mi guardò per un' attimo prima di chinare la testa verso il ponte della nave e fare una risatina così... così... >>

<< Dolce papà? >> Chiese Aleu, sua madre l' aveva fatta altre volte quando era in compagnia di suo padre.

<< Si... mi risuona ancora nelle orecchie quella prima volta che l' ho sentita, aveva qualcosa di magico, guardavo fisso davanti a me con la bocca ancora socchiusa, con ancora il suo sapore. Ricordo che quando smise di ridere piegò la testa per guardarmi, come fa con gli umani, mi chiamò un paio di volte prima che mi riprendessi... >>

<< Wow...! >> Disse Aleu << Avrei voluto essere lì... >>

<< Si strofinò a me, l' odore della sua pelliccia mi entrò nelle narici, la testa cominciò a girarmi, mi guardò per un secondo, i suoi occhi, non avevo mai veramente visto niente di più bello in vita mia... fu in quel momento che mi disse di voler stare per sempre con me... >>

Balto non sentiva ormai neanchè più il vento gelido sul suo corpo mentre la sua mente era completamente in balia di quei dolci ricordi, sua figlia lo guardava con entusiasmo misto a felicità, che bel momento aveva passato suo padre, il primo di molti, ne era sicura.

<< Mi baciò di nuovo, questa volta la seguii nel processo, ci sdraiammo piano sulla coperta mentre sentivo la sua lingua esplorare ogni angolo della mia bocca, non sentivo neanche il freddo della tempesta che imperversava fuori dalla barca, solo il suo caldo corpo sopra il mio, non so quanto siamo rimasti così ma dev' essere stato veramente molto a lungo. Poi ho cominciato a baciarle il collo, leccarle il pelo scendendo sempre più giù fino alla sua coda... >>

Aleu sorrise...

<< A questo punto mi bloccò, ricordo ancora le parole che mi disse >>

<< Mmmh vediamo... non è ancora il momento? >>

<< Ah ah ah! >> Balto rise di nuovo << No Aleu, tua madre era eccitata tanto quanto me a quel punto, camminò davanti a me e si mise in posizione di gioco, come quando è con Rosy, voleva giocare, voleva che la prendessi, avrei potuto metterci un attimo ma stetti al gioco, corremmo per tutto il ponte per veramente molto tempo, quando decisi di prenderla le saltai semplicemente addosso, ma la lasciai andare subito, fece qualche passo davanti a me ed alzò la sua coda... >>

<< Fu una sua decisione, quindi >> Proseguì Aleu.

<< Si, nonostante fossi eccitato avevo comunque paura di ferirla, mi sarei fermato comunque per chiedere se volesse proseguire quando scendevo verso la sua coda, ma a quel punto avevo già capito... l' odore mi pervase, mi avvicinai ed assaggiai il suo sapore, benchè non fosse nel suo periodo una parte di me si risvegliò, come dal profondo... >>

<< La tua parte di lupo... >>

<< Si, la mia parte selvaggia, cominciai a gustarla per veramente molto a lungo, ero inebriato, avevo completamente perso la testa, lei mi seguiva nel processo ansimando, poi le montai sulla schiena, mi baciò un' altra volta prima di cominciare, mentre mi muovevo la sentivo dire il mio nome, d' apprima piano, poi sempre più forte, dopo molto cominciò a tremare sotto di me ed a quel punto mi liberai, lanciai un ululato così potente che penso sia stato udito a chilometri di distanza... >>

Balto rise.

<< Ricordo che tua madre dovette piegare le orecchie all' indietro e fece una smorfia di dolore, non doveva mai aver sentito un ululato così da vicino... >>

<< Beh, almeno ora so che se mamma dovesse cominciare a perdere l' udito la colpa sarà solamente tua >>

<< Ah ah ah! Già, poi mi chiese qualcosa che sapevo già di dover fare. >>

<< Cosa papà? >> Ormai Aleu voleva sentire la storia fino alla fine.

<< Dovrai farlo anche tu con Hati, e tuo fratello lo farà con Kendra, è una regola che hanno tutti i cani o lupi che si amano >>

<< Non tenermi sulle spine, dai! >>

<< Tua madre mi chiese di marchiarla come sua, sapevo che me l' avrebbe chiesto... >>

Aleu rimase un po' perplessa. Cosa voleva dire.

<< Le affondai i denti nella carne, nella spalla, strinse i denti e lanciò un basso lamento, mi staccai dopo un po' e cominciai a pulirle il pelo dal suo sangue >>

<< Non ci credo, se Hati fa una cosa del genere lo affondo nella neve >>

Balto rise seguito da sua figlia << Gielo chiederai tu, credimi, in quel momento potresti sopportare anche un macigno se ciò volesse dire legarti al tuo compagno o compagna per sempre... >>

Jenna aprì la porta guardando il suo compagno e sua figlia che ridevano di gusto.

<< Hey, posso ridere anch' io? >>

<< Certo, mamma, ma prima entriamo al caldo... >>

 

      2    L' ODORE DELLA COLPEVOLEZZA

 

Jenna annusava la neve sotto di lei, le ferite stavano finalmente cominciando a guarire ed era uscita molte altre volte assieme alla sua padroncina. Aveva incontrato le sue amiche, parlato con loro nel locale della caldaia, solo non capiva perchè Balto non fosse più venuto a trovarla, almeno un saluto come faceva tutti i giorni.

Si era avvicinata alla barca ma Aleu gli aveva detto che suo padre non c' era, sapeva che stava mentendo poiché aveva sentito il suo odore, perchè l' aveva fatto, era accaduto qualcosa a Balto e non voleva farla preoccupare? Aveva deciso di assecondare la figlia ma era molto difficile, ogni muscolo del suo corpo voleva scattare in direzione della barca, ma se Aleu gli aveva semplicemente chiesto di stare lontana probabilmente non era niente di grave, almeno sperava che fosse così.

Annusò un' altro po' il terreno sotto di lei, stava sentendo un odore mai sentito prima, qualcuno che non conosceva, drizzò la testa e le orecchie quando si sentì chiamare.

<< Jenna! Jenna! Aiuta me! >>

Boris correva nella sua direzione fermandosi poco dopo.

<< Urgh! Il mio cuore, cuore di oca... >>

<< Boris, cosa c' è, va tutto bene? >>

<< Niente va bene, era pensieroso, ma questo è troppo!!! >>

Jenna capì che si riferiva a Balto.

<< Sua figlia Aleu è sempre stato con lui da... >> Contò con le dita delle ali << Tre giorni fa, ma Balto non volere parlare con nessuno, e adesso... >>

Boris si mise un' ala sulla fronte, Jenna non capiva.

<< Questa mattina Aleu essere andata da suo amico cane... >>

<< Hati >>

<< Lui, si. Balto avere cominciato a correre attorno a barca come giostra di bambino, ma lui no felice, poi essere corso verso mare >>

Boris fece una pausa, Jenna lo guardava con apprensione.

<< Lui entrato dentro, io chiamare lui ma lui non rispondere, nuotare sempre più al largo, Muk e Luk salvare lui e riportare a riva >>

<< Cosa! >> Esclamò Jenna << Mi stai prendendo in giro? >>

Boris scosse la testa << Adesso essere sulla barca, lui avere già brividi di oca e tosse... canina... >>

Jenna scattò verso la dimora del suo compagno seguita da Boris.

<< Jenna, tu non correre così veloce, io non stare dietro >>

Jenna si fermò davanti alla barca arenata sulla spiaggia, Boris la raggiunse poco dopo.

<< C' è altro che devo sapere, Boris? >>

<< Tre giorni fa lui avere cominciato ad annusare l' aria, sempre di più, poi essere corso verso la foresta e quando lui tornare... essere cambiato... >>

Jenna annusò l' aria, lo stesso odore che aveva sentito davanti la sua casa, salì sulla barca.

<< Papà, io vorrei solo... >>

<< Lasciami in pace Aleu! Allontanati subito! >>

I suoi figli ed i loro amici erano fermi davanti a Balto mentre il cane lupo tremava e tossiva sotto la coperta.

<< Mamma... >>

<< Uscite un attimo, devo restare sola con vostro padre... >>

I cani si allontanarono, rimanendo però accanto al relitto.

<< Aleu, c' è qualcosa che devo sapere? >>

<< Si Kodi, vedi... >>

Jenna si avvicinò al suo compagno toccando leggermente la coperta sotto cui Muk, Luk e Boris lo avevano infilato a forza, poteva sentirlo ansimare e piangere in quella piccola tana di protezione.

<< Balto... >>

Il cane lupo tirò su con il naso prima di rispondere.

<< Cosa vuoi, Jenna, non mettertici anche tu... >>

Jenna poteva vederlo tremare, cercò di scostare la coperta ma Balto l' addentò e se la ritirò sopra.

Lo guardò, cosa gli stava accadendo, non si era mai comportato così. Cercò di chiamarlo di nuovo ma da un suo ringhio capì che non voleva avere alcun contatto, né con lei né con nessun' altro. Scese lentamente dalla barca camminando in direzione dei suoi figli.

<< Allora, mamma? >> Chiese Aleu con apprensione.

<< Tuo padre è fuori di sé, non l' ho mai visto così, mi ha sempre parlato anche quando c' era qualcosa che non andava, ma adesso... >>

<< Mmm Mmm Mmm >> Disse Luk.

<< Cosa dici Luk, Balto non può essere malato... >>

Aleu, Kodi e Jenna guardarono Muk << E' quello che ha detto >>

<< No, dev' esserci dell' altro, mi sembrava stesse bene quando siete venuti da me quella notte >>

<< E' vero, mamma, ma io ed Hati ne abbiamo parlato, forse... >>

<< Forse cosa? >>

<< Papà ci ha detto cosa gli è accaduto anni fa, quel cane, Moki, forse sta pensando a lui... >>

Jenna rimase per un attimo in silenzio, poi cominciò ad annusare l' aria.

<< Quest' odore, è molto simile a quello dei cani che mi hanno inseguita giorni fa, ma anche diverso... >>

<< L' ho sentito anch' io, mamma, per molti giorni di seguito, ben prima che tu scomparissi, anche papà l' ha sentito, scuoteva sempre la testa, cercava di stare il più possibile lontano dalla barca, ho provato a seguirlo, va verso la foresta... >>

Jenna guardò oltre gli alberi, era mattina e benchè ci fossero solo poche ore di luce davanti, forse...

<< Aleu, Hati, seguitemi, avrò bisogno del vostro aiuto >>

<< Cosa vuoi fare, mamma... >>

<< Penso che la fonte dei problemi di tuo padre sia nella foresta, Kodi, Kendra, Boris, non permettete a Balto di lasciare la barca, soprattutto non fatelo avvicinare al mare, tenete d' occhio ogni suo movimento >>

<< Tu non preoccupare, Jenna, io starò addosso a lui come spia sovietica >>

Jenna guardò di nuovo verso la foresta prima di scattare seguita da Hati e Aleu.

 

      3    LEGAMI FAMILIARI

 

Il sole splendeva riflettendo la sua luce sulla neve che ricopriva il terreno e gli alberi, Jenna si voltò un' altra volta verso la barca del suo compagno prima di addentrarsi nella foresta assieme a sua figlia e ad Hati. Aleu annusava l' aria spingendosi sempre più in avanti verso le montagne, i due cani la seguivano poco distanti da lei.

<< Cosa pensi, Jenna, quel cane, Moki, non può essere... >>

<< Non lo so, Hati, non penso di aver mai visto quel cane benchè fossi anch' io in città a quel tempo, sapevo che Steele stava dando noia a Balto, ma in molti lo facevano, anche se dovessi averlo incontrato non avrei saputo chi fosse, non conoscevo il suo nome >> Proseguì << Anche se, quando Balto mi ha descritto il suo aspetto ho ricollegato ad un giovane cane che ci aveva provato con me un paio di volte, ricordo che aveva un fratello più grande di lui, ma dopo è scomparso... >>

La neve che era caduta abbondantemente giorni prima aveva completamente ricoperto il terreno all' interno della foresta, camminarono molto a lungo prima di arrivare ad una piccola grotta da cui uscirono due husky dal pelo marrone, Jenna riconobbe i suoi inseguitori.

<< Ma guarda chi abbiamo qui, la cagna del cane lupo... >>

Aleu cominciò a ringhiare seguita da Hati ma Jenna li bloccò, un' Husky dal pelo cremisi e bianco uscì dal profondo della tana.

<< Non mi aspettavo di vederti qui, Jenna... dimmi, il tuo compagno sta bene? >>

<< Kaito... >>

<< Sei sorpresa di vedermi? Tua figlia come sta? Tutto ok? >> Si leccò le labbra.

<< Non provare a... >>

<< Aleu... >> Jenna si rivolse di nuovo al cane davanti a lei << Pensavo che te ne fossi andato dopo la morte di tuo fratello... >>

<< Ah, quindi sai che avevo un fratello, e sai anche che è morto... dimmi, sai anche chi è il colpevole? >> Lanciò un basso ringhio verso sua figlia.

I due Husky che avevano inseguito Jenna cominciarono a girare attorno ai tre cani, ma Kaito li bloccò. << Allontanatevi! Questo non è più affar vostro >>

I due cani si fecero da parte, allontanandosi poi ad un ringhio di Kaito, dopodichè il cane tornò a guardare Jenna.

<< Sei molto sicuro di te, Kaito... >>

Kaito ringhiò << La sicurezza! La sicurezza l' ho persa quella notte quando Balto ha ucciso mio fratello!!! Non so cosa ti abbia raccontato il tuo cane lupo ma io ho visto tutto quanto, con i miei stessi occhi! >>

Jenna provò a parlare nuovamente rimanendo sempre calma, ma Kaito la interruppe.

<< Quella notte, non la scorderò mai! Avevo seguito mio fratello, voleva prendersi gioco di Balto, ho visto che lo inseguiva sulla barca e poi... >> Kaito chiuse gli occhi per poi riaprirli << L' ho visto cadere nel mare, in mezzo al ghiaccio, ho intuito che Balto l' avesse spinto poiché anche lui stava per cadere, ho visto mio fratello battere la testa sul ghiaccio, sono rimasto pietrificato... poco dopo quel mezzo lupo si è tuffato nell' acqua, voleva finirlo! >>

<< Non puoi dire una cosa del genere! Mio padre non farebbe mai del male a qualcuno! >>

Kaito sorrise << Sei sua figlia, eppure non lo conosci, è un mezzo lupo, è un pazzo, la foresta dovrebbe essere il suo posto, non la città >>

Aleu non poteva crederci, suo padre aveva mentito a tutti? No, non poteva essere, erano solo i deliri di un cane solo...

<< Dopo cosa hai fatto, Kaito... >>

<< Sono fuggito nella foresta, avevo solo 1 anno, non sapevo dove sarei andato, poco dopo ho incontrato alcuni cani, erano parte di una muta che alcuni giorni prima era stata attaccata da alcuni lupi, volevano tornare in città, una città che non conoscevo, ma io avevo altri piani per me e per il tuo compagno, i primi mesi sono stati molto difficili...>>

Jenna sapeva che non sarebbe finita lì, infatti poco dopo ne ebbe la conferma.

<< Avanti, Jenna, affrontami, non sei morta nella foresta qualche giorno fa, morirai ora, ti porterò via come il tuo compagno ha portato via mio fratello... >>

Jenna chiuse gli occhi per poi riaprirli e dirigersi verso sua figlia, togliendosi la bandana e poggiandola davanti le sue zampe.

<< Mamma... >>

<< E' una questione tra me e Kaito, non intervenire, non te lo permetterò... >>

Si voltò verso il cane che aveva già cominciato a ringhiare, respirò profondamente prima di lanciarsi su di lui, ma il cane riuscì ad afferrarla per la carne dietro la nuca e a scaraventarla a qualche metro di distanza, Jenna si rialzò pronta per un' altro attacco.

<< Quando ti ucciderò saprò che Balto soffrirà veramente, è servito a poco minacciarlo di uccidervi se non avesse fatto la fine di mio fratello >>

Jenna ringhiò, cosa aveva fatto al suo compagno, saltò di nuovo questa volta cercando di colpire il fianco del cane, Kaito schivò l' attacco e la ferì vicino alla parte posteriore del corpo ma Jenna riuscì a voltarsi di scatto cercando di colpirlo alle zampe posteriori, anche stavolta senza successo.

Kaito indietreggiò per poi saltargli addosso ed atterrarla dopodichè le puntò la gola. Jenna abbassò il muso venendo colpita con tutta la forza che quel cane poteva avere, sentì i suoi denti stringersi attorno al suo muso mentre il sangue cominciò a colare sul suo petto. Aleu cercò di avventarsi su di lui ma un' occhiata di sua madre la fece bloccare. Riuscì a ferirlo con le zampe al petto, Kaito mollò la presa e Jenna ne approfittò per rigirarsi sotto di lui ed alzarsi colpendolo con la testa sotto il mento, Kaito accusò il colpo ed indietreggiò per un secondo prima di scattare all' indietro evitando un' artigliata della femmina.

I due ansimarono, guardandosi l' un l' altro.

<< Sei stato tu che mi hai mandato contro Steele? >>

Jenna cercava di guadagnare tempo per riprendere fiato.

<< Quando gli ho spiegato il mio piano di attaccare Balto mi ha seguito subito, voleva mettere le zampe su di te e sui tuoi figli, voleva vederlo soffrire, proprio come me, ma era una testa calda ed ha ucciso uno dei miei... >>

Kaito si lanciò di nuovo all' attacco riuscendo ad addentarla alla zampa ferita, Jenna guaì di nuovo dopodichè si ritrovò di nuovo a terra. Stavolta Kaito usò i suoi artigli per ferirla in ogni parte possibile del suo corpo, le ferite si aprivano sempre di più ad ogni artigliata su di lei mentre cercava di sottrarsi spostandosi con la schiena sul terreno nevoso. Lo addentò sul muso, Kaito fece una smorfia di dolore prima di continuare a colpirla, Jenna stava perdendo le forze, non avrebbe mai potuto farcela contro qualcuno che aveva sempre vissuto nella foresta ma riuscì ugualmente a sottrarsi ferendolo alle zampe e facendogli perdere per un momento le forze e l' equilibrio. Jenna scivolò via da lui prima che potesse attaccarla di nuovo dopodichè corse sul promontorio sopra la grotta.

Kaito la osservò avvicinandosi << Cosa pensi di fare, Jenna, non sei un lupo, non puoi attaccarmi dall' alto >>

<< E tu cosa sei, cane di Nome! >>

Aleu era indietreggiata fino ad Hati che guardava con apprensione ciò che stava accadendo, notò dei massi vicino a Jenna, forse aveva già intuito cosa volesse fare.

<< Adesso mi hai veramente stufato, femmina! >>

Kaito corse sul piccolo promontorio mettendosi davanti a Jenna solo per qualche secondo prima di attaccare. I due cani colpirono le rocce cadendo sul terreno davanti l' entrata della grotta, fecero per rialzarsi per continuare a lottare ma alcuni massi caddero sopra di loro. Kaito e Jenna guairono mentre Aleu ed Hati si precipitarono verso di loro.

<< Mamma... Mamma! >>

Aleu cominciò a liberare sua madre mentre Kaito cercò di rialzarsi, cadendo a terra subito dopo, la profonda ferita alla testa cominciò ad annebbiargli pian piano la vista mentre l' osso di una delle zampe posteriori fece un rumore secco facendolo cadere a terra.

Jenna si trascinò via grazie all' aiuto di Aleu ed Hati ma cercò di rialzarsi sorretta dalla figlia, il suo fianco aveva una profonda ferita causata da uno dei massi più grandi mentre sentiva che almeno due o tre costole erano incrinate. Respirò affannosamente prima di ricadere a terra, ma provò ad alzarsi di nuovo.

<< Jenna, resta ferma, potresti avere qualcosa di rotto >>

<< No Hati... >> ansimò << Aleu, aiutami ad avvicinarmi a Kaito... >>

Kaito era riuscito a girarsi sulla schiena e guardava il cielo rosso sopra di lui quando Jenna gli montò sopra crollandogli addosso, ma dopo pochi secondi la femmina alzò la testa e lo guardò.

<< Mi finirai, Jenna? >>

<< Dovrei farlo, Kaito, ma non ho più le forze... >>

Si guardarono per interminabili secondi.

<< Perchè non sei venuto da me quella notte, mi avevi detto che avresti continuato a provarci con me fosse l' ultima cosa che avresti fatto, ti avrei accettato... >>

<< Veramente, Jenna?... >>

Jenna sorrise << Si Kaito, mi interessavi, pensavo che te ne fossi andato con il tuo padrone, sapevo che avevi un fratello ma non immaginavo fosse proprio Moki, non vi ho mai visti assieme... >>

Kaito voltò la testa per tossire, poi guardò di nuovo Jenna.

<< Io e mio fratello non ci facevamo mai vedere insieme, avevamo litigato a causa della morte di nostra madre ma negli ultimi tempi prima della sua scomparsa ci eravamo riavvicinati... >>

Jenna sorrise << Come ti senti... >>

<< Deluso, non ho mai avuto nessuno, nessuno tranne me stesso, ho rischiato molte volte di impazzire... >>

<< Sei ferito come me, ma so che ce la farai, sei un cucciolo forte... >>

Kaito sorrise << Quelle due volte in cui ci ho provato con te, me lo hai sempre detto... >>

Jenna sorrise prima di spostare le labbra verso le sue per poi affondare la sua bocca nella sua, Kaito fu sorpreso ma non si mosse, chiuse solo gli occhi.

Aleu ed Hati li guardavano senza dire niente, non avrebbero mai immaginato che quel cane avesse sofferto così tanto.

Dopo interminabili minuti Jenna stacco la bocca dalla sua e lo guardò sorridendo, anche Kaito sorrise...

<< E' proprio come me l' ero sempre immaginato, Jenna... >>

Jenna si accasciò su di lui guaendo, sentiva veramente il suo corpo dolere dall' interno, Kaito cominciò a leccarle teneramente il muso.

<< Non fare movimenti bruschi, non voglio che tu ti faccia del male >>

Jenna si alzò faticosamente trovando sua figlia a sorreggerla, sentirono alcuni fruscii provenire da dietro agli alberi.

<< Mamma, lupi... >>

<< E' il mio branco >> Spiegò Kaito << E' venuto a cercarmi, non preoccupatevi, i miei compagni non vi attaccheranno se non sarò io ad ordinarlo... >>

Jenna guardò Kaito, era ferito ma era forte, ce l' avrebbe fatta.

<< Kaito, torna con noi a Nome, troverai un padrone... >>

Kaito scosse la testa << Ho abbandonato il mio padrone molto tempo fa assieme a mio fratello, non ho più legami con la città... >>

<< Ti prego >> Insistette Jenna << Il mio compagno saprà perdonarti, troverai un nuovo padrone, ti riabituerai, sei un cane dopotutto... >>

Jenna sospirò. << E' ciò che vorrei per te, per farti capire che non ho mai smesso di pensarti... >>

Kaito chiuse gli occhi rimanendo serio per qualche secondo, dopodichè sorrise guardando l' husky che aveva sempre amato.

<< D' accordo, Jenna... >>

Jenna si spostò da sopra di lui facendo cenno ad Hati di aiutarlo a rialzarsi.

<< Mamma... >>

Incamminiamoci Aleu, si è fatto molto tardi...

Kaito si voltò verso il branco nascosto in mezzo agli alberi lanciando un breve ululato di addio, poi seguì i nuovi compagni nella foresta.

Arrivati alla barca di Balto Kodi e gli altri uscirono notando le ferite di Jenna

<< Mamma, che è successo >> Le corse incontro leccandole il muso.

<< Ti spiegherò tutto dopo figlio mio, aiuta Hati a portare Kaito in un posto sicuro... Aleu, accompagnami da tuo padre... >>

<< Mamma, dovresti andare a... >>

<< Da tuo padre... >>

Salirono sul ponte entrando nella cabina dove era Balto, Jenna si posizionò sdraiandosi davanti a lui.

<< Vai con Hati, Aleu, non preoccuparti per me, non sono sola... >>

 

      4    LA FINE DI UNA LUNGA STORIA

 

Balto era sotto la coperta, la notte era calata già da molto e Jenna restava immobile davanti a lui.

Si svegliò di soprassalto sentendo l' odore del sangue molto vicino, uscì velocemente dalla coperta trovandosi davanti Jenna, sdraiata sul pavimento che lo guardava.

<< Jenna! Cosa? Cosa? >>

<< Non dire niente amore mio, non hai più nulla di cui preoccuparti, è tutto finito... >>

 

Jenna era sdraiata sotto la coperta mentre Balto, entrato sotto con lei gli stava pulendo le ferite già da molto tempo.

<< Non dovresti essere qui, sei ferita e le tue costole... >>

<< Sopravvivrò Balto, è vero, le ossa mi fanno molto male, ma basta che non faccia più movimenti del dovuto >>

<< Non mi interessa, Jenna, adesso ti porto da Rosy, che tu lo voglia o no >>

Balto camminava con Jenna appoggiata al suo fianco, la femmina respirava affannosamente ad ogni passo mentre sentiva forti dolori provenire dalle sue ossa.

<< Balto, io... >>

<< Non devi parlare, Jenna, respira piano... >>

<< No Balto, volevo solo dirti che ho incontrato il fratello di Moki, è tutto a posto, ti ha perdonato >>

<< Ne dubito, è stato lui a ridurti così? >>

Jenna fece cenno di si con la testa.

<< Beh, in parte, ma non conosci la storia, ti prego, non fare niente, se mi ami veramente Balto, non fare niente, accompagnami a casa da Rosy e domani passa da me, devo spiegarti cosa è accaduto >>

<< Non possono dirmelo Aleu o Hati? >>

<< No, devo essere io, sono coinvolta tanto quanto te, molto prima di te >>

Balto si fermò a guardare il mare.

<< Non pensarci nemmeno, Aleu e Kodi torneranno da te ne sono certa, non ti permetteranno di allontanarti fino a quando non ti avrò parlato... >>

 

Era ancora notte ma l' aurora del sole aveva già cominciato a rischiarare debolmente il cielo, Balto ascoltava in silenzio il racconto di Jenna che all' interno della sua cesta si sforzava di ignorare il dolore, l' antidolorifico che gli era stato dato non bastava certamente a farla stare meglio, ma doveva parlare con Balto il prima possibile per evitare che venisse risucchiato ancora di più in profondità dai suoi oscuri pensieri. I suoi figli e i loro amici ascoltavano attentamente ogni singola parola mentre Balto aveva gli occhi chiusi, immerso in ciò che gli stava dicendo Jenna.

<< Abbiamo portato Kaito dal nostro padrone >> Affermò Hati << Adesso sta riposando in una delle nostre ceste >>

<< Se ne occuperà lui? >> Chiese Aleu.

<< Non lo so, ma sono sicuro che se lui non volesse troverà un' altro padrone, sicuramente era forte anche prima, altrimenti non avrebbe potuto sopravvivere nella foresta, qualcuno lo noterà sicuramente >>

Balto era pensieroso, Kaito lo aveva veramente perdonato. Jenna gli aveva detto che mentre camminavano nella foresta in direzione di Nome l' husky aveva capito che Balto non voleva uccidere suo fratello, aveva visto Balto quando anche lui era fuggito nella foresta dopo il fatto accaduto sulla barca, si era rifugiato in una grotta e stava piangendo, ma a quel punto era già accecato dall' odio e non aveva compreso le sue lacrime fino ad allora. Aveva pensato di attaccarlo quel giorno ma si era ferito cercando di difendersi da un lupo solitario, non avrebbe potuto rischiare di rimanere ucciso ed aveva deciso di rimandare.

<< Mi dispiace, Jenna >> parlò Balto << Io... non so cosa mi è preso, dopo aver parlato con lui ed essere tornato alla barca ha cominciato a girarmi la testa, la colpa di tutto ciò che era accaduto, era come se mi fosse piombata addosso una seconda volta, in un attimo ho scordato le parole di conforto che tu e Boris mi avevate detto, ho scordato l' affetto che mia figlia mi aveva mostrato durante quella sera sulla spiaggia con Hati e l' orgoglio che Kodi aveva sempre mostrato per me... >>

<< Hai sempre pensato a noi, papà >> Aleu si avvicinò << Volevi fare quell' ultimo gesto per proteggerci, sapevi che se te ne fossi andato da questo mondo Kaito non ci avrebbe più fatto del male, colpiva noi per arrivare a te, colpendoti direttamente invece avrebbe raggiunto lo stesso obbiettivo, facendoci soffrire, ma saremmo sopravvissuti alla sua furia. Era questo che volevi, che noi rimanessimo in vita, anche senza di te >>

Aleu fece una pausa.

<< Questa mattina mi sono svegliata prima di voi >> Guardò suo padre e suo fratello << Sono corsa da mamma, dovevo parlarle... >>

Balto rimase in silenzio, ascoltando.

<< Quando Kaito ci ha detto che ci avevi mentito, che avessi voluto deliberatamente uccidere suo fratello, che non ti conoscessi abbastanza io... gli ho creduto, per qualche secondo in quel momento ma poi, durante la notte le sue parole mi sono nuovamente tornate alla mente, mi dispiace papà, ti ho deluso... >>

<< Aleu... >>

<< Mamma mi ha raccontato che quando le hai parlato la prima volta di ciò che ti era accaduto tremavi, giravi attorno davanti a lei senza fermarti, lei guardava i tuoi occhi, eri sincero, lo sei sempre stato, scusami per ciò che ho pensato di te papà... >>

Aleu abbassò le orecchie ma suo padre le si avvicinò << E' normale avere dei dubbi tesoro, soprattutto per una cucciola come te... >>

Aleu ringhiò << Non sono la tua cucciola papà, e neanche la tua bambina >>

Balto rise << Oh si che lo sei, sarai sempre la mia bambina, indifferentemente dall' età >>

<< C' è una cosa che però non capisco, Jenna >>

<< Dimmi Hati >>

<< Quando parlavi con Kaito gli hai detto quella frase... >>

<< Sei ferito come me, ma so che ce la farai, sei un cucciolo forte... >> Ricordò Jenna.

<< Si.. >> disse Hati << Pensavo che ti riferissi alle vostre ferite, eravate veramente conciati male entrambi, ma ciò che ha detto Kaito dopo, non ho ben capito... >>

<< Beh, vedi Hati... >> Jenna si sistemò la coperta meglio sulla schiena << In quel momento lo dicevo anche a causa delle ferite, ma soprattutto per il fatto che sapevo che stavavamo soffrendo entrambi... >> Fece una pausa << Per quanto riguarda ciò che Kaito ha detto dopo, quando eravamo più giovani, quando aveva cominciato a provarci con me, in quel momento stavamo soffrendo entrambi, come ieri... >>

Kodi la guardò, aveva appena abbassato lo sguardo e fissava per terra.

<< Sapevo che aveva da poco perso la madre e che aveva litigato con suo fratello benchè non sapessi con certezza chi fosse, suo fratello... >>

<< Non lo avevi mai visto? >> Chiese Kendra.

<< Probabilmente si ma non conoscevo il suo nome, non li ho mai visti insieme... comunque sapevo che stava soffrendo ed anche io ero veramente in un momento molto brutto perchè... >>

Si fermò un attimo e chiuse gli occhi, quel ricordo le avrebbe fatto molto male.

<< Avevo un amico che conoscevo da sempre, eravamo sempre stati insieme, continuamente insieme, ridevamo, scherzavamo, stavo bene assieme a lui, ci eravamo già parlati, solo amicizia, niente di più... >> Respirò con più apprensione, la voce cominciò ad uscirgli strozzata.

<< Quel giorno stavo andando da lui quando udìì i suoi lamenti, i suoi guaiti, mi precipitai nel vicolo dal quale provenivano e vidi che un uomo teneva in mano un bastone e lo colpiva ripetutamente, io... >>

Aleu e Kodi si avvicinarono, non volevano lasciarla sola per nessun motivo al mondo, Balto seguì i suoi figli.

<< Mi gettai sul bastone venendo colpita ma mi rialzai pronta per attaccare di nuovo, quell' uomo indietreggiò per poi fuggire, mi precipitai accanto a Rosen, il mio amico, il mio compagno, l' amico fedele, colui di cui mi fidavo di più al mondo, cercai di capire le sue condizioni, di farlo rialzare ma era veramente conciato male, gli dissi che avrei trovato qualche umano che potesse aiutarlo... >>

Abbassò le orecchie, cercando di respirare piano.

<< Corsi in strada ma non c' era nessuno, nessuno che potesse aiutarmi in quella maledetta notte, quando finalmente trovai un umano e riuscii a farmi seguire fino al vicolo lui era già... era già... >>

A questo punto singhiozzò cominciando a piangere copiosamente ma scosse la testa, strinse i denti e il cuscino sotto di lei, non voleva far soffrire la sua famiglia per qualche altra cosa che non sapevano. Respirò piano, Balto aveva già cominciato a pulirgli le lacrime che continuavano a scendergli dagli occhi, i suoi figli si erano strinti a lei.

<< Va tutto bene ragazzi... dovevo aspettarmelo, fa sempre molto male... >>

<< Jenna... >>

<< E' tutto a posto Balto davvero... vorrei chiederti, potresti parlare con Kaito? Penso che gli farebbe molto piacere, inoltre ti aiuterà a sentirti più sicuro riguardo a ciò che ti ho detto riguardo al suo perdono... >>

Balto fece un cenno con la testa prima di leccargli amorevolmente le labbra, Jenna sorrise.

<< Cosa ne dite di restare qui almeno fino a quando i miei padroni non si sveglieranno? Hati, Kendra, è un invito anche per voi... >>

I due cani si guardarono sorridendo prima di sdraiarsi accanto a loro.

 

---

 

Balto e Jenna camminavano sulla spiaggia in direzione della barca, il sole era tramontato da poco e una leggera brezza soffiava attorno a loro, Balto guardò la sua compagna.

<< Allora? Come va oggi, Jenna? >>

<< Molto meglio, Balto, mi sento bene, sono riuscita a recuperare te l' avevo detto >>

Balto rise << Ne ero certo, ma sai che mi preoccupo per te anche quando mi dici che va tutto bene >>

<< Questo perchè non puoi fare a meno di me... >>

<< Ah ah ah! Già... >>

Sorrisero guardando la sabbia sotto le loro zampe, erano passate alcune settimane da quella brutta avventura e adesso sentivano di conoscersi ancora di più.

<< Ti ho già detto che Kaito ha trovato un padrone? >> Chiese Jenna.

<< Eh? No, sono stato con lui due giorni fa e non mi ha detto niente >>

<< Questo perchè è stato preso solo qualche ora fa, me l' ha detto Kendra poco prima che tu arrivassi >>

<< Davvero? >> Balto era felice, finalmente quel cane poteva lasciarsi il passato alle spalle, beh, almeno una parte, come era riuscito a fare lui. << E chi è, Jenna? >> Chiese.

Jenna rise << Kodi sarà molto sorpreso quando lo vedrà >>

<< Cosa? Aspetta aspetta aspetta, è stato preso nella squadra di posta di nostro figlio? >>

<< Sembri sorpreso Balto, Kaito è un cane forte, il signor Simpson lo aveva già notato alcuni giorni dopo il suo arrivo a Nome, lo aveva visto passando dal veterinario ed ha chiesto al padrone di Hati e Kendra se fosse stato in vendita >>

Rimasero un attimo in silenzio prima di continuare. Balto guardava il mare, suo figlio non provava rancore per Kaito come la sua famiglia del resto, sapevano che nessuno aveva colpe in quella storia.

<< Kodi dice che i suoi compagni di squadra sono dei cafoni, scherza ovviamente ma so che lo considerano un novellino, Kaito saprà rimetterli in riga, ne sono certa >>

<< Ah ah ah non vorrei essere nei loro panni >>

Arrivati alla barca salirono sul ponte entrando in cabina, Boris non c' era, doveva essere con Muk e Luk.

<< Aleu è andata con Hati ieri sera e non è ancora tornata, sono felice che finalmente si sia dichiarata >>

<< Si >> Sorrise Jenna << Me lo ha detto qualche giorno fa, inoltre ho sentito il suo ululato questa notte, povero Hati, gli faranno male le orecchie fino a domani >>

Risero di nuovo prima che Jenna si spostasse accanto al fianco della nave mettendo le zampe sulla paratia, guardando il mare.

<< Questa brezza è ancora fredda... >>

<< Siamo ancora in inverno, l' estate arriverà solo tra qualche mese >> Disse Balto prima di spostare lo sguardo verso l' orizzonte.

<<...inoltre la mia padroncina è andata da un amico e non tornerà fino a domattina... >>

Il cane lupo la guardò piegando la testa.

<< Hey, stai cominciando ad imitarmi? Rimani qui e chiudi gli occhi, torno subito >>

<< Basta che non mi fai stare qui una nottata, sono un lupo ma ho freddo anch' io >> Rise scherzosamente Balto.

Jenna si avvicinò ad un angolo della cabina togliendosi la bandana dopodichè entrò sotto la coperta del suo compagno prima di chiamarlo.

Balto sentì chiamare il suo nome, era pronunciato in modo sensuale, in quel modo che conosceva bene, aprì gli occhi avvicinandosi all' angolo dal quale proveniva la voce.

Jenna era sotto la coperta, aspettò un po' prima di guardarlo e parlare.

<< Ti avevo detto di avere freddo... >> Sorrise << Ho provato a cercare un posto caldo ma questa vecchia coperta non mi basta... >> Si leccò le labbra << La tua pelliccia ed il tuo corpo invece potrebbero fare al caso mio, sai, sono una tipa molto esigente... >>

Balto abbassò le orecchie sorridendo prima di avvicinarsi ed entrare sotto la coperta accanto alla sua compagna.

<< E dimmi, mia esigente creatura, che cosa posso fare oltre a darti il calore del mio corpo? >>

<< Beh... >> Jenna si sdraiò su di un fianco, seguita da Balto << Qualunque cosa tu voglia fare per calmare il mio tremore in questa notte gelida, per me va bene... >>

Si abbracciarono chiudendo gli occhi e unendo le loro labbra, d' apprima piano, poi sempre più in profondità, quella notte sarebbe stata calda per entrambi.

 

 

 

 

 

 

   
 
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