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Autore: Milagar    23/04/2021    0 recensioni
Cosa succede quando Bill Weasley, neoassunto alla Gringott, comunica al fratello Charlie la grande notizia sul suo nuovo lavoro?
Forse non sa ancora che, a volte, è rischioso giocare col fuoco...
[Storia scritta nell'ambito del contest "Apri le challenge" indetto da Gaia Bessie su Facebook]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Scherzare col fuoco
Cioè se non do fuoco alla banca sono un coglione
(dal web)

 
 
Charlie Weasley svolazzava con la sua Nimubs nel giardino, cercando di mantenersi scattante nella presa del boccino. Dopo il primo anno da Capitano, doveva mantenere alto l’onore della squadra e affinare sempre di più la tecnica.

Mentre planava zigzagando verso una pallina da golf che aveva cercato di stregare prima dell’estate, fingendola un boccino, intravide al fondo del vialetto la sagoma longilinea di Bill. Avanzava con le mani infilate nei pantaloni di pelle di drago – che si ostinava ad indossare anche se era agosto inoltrato, insieme alle catene che gli penzolavano dalle tasche – la t-shirt bianca faceva capolino dal giubbotto di jeans trapuntato di spille di squadre di Quidditch e band musicali babbane.

Charlie sorrise trepidante e lasciò perdere il finto boccino per fiondarsi a terra e andare incontro al fratello.

“Allora, Top Gun, cosa volevano?”

Bill gli si parò davanti: era ormai più alto di lui di diversi centimetri e la lunga zazzera di capelli che si ostinava a non voler tagliare gli rifilava il viso sottile, solcato da un esitante sorriso.

“Non so se mamma sarà contenta...” esordì Bill, le mani sempre infilate in tasca “Sai com’è, sperava sempre che entrassi al Ministero…”
Charlie annaspò per un attimo, spalancando gli occhioni marroni.

“Stai scherzando, vero? Pensi anche tu quello che penso io!?”

Bill non riuscì a trattenere una risata, di quelle sue solite, quando gettava indietro la testa chiudendo gli occhi.

“E pensi bene, dragoniere. Ho già firmato il contratto”.

Charlie cacciò un grido di gioia, balzellando verso il fratello, brandendo ancora la scopa, in un modo che poteva sembrare vagamente minaccioso, soprattutto per il povero Bill, che se la ritrovò a pochi centimetri dal naso.

“Ma ti rendi conto, Top Gun? TI – RENDI – CONTO? Lavorerai nell’unico posto di Londra dove abitano dei draghi”.

“Ehi, dragoniere, abbassa la cresta. Non mi hanno assunto per dargli da mangiare, ma per Spezzare incantesimi”.

Charlie fulminò Bill con uno sguardo severo.

“Tu stai sottovalutando la fortuna che hai andando a lavorare in quel posto. Cioè… draghi! Draghi veri, vivi e vegeti… Magari non saranno tutti Ungari Spinati… Ma rimangono sempre comunque draghi! Come puoi non interessartene?” chiese Charlie, gli occhi che gli brillavano per l’eccitazione al pensiero dei draghi – che nonostante fosse dalla tenera età di tre anni che spifferava a tutti di voler diventare dragoniere, giunto ai sedici anni non ne aveva ancora visto uno dal vivo.

Bill, che nel frattempo si era tolto il giubbotto di jeans, scrollò le spalle. “Ma a me piacciono gli incantesimi, mica i draghi, e poi…”

“Ma, Bill, draghi veri, con le ali, i denti e le ghiandole focaie… Perché non provi a vedere se funzionano ancora, visto che hai occasione di averli lì, poco sotto di te?”

Bill alzò un sopracciglio, che fece spazientire Charlie.

“Ma come… Come puoi non provare il minimo desiderio di vedere sputare fuoco ad un drago vero. Sarebbe a scopo di studio…”

“E quindi, cosa vuoi dire, che se non do fuoco alla banca sono un coglione?”

Dopo un secondo di sospensione, dovuto al cipiglio da caposcuola che Bill aveva imparato a sfoderare nei momenti più opportuni anche coi fratelli, Charlie iniziò a sghignazzare sonoramente e poi a ridere a crepapelle, con i lacrimoni agli occhi. La risata contagiosa di Charlie scosse presto anche Bill che presto dovette inginocchiarsi a tenersi lo stomaco dal troppo ridere.

“Cos’è tutto questo baccano? I vostri fratelli stanno cercando di studi… Oh, Bill caro!” Molly Weasley, nel sentire le chiassose risate dei figli maggiori, era sbucata fuori dalla cucina, le mani sui fianchi pronta a rimproverare qualcuno, ma nel vedere Bill si era improvvisamente illuminata.

“Allora, cosa voleva la Gringott?” chiese premurosa, prendendogli il giubbotto di jeans e ripiegandoselo sul braccio. “Nulla di grave, spero…”

“Oh, no affatto, mamma” disse Bill, il tono di voce tornato pacato, come suo solito. “Anzi, ho proprio una bella notizia da darti. Mi hanno assunto come Spezzincantesimi”.

Il giubbotto di jeans scivolò sgraziatamente dal braccio della madre, mentre lei, rossa in viso, si stava già prodigando in uno nei suoi avvolgenti e forti abbracci. “Oh, il mio bambino, com’è bravo! Lo sapevo che avevi una marcia in più! E anche se non è il Ministero, la Gringott va più che bene, è pur sempre la banca dei maghi… E sei appena uscito da Hogwarts… Oh, cielo! Come sono felice! E dovremo farti fare senza meno dei bei completi da impiegato, non puoi certo presentarti in ufficio cos-…”

“Mamma”. Bill interruppe lo sproloquio di sua madre, mettendole una mano sulla spalla. “Non credo che mi serviranno bei completi ingessati mentre Spezzerò incantesimi in Egitto…”

“Egitto?!” l’urlo di Charlie squarciò l’aria, precedendo di millesimi di secondo quello di sua madre. “In che senso EGITTO?! Te la incendio io la Gringott, così impari!”

“Se non la smettete immediatamente con tutto questo strepitio, presto vi do fuoco io!”

L’urlo disperato di Percy - dodici anni anni, un paio di occhiali più grandi della sua faccia e un libro in mano – mise a tacere i battibecchi dei fratelli maggiori.

Anche se – a distanza di anni – Charlie Weasley continuava a borbottare quanto fosse stato davvero un coglione, suo fratello, a non dare fuoco alla banca. Almeno fino a quando Ron non la distrusse, facendo evadere il drago dei Lestrange…






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Cari lettori,
grazie per essere giunti fino a qui, perché significa che avete letto il delirio imbarazzante che ho scritto. Non ho resistito tuttavia a rendere pubblico questo scempio perché appena ho letto il prompt del contest "Apri le challenge" - girone 2 (trash), mi è venuta in mente questa scena. Prima di tutto perché Bill è il mio preferito (e spero presto di tornare alla mia long su lui e Fleur... sono in stallo, ma conto di proseguire presto!), secondo perché quel "dare fuoco alla banca" mi ha fatto subito venire in mente il drago/draghi della Gringott. E chi meglio di Charlie può incarnare la passione per i draghi?
La scenetta è stupida, ovvio, ma l'ho voluta infarcire con le caratteristiche che mi piacciono: quindi un giovane Bill - che inizia a lasciarsi i capelli lunghi e a vestirsi nel modo in cui l'abbiamo conosciuto (ammetto di aver fatto una ricerca storica sulla moda rock di fine anni '80!) e Charlie che - giovane capitano della squadra di Quidditch - si allena in giardino. 
Ps. Ovviamente, i nomignoli dei due fratelli, li ho attribuiti io: Top Gun per Bill, dovuto al suo spirito avventuriero e il suo irresistibile fascino (awwww!) e dragoniere per Charlie - così mi piaceva pensarlo come "domatore di draghi". 
PPs: la ghiandola focaia è ovviamente di mia invenzione. Non mi uccidete, vi prego. 
Grazie ancora per esservi sorbiti questo delirio demenziale (e ora, torno a navigare tra i poli angst/fluff). 
Un abbraccio
Milagar
  
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