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Autore: _ K a r i n    24/04/2021    0 recensioni
[OC x Senku; platonico] [OC x Ryusui; romantico] “Non sei solo un amico per me, Senku, sei come un fratello! Non ti libererai presto di me, è ovvio al millemila per cento che ti aiuterò a risvegliare l’umanità!”.
Harukaze Hana era sempre stata una bambina estremamente curiosa. Cresciuta leggendo libri di medicina e di botanica al posto di manga, lei ama tutti i tipi di piante, ma le sue preferite sono i sempreverdi: Hana ama ergersi a busto alto e schiena dritta con le braccia aperte, come dei rami, e con le mani invitanti, proprio come le sue foglie verdi. Sempre pronte ad accogliere ed aiutare i suoi amici come meglio poteva, non importa le intemperie del tempo o cosa potesse accaderle. Così, quando il mondo venne investito da una luce verde che pietrificò tutta l’umanità, lei si risvegliò in una caverna accanto ad un Taiju ancora pietrificato, in una seconda età della pietra.
Con la consapevolezza di essere la seconda umana risvegliata, dopo l’amico-fratello Senku, il medico-tuttofare del regno della scienza si promise di aiutarlo a tutti i costi nel loro obiettivo di risvegliare l’intera umanità.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ishigami Senku, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo Sei:

Regno della Scienza

 

Hana correva, insieme a Taiju e Yuzuriha, il più lontano possibile via da Tsukasa, entrando dentro il bosco, sotto la pioggia battente. Inaspettatamente, dopo il rifiuto che aveva dato a Tsukasa, la sua mente si era svuotata dalle emozioni negative che stava provando fino a poco prima, così da riuscire a farla ragionare lucidamente. Solo in questo modo la ramata comprese un fatto importante, il quale aveva inizialmente tralasciato. Si diede immediatamente della stupida, per non averlo notato subito.

-Ok, basta così. Siamo abbastanza lontani- esclamava con fermezza Hana rivolta ai due amici, fermandosi in quel punto imprecisato del bosco. Voltandosi verso Taiju, continuò. -Appoggia Senku per terra delicatamente. Devo controllare una cosa-.

Taiju annuiva e fece come Hana gli aveva chiesto, ancora con le lacrime che copiosamente gli uscivano dagli occhi castani.

-Cosa possiamo fare, Hana?!-.

La ragazza non riuscì a trattenere un mesto sorriso.

-Taiju... e anche tu Yuzu... non avete notato qualcosa di strano in Senku?-.

I due la guardarono straniti. -Che intendi dire?-.

La ragazza si inginocchiò accanto al corpo senza vita dell'amico d'infanzia. Una volta che la ramata ebbe la mente lucida, libera di ragionare, aveva capito subito dell'incredibile scommessa che quel malato della scienza aveva fatto.

-Senku si è sacrificato per me e Yuzu. Non lo trovate strano?-.

Le parole di Hana colpirono nel segno e Taiju comprese al volo cosa la ragazza volesse intendere.

-Senku... si è sacrificato per voi? Ma lui non lo farebbe mai!-.

Hana annuì. -Appunto. Inoltre ha fatto in modo di farsi colpire deliberatamente al collo. Ricordate che ultimamente Senku aveva lo strano vizio di scrocchiarlo? Per quale motivo, secondo voi?-.

-È vero!- Sia Taiju che Yuzuriha capirono subito cosa la ramata intendeva dire. -Non lo aveva prima... quindi questo vuol dire che...!-.

-Si! Se ho ragione...-.

Hana alzava delicatamente il busto di Senku, portandosi ad esaminare il suo collo, precisamente dietro la nuca, sotto gli sguardi dei due amici. Sorrise sollevata, dopo aver scostato parte dei capelli, nel vedere di aver avuto ragione. Yuzuriha e Taiju si sorpresero della scoperta: una parte della pietra vi era ancora rimasta attaccata, nascosta dai capelli, proprio come il piede di Yuzuriha qualche tempo prima.

-Ma questo vuol dire..!-.

-Esatto! Presto il liquido della resurrezione!-. Taiju non si fece ripetere due volte e lo versò, speranzoso. La pietra si ruppe subito dopo.

-La pietra si è rotta! Allora è possibile che...-.

-Forza svegliati, Senku! Non moriresti mai in un posto del genere! Non ora! Ne sono certo!-.

-Senku.. apri gli occhi, per favore! La tua scommessa... l'ho recepita forte e chiaro! Anche se tu possiedi una brutta fortuna... io le vinco sempre le scommesse!-.

Rispettivamente Yuzuriha, Taiju e Hana lo avevano accerchiato e lo chiamavano ad alta voce, sotto la pioggia, mentre speravano con tutti loro stessi in quel miracolo scientifico.

In quel momento, smise di piovere e i tre spostarono il loro sguardo da Senku al cielo, notando come la pioggia e i tuoni avevano attutito le loro grida e che, adesso, dovevano stare attenti per non farsi sentire da Tsukasa. In quell'esatto momento, sentirono una risata a loro conosciuta e si voltarono tutti e tre, di nuovo, verso Senku con le lacrime agli occhi.

-Sono colpito... sei riuscita ad intuire la situazione del mio collo solo da quel minimo indizio, non è vero, Ivy?- Senku, da seduto e con gli occhi cremisi pieni di luce, guardava il trio con un ghigno stampato in faccia. -Beh... tutti e tre vi meritate dieci miliardi di punti!-.

Gli occhi color oro di Hana si fecero lucidi nuovamente, mentre un ghigno tremante si faceva strada sul viso della ramata.

-Beh.. lo avevi detto tu stesso... che era illogico impanicarsi!-.

La ragazza si sentiva felice, mentre le lacrime le cadevano silenziose sulle guance. Rise nel vedere Taiju stritolare Senku, e questo ultimo spostarlo via malamente. All'improvviso, le vennero in mente le parole del ragazzo della sera prima. Aveva avuto ragione anche quella volta: Senku non sarebbe andato da nessuna parte.
 

**
 

-Adesso Tsukasa crede che io sia da qualche parte all'altro mondo, mentre io saprò sempre la sua posizione. Riuscite a pensare ad un vantaggio migliore di questo? Perciò voi tre vi unirete al suo impero come spie!-.

Immediatamente, Senku si mise a spiegare il loro piano di azione contro Tsukasa, insieme alla missione extra che sussurrò solo a Yuzuriha e Hana (Taiju avrebbe mandato tutto all'aria se sapesse di quel dettaglio). Yuzuriha e Taiju annuirono subito, dicendo che avrebbero fatto del loro meglio. Hana, però, era rimasta pensierosa per tutto il tempo. Ad un certo punto, annuì verso se stessa e alzò la mano destra in alto, catturando l'attenzione dei tre, che ancora stavano confabulando sul loro futuro piano.

-È un ottimo piano e tutto... ma c'è un piccolissimo dettaglio che non dovrebbe essere tralasciato- disse Hana con tono calmo e abbassando la mano. I suoi tre amici la guardarono con uno sguardo interrogativo.

-Che dettaglio?- domandò Senku per tutti e tre.

-Non credo che qualcuno come me, che ha espressamente richiesto la propria morte piuttosto che seguire Tsukasa, possa andare dalla sua parte come se niente fosse... capirebbe in un nano secondo il nostro piano, no? Ha più senso fingere che io, Taiju e Yuzu ci siamo litigati e divisi...- rispose la ramata con nonchalance, ad occhi chiusi e braccia incrociate. Taiju e Yuzuriha sobbalzarono, un'aria di comprensione nel loro viso.

-AH! È vero!- aveva esclamato Taiju e Yuzuriha annuì appresso.

-Giusto! Me ne ero quasi dimenticata pure io-.

Senku era sbalordito. -Che.. che cosa hai fatto?!- esclamava, cercando di trattenersi, mentre Yuzuriha gli spiegava in breve cosa era successo poco prima fra Tsukasa e Hana.

-Per questo, è meglio se le spie siano solo Taiju e Yuzu. Io ti seguirò a reclutare gente per il regno della scienza. È la cosa migliore e più logica da fare, no?- continuò Hana, non curante dello shock dentro Senku.

-Aspetta, cosa—.

Senku fece per risponderle, ma Hana lo aveva bloccato, puntando le sue serie iridi dorate, da gatto, su quelle profonde cremisi di lui.

-Ti avrei seguito comunque, anche senza questo problema con Tsukasa. Ci conosciamo fin da piccoli, Senku. Non sei solo un amico per me, sei diventato un fratello... è ovvio al millemila per cento che avrai bisogno di me e della mia versatilità per reclutare persone!- i suoi occhi brillavano, la sua voce era chiara e limpida, quasi come se Hana si fosse tolta un peso sulle spalle, dicendo quelle parole.

Aveva sempre amato aiutare gli altri, ma crescendo questa sua indole era diventata qualcosa che l'appesantiva dentro, proprio come un veleno, che agiva lentamente e gradualmente. L'unica persona che non le sortiva quell'effetto era proprio Senku. Il loro rapporto si era sempre basato sull'aiuto reciproco: la ramata sapeva sempre che il ragazzo ci sarebbe stato, anche se lei avesse incasinato qualcosa. Quella consapevolezza la portava, stranamente, a fare del suo meglio, proprio perchè sapeva che Senku non l'avrebbe mai giudicata male e non l'avrebbe mai tradita. L'affetto che provava per lui, Hana lo sapeva, andava ben oltre l'amore romantico che da sempre ricercava: era qualcosa di simile ad un amore familiare. Prima non mentiva, Senku per lei era davvero un fratello. Era famiglia. Proprio per questo motivo, Hana si mise a fissarlo con un'espressione che esprimeva quanto lei non avrebbe accettato alcuna risposta negativa. L'avrebbe persino seguito di nascosto, anche se lui non voleva!

Senku aveva compreso quei suoi sentimenti. Per questo motivo, non potè far altro che sospirare con la testa abbassata, prima di rialzarla, mostrandole il suo solito ghigno. Gli ricordava quella volta che, in prima elementare, aveva deciso da sola che l'avrebbe seguito, letteralmente, fin dentro le profondità dello spazio sconfinato. Proprio come quella volta, lui non sarebbe mai riuscito a dirle di no. Probabilmente, si disse il ragazzo, la viziava troppo.

-Fai come vuoi- aveva esclamato, facendola gioire. -Tanto mi seguiresti comunque, anche se dicessi di no-.

Hana ridacchiò sù, per risposta. -Ovviamente!-

Senku era sicuro che, con quella risposta, la ragazza si riferisse ad entrambe le sue affermazioni: non sapeva se esserne contento oppure no. Però, sapeva che la cosa non gli importava.

-Perfetto!- esclamò Taiju -Da questo momento, io e Yuzuriha saremo le spie all'interno dell'impero di Tsukasa... mentre voi, Senku e Hana, creerete un esercito rivoluzionario. In poche parole, combatteremo su due fronti-.

Senku ridacchiò. -Esattamente. Dovremo dirci addio con le lacrime agli occhi- disse con sarcasmo, prima di dividersi tranquillamente in due piccole coppie in direzioni opposte. Hana salutò con un sorriso i suoi amici, prima di raggiungere Senku, che intanto aveva iniziato ad incamminarsi.

I due restarono in silenzio per i primi minuti, fin quando la voce lontana di Taiju non li fece bloccare. Quando si girarono, lo videro che li guardava con il pugno destro chiuso, alzato più in alto che poteva.

Hana sorrise, mentre sentiva Senku sogghignare.

-Dovrete attendere un altro po' per il nostro ritorno. Ma avete già aspettato 3700 anni... in confronto, cosa sono pochi mesi o qualche anno?- aveva esclamato, mentre prendeva la bandiera del regno della scienza e lo sventolava in alto, come risposta verso Taiju.

Hana, di ricambio, alzò il suo stesso pugno, più in alto che poteva, saltellando sul posto e con il suo sorriso stampato sulle labbra. Concordava con tutto ciò che Senku aveva detto: il loro regno della scienza, alla fine, avrebbe trionfato!
 

**
 

Hana e Senku stavano tranquillamente camminando. La ramata si era portata le mani a tastare i suoi capelli, affermando di doversi creare un altro fermaglio (al posto di quello che aveva perso), quando sentirono un rumore che aveva bloccato entrambi. Videro un albero cadere all'improvviso e, con uno scambio veloce, i due decisero di andare a controllare.

C'era una ragazza, bloccata sotto il tronco dell'albero.

-Hey, ma voi siete... una delle due ragazze coraggiose di prima e lo stregone gentile che ha cercato di salvarle... allora sei sopravvissuto!-.

Hana non aveva esitato un istante ad avvicinarsi e provare ad alzare il tronco con le sue forze. Dall'altro lato, anche Senku provava con un bastone a fare leva per alzare il tronco. Entrambi senza riuscita.

-È troppo pesante, come la liberiamo?-.

-So cosa fare- aveva risposto il ragazzo ad Hana, prima di rivolgersi alla bionda intrappolata. -Riesci a resistere fino a sera? Se non ce la fai userò la poca polvere da sparo che resta per far saltare via il tronco. Però se riesci a resistere... anche se ci metteremo tanto da farti preferire di morire, riusciremo sicuramente a liberarti! Sei l'unica a poter rispondere a questa domanda! Quale delle due opzioni scegli, decidi!-.

La bionda li guardava con aria decisa. -Si, i miei organi e le mie ossa stanno bene. Posso resistere!-.

Hana sorrise alla pronta risposta della bionda. -È l'ora del mio esperimento preferito! Dimmi cosa devo fare di preciso e te lo creo in un attimo- Hana si rivolse subito a Senku e, insieme, cominciarono a costruire quello che serviva, senza perdere un secondo. Cercarono di fare più in fretta che potevano, ma alla fine era pomeriggio inoltrato quando, con il tramonto alle loro spalle, riuscirono a completarlo: la carrucola. Era di un materiale grezzo, certo, ma sarebbe bastato. La bionda li aveva fissati per tutto il tempo da dove era intrappolata e, adesso, aveva un brillio sorpreso sui suoi occhi blu.

In un attimo, usufruendo dei pesi di Senku e Hana, riuscirono ad alzare il tronco, liberandola.

-Questo non ha niente a che vedere con la saggezza di quell'Archi qualcosa... è opera vostra, compiendo passo dopo passo, risolvendo un problema dopo l'altro e combinando le risposte... la vostra fede incrollabile... Mi chiamo Kohaku e credo di essermi innamorata di voi due-.

Senku e Hana la guardarono scioccati.

Il primo fece un verso disgustato. -Che schifo, ma ti sei seriamente innamorata in una situazione del genere? E di tutti e due poi?-.

-Scusami, ma non posso darti una risposta, così su due piedi quando nemmeno ti conosco!- aveva risposto Hana, cercando di rifiutarla con garbo e con una reazione contraria a quella del ragazzo, nonostante il rossore in viso e le mani sulle guance, cercando di nascondere il suo gongolamento e l'emozione interiore.

-Avete completamente frainteso! Stavo cercando di dire che mi piacciono le persone come voi e che mi piacerebbe lavorare con voi!-

-Ah, in questo caso mi fa piacere... essere innamorati è la principale fonte di illogicità-.

-Eeeh... ha senso! È un peccato... ma capisco!-.

 

Si era fatta sera e, dopo aver acceso un fuoco e mangiato qualcosa, Hana si addormentò rapidamente: era stata una giornata così caotica, che la fatica l'aveva rapidamente presa non appena aveva chiuso gli occhi. Senku sospirò nel vedere che non si era completamente coperta e sistemò meglio il sacco a pelo della ragazza.

-Hey... siete fratello e sorella, voi due, per caso?- aveva chiesto Kohaku, incuriosita.

Senku ci riflette sù un attimo, prima di risponderle, ricordando di quello che Hana gli aveva detto prima di dividersi da Taiju e Yuzuriha.

-...Ci conosciamo fin da piccoli, Senku. Non sei solo un amico per me, ma sei diventato un fratello... è ovvio al millemila per cento che avrai bisogno di me e della mia versatilità per reclutare persone!-.

-...si. Hana è mia sorella.- rispose, prima di distendersi e provare a dormire.

Kohaku non rispose, ma Senku le aveva appena, inconsciamente, ricordato della sua, di sorella: Ruri.

 

-Quel ragazzo dai capelli lunghi di ieri... state combattendo contro di lui, giusto?- aveva detto loro Kohaku, mentre raccoglieva la grossa brocca piena zeppa di acqua termale. -Posso aiutarvi, non posso mica correre con la coda fra le gambe-.

-Esatto- aveva annuito Senku, mentre le parlava del paese governato dalla scienza che lui e Hana intendevano costruire.

-Ma veniamo al dunque. Abbiamo bisogno di forza lavoro.-

-Allora dovresti seguirmi! Avevo intenzione di tornare al villaggio dopo aver raccolto l'acqua calda.-.

-A proposito, ma a che ti serve quest'acqua?- aveva chiesto Hana, che era rimasta in silenzio a fissarla riempire la grande brocca.

-Per un bel bagno caldo non appena arrivata a casa per recuperare le forze- le aveva risposto, pensierosa.

La ramata fece un verso di comprensione, mentre Senku la guardava sorpreso. -Non importa dal punto di vista in cui ti guardo, sei il ritratto della forza stessa. Perchè mai una leonessa vivace come te avrebbe bisogno di recuperare le forze?-.

Il commento fece saltare un nervo alla ragazza. -Non sono una leonessa! E non serve a me, ma a mia sorella maggiore!-.

Hana la fissava, mentre la bionda prendeva in braccio la brocca piena d'acqua e addolciva la sua espressione pensando alla sorella.

-Ad essere sincera, mia sorella è solo una palla al piede. Specialmente la sua salute, ultimamente non sta per niente bene. Vorrei solo scambiare il mio corpo sano con il suo...-.

-Quel vaso dovrebbe contenere meno di 50 litri d'acqua. Non è affatto sufficiente per farsi un bagno. Portare qualcosa di così pesante... più volte per lo stesso tragitto... giorno dopo giorno- aveva commentato Senku, mentre Hana annuiva alle sue parole.

Con uno strappo al cuore, l'avvicinava, prendendole le mani che reggevano la brocca e un brillio determinato sui suoi occhi color oro.

-Ti aiuterò io, possiamo fare un poco all'uno durante il viaggio! E poi le tue ferite non sono guarite del tutto! Quando arriveremo al villaggio, vedrò personalmente tua sorella e che ha di male! Ho letto tantissimi libri di medicina, forse posso aiutare!- esclamava Hana tutto d'un fiato, travolgendo Kohaku.

-Dici sul serio? Puoi davvero aiutarla?-.

Hana annuì determinata, prima di prendere in mano il grosso vaso. Le tremavano le braccia e aveva già la faccia rossa per lo sforzo. Non aveva creduto che fosse così pesante, ma poteva farcela.

-Dai... fai... strada...!- disse arrancando, incamminandosi senza voler fermarsi. Aveva detto di aiutarla a portarlo e lei lo avrebbe fatto.

-...Sei sicura, posso portarlo io- aveva cercato di dirle Kohaku, ma Hana la bloccò, cercando di sorriderle.

-Tranquilla... non devi... sforzarti...-.

-Non ti posso vedere, dai qua, lascia fare a me- aveva sospirato Senku. La ramata non ebbe, però, il tempo di avvisarlo, che lui le strappò via il vaso... per essere schiacciato immediatamente dal peso.

-Se solo mi avessi lasciato avvisare...- sospirò Hana.

Kohaku, accanto a lei, aveva la stessa espressione in viso. -Forse sei tu quello che non dovrebbe sforzarsi-.

-In questo mondo di pietra, sono tutti gorilla tranne me? Persino Ivy...-

-Gorilla? Leonessa era decisamente più carino!-.

-Io preferirei essere una scimmietta... sono così carine!-.

-Non è questo il punto, voi due!-.

Senku, alla fine, con l'aiuto della ramata, costruirono in poco tempo una specie di macchina, con le ruote della carrucola che avevano costruito il giorno prima. Era decisamente grezzo e Hana ci salì sopra solo perchè costretta, ma non odiava la velocità con cui stavano andando, nonostante fosse decisamente sopra la media. Era bello, poi, vedere la faccia e la reazione estasiata di Kohaku, la quale saliva per la prima volta su un macchinario del genere.

-Siamo arrivati, Senku, Hana!- esclamò la bionda, ad un certo punto.

L'arrivo non fu dei migliori (finirono a gambe all'aria e il prototipo di macchina distrutta), ma la vista fece dimenticare a Senku ed Hana del dolore della brusca frenata.

-Benvenuti al mio villaggio!-.

***

 

 

   
 
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