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Autore: _ K a r i n    26/05/2021    0 recensioni
[OC x Senku; platonico] [OC x Ryusui; romantico] “Non sei solo un amico per me, Senku, sei come un fratello! Non ti libererai presto di me, è ovvio al millemila per cento che ti aiuterò a risvegliare l’umanità!”.
Harukaze Hana era sempre stata una bambina estremamente curiosa. Cresciuta leggendo libri di medicina e di botanica al posto di manga, lei ama tutti i tipi di piante, ma le sue preferite sono i sempreverdi: Hana ama ergersi a busto alto e schiena dritta con le braccia aperte, come dei rami, e con le mani invitanti, proprio come le sue foglie verdi. Sempre pronte ad accogliere ed aiutare i suoi amici come meglio poteva, non importa le intemperie del tempo o cosa potesse accaderle. Così, quando il mondo venne investito da una luce verde che pietrificò tutta l’umanità, lei si risvegliò in una caverna accanto ad un Taiju ancora pietrificato, in una seconda età della pietra.
Con la consapevolezza di essere la seconda umana risvegliata, dopo l’amico-fratello Senku, il medico-tuttofare del regno della scienza si promise di aiutarlo a tutti i costi nel loro obiettivo di risvegliare l’intera umanità.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ishigami Senku, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo Sette:

Il villaggio e Chrome lo stregone

 

Hana e Senku guardarono il posto con una espressione sorpresa. Mentre Kohaku diceva loro che erano in tutto 40 abitanti, i due si fissarono, capendo di pensare la stessa cosa: si stavano ponendo le stesse domande. Da dove provenivano?

Avevano raggiunto un ponte di legno, quando stavano per essere attaccati da due figure. Kohaku li intercettò subito.

-Kinro, Ginro, non attaccateli! Mi hanno salvato la vita!-.

Hana, da dietro accanto a Senku, li osservò: erano due ragazzi, uno biondo e più basso, l'altro più alto, ma castano. Entrambi avevano in mano una lancia. "Le guardie del villaggio?", si domandava Hana.

Il biondo fu il primo a parlare.

-Sai benissimo che non è permesso, Kohaku. Sono le regole. È vietato l'ingresso agli stranieri, così è stato deciso, no? Farai arrabbiare il capo-.

L'altro lo seguì a ruota. -Lo dirò nel modo più semplice possibile: le regole sono regole. Non esistono esseri umani fuori dal villaggio, così loro due devono essere stati in passato dei criminali che sono stati esiliati. Non possiamo lasciarli entrare, anche se ti hanno salvato la vita.-.

-Oh, sembra proprio che non abbia altra scelta... volete combattere contro di me, in questo preciso momento? Ooooh, che guaio! Due contro uno, avete un vantaggio schiacciante!- aveva esclamato Kohaku, minacciosa, facendo tremare il biondo e sudare freddo l'altro.

Hana fissava Kohaku con occhi estasiati, pensando quanto fosse fantastica quella ragazza. Senku inizialmente sospirò alla reazione della ramata, poi si avvicinò all'acqua calda del vaso, facendosi prestare il sapone che Hana teneva nel suo borsello fatto a mano, che aveva all'altezza della vita.

-Sembra che la situazione si stia riscaldando parecchio. Come se non bastasse stai facendo una faccia spaventosa-.

Hana sorrise, mentre fissava la faccia sogghignante di Senku. Aveva compreso immediatamente cosa volesse fare per sorprendere persone native che non conosceva la scienza e che la scambiavano per stregoneria: bolle di sapone.

L'effetto fu immediato e proprio come Hana immaginava: si erano messi a guardare con sospetto e quasi con meraviglia le bolle, per farle poi scoppiare.

-Eeeh, quindi sono a questo livello- commentò Senku. Hana non rispose perché stava cercando di trattenere il sorrisetto che le era uscito.

-Perfetto! Indottrinerò con la scienza tutto il villaggio e le renderò mie alleate!- continuò ad alta voce Senku, mentre Kohaku lo fissava stranita, commentando che era lui, adesso, ad avere una faccia spaventosa.

-Se questo è il tuo piano per cominciare, allora devi andare da Chrome!-.

-Chrome?-.
 

**
 

-Ehi Chrome!-.

Il ragazzo biondo stava correndo per chiamarlo, quando era arrivato un altro ragazzo, con i capelli castani e una specie di bandana sulla fronte.

-Non temere Ginro, sono già pronto! Li stavo osservando e sono arrivato di corsa!- poi si girò, rivolgendosi verso Senku e Hana. -Yo! Mi chiamo Chrome e sto per farvi perdere la testa! Io sono... il magnifico stregone!—.

-Contaci... io sono Senku, lo scienziato-.

-Hana, scienziata e tuttofare del gruppo! Piacere!-.

-Sembra che le voci abbiamo un fondo di verità. Ci risparmi la fatica di cercarti- aveva esclamato Kohaku.

-Kinro, Ginro, non fatevi spaventare da questi trucchetti da quattro soldi. Queste robe potete farne a volontà con la liscivia del carbone!-

L'affermazione di Chrome sorprese Senku e Hana. Mentre Chrome e Kinro conversavano, il primo dicendo al secondo di non interferire in un duello di stregoneria, il suo punto forte, Hana fissava la scena in silenzio con un brillio incuriosito.

-È pericolo sfidarci qui, gli altri abitanti del villaggio potrebbero venire coinvolti. Andiamo da un'altra parte!- aveva esclamato Chrome.

Li portò in uno spiazzale aperto lì vicino, con una casa di legno costruito su dei spintoni.

-Bene, aspetta un attimo! Ci metterò solo un secondo!- dicendo questo, Chrome entrò in un lampo dentro la casa.

Era logico per tutti lì che, in realtà, doveva prendere qualcosa che teneva lì, lo scontro era solo una scusa. Hana trovò, comunque, la cosa adorabile. Come adorabile era lo scontro fra i due, tra semplici reazioni al calore e con una palla di zolfo come generatore elettrostatico. Senku spiegava cosa faceva e Hana faceva commenti su quanto fossero adorabili quelle reazioni da esperimenti delle elementari.

-Chrome... in questo villaggio primitivo hai pensato a tutto questo da solo?- aveva chiesto Senku alla fine. -Quelli dentro al tuo magazzino... i minerali utili e i materiali scientifici... li hai raccolti tutti per conto tuo?-.

-Proprio così! Cosa ne puoi sapere tu!- rispose Chrome. -Fin da bambino ho raccolto tutto quello che mi circondava. Poi li prendevo, li sbattevo contro l'altro, li mischiavo, li bruciavo... e se succedeva qualcosa di strano, quella era stregoneria! Cos'altro potrebbe essere!-.

Hana sorrise a quello che il ragazzo aveva detto. Sapeva benissimo, anche senza vederlo, cosa pensava Senku e anche lei concordava. Tsukasa non avrebbe potuto estirpare del tutto la scienza dal mondo!

-Allora, dovresti unirti al nostro gruppo!- disse Hana, sorridendo in modo sornione.

-Che cosa?- aveva provato a dire il castano, sorpreso dalle parole della ragazza, ma Senku gli si avvicinò con un ghigno.

-Ivy ha ragione, di questo passo sarai una delle persone che verrà sicuramente uccisa da Tsukasa. La tua unica scelta è di unirti al regno della scienza!- esclamò, prima di fissare la casa. -E ovviamente donerai questo tuo magazzino scientifico al regno!-

Hana annuì, sempre divertita. -Mi pare logico-.

Ma Chrome li bloccò: prima lo avrebbe sfidato in un'ultima sfida con in gioco il magazzino e se stesso. Oggetto di questa era l'aritmetica.

Hana seppe subito chi sarebbe stato il vincitore, perciò non si meravigliò nel vedere Chrome, a terra, sconfitto.

 

Entrando dentro il magazzino di Chrome, Senku e Hana avevano entrambi un brillio eccitato negli occhi.

-Guarda quanta varietà di campioni... devi aver passato anni a raccoglierli!- esclamava Senku, fissando i minerali, pietre e tutta la vasta collezione del castano. Da dietro Hana annuiva e aveva puntato i suoi occhi sulle erbe (notando che fossero tutte erbe medicinali) che aveva raccolto.

-Oddio, hai anche una vasta varietà di erbe! Emerocallide, coptide... wow! Con questa puoi farci una tisana rilassante... e quest'altra, invece, è ottima per arrossamenti e punture di insetti... Sei fantastico, Chrome!—.

Anche Chrome gongolava emozionato. -Quando si tratta della mia collezione, nessuno può battermi!-.

Tutti e tre esaminavano e commentavano i materiali emozionati, sotto gli occhi di Kohaku, Kinro e Ginro che non capivano il perchè di tutta quella eccitazione. Alla fine, i tre si allontanarono: Kohaku per andare dalla sorella a darle il vaso pieno d'acqua calda, mentre Kinro e Ginro ritornavano al loro posto di guardia. In uno degli esperimenti, Senku aveva persino immerso la lancia di Kinro nel recipiente, rendendolo d'oro, dopo averlo riscaldato sul fuoco.

-E quale sarebbe l'utilizzo di questa stregoneria?- aveva chiesto la guardia. Senku scrollò le spalle.

-Nulla di che... però ti chiami Kinro con il kanji di lupo dorato, giusto? Non credi che una lancia d'oro sarebbe perfetta per te?- aveva detto.

Ovviamente era un modo per cercare di averlo dalla sua parte. E anche se Kinro diceva di non essersi venduto, per Hana era logico che gli piaceva davvero tanto quella lancia dorata e che, magari, sarebbe stato un poco più flessibile verso la loro parte.

-A proposito, Chrome... come mai hai solamente erbe medicinali?- aveva chiesto Hana, una volta che i tre ritornarono dentro il magazzino.

Il ragazzo assunse un'aria triste.

-Si, beh, le ho raccolte, ma non ero sicuro della loro efficacia. Sono stato l'unico abbastanza folle da volerle testare, così le ho testate su me stesso. Se posso curare la malattia di Ruri, raccoglierò tutto il necessario. È per questo che sono diventato uno stregone!-.

Hana abbassò la testa, triste per quella situazione. Aveva immaginato che fossero per la sorella maggiore di Kohaku.

-Io non mi considererei un'esperta, ma so tante cose sulla medicina. Come ho detto a Kohaku... se solo potessi vederla, potrei visitarla e capire che cosa abbia...!-.

"E sperare di poterla curare...", concluse Hana mentalmente.

-Potresti sul serio farlo?- esclamò subito Chrome alle parole di Hana. -Esiste davvero una stregoneria... cioè una scienza, che può salvare Ruri?-.

-Beh, esiste una sorta di cura per tutto, ma non abbiamo il materiale necessario per produrlo- aveva risposto Senku, dopo che Hana gli aveva lanciato uno sguardo.

Successivamente, il ragazzo, aiutato da Hana, passò ad illustrare a Chrome del mondo moderno di 3700 anni fa e del giorno fatidico in cui tutte le persone del mondo si sono tramutate in statue. Alla fine del racconto, il castano era scoppiato in lacrime dal nervoso.

-Chi è stato a causare la pietrificazione? Se scopro chi è, giuro che lo ammazzo! Non ti fa bruciare dalla rabbia? Quello che i miei antenati hanno lentamente costruito in milioni di anni... quella assurda, folle civiltà scientifica! Completamente distrutta, in un istante! Come potrei rimanere impassibile di fronte a ciò!-.

Hana gli sorrise, intenerita dalla rabbia e dal nervoso che provava quel ragazzo per aveva appena scoperto tutto. Per questo motivo, non riuscì a controllarsi e gli mise una mano fra i capelli, scompigliandoli un poco, proprio come faceva una volta con il suo piccolo fratellastro Ikki.

-Non preoccuparti, Chrome!- esclamava Hana. -Non so che piani aveva quel tipo che ha pietrificato il mondo, sempre se sia stato una persona... ma io e Senku, siamo liberi! I nostri ricordi sono intatti! Per questo quella civiltà scientifica non è persa! E non si tratta solo di noi due, vero Senku?-.

La ramata voltò lo sguardo verso l'espressione ghignante dell'amico.

-Esattamente! Sono anche dentro di te, dico bene Chrome?-

Hana tolse le mani dal capo del castano, sorridente, mentre questo annuiva deciso.

-Vi aiuterò a costruire il regno della scienza! Creerò una medicina straordinaria e curerò la malattia di Ruri!-.

 

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