Libri > Tre metri sopra il cielo
Ricorda la storia  |      
Autore: Ayumi    18/05/2005    5 recensioni
E' una sera di Maggio. Madda è nella sua camera, la stessa che tante volte è stata rifugio degli incontri tra lei e Step. Lui ora non c'è più, ormai da qualche settimana: si è innamorato di una ragazza così estranea al loro mondo, e Madda soffre per questo. Lo stereo manda in repeat la canzone che la ragazza ama perchè le ricorda i momenti passati con lui, e che sa non torneranno. Dal balcone all'interno della camera, Madda cerca di far chiarezza su quello che prova, su quello che vorrebbe, su quello che dovrebbe essere giusto per lei. "Tre metri sopra il cielo"
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un’altra te… dove la trovo io

Un’altra che sorprenda me…

Un’altra te un guaio simile

Chissà se c’è

Un’altra te

 

Maggio quest’anno ha deciso di regalare serate meravigliose. La luna, le stelle, e soprattutto quel buonissimo profumo, quello dell’estate ormai così vicina.

Serve poco per creare un’atmosfera dolce, serena, romantica… malinconica: qualche candela accesa, e quella canzone.

 

E mi manca ogni sera la tua gelosia

Anche se poi era forse più la mia

E mi mancano i miei occhi

Che sono rimasti lì

Dove io li avevo appoggiati

Quindi su di te

 

Sarebbe tutto perfetto, come lo era stato fino a poco tempo prima. Beh, forse “perfetto” non è la parola giusta, ma lei non ha mai avuto grandi pretese. Quel poco tempo che trascorrevano insieme, loro due da soli nella sua camera, era sempre stato tutto quello che aveva potuto desiderare.

E che adesso le manca così tanto, da spezzare il cuore, da toglierle il respiro.

Essere stata usata, e poi buttata via così, solo per non aver mai voluto nulla di più, solo per non aver mai preteso niente oltre a ciò che lui le dava.

Forse era stato quello il suo errore.

 

Sciogliendosi i lunghi capelli scuri, esce sul piccolo balcone della sua camera.

E un fiume di ricordi la trascina via con la sua corrente impetuosa.

Quante volte l’aveva raggiunta a tarda notte, dopo folli corse, magari dopo qualche rissa; si arrampicava, raggiungeva il balcone, bussava alla finestra per svegliarla… come se ce ne fosse stato bisogno!

Sorride al ricordo, mentre sui grandi occhi versi scende un velo di malinconia.

“Proprio come Romeo e Giulietta” pensa, quasi vergognandosene.

Poi un sospiro, e torna alla realtà, così diversa, così buia.

Perché invece quella notte, quella meravigliosa notte, non sarebbe successo. Come del resto non era accaduto la notte prima, e quella prima ancora. E via indietro, fino ad arrivare all’ormai famosissima sera della retata alle corse.

Perché quella notte era stata l’ultima. L’ultima notte di Madda e Step insieme.

 

mi sembra chiaro
un'altra come te
ma nemmeno se la invento c'è…

 

Le capita spesso di pensare a lei, a cosa la rende così unica e speciale agli occhi di Step. Forse è quel suo viso pulito, e quell’aria così dolce e innocente. O forse semplicemente il suo essere così diversa da loro, e dal loro mondo, così composta, così per bene.

E io come sono invece?” si chiede Maddalena.

Una ragazza che ha dovuto imparare presto a difendersi, che ha dovuto crescere troppo in fretta. Una ragazza che in Step aveva finalmente trovato un appoggio sicuro, un nido dove potersi rifugiare ogni notte, un angolo di paradiso tutto per lei.

E soltanto a lui si è mostrata per quella che è veramente, solo a lui non ha nascosto la sua fragilità, il suo costante bisogno di affetto e protezione.

Perdersi nei suoi occhi, nei suoi abbracci, nei suoi baci. Ogni volta era un’emozione così forte, unica: quell’emozione che solo l’amore sa regalare.

Perché lei lo ama, da sempre. E non riesce a farne a meno.

Mentre lui? Si era illusa che potesse essere così, e veramente, ci aveva quasi creduto.

Ma poi ecco spuntare dal nulla quest’angelo biondo, ed ecco tutti i suoi sogni di ragazza innamorata cadere al suolo e infrangersi in milioni di pezzi.

E infine la sua trasformazione: la sua tristezza e il suo dolore che si trasformano in cattiveria, tutta riversata su quella Babi. Rendendola soltanto più sola e debole.

 

In serate come questa non riesce a fare a meno di sperare di vederlo ancora una volta arrampicarsi per raggiungerla, e poi stringerla, darle calore, e in un certo senso amarla.

Anche per questo il sonno non vuole sapere di arrivare. Perché l’amore gioca brutti scherzi, ti trasforma, ti fa volare in alto, e un istante dopo sprofondare.

E Maddalena in fondo sa che il suo desiderio non si avvererà nemmeno quella notte.

 

Ogni sera si ripete la stessa storia: uscire col gruppo, frequentare posti familiari, per non lasciar spegnere nemmeno quella flebile speranza di poterlo incontrare di nuovo, pur sapendo dei nuovi ambienti da ricchi che lui ha preso a frequentare, quelle feste tanto odiate, quelle persone così disprezzate. Ma che sono il mondo di Babi.

E’ la sua piccola ossessione, della quale non riesce, non vuole liberarsi.

E se con gli amici preferisce mostrarsi superiore, ridendo, scherzando, mascherandosi dietro battute poco adatte a una ragazza, nella sua camera, sul suo balconcino, torna essere davvero se stessa. La Maddalena che forse soltanto Step ha potuto conoscere, e che però a quanto pare non ha saputo apprezzare. Non ha capito. O forse non ha proprio visto, preso com’era dalle corse, dalla sua moto, dalla sua vita.

 

Un po’ di vento le porta un brivido di freddo.

No, non sarebbe arrivato neppure quella sera, molto probabilmente non sarebbe arrivato mai più. Perché ormai ha un altro balcone da raggiungere, un’altra finestra a cui bussare. Un’altra ragazza – non più lei -  da amare.

Accompagnata da queste immagini rientra in camera e raggiunge lo stereo. Il cd è terminato. Seleziona la traccia della sua canzone preferita, la canzone che per tante volte ha avuto il privilegio di fare da colonna sonora ai loro bellissimi incontri.

Anche questo ormai fa parte dei piccoli riti che l’accompagnano ogni sera, piccoli gesti che l’aiutano a sentirsi magari un po’ meno sola, un po’ meno triste, l’aiutano a tener vivi i ricordi, l’aiutano a non odiarlo.

Repeat

Sino a quando, esausta, si sarebbe lasciata vincere dal sonno e dalle lacrime.

Repeat

Per rivivere ancora e ancora quei momenti

Repeat

Perché quelle parole sembrano parlare proprio di lei, di loro.

 

con gli stessi tuoi discorsi
quelle tue espressioni
che in un altro viso cogliere non so
quegli sguardi sempre attenti
ai miei spostamenti
quando dal tuo spazio me ne uscivo un po'
con la stessa fantasia

la capacità
di tenere i ritmi indiavolati
degli umori miei

 

Si chiede se e quando le passerà.

Se magari il destino le ha già riservato qualcun altro per il futuro, magari migliore di Step, del suo Step.

Non può saperlo, e forse ora nemmeno le interessa davvero.

L’amore è ancora troppo grande, la ferita troppo profonda. E Maddalena non riesce nemmeno a concepire l’idea di un altro ragazzo al posto di Step.

 

Spegne le candele e fa entrare prepotentemente una volta per tutte la notte nella camera.

Chissà forse presto riuscirà a tornare a ridere, a vivere.

Ma per il momento no.

L’intimità della sua camera, una manciata di ricordi che non vuole far sbiadire sono tutto quello che le serve per farlo compagnia, per darle un rifugio.

E un tasto dello stereo.

 

Repeat

 

Credits: la canzone "Un'altra te" è di Eros Ramazzotti e di tutti gli aventi diritto

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Tre metri sopra il cielo / Vai alla pagina dell'autore: Ayumi