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Autore: principessa1793    24/04/2021    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Max]
Forse dovrei lasciare la Colombia prima di abbandonare il mondo dei vivi ad opera di Armando Mendoza! L’Australia sarà abbastanza lontana per evitare che mi stani e mi faccia a pezzi?
Una pallonata sul ginocchio stronca il flusso dei miei pensieri pessimisti sulla fine che farò quando il migliore amico di mio zio saprà di me e sua figlia. Mi massaggio il punto incriminato leggermente seccato dal fatto che sia diventato impossibile stare in pace pure al parco. Raccolgo il pallone di Barbie in attesa che la proprietaria venga a riprenderselo rimanendo totalmente impreparato quando a recuperare la palla giunge un volto purtroppo noto.
La piccoletta zampetta verso di me seguita da sua madre,che quando mi nota alza gli occhi al cielo spazientita. La bambina mi regala un sorrisone enorme e credo che da grande farà strage di cuori.
“ Palla mia!” esclama tendendo le mani perché gliela renda.
“ Considerato che mi è atterrata sul ginocchio facendomi male, almeno un << mi dispiace >> ci stava bene!” borbotto rendendole la palla. La poggia sulla panchina prima di arrampicarsi su di essa,ergersi in piedi e stamparmi un bacio umidiccio sulla guancia.
“ Così passa bua!” afferma. Non reprimo un sorriso.
“ Aida,andiamo? Va a finire che lo scambieranno per un uomo ammogliato e non potrà più rimorchiare!” esclama quella gran simpaticona di sua madre prendendola in braccio. Sbuffo seccato per essere per questa donna il soggetto preferito su cui fare dell’ironia.
“ Non posso tornare a casa. Ho fatto un casino!” bofonchio. Si ferma sui suoi passi mettendo in terra la bambina che si allontana per giocare con quel pallone più grande di lei.
“ Ti ci vedo poco a fare l’homeless! Ti sei scopato la moglie di tuo zio? No,perché mi aspetto di tutto da te! Durante quel consiglio di amministrazione sembravi un bracconiere nella stagione della caccia!” replica.
“ Sono andato a letto con la figlia del migliore amico di mio zio e temo sia il mio udito che l’apparato genitale!” le rivelo.
“ Da quello che ho capito,chiunque dei due sia il migliore amico di tuo zio in questione,le figlie sono felicemente impegnate con uomini normali,quindi quale di quelle ha avuto tanto cattivo gusto da tradire un uomo normale con te? Senza offesa,ma il padre in questione più che farti a pezzi,dovrebbe pensare a far curare la figlia! Inoltre l’evirazione,senza un tempestivo intervento dei paramedici,pare conduca alla morte per emorragia,quindi non vivresti per molto senza il tuo compagno di avventura,se è questo a preoccuparti!” risponde cinica. Ma che cazzo!
“ Non ha tradito nessuno. Camilla e suo marito ancora non erano fidanzati quando ha perso la verginità con me!” borbotto.
“ Già va meglio. Quel Jimmy mi sembra un tipo elegante,equilibrato, responsabile…sarebbe il colmo tradire uno così con uno come te,che ti comporti come un animale arrapato! Per quanto anche decidere di lasciarsi deflorare da uno come te dovrebbe finire fra i sintomi di malattia mentale del DSM!” risponde. Signore,impediscimi di strozzarla!
“ A me Camilla piaceva! Ha cominciato a piacermi durante quella parentesi!” bofonchio. Si mette a sedere al mio fianco.
“ E speravi si innamorasse di te! Immagino la botta sia stata bella pesante!” farfuglia.
“ Più pesante della pallonata di tua figlia!” rispondo. Scuote il capo divertita.
“ Magari questa cosa che ti piaceva dilla al signor Mendoza! Hai visto mai che ti salvi dalla decapitazione! Io devo andare che altrimenti quel pallone di Barbie dovrò andare a recuperarlo in Cina! Ci vediamo domani al lavoro! E non ti illudere perché continui a starmi sull’esofago!” afferma congedandosi da me prima di prendere il braccio la bimba,che mi saluta con la manina. Ricambio quel cenno pensando al fatto che confidandomi con quella tipa,finirò per diventare lo zimbello dell’Ecomoda!
 
[Giulio]
“ Io una macchina rossa fiammante non la comprerei mai!” borbotta Junior fissando la scocca dell’auto  del nostro modellino che abbiamo appena verniciato. In effetti neanch’io la comprerei mai!
“ Io nemmeno!” rispondiamo quasi all’unisono io e papà. Richiudo gli infissi che avevamo aperto per far passare la puzza di pittura.
“ Dobbiamo decidere seriamente chi si cambia da te e chi qui il giorno delle tue nozze! E non procrastinare la faccenda perché già stiamo rimandando troppe questioni importanti! Se vieni tu qui a cambiarti,ti conviene lasciare qui almeno le scarpe e la cintura!” afferma mio padre. Ecco che comincia a voler programmare tutto!
“ Papà,per me e Babi è uguale! Non mi formalizzo di certo se si veste dinnanzi ai miei occhi!” replico.
“ Ma scommetto che preferisci quando si sveste dinnanzi a te!” scherza Junior. Papà maschera una risata con un colpo di tosse. La mia replica viene stroncata dal colpo di alcune nocche contro la porta dello studio.
“ Avanti!” esclama mio padre divertito. Ad accedere alla stanza con un vassoio in mano è la donna che sposerò fra 24 giorni. Le sorrido come un idiota e anche lei mi dona un sorriso luminoso. Le do il tempo solo di posare i caffè sulla scrivania prima di attirarla sulle mie ginocchia.
“ C’è il sonoro in questa scena o noi due siamo di troppo? Mi sa che vogliono concepire il nostro nipotino nel tuo studio!” ci prende in giro Junior prima di rivolgersi a papà,che a momenti si strozza con la saliva.
“ Meglio che riapra la finestra,così se hai fatto centro ieri sera, Barbara e il piccolino o la piccolina non si ritrovano ad inalare la vernice per colpa nostra!” esclama mio padre rivolgendosi a me. Arrossisco imbarazzato come Barbara.
“ Daniele,il tuo è quello col cuore di cacao. Mamma dice che sei in credito di un cuore con lei e che non le piace avere debiti!” afferma Barbara facendolo ridere. Scuoto il capo divertito capendo perfettamente l’allusione.
 
Per fortuna quella cena stava volgendo al termine ed il rischio di un’esplosione di rabbia da parte di mia madre in parte aumentava per il climax di complicità fra mio padre e mia suocera (i quali sembravano pronti a strapparsi di dosso vicendevolmente i vestiti) ma in un certo senso decresceva perché era sempre più vicino il momento del commiato.
“ Per lei niente caffè,giusto,dottore?” chiese Anita rivolgendosi a mio padre,che scosse il capo.
“ Neanche per lei,signorina?” si rivolse poi a Roby.
“ Signorina lo ero 17 anni fa. No,grazie. Mi agita di sera. In compenso per domattina basterà un caffè amaro,Anita!” rispose mia sorella.
“ Domattina preparerò io la colazione alla mia principessa!” intervenne mio padre.
“ Sei dolcissimo,papà,ma prenderò solo un caffè. Poi ho un brunch di lavoro e se resto qui è solo per farti compagnia mentre fai colazione. Non voglio lasciarti solo!” rispose Roberta. Mio padre sorrise.
“ Che poi domani… No,domani ho una colazione con tua madre,non posso!” si corresse mio padre.
“ Dan,credo che con l’emergenza rientrata,non sia più un obbligo! Magari possiamo vederci un altro giorno!” rispose mia suocera. Meglio!
“ Chi l’avrebbe mai detto che un giorno mi avresti considerato un obbligo?!” borbottò offeso mio padre. Camilla lo accarezzò.
“ Non sei un obbligo,ma non posso far finta che stasera tra me e Armando ci sia stato solo uno scambio acceso sul taglio del mio abito e sul colore della sua cravatta! È il mio solo fratello,Dan,e non voglio giochi a freccette con la mia foto come hai fatto tu per anni!” chiarì mia suocera. Mio padre la fissava con gli occhi a cuore. Non riusciva neppure più a dissimularlo!
“ Per fortuna è il tuo solo fratello! Che tristezza venire dopo Armando nel tuo cuore!” replicò mio padre buttandola sullo scherzo per strapparle un sorriso divertito.
“ E se invece lo superassi nel mio cuore?” gli sussurrò civettuola mia suocera ottenendo un sorriso.
“ Ne sarei lusingato! E con le tue foto non ho mai giocato a freccette. Le ho sempre custodite!” ammiccò mio padre facendola arrossire.
“ Anita,porti una tisana di finocchio,carciofo e tarassaco a Roberta per depurare il fegato,visti gli stravizi notturni!” asserì Camilla.
“ Non ribattere! Tua madre ha ragione su tutta la linea! C’hai fatto morire di paura e affidarti ai consigli di tua zia è stato il massimo della sventatezza! Capisco lo shock,la rabbia,ma se ti fosse accaduto qualcosa? Non ci pensi a Clizia?” mio padre bloccò Roberta dal protestare.
“ Più che offrirle un caffè amaro per farla riprendere che avrei dovuto fare? E poi ci si è messa pure Bea!” si offese zia Marcella.
“ Infatti parlavo di Bea. A te devo solo dire grazie per averla accolta in casa!” specificò mio padre.
“ Signora,a lei cosa porto?” chiese Anita a mia suocera.
“ Tè Darjeeling Second flush o cioccolata calda al peperoncino con panna e una spolverata di cacao amaro,grazie!” ordinò Camilla.
“ Credo di aver dimenticato di comprare il tuo tè preferito. Sono un disastro!” si scusò mio padre. Lei abbozzò un sorriso.
“ Avrai modo di farti perdonare,Valencia!” replicò maliziosamente mia suocera strappandogli un sorriso. Mio padre si allontanò di qualche passo con Anita per intimarle qualcosa prima di ordinarle una cioccolata al peperoncino pure per sé.
“ Quindi la cioccolata al peperoncino ce l’hai! Era la nostra preferita!” commentò Camilla.
“ Nel tuo periodo rosso la mangiavamo sempre abbracciati. Ti faceva passare i dolori!” rispose mio padre. Lei annuì.
“ Senti,se uno di questi giorni andassimo al lago per dare una controllata alla casa prima di darla a Roby?” propose papà a Camilla.
“ Almeno non è un altro pranzo segreto!” borbottò Barbara.
“ Non era segreto. Babi,mica volevo annientare Daniele con un’arma di distruzione di massa? Perché avvisare tutti come fossimo un pericolo pubblico? Posso ancora andare in giro da sola con lui senza avvalermi di uno chaperon!” si difese mia suocera.
“ Di distruzione no,ma di distrazione sì. La maglia di stamane era provocante. Il nostro vicino di tavolo ha smesso di sbavare solo quando mi ha scambiato per tuo marito ed ha inteso che non sono fan della condivisione! E tanto per precisare: non abbiamo mai avuto bisogno di uno chaperon,anche se tuo padre avrebbe voluto affibbiarcene uno!” borbottò mio padre lasciando trasparire la sua gelosia. Lei ridacchiò.
“ Non era previsto il nostro pranzo. E devi smetterla con questa fissa secondo cui tutti gli uomini siano infatuati di me.” replicò Camilla.
“ Vogliamo parlare di quelli che ti hanno sempre spogliato con gli occhi? Le mie sono constatazioni!” si difese mio padre. Camilla sbuffò.
“ Constatazioni inutili: io amavo te. Non m’importava nulla di come mi guardassero gli altri. L’unico sguardo che contava per me era il tuo! E tutt’ora m’importa poco di come mi guardino gli uomini,Valencia! A volte ti manca solo la clava!” obiettò mia suocera.
“ L’homo sapiens vuole sapere che ne pensi del lago!” scherzò mio padre facendola ridere carezzandole lo zigomo con la punta delle dita.
“ Ok. Ti chiedo solo di non obbligarmi alla colazione a sacco tipo scampagnata. Odio mangiare di corsa!” asserì Camilla.
“ Hanno aperto un nuovo ristorante su una barca,che durante il pranzo e la cena fa il giro del lago. Non ci sono mai stato,ma le recensioni sono ottime. Va bene,principessa,o desidera che mi metta ai fornelli?” la canzonò mio padre prendendole la mano.
“ Andato il pranzo nel covo delle coppiette melense,tanto la melassa non c’ha mai spaventato!” rispose mia suocera.
“ Eravamo noi due a lasciare perplessi gli altri con la nostra melassa!” le rammentò mio padre.
“ Tuo padre melenso…come peggiorare i miei incubi!” mi sussurrò la mia Babi facendomi ridere.
“ Così sarai tu a beneficiare della casa al lago che ti avevo chiesto in prestito!” constatai. Mio padre mi lanciò un’occhiataccia.
“ La frase che hai usato è ambigua e tutta la tavolata sta pensando male di me e di tua suocera,quindi pondera le parole!” mi ammonì.
“ La malizia sta negli occhi di chi guarda. Non intendevo insinuare che tu e mia suocera potreste darvi alla pazza gioia in quella casa! Volevo dire che ci tornerai,mentre hai vietato a me di usarla per la mia luna di miele!” aggiustai il tiro.
“ Hai un loft a Medellin,no? Non capisco perché ti sei fissato su quella casa,che non hai mai visto! Vi sposerete in inverno,quindi la tintarella non è prevista; sarebbe bello arricchire le giornate con del trekking,del turismo culturale e Medellin è perfetta. Per quello che dovete fare un posto vale l’altro. E non vi presterò il mio letto per copulare!” sbottò. Peccato che la dimora da lui menzionata l’avevo venduta quando avevo cominciato ad interessarmi alla mia Babi. Non avrei mai potuto portarla nell’alcova dove avevo trascorso notti con svariate donne!
“ Effettivamente la sola idea che mia madre non abbia solo dormito in quella casa,non la rende un’alcova perfetta per noi due, amore. Mi farebbe senso! A te no?” intervenne il mio amore. A pensarci,non aveva torto!
“ Parole sante! Almeno qualcuna che ragiona!” borbottò mio padre.
“ Cami,ma quando hai comprato quei negligé a cui alludevi e perché? In questi anni te ne sei sempre tenuta alla larga per evitare che tuo marito li interpretasse come un invito ad assolvere ai doveri coniugali! Ti ha sempre disgustata andarci a letto! E di solito mi invii sempre le foto dei tuoi acquisti…Perché ora no?” trillò zia Bea risvegliandosi dal suo letargo mentale. Il suo tatto era commovente!
“ Stavo per mandartele,ma…diciamo che ho sbagliato chat!” rispose lei imbarazzata. Mio padre quasi si strozzò.
“ Nome e cognome dell’uomo a cui le hai mandate! Di sicuro avrà apprezzato! Solo a te capitano queste cose,Dio Mio!” strepitò zia Bea.
“ Almeno lei non ascolta solo la voce dei suoi genitali! Lasciala in pace,Bea! Di sicuro quelle foto le avrà apprezzate di più il destinatario che le ha ricevute per caso rispetto a te. Che poi non è che tu possa dare consigli di moda a qualcuno! Almeno il soggetto in questione si sarà rifatto gli occhi!” intervenne mio padre ricevendo un buffetto sul braccio da mia suocera.
“ Valencia,smettila di fare il maniaco! Posso cantare in macchina?” gli chiese mia suocera imbarazzata cambiando argomento.
“ Non credo esista qualcuno più intonato di te. Era bello quando cantavi sotto la doccia. Ma era ancora meglio quando ti raggiungevo e smettevi di cantare!” replicò mio padre facendola arrossire. La voglia di saltarsi addosso dei due stava diventando imbarazzante.
“ Basta! Volete rivangare il vostro passato comune? Invitala a cena e ne parlate,ma non dinnanzi a me che sono frutto delle vostre docce assieme! E che diavolo!” sbottò Roberta imbarazzandoli. Risi divertito.
“ Veramente non ti abbiamo concepito in doccia!” si difesero i due. Ma che diavolo!
“ Era una sauna. Non credo valga come doccia!” asserì mio padre.
“ Ancora? Non era la sauna. Secondo te l’abbiamo concepita lì,ma io dico che è stato nel letto della casa al lago!” lo corresse mia suocera.
“ Per il lago,pensavo che potremmo fermarci a dormire lì,se ti va!” le propose mio padre.
“ E facciamo un pigiama party? Valencia,ti pare il caso?” obiettò mia suocera.
“ Decisamente. Hai paura di restare sola con me o del fantasma del lago?” la punzecchiò mio padre. Alzai gli occhi al cielo.
“ C’è davvero qualcosa in grado di farmi paura quando sei nei paraggi?” civettò Camilla ottenendo un sorriso malizioso da parte sua.
“ Papà,ti proibisco di risponderle in modo lascivo in mia presenza! Volete mandarmi in analisi,maledizione?!” lo fermò Roberta.
“ Se non ci fermiamo lì,potremmo fermarci a cena al Bonterra e poi a prendere lo yogurt che avremmo dovuto consumare oggi!” le propose.
“ Adoro il risotto all’astice e limone che preparano lì! Mi stai prendendo per la gola,Valencia!” civettò mia suocera.
“ Che acume,Mendoza! Sì,sto cercando di prenderti per la gola e di farti mangiare! Non mi piace per nulla il tuo digiunare! Se l’unico modo che ho di farti nutrire è bearmi della compagnia,farò questo enorme sforzo!” rispose papà serio per poi riprendere a stuzzicarla.
“ Sforzo? E pensare che volevo prepararti il sushi! Mi hai appena offesa!” si risentì per finta mia suocera.
“ Troverò il modo per farmi perdonare anche questo, Mendoza!” le promise mio padre. Il loro tono non mi piaceva per nulla!
“ Dovrai impegnarti molto perché sei stato decisamente irrispettoso. Quasi quasi non ti parlo più!” replicò mia suocera.
“ Che vuol dire che non mi parli più? 40 anni di penitenza non bastano?” le chiese mio padre avvicinandosi a lei per sussurrarle qualcosa. Camilla si sottrasse un paio di volte come in un gioco delle parti fra loro,ma poi cedette ridendo per chissà quale commento di mio padre.
“ Perdonato?” le chiese mio padre sfiorandole la punta del naso. Lei scosse il capo con un sorriso indecente. Tubavano come e più di me e Babi. Perché non riuscivano a darsi una regolata?
“ La mamma sa preparare il sushi da sola! Qualche volta magari ti farà assaggiare i suoi manicaretti!” mi spiegò la mia fidanzata forse con l’intento di porre fine a quello spettacolino a dir poco imbarazzante.
“ Sei proprio una donna da sposare,Mendoza!” flirtò mio padre. Lei rise.
“ O da cui divorziare. Dipende dai punti di vista,Valencia!” rispose mia suocera seria.
“ Il mio punto di vista non è mai mutato. Non vuoi dare un’altra chance a quel coglione,vero?” le chiese mio padre preoccupato.
“ Di tornare ad essere un cameriere? Forse! Meglio cameriere a vita o clochard per uno come lui?” replicò mia suocera divertita.
“ Entrambe,anche se la punizione più grande per chi ti conosce è una vita senza di te!” rispose mio padre. Era innamorato e avrei dovuto solo biasimarlo per l’umiliazione pubblica a mia madre,ma se m’immaginavo al suo posto,mi veniva solo da urlare.
“ Amore,così mi stritoli la mano! Che c’è?” mi chiese il mio tesoro carezzandomi il viso. Scossi il capo stringendola a me.
“ Tu resterai sempre con me,vero?” mormorai.
“ Ma che domande mi fai? Dove vuoi che vada,amore? Certo che resto con te! Siamo in vena di tenerezze?” mi sussurrò strappandomi un sorriso. Se non si fosse risolto l’equivoco in cui eravamo incappati all’inizio, anch’io avrei potuto perdere la mia Babi.
“ Non credo sia il suo caso. E non penso sia opportuno generalizzare! La tua cameriera deve imparare a togliere meglio la polvere! Lo sai che mi fa allergia!” borbottò mia suocera stropicciandosi leggermente l’occhio sinistro rispondendo alla dichiarazione di mio padre.
“ La sete di vendetta è sempre stata uno dei nostri punti comuni!” commentò mio padre carezzandole la guancia.
“ Ti illumini come un albero di Natale quando si parla di vendetta!” replicò mia suocera.
“ A detta di un amico comune,succede anche quando parlo di una persona speciale!” ribatté mio padre allusivo facendola arrossire.
“ L’amico in comune mi ha detto che vi siete visti. Com’è andata?” gli chiese Camilla.
“ Bene,ma non credo resterà integro se non la smetterà con certi voli di fantasia! Si è eccessivamente entusiasmato per il tuo ritorno ed è meglio che se ne stia buono o sarò io a chetarlo e non si divertirà per nulla!” replicò mio padre. Mia suocera arrossì.
“ Almeno qualcuno è felice del mio breve ritorno!” borbottò mia suocera.
“ Mi spiace se ti ho fatto credere il contrario,ma il tuo ritorno è la cosa più bella che mi sia accaduta negli ultimi 40 anni…a parte le varie paternità,naturalmente! Mi sei mancata,scricciolo!” rispose mio padre prendendole la mano.
“ Mi sei mancato pure tu!” replicò mia suocera trasognata. Mi rasserenai quando arrivò Anita con le ordinazioni e mise fine a tutte quelle occhiate melense fra papà e Camilla,ma ripresi a tribolare quando notai il disegno sulla cioccolata calda di mia suocera: un cuore di cacao. Le aveva fatto disegnare un cuore di cacao.
“ Grazie,Anita!” cinguettò mia suocera guardando con un sorriso mio padre,che non smetteva di divorarla con gli occhi.
 
“ Tua madre è intelligentissima,ma c’è una cosa che non le entra in testa da 47 anni a questa parte: che sono io a doverla coccolare,non il contrario! Quando la smetterà di viziarmi?” brontola mio padre visibilmente toccato.
“ Temo mai! Meglio che ti rassegni!” replica Junior divertito. Io invece non ce la faccio a ridere,a non sentirmi in colpa dopo stamani: hanno sofferto da pazzi ed io ho osteggiato il loro rapporto quando ho conosciuto mia suocera,ho accusato ingiustamente mio padre di non aver mai fatto il padre e di non aver mai messo al primo posto me e Susanna.
“ Junior,perché non mi accompagni di sotto?” propone la mia principessa a suo fratello.
“ Noi andiamo di sotto!” annuncia lui mentre Babi mi bacia. Credo che inserirò anche questo nelle cose che le dirò all’altare: che adoro il fatto che riesce a comprendermi senza bisogno di parole!
“ C’hanno lasciato con la scocca da far asciugare. A Junior è piaciuto questo pomeriggio. Almeno abbiamo qualcosa da fare insieme noi 3!” commenta contento per la reazione di Junior al nostro hobby. In effetti farebbe piacere anche a me includerlo nei nostri pomeriggi di modellismo perché ho sempre sognato di avere un fratello maggiore!
“ Mi dispiace di averti chiesto più volte di rinunciare a Camilla e di averti accusato altrettante volte di non essere stato un buon padre. Sei stato un papà formidabile,nonostante tutto!” affermo. Mi fissa sbalordito.
“ La sofferenza di Camilla l’hai scoperta di recente,vero? Dimmi che non  hai rinunciato a riprendertela per colpa mia,della mia enuresi notturna e di Susanna,altrimenti mi sento davvero uno schifo!” aggiungo.
“ No. Ho scoperto tutte le cose orribili che le sono successe solo dopo la cena di benvenuto per Roby,dopo che ci eravamo riconciliati. Se avessi saputo prima ciò che aveva sofferto,non so se sarei riuscito a toccarla senza avere paura di farle del me. Se negli anni avessi sospettato ciò che stava vivendo,avrei preso te e Susy e saremmo andati a Zurigo per salvare lei,Roby,Junior e Barbara da quel mostro. Avrei trovato un modo per conciliare tutto. La logistica è sempre stata il mio forte!” risponde. Ha gli occhi lucidi.
“ È che negli anni mi sono sempre chiesto cosa avessi di sbagliato rispetto a quello,se lei lo amasse di più,se fosse più felice,se lo desiderasse di più,se fosse più tenera con lui quando facevano l’amore. Sono un cretino!” si sfoga.
“ No,volevi darti una spiegazione logica e adesso che sai quello che ha passato,senti di aver avuto dubbi futili rispetto a quel dolore. Immagino che per te sia stato difficile non prenderlo per il collo!” osservo. Annuisce ticchettando le dita sullo scrittoio.
“ So che posso sembrare arido,stronzo,anaffettivo,ma,a parte voi figli e Clizia,Camilla è la sola cosa importante della mia vita. La sola idea che quell’essere le abbia fatto ciò che le ha fatto,che abbia rischiato la vita,mi fa venire voglia di farlo fuori in tanti modi piuttosto dolorosi!” risponde. Lo farei fuori anch’io! Se penso alla mia piccola Babi spaventata che fa la pipì a letto,mi sale una rabbia!
 
[Mario]
Quando il mio amico piomba in casa mia come una furia mentre io e mia moglie stiamo spostando gli scatoloni contenenti gli addobbi,capisco che Betty è riuscita a dirgli tutto e spero pure a preservare l’udito!
“ Dov’è quello stupratore?” mi domanda glaciale. Il fatto che sua moglie si porti una mano alla fronte rassicura me e Sandra sul fatto che non sia diventata sorda dopo aver raccontato tutto ad Armando.
“ Armando,non è in casa!” borbotta Sandra probabilmente pregando in cuor suo che rincasi il più tardi possibile onde evitare di finire sotto un cumulo di macerie.
“ È andato in giro in cerca di qualche altra minorenne da sverginare? Perché mia figlia era minorenne!” replica Armando adirato stringendo la sua pallina anti-stress. Immagino che se Max fosse qui,al posto di quella pallina ci sarebbe il suo collo! 
“ Lo so. Tua figlia era minorenne,mio nipote è un idiota,ma ti prego di calmarti. I nostri figli ci parlano a stento per la faccenda Terramoda e non mi pare proprio il caso di mettere su un altro casino per una cosa di 18 anni fa!” cerco di rabbonirlo.
“ Jimmy lo sa?” domanda stritolando quella pallina.
“ Non saprei. Ma non credo potrebbe chiedere il divorzio per una cosa successa prima che si mettessero assieme!” risponde Sandra.
“ MI SPIEGATE COME DIAVOLO FACCIO AD ASSICURARMI CHE SUSANNA VALENCIA NON LO RIVELI ALLA CENA DEL 24 ROVINANDO LA VIGILIA DI NATALE A TUTTI E TRAUMATIZZANDO I MIEI NIPOTINI?” sbotta.
“ Lo sa pure Susanna Valencia?” chiedo sbigottito.
“ Pure Daniele!” risponde lui. Andiamo bene!
“ Non fare quella faccia,Calderon! Non dirà niente,lo conosco. Lo sa da 18 anni e non ha mai sganciato la bomba per colpirmi,non vedo perché dovrebbe farlo ora!” mi rassicura Armando. Da 18 anni?
Sto per replicare quando si palesa nel salone mio nipote,il quale quando vede Armando vorrebbe scomparire. Ed io,se possedessi un mantello dell’invisibilità,glielo donerei molto volentieri,visto che dubito la mia colf sappia cancellare le tracce di sangue dal parquet. Tutte a me,porca miseria! Ha sempre fatto tardi ed ora,che non dovrebbe,è rincasato prima!
“ B-Buonasera!” balbetta mio nipote tenendosi il più vicino possibile all’architrave del salone con l’idea di fuggire.
“ LO SARÀ PER TE FORSE E ANCORA PER POCO. PER ME,CHE HO SAPUTO CHE UN LURIDO VERMICIATTOLO HA PENSATO DI SVERGINARE MIA FIGLIA MINORENNE,NON LO È PER NIENTE, IMBECILLE!” replica Armando alzandosi dal divano. Anche noi altri ci solleviamo dalle nostre postazioni. So già che per Natale dovrò chiedere un apparecchio acustico!
“ E menomale che doveva stare tranquillo!” sussurra mia moglie alla sua amica. Armando tranquillo? Quando mai?
“ Armando,è una cosa successa tanti anni fa. Mi dispiace,ma qualcuno doveva pur farlo!” bofonchia mio nipote. Mi passo una mano sul volto perché l’ultima frase poteva pure risparmiarsela. Non faccio neanche in tempo a dire mezza parola,che Armando lo afferra per il colletto della polo sbattendolo al muro.
“ SEI IMBECILLE O CHE? QUALCUNO DOVEVA PUR FARLO? GLIEL’AVEVA PRESCRITTO IL MEDICO DI PERDERE LA VERGINITÀ DA BAMBINA E CON UN FARFALLONE COME TE? E NON TI AZZARDARE A NARRARMI CIÒ CHE PROVAVI O NON PROVAVI PER LEI ALL’EPOCA O FINISCE CHE FACCIO IL TUO CALCO IN QUESTO CAZZO DI MURO,IDIOTA!” sbotta Armando sebbene sua moglie cerchi di trattenerlo.
“ Amore,dai! Dobbiamo ancora comprare un cadeau per la cena di tua sorella!” cerca di farlo ragionare Betty. Armando lascia di malo modo mio nipote per poi tirargli il padiglione auricolare.
“ Stammi bene a sentire,razza di decerebrato: stai lontano dalle mie figlie e tieni la boccaccia chiusa perché se mia figlia divorzia per colpa tua,non sarà solo il tuo inseparabile amichetto a fare una brutta fine,ma tu stesso nella tua interezza!” lo minaccia truce.
“ E praticategli una castrazione chimica!” ci raccomanda prima di andarsene furioso. Scuoto il capo fissando mio nipote.
“ Per poco non mi staccava l’orecchio!” si lamenta.
“ Già è tanto che non ti abbia staccato qualcos’altro!” replico.
 
[Patrizia]
“ Esci?” sobbalzo a quella domanda e per poco non sbavo nella stesura del rossetto. Quella specie di idiota in 40 anni non è riuscita neanche ad insegnargli a bussare! Daniele la osanna tanto,ma quella sgualdrina è brava solo a letto!
“ Non hai sentito quello che ha detto la figlia di Nicola Mora? Lui ha un locale nelle vicinanze ed ha rapporti pessimi con Daniele,quindi direi che potrebbe essere il candidato ideale a cui chiedere un magazzino in affitto: Daniele su Nicola non ha potere!” rispondo spruzzando della lacca sui miei capelli.
“ Senza offesa,ma sei sicura? Insomma,stanno per avere un nipote in comune…pensi davvero che per spalleggiare te si metterebbe contro quel satrapo?” obietta piuttosto scettico.
“ Trent’anni fa era pazzo di me e l’avrebbe fatto,perché non dovrebbe farlo ora? In fondo a lui non ho fatto nulla di male e potrebbe guadagnare del denaro!” replico piuttosto sicura.
“ Sì,ma lui e Camilla sono amici da quando si conoscono. E Camilla, per com’è fatta,gli leverebbe il saluto!” risponde grattandosi la tempia.
“ Per fortuna,solo il mondo di Daniele gira attorno a quella! Esistono uomini per cui Camilla Mendoza non è il centro del mondo!” affermo.
 
Si stese dall’altro lato del letto ancora ansante per poi darmi le spalle ed afferrare il suo cellulare per chiamare un taxi atto a riportarmi a casa mia. Era un rituale consolidato negli anni,che mi urtava non poco,ma che evitavo di palesargli onde evitare litigate varie,che comunque non avrebbero risolto un bel nulla. Andava bene uscire insieme,fare sesso,ma non aveva mai manifestato altre intenzioni con me,nonostante ci vedessimo in modo continuativo da 3 anni.
“ Daniele,aspetta!” lo fermai. Alzò gli occhi al cielo per poi posare il suo cellulare sul comodino.
“ Che altro c’è? Sono stanco e vorrei dormire. Mi è concesso o no?” mi chiese annoiato.
“ Vorrei parlarti!” risposi.
“ E di che? Della quotazione del dollaro? Della crisi industriale? Dell’inflazione? Dell’opera? Non ti è bastato il disastro di quando mi hai strappato una cena usando mia sorella? Di cosa possiamo mai parlare io e te,se l’ultima volta che hai letto un libro ancora andavi a scuola? Possibile che mi sia appena liberato dello stress e debba già essere caricato di altro nervosismo? Avanti! Di cosa devi parlarmi?” replicò maligno incrociando le braccia al petto.
“ Fra poche settimane sarà Natale e pensavo di andare da mio padre!” gli comunicai ignorando il suo veleno.
“ Sì,raccontami pure la storia della tua vita o i tuoi progetti familiari che sono curioso! Che vuoi che me ne freghi? Cosa vuoi sentirti dire? Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Non vedo cosa possa importarmene! Vuoi che ti consigli un negozio adatto alle tue finanze per comprargli un cadeau?” replicò sarcastico. Non mi aspettavo mi dicesse che gli sarei mancata o di restare,ma neanche tanta freddezza! Oramai stavamo assieme da un po’ e non capivo!
“ Mio padre vorrebbe conoscerti!” affermai. Mi fissò incredulo.
“ C’è una pagina dedicata a me su Wikipedia. Può cercarla e trovare tutte le informazioni che necessita su di me. Non sono interessato a fare la sua conoscenza né ne vedo il motivo!” rispose.
“ Daniele,ci frequentiamo e credo sia logico. Se un giorno avessi una figlia…” m’interruppe.
“ Io non ho figli e non ne voglio. Se leggessi le mie interviste sui giornali di finanza (il ché ti farebbe solo che bene),sapresti che sono felicemente impegnato col mio lavoro,quindi non intendo né sposarmi né riprodurmi!” affermò risoluto.
“ Ma con quella li volevi!” lo accusai offesa. S’irrigidì gelandomi con uno sguardo truce.
“ Camilla è un capitolo a parte della mia vita. Un capitolo che non intendo discutere con te,visto che non ne saresti in grado. Per Camilla,per dei figli miei e di Camilla sarei stato in grado di buttarmi nel fuoco,di camminare scalzo sugli aghi,di farmi ammazzare. Ma se non posso avere figli da Camilla,allora non ne voglio! E in merito a tuo padre,digli la verità: che è una storia di letto e basta!” decretò.
“ Daniele,io…” farfugliai.
“ Tu che? Credevi ti avrei chiesto la mano,una volta al cospetto di tuo padre? Che poi la tua mano è pure usata,visto che l’ha già chiesta Brickman anni fa! Quando ti ho mai fatto credere che ci sarebbero stati i fiori d’arancio per me e te? Mai. Io non intendo sposarti né ora né mai!” ribatté perentorio.  
“ Io speravo…” farfugliai.
“ SPERAVI COSA? COSA PENSI CI SIA FRA NOI? TE LO SPIEGO IO UNA VOLTA PER TUTTE,SPERANDO DI NON DOVERMI RIPETERE. ABBIAMO UNA BUONA INTESA SESSUALE,CI FACCIAMO VEDERE IN GIRO INSIEME,MA È TUTTO QUI. O PENSI CHE FRA NOI CI SIA UNA GRANDE STORIA D’AMORE,EH? PENSI DI DIVENTARE LA SIGNORA VALENCIA? CHE IO POSSA INNAMORARMI DI TE? IO AMO CAMILLA. IL MIO AMORE PER LEI NON MORIRÀ MAI. NEANCHE LA MIA MORTE METTERÀ FINE AI SENTIMENTI CHE NUTRO PER LEI. MAI.” sbottò.
“ E adesso vattene che voglio stare da solo. Ti sei già trattenuta fin troppo!” aggiunse glaciale.
“ SEI UN DISGRAZIATO!” lo accusai.
“ La scena madre no! Ho mal di testa e non è proprio il caso. Le cose fra noi sono sempre state chiare e se non ti sta bene,quella è la porta. Un’altra con le tue funzioni,la trovo facilmente,non preoccuparti!” rispose brutale. 
 
“ Fai come vuoi,ma,per come la vedo io,sarà un tentativo a vuoto! Pensa che il 24 hai l’appuntamento con quel tipo che ti ha rimediato quel tale. Per carità,è una vecchia panetteria,ma mi pare un buon inizio e con i primi guadagni potresti spostarti altrove. In fondo il locale di Nicola neanche sai com’è ridotto,dopo anni di abbandono!” insiste.
“ Tentar non nuoce! Non che voglia restare in questo rione a vita,ma con Nicola so come trattare! 30 anni fa si sarebbe buttato nel fuoco per me e non credo sarebbe il tipo di locatore pedante e preciso,che pretende tutte le mensilità. O almeno non con me! Abbiamo un passato in comune e certe cose contano. Daniele e quella troia ne sono la prova! E comunque ho un invito per cena,quindi non torno!” rispondo.
 
[David]
Ci mancava solo la tigre in gabbia nel mio salotto! Ma è tanto voler trascorrere una domenica tranquilla con la propria moglie? Ad essere sincero,speravo Susanna Valencia se lo riprendesse togliendolo dal mio sofà ed evitandomi lo spettacolo penoso di vederlo cibarsi di cadaveri! Sembra egoista questo mio pensiero,ma io e Cassandra più che una coppia di neosposi sembriamo due terapeuti!
“ Non mi ama! Me l’ha proprio detto in faccia!” ripete per la centesima volta dinnanzi alla faccia scioccata mia e di mia moglie.
“ Magari se avessimo voluto assistere ad un documentario sulle tigri,avremmo acceso la tv! Puoi sederti?” lo esorto. Mi rifila un’occhiataccia prima di stravaccarsi sgraziatamente sulla poltrona con le braccia incrociate.
“ Susanna è davvero così speciale per te? Insomma…la tua…ehm…ex non è più la stessa Susanna che hai conosciuto,da quello che ho capito. Hai detto tu stesso che è diversa da quando l’hai conosciuta! Sei sicuro di volere al tuo fianco la donna che è diventata?” esclamo.
“ È STATO QUELLO LÌ ASSIEME ALLA SUA CARA MAMMINA A FARLE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO! QUANDO MAI SUSANNA HA PENSATO AI LIBRI,ALLA CUCINA,A REALIZZARSI? SUSANNA VOLEVA FARE LA BELLA VITA A LONDRA CON ME,VOLEVA ANDARE TUTTE LE SERE IN DISCOTECA,NON VOLEVA FIGLI,ODIAVA LA MELASSA. ADESSO VUOLE ESSERE MELENSA,VUOLE DEI FIGLI E MI HA INVOGLIATO A TORNARE A LONDRA PER FARE IL PADRE!” ribatte alterato. Almeno un consiglio giusto gliel’ha dato!
“ Non dubito che il figlio acquisito di Daniele Valencia abbia influenza su Susanna,ma magari ha semplicemente tirato fuori una parte di lei, che teneva ben celata. Non è che in pochi mesi si può fare il lavaggio del cervello ad una persona! Quando venne fuori la gravidanza di Pilar, odiava anche l’idea che Roberto Mendoza si avvicinasse a quel bambino,mentre ora,forse col fatto che suo padre è stato privato dell’infanzia di 2 sue figlie,non vuole che capiti lo stesso anche a te!” interviene mia moglie.
“ Tu la conosci da più tempo: credi davvero che Susanna sia sempre stata quella che è adesso?” le chiede Jorge preoccupato. Mica è un mostro a 3 teste? Magari fosse stata così anche durante la loro relazione…mi sarebbe risultata più simpatica!
“ Magari dava al mondo semplicemente quello che il mondo vedeva in lei! Io non credo ci sia qualcosa con quel ragazzo,ma forse dovresti rispondere alla domanda che ti ha fatto David prima: se Susanna ti rivolesse,vorresti al tuo fianco la Susanna che è ora?” ribatte mia moglie.
“ Quello che so per certo,è che non la lascerò nelle mani di quello lì!” risponde deciso. Spero che a Daniele Valencia non girino più del dovuto e che non lo denunci per stalking!
 
[Giulia]
“ Lo so che sembro pedante con la storia di mia madre,ma ha cambiato umore da quando è tornata dallo studio con l’amico di zio Daniele!” ribadisce il mio fidanzato. L’ho notato anch’io,ma mia suocera è adulta e con un’azienda da mandare avanti,ma non posso mettermi a gestire i suoi rapporti con l’altro sesso!
“ Forse pensa alla reazione che avrà tuo zio quando scoprirà che il suo amico l’ha filmato con mia zia e venduto ai tabloid!” ipotizzo valutando qualche crema di tartufo comprare come omaggio per la cena di stasera. Si gratta la testa poco persuaso da questa spiegazione.
“ Amore mio,non che non mi importi di tua madre,ma potresti collaborare nella scelta del cadeau,visto che siamo già in ritardo?” lo esorto.
“ Penso che il paté di tartufo posso andar bene. Tua zia è una cuoca sopraffina e saprà come usarlo!” risponde afferrando uno di quei barattolini per poggiarlo nel nostro cestino.
“ Riguardo tua madre,pensi che quel tipo le abbia fatto qualcosa?” gli chiedo tornando alle cose serie. Mi fissa per poi annuire preoccupato.
“ Io non so se sia già pronta per un’altra storia. Una volta l’ho beccata a parlare con la foto di mio padre. Come pensi la prenderebbe un ipotetico uomo vedendola ancora così legata al mio papà?” replica. E anche su questo ha ragione!
“ Non vorrei che si auto imponesse di andare avanti pur non essendo pronta!” aggiunge.
“ E tu? Tu sei pronto a vederla con uno che non è tuo padre?” gli chiedo.
“ A patto che non sia né René Vega né l’amico di zio Daniele! Entrambi minano alla stabilità della nostra famiglia già disastrata di suo!” risponde strappandomi un sorriso. Mi stringo a lui lasciandogli un bacio sul collo. Il trillo del mio cellulare mi allontana da tale coccola.
“ Papà!” esordisco.
“ TU LO SAPEVI CHE TUA SORELLA SI ERA FATTA SVERGINARE DA QUELLO?” sbraita. Andiamo bene!
“ Che sorella? E chi sarebbe stato a sverginarla?” gli domando confusa.
“ Milla. È stato Max a sverginarla! Ha deflorato la mia bambina a 17 anni!” risponde furioso.
“ Papà,io allora avevo 7 anni! Milla non avrebbe mai potuto confidarmi una cosa simile! Ti prego,non ti agitare! È passato tanto tempo!” cerco di placarlo. Mi avrebbe rovinato l’infanzia confidandomi una cosa simile!
“ Avrei voluto ammazzarlo!” mi confessa. Non stento a crederlo,conoscendolo!
“ Promettimi di stare calmo e non rovinare la cena di zia Camilla!” replico.
“ Come vuoi. Ci vediamo tra poco!” borbotta prima di riagganciare.
“ Milla ha perso la verginità con Max! Papà l’ha scoperto e non l’ha presa bene! A momenti mi spappolava un timpano!” rivelo al mio fidanzato scioccandolo.
“ E voleva provarci con te? Che razza di pervertito!” commenta seccato.
 
[Nicola]
Quando apro di poco la porta sono spiazzato dal ritrovarmi dinnanzi Patrizia Fernandez. Vorrei sapere cosa diavolo ci faccia qui e perché in tanti anni di sopportazione Daniele Valencia non ha avuto la creanza di insegnarle ad avvisare prima di presentarsi a casa della gente!
“ Posso entrare o devi farmi la radiografia ancora per molto? Sai,fa freddo!” esordisce facendomi notare di non aver spalancato la porta,ma di averla aperta solo di uno spiraglio. Mi trattengo dal dirle che fra i tanti accorgimenti per ridurre la percezione del freddo,potrebbe allungare le sue minigonne.
“ Veramente sono appena uscito dalla doccia,dovrei vestirmi ed io e mia moglie dovremmo ancora decidere cosa ordinare per cena!” rispondo.
“ Non sei il primo che vedo nudo e non sarebbe neanche la prima volta. Posso entrare? Non intendo restare per molto,visto che avrei un appuntamento di affari per cena!” replica. Alzo gli occhi al cielo prima di aprire la porta per farla passare. Che non si dica che sono uno zotico o un maleducato!
“ Quindi non te lo stavi inventando,sei davvero in accappatoio!” commenta fissandomi.
“ Sì,e sarei ancora sotto la doccia se non ti fossi presentata qui senza preavviso!” rispondo.
“ Nicola,chi…” la domanda di mia moglie si interrompe quando la vede dalla cima delle scale. Mi volto a fissarla con i capelli bagnati e il telo di spugna a coprirla dal busto in giù. È bellissima!
“ Spero che almeno voi abbiate l’acqua calda,visto che il tuo caro consuocero,mi costringe a lavarmi con l’acqua fredda!” commenta Patrizia. Mia moglie alza gli occhi al cielo. Le faccio strada verso il salotto perché si sbrighi a tediarci con le sue lagne e per la presenza del camino che potrebbe evitarmi un  malanno.
“ Bella casa!” commenta.
“ C’è altro?” le chiedo seccato. Vorrei asciugarmi,per la miseria!
“ Ho saputo che hai un magazzino inutilizzato e vorrei me lo affittassi!” afferma. Mia moglie la fissa come se avesse 3 teste.
“ E perché dovrei appigionarlo proprio a te?” le chiedo. Mi guarda confusa.
“ Ti darò qualche valida ragione per non farlo: 1) col tuo aiuto tua figlia ha tentato di rovinare la vita di mia figlia e del nipotino che sta aspettando; 2)Camilla è una mia amica e tu vivi col suo stupratore; 3) Camilla è una mia amica e tu le hai rovinato la vita impedendole di ricongiungersi all’amore della sua vita; 4) mio malgrado, Daniele Valencia è il mio consuocero e con tutta probabilità avremo dei nipoti in comune,nipoti ai quali non vorrei essere additato come un cretino dall’altro nonno; 5) non hai mai tenuto fede ad un impegno in vita tua (visto che non sei riuscita neanche a rispettare le promesse matrimoniali),quindi non vorrei trovarmi un locatario moroso da portare in giudizio; e ultimo ma non ultimo: ho già preso accordi con una signora per quei locali e non sono solito rimangiarmi la parola data!” rispondo.
“ E se ti offrissi il doppio?” negozia.
“ Nessuna cifra al mondo potrebbe mai spingermi a correre il rischio di vedere il mio nipotino in braccio a Daniele Valencia che mi indica dicendogli: << Vedi quel cretino? È l’altro tuo nonno,che non è in grado di condurre buoni affari! >>. Direi che ho già dato con la faccenda della Terramoda!” rispondo.
“ Dai,non dire così! Nostro nipote ti adorerà,amore mio!” mi rassicura mia moglie ottenendo un sorriso innamorato.
“ NICOLA,NON RIESCO A CREDERE CHE DOPO QUELLO CHE C’È STATO FRA DI NOI,PREFERISCI DAR CREDITO A LUI E NON A ME!” s’indigna Patrizia. La mia Asia si irrigidisce e spero sia solo per il tono di voce troppo acuto.
“ Vado a vestirmi!” annuncia mia moglie abbandonando il soggiorno.
“ SEI CONTENTA? NON TI BASTANO LE VITE CHE GIÀ HAI ROVINATO? VUOI ALTRE PERSONE SULLA COSCIENZA? LA MIA RISPOSTA È E RESTA NO. E ADESSO VATTENE DA CASA MIA! NON AVEVI UN APPUNTAMENTO?” sbotto furioso.
“ Nicola…” farfuglia lacrimevole.
“ HO DETTO CHE DEVI ANDARE FUORI!” sbotto prima di vederla uscire da casa mia. Tutte a me capitano!
 
[Camilla Senior]
“ Cavolo! Cavolo! Cavolo! Maledizione!” borbotto lanciando sul letto tutti i miei vestiti che tiro fuori dall’armadio. Non ci credo che mi è finito lo zucchero a velo sul pantalone che avevo scelto per la serata! Solo a me capitano queste cose!
Le persone normali si vestono a festa solo dopo aver cucinato, mentre io ho pensato bene di vestirmi per la cena prima di decorare i biscotti. Ed il risultato è che non so cosa mettere! Pure se questo è il meno. La cena è stata organizzata per parlare con i ragazzi di ciò che hanno saputo alle nozze di Nick e non so come si concluderà questa serata,visto che Babi e Giulio hanno scoperto anche altro per opera di quell’idiota!
“ O le coccole o il solletico!” soffia al mio orecchio una voce che conosco bene abbracciandomi da dietro e facendomi rabbrividire. Ridacchio divertita quando cattura fra le labbra il lobo del mio orecchio destro.
“ Non sei molto credibile come borseggiatore,dottor Valencia!” replico ironica intrecciando le dita con le sue.
“ Amore mio,c’hanno messo una bomba nell’armadio? Che è successo sul nostro letto?” mi chiede alludendo alla pila di abiti gettati alla rinfusa sul nostro talamo. Lo fisso colpevole ottenendo un bacio sulle labbra.
“ Non so cosa mettere!” borbotto.
“ Sono 47 anni che te lo dico: sei bellissima qualsiasi cosa indossi!” risponde carezzandomi il viso. Sorrido stringendomi forte a lui.
 
Ero in camera con la musica a palla e la testa nell’armadio alla ricerca del look perfetto. Vale,la mia compagna di banco,aveva ragione: dovevo togliermi quell’amore impossibile dalla testa e focalizzarmi su un ragazzo vero. E lei pregava la mia scelta ricadesse su suo fratello di 2 anni più grande di me. Era per questo che aveva organizzato un’uscita con me,il suo ragazzo,suo fratello,un amico di suo fratello e Bea.
“ Puoi abbassare il volume? Sto cercando di spiegare delle nozioni base a quel caprone di Armando!” esordì la voce di Dan facendomi sussultare. Da che ne avevo memoria ero sempre stata innamorata di lui,ma ero troppo piccola per piacergli. Aveva 20 anni ed io 14 e mezzo.
“ Scusa. Non sapevo steste studiando!” mugugnai col batticuore chiudendo lo stereo. Si accomodò sul mio letto non accorgendosi di essersi seduto sul vestito che avevo tenuto da parte per la sera seguente.
“ Diciamo che << studiando >> è un parolone considerato che tuo fratello ha in mente solo le donne! Secondo me è stato adottato! Non può essere davvero fratello di un geniaccio e di un angelo come te!” asserì. Arrossii imbarazzata.
“ L’angelo sei tu che cerchi inutilmente di cavare sangue da quella rapa alla vigilia del tuo esame! Visto che il vestito che avevo vagliato è inutilizzabile perché ti ci sei seduto sopra,mi aiuti a scegliere cosa indossare domani? Esco con Bea,Vale e 3 ragazzi!” replicai. Si adombrò.
“ Sembra un’uscita fra coppie! Bea sarà fomentata! Sarai bellissima qualsiasi cosa indosserai!” rispose alzandosi dal mio letto per dirigersi verso la porta. Notai cadere dalla sua tasca due biglietti e li colsi. Erano due ticket con data 12 aprile per il film che anelavo vedere.
“ Tu andrai al cinema domani! Chi è la fortunata?” trillai urtata. Aveva un appuntamento galante anche lui e provai un moto di gelosia!
“ Veramente volevo invitarti al cinema,ma hai da fare. Peccato perché volevo comprare una confezione gigante di popcorn al caramello,ma sarà per un’altra volta!” rispose tornando sui suoi passi per riprendersi quei due foglietti. Sentii il cuore uscirmi quasi dal petto. Con me. Voleva uscire con me! Dovevo considerarlo un appuntamento?
“ Che possa scegliere te non ti passa proprio per la mente, giusto? Chi ti dice che non annullerei l’altra uscita? Non mi piace chi decide al mio posto!” obiettai incrociando le braccia al petto. Sorrise divertito guardandomi negli occhi. Sorrisi anch’io di rimando.
“ Bene. Passo a prenderti domani alle 20,scricciolo! E il consiglio che ti ho dato vale ancora: sei bellissima qualsiasi cosa indossi!” asserì.
“ Non sono uno scricciolo! Smettila di trattarmi come una bambina,istrice!” sbuffai. Si avvicinò sempre di più a me facendomi indietreggiare fino a che non urtai contro il mio letto e vi caddi su. Il ghigno divertito che gli comparve sul viso mi strappò un sorriso.
“ Agli istrici piace molto fare il…solletico!” asserì scandendo bene le parole prima di cominciare a torturarmi. Più mi dimenavo più il solletico continuava,quindi mi balenò in testa di emularlo,ma mi blocco i polsi sopra la testa con una mano. Era la prima volta che ci trovavamo così vicini l’uno sopra l’altro sul mio letto e il mio cuore prese a battere fortissimo.
“ Hai tutte le guance tutte rosse!” mi fece notare.
“ Bel modo di dirmi che sono orribile!” borbottai arrossendo ancora di più. Le leonesse che frequentava lui non arrossivano,ma gli saltavano direttamente addosso.
“ Sei bellissima!” farfugliò. Lo vidi deglutire a vuoto un paio di volte con lo sguardo fisso sulle mie labbra. I nostri visi iniziarono un graduale percorso di avvicinamento.
“ Se mio padre vi becca così,finisci per diventare un eunuco,Valencia! Ed io credevo volessi corteggiare la mia sorellina in modo più romantico. Vedo che sei passato direttamente all’azione, dimenticandoti di chiudere a chiave la porta!” esordì Armando quando avevo ormai le labbra di Daniele a pochi millimetri dalle mie. Daniele si alzò dal mio letto e lo emulai.
“ Una della nostra età,no? Perché la migliore amica della mia ragazza ti trova bellissimo e vorrebbe uscire con te…magari domani sera!” continuò mio fratello. Aveva appena rovinato ogni mio sogno romantico proponendogli un programma più allettante con qualche sgallettata.
“ Ho da fare e la tua ragazza è già strana di suo…non voglio accompagnarmi ad esperimenti genetici. Mai sentito il detto << Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei >>? Se la tua ragazza è così non oso immaginare la sua amica! L’unica eccezione a tale detto è Cami che si accompagna a quella pazza di mia sorella senza esserne contagiata!” rispose Daniele strappandomi una risatina.
“ Ti aspetto in camera,Romeo! E taglia corto con questo corteggiamento a mia sorella,che sei qui per studiare non per provarci con Camilla! Invitala fuori se proprio vuoi corteggiarla!” ribatté Armando per poi andarsene. Arrossii imbarazzata.
“ Non dargli retta! È un cretino! Non devi pensare che reputi il tuo invito un corteggiamento,che mi sia fatta castelli in aria! Non mi aspetto nulla da te in tal senso,tranquillo!” mi esagitai col viso congestionato. Mi accarezzò il viso con la punta delle dita fino a raggiungere la nuca.
“ E fai male a non aspettarti nulla da me in quel senso, scricciolo! Vado dal somarello o non sarò libero neppure fra 50 anni e non mi perderei per nulla al mondo l’appuntamento di domani!” rispose regalandomi un bacio sulla fronte prima di lasciare la mia camera. Mi sdraiai sul letto guardando il soffitto con un sorriso ebete e il cuore palpitante.
 
“ Posso ringraziarti per il cuore che hai disegnato sul mio caffè macchiato?” mi domanda baciandomi il collo.
“ Valeva la pena farlo anche solo per questi ringraziamenti,Valencia!” replico protendendomi ai suoi baci.
“ Io e Giulio abbiamo parlato di te,di quello che lui e Barbara hanno scoperto stamani,della mia reazione! Non è stata una conversazione facile! Ha avuto il dubbio che avessi rinunciato a salvarti per la sua enuresi notturna!” mi racconta mentre mi godo le sue coccole. Immagino!
“ Il peggio sarà parlarne con Aisha. Prepara i fazzoletti,amore mio! Molto emotiva la bambina!” rispondo. Ridacchia. 
“ Allora? Cosa indosserà la donna più bella del mondo?” mi sussurra strappandomi un sorriso.
“ Pensavo al twin set di cachemire abbinato ad una longuette nera.” rispondo. Gli viene impedito di replicare perché delle nocche ticchettano contro la porta della nostra camera.
“ Sono Aisha! Posso entrare?” esclama titubante.
“ Sì,entra,tesoro. Mi stavo cambiando!” la autorizzo. Accede alla nostra stanza titubante e sorride sorniona notando il caos che regna sul letto.
“ Neanche in camera mia prima del mio primo appuntamento con Carlos c’era tutto quel casino! Ma è scoppiato l’armadio?” chiede ironica. L’ironia paterna è palese.
“ Era indecisa! Non ci crede quando le dico che è bellissima!” le risponde Daniele. Li fisso sconcertata.
“ Al bando i preamboli,perché non mi hai detto che Giulio faceva pipì a letto e che temevi di essere di nuovo allontanato da lui e da Susanna se quella svitata avesse saputo di mia madre? Perché hai preferito beccarti gli insulti?” chiede diretta. Anche questo l’ha preso dal padre.
“ Perché era una faccenda privata di Giulio,colui che adesso è un uomo. E non potevo mettere i manifesti su questa cosa. Non che preferisca Giulio a te,ma non credevo sarebbe cambiato molto per te. Quelle cose le ho fatte,con un senso,ma le ho fatte!” risponde mio marito.
“ Se permetti,decido io cosa sarebbe cambiato,visto che si sta parlando della mia reazione alla tua paternità! Lasciamo stare! Non mi va di litigare! Ad ogni modo,ora le tue azioni hanno più senso e risultano più umane!” risponde.
“ L’unico poco umano e con parvenze aliene è il tuo ragazzo: ma quanto mangia?” replica Daniele facendola ridere.
 
[Junior]
Qua tutti sembrano essersi dimenticati che a breve dovrebbero arrivare gli ospiti per una cena che hanno voluto loro! Sono spariti tutti tranne Carlos che vorrebbe insegnare il riporto a Lucky, ottenendo tuttavia scarsi risultati.
“ Vado di sopra a dare una svegliata a tutti!” comunico a Carlos,che lanciando la pallina per poco non prende un vaso in vetro soffiato striato.
“ Puoi evitare di distruggere questa casa? Grazie!” lo rimprovero prima di lasciare il salone. Fra la storia dell’olio di mandorle,tutto quello che ha ingurgitato e ciò che rischia di rompere,finisce che Daniele lo ammazza!
Salgo le scale imboccando poi il corridoio verso le camere da letto pensando al fatto che non ho avuto un attimo da solo con Daniele per parlargli di Hildegard e chiedergli consiglio. È uno dei pochi a conoscere per intero la faccenda ed il suo parere potrebbe essere determinante per me! Ad impedirmi di proseguire verso camera dei miei genitori è ciò che intravedo dallo spiraglio lasciato aperto della camera di Susanna. La padrona della stanza è di spalle alla porta con indosso solo un tanga rosa. Mi incanto a fissare il suo fondoschiena perfetto,le sue fossette di Venere,le sue gambe chilometriche,la sua schiena.
“ Ti muovi? Guarda che non viene il Papa a cena,sai?” la esorta Roberta.
“ Ma che fretta hai? Non è ancora arrivato nessuno! Con o senza reggiseno?” replica Nana. Noto Roberta alzare gli occhi al cielo.
“ Se hai quello adesivo,è meglio!” risponde la mia sorella maggiore.
“ Hai poi scelto in che zona prendere casa?” le chiede Roberta.
“ Magari con la cifra racimolata dalla vendita del mio vecchio appartamento potrei prendere qualcosa di più grande e confortevole in una zona meno vicina a localini da movida! Mi daresti una mano?” ribatte Susanna. Una casa magari con la stanzetta per i bambini!
“ Sì,ma guidi tu perché sai che il senso dell’orientamento non è il mio forte. E sarebbe il caso di dare una mano di vernice alla tua casetta di Barbie o potresti impiegarci una vita a piazzarla!” risponde Roberta col suo solito tatto.
“ Non ci credo che quello ha avuto la faccia tosta di venire fin qui!” borbotta Roberta. Ma chi? Psycho?
“ Credo di averlo scioccato rivelandogli di non amarlo più!” replica Susanna.  A momenti mi casca la mascella per la sorpresa.
“ Mai più scioccata di me quando zia Bea voleva comprare come accessorio per le nozze di Giulio e Babi un frontino con la scritta << Happy New Year >> fatta di pailette! Le ho salvato la vita e sembrava pure incazzata!” risponde Roby. In effetti Daniele potrebbe strozzarla per una cosa simile alle nozze dei miei fratelli!
“ Alla fine che hai detto a tuo marito per la storia di Clizia?” le chiede Susanna. Sorrido per il suo altruismo.
“ E che avrei dovuto dirgli? Mica potevo cantargli << Il tempo se ne va >> di Celentano?” replica Roberta. Non mi trattengo scoppiando a ridere immaginando la faccia di Joseph per una cosa del genere.
“ DODO,MA SEI MATTO? SONO NUDA!” sbotta coprendosi il seno con le mani. Non che questo migliori le cose!
“ C’è bisogno di urlare?” replico. Mi ha distrutto un timpano!
“ Sentite,perché non vi fidanzate così la smettete di farmi impazzire con le vostre liti?” interviene Roberta. Sia io che Nana arrossiamo.
“ Scusa! Mi sono trovato a passare ed ho ascoltato. Semmai dovessi cantargli la canzone di fronte alle sue rimostranze,fallo al mio cospetto,ti supplico!” borbotto entrando in camera prima di rivolgermi a Roberta che mi tira una cuscinata. Susanna si volta per indossare uno strano affare che sembra un reggiseno,ma in silicone e senza bretelle né fasce.
“ No,ma potrei raccontargli di quando ti abbiamo trovato in giardino a carponi a fare la pipì come i cani perché volevi un cagnolino! Chissà cosa ne penserebbe!” replica beffarda.
“ Stronza!” borbotto. Nana s’infila in fretta l’abito di chiffon azzurro polvere con delle maniche a tre quarti dévoré.
“ Roberta,mi tiri su la lampo,per favore?” le domanda. Mia sorella esegue mentre lei si specchia.
“ Che c’è? Mi sta male?” mi chiede preoccupata notando il mio sguardo. Devo smetterla di guardarla come se volessi mangiarla!
“ No. Sei bellissima!” borbotto. Roberta si schiarisce la voce.
“ Torno di sotto!” bofonchio per poi lasciare la stanza di fretta chiudendo la porta alle mie spalle. Mi appoggio al muro portandomi la mano alla faccia e chiudendo gli occhi per riprendermi.
“ Che c’è? Hai visto un fantasma?” domanda Aisha facendomi sobbalzare. Con lei ci sono anche i miei genitori.
“ Sì,il fantasma del vaso che il tuo ragazzo stava facendo fuori assieme a tutto quello che ha mandato giù!” rispondo ironico.
 
[Marcella]
“ Qualcuno verrà mai ad aprirci?” domanda mio genero a mia figlia. Lui,Charlotte,Giulia e mio figlio sono andati a fare aperitivo prima di passarmi a prendere,mentre quella svitata di mia sorella ha pensato bene di incontrarsi prima in un hotel col suo amore adorato.
“ Buonasera! Accomodatevi!” ci accoglie Carlos con in mano una pallina da tennis. Lo fisso sbattendo le palpebre.
“ Non credo sia il caso di farci una partita!” scherza mio figlio. Entriamo tutti lasciando che sia lui a chiudere la porta.
“ Daniele e Camilla?” chiedo guardandomi intorno in quella specie di museo di foto di mio fratello e Camilla.
“ Di sopra. Stavo insegnando il riporto a Lucky!” risponde il fidanzato di mia nipote. Spero solo non abbia distrutto nulla!
“ Bene! Ho sentito Mario e dopo un’ispezione alla panetteria di tua nonna,pare che zio Nicola dovrà fare molti lavori di manutenzione. Al poverino è preso un mezzo accidente!” gli comunica Hermes.
“ Immagino!” borbotta Carlos.
“ Siete arrivati! E Bea?” chiede Daniele raggiungendoci con Camilla,Aisha e Junior.
“ Aveva un appuntamento prima!” bofonchio imbarazzata. Quando saprà della figlia di Santiago darà di matto!
“ Ok,non voglio sapere altro! Almeno sarà sedata e non ci propinerà qualche altro regalino osceno!” risponde mio fratello.
“ Dai! Non dire così! Povera Bea! Comunque è meglio andare in salotto,così vi offriamo un aperitivo,intanto che aspettiamo Armando,Betty, Bob e Pilar!” interviene Camilla stringendosi a lui.
“ Sempre che tuo fratello non sia finito in carcere! Avremmo dovuto guardare qualche notiziario,amore!” replica Daniele facendola ridere. È un miracolo vederla serena,dopo il modo in cui si è presentata a casa mia la sera del fidanzamento di Charlotte! Ha ricominciato a ridere solo la sera in cui si sono ritrovati.
 
Le aveva fatto disegnare un cuore sulla cioccolata calda col cacao come fosse una cosa normalissima ed ora se ne stava a cincischiare e a ridacchiare con Camilla come se noi altri fossimo solo un trascurabile contorno. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo a più di 45 anni prima: lei che lo guardava con gli occhi a cuoricino e lui con la faccia trasognata!
“ No,dai! Come sarebbe?” gli sentimmo dire fra le risate.
“ Sapeva già leggere e scrivere quindi quando andai a prenderla il primo giorno di scuola e le chiesi cosa avesse fatto,mi rispose: << Si disegnano solo palline come quelle sull’albero di Natale! >>. Ci misi un po’ a riprendermi!” rispose Camilla incrementando le sue risate.
“ Giulio invece fu rimproverato il primo giorno di scuola. Sarebbe accaduto lo stesso anche se l’avessimo concepito assieme. Anche tu sei gelosa di ciò che ti appartiene. Andai a recuperarlo tutto fiero e la maestra mi disse che aveva detto al suo compagno di banco: << Lo sai che un giorno muori?! >>. Immagina la mia faccia!” le raccontò mio fratello creando sgomento in Barbara mentre Camilla e Roby si guardarono negli occhi prima di fissare Giulio e scoppiare a ridere come delle pazze.
“ Papà! Detta così sembro uno psicopatico,ma quello si era preso senza permesso il mio temperamatite con il foro per la matita grande e per quella standard. Ero piccolo!” si giustificò mio nipote. Camilla e Roberta continuavano a ridere senza ritegno non riuscendo a smettere.
“ Almeno sono riuscito a farti ridere!” commentò Daniele rivolgendosi a Camilla e carezzandole lo zigomo. Lei annuì.
“ Valencia,sei triste?” esclamò Camilla carezzandogli la guancia con una certa devozione. Lui le depositò un bacio sul palmo della mano.
“ Ah perché ci sono pure volte in cui è allegro?” borbottò mio genero. Camilla e Daniele lo guardarono male.
“ Se è per quello che penso io,agitarti non serve a nulla,lo sai,Danny!” lo rassicurò Camilla. Mio fratello s’illumino.
“ Era una vita che non mi chiamavi Danny! Il tuo trasferimento qui aiuterebbe contro la tristezza! Riguardo al resto: avevo dei disegni iniziali,sbagliati,ma li avevo ed ora c’è una scheggia impazzita! Non dirmi che non cogli la volatilità della faccenda,ti prego! Sai benissimo perché non ho mai praticato il trading online…è per evitare uno sfacelo simile,porca miseria! Io odio gli imprevisti!” rispose lui.
“ Ma sta parlando di un canarino?” domandò Bea. Mio fratello serrò i pugni e Camilla gli sfiorò la spalla per evitare di farlo sbottare.
“ Però…è da un mese che ti dico che i tuoi disegni sono sbagliati! Ci voleva Camilla perché te ne accorgessi? Magari potrei tirar fuori una sua foto la prossima volta che ti verranno in mente idee disastrose e lei non ci sarà!” intervenni.
“ MARCELLA,CHE IMPORTA A CHI ABBIA DATO CREDITO? L’IMPORTANTE È CHE L’ABBIA AMMESSO,NO? E POI L’HAI DECISO TU CHE SE NE ANDRÀ? MAGARI POTREI RIUSCIRE A CONVINCERLA!” ringhiò. Camilla si alzò dalla sua postazione.
“ Dan! Sì,l’imprevedibilità della faccenda è preoccupante,ma semmai dovessero mettersi male le cose,limiteremo i danni e salveremo il salvabile!” intervenne Camilla massaggiandogli le spalle. Mio fratello portò le mani su quelle di lei finendo per carezzarle con dolcezza.
“ Attenzione: plurale vuol dire che resti qui a Bogotà? Lo so che sono pressante,ma questi 2 giorni sei stata bene,no? Non sarebbe bello se fossero così tutti i giorni?” replicò Daniele quando lei tornò al suo posto. Come no! Era il mio sogno nel cassetto soffrire d’insonnia per via delle telefonate giustamente infuriate e preoccupate di Patrizia,che già se li figurava a letto!
“ Intendi dire quando Roby è scappata di casa,quando ho discusso con mio fratello e mia cognata o quando stamani per alzarmi dal divano ti ho… a proposito,come stai?” borbottò lei imbarazzata. Daniele ridacchiò.
“ Abbiamo dormito assieme,ci siamo lavati assieme e ti imbarazzi di me? Comunque bene!” replicò Daniele beccandosi un buffo sul braccio.
“ A parte Roby,sei l’unica cosa bella che mi è successa in questo periodo terribile!” le confessò Daniele facendola arrossire e sorridere.
“ Nonostante tu mi abbia aspettata un bel po’ oggi al ristorante? Pensare che non mi hai neanche redarguita! So quanto odi le persone ritardatarie ed invece mi hai accolta con un sorriso!” ribatté lei.
“ Ti aspetterei anche tutta la vita,lo sai!” le sussurrò Daniele carezzandole la mano. Alzai gli occhi al cielo.
“ Diciamo che di attesa ce n’è stata già troppa fra me e te, no? Giuro che non ti lascerò mai più ad aspettarmi!” replicò Camilla languida strappandogli un sorriso melenso.
“ Mi perdoni per le atrocità che ti ho detto da quando sei qui? Ti ho detto che non ti avrei perdonata neppure se ti fossi inginocchiata ai miei piedi,ma ora so che non c’è nulla che debba perdonarti,che sei una vittima anche tu. Sappi che sono disposto ad inginocchiarmi ai tuoi piedi perché tu dimentichi le mie cattiverie,le mie umiliazioni…” le sussurrò Daniele. A Camilla si riempirono gli occhi di lacrime.
“ Shhh…il 26 ottobre del 1995 ci siamo addormentati e ci siamo svegliati oggi,ok?” replicò Camilla carezzandogli i capelli. Daniele annuì prendendole la mano. Scossi il capo incredula dal loro amoreggiare continuo come se tutti noi non fossimo lì. Erano due sfacciati!
“ Mamma,sei ancora arrabbiata con lo zio?” le chiese sua figlia.
“ Ho fatto tanto per tutelarti,compreso sorbirmi tuo padre ( e non è stato facile!),e guarda! Da Betty non me l’aspettavo!” sbottò Camilla.
“ Ti ho sempre consigliato di essere più selettiva nelle tue amicizie!” le rammentò Daniele.
“ Ed io che credevo apprezzassi Betty! O inviti al Bonterra solo le donne che disprezzi?” replicò lei polemica.
“ Cami,la cena è durata 10 minuti e conosci i motivi! Non puoi serbarmi rancore per questo o rinfacciarmelo a vita!” si giustificò lui.
“ Complimenti per essere uscito a cena con mia cognata e per aver tentato di sedurla!” borbottò sarcastica lei.
“ Volevo solo un anticipo sulla mia mensilità. Tua cognata non è proprio il mio tipo. Ed ha quel genere di ironia in grado di irritarmi!” si difese lui.
“ Come credi! Non è a me che devi spiegazioni!” ribatté lei scostando la mano di mio fratello dalla sua. Daniele intrecciò le loro dita ancora.
“ Non voglio che mi tieni il muso! Facciamo pace,dai!  Tuo fratello dovrebbe parlare meno e farsi curare se pensa che tutti siano interessati alla moglie. C’è di meglio in circolazione di una che cerca di ammazzarti!” rispose Daniele carezzandole la gota con la punta delle dita.
“ Alludi alle tue fiamme o a tua moglie? No,perché in tal caso dovresti farti curare tu!” replicò Camilla.
“ Alludevo ad una testona che ama rinfacciarmi le cose e con cui mi piace passare il tempo perché il dialogo non rischia mai di languire!” rispose mio fratello strappandole un sorriso. Mi passai la mano sulla fronte. La cena per celebrare mia nipote si era trasformata nella cenetta romantica per lui e Camilla con tutti noi come spettatori non paganti. Mi sembrava di essere al cinema alla proiezione di un film romantico. 
“ Mi stai dando della logorroica?” si risentì fintamente Camilla.
“ No,e se fosse non mi lamenterei. A me piace il suono della tua voce,è la mia melodia preferita. Ma ammetterai che parliamo di tutto: dall’arte all’economia,dall’opera alla filmografia,dai viaggi alla letteratura. Sai cosa vuol dire cenare con donne che quando domandi loro cosa ne pensano dell’ultimo best seller uscito o dell’opera ti fissano come parlassi arabo? Io sì ed una perdita di tempo e di denaro! Sei colta,intelligente,brillante,divertente…è difficile annoiarsi con te!” le rispose mio fratello. Camilla aveva gli occhi lucidi.
“ Non so cosa voglia dire uscire con una relegata nella sua ignoranza,ma so cosa vuol dire passare 40 anni con uno che credeva Tolstoj fosse un pittore,che ha scambiato Kafka per il fidanzato di Roby e che credeva il Pulitzer fosse un cocktail…c’è di peggio! A meno che tu non abbia trascorso gli ultimi 30 anni con la donna dell’esempio che hai citato. In quel caso,in una gara fra sfortunati,siamo pari! Ma immagino che una che ha studiato alla San Marino abbia una certa cultura,no?” replicò Camilla con un’ultima stoccata velenosa verso Patrizia.
“ Come no…le straborda dalle orecchie!” borbottò Daniele. Il cellulare di Roberta emise un suono e lei sorrise guardandolo.
“ Notte agitata per Clizia! Mi ha avvisata che domani dormirà dalla nonna…ehm l’altra!” comunicò mia nipote ai suoi genitori.
“ Amore mio,con tutto il bene che può provare per me,non credo potrebbe mai farsi 16 ore di aereo per dormire da me e ripartire il giorno dopo! E poi non saprei dove ospitarla,ad essere onesti!” le rispose giustamente sua madre.
“ Saranno felici i tuoi suoceri di conoscere tuo padre! Spero di esserci quando Joseph lo racconterà alla sua matrigna!” sghignazzò Camilla.
“ Non so come la sopporti Agnes! La poverina deve aver sparato i botti quando l’ex moglie di Abel si è tolta dai piedi!” replicò Roberta.
“ Tutto questo per sciropparsi una minestra riscaldata!” commentò Patrizia.
“ Magari per la mia consuocera Abel rappresenta il suo piatto preferito,quello che mangeresti ad ogni ora!” rispose Camilla.
“ E allora perché l’ha lasciato?” obiettò Patrizia.
“ Perché è stata costretta a lasciare il paese per via del lavoro del padre. È successo 50 anni fa e all’epoca non c’erano i social,i cellulari e tutte queste diavolerie moderne,quindi l’ha perso e appena ha avuto modo di ritrovarlo se l’è ripreso. Direi che ha fatto bene,visto che stanno insieme da 17 anni! Ed è stata anche fortunata!” ribatté Camilla. Sembrava una partita di tennis!
“ Dici perché lui l’amava ancora? L’amore vero non muore mai!” intervenne Daniele languido. Alzai gli occhi al cielo.
“ No,perché Abel non ha abusato dell’amore della nostra consuocera per relegarla al ruolo dell’amante (vedi Bea) e perché la mancaza di figli da parte di Abel ha reso le cose più facili: non avrebbero preso in simpatia Agnes per aver scalzato la loro madre!” chiarì Camilla.
“ Agnes è un angelo. L’avrebbero adorata come Joseph adora Abel,mamma. Poi a questi ipotetici figli di Abel sarebbe bastato conoscere Melania per considerarsi fortunati!” rispose Roberta facendola ridere.
“ E comunque i figli non possono rappresentare un impedimento al coronamento dei sogni d’amore dei genitori. È meglio avere un genitore felice che uno infelice! Sono sicuro che questo Abel avrebbe scelto ugualmente di seguire il suo cuore anche se avesse avuto figli! Inoltre mi pare innamorato,quindi non credo avrebbe mai relegato il suo grande amore al ruolo dell’amante!” asserì Daniele. Camilla annuì mesta.
“ Cami,si può sapere cosa ti angustia?” le chiese Daniele lasciando scorrere i polpastrelli sull’avambraccio di lei,che sospirò preoccupata.
“ E se la casa non dovesse bastargli? Se non volesse lasciarmi libera? Se Junior dovesse schierarsi dalla sua parte?” chiese ansiosa.
“ Calma! Tu devi focalizzarti solo sui ragazzi. A quello penso io. È da una vita che sogno di fargliela pagare! Vedrai che fra qualche anno non ricorderai più neppure che faccia abbia o quale sia il suo nome!” la rassicurò Daniele carezzandole il viso e il profilo del collo.
“ Difficile dimenticare il nome di chi ti ha distrutto la vita!” borbottò lei.
“ Non mi chiamerò più Daniele Valencia se entro una settimana non vivrai la vita che hai sempre sognato e meritato!” le garantì lui.
“ E cosa voglio?” domandò lei civettuola. Alzai gli occhi al cielo esasperata.
“ Vuoi vivere con l’uomo che ami e che ti ama,con l’affetto dei figli e dei nipoti. Vuoi viaggiare,essere svegliata con la colazione a letto, andare al cinema,al teatro…” rispose Daniele. Lei arrossì sorridendo divertita.
“ Non è detto che l’uomo che vorrei voglia me. Siamo stati assieme 7 anni e sai quanti difetti ho!” obiettò lei. Daniele le sfiorò la mano.
“ È impossibile smettere di amarti anche quando stai male per la dismenorrea,quando sei incinta ed hai gli ormoni decisamente pazzi e le voglie più assurde agli orari più improbabili,quando ti va male un qualcosa e sei triste… Ti ho vista nei momenti peggiori e ciò non ha placato il mio amore per te,anzi! Chiunque sarebbe lusingato di avere il tuo cuore ed il tuo amore. Sei una gemma rara!” rispose mio fratello. Ci mancava la colata di melassa! Tanto valeva che ci mandasse tutti via e si facesse la sua bella sospirata cenetta a lume di candela con lei!
“ Cami,e se andassimo a fare shopping uno di questi giorni?” squittì Bea. Entrambi sussultarono spaventati.
“ Domandalo a tuo fratello che mi ha programmato praticamente tutta la settimana!” rispose Camilla divertita.
“ Cami passerà il suo tempo con me. Le nozze dei ragazzi si avvicinano. Abbiamo da fare!” rispose categorico Daniele.
“ Se volete,vi aiuto!” si offrì Bea. Mi passai una mano sulla fronte e lo stesso fece Roberta.
“ Meglio di no!” risposero all’unisono mio fratello e Camilla prima di scoppiare a ridere con i visi un po’ troppo vicini. Daniele sfiorò il naso di lei con il suo e si attorcigliò un suo ciuffo ribelle attorno all’indice prima di portarle la ciocca dietro l’orecchio come fosse una cosa naturale,come fosse appropriata tale distanza ravvicinata con una donna che non era sua moglie.
“ Ho incontrato Karina Ibarra prima di incontrare la signora Fernandez. Mi ha chiesto di te… Perché fai quella faccia?” gli raccontò Camilla per poi accorgersi dell’espressione di Daniele.
“ Ho incontrato Humberto Ferran. Ha visto la fede ed ha iniziato una menata infinita sui sogni d’amore che si avverano come il suo con Karina… Era troppo lungo da spiegare… Ha pensato che fossi mia moglie!” farfugliò Daniele prendendosi varie pause. Lei ridacchiò.
“ Bene! Almeno lui e Karina hanno ricevuto una versione comune dei fatti. Pure lei ha cominciato con un elogio all’amore e non volevo farle notare che a volte i sogni non si avverano!” rispose lei. Se ne vantavano anche di essere due bugiardi e di essersi inventati una vita non loro?
“ Due bugiardi incalliti,eh? Come quando t’inventavi di andare a casa delle amiche per passare la notte fuori!” la punzecchiò Daniele.
“ Detta così pare sconveniente. Mentivo per passare la notte con te. Non mi pare ti dispiacesse!” rispose lei suadente.
“ Quando mai! Chi ha mai detto questo? Sono stati i soli anni felici della mia vita!” replicò Daniele carezzandole il viso.
“ Certo questi 40 anni li abbiamo trascorsi dormendo,ricordi? Ad ogni modo,rischiamo sul serio di finire nello stesso girone dell’inferno,sai? Finisce che mi devi sopportare pure lì con tutto il mio caratteraccio!” scherzò lei. Lui rise.
“ Non sarebbe più un inferno in tua compagnia,ma il paradiso,scricciolo!” flirtò Daniele ottenendo uno sguardo malizioso da parte di lei.
“ E non ero la sola ad infrangere le regole. Quante volte ti sei arrampicato di notte per entrare in camera mia?” ribatté Camilla.
“ Almeno quante volte l’hai fatto tu. Eri una piccola scimmietta. Una volta ho avuto paura cadessi di sotto!” le rispose Daniele. Roby rise.
“ Non facevate prima a chiedere il permesso?” domandò Giulio confuso.
“ Il romanticismo non l’ha ereditato da te,Daniele! Troppo pragmatico questo ragazzo!” sghignazzò Camilla strappandogli un sorriso. 
“ E comunque non hai risposto alla mia proposta,Mendoza! Dai!” la incalzò Daniele con la faccia da cane bastonato.
“ Le sopracciglia a tetto spiovente,no! Valencia,quando eravamo ragazzini funzionava,ma ora sono una donna adulta!” rispose lei.
“ Davvero non hai più 20 anni?” la lusingò lui strappandole un sorriso. Roberta li fissava basita e Daniele se ne accorse.
“ Amore,ascolta,so che ti sembra strano che sia così  gentile con la mamma,ma se viviamo in questo caos e dobbiamo fare i pendolari per vederci la colpa non è di tua madre,che è colei che ha sofferto quanto noi! È colpa di quello stronzo che si è messo fra noi due,di chi ha mandato l’invito al mio matrimonio alla mamma,di chi c’ha messo i bastoni fra le ruote. La mamma non ti ha detto di me perché credeva ti avessi rifiutato e non mi ha mai detto nulla negli anni per non pressarmi perché dopo l’invito alle mie nozze,mi scrisse una lettera finita chissà dove. Ma sappi che me la pagheranno tutti! Li annienterò! So essere molto meno tenero di come sono con te!” rispose Daniele deciso.
“ L’hai fatto per questo,mamma?” domandò Roberta a Camilla,che annuì.
“ Ne avresti sofferto. Avevi meno di 10 anni e se ti avessi detto la verità dopo avergli scritto,avresti trascorso le tue giornate alla finestra ad attenderlo per poi venire delusa. Io avevo i ricordi a cui appellarmi per non odiarlo,ma tu? A te sarebbero bastati i miei aneddoti? Poi sei cresciuta e addirittura mi è stato detto di essere stata per lui un diversivo. Sì,ho dovuto tollerare anche questo e non è stato facile. Avrei mai potuto dirti: << Amore mio,sei frutto non di un amore,ma figlia di un ragazzo che si annoiava ed ha per questo cominciato una storia con la sorella del suo migliore amico,che al momento detesta! >>? Lo so che in questi anni ti sei sentita incompleta,che hai anelato da sempre un padre amorevole. La sera prima delle tue nozze mi hai detto che sentivi come se avessi scordato di invitare qualcuno d’importante,ricordi? Sentivi un vuoto. Sapevo che quel vuoto era tuo padre!” rispose Cami. Gli occhi di mio fratello erano colmi di lacrime.
“ Tua madre ha lasciato tuo padre e non l’ha più cercato sia per non pressarlo sia perché non avendo risposto alla lettera credeva la reputasse sporca come si è sempre sentita lei!” spiegò Bea trafitta con lo sguardo da Daniele. L’avevo giudicata male.
“ AVRESTI POTUTO DIRMELO PER GLI 80 ANNI,NO? CHE DIAVOLO ASPETTAVI A DIRMELO?” sbottò Daniele. 
“ Dan,le ho chiesto io di non dirti niente. Quando non hai risposto alla mia lettera,ha inveito con tante parolacce. E prima che tu me lo chieda: no,non sapeva che Roby fosse tua figlia. Non volevo lo sapesse prima di te!” intervenne Camilla.
“ Hai altre rivelazioni da farmi inerenti a Camilla,Bea,o sono finite?” le ringhiò Daniele quasi terrorizzandola. Lei scosse il capo.
“ Ha ragione ad avercela con me. Tu non sai tutto,Cami! Ma io non lo sapevo o non mi sarei mai messa di mezzo per farlo uscire con… Non ti avrei mai fatto questo se me l’avessi detto prima! Scusa!” singhiozzò Bea. Detto cosa?
“ SCUSA UN CORNO! CREDI CHE SE AMMAZZASSI UNO POI BASTEREBBERO DELLE SCUSE PER RESUSCITARLO? SAI CHE SERATA DI MERDA HO TRASCORSO PER IL TUO RICATTO? Anche se ho trascorso anche anni peggiori! E se proprio devo prendermela con qualcuno che non sono io,direi che non sei tu quella persona!” sbottò Daniele. Camilla lo guardò storto prima di raggiungere Bea.
“ E sarei io? Quando mai ti ho puntato un revolver alla testa? Quando?” esplosi infastidita da tale insinuazione.
“ Un revolver no,ma il marcio nella nostra cerchia l’hai portato tu. Chi è che se la portava sempre dietro anche in occasioni che non la riguardavano permettendole di scodinzolarmi dietro? Quando le tue nozze con Mendoza sono saltate,mi sono messo a cercarti fidanzati fra i miei amici? Ad Armando hai fatto venire l’ulcera per un anno con la tua trovata di infiltrarla persino in azienda! Era più isterico del solito e magari se non ti ha sposata è pure per non ritrovarsela fra i piedi! Hai amicizie discutibili,Marcella! Te l’ho sempre detto!” replicò Daniele.
“ Danny,dai!” s’intromise Camilla. 
“ Se proprio vuoi fare qualcosa,evita che mi propini probabili fidanzati!” la freddai.
“ Come se avessi il potere di cambiare la testa dura di tuo fratello! Marce,io ti capisco: certi dolori non passano. Ti è capitato fra capo e collo,senza che lo volessi e sei perseguitata dal vostro ultimo bacio,dal vostro ultimo abbraccio,dall’ultima volta che gli hai detto di amarlo, anche se non sapevi sarebbero state le vostre ultime volte. E credimi non staresti meno male se ne avessi avuto la consapevolezza quando sono avvenute! Anzi avresti finito per non viverti felice neppure quelle ultime esperienze con lui!” asserì. Mi sfuggì una lacrima.
“ Vado al bagno!” borbottò Daniele con gli occhi lucidi per poi dileguarsi. Roberta fece per seguirlo,ma Camilla la fermò.
“ Quando sta così,è meglio lasciarlo solo,credimi!” le suggerì sua madre.
“ Puoi evitare di sottolineare di continuo che tu e mio marito avete avuto una storia?” si risentì Patrizia.
“ E se non lo faccio,che fai? Mi mandi via? Solo che io uscirei dall’ingresso principale,mentre sai Daniele il minuto seguente da dove ti farebbe uscire? Dalla finestra o dalla porta di servizio! Per una votla in vita tua,segui un consiglio intelligente e stai zitta che è meglio! Per la tua filosofia di vita,gli uomini guarderanno anche per ultimo l’intelligenza fra i pregi della donna ideale,ma ti assicuro che nella vita,soprattutto alla nostra età, serve più un cervello funzionante che un bel paio di gambe. Accetta la realtà: per Daniele vali meno del ruotino di scorta che ha nel portabagagli…quello almeno gli è utile a qualcosa!” la zittì Camilla. Il silenzio prese possesso di quella tavolata e di quella casa per i minuti che intervallarono l’allontanamento di mio fratello e il suo ritorno al tavolo.
“ Tutto bene,papà?” gli chiese Roberta. Annuì,ma i suoi occhi rossi e gonfi lo tradirono. Si rimise a sedere come se nulla fosse.
“ Anita,di sopra si è rotto un vaso. Dovrebbe spazzare prima che qualcuno si faccia male!” borbottò Daniele verso la domestica.
“ E la mamma come ha conosciuto Joseph non come operaio,ma come…ecco…” farfugliò mio fratello rivolgendosi a Roberta.
“ Nudo. L’ho conosciuto nudo come fidanzato di nostra figlia e non è stato un momento felice della mia esistenza! Già è tanto che la cosa non abbia avuto ripercussioni pure su Barbara!” rispose Camilla. Roberta ridacchiò mentre mio fratello rimase basito.
“ Aspetta…che vuol dire che c’era anche Barbara? Se è successo 17 anni fa…aveva 7 anni! Tua figlia ha visto per la prima volta un uomo nudo a 7 anni? Oddio! Ora capisco perché è rimasta vergine fino ai 24! Era traumatizzata!” farfugliò Daniele.
“ La mamma sarebbe dovuta partire nel pomeriggio ed io la chiamai da scuola perché ero caduta sbucciandomi il ginocchio. Avevo 6 anni e mezzo o 7. Comunque entrammo in bagno e nel box doccia c’era Roby…non da sola!” raccontò Barbara imbarazzata.
“ Un momento che sono felice di essermi perso o Joseph non sarebbe qui! Immagino la reazione di tua madre!” commentò Daniele scioccato.
“ Ci ordinò di raggiungerla di sotto,possibilmente vestiti! Era incazzata nera e Joseph ha temuto per la sua incolumità!” narrò Roberta.
“ Se ci fossi stato io,al piano di sotto non ci sarebbe arrivato…sarebbe deceduto in bagno!” rispose Daniele tombale.
 
“ Susanna e Roberta?” chiedo atterrita all’idea che possano essersi scannate vicendevolmente. Il figlio di Camilla mi indica il piano superiore.
“ Allora? Avete già deciso dove organizzare questo baby shower?” domanda Camilla. Mia figlia mi bacia la tempia.
“ A casa di mia madre. Naturalmente se lei…se tu e Beatrice andaste a darle una mano,evitando che sia zia Bea ad offrirsi,sarebbe meglio, Camilla!” risponde Charlotte. Arrivano dalla cucina anche Giulio e Barbara,che ci salutano cordialmente.
“ Naturalmente. Va a finire che altrimenti diventa il party di capodanno! Avete fatto una wish list per farci orientare su cosa avete già comprato e cosa no?” domanda Daniele.
“ Zio,magari non unicorni. Mio marito ha pensato bene di comprare due unicorni alti 50 cm. Sarà divertente quando dovrà spiegare alle nostre bambine che non potranno cavalcare quei peluche per evitare di finire a faccia per terra!” risponde mia figlia. Jean ridacchia divertito.
 
[Natalia]
Guardo in streaming una puntata di Temptation Island mentre aspetto che papà rincasi. È uscito stamane e non è ancora tornato e,a dirla tutta sono un po’ preoccupata. Non vorrei fosse andato da quei due matusalemme a spifferare tutto,visto che non saprei come ripagarli!
Mio fratello mi strappa di mano il telecomando e silenzia il televisore urtandomi non poco. Sa benissimo che è una puntata clou e che non mi piace doverla rivedere all’infinito per perdermi il passaggio a cui ha appena disattivato il volume.
“ Possibile che tu riesca a guardare allegramente la televisione senza avere notizie di papà,che hai traumatizzato?” mi rimprovera.
“ Perché credi che se conoscesse il tuo segreto,verrebbe con te al gay pride?” ribatto.
“ Io non faccio male a nessuno; tu sì!” obietta fulminandomi con lo sguardo.
Le chiavi nella toppa interrompono le mie paturnie e per un altro verso le accentuano. Poso la ciotola delle chips che stavo mangiando e mi alzo dal divano levandomi le briciole dai leggins.
“ Hai mangiato?” farfuglio quando accede al salotto tenendo la giacca appesa all’indice dietro le sue spalle.
“ Dici che avrei potuto consumare un pasto prima di finire alla mensa dei poveri per ripagare il mio migliore amico e la donna che sta per sposare di essere stati sputtanati sul web da mia figlia?” replica. Bastava un << no >>!
“ Vedo che sei ancora dell’umore per guardare queste stronzate! Vado a farmi un bagno!” aggiunge alludendo alla puntata che stavo guardando prima di virare in direzione del bagno.
“ Papà,lo so che sei arrabbiato,ma non possiamo parlarne?” lo fermo.
“ No. Daniele è il mio migliore amico da quasi 50 anni ed io non so proprio come farò a dirgli che mia figlia ha pensato bene di filmarlo e venderlo ad un giornalista per farlo sbeffeggiare!” risponde seccato.
“ Vuoi dire che non gliel’hai detto?” gli chiedo speranzosa.
“ Ne ho parlato con Marcella,sua sorella. La mentalità è quella,ma è più ponderata nelle reazioni!” risponde.
“ STAI SCHERZANDO? HAI RACCONTATO TUTTO AD UNA SCONOSCIUTA?” mi altero.
“ Tu hai messo l’intimità di quei due nelle mani di un popolo di sconosciuti!” ribatte pungente. Alzo gli occhi al cielo.
“ Immagino che tua sorella ti abbia ragguagliato sulle sue prodezze!” si rivolge a Fer.
“ Avrei preferito non lo facesse,ad essere onesto. Avrei dormito sogni più sereni senza venirne a conoscenza! Io non ci credo che si è messa a filmare Daniele Valencia intento a pomiciare con la sua attuale compagna. Sarebbe stato meno peggio se gli avesse rigato la macchina nuova!” borbotta mio fratello.
“ Grazie tante,Giuda!” sibilo seccata.
“ Papà,voi siete amici. Capirà che è stata una cazzata,no?” mi auguro. Si passa le mani nei capelli brizzolati.
“ TU DANIELE NON LO CONOSCI. QUANDO C’È DI MEZZO CAMILLA NON ESISTONO PARENTI O AMICI CHE TENGANO! IN QUELL’ARTICOLO CAMILLA È APOSTROFATA COME UNA POCO DI BUONO CHE SI È SCOPATA PER ANNI IL SUO EX PUR ESSENDO SPOSATA E DANIELE SAREBBE CAPACE DI ROVINARE QUALCUNO PER OFFESE MENO GRAVI ALLA SUA DONNA!” sbraita. Andiamo bene! E questa chi è? La Madonna?
“ Non si può proprio fare nulla?” replico.
“ Vuoi scoparti pure lui? Direi che perdi il tuo tempo! Chiedine conto a tua madre,che non è riuscita a strappargli neanche una cena. Vestiti e levati le briciole di patatine dalla faccia,piuttosto!” risponde tombale prendendo la direzione del bagno.
 
[Barbara]
È difficile allontanare lo sguardo dal braccialetto che mia madre usa per coprire quella vecchia cicatrice,così come trovo complesso non pensare alle cose scoperte in questi giorni. Ci riesco solo quando sono fra le braccia di Giulio,quando i nostri corpi si fondono in un unico essere,quando sono accoccolata sul suo petto.
“ L’ultimo sopralluogo è il 24 mattina,vero?” chiedo alla mamma e a Daniele.
“ Sì. Tu e Giulio sarete con noi,vero? Anche perché dovremmo passare alla gioielleria per ritirare le fedi!” risponde mia madre.
“ E il servizio fotografico?” chiede Aisha. Lo sguardo dei padroni di casa si posa su di lei.
“ Ginger,era una sorpresa. Va beh…la faccio breve: con Giulia e gli altri avevamo pensato ad una Limited Edition natalizia: abiti da indossare durante le feste in vendita solo online con un paio di mise curvy per introdurre la nuova linea dell’Ecomoda. Stavamo ragionando se inserire anche due borse,ma questo deve dircelo Susanna!” esordisce Carlos.
“ Parlarne prima con noi,no?” borbotta zio Armando. Junior e Susanna si fissano.
“ Direi che si può fare per le borse,no? Una verde con dettagli argento e un’altra rossa con dettagli dorati!” accetta Junior.
“ Mi aiuti,vero?” gli domanda Susanna titubante.
“ Direi proprio di sì. Hai detto di aver pensato ad una specie di simbolo da riproporre in ogni collezione. Tipo pois? Se vuoi davvero piazzare sulle varie borse le tue iniziali intrecciate tipo Louis Vuitton,non ti aiuto,sappilo!” replica Junior.
“ Niente SV intrecciate. Fa tanto << Signoria Vostra >>. Pensavo ad un quadrifoglio: papà l’ha regalato alla tua mamma per chiederle di sposarlo; porta fortuna; e la nostra cagnetta si chiama Lucky. Ha un filo logico,vero?” ribatte Susanna facendo ridere Junior per la storia della << Signoria Vostra >>.
“ Tanti piccoli quadrifogli su tinta unita. Mi piace. Potrebbe funzionare! Brava,Nana! Domani ci lavoriamo! Dev’essere tutto pronto in tempi celeri!” accetta con entusiasmo Junior.
“ Le borse non potrebbero essere 3?” chiede Susanna. Bob alza gli occhi al cielo.
“ Ecco che comincia ad allargarsi! E la terza fantasia di che colori sarebbe?” borbotta mio cugino ancora urtato con lei.
“ Blu e argento. Ma essendoci anche un abito premaman pensavo ad una borsa per neomamme. Qualcosa di funzionale,ma elegante! Potresti regalarla anche a tua moglie per quando nascerà vostro figlio!” risponde Susanna.
“ Grazie,ma non necessito dei tuoi consigli per sapere cosa regalare a mia moglie. Comunque,se per gli altri va bene,è ok anche per me! Potrebbe funzionare come idea!” accetta a brutto muso. Il suono del campanello interrompe la nostra riunione. È Giulio ad offrirsi per aprire la porta sperando sia sua zia ad aver deciso di degnarci finalmente della sua presenza.
“ Speriamo non abbia portato nulla di imbarazzante!” borbotta mia madre facendo ridere Daniele. Le risate cessano quando Giulio arriva in sala da pranzo in compagnia del dottor Vega.
 
[Charlotte]
Ticchetto nervosamente le dita sul tavolo fermata solo dalla mano di mio marito sulla mia. In questo momento vorrei solo abbracciare la mia mamma per rassicurarla,ma mi accontento di guardarla regalandole il mio miglior sorriso.
 
Era la vigilia di Natale del 2014 e stavamo festeggiando tutti insieme a casa di Giulio e Susanna. A Giulio Babbo Natale aveva portato la ferrovia che tanto desiderava e lo stava assemblando assieme a suo padre,al mio papà e a Jean,che,da piccola peste di 3 anni,non vedeva l’ora di giocare col suo cuginetto. Quando più di 2 settimane prima avevamo ospitato Giulio e Susanna a casa nostra,ci eravamo divertiti, sebbene Giulio nutrisse qualche timore all’idea di non rivedere più suo padre.
“ Principessa,tu non scarti il regalo di Babbo Natale?” mi chiese il mio papà. Gli regalai un sorriso titubante prima di afferrare quel pacchetto e aprirlo con cura sfilando prima il fiocco e poi staccando il nastro adesivo dalla carta regalo.
Quasi mi cadde di mano lo scatolo quando mi ritrovai davanti un tablet da scrittura con dei software di scrittura creativa  e per disegnare incorporati. L’avevo visto con Marcella durante una giornata in giro per negozi,ma costava tanto e non avevo osato inserirlo nei regali da chiedere a Babbo Natale.
“ Non ti piace?” mi chiese Marcella preoccupata. Lei e il mio papà mi avevano regalato una bici senza rotelline laterali ed ero contentissima oltre che impaziente di imparare ad andarci.
“ Io a Babbo Natale non l’avevo chiesto. Costa tanto!” risposi con le lacrime agli occhi.
“ Diciamo che a Babbo Natale ho dato un piccolo suggerimento io. In fondo,se perfezioni la tua tecnica di disegno,avrò a breve un’altra stilista nell’azienda mia e di papà!” ribatté. Posai lo scatolo sul tavolo per poi gettarle le braccia al collo.
“ Grazie mille,mamma. Ti voglio tanto tanto bene!” esclamai d’impeto rendendomi conto di come l’avevo chiamata solo quando la sentii irrigidirsi fra le mie braccia.
“ Ti voglio bene anch’io,stellina!” mi sussurro.
“ Mi dispiace se io e Jean a volte ti facciamo arrabbiare. Tu sei contenta del regalo che ti abbiamo fatto io,Jean e papà?” le chiesi.
“ Il regalo più bello me l’hai appena fatto,amore mio!” rispose carezzandomi i capelli.
 
“ Speriamo non sia l’inizio di una processione! È qui per rendermi la stecca ricevuta per aver nominato Aisha invano?” lo punzecchia mio zio mentre mi asciugo una lacrima. Hermes mi sfiora i capelli invitandomi con lo sguardo di uscire. Scuoto il capo per poi carezzargli il viso.
“ In che senso gli hai tirato un pugno per avermi nominato invano?” domanda Aisha confusa.
“ Ha colto l’occasione per ricordarmi che mi sono perso la tua infanzia,come se poi fosse una mia scelta!” le spiega zio Daniele.
“ Io non sono qui per lei. Ho chiesto alla domestica dove fosse sua sorella e mi ha detto della cena. È con la signora Marcella che vorrei parlare!” risponde quell’essere.
“ MIA MADRE NON DEVE NEANCHE NOMINARLA! E CATARINA NON AVREBBE DOVUTO DARLE INFORMAZIONI PERSONALI SULLA PADRONA DI CASA! ESISTE UNA COSA DEFINITA << PRIVACY >>!” m’infurio alzandomi di botto. Mio marito con una mano sul braccio mi fa sedere nuovamente.
“ Amore mio,ti prego! Alle bambine verrà voglia di gridare come te quando nasceranno e,se dovessero aver ereditato i decibel di mio padre, potrebbe crollarci la casa in testa!” mi sussurra mio marito.
“ Stavolta cosa le ha detto? Di dover controllare le tubature dell’acqua? Catarina è una donna molto discreta e a meno che non abbia sedotto pure lei col fascino del clochard,dubito le abbia detto tutto di sua spontanea volontà perché votata al pettegolezzo!” interviene mia madre.
“ Volevo solo scusarmi per oggi e,se possibile,parlarle in privato!” risponde quel tipo.
“ No,guardi: la prossima chiacchierata privata sarebbe meglio via telefono o via Skype! Non ho intenzione di farmi guastare la cena da lei!” replica la mia mamma. Che la avrà fatto?
“ OGGI? LEI HA PERSEGUITATO MIA MADRE PURE OGGI? NON LE BASTA AVER GETTATO IN UNA VORAGINE LA NOSTRA FAMIGLIA CON LE SUE TEORIE CAMPATE IN ARIA? È INUTILE CHE MI GUARDA COSÌ! IO E MIA SORELLA CI DICIAMO TUTTO. E DOVREBBE SOLO VERGOGNARSI! CHARLOTTE NON HA NULLA A CHE FARE CON LEI! È UNA VALENCIA E UNA DOINEL!” sbotta mio fratello.
“ CHE? LEI È IL PADRE DI CHARLOTTE?” domanda Susanna.
“ Suo zio. Il fratello di suo padre!” risponde quel tale,che cerca botte.
“ STA SCHERZANDO? È SCANDALOSO CHE LEI PRETENDA UN POSTO NELLA SUA VITA DOPO TANTI ANNI! HA BATTUTO LA TESTA PER TERRA DA BAMBINO O CHE? LOTTE È MIA CUGINA. L’UNICO ZIO CHE HA È MIO PADRE,CHIARO?” tuona Susanna,mentre Junior fa di tutto per trattenerla e tapparle la bocca con la mano. Giulio è ancora allibito.
“ Pensare che la domanda che ha propinato a lui sulla caduta da bambino,è la medesima che avrei sempre voluto fare a  lei!” mi sussurra mio marito riuscendo a strapparmi un sorriso.
“ Jean,sono io che sono andata da lui per intimargli di lasciarci in pace!” interviene mia madre.
“ E si vedono i risultati! Sarà forse sordo!” borbotta zio Daniele.
“ Colpa delle sue frequentazioni. Trascorrere del tempo con certe persone comporta delle conseguenze…in questo caso,pure fisiche!” rincara la dose la sua compagna.
“ Io volevo solo scusarmi per essermi concesso certe libertà. Non avrei dovuto…baciarla!” farfuglia quel tale.
“ CHE COSA?” tuonano Zio Daniele e Jean,entrambi trattenuti dalle rispettive compagne dal saltargli al collo. Io non posso avere davvero del sangue in comune con questo minus habens!
“ Se hai davvero del sangue in comune con questo,devi aver preso tutto da qualche lontano cugino! È un aspirante suicida? Perché non se ne va? Aspetta la lapidazione?” mugugna mio marito nascondendo il viso fra le mani.
“ Pietre da tirarle non ne abbiamo,quindi sarebbe il caso di evitare di peggiorare la situazione!” lo attacca Roberta.
“ Senta,forse è meglio se evacui il campo. Non vorrei fosse lei il prossimo a necessitare di un medico! Farebbe una bella figura di merda!” interviene mio suocero mettendolo alla porta. Quel tipo fissa mia madre mesto prima di andarsene.
Il silenzio è tombale a questa tavolata ed è intervallato solo dal ticchettio delle dita mie e di Daniele contro il bordo del tavolo. Camilla accarezza le spalle di mio zio abbracciandolo da dietro. Il suono del campanello ci fa sobbalzare e stavolta è mio suocero ad offrirsi di andare ad aprire non prima di essersi fatto il segno della croce.
“ Amore,vuoi un bicchiere d’acqua?” domanda Carlos ad Aisha premuroso. Lei scuote il capo ancora incredula.
“ Che mi sono persa?” trilla zia Bea arrivando in sala con mio suocero,il quale si porta una mano alla fronte per la disperazione.
“ Vorrei dirti << il buongusto >>,ma credo tu non l’abbia mai conosciuto. Immagino che il mix and mach sarà onnipresente nel tuo look fino a che al tuo amore non verrà un infarto!” le risponde zio Daniele strappandomi una risata.
 
[Leonardo]
Di appuntamenti con esemplari appartenenti al gentil sesso ne ho avuti tanti e nei luoghi più disparati (perlopiù hotel o B&B delle più svariate categorie),ma mai mi era capitato di avere come luogo d’appuntamento una libreria! Fisso ancora piuttosto divertito e curioso il suo ultimo messaggio,inviato durante lo scalo ad Atlanta,mediante il quale mi ha dato appuntamento alla libreria di Plaza Bolivar.
“ Devo mandarti anch’io un messaggio su Whatsapp o posso sperare di avere la tua attenzione anche senza?” mi domanda mio padre facendomi sobbalzare. Comincio a pensare che decidere di ospitarlo sia stata una pessima idea,visto che non ha chiaro il concetto di bussare prima di entrare in camera mia!
“ Papà,ti ricordo che questa non è una comune,quindi dovresti bussare prima di entrare nella mia stanza! Al prossimo giro mi ritroverò la tua fidanzata mezza nuda per casa?” replico oscurando lo schermo del mio cellulare.
“ La mia fidanzata è uno degli argomenti che mi ha portato qui!” afferma.
“ Papà,sono contento di ospitarti,ma per fare certe cose ci sono gli hotel. Non voglio ritrovarmi ad assistere a certe scene!” ribadisco.
“ Non è di questo che devo parlarti. A me e a Bea piacciono molto gli hotel!” risponde. Alzo gli occhi al cielo.
“ Magari delle tue perversioni ne parleremo più avanti. Quando avrò elaborato che hai cominciato a tradire la mamma prima ancora di sposarla e che c’è mio fratello là fuori e che con tutta probabilità mi sarò litigato qualche pollastrella con il tipo in questione!” replico. E che cavolo!
“ Bea oggi è uscita a fare shopping con sua nipote. O meglio,con una delle sue nipoti,visto che da un paio di mesi le sue nipoti sono leggermente aumentate. Per la precisione è uscita con l’unica delle tre che vorrebbe trascinarti in giro per le palle e privarti dei genitali. Siccome io vorrei ti conservassi come quando ti ho generato,senza parti mancanti,sarebbe il caso di ponderare azioni ed intenzioni. Quella ragazzina è senza dubbio più matura e interessante delle ragazzine della sua età,ma è minorenne…e la figlia di Daniele Valencia che l’ha generata non mi pare molto incline al dialogo!” afferma. Ancora?
“ Se tutti tentano di proteggerla,un motivo c’è. È una ragazza particolare e sensibile. Invece che proteggerla da me,dovrebbero pensare a preservarla dalla famiglia traumatica che sono: dalle mise oscene della tua fidanzata,da paternità a sorpresa,da misfatti ai danni di persone a cui vuole bene. Sono proprio certi che sia io ciò che le può capitare di peggio nella vita? Una ragazza di 15 anni scopre che suo nonno è un perfetto sconosciuto e non l’uomo con cui è cresciuta (per quanto ciò risulti un bene),che sua nonna ha passato tutto ciò che ha passato,che suo nonno si vestirà da Babbo Natale per i suoi cuginetti come non ha mai fatto con lei e sono io quello che potrebbe farle del male?” replico.
“ Appunto perché ha già vissuto tutti questi traumi,non sarebbe il caso di evitare di farla diventare una delle tue molteplici conquiste?” ribatte.
“ E invece non sarebbe il caso di evitare di trattarla come se avesse 3 anni e di consentirle di scegliere chi frequentare,quando farlo e perché? La madre di Clizia dubito abbia trascorso l’infanzia e l’adolescenza in un collegio di educande,quindi perché dev’essere così pedante e asfissiante con la figlia? Inoltre se quella donna è al mondo,lo deve al fatto che suo padre per farsi avanti con sua madre non si è lasciato fermare dal fattore anagrafico. A me piace Clizia e non rinuncerò a quella ragazza solo per evitarti problemi con Maria Beatrice Valencia,che di problemi ne ha già di suo tra lo stilista drogato che la abbiglia ogni volta e il parrucchiere borderline che le acconcia i capelli in quella maniera oscena!” rispondo. E che cavolo! Il nonno di Clizia a 20 anni ha cominciato una relazione con una quattordicenne ed ora sarei io il debosciato?
 
[Armando]
Il mio cellulare mi fa sobbalzare e aggrotto le sopracciglia quando leggo il nome di Nicola come mittente della chiamata. Mi scuso prima di rispondere,sperando non sia nulla di grave.
“ Nicola,dimmi!” esordisco.
“ Armando,potresti passarmi tuo cognato? C’è una cosa che dovrei dirgli!” replica.
“ Certo!” rispondo prima di passare il mio cellulare a Daniele.
“ Pronto!...Mi dispiace per lei! Non dev’essere stata una cosa piacevole!...La perspicacia e l’intelligenza non sono mai state il suo forte,ma questo direi che è troppo!...Non le sarebbe convenuto ugualmente a livello economico: avrebbe finito per pagarle l’affitto un mese sì e 11 no!...Grazie per la correttezza!” gli sentiamo dire.
“ Amore,che è successo?” domanda mia sorella al suo compagno.
“ Patrizia è stata da lui perche gli fittasse la panetteria della madre. Una così ha l’eco nella scatola cranica!” borbotta Daniele.
“ Spero non ti dispiaccia se la vigilia i bambini vorranno mostrarci la loro recita di Natale!” cambio tematica rivolgendomi al padrone di casa,che sembra da tutt’altra parte per la faccenda di Marcella. In effetti ero imbufalito anch’io quando lui rubò un bacio a Camilla 2 mesi fa!
“ No,non mi dispiace. Mi dispiacerebbero incursioni esterne,ma anche a quelle mi sto abituando! Non mi formalizzerei più di tanto se atterrasse una navicella aliena in giardino! Che parte faranno?” replica carezzando la mano di mia sorella.
“ Filippo è un po’ arrabbiato!” borbotta mia moglie.
“ E perché? L’hanno tagliato fuori?” domanda Camilla confusa.
“ Peggio: gli hanno fatto fare l’abete! Voleva fare l’angioletto,ma niente!” rispondo.
“ Va beh anche io e te in una delle recite all’asilo fummo costretti a fare gli alberi e mia madre ci rabbonì con la storia che gli alberi sono essenziali più delle persone perché forniscono ossigeno e senza di loro non ci sarebbe vita sulla Terra. Puoi rifilargli questa storia e farlo contento!” ribatte Daniele.
“ Veramente tu eri stato scelto per fare il principe,ma la controparte non ti piaceva ed hai chiesto di fare l’albero con me!” puntualizzo.
“ Veramente l’ho fatto anche per non farti dispiacere! Non lo trovavo giusto!” precisa.
“ Ma vedi che sei un biscottino?” gli sussurra mia sorella ottenendo un bacio. Alzo gli occhi al cielo per l’alto tasso glicemico di questa cena.
“ Ad ogni modo,l’importante è che il trauma di Filippo si riduca a questo e non ad incursioni varie la vigilia di Natale!” replica.
“ Babbo Natale dovrà imbucarsi per forza!” scherzo venendo fulminato da un’occhiataccia.
“ E chi sarà quest’anno? L’anno scorso è stato Nicola,giusto? Ricominci tu il giro,zio?” domanda Roberta. Io e Betty ci lanciamo un’occhiata preoccupata per quella che potrebbe essere la reazione di Roberta,la quale non è mai stata troppo pacata.
 
Mia sorella e Roberta erano venute a trovare la Mostrilla con la varicella senza Junior perché la mia nipotina l’aveva contratta a 6 anni, mentre il suo fratellino non aveva ancora avuto tale malattia.
“ Tesoro,fra un po’ andiamo via però! Junior avrà già fatto merenda e tu devi ancora prendere lo sciroppo per la tosse!” l’avvisò mia sorella. Roberta smise di giocare a Memory delle Winx per prestarle attenzione.
“ Va bene,mamma,ma sappi che fa schifo e potrei vomitare!” replicò Roberta facendola ridere.
“ Amore,niente capricci. Lo so che fa schifo,ma ti fa bene!” ribatté Camilla.
“ E Guido?” chiesi a mia sorella.
“ L’ho lasciato al canile. Dove vuoi che sia? È a casa!” replicò irritata.
“ Con la mamma?” chiesi preoccupato. Non volevo che il mio figlioccio restasse traumatizzato!
“ No. Mamma e papà sono usciti per le ultime compere per la festa di Natale!” rispose annoiata.
“ Zio,Milla a parte il Memory e le Barbie non ha altri giochi? Le Barbie non mi piacciono! Le posso leggere una storia?” mi si rivolse Roby.
“ Che storia?” le chiesi preoccupato.
“ La storia della gabbianella e del gatto di Luis Sepúlveda. Io l’ho letta. Mamma gabbiano muore e allora lascia il suo uovo…” la interruppi.
“ No,Roby. Milla è troppo piccola e impressionabile per raccontarle dell’uccello che muore e che lascia l’uovo!” replicai. E che cavolo!
“ Era una storia bella! La mamma ha pianto tanto quando l’abbiamo letta. Non capisci proprio niente!” rispose sfiduciata scioccandomi. Cami rise divertita.
 
“ Sarò io. Quest’anno sarò io!” annuncia Daniele lasciando tutti di sasso. Nascondo il viso fra le mani sbirciando la reazione di Roberta. Mia nipote lo fissa immobile come una statua.
“ E questa chi se la perde? Posso farti un video?” chiede Hermes beccandosi una gomitata dalla moglie.
“ Azzardati e ti spezzo le dita!” lo minaccia Daniele.
“ Sei arrabbiata con me?” chiede mio cognato a sua figlia. Speriamo non sbotti!
“ No. Sono arrabbiata con la vita,con Guido Lascano,con Patrizia Fernandez,ma non con te,ok? Tu sei il papà migliore che mi potesse capitare,ma per me non l’hai mai fatto. E neanche per Clizia. Così come non mi hai mai cullata,non mi hai mai cambiato il pannolino o dato il biberon. Non mi hai mai imboccata con l’aeroplanino o raccontato le favole della buonanotte. Sono consapevole che queste mancanze prescindono dal tuo volere,ma non è facile da mandar giù questo rospo! So che tutte queste cose le farai con un’ipotetica sorellina. E non prendiamoci in giro: su 4 figli biologici che hai,3 sono femmine,quindi le probabilità che nasca una bambina sono del 75%...praticamente una certezza!” sbotta mia nipote. Questa sì che è una bella notizia: delle sue figlie biologiche ce ne fosse una calma e pacata!
“ Un voto di castità potrebbe aiutare perché nasca una sorellina pacata come Babi?” chiede Junior. Mia sorella lo fulmina con lo sguardo.
“ Tesoro,le possibilità sono 50 e 50. E se io e la mamma abbiamo preso questa decisione è perché sappiamo che in caso di complicazioni,il bimbo avrebbe dei fratelli maggiori meravigliosi in grado di accudirlo e di amarlo come avremmo fatto noi! E se proprio vuoi saperlo,a questa decisione mi hai spinto tu: sei tu sei venuta su così bene,perché un altro figlio dovrebbe essere meno perfetto di te?” la rassicura Daniele.
“ Anche se mi perdo per le strade e guido male?” domanda Roberta con gli occhi lucidi.
“ A questo ovvieremo in queste settimane. Faremo un po’ di scuola guida!” le risponde Daniele. Spero abbia la creanza di rivelarmi l’orario così che io possa barricarmi in casa! Roberta è una cara ragazza,ma guidare non è arte sua!
 
[Asia]
Io non dubito di Nicola,ma il fatto che quella donna abbia citato il loro passato mi ha urtato i nervi e sono stata costretta a relegarmi al piano di sopra per non prendere una pinzetta per sopracciglia e strapparle il capelli uno per volta.
“ Amore,sei arrabbiata?” mi domanda mio marito. Scuoto il capo.
“ Se non ci fosse stato di mezzo Daniele Valencia con tutto ciò che ne consegue,l’avresti aiutata?” gli chiedo. Posa la forchetta nel piatto fissandomi deluso.
“ NON ME LO STAI CHIEDENDO DAVVERO! NON DOPO CIÒ CHE PILAR HA PATITO PER COLPA DELLA FIGLIA DI QUELLA PAZZA,INCITATA DA QUELLA SVITATA STESSA!” replica incazzato.
“ Nicola,cerca di capirmi: in passato per lei sei passato sopra anche all’amicizia con Betty! Stavi per riscattarle l’auto nonostante tale gesto rischiasse di mettere nei casini Betty!” mi giustifico.
“ SONO PASSATI PIÙ DI 30 ANNI,PORCA MISERIA! Possibile che appena compaia quella donna,arrivi a pensare che abbia ascendente su di me o che io provi qualcosa per lei?” ribatte.
“ Mi dispiace! È che quella donna riesce a tirar fuori il peggio di me: tutte le mie insicurezze!” borbotto.
“ Perché? Ti vedi più brutta di lei? Fai male! Abbiamo 25 anni di matrimonio e 3 figli insieme! Ti ho mai fatto mancare amore,rispetto, passione?” replica. Scuoto il capo e tremo quando si alza dalla sedia.
“ Dove vai?” gli chiedo.
“ Non ce la faccio a finire di mangiare! Vado a fare un giro!” risponde.
“ Nicola…” cerco di trattenerlo.
“ No. Voglio restare solo! Ricordarmi ogni volta ciò che ti ho fatto 26 anni non stimola il mio appetito!” risponde prima di prendere la giacca e uscire di casa. Mi copro il viso con le mani non riuscendo a trattenere le lacrime.
 
[Pilar]
“ Allora? Quando organizziamo questo pranzetto a 4 col mio ornitorinco?” domanda la sorella svitata del padrone di casa.
“ Quando il tuo amore adorato chiederà perlomeno la separazione! Tu lo sai che succede se in un ristorante incontriamo la pazza che ancora porta il suo cognome? Maria Beatrice,io non finirò in uno scandalo con te che ti scopi il rettore,tuttora accasato,della facoltà di mia figlia! Pensa ad Aisha!” ribatte giustamente il padre di mia cognata.
“ Sei tanto arrabbiato per questa relazione?” gli domanda la sorella sciroccata.
“ Cami,amore,spiegaglielo tu perché magari io parlo turco o non mi faccio capire! Tanto so che la pensi come me e sarai meno brutale nello spiegarle perché non mi piace che vada a letto con quella banderuola pazza,che ragiona solo con l’amico dei piani bassi e che ha avuto pure il buongusto di invitarla al suo trentesimo anniversario di nozze. Chi,dimmi chi,farebbe mai una cosa simile? Dici di tenere a qualcuno e così,en passant,lo inviti al tuo anniversario di nozze col tuo consorte! Lo eccitava l’idea di essere beccato con te dietro qualche cespuglio? È demenza senile?” replica lui rivolgendosi alla zia di Bob e poi a sua sorella.
“ Bea,Daniele è un po’ titubante perché negli anni vi siete presi e lasciati così tante volte che neanche Brooke e Ridge in << Beautiful >>. E poi,scusa la domanda,ma se non l’ha mai fatto in questi anni,perché stavolta dovrebbe essere diverso e dovrebbe troncare radicalmente con la moglie? Aspettava che il suo primo nipote prendesse la patente? Che la sua ultimogenita si sposasse?” interviene la signora Camilla.
“ Spero non aspetti che la sua ultimogenita consegua la laurea oppure finirai per viverti la tua storia…ehm d’amore?... nell’oltretomba! È più probabile che gli asini imparino a volare!” borbotta Daniele Valencia. Mia cognata ridacchia divertita.
“ Bea,sei come una sorella per me e questa relazione sarà un fracasso se non prenderà una decisione netta. Perché continua a vivere dal figlio e non cerca una casa tutta vostra dove costruire una vostra stabilità? Hai gettato via la tua vita ed hai gettato via il tuo bambino! Non ti molesta presentarti alle feste e agli eventi sempre da sola? Sebbene sia innamorata di Daniele da quando avevo 4 anni,l’avrei mandato al diavolo se mi avesse proposto una relazione di questo tipo. Credi che se io e tuo fratello avessimo avuto la fortuna di spiegarci tanti anni fa avremmo trascorso tutti questi anni in tira e molla come voi due?” replica la zia di mio marito.
“ Ma neanche morto! Non ti avrei mai lasciata andare,anche se devi ammettere all’inizio sei stata reticente ad avvicinarti a me perché avevi paura ti proponessi questo! Ti avrei sposata subito,immediatamente!” chiarisce Daniele Valencia.
“ O credi che se io potessi riavere indietro Michel perderei tutto il tempo che state perdendo voi? Bea,Camilla ha ragione! E poi devi decidere che fare di questa relazione,visto che la moglie di quell’uomo è un’invasata! Roba che la << me gelosa >> paragonata a lei è un angioletto del presepe! ” aggiunge la suocera di Hermes.
“ Ci manca solo lo scandalo al mio matrimonio! Non scherziamo! Il tuo amore per allora dovrà aver risolto la sua vita!” commenta Daniele Valencia. Ha ragione pure lui: sono 40 anni che aspetta di sposare la donna della sua vita e ci manca solo che sia la sorella a guastargli la festa!
“ Effettivamente già il nostro è stato a dir poco movimentato!” osserva mio marito.
“ E quello di Hermes pure peggio! Mi fanno ancora male le orecchie! Cerchiamo di vivere le prossime festività in pace!” interviene Aisha.
“ Aisha è troppo ottimista! Una relazione della signorina Maria Beatrice con un uomo sposato non può che sfociare in uno scandalo con la moglie di Uribe che continua a distruggerla sui social e sulle riviste. Sperando che non arrivi armata di motosega nel bel mezzo del pranzo di Natale!” chiosa Hermes sempre delicato.
“ Tuo fratello non si è addolcito neanche col matrimonio!” sussurro a mio marito,che ridacchia.
“ Ci pensi che a Natale il nostro bambino starà scalpitando per venire al mondo?” mi sussurra mio marito. Ridacchio.
“ E come posso dimenticarlo se metti le crocette sul calendario ogni giorno? Che poi,amore mio,c’è una data presunta per il parto,ma potrebbe nascere qualche giorno prima oppure qualche giorno dopo!” replico strappandogli un bacio.
“ Ma noi arriviamo sempre puntuali agli appuntamenti! A parte quando qualcuna dimentica il bouquet il giorno delle nozze!” replica mio marito beccandosi una linguaccia da parte mia.
 
[Sandra]
“ Dimmi che non è vero! Che state scherzando! Che non si è fatto Milla!” esclama il mio primogenito. La pallina che gli è caduta di mano alla notizia ricevuta giace ancora ai suoi piedi.
“ Il fatto che sia ancora vivo,lo considero un miracolo,ad essere onesto!” risponde mio marito armeggiando con le lucine.
“ Mica è brutta?!” si difende mio nipote. Bianca alza gli occhi al cielo.
“ Allora tu ti butti sopra tutto ciò che è bello senza fare una cernita? Sei scemo? Immagino la reazione di zio Armando e quanto abbiano tremato i vetri delle finestre!” replica mio figlio.
“ Aveva 17 anni,mica 5? A me piaceva! E lei aveva bisogno di allenarsi per essere pronta per quello che poi è diventato suo marito. Ognuno di noi ha avuto quello che desiderava: io ho avuto una relazione sessuale soddisfacente e lei è diventata la donna perfetta per Jimmy!” risponde mio nipote con nonchalance. Beato lui che riesce ad essere così serafico! Sembra mio marito quando cominciai a lavorare per lui!
“ Spero tu non abbia avuto l’ardire di rispondere così a zio Armando!” bofonchia Bianca basita.
“ No,ma c’è andato vicino!” rispondo. Mia nuora si porta le mani alla fronte.
“ Siamo sicuri che domani sia prudente che lui venga al lavoro? Non vorrei che l’Ecomoda divenisse il luogo del suo omicidio!” esclama il mio bambino. Suo padre scuote il capo.
“ Volete sentire l’ultima? La bionda finta è stata a casa di Nicola per chiedere di affittarle la panetteria della madre di Nicola!” rivela Mario.
“ È nata scema? Le pare che con la parentela imminente con Daniele Valencia,possa mai fare una cosa simile?” replica Bianca.
“ Quindi avevo ragione nel dire che la connessione Internet sarebbe servita!” commenta mio figlio.
“ A quella serve la connessione col cervello! È quella che l’è sempre mancata!” rispondo. 
 
[Nicola]
“ Un altro!” ordino al barman indicando il mio bicchiere vuoto. Perché mia moglie non mi crede? Perché non si fida di me? Crede che per me sia stato facile trascorrere quel lasso di tempo senza di lei? Vederla con quello lì? Pensare che volesse formare una famiglia con quello stronzo?
 
Non riuscivo a staccarmi dal baby hug dove il mio pulcino, dopo l’ennesima poppata,dormiva placidamente con i pugnetti chiusi e la faccia serena di chi è appena tornato da una scampagnata.
“ Che faccia tosta! Tu dormi,ma stanotte ti sei svegliato 5 volte! Oramai la mamma dorme seduta! Prima o poi va a finire che ci molla qui e se ne va!” sussurrai carezzandogli i capelli scuri e sottili,seppur radi.
“ Dorme?” mi chiese mia moglie arrivando alle mie spalle e abbracciandomi forte.
“ E ci credo: dopo il bel picnic che ha fatto,è normale che dorme! Guarda qua: sembriamo due zombie con delle occhiaie che sembrano due shopper bag! Armando mi ha chiesto se ho queste occhiaie perché abbiamo ripreso a fare i nostri bagordi notturni!” replicai ironico facendola ridere. Si spostò per posizionarsi dinnanzi a me e accoccolarsi fra le mie braccia.
“ Nonostante tutto il trambusto,le poppate ogni 2 ore e mezza,non lo cambierei mai con nessun altro! È il tuo ritratto!” mi rivelò.
“ Soprattutto per la fame!” scherzai baciandole il collo.
 
“ Non ci credo! A quanto pare ci incontriamo spesso in questo periodo!” esclama la fonte di tutti i miei problemi.
“ Fin troppo spesso!” bofonchio seccato.
 
[Daniele]
“ Come mai sei triste?” domanda Roberta a Barbara. Io e Camilla ci guardiamo preoccupati pur sapendo che Babi non farebbe mai nulla per ferire Roberta,compreso parlarle di qualcosa che l’ha devastata.
“ Nulla. È che stamani io e Giulio siamo andati a casa di sua madre per dire a quell’uomo di non presentarsi al nostro matrimonio,ma c’ha imposto la sua presenza. Non volevo che le mie nozze divenissero l’ennesima occasione per lui di provocare mamma e Daniele!” risponde Barbara giocando con una mollica di pane.
“ Mica è colpa tua? Non devi essere triste! Poi hai visto mai che cade dalle scale e finisce all’ospedale il giorno prima delle tue nozze?” cerca di rassicurarla mia figlia facendomi ridere.
“ Tesoro,i fiori per il bouquet arriveranno per tempo,vero?” domanda mia moglie a Barbara. A distanza di 42 giorni,è così bello poter intrecciare le dita con le sue senza che tutti i commensali lo giudichino un gesto sbagliato!
 
Per quel cuore sulla cioccolata calda mi aveva sorriso come prima che quello rovinasse tutto. Scalpitavo per porre fine a quella cena e riuscire a stare da solo con lei per parlarle di noi,di tutti i fraintendimenti che c’erano stati,di quello che potevamo essere,di quei baci in corridoio. Volevo una seconda possibilità,vivere con lei,baciarla,accarezzarla e… Posai la mano sulla sua e le sue dita fecero spazio alle mie.
“ Ti ha dato fastidio la barba? Hai ancora i segni,sai?” sussurrai a Cami. Mi fissò prima di scuotere il capo. Sorrisi.
“ Sai che ho sempre adorato la tua barba! Ma sorridendo mi rendi le cose difficili!” borbottò. Non riuscivo a smettere dopo quei baci!
“ Ti è sempre piaciuto vedermi sorridere!” obiettai. Mi guardò con un sorriso.
“ Amo ancora vederti sorridere,ma mi fa pensare a ciò che è accaduto di sopra e non mi pare proprio il momento!” mormorò.
“ Vado al bagno!” comunicò sua figlia alzandosi da tavola. Sua cugina la seguì come fossero due liceali. Giulio appariva pensieroso.
“ Che succede?” gli chiese Camilla.
“ Babi è perfetta! Credevo certe emozioni esistessero solo nei libri e invece per lei provo dei sentimenti mai vissuti! Avrei dovuto impegnarmi di più per chiederla in moglie. So che sembro algido,ma la amo,anche se all’inizio l’ho trattata malissimo per evitare che se ne accorgesse! Sono sbagliato!” borbottò Giulio. Cami gli scompigliò i capelli. Mi ero comportato allo stesso modo con Cami da quando era tornata!
“ Anche Roby maltrattava Joseph all’inizio,sai? Credo sia ereditaria questa cosa!” replicò Camilla divertita dedicandomi un sorriso. Risi.
“ Ho capito di essere pazzo di lei quando è giunta nel mio ufficio scalza il giorno dell’assunzione! Ispira un senso di protezione e d’amore assurdo! Da quando Babi è entrata nella mia vita ho capito cosa vuol dire amare!” narrò Giulio mentre giocavo con le dita di Cami. Scalza?
“ In questo sei diverso da tuo padre: se mi fossi presentata scalza da lui al Ministero sarebbe scoppiato a ridere più che intenerirsi. E gli avrei dato ragione! Sicuro di non avere feticci strani? Non voglio un pervertito per mia figlia!” borbottò Camilla. Scoppiai a ridere.
“ Meglio scalza che con i tacchi perché la mia cara sorellina è pericolosa sui tacchi! Avrebbe potuto forarti un piede!” rispose Roberta.
“ Tornando seri: hai superato la tua paura più grande per chiederle di sposarti perché la ami davvero! Babi l’ha apprezzato! Il mio primo anello di fidanzamento è stato un quadrifoglio colto in un prato al lago il giorno il mio sedicesimo compleanno e lo tengo come il più prezioso dei monili. Ricordo ancora quell’attimo e pure Babi lo ricorderà fra 50 anni!” lo rassicurò Cami. Era unica. Pure per la sua dolcezza,per la sua visione del mondo così pulita e genuina non ero mai riuscito mai a togliermela dal cuore.
“ Un quadrifoglio? Non è da tirchi una cosa simile?” esclamò schifata Susanna.
“ Tuo padre non è tirchio. I quadrifogli sono rari e quando l’uomo che ami ti dice che sei il suo quadrifoglio e che ti vuole per sempre,non puoi non essere felice!” rispose Camilla. Pensare che per 40 anni l’avevo immaginata deridere me e quel quadrifoglio! Ero stato un cretino e volevo mi perdonasse!
“ Andiamo bene…la mia dichiarazione è stata un mezzo disastro! Speriamo se ne dimentichi!” borbottò Giulio.  
“ Concordo! Sembravi uno di quei pupazzi da caricare a molla!” asserì la mia primogenita. Io e Cami alzammo gli occhi al cielo.
“ Roberta!” l’ammonimmo io e sua madre. Questo lato l’aveva ereditato da me!
“ Giulio è timido come tuo nonno e non devi deriderlo! La sua dichiarazione dinnanzi a tutti va elogiata di più proprio per questo! Vuoi che tuo fratello pensi che deridi le sue paure? Roby,so che con Babi e Junior hai un altro rapporto e sarebbe assurdo pretendere che tu nutra il medesimo affetto per Giulio e Susanna,ma sono tuoi fratelli pure loro! Approfitta del tempo che trascorreremo qui per conoscerli!” rispose Cami. Adoravo la sua dolcezza e come tentasse di tutelare i miei figli!
“ Bel regalo che ci è stato fatto,non c’è che dire!” ribatté Roberta.
“ E la pagherà chiunque sia stato! Abbiamo tutti bisogno di tempo,soprattutto tu: siamo piombati nella tua vita così… Col tempo il tuo affetto nei riguardi di Giulio e Susy eguaglierà quello per Barbara e Junior! Ed io e la mamma ti aiuteremo!” intervenni sfiorandole i capelli.
“ So che qualcuno ti pare un alieno,mentre qualcun altro c’ha messo poco ad arrivare al tuo cuore,ma sono la tua famiglia!” asserì Cami.
“ E dal tuo cuore è mai uscito questo qualcuno che non ha avuto difficoltà ad arrivare al mio?” le chiese nostra figlia punzecchiandola.
“ Parli di tua zia Bea? Amore,mi meraviglio di te: lo sai che ci siamo tenute in contatto!” replicò ironica Camilla per celare l’imbarazzo. Avevo una voglia di riempirla di baci. Roberta mi diede una gomitata per riportarmi alla realtà.
“ Amore,non è colpa di Giulio o di Susanna se loro sono cresciuti con papà e tu no. Non è giusto che paghino per colpe d’altri!” asserì Cami.
“ Roby,dovremo darci tutti da fare per comporre la nostra famiglia,ma ti sei liberata Trimalcione!” le sussurrai sul finale facendola ridere.
“ Ad ogni modo,Giulio,avete già pensato a come fare col bambino quando nascerà?” chiese Camilla a mio figlio.
“ Lo porteremo a fare paracadutismo naturalmente!” scherzò Giulio facendola ridere. Ridacchiai.
“ Babi dice che non vuole un’estranea che punti me o che adoperi casa nostra per copulare col suo ragazzo mentre la nostra bimba si fa cadere addosso la libreria! Ed io la penso come lei! L’ideale sarebbe un nonno,ma lei,che è l’unica ad essere contenta di questo pulcino,vive a Zurigo!” affermò lui serio.
“ Motivo in più per trasferirti stabilmente qui,Cami! Vedi che anche il nostro nipotino ha bisogno di te?” intervenni prendendole la mano. Non si scostò. Mi piaceva tanto tenere le dita al caldo nella sua mano. Giulio mi fissava sconcertato e Cami divertita.
“ Nipotino? L’hai detto sul serio? Non l’ho immaginato? Sicuro di non avere la febbre?” esclamò mio figlio tra lo scettico e il mordace.
“ No,non ha la febbre! E smettila di pungolare tuo padre!” decretò Camilla carezzandomi la fronte. Sorrisi.
“ È tuo figlio,no? È un Valencia e merita il meglio e Cami lo è. Se poi dovesse essere una bambina,sarebbe ancora più avvantaggiata dalla presenza di Cami: avrai una figlia che non troverà difficoltà a contrarre un buon matrimonio perché sarà fine e di buoni principi!” mi difesi.
“ Ma che matrimonio? Non ci allarghiamo,papà! Ma che scherziamo?!” si allarmò Giulio. Io e Camilla ridacchiammo senza ritegno.
“ Ho sempre sognato una nipote suora o zitella gattofila!” sghignazzò Camilla al mio orecchio incitando le mie risate.
“ Io invece ho sempre desiderato una nipote perfetta come te!” le sussurrai. Arrossì imbarazzata.
“ Ma guarda! Anch’io ho sempre voluto un nipotino come te. Per il nipotino potrei anche fare questo sforzo. Non vedo l’ora di viziarlo! Sommergevo Clizia di giocattoli quando era piccola!” asserì Camilla. Rimasi a fissarla beccato in pieno da lei,che mi regalò un sorriso. 
“ Solo per il nipotino faresti questo sforzo?” le chiesi. Trattenne a stento una risata mordicchiandosi l’interno delle labbra.
“ E per Babi. O c’è qualche altra persona che necessita la mia presenza a Bogotà?” replicò enigmatica.
“ Magari un consuocero che non vede l’ora di averti qui…” mugugnai. Mi fissò divertita.
“ Non sapevo che il padre di Joseph stesse per trasferirsi qui! O è quello di Brigitte? Non sarai mica tu quel consuocero,vero?” mi pungolò.
“ Rispetto a quei due,direi che ho una precedenza storica ed anche un valore aggiunto,Mendoza! Vorrei che tu restassi,che tornassi a vivere qui!” ammisi. Arrossì imbarazzata.
“ Magari Daniele potrebbe trovarti qualche buon partito! Potremmo organizzare delle cenette a 4!” squittì Patrizia. M’irrigidii per tale idea.
“ CAMILLA PUÒ TROVARE DA SOLA L’UOMO DELLA SUA VITA. MAGARI L’HA GIÀ TROVATO E LA STAI FORZANDO A METTERE I MANIFESTI! SONO COSE NELLE QUALI NON DEVI METTER BECCO!” redarguii Patrizia. Non volevo l’inferno di cenare con lei ed un altro uomo. Perché dovevo essere torturato così senza aver fatto nulla di male? Preferivo morire piuttosto che vederla con un altro! Cercai di restare calmo,di non scoppiare a piangere,ma fortunatamente la mano di Cami si posò sulla mia. Riusciva a capirmi!
“ Io e te non ceneremo assieme perché non siamo amiche,per fortuna! Non avremmo di che parlare,visto che a parte lo shopping e l’aver contribuito entrambe a dare un futuro alla dinastia Valencia, non abbiamo nulla in comune!” ribatté Camilla mordace.
“ Veramente il futuro alla dinastia Valencia l’ho dato io. Sono stata io a dare al mio Daniele il solo figlio che ha!” rispose sprucida Patrizia. Cami chiuse gli occhi emettendo un sospiro seccato. Le carezzai ancora la mano. L’aveva ferita di nuovo!
“ Riusciamo a stento a cenare assieme,ma sappiamo entrambe che non c’è posto per tutte e due nella stessa cerchia e che prima o poi una di noi dovrà battere in ritirata! Se ti piace combinare matrimoni,fallo per mestiere: sarebbe ora la smettessi di fare la mantenuta! Se avrò un compagno,valuterò la tua idea…sempre che tu per allora non sia single! Non vorrei crearti ulteriori difficoltà oltre a quelle sui temi di conversazione!” le freddò Cami con un ghigno malefico impedendomi l’ennesima sfuriata. Mi morsi l’angolo delle labbra divertito.
“ Che stai insinuando? Ti ricordo che sono felicemente sposata con il mio Daniele!” ribatté Patrizia per ferirla. Era stata lei a mandarle l’invito per farle del male,ne ero quasi certo! Cami aveva sofferto e la mia bimba aveva assistito al dramma di sua madre!
“ Sicura che Dan sia felice? Tutto mi sembra,tranne che felice! Prima regola: io non insinuo. Hai mai fatto nulla per meritare l’abbandono? Un esamino di coscienza potrebbe aiutarti a rispondermi! Riguardo me: credo nella leggenda del filo rosso e so a chi è legato l’altro capo da quando ero bambina! E il matrimonio è per sempre solo se ci si ama… Se Dan dopo neppure 5 anni di matrimonio è arrivato a tradirti,qualche dubbio dovresti averlo!” replicò Cami serafica. Cercai di non ridere. Di sicuro non le ero indifferente! Ero io quello a cui era legato il suo filo rosso,ne ero certo! Dovevo essere positivo: dopo un chiarimento limpido e onesto le avrei chiesto una nuova opportunità e di tornare insieme per sempre!
“ A proposito di uomini,ho conosciuto il tuo ex marito! È venuto a Dübendorf per un seminario.” comunicò Camilla a Patrizia.
“ Maurizio Brickman?” chiese Patrizia.
“ Al momento hai un solo ex marito,da che io sappia! Ma col tuo fantastico carattere,la tua moralità specchiata e la tua propensione alla fedeltà coniugale la lista potrebbe allungarsi da qui a quando diverrai totalmente rincoglionita,anche se mi pare tu sia sulla buona strada,viste le tue domande imbecilli! Ti avviso però che gli uomini facoltosi si stanno estinguendo come i pinguini!” replica Camilla. Risi.
“ Pure Brickman è stato sposato con questa qui? Ma che erba circola a Bogotà?” intervenne Roberta. Barbara e la cugina tornarono dal wc.
“ Brickman è stato il suo primo bancomat,il predecessore di tuo padre,ma la signora preferisce definirlo << marito >>,sebbene un marito dovrebbe rappresentare qualcosa di diverso da un assegno in bianco o da uno scaldaletto. Il tizio l’ha mollata dopo qualche anno. Almeno non ha sprecato la vita con lei facendosi affossare l’azienda grazie ai suoi semestri alla San Marino! E poi non la annovera fra i suoi legami sentimentali,come hai potuto constatare,il ché è positivo! Immagina cosa penserebbe la gente se andasse dicendo che la sua prima moglie è stata Patrizia Fernandez…non credo lo prenderebbero più sul serio né negli affari né negli affetti! Il poveretto si ritroverebbe subissato di risate e di contatti di psichiatri!” rispose Camilla. Fino a che punto si erano conosciuti? Era lui l’uomo del mistero?
“ Mamma,sebbene il tipo abbia tagliato la corda prima di impazzire del tutto,credo che il menage con la signora l’abbia segnato…hai visto che soggetto è? Va bene che da noi le temperature sono rigide,ma vestirsi di tweed è too much per chiunque!” replicò la mia primogenita.
“ Almeno ha preservato il patrimonio. Ha smesso di sovvenzionarla appena se l’è sobbarcata tuo padre. Quel giorno avrà organizzato una festa…peccato non essere state invitate!” rispose Cami. La sua gelosia mi divertiva,ma volevo le fossero chiari i miei sentimenti per lei.
“ Noi l’abbiamo visto solo in foto,spinti dal fatto che nostra madre lo menziona fra le sue esperienze di vita,ma com’è?” le chiese Giulio.
“ Un tipo dinamico,brillante,attraente. Un po’ guascone, smargiasso,se devo dirla tutta,ma non è il peggio di questo mondo. Ma io non faccio testo: dopo Guido,mi sembrerebbe il principe azzurro anche Enrico VIII,che le mogli le faceva tutte secche o recluse!” rispose Camilla.
“ Miracolo! Un difetto fra tanti pregi!” borbottai risentito. Camilla sorrise divertita. Beata lei! Io stavo bruciando di gelosia!
“ I difetti del signore può illustrarteli tua moglie. Immagino scalpiti per farlo!” rispose.
“ VOGLIO SAPERE COSA NE PENSI TU,MALEDIZIONE! NON FAI CHE ELOGIARLO! TI PIACE BRICKMAN?” le domandai iracondo.
“ Non è il mio tipo. Sarebbe noioso regalargli ad ogni ricorrenza uno specchio!” rispose diretta donandomi un sorriso. Ricambiai.
“ In che senso?” chiese Bea.
“ Il tipo è un po’ Narciso che per specchiarsi affoga,ecco! Credo che lui e la Fernandez abbiano divorziato per la mancanza di specchi nella casa coniugale! Me la immagino la loro casetta piena di specchi e loro due a litigarseli!” rispose Camilla. Sorrisi.
“ A Junior è sempre piaciuto,credo lo apprezzerebbe come patrigno. Se ti mettessi con lui,potrebbe pesino accettare facilmente il tuo divorzio da Guido! Quel tipo ti ha divorata con lo sguardo durante il tuo intervento al seminario,ti ha invitata al bar cercando di apparire brillante,ma ha capito che non c’era nulla da fare e se n’è andato con la coda fra le gambe. Era così preso da non ricordare neppure il suo nome! O forse era solo sorpreso di essersi imbattuto in un esemplare femminile intelligente!” ribatté Roby. Quel figlio di puttana c’aveva provato con Cami?
“ Colpa mia se non è il mio tipo? Mi ha invitata a pranzo,ma non ho accettato! Voleva pranzassimo in camera sua,ma io non sono nata ieri! Capisco che sia abituato a donne come la Fernandez,ma non basta presentarsi in giacca e cravatta per conquistarmi! E a Junior piace la storia di quel tipo,dov’è arrivato,ma l’essere umano non gli piacerebbe,fidati!” si difese. In camera sua? Come diavolo aveva osato?
“ Ma magari ne valeva la pena!” obiettò Bea. Volevo ammazzarla!
“ Non amerò mai più nessuno! Il mio cuore è andato in pezzi anni fa!” rispose Cami alzandosi dalla sua postazione. La emulai per fermarla, ma la stretta fu troppo forte e mi finì addosso. Sorrisi portando le mani sui suoi fianchi per eliminare la tentazione di riassaporare le sue labbra così vicine alle mie. Il pollice della mia mano destra era sotto il suo seno ed avevo il mio mignolo sinistro nei pressi del suo bacino. Sollevò lo sguardo e i nostri occhi si trovarono. Quel blu ardesia e il suo viso ad un palmo dal mio resero il battito del mio cuore forsennato.
“ Più volte in un solo giorno…sono un uomo fortunato!” mugugnai. Arrossì all’inverosimile seguitando a tenere la mano sul mio fianco. La sentii arpionarsi alla mia camicia e feci fatica a deglutire.
“ Stamani non la pensavi così!” rispose a fatica allontanandosi di poco da me. Ero stato uno stronzo ed era logico che me lo rinfacciasse! Come potevo pretendere che credesse al mio amore dopo il modo in cui l’avevo trattata?
“ Mi dispiace. Sai meglio di me che di mattina presto sono intrattabile e dopo la nottataccia trascorsa… Non nel senso che ho dormito male con te,ma senza notizie di Roby io…” farfugliai cercando di scusarmi.
“ Stavo scherzando! Eri preoccupato per Roby come lo ero io! Neppure mi ricordo ciò per cui ti stai scusando! E comunque,sì,so benissimo come sei la mattina presto. Ho ricordi piuttosto nitidi di noi due!” rispose prendendomi il mento fra le dita e guardandomi in un modo che mi fece tremare le ginocchia. Carezzai il profilo del suo collo con la punta delle dita.
“ Anch’io ho ricordo piuttosto nitidi di noi. Molto nitidi!” risposi con un sorriso.
“ Non riesco ancora a credere che quel tale ti abbia fatto questo! Sembrava così pacato alle nozze! Avrà detto in tutto 50 parole!” commentò carezzandomi lo zigomo tumefatto. Il calore della sua mano contro il mio viso trasformò in lava il sangue nelle mie vene.
“ Pacatissimo! Almeno io dimostro sin da subito di essere uno stronzo arrogante! Le persone così sono le peggiori!” replicai.
“ Sì,sei arrogante,testardo e strafottente,ma sei anche dolce, gentile,presente e passionale riguardo ciò che fai e chi ami. Mi sa che sei un uomo bilanciato,Valencia!” rispose carezzandomi la barba con la punta dell’indice.
“ Domani la taglio. Stamani non ho avuto tempo! Quindi ti piaccio senza barba più che con la barba?” replicai.
“ Sei uno dei pochi uomini che sta bene sia con la barba che senza,ma pungi. Ora sei un istrice sia fisicamente che mentalmente! Sei pungente in tutte le definizioni del termine!” rispose premendo l’indice contro la mia guancia. Risi di cuore.
“ Gli istrici ti piacevano tantissimo! Quando stavamo assieme ti regalai anche un peluche a forma di istrice!” ribattei.
“ Lo conservo ancora. Nostra figlia gli ha anche dato un nome,sai? Si chiama Zufolo ed ha trascorso con lei la quarantena della varicella. E poi chi ti dice che non continuino a piacermi da morire gli istrici? Dai per scontato troppe cose,Valencia! Adesso vorrei andare in bagno,se non ti spiace! E se non mi lasci andare,sarai fulminato con lo sguardo da tua moglie! Non voglio diventi un mucchietto di cenere!” replicò.
“ Posso parlarti un attimo in privato?” le chiesi. Annuì con un sorriso. La portai lontano da quel dannato tavolo,nei pressi delle scale.
“ Sono contento della direzione che sta prendendo il nostro rapporto e di riaverti con me!” affermai carezzandole l’elice dell’orecchio.
“ Però,Valencia,hai molto da farti perdonare. Il perdono è una strada lunga,impervia,con curve e ostacoli…sicuro di volerla percorrere?” flirtò spavalda sebbene stesse tremando per il percorso del mio indice sul suo collo e avesse gli occhi lucidi. Sorrisi divertito.
“ Adoro le curve…le tue mi fanno proprio impazzire! E spero mi apprezzerai per non averti mai invitata a pranzo in camera mia!” risposi portandola a me con la mano sulla base della sua schiena e lanciando una chiara frecciata alla sfacciataggine di Brickman. Sorrise divertita.
“ Sembri un po’ geloso,Valencia! Attento,che rischio di fraintendere!” mi stuzzicò.
“ O magari non stai fraintendendo! O vuoi che t’inviti anch’io a pranzare in camera?” flirtai carezzandole il profilo del collo. Sorrise.
“ Non lo faresti mai perché sei un istrice ed io da sempre amo gli istrici ed odio i pavoni!” civettò strappandomi un sorriso malizioso.
“ E poi non mi avevi chiesto di starti lontana?” aggiunse. Più che chiesto,gliel’avevo gridato addosso assieme a tante altre cattiverie il giorno dopo il nostro bacio al club. Per non parlare di quando la mattina prima l’avevo minacciata di innaffiarla con della candeggina solo perché nel dormiveglia aveva avuto da disgrazia di chiamarmi << amore >>.
Mi accorsi delle lacrime che mi erano sfuggite quando le sue dita mi accarezzarono il viso con dolcezza e intravidi i suoi occhioni lucidi.
“ Stavo scherzando! Non voglio che stai male!” mi sussurrò sfiorandomi il viso. Non riuscii a resistere a quella vicinanza e l’attirai a me per riassaporare le sue labbra. Qualcosa di caldo m’invase il petto quando ricambiò quel contatto accarezzandomi con dolcezza il viso e i capelli, quando mi permise di approfondire quel bacio,di assaporare la sua bocca. Carezzai le sue guance,i suoi zigomi,il suo collo seguitando a sfamarmi dei suoi baci. Presi a tremare quando cominciò a carezzare la mia pelle addentrando le dita nel colletto e nello spazio fra le due asole della mia camicia.
Fu lei ad interrompere quel momento magnifico ed il motivo di tale decisione mi fu palese quando vidi passare Anita. Ero così coglione da pensare di dover procedere a piccoli passi per farla innamorare di nuovo di me,ignorando che non aveva mai smesso di amarmi così come io non avevo mai smesso di amare lei e che quell’amore l’aveva quasi portata alla morte.
“ Che figura! Si è fatta il segno della croce,Dan!” borbottò col viso congestionato poggiando la fronte sulla mia spalla. Le baciai la tempia.
“ Era solo un bacio! Non è mica una vergine! Ha due figli! E anche noi abbiamo una figlia e la cicogna non ha contribuito al suo arrivo! No,me lo ricordo eravamo solo io e te e non siamo mai stati propensi alla zoofilia!” replicai beccandomi un leggero pugno sull’altra spalla.
“ Dai! Smettila! Penserà che io sia una dissoluta! E comunque abituati perché di battute ne farò tante per esorcizzare le cose poco piacevoli che ci siamo detti! Non sono arrabbiata con te!” mi sussurrò. Le sue gote arrossate e le sue labbra turgide e gonfie erano erotismo puro.
“ Basta che non ti aspetti di riderci su perché non riuscirò mai a trovare divertente il male che ci siamo fatti!” replicai.
“ Ora però urge ancora di più che vada al bagno anche solo per fare qualcosa per alleviare il rossore alle guance!” mi comunicò.
“ Devi proprio?” replicai sfiorando il suo collo con la punta del naso.
“ Sì,non vorrei dover pagare anni di analisi alla tua colf,che resterebbe traumatizzata da certe scene!” mi sussurrò all’orecchio prima di lasciare un lieve bacio sulla mia guancia. Pure un bacio innocente riusciva ad accendermi con lei. Fra noi la passione s’innescava con poco.
“ E grazie per il cuore sulla cioccolata…tu sì che sai come arrivare al mio cuore!” mormorò suadente facendomi rabbrividire. L’amavo da morire,tanto da avere difficoltà di confessare persino a me stesso di non riuscire più a vivere senza di lei!
 
“ Papà! Ma possibile che ti perdi a fissarla come fosse la Monna Lisa ogni volta?” mi rimprovera ironicamente la mia primogenita ironicamente. Le gote di Camilla sono vermiglio e le nostre dita prendono a giocare sul tavolo. La mia replica viene stroncata dal cellulare di mia moglie,la quale lo fissa perplessa prima di rispondere.
“ Asia,dimmi!...In che senso se n’è andato?...Dai,capita a tutti di discutere!...Ma certo! Se non ha cenato,dove vuoi che vada? Lo conosciamo tutti!...Dai,lo dico io a Betty e a mio fratello e cerchiamo di chiamarlo,ma vedrai che a breve sarà a casa e farete pace!...Va bene!...Stai tranquilla,che tutto si risolve!” le sentiamo dire.
“ Hanno litigato?” le chiedo. Annuisce.
“ Gelosia?” le chiede la cognata. Cami conferma nuovamente.
“ Ma adesso papà dov’è?” chiede la moglie del nipote di Cami.
“ Visto che non ha cenato,sarà andato a qualche fast food! Ce lo vedi tuo padre che digiuna?” replica Cami. Trattengo una risata. Il mio umore, però,peggiora al suono del campanello. Fulmino con’occhiataccia Bea.
“ Dimmi che non hai invitato quello che ti ha mezzo strappato il vestito che indossi!” le intimo. Ci manca solo il suo opossum!
“ No,Daniele,sono io ad aver invitato una persona che deve parlarti!” mi risponde Marcella alzandosi dal suo posto per andare ad aprire la porta. E proprio adesso deve parlarmi questa persona? Deve rompermi i coglioni durante una cena di famiglia?
“ Credevo venissi da solo con tua figlia!” sentiamo dire da Marcella quando sta per svoltare l’angolo prima di tornare in sala. Con lei ci sono Santiago,la sua ex moglie e una ragazzina dai capelli scuri e gli occhi scuri con i lineamenti di Rebecca.
“ Santiago,ti pare il momento?” gli domando scazzato. E che cavolo!
“ Daniele,lascialo parlare!” mi suggerisce mia sorella.
“ Tu sai già che deve dirmi?” le chiedo. Annuisce.
“ È venuto da me oggi e me ne ha parlato!” risponde.
“ Ho chiesto a Rebecca di venire con me e Natalia così che quest’argomento si esaurisca qui. Questa è la famiglia di Daniele. Loro sono la mia ex moglie e mia figlia!” borbotta Santiago prima di presentare vicendevolmente la sua famiglia e la mia.
“ Bella casa!” commenta Rebecca. La mia Cami alza gli occhi al cielo.
“ Non c’era papà alla guida della sua vettura. Aveva mal di testa ed ero andata a prendergli degli analgesici!” esordisce quella ragazzina.
“ Peccato che non ci siano farmacie nei pressi di casa mia!” commenta giustamente mio cognato.
“ Armando,lasciala parlare!” lo ammonisce Marcella.
“ Io vi ho filmati solo per gioco. Era divertente vedere due persone della vostra età pomiciare con tanto ardore come due ragazzini!” aggiunge quella tizia che mi ha appena detto in faccia di essere vecchio. La mano di mia moglie sulla mia mi evita di metterla alla porta.
“ E come ha fatto la prova della sua perversione a finire su internet,di grazia?” domanda mia moglie più calma di me.
“ Io l’ho inviato al compagno di mia madre,ma per gioco,per farlo ridere!” risponde. Ma ridere di cosa? Del momento più bello della mia vita?
“ Sono così contenta che andiate d’accordo!” trilla Rebecca Sierra. Un altro acuto del genere e la sbatto fuori!
“ Molto d’accordo. Fin troppo! Vai,cara,racconta il resto alla mamma. RACCONTALE CHE AVEVO RAGIONE A DIRE CHE QUEL TIPO NON ANDAVA BENE PER LEI!” interviene Santiago.
“ Ma che siete venuti a litigare a casa mia? Senti,Santiago,sai benissimo che ho poca pazienza,quindi arriviamo al nocciolo. Chi è Dantès e che vuole da noi?” mi irrito. E che cazzo!
“ Lui ha detto che sarebbe stato uno scoop formidabile: due consuoceri che vanno a letto insieme memori del loro passato; due consuoceri che forse sono stati amanti per 40 anni!” afferma quella ragazzina.
“ Per curiosità: la tua mente malata ha mai partorito un pensiero autonomo o vai avanti con quelli degli altri? Il video l’avevi girato tu e non avrebbe mai potuto usarlo senza il tuo consenso!” intervene Charlotte.
“ Mamma,mi dispiace!” singhiozza quella tipa. Se mi stinge uno dei tappeti,ai danni aggiungo pure quello!
“ Io e lui siamo stati a letto insieme e a volte facciamo sesso virtuale!” singulta lasciando scioccata tutta la tavolata. Persino Armando,che in gioventù non si è mai fatto mancare niente,è basito. Lo stupore aumenta quando Rebecca tira un manrovescio alla figlia.
“ SEI UNA LURIDA TROIA!” strepita prima di andarsene senza neanche salutare. Forte questa cosa: la figlia sarebbe una troia e il suo amore che le ha messo le corna cos’è? Un angelo caduto dal cielo?
“ Marcella,forse è meglio se…” farfuglia Camilla.
“ Vieni! Andiamo a mettere un po’ di ghiaccio su quella botta! Basta che mi assicuri che non filmi pure l’home tour di questa casa per metterlo su internet!” si rivolge mia sorella a quella mocciosa prima di portarsela via.
“ Io però non capisco che c’entra la vendetta. Il conte di Montecristo torna per vendicarsi di coloro che l’hanno mandato in prigione! Il tipo che si è << fatto una famiglia >>,nel senso meno aulico dell’espressione,ha un nome? Con chi ce l’ha?” chiede Roberta confusa.
“ Con chi l’ha fatto spedire in Australia: Hermes Mendoza. Il suo nome è Ruben Navarro!” risponde Santiago fissandosi le scarpe. Cazzo!
“ Allora ce l’ha per vizio di bagnare il biscottino in più tazzine dello stesso servizio da tè: e prima Charlotte e Cassandra; ora madre e figlia! La prossima volta si farà una nonna e una nipote? Senza offesa per aver usato il termine << biscottino >>,che evidentemente a te piace come nomignolo,Daniele!” sbotta Hermes. Mia nipote gli tira una gomitata,mentre Jean a momenti si strozza col vino.
“ Tuo nipote lo fa solo con me di rigirare il dito nella piaga o è un suo hobby?” sussurro a mia moglie.
 
[Santiago]
Vorrei che la terra mi inghiottisse in questo momento. Tutto avrei voluto meno che rovinare una cena di famiglia al mio migliore amico! In più ci sono i suoi figli che mi guardano male!
“ Pensare che per tutta la vita mi sono sentita sbagliata,la figlia del signore mi batte di gran lunga!” commenta Susanna. Camilla le rifila uno sguardo di ammonimento.
Il tempo pare andare lentissimo per via del silenzio assordante che regna in questo salone,tanto che mi sembrano trascorse ore quando Marcella e Natalia tornano. Mia figlia ha una busta di giaccio istantaneo sulla guancia arrossata.
“ Marcella,grazie!” bofonchio ottenendo un sorriso compassionevole. Lei che ha due tesori di figli,deve ritenermi,con ragione,un disgraziato!
“ Daniele,so che ti chiedo molto,ma non la rovinare,ti prego!” esordisco.
“ Ho avuto una figlia fuori dai binari anch’io e non rovinerò tua figlia, ma una lezione le ci vuole. Consulteremo un penalista perché ci dica in media un risarcimento danni in quanto consiste. Ma non credo sia sotto i 100 milioni di pesos. Naturalmente esigo fino all’ultimo centesimo, così che tua figlia impari la lezione!” risponde.
“ Daniele,così finirei in rovina!” gli rammento.
“ Ma non sarai tu a pagarmi. Sarà tua figlia. Mi hai detto che non studia e non lavora. Sarebbe il caso di trovarle un impiego che la renda tanto stanca da dormire di notte,invece che filmare la gente in giro!” risponde.
“ Un lavoro?” chiede Natalia spaventata.
“ Dovrò consultarmi con gli altri soci,ma se Armando e sua moglie sono d’accordo,visto che il responsabile alle P.R. sarà il nipote di Mario Calderon (sempre che Armando non l’abbia ucciso) e visto che Susanna dovrà concentrarsi sulle sue borse,direi che a fare da segretaria potrebbe essere tua figlia. Naturalmente metà della paga sarebbe trattenuta da me e Camilla fino all’estinzione del debito! E per i primi tempi sarebbe Susanna ad aiutarla ad ambientarsi!” mi spiega Daniele.
“ Tuo zio ha bevuto? Ci sta prendendo per il culo? La più lavativa dell’azienda che fa da tutor alla nuova segretaria? Al prossimo giro me la ritrovo alla contabilità?” domanda uno dei figli di Armando alla nipote di Daniele.
“ Hermes,smettila!” lo ammonisce il figlio di Camilla.
“ STA SCHERZANDO? IO SEGRETARIA D’AZIENDA? IO HO CONCORSO PER MISS COLOMBIA!” si ribella mia figlia spappolandomi un timpano. Daniele,Roberta e Giulio si massaggiano l’orecchio concentrandosi sull’elice.
“ Da Miss San Marino a Miss Colombia…un salto di qualità. Immagino che la fascia di Miss Discrezione non sia stata sua!” interviene il figlio di Armando sposato con la nipote di Daniele.
“ Veramente ero Miss Eleganza!” puntualizza mia figlia non comprendendo la battuta.
“ Scelta azzeccata! A momenti diventavo sordo!” borbotta Armando Mendoza.
“ E se a dirlo è lui,la cosa è grave!” bofonchia Camilla.
“ Molto fine ed elegante definire i miei genitori implicitamente << vecchi >>,filmarli,scoparsi l’uomo di sua madre! Immagino che tale fascia gliel’abbiano data prima di tali eventi!” commenta il figlio di Camilla. Un colpo di tosse alle mie spalle cheta la discussione facendomi voltare in tale direzione. C’è una palla di lardo assieme a mia moglie.
“ Accoppiata stridente,ma hai visto mai che riescano ad accoppiarsi fra loro e ad andarsene a contare canguri in Australia? Sarebbe la soluzione ideale!” commenta Daniele rivolgendosi a Camilla,che sorride.
“ Ho incontrato la signora fuori in lacrime ed era aperto!” esclama il tipo.
“ APERTO? NON È MICA UN BAR,CHE ESSENDO APERTO ENTRI PER PRENDERE UN DRINK? CHI CAZZO TI HA INVITATO? CHE NON SEI IL BEN ACCETTO IN CASA NOSTRA,DEVO SCRIVERTELO IN TRIPLICE COPIA?” sbotta il padrone di casa. Ecco chi è il barile di strutto: Guido Lascano! A quanto pare ce l’ha per vizio di approcciarsi alle donne impegnate!
 
[Guido]
“ E con quell’essere di merda che intendi fare?” domanda il tizio già presente lì a quello stronzo del padrone di casa. Il Vampiro sorride.
“ Quanto odio fare queste cose! Mi sa che si ritroverà a gestire la posta del cuore di qualche rivista femminile! Con tutta l’esperienza che ha,sarebbe perfetto! Con me ci si fa male,lo sai! Riguardo tua figlia,appena avremo deciso,ti faremo sapere!” risponde quello.
“ Tu vieni via o ti fai accompagnare dal signore col suo risciò? Perché dubito possa permettersi qualcosa di diverso!” domanda quel tizio alla donna in lacrime che ho incontrato sul porticato.
“ Veramente sono venuto in bus!” bofonchio. Tutti mi fissano seccati e basiti.
“ Meglio mi sento!” bofonchia quel tale.
“ Andiamo!” farfuglia quella donna prima di andarsene assieme a quello che credo sia il marito e alla loro figlia. I tre salutano con un laconico << buona serata >>.
“ Junior,perché tu e Susy non portate Lucky e Cookie fuori?” propone il padrone di casa a mio figlio,impegnato a rifilarmi occhiatacce.
“ Dimmi che non vuoi davvero che faccia da balia a quella demente che ti ha filmato e ti ha dato del << vecchio >>,dicendo che trovava divertente vederti pomiciare con Camilla!” esclama quell’ottenebrata della figlia. Mio figlio ridacchia.
“ C’è di peggio: pensa che il nostro misterioso cugino è il fratellastro del minorato mentale che vorrebbe deflorare nostra nipote,il medesimo minorato che ora ospita l’uomo con cui si intrattiene nostra zia e che è il rettore della mia facoltà!” interviene la rossa.
“ Così non mi stai aiutando,ma solo regalando un cerchio alla testa!” risponde quella ragazzina petulante.
“ Susanna,ti prego! Quella ragazzina ha per madre un’idiota. È giusto responsabilizzarla! Devi solo spiegarle quello che deve fare! Tu poi lavorerai con Junior!” interviene Camilla.
“ Speriamo solo non si accolli! Ci manca solo che voglia diventare amica mia! Si è presentata qui in Jeggins…che orrore! Può diventare amica solo della fidanzatina di Dodo! Sai che bell’accoppiata!” replica quella ragazzina. Mio figlio le rifila un buffetto sulla spalla. I due fanno per uscire. Lui mi da una spallata sdegnata quando mi passa accanto e a momenti inciampa addosso a quella. Quella sgualdrina si volta e si ritrovano quasi naso contro naso. Non mi piace per nulla come quella tipa guarda mio figlio e ancora di più come lui guarda lei.
“ Ti sei fatto male? Non è che hai bevuto un po’ troppo?”  domanda quella scema a mio figlio.
“ No,sto bene! Andiamo!” risponde Junior. Entrambi escono dopo qualche minuto assieme ai cani.
“ Giulio,tu non volevi mostrare a Barbara e a Roberta la scocca dell’automobilina che stiamo costruendo?” domanda quello al figlio.
“ Papà,senza offesa,ma a me non è che importa molto della macchinina e del modellismo!” si ribella la figlia. Adesso forse capirà quello che ho passato con la dannazione di figlia che si ritrova!
 
“ Si può sapere che diavolo sta succedendo?” domandò Camilla entrando in casa come una furia e lanciandomi un’occhiata omicida. La bambina aveva vomitato in stile << L’esorcista >>per poi scoppiare a piangere in una lagna fastidiosa.
“ Succede che deve mangiare i broccoli,ma non li vuole! Guarda come ha ridotto la mia maglietta e il suo seggiolone!” risposi esacerbato mostrandole la maglietta oramai tutta verde. Io odiavo i bambini e quella bambina di quasi 3 anni mi stava facendo uscire di testa. Sì,era mia figlia,un modo bislacco in cui il destino mi aveva favorito a strappare Camilla a quel damerino che stava per sposare,ma i bambini continuavano a non fare per me!
“ Amore della mamma,hai vomitato! Potevi almeno pulire,no? In fondo quando ti ho conosciuto,lo facevi!” mi ammonì a bassa voce mia moglie dopo essersi rivolta con tenerezza alla bambina.
“ Non dirmi che ti sei offerto di imboccarla perché potrei commuovermi!” replicò sarcastica.
“ No. È che la babysitter c’ha rinunciato!” le spiegai notando solo dopo i suoi genitori sulla soglia della sala da pranzo fissarmi con uno sguardo piuttosto schifato. La domestica arrivò in sala.
“ Rosalie,Robertina,dati i modi così garbati che suo padre ha adoperato per imboccarla,ha vomitato,potrebbe pulire,per favore? Inoltre dopo porti qualcosa da bere ai miei genitori,che sono reduci da un viaggio di 16 ore!” le intimò Camilla. Avrebbero potuto evitarselo quel viaggio! Chi li aveva invitati?
“ Amore mio,visto che sono venuti i nonni a trovarci?” chiese Camilla a quella mocciosa prendendola in braccio e ispezionando il suo abbigliamento per accertarsi che non si fosse sporcata.
“ Norma!” affermò la bambina.
“ Amore,la pasta alla norma di nuovo no! Non puoi mangiare sempre la stessa cosa,tesoro! Ti verrà a noia!” le rispose Camilla carezzandole il viso e i capelli.
“ Quindi è per questo che hai lasciato Daniele? Perché ti era venuto a noia?” le chiese sua madre.
“ Mamma,ti prego! Amore mio,la vuoi una bella frittatina di zucchine?” borbotto Camilla prima di rivolgersi a Roberta.
“ Sì. Buona frittata!” si entusiasmò la piccolina battendo le mani.
“ Però vicino la mamma ti prepara i broccoli col formaggio filante,quelli che ti sono piaciuti l’altra volta!” negoziò Camilla.
“ Va bene!” acconsentì a malincuore quella peste.
“ Ci voleva molto a non propinarle i broccoli lessi,che fanno schifo anche a me?” mi aggredì facendomi fare la figura dell’idiota dinnanzi ai suoi,che continuavano a fissarmi come un inetto.
“ Mamma,la tieni tu un attimo mentre tento di sfoderare il seggiolone? Stellina,andiamo in braccio alla nonna per un po’ prima che la mamma ti porti di sopra a lavarti?” si rivolse prima a sua madre e poi alla bambina. Entrambe annuirono.
“ Nonna,cabamella!” esclamò la bambina porgendole una delle caramelle gommose che mangiava di tanto in tanto ancora incartata.
“ No,grazie,tesoro. Magari le mangiamo domani insieme,ok? Domani i nonni ti portano al parco!” rispose mia suocera senza neanche chiedere il mio permesso.
“ Se mi dici dove sono le sue cose,possiamo pensarci noi a cambiarla,così le prepari la cena,visto che è già tardi!” si offrì mio suocero.
“ Avresti potuto dircelo che eri praticamente da sola e avremmo preso un taxi! Lasciarla qui in questo stato è stato peggio che se l’avessi lasciata sola!” aggiunge mia suocera gentilissima come sempre.
“ Lo so,mamma. Non ricapiterà più. Grazie mille per la tua offerta,papà. In camera sua c’è il suo ex fasciatoio. I cambi sono lì. Però fatele il solletico al pancino che le piace!” rispose Camilla.
“ Almeno sai fare gli onori di casa come tua madre,tesoro mio! Sarai una perfetta lady!” esclamò quella donna a Roberta per denigrarmi.
 
“ A me farebbe piacere se gratificassi il lavoro mio e dei tuoi fratelli! Ci abbiamo lavorato tanto e a Junior piace questo nuovo hobby!” ribatte quello stronzo di un Valencia.
“ E va bene! Ma lo faccio solo per te!” cede la sua cara figlioletta baciandogli la guancia prima di andarsene col fratello e con mia figlia. Faccio per richiamare indietro Barbara,ma mi ignora come se fossi trasparente.
“ A te piace vivere?” mi domanda quel coglione.
“ Ma che cazzo di domanda è? Perché a te non piace?” mi urto.
“ E ALLORA SE TI PIACE STARE AL MONDO,LASCIA IN PACE LA MIA FAMIGLIA! Barbara non si può agitare,va bene? E neanche gli altri possono farsi scoppiare il fegato per colpa tua! Io non ti posso salvare la pelle ogni volta per non dover pagare la cauzione a Junior. È contro la mia natura salvarti la vita,quando sono il primo che vorrebbe ammazzarti! Hai bisogno di un traduttore simultaneo di emozioni per capire che non vogliono vederti o ci arrivi da solo?”  sbotta.
“ Nostro figlio vuole andare a letto con la figlia di quello?” chiedo a Camilla. Armando e sua moglie si fissano basiti.
Mio figlio,che non si considera più tuo figlio tanto da anelare il disconoscimento,ha 35 anni. È adulto,indipendente e non viene di certo a raccontare a me certe cose!” risponde lei col suo solito tono.
“ A te no,ma al tuo stallone sì. Cos’è? La tua casta figliola è stata scaricata da Smeaton e vorresti rifilarla a mio figlio?” replico per poi rivolgermi a quello.
“ Mia figlia ha deciso di interrompere la sua relazione per motivi che non ti riguardano,sebbene tu abbia fatto emergere aspetti da pettegola di Smeaton che non ci aspettavamo. È stata mia figlia a mollarlo e non ho bisogno che Junior si metta con Susanna per considerarlo un figlio né perché lui mi consideri suo padre!” risponde quello stronzo di merda.
“ Sei stato tu a non volermi alle loro nozze?” gli chiedo.
“ Se non l’avessi notato,Barbara e Giulio hanno due teste perfettamente funzionanti,nonostante né tu né Patrizia abbiate QI vicini al livello di normalità (ma evidentemente hanno ereditato il cervello mio e di Cami,per fortuna). Evidentemente a loro fai schifo quanto ne fai a me,a Camilla e al reto del parentado!” risponde quello stronzo.
“ Mi dispiace per te,ma dovrai sopportarmi. Barbara è mia figlia e Camilla dovrebbe ricordarlo bene!” lo provoco con immensa soddisfazione prima di lasciare quella casa. Lo sento sbraitare alle mie spalle evidentemente trattenuto da Camilla.
 
[Susanna]
“ Mi dispiace di aver riso perché dovrai fare da babysitter a quella minorata mentale!” afferma calciando un sassolino mentre portiamo a spasso i cani. Faccio spallucce.
“ Tanto gran parte dei nostri commensali,pensa io sia al suo stesso livello!” borbotto. Si ferma per poi afferrarmi il polso perché anche il mio passo si blocchi. Mi fa voltare verso di sé e mi accarezza la guancia lieve.
“ Non è vero! Credo che dovremmo festeggiare il tuo debutto!” replica.
“ Io,tu e la tua ragazza o io e te?” ribatto beffarda. Scuote il capo divertito.
“ Ho paura di fare una figuraccia al lancio delle mie borse! Che non piacciano a nessuno,che quella premaman sia un’idiozia colossale, che tu sprofondi con me!” mi sfogo con il viso circondato dalle sue mani calde.
“ Andrà tutto benissimo! Sarà un debutto stellare! E l’idea della borsa per le neomamme è stata un tocco di genio!” mi rassicura prima di congratularsi con me. Arrossisco imbarazzata.
“ Come ti è venuta?” mi chiede.
“ Ho pensato alle volte in cui mia madre mi raccomandava di non fare figli perché per colpa mia e di Giulio aveva dovuto rinunciare tra le tante cose alle borse stilose per portarsi dietro dei borsoni orrendi atti a contenere tutte le cose nostre. Volevo che altre donne vivessero la maternità in modo diverso,come un dono,come qualcosa di bello,che non la vivessero come una rinuncia alla vita precedente. Ma come al solito ho fatto la figura della scema e della superficiale di fronte a tutti,di colei che pensa solo alle sciocchezze. Ho indisposto tuo cugino avendo la presunzione di suggerirgli cosa regalare alla moglie!” gli spiego. I suoi occhi blu ardesia diventano lucidi prima che mi porti a sé per cingermi in un abbraccio.
Il mio cuore batte veloce contro il suo,che corre alla medesima velocità. Sembrano sincronizzati in una musica che conoscono solo loro. È bello non sentire il fresco della sera perché protetta dalle sue braccia.
“ Sei una ragazza speciale,Susanna Valencia. E non hai fatto la figura della scema né della superficiale! La maternità non vuol dire annullare la propria femminilità o la propria eleganza e tu hai pensato a questo. Io ti immagino come una mamma stilosa,che va ai colloqui con gli insegnanti col le unghia fresche di manicure e la messa in piega perfetta. Ciò non ti renderebbe una madre peggiore di una che si presenta col mollettone e i leggins!” mi sussurra spiazzandomi totalmente sebbene sia piuttosto scioccata dall’immagine di una donna che va a colloquio con i docenti del figlio in mollettone e leggins. Ci sarebbe da denunciarla una così!
“ Ma tu avevi detto che non riuscivi a vedermi come madre!” obietto confusa. L’ha detto alle nozze di suo cugino di qualche giorno fa!
“ Nana,io…” sta per dirmi qualcosa quando si avvicina a noi quel rompicoglioni che purtroppo gli ha dato la vita,ma che non merita di avvicinarsi neanche ad un criceto per evitare di ammazzare pure lui.
“ Hanno fatto la pipì?” mi domanda Dodo con evidente fretta di tornare a casa. Annuisco.
“ Bimbi belli,è ora di rincasare,che altrimenti ci danno per dispersi!” si rivolge ai cagnetti,che,a quanto pare,stanno familiarizzando.
“ Junior,dobbiamo parlare!” esclama quello,che evidentemente è un temerario.
“ Io non ti devo proprio niente. Smettila di stare sempre fra le palle!” risponde Dodo.
“ Io non ti permetterò di rovinarti la vita con questa sgualdrina!” replica quel tizio. In un nanosecondo quel tizio si ritrova scaraventato per terra con il naso rotto. Per assurdo,visto che sono stata offesa,sono io a trattenere Dodo dal dargli il resto.
“ Vieni,dai! Non ne vale la pena! Stai diventando un pugile professionista da quando ti conosco!” lo trattengo per la giacca strappandogli un sorriso col l’ultima frase.
“ Torniamo dentro o daranno l’allarme!” bofonchia cingendomi le spalle nel tragitto verso casa. Menomale che nessuno l’ha visto scazzottare!
 
[Patrizia]
Da questa serata cominciata così male a livello professionale,tutto mi sarei aspettata tranne di giacere nel letto di un hotel di lusso pienamente appagata. Credevo che mai più avrei potuto poggiare il mio corpo su un materasso in piuma d’oca!
Emetto un ultimo gemito soddisfatto quando raggiunge il piacere riversandosi verso di me. I miei ricordi in questi anni non gli hanno reso giustizia: con gli anni è migliorato anche da questo punto di vista,oltre che a livello finanziario!
Si sdraia di schiena sul suo lato del letto e,attenendo che il suo respiro torni regolare,indossa nuovamente gli occhiali da vista,che calza da quando lo conosco,sebbene si siano succeduti svariati modelli nel corso degli anni.
“ Puoi anche ammetterlo di non aver mai smesso di pensare a me nel corso degli anni! Dubito che al padre di miei figli importi qualcosa e che possa fartela pagare per questo! Al massimo potrebbe accusare di avere cattivo gusto oltre che problemi mentali gravi per una cosa simile!” lo punzecchio. Mi lascia un’occhiataccia.
“ Il padre dei tuoi figli è meglio non metterselo contro e mi pare di aver già rischiato grosso più volte nella vita! Credo volesse ammazzarmi pensando m’interessasse Camilla!” afferma mettendosi a sedere.
“ Non vorrai mica andartene?” gli chiedo delusa.
“ E che vuoi che faccia? Devo tornare a casa! Altrimenti che mi invento? Mi aiuti tu ad intortare una balla?” ribatte cercando i suoi abiti fra gli indumenti gettati alla rinfusa sul pavimento.
“ Sei stato carino a difendermi da quei commenti poco delicati sul mio look!” lo ringrazio.
“ E intanto la mano mi fa ancora male grazie a quest’atto di coraggio,un atto che non avrei dovuto mettere in pratica se tu ti fossi vestita in modo più consono! Patrizia,tu sei una donna libera con dei figli aperti di vedute ( o col cavolo avrebbero accettato di avere come matrigna la suocera di tuoi figlio); i miei figli se scoprono quello che è successo qui dentro,mi fanno a pezzi! È già stato un azzardo dare il documento d’identità alla reception! A Daniele e la sua compagna li hanno sputtanati con molto meno!” risponde infilandosi i boxer.
“ Mi rivesto!” bofonchio.
“ Tanto la stanza è pagata…puoi pure restare e domani ti passo a prendere! C’è la tv,il frigobar,l’idromassaggio…Ti chiedo solo discrezione! Questa cosa non deve uscire da qua dentro!” replica. Annuisco. In fondo avere una relazione segreta non mi dispiace se questi sono i benefits!
 
[Milla]
“ I bambini sono crollati!” annuncio entrando in camera da letto,dove mio marito mi sta già aspettando. Mi accoglie con un sorriso.
“ Lo credo: c’hanno estorto la promessa di poter andare a trovare il cane di tua zia appena arrivati a Bogotà! Temo che da un giorno all’altro ci chiederanno un cane!” risponde accogliendomi fra le sue braccia. Ci manca solo questa!
“ Al momento c’è qualcos’altro a preoccuparmi,ad essere sincera!” borbotto. Posso mai presentarmi a casa loro la vigilia di Natale con questo macigno sullo stomaco?
“ E immagino non riguardi l’idea che un ipotetico cagnolino dei bambini venga agghindato dagli stessi nella medesima maniera in cui si abbiglia la sorella del tuo nuovo zio!” ne deduce strappandomi un sorriso.
“ Secondo te dovremmo parlarne almeno con Roberta e Joseph? Sono i suoi genitori e devono saperlo che in quel bar si è sbaciucchiata con quello!” gli confido le mie perplessità.
“ Se si trattasse di Anna o Maria,nei panni di Joseph,vorrei saperlo,ad essere onesto. E credo che nei panni del dottor Valencia, anche tuo padre vorrebbe saperlo!” espone. Probabilmente mio padre inseguirebbe lo sbarbatello in questione armato di mannaia!
“ Ma mica posso chiamare mia cugina a quest’ora dicendole: << Ehi,sai che tua figlia si è sbaciucchiata al bar con Leonardo Uribe?! >>? Mia cugina andrebbe a casa di quel soggetto,nonostante l’ora tarda e lo proverebbe di tutto l’apparato genitale! Ti ricordo che è la moglie di un chirurgo!” obietto. Sarebbe capace di asportargli pure la prostata e la vescica!
“ Estetico. Di un chirurgo estetico! Al massimo,potrebbe cambiargli i connotati!” ironizza facendomi ridere.
“ Ti amo tanto,sai?” replico. Quando stiamo per baciarci la porta della nostra camera viene spalancata dal nostro piccolino.
“ Stewart,che succede? Amore,hai fatto un brutto sogno?” gli domando preoccupata più che altro che tutte quelle schifezze mangiate in aereo possano avergli provocato una cattiva digestione.
“ No,mamma. Devo fare una ratifica alla lettera di Babbo Natale!” risponde arrampicandosi sul mio letto.
“ Una ratifica? Devi approvare la lettera che hai mandato a Babbo Natale?” gli domanda mio marito piuttosto confuso.
“ Devo mandargli una lettera in cui io,Anna e Maria gli chiediamo un Cookie tutto nostro invece dei giocattoli!” risponde.
“ Una rettifica,allora. Amore,magari il prossimo anno. Adesso Babbo Natale avrà già pronti tutti i regali e non farebbe in tempo a rifare tutto daccapo o a trovare un cagnolino per voi tre!” lo correggo per poi tentare di farlo desistere.
“ Va bene: glielo chiedo l’anno prossimo! Allora io dormo nel lettone! Buonanotte mamma! Buonanotte papà!” risponde infilandosi sotto le coperte fra noi due destando il nostro sgomento.
“ Buonanotte!” rispondiamo ancora perplessi quando si rannicchia chiudendo gli occhi. Che c’entra questo col cane? Sarebbe una protesta?
 
[Santiago]
“ Io non ci credo che vogliono farmi fare la segretaria!” sbraita mia figlia incurante del suo rapporto con sua madre andato a puttane per una scopata con uno più grande di lei di una decina d’anni e del fatto che sia abbastanza tardi da non essere tollerato un certo tono di voce in un condominio. Ci manca solo che venga denunciato per disturbo della quiete pubblica!
Quando entriamo in casa,troviamo Fer ancora sveglio,intento a lavare i piatti e a riordinare la cucina. Deve aver cenato (almeno lui) da poco e spero abbia optato per qualcosa di più salutare dei bastoncini di merluzzo!
“ Allora? Immagino che quello zigomo rosso sia opera della mamma!” esclama per poi evidenziare la faccia arrossata della sorella. Annuisco.
“ Se il consiglio di amministrazione sarà d’accordo,tua sorella lavorerà lì e con la metà del suo stipendio pagherà quello che stabilirà un penalista per i reati di cui si è macchiata!” spiego. Fernando tira un sospiro di sollievo.
“ Bene! Almeno lavoreremo nella stessa impresa e potrai viaggiare in macchina con me. Vedrai che ti troverai bene!” la rassicura.
“ Certo,come no! Portare caffè,rispondere alle mails,prendere le telefonate…un sogno per una che ha concorso a Miss Colombia!” si lamenta Natalia. Se fosse arrivata sul podio,avrebbe ingaggiato qualcuno per portarla in giro su una lettiga? Scuoto il capo infastidito.
“ Dimmi che non gliel’ha detto in faccia!” mi chiede mio figlio passandosi una mano sulla faccia.
“ Secondo te? Non solo Daniele e Camilla hanno rinunciato a denunciarla per chissà quale miracolo divino,visto che nessuno dei due è mai stato chissà quanto predisposto al perdono,ma tua sorella si lamenta pure!” replico.
“ ASCOLTAMI BENE,RAGAZZINA,TU ACCETTERAI QUEL LAVORO DI BUON GRADO,FARAI IN MODO CHE I TUOI SUPERIORI SIANO SODDISFATTI DI TE E SEGUIRAI TUTTE LE DIRETTIVE DELLA FIGLIA DI DANIELE,CHIARO? Altrimenti sarò costretto a chiudere i cordoni della borsa e a lasciarti a secco!” mi altero. Ho dovuto raccontare ad un’intera tavolata che mia figlia è andata a letto col compagno di sua madre e che ha filmato il mio migliore amico,quindi non sono proprio dell’umore per ascoltare le sue lagne inutili e superficiali!
“ Stai scherzando?” mi chiede allibita.
“ No. Dal tuo primo giorno di lavoro,toccherà a te ricaricare la tua carta di credito col tuo stipendio e,una volta saldato il risarcimento danni per Daniele e Camilla,userai il tuo salario per affittare una casa e pagare le tue spese. È tempo che pensi alla tua vita,visto che finora fare la principessina di papà non ti ha reso la figlia dell’anno!” rispondo. Averla sotto l’ala protettrice,viziarla e coccolarla,l’ha resa una che va in giro a filmare la gente che pomicia!
“ PAPÀ!” trilla.
“ Papà niente! Domani chiameremo Daniele e lo ringrazieremo per l’offerta,che gli dirai di essere lieta di accettare!” sentenzio prima di rintanarmi in camera mia. Dio Mio,che giornata di merda!
 
[Marcella]
Dopo aver attraversato il vialetto di casa con la vocina di mia sorella nelle orecchie,accedo alla mia abitazione dando due mandate di chiave alla porta. La serata è stata un disastro,ma Daniele e Camilla sono stati due angeli con quella ragazza,sperando che non finiscano per pentirsene. Quella tipa è più viziata di Susanna!
“ Quindi era questo che ti ha detto oggi,quando è venuto qui mentre addobbavi casa con i ragazzi!” ne deduce Bea.
“ E cos’altro? Sperava perorassi la sua casa con Daniele,anche se alla fine non è stato necessario,per fortuna!” rispondo.
“ E invece di andare dal suo migliore amico,alias Danielino,decide di venire da te,che tieni gli uomini alla larga come se fossero tutti portatori di malattie veneree!” commenta con dei sottotesti che non gradisco affatto.
“ Sei pregata di smetterla! È solo che mi conosce da tanti anni e voleva evitare che Daniele piazzasse sua figlia a lavare i bagni! Ed io non evito gli uomini come se avessero delle malattie veneree!” mi difendo.
“ Sarà…e come bacia il dottorino?” replica. Alzo gli occhi al cielo e mi trattengo dal non mandarla al diavolo.
“ Dovrebbe ringraziare il suo santo protettore di essere ancora vivo! Vorrei sapere che diavolo si fuma quell’idiota!” rispondo. Se sapesse di Santiago,comincerebbe a tartassarmi pure su questo!
“ Non mi hai risposto!” mi fa notare.
“ Bea,per cortesia! Non era di certo quello che volevo! E soprattutto non da lui. Non è il mio tipo!” rispondo tombale. La sua ennesima idiozia è interrotta dal mio cellulare. Il numero è sconosciuto e sono titubante a rispondere.
“ Pronto!” esordisco.
“ Ciao. Volevo ringraziarti per la faccenda di Natalia. Parlargli davanti a tutti ha mitigato la sua reazione!” farfuglia Santiago.
“ Di niente. E ha deciso che accetterà la proposta?” replico imbarazzata dallo sguardo di mia sorella che sghignazza.
“ L’ho minacciata di chiudere i cordoni della borsa. Dovrà farlo per forza!” mi spiega.
“ Anche Susanna era così. Vedrai che col nuovo lavoro migliorerà!” replico.
“ Lo spero! Io vado a letto. Grazie ancora!” si congeda.
“ Di niente!” lo saluto per poi riagganciare.
“ ODDIO I PRETENDENTI SONO 2! CHE EMOZIONE!” trilla zampettando verso la sua stanza. Scuoto il capo esasperata.
 
[Betty]
“ Amore,abbiamo capito che a Guido piace mettere zizzania,ti prego!” cerco di farlo calmare mentre si agita nel nostro letto. Mi ammonisce con lo sguardo dal raccontargli frottole. In effetti nostro nipote pare fin troppo interessato alla figlia di Daniele Valencia!
“ Sarebbe tanto grave?” gli chiedo.
“ No,e perché? Mi ritroverei solo dei bambini con la vocina di quella che mi chiamano << zietto >>. Per non parlare del fatto che anche quella potrebbe cominciare a chiamarmi << zio >>,viste le parentele incrociate! Non so vogliamo che tenga a battesimo il figlio di Bob?” si altera.
“ Non dire così,dai! Nostro figlio per un consiglio tutto sommato non propriamente campato in aria (come suo solito),ancora un po’ e le saltava alla giugulare!” replico.
“ Lo credo bene: gli ha consigliato cosa regalare a Pilar! Se vuole le spiego io cosa non avrebbe voluto Pilar nella sua vita: perdere due mesi con Bob per colpa sua,delle sue macchinazioni,delle sue aspirazioni malate e della merda che sua madre ha ficcato nel cervellino da gallina che si ritrova!” risponde con ragione.
“ Beh almeno ora Bob non è più nel suo mirino!” bofonchio.
“ E lo credo: mira a scoparsi mio nipote,che quando l’ha conosciuta non la sopportava,mentre ora la difende,la aiuta,la consiglia!” risponde. In effetti tutti i torti non ha!
 
Entrammo in casa come i superstiti di un uragano. E come al solito al centro del disastro c’era l’unica figlia legalmente riconosciuta di Daniele Valencia! Era riuscita a stare al centro dell’attenzione pure alle nozze di Bob!
“ Che disastro!” bofonchiai.
“ Posso sapere come ti è passato in mente di dire tutte quelle cose orribili su Susanna Valencia,visto che hai avuto a che fare con lei in tutto 10 minuti?” chiese Camilla a Roberta.
“ Dopo tutte le cattiverie che lei e suo padre hanno rifilato a mia sorella mi pare il minimo! Comunque che non è la Madonna si può dire?” intervenne Junior guadagnandosi un’occhiataccia dalle due.
“ Se qualcuno ti desse del poco di buono solo perché hai avuto una vita sentimentale avventurosa,saresti contento? Questo è sessismo!” obiettò mia sorella. Le avrei dato anche ragione se non si fosse trattato della figlia di quello e di colei che stava per rovinare la vita di mio figlio.
“ Mai andato a letto con due consanguinee!” si difese mio nipote.
“ Dici che il dottor Valencia non ci aiuterà più?” chiese Roberta. Io e mio marito ci fissammo sbigottiti.
“ No. Daniele quando si tratta di affari,non mischia mai sentimenti e lavoro! Certo che se chiedessi scusa a quella ragazza, sarebbe meglio!” rispose Camilla difendendo quello sciacallo.
“ Forse sarebbe il caso che fosse lei a parlargli. È evidente che ha un ascendente su di lui!” intervenne Joseph.
“ I piccioni mi fanno leggermente impressione ed il suo numero non ce l’ho!” replicò Camilla. Suo genero s’infilò la mano in tasca per passarle un bigliettino da visita.
“ In fondo gli hai promesso che ti saresti messa in contatto con lui e sarebbe un peccato deluderlo!” aggiunse Roberta ammiccando. Camilla alzò gli occhi al cielo divertita.
“ Meno testarda no,eh? Va bene! Tanto era in programma che lo chiamassi! Per lui la storia di Susanna dev’essere stata una bella botta!” rispose Camilla.
“ Capirai! Quella tipa avrà perso prima la verginità e poi imparato ad allacciarsi le scarpe!” borbottò Junior.
“ Junior,basta! Quella ragazza è solo sfortunata ad avere quella madre! E ora andate a dormire,che domani tocca svegliarsi presto!” lo ammonì Camilla difendendo ancora quel tipo e la sua famiglia.
 
“ Amore mio,Guido ha combinato tante cose orribili,ma su una cosa siamo d’accordo: Junior non si può fidanzare con quella lì! E poi sta con quella tipa così dolce,così carina,ma perché si deve rovinare?!” esclama mio marito nascondendo il viso nell’incavo del mio collo.
“ Perché è adulto,maggiorenne e vaccinato,amore! Non possiamo farci nulla!” gli rammento.
 
[Camilla Senior]
“ Sicura che non vuoi che ti riempia la borsa dell’acqua calda, scricciolo?” mi domanda mio marito carezzandomi i capelli. Scuoto il capo.
“ Le tue braccia mi tengono più caldo di qualsiasi altra cosa al mondo,amore!” rispondo beandomi del calore del suo corpo mentre mi accoccolo meglio fra le sue braccia. Mi bacia il capo.
“ Vedrai che domani avremo bellissime notizie!” mi rassicura. Poso un piccolo bacio sul suo collo.
“ Amore,ascolta,io ho avuto un’idea da proporre al consiglio assieme alla candidatura come segretaria di Natalia! In questo modo risparmieremmo tempo!” esordisco.
“ Sì,anch’io ho avuto un’idea. Magari possiamo unirle per formarne una sola!” replica.
“ Pensavo al magazzino di Nicola. Lo so che ha un’affittuaria,ma so anche quant’è legato alle sue cose e pensavo di proporgli una soluzione per non doverlo fittare a nessun estraneo!” gli spiego.
“ In effetti anche la mia idea riguardava quel magazzino,ma vai avanti!” osserva.
“ In magazzino hai visto quante rimanenze ci sono e visto che quel quartiere non è abitato da persone molto ricche,pensavo ad un outlet. Un outlet a marchio Ecomoda con le nostre rimanenze vendute al 70…” m’interrompe.
“ Al 70%. I risultati di tutto il tempo che passiamo insieme stanno tornando: stiamo ricominciando ad avere le stesse idee!” esclama prima di strapparmi un dolce bacio.
“ Le donne farebbero a botte in quel quartiere per dei capi di ottima fattura e ad un prezzo così basso!” asserisco. Annuisce.
“ E noi non avremmo più capi invenduti e passati di moda in magazzino!” aggiunge. Annuisco sfiorando il suo naso con il mio.
“ Signora Valencia,la nostra telepatia mi è mancata!” mi sussurra baciandomi la punta del naso.
“ Solo la nostra telepatia?” scherzo beccandomi un pizzicotto sulla natica.
“ No. Mi sei mancata tutta! Sicura di non volere la cioccolata al peperoncino?” mi chiede sfiorandomi la nuca con la punta delle dita.
“ Voglio solo che mi tieni stretta a te,godermi le tue coccole e sognare fra le tue braccia il nostro bambino! Lo immagino come te!” rispondo.
“ Ed io invece vorrei fosse identico alla sua meravigliosa mamma!” ribatte strappandomi un bacio.
 
[Asia]
Quando sento la maniglia abbassarsi accendo la lampada che tengo sul comodino e mi asciugo gli occhi bagnati dalle lacrime. Nicola entra in camera con la camicia sporca di sangue il naso gonfio e la mano altrettanto livida. Mi alzo di scatto per raggiungerlo.
“ Che ti è successo?” gli chiedo spaventata abbracciandolo.
“ Non sono mai stato bravo nel fare a botte,lo sai!” risponde atono stringendomi a sé.
“ Sì,ma perché hai fatto a botte? È colpa mia? Hai scaricato addosso al primo malcapitato il malumore che ti ho messo addosso? Amore,io ti prometto che cercherò di essere più sicura di me,di noi,te lo giuro. Per colpa mia,non hai neanche mangiato e so quanto sia grave ciò!” ribatto. Mi scosta leggermente da sé per accarezzarmi il viso.
“ Non è colpa tua. Io ero in un bar ad ubriacarmi per fatti miei e sono stato provocato,ma tu non c’entri. Anche se fossi andato lì a comprare i cornetti caldi da portarti a letto,avrei reagito al medesimo modo!” afferma. Lo fisso confusa.
“ Io non potrò mai perdonarlo per quello che ti ha fatto e il fatto che si sia avvicinato chiedendomi di te con quella faccia da schiaffi,mi ha fatto saltare la mosca al naso. Adesso entrambi i suoi figli penseranno che io sia un pazzo violento incapace pure di fare a botte!” risponde.
“ Parli di quell’uomo?” gli chiedo.
“ Definirlo << uomo >> è già fargli un grosso complimento che non merita,guarda!” risponde.
“ Saresti dovuto andare al pronto soccorso,amore!” lo ammonisco dolcemente carezzandogli il viso. Mi bacia il palmo della mano.
“ Come quello che dopo aver cominciato una rissa ha avuto pure la peggio? No,grazie! Il barista mi ha dato una busta di ghiaccio istantaneo e l’epistassi si è fermata. Anche se,essendo solo una la busta di ghiaccio,ho la mano dolorante,quindi non posso svestirmi da solo!” risponde. Sorrido maliziosa spingendolo leggermente per spalle ad accomodarsi sul letto. Mi sfilo le ciabatte e mi accomodo a cavalcioni su di lui.
“ A questo servono le mogli,non lo sapevi? Qui ti fa male?” gli sussurro suadente lasciando un bacio sulle sue labbra.
“ Malissimo! Molto male!” mormora malizioso.
“ Non è che ti sei fatto menare apposta per avere le coccole?” replico assaporando il suo collo mentre gli sfilo la camicia. È bello sentirlo tremare fra le mie braccia.
“ No,mi godo solo il lato buono della cosa,evitando di pensare alla reazione di Pilar quando mi vedrà così! Giurami che lavorerai di correttore prima che mi riveda. Nel suo stato è meglio che stia tranquilla!” ribatte carezzandomi la coscia con la mano sana.
“ Avrebbe potuto ammazzarti! Guarda qua!” farfuglio ancora traumatizzata da com’è ridotto.
“ Ma tanto ci sei tu a rimettermi al mondo! Ti amo da morire,amore mio!” replica con gli occhi pieni d’amore.
 
 
Capitolo terminato! Lo so che ci saranno persone maliziose,amante del giallo che cercheranno di mettere assieme i pezzi,ma quei pezzi faranno davvero parte dello stesso puzzle o saranno solo coincidenze? Chissà! Intanto l’Ecomoda accoglierà una new entry con tanta voglia di lavorare XD. E per assurdo sarà Susanna a farle da tutor (la donna più lavativa dell’azienda)! Inoltre Daniele e Camilla hanno avuto un’altra idea che chissà se verrà messa in pratica!
Il prossimo capitolo si svolgerà dopo un salto temporale che ci porterà al 24 dicembre,quindi al ritorno delle figlie di Armando e Betty da Milano e di Clizia e Joseph da Zurigo con annesse conseguenze! Riusciranno i nostri eroi a vivere una serena Vigilia? Chi lo sa! Lo scoprirete nel prossimo capitolo! A presto (almeno spero!)!

 
 
  
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