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Autore: darkroxas92    25/04/2021    1 recensioni
Kaito Kid è sempre stato famoso per essere un esibizionista… e finora è riuscito a portare a termine tutti i suoi furti. Ma se dovesse avere a che fare con un altro esibizionista, anche questi bravo in ciò che fa, riuscirà ad avere la meglio? Kaito Kid VS Great Sayaman! Nemici o alleati? Magia o energia? Ai posteri l’ardua sentenza.
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: Epiloghi dall’altro mondo (Un’amicizia tra esibizionisti) Epiloghi dall’altro mondo

“Beh, io credo di aver avuto fin troppe emozioni per il resto della mia vita.” Commentò Aoko, rialzandosi e aiutando Conan. “Anzi, direi che tutti e tre siamo stati messi alla prova.”
“Già.” Concordò il piccolo detective, sistemandosi gli occhiali. “E credo sia meglio per tutti non parlare più di quello che è successo.”
“Beh, almeno non con il primo che passa. Non voglio finire in un manicomio.” Fece Kaito, stiracchiandosi le braccia. “Ma prima vorrei sistemare una piccola questione lasciata in sospeso.”
“Ti riferisci alla strega che ci ha messo nei guai? Sarei tentato di dirgliele quattro anch’io, ma preferisco tornare a casa. Anzi, prima devo fermarmi a riferire un messaggio.” Disse Conan, per poi accendere i suoi occhiali, i quali erano stati ripristinati assieme al suo corpo e ai vestiti.
“Allora io comincio a preparare da mangiare. Ti va una zuppa di pesce per cena, Kaito?”
“P-P-Pesce?! Aoko!!!” Gli urlò contro lui dopo essere sbiancato, mentre Aoko correva via ridendo.
“Così il grande e temibile Kaito Kid ha paura del pesce? Potrei farlo sapere all’ispettore Nakamori.” Lo prese in giro Conan.
“E io potrei far sapere alla tua ragazza dove si trova il suo fidanzato perduto. Non credo che ne sarebbe troppo contenta, no?”
“Direi che siamo pari. Per il bene di entrambi, direi di fare finta di niente a meno che non sia necessario.”
“Va bene. Ma fammi sapere se trovi un gioiello con all’interno una gemma rossa. Potrei esserne interessato.”
“E tu tieniti lontano da gente che si fa chiamare come dei liquori. Ci manca solo che in giro cominci ad apparire un Kaito Kid bambino.”
“Per piacere, non scherzare! L’ultima cosa che voglio fare è ripetere la scuola! E poi chi la sente mia mamma? Non mi lascerebbe più in pace e mi torturerebbe a suon di coccole.”
“Ora capisci come mi sento.” Ridacchiò Shinichi, per poi salutare l’altro con la mano e allontanarsi.
Kaito sospirò, per poi cominciare ad allontanarsi.
“Che cosa?!” Esclamò una voce che riconobbe subito, mentre una Akako incredula si avvicinava. “Come fai ad essere qui?!”
“Vedo che non provi nemmeno a nascondere che sei tu la responsabile.” Replicò lui.
“Rispondi alla mia domanda! Ti avevo esiliato in un altro mondo! Non avresti potuto tornare qui!”
“Sfortunatamente per te, ho conoscenze ovunque. Anche molto in alto, soprattutto dopo quello che è successo poco fa.”
“Prego?”
“Diciamo che Re Enma è un tipo più simpatico di quel che si dice in giro.” Rispose lui, riprendendo la sua camminata. “E sì, nemmeno la morte può fermarmi.”
“Vorresti farmi credere di aver incontrato Re Enma? Per piacere, l’unico modo sarebbe quello di finire all’altro mondo, e da strega oscura, posso assicurarti che non esiste un modo per tornare indietro tra i vivi.”
“Allora dovresti andare ad un corso di aggiornamento. Ma come ho detto, basta avere delle conoscenze in alto. O essere amico di qualcuno che le ha. Ci vediamo in classe, Akako.”
Fece un paio di passi, ma poi si fermò di nuovo. “Ah, dimenticavo…” E dicendo ciò si voltò a guardare serio la strega. “Finché coinvolgi me non ho problemi, ma la prossima volta che osi mettere in mezzo anche Aoko, anche a costo di aspettare un anno, non te la farò passare liscia. Ora scusami, ma vado a tagliarmi i capelli. Passare mesi in una dimensione parallela non aiuta la propria immagine. Soprattutto in compagnia di due bambini che con un solo dito sarebbero in grado di cancellare Tokyo. E si sono autoproclamati miei studenti, quindi farei attenzione in futuro.”
Kaito a quel punto se ne andò fischiettando, lasciando alle sue spalle un’incredula Akako.
“Dove diamine l’ho mandato?” Si chiese infine.


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“Quindi tu vorresti farci credere di essere finito in una dimensione parallela dove tutto quello che qui sarebbe considerato impossibile lì invece è la normalità?” Chiese una scettica Ai. “Scusa Shinichi, ma non riesco a crederti in alcun modo.”
“Credimi, all’inizio anch’io non credevo ai miei occhi.” Rispose Conan, consegnando i suoi occhiali a Agasa. “Eppure questi sono la prova che non mi sono immaginato tutto quanto. All’interno dovrebbe esserci anche qualcosa per lei, professore.”
“Davvero? Vediamo un po’ di cosa si tratta.” Fece lui, decidendo di restare neutrale per ora. Dopotutto, fino a poco tempo prima pensava che fosse impossibile far tornare bambino qualcuno, e ora in casa aveva ben due persone in quelle condizioni.
“E sentiamo, come avresti fatto a tornare indietro?”
“Ci crederesti se ti dicessi che abbiamo espresso il desiderio a un gigantesco drago che abbiamo evocato dopo aver riunito sette sfere magiche?”
“No, ma ti suggerirei di proporre la storia a qualche mangaka. Chissà, potrebbe anche diventare una storia di successo.”
Ma Ai si interruppe quando il professore Agasa cadde dalla sedia, guardando sbigottito lo schermo. “N-Non è possibile!”
“Che succede?” Chiesero subito i due falsi bambini.
“Q-Quei progetti… sono qualcosa di totalmente nuovo!” Esclamò entusiasta, rialzandosi e cominciando nuovamente ad esaminare i file. “Non ho mai visto prima nulla del genere! Sembra quasi che sia qualcosa per-”
“Per immagazzinare in un piccolo spazio qualsiasi cosa.” Concluse Conan, sorridendo. “Meglio conosciute come capsule. E ho visto tirare fuori un furgoncino come se niente fosse.”
“Mi stai dicendo che non è davvero tutta una tua invenzione?” Domandò Ai, raggiungendo il monitor e sgranando anche lei gli occhi.
“È quello che ti sto dicendo fin dall’inizio. E non è nemmeno la cosa più strana che mi è successa.”
“Che cos’altro è successo?”
“Beh, oltre a vedere una ragazza venire temporaneamente trasformata in una torta, diciamo che per una volta mi sono ritrovato dalla parte opposta di un caso.”
“Sei stato accusato di omicidio?”
“Non proprio… diciamo che sono stato io la vittima.” Ridacchiò Conan, portandosi una mano dietro la testa.
“… Mi sembri decisamente vivo e idiota per essere uno zombie, sai?”
“No, no, non sono uno zombie. So che sembra assurdo, ma mi hanno riportato in vita usando sempre quel drago che ti dicevo prima.”
“No, mi spiace. Posso credere, viste le prove, che sei realmente finito in un’altra dimensione; ma chiedermi di credere che tu sia tornato indietro dalla morte è troppo.”
“Purtroppo per quello non ho alcuna prova. Potrei descriverti Re Enma e l’ambiente, ma non potresti verificare in alcun modo. Tuttavia… tua sorella ti saluta.”
Ai spalancò gli occhi. “L-L’hai-”
“Sì. Mi voleva ringraziare per l’aiuto che ti ho dato finora. Pensa, è pure riuscita a convincere Kaito Kid ad aiutarti se dovesse essere necessario.”
Ai distolse lo sguardo. “Come se ti potessi credere. Questo è un colpo basso anche per te, Kudo.”
Conan sorrise triste, sapendo bene che Ai in realtà stava solo nascondendo il suo reale sguardo.
“Beh, sembra che tu abbia vissuto parecchie esperienze strane.” Fece Agasa, per poi esaminare gli occhiali, trovando la nuova mappa e il radar, il quale ovviamente non segnalò nulla. “Tuttavia… se sei d’accordo con me, per ora terrei nascosti questi progetti e questa mappa.”
“Pensavo la stessa cosa. Bulma è stata molto generosa, ma sfortunatamente il nostro mondo non è ancora pronto per una simile invenzione. Gli usi criminali che ci sarebbero con le capsule purtroppo sono maggiori ai vantaggi.”
“Farò in modo che nessuno possa accedervi.”
“Beh, ora che cosa vuoi fare?” Domandò Ai all’amico, che alzò le spalle.
“Penso di tornare a casa e farmi una bella dormita. Dopotutto, venire disintegrato e ricostruito nel giro di poco tempo non è un’esperienza che raccomando a molte persone.”
Dicendo ciò si diresse verso la porta, solo per essere fermato ancora dalla scienziata.
“Giusto una curiosità: nell’ipotetico caso in cui ciò che hai detto sia tutto vero, quando sei finito all’altro mondo com’eri? Bambino o adulto?”
“Beh, a parte le gambe che si erano trasformate in tutto e per tutto in quelle di uno spirito, per il resto ero Shinichi.”
“Capisco. Beh, potrebbe tornarmi utile per l’antidoto. Più informazioni so meglio è.”
“Certo, certo.” Rispose sorridendo Conan, per poi uscire.


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“Sono a casa!” Urlò Aoko, lasciando le scarpe all’ingresso e correndo in cucina, dove trovò il padre davanti al frigo.
“Aoko! Che sollievo, cominciavo a temere di dover preparare io da mangiare!” Esclamò lui, solo per ritrovarsi avvolto in un abbraccio della figlia. “A-Aoko?”
“Sono solo felice di vederti.” Rispose lei, lasciandolo andare.
“A-Anch’io.” Balbettò ancora sorpreso l’ispettore. “Allora, com’è andata oggi?”
“Oh, direi che è stata una giornata… piena di eventi.”
“Beh, l’importante è che tutta vada bene. Che ne dici? Vado a prendere una torta per stasera e-”
“No!” Urlò subito Aoko, tremando interiormente al ricordo di Majin Bu. “S-Scusa papà, ma l’ho già mangiata oggi a merenda e mi è rimasta un po’ sullo stomaco. Che ne dici se per stasera preparo solo un po’ di riso? Ho invitato Kaito, quindi niente pesce.”
“Va bene. Anche se sono sorpreso, non sei mai stata male prima per una torta.”
“Ho voluto provare un nuovo gusto, e diciamo che non è stato di mio gradimento.”
“Ricevuto. Beh, stasera fortunatamente sono libero. Kid non ha mandato nessun avvertimento, quindi non dovrei ricevere alcuna chiamata straordinaria.”
Sentendo il nome di Kid, Aoko fece sparire leggermente il sorriso, ripensando alle parole di Gohan.
“Papà, secondo te perché Kid continua ad avvertire la polizia dei suoi furti?” Chiese.
“Uh? Beh, perché vuole prenderci in giro. Non vedo nessun altro motivo.”
“E… E se avesse un motivo oltre il voler commettere i furti?”
“Uhm… Beh, non vedo perché no. Sinceramente, sono dell’idea che stia cercando qualcosa di particolare. Per questo getta sempre via la refurtiva. Ma sinceramente, finché non lo prenderemo non sapremo la verità.”
“Capisco… Papà, scusa se continuo a farti domande su Kid, ma potresti togliermi un’ultima curiosità? Il Kid che hai affrontato quando eri giovane... Era davvero identico a quello attuale?”
“Assolutamente no.” Rispose subito l’ispettore, sorprendendo la figlia per la sua sicurezza. “Mi ha ingannato all’inizio, ma ormai una cosa mi è chiara: ci sono stati due Kaito Kid finora. Non ho idea di quello che è successo al precedente, ma quello attuale lo sta ovviamente imitando, e lo fa dannatamente bene. Tuttavia, se si fa bene attenzione, le loro dinamiche sono diverse. Questo Kid è più derisorio del primo, che invece era più serio, anche se adorava prendersi gioco della polizia. Ma come mai queste domande?”
“Beh, oggi ho incontrato una persona che diceva di conoscere Kid. E prima che tu lo chieda, non mi ha voluto dire il suo nome e se n’è andato prima che riuscissi a fare una foto. Cosa che sarebbe stata inutile, visto che indossava un casco.” Aggiunse subito la ragazza, vedendo il padre agitarsi. “E lui mi ha detto che effettivamente non è lo stesso Kid che c’era anni fa. Ma quello attuale vuole solo vendicarlo.”
“Vendicarlo? Aspetta, quindi secondo questa persona il precedente Kid sarebbe-”
“Sarebbe stato ucciso da qualcuno. Qualcuno che a quanto pare ora sta dando la caccia a quello nuovo.”
“Uhm, questo potrebbe spiegare quelle scarpe che abbiamo trovato sulla scena di uno dei suoi ultimi furti… Però senza prove non posso aprire un’indagine. Terrò gli occhi aperti. E comunque non cambia il fatto che catturerò Kid! E se è come dici tu, allora potrei anche aiutarlo, dopo averlo sbattuto in prigione ovviamente!”
Aoko sorrise. “Certo! Non mi aspetto di meno dal mio papà!”


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“Signorino… È sicuro di voler commettere il furto proprio stasera?” Domandò Jii, osservando Kaito Kid mettere via il deltaplano pieghevole, incurante delle raffiche di vento che lo stavano investendo.
Erano passate un paio di settimane dalla sua avventura extra dimensionale, e ora era tornato per lui il tempo di ripartire alla ricerca di Pandora.
“Certo. Ormai ho dato l’avvertimento, e non sarà un po’ di vento a fermarmi.”
“Ma così il suo deltaplano sarà inutile!”
“Oh, quello servirà solo per le apparenze. Ho altri trucchi a disposizione.”
“Davvero?”
Per tutta risposta Kaito fece un salto in avanti, atterrando sul bordo del tetto dove si trovavano.
“Certo. Dopotutto, sono il mago che danza nei cieli. E anche se lo terrò come trucco finale… posso farlo senza problemi.”
Jii dovette trattenersi dall’urlare quando lo vide saltare fuori, solo per vedere il giovane ladro atterrare letteralmente sul vuoto, restando fermo senza alcun problema.
“C-Come… Come ha fatto? Non l’ho vista mettere su nessuna attrezzatura per la camminata nel cielo!”
“Questo, amico mio, è un segreto. È un trucco che mi è stato insegnato da due bambini molto speciali, che l’hanno imparato a loro volta da un mio amico.” E come se niente fosse si alzò leggermente di quota, per poi scendere sotto il livello da cui era partito, facendo sgranare gli occhi al suo anziano assistente.
“S-Signorino… lei stai vo-”
Ma Kaito Kid gli fece segno di stare zitto, sorridendo mentre tornava sul tetto.
“Ogni mago ha il suo trucco. E questo sarà un mio trucco esclusivo.” Spiegò, per poi avvolgersi con il mantello. “Ma ora… It’s Show Time!”
   
 
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