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Autore: GoatPride1    27/04/2021    0 recensioni
La vita di Kakashi da due settimane dopo la morte di Obito. Kakashi e Rin si capiscono in modo diverso dagli altri. Lei lo ama fottutamente, ma lui?
Genere: Commedia, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 4




-Nascondo…
Attirò l’attenzione di tutti i presenti in quella banale giornata: un fitto silenzio trovò facilmente luogo mentre Kakashi, diventando quasi riluttante, creava tensione nel pubblico impaziente della sua risposta, impaziente di capire cosa nascondesse in quell’occhio sempre chiuso o coperto dalla benda che portava continuamente sul viso in coppia con la solita maschera, la quale-per la prima volta nella sua esistenza probabilmente-si staccò dal viso del confuso ragazzo lasciando ammirare da quelli che si definivano i suoi compagni, il suo giovane volto aggraziato compromesso da una lunga cicatrice sulla guancia sinistra e che attraversava l’occhio, per poi svanire sul sopracciglio. L’attenzione dei ninja si stava spostando dalla sua risposta alla perfezione dell’esplicito e così Kakashi decise di continuare la frase:-Nascondo…Una caramella
La loro curiosità si trasformò in una specie di stizza, rimasero tutti basiti credendo uscisse una frase seria dalla bocca del ninja prodigio. Tuttavia le ragazze non distolsero lo sguardo da Kakashi e arrossirono leggermente, dichiarandolo vincitore del gioco.

-Ragazze ci sbagliavamo un sacco- balbettò Anko ormai sicura di essersi innamorata di quel tipetto sconosciuto e attraente.

-Ma perché indossa la maschera allora?- si aggiunse Kurenai rimangiandosi le sue precedenti osservazioni.

-Sei cambiato un po’- notò Rin facendo una risatina compiaciuta e questo fece innervosire ancor più Kakashi, il quale le rispose in modo sarcastico:-Già, ho messo su qualche dentino…Ma ti pare?
La ragazza non se la prese e si occupò di rispondere alla domanda della gelosa Kurenai:”Ma tu l’hai già visto senza maschera?”     -Mi è capitato qualche volta…- si vantò - Sono nel suo team e il medico per giunta

Nel frattempo Kakashi si rimise a posto la maschera e fece per scappare da quella situazione imbarazzante, ma venne fermato da Anko che non perse tempo a fare le sue conoscenze:- Com’è che ti chiami quindi?
-Hatake Kakashi, piacere- le rispose continuando a camminare, ma venne nuovamente fermato, questa volta da un gruppo di ragazze invaghite che urlava qualcosa simile a “Kakashii” “TeSoroo” e altre cose così. Il posto diventò veramente incasinato.
Fortunatamente sulla testa di Kakashi si accese una lampadina e lui non perse tempo a mettere in atto il suo piano: chiamò Rin porgendole una mano – non lo aveva mai fatto – la ragazza rimase immobile mentre tutti la fissavano senza dire una parola. Kakashi le sorrideva e lei non riusciva a muovere un muscolo, sentiva divorarsi dentro, il cuore le pulsava troppo velocemente, molto sangue le giungeva in testa provocando l’arrossimento sul suo armonioso viso. Inaspettatamente Kurenai le diede una spinta facendola sbloccare, così Rin posò la mano su quella dell’amico e quest’ultimo la stinse dolcemente. Il cuore della ragazza non rallentò anzi, pulsava ancora più forte facendola diventare un vero e proprio peperone appena colto.

“Non starà mica…” Lui si avvicinò lentamente al suo viso mentre lei si sentiva svenire; la distanza tra i due diminuiva gradualmente fino a quando lui non appoggiò la guancia alla sua e attento a non farsi sentire da nessun altro, le bisbigliò:-Spero che tu l’abbia capito che è solo una farsa per liberarsi di quelle rompiscatole…

Rin non credeva alle proprie orecchie, Kakashi la stava solo usando…Il cuore ormai spezzato non voleva ancora rallentare, si fece infatti costringere dalla sua padrona che era rimasta molto delusa da quell’atteggiamento egocentrico.

-Andiamo- riprese a parlare con tono normale e insieme si incamminarono sulla strada a sinistra 

“Quindi tutto questo finirà quando ‘quelle rompiscatole’ saranno sparite…” 

Contemporaneamente le ragazze non evitarono di fare i loro soliti commenti
Kurenai:-Allora anche Rin sa il fatto suo…
Anko:-Mi ha anticipato, che furbetta…


Si era fatto sera, gli uccelli ritornavano ai propri nidi; i genitori preparavano la cena per i propri figli affamati con tanto amore; sulla tavola si potevano trovare molteplici cibi squisitissimi che le persone ingerivano con passione; le vie del villaggio cominciavano a sgombrarsi per essere inghiottite, pian piano, dall’oscurità della notte insieme a tutto ciò che le circonda: case, negozi, botteghe, giardini, statue, alberi…
Era così, lentamente tutto veniva raggiunto dal buio dopo uno splendido tramonto tinto di un cocktail di colori caldi e romantici consigliatissimi per un’amorosa luna di miele tra due innamorati che insieme voglion convivere perché legati da sentimenti molto forti: dall’amore al disopra di tutto. 
Era assai magico il passare del tempo, l’alternarsi del dì e della notte, il passare dei giorni e mesi ed anni… I filosofi osservavano e studiavano tutto ciò , il ciclo della vita, e arrivavano a domandarsi cose assurde come ad esempio dove finisce il mare, il punto preciso in cui il mare finisce, qual è? 

Kakashi e Rin stavano ancora camminando mano nella mano mentre il mondo continuava a ruotare sul proprio asse e contemporaneamente intorno al Sole insieme alla Luna, a quest’ora altamente visibile in una serata estiva, oramai visibili sulla sfera celeste sono anche le stelle, grandi e piccole, rosse e blu, ma che ad occhio nudo appaiono sul giallo chiaro quasi bianco.

-Finalmente se ne sono andate- ruppe il silenzio armonioso che si era creato, attirando l’attenzione della ragazza, la quale pensò “Sono pronta. Non mi stupirò quando mi lascerà la mano. Ora lo farà, ne sono sicura, è tutto finito” ma intanto lui continuava a tenerla stretta come un oggetto che si ha paura di perdere. Kakashi passeggiava spensierato e molto sollevato, mentre la sua collega stava per scoppiare dentro per la rabbia, ormai non sapeva se voler stare ancora con lui o tornare a casa: doveva fargli capire che aveva sbagliato, che l’aveva ferita comportandosi in quel modo, perciò voleva rincasare da sola, ma lui non le lasciava la mano…Non poteva farlo lei, non aveva il coraggio e poi voleva capire il motivo per cui lui lo faceva, non era solo una farsa?
 Sono passati quindici minuti da quando ‘quelle rompiscatole’ li hanno lasciati soli, ma non era cambiato niente. Per quanto ancora doveva continuare questa cosa? Rin si stava convincendo che non era soltanto una scusa… Decise di iniziare una conversazione ricordandosi di una frase letta in un libro che aveva ricevuto in regalo da sua madre:”Non chiedere mai ‘Dove’ se ti prende per mano e ti dice ‘Andiamo’. Andiamo è un percorso che è più bello se non ha destinazione.”

-Che bel tramonto!
-Non mi piacciono molto i tramonti- le rispose freddo come un ghiacciolo
“Bene. Sono proprio fortunata, sono innamorata di un ragazzo a cui non piacciono i tramonti…” 
-Non sono gli unici ad essere belli…- continuò lui 
-Assi? Fammi un esempio- gli chiese un po’ imbarazzata 
-Ce n’è davvero bisogno? Beh, per esempio…/ venne bloccato da un urlo e non riuscì a completare la frase
-HEYYY!! VOI DUEE!!
Kakashi mollò la presa alla mano di Rin e si girò nella direzione da cui proveniva quell’urlo. Ovviamente era Gai che li stava raggiungendo a passo di corsa seguito dagli altri suoi compagni.
-ABBIAMO PENSATO DI ORGANIZZARE UNA GIORNATA IN SPIAGGIA LA PROSSIMA SETTIMANA-
-HO CapitO, mA PerchÈ uRli!!?- lo ribattè Kakashi innervosito
-Mi sembra una buona idea!- disse una voce conosciuta
Rin:-Minato sensei? Da quando sei qui?
-Sono appena arrivato, ora devo andare. Wow, bravi! In solo mezz’ora siete riusciti a farvi tutti questi amici!- notò Minato pronto a ripartire per meta sconosciuta ai suoi allievi, così li salutò e sparì.

Il sole era ormai tramontato e i ragazzi dovevamo rincasare, si diedero la buonanotte e una appuntamento per organizzarsi meglio. 
Asuma:-Ci vediamo lunedì allora. Mi raccomando, voi due non sparite!- il team 7 annuì



Rin rientrò in casa e avvisò i suoi di esser tornata, poi si diresse verso la sua stanza. Era stanca e non aveva neanche tanta fame, voleva solo stare un po’ da sola. 
-Perché torni solo ora?- chiese la madre di Rin dalla cucina
-Ero in missione mamma. Vado in camera-
-Rin la prossima volta, prima di uscire, riordina la tua stanza!- la rimproverò mentre condiva lo sgombro
-A si, lo farò 

Si sdraiò sul letto senza cambiarsi, abbracciò il cuscino e chiuse gli occhi. La stanza era perfettamente in ordine, sua madre si era data molto da fare quel pomeriggio. Aveva passato lo straccio per tutta la casa, lavato i panni e cambiato le lenzuola dei letti. Ogni oggetto brillava, soprattutto la collezione di statuette in argento del marito che prendeva posto nella vetrinetta in salotto e che la signora si era occupata di lucidare. Dopo questa lunga giornata in casa, visto che era libera da missioni e altri impegni, impastava di amore la cena a base di pesce. 
Rin ripensava ad ogni secondo di quella serata mentre le farfalle le tormentavano lo stomaco fallacemente non affamato. Sorrideva stringendo il suo guanciale come se fosse il suo amato. Nella sua testa c’era solo Kakashi e il dolce calore della sua mano.

-Rin! È pronto, dai vieni-
-Uffa…Va bene!- strillò lei visto che la madre aveva interrotto i suoi pensieri molto più importanti rispetto ad ingerire del cibo.




Kakashi e Genma erano ancora fuori e girovagavano tra le strade del villaggio notturno. Erano entrambi immersi nel proprio mondo. Si udiva il suono delle forchettate che esploravano i piatti e piano piano, una alla volta, cominciarono a non sentirsi più. Alcune famiglie spensero le luci per dare la buonanotte ai figli e per mettersi a letto a loro volta. 
-Tu non hai nessuno che ti aspetta a casa e io ho un padre malato... Vuoi del ramen?-
-No grazie, non ho fame-
Una lunga pausa si intromise nella conversazione, poi Genma riprese a parlare.
-L’hai baciata?-
-Cosa?
-Rin, l’hai baciata? Hai avuto un’ottima opportunità 
-Non sono affari tuoi. Comunque no, non l’ho baciata
-Ti piace. Lei ti piace.-
-Ripeto: non sono affari tuoi 
-Lo so. Però ti piace… - insistette
-Sono io che piaccio a lei, non il contrario
-Si certo…- disse a modi di prenderlo in giro -Però è molto bella  
-Ti piace?- lo stuzzicò plagiando i suoi modi
-Non sono affari tuoi 
-però ti piace.
-…-
-Kakashi vieni con me. Ti faccio vedere una cosa- 
Lo seguì a passo di corsa saltellando nel buio tra i tetti delle abitazioni. Si fermò di colpo.
-Cosa ci facciamo qui?
-shhh, zitto o ci scoprirà 
Si fermarono sopra una casa a tetto piatto con una sorta di muro di recensione, dietro al quale si nascosero. Era situato di fronte la finestra della camera di Rin e Kakashi lo sapeva bene, infatti guardò serio il suo amico come se volesse denunciarlo per omicidio colposo.
-So dove siamo. Vuoi spiarla?
-Kakashi non credevo fossi una santarellina. Affacciati un po’ e poi vediamo se vuoi andartene
Lui poggiò le mani sui mattoni e furtivamente diede un’ occhiata dentro la camera dell’amica.
-È senza la maglia.- commentò 
-Di solito a quest’ora dorme da un po’. Non pensare neanche di rado che la spio mentre si cambia. Questa è la prima volta.
- Vieni qui molto spesso quindi- annotò Kakashi dimostrandosi molto protettivo e anche un po’ geloso, però nel frattempo continuava a guardare…
-Non tutte dai
- vorrei tirarti un pugno-
-ma non lo fai perché ci potrebbe scoprire e poi addio alla seducente fanciulla senza maglia

Dalla finestra si vedeva parte della camera di Rin: la testa del letto, la scrivania e due mensole con sopra delle foto. Poi c’era lei, una fanciulla molto bella rispetto alle ragazze della sua età, con i capelli sciolti lasciati cadere leggermente sulle spalle nude e un fisico molto snello ma non sciupato ondeggiava davanti lo specchio nella stanza illuminata da una candela. Il viso ancora da bambina con due belle guanciotte sorridenti e le labbra morbide e carnose, gli occhi grandi e il nasino all’insù. Il seno appena accennato era coperto da un corpetto nero.

-Hey aspetta non si vorrà togliere anche…
Brutto maiale non guardare!-
-Non lo fare neanche tu!
Rin inconsciamente stava per mostrare le sue intimità ai suoi amici spioni che fortunatamente persero l’occasione irripetibile litigando e bisticciando rischiando anche di farsi scoprire dalla ragazza che si immerse nella stoffa rosa opaco del suo pigiama coprendo interamente e dolcemente la sua morbida pelle da signorinella. Completò il tutto con uno sbadiglio a forma di cuore, dal raggio di 6 chilometri, esposto al pubblico da cima a fondo; si poteva anche osservare come l’ugola sbadigliasse a sua volta e così anche l’ugola all’interno della precedente e, continuando, anche  nell’ugola successiva alla susseguente della prima, quindi all’ugola di Rin e potrei continuare all’infinito…
La ragazza spense la luce e anche tutte le capacità motorie lasciandosi cadere sul letto a peso morto appena sotto la finestra. Dopo qualche minuto di riflessioni filosofiche su come sconfiggere un’invasione aliena e una zombie contemporaneamente, spostò il suo sguardo dalla volta in cartongesso al paesaggio fuori dalla finestra: un cielo contaminato di stelle e pianeti -intralciato da qualche impronta di manacce sul vetro- che si poggiava su una casa a tetto piatto…  I due ragazzi con movimenti improvvisi si abbassarono nascondendosi dietro il muro e pregando tutte le divinità -da Zeus ad Allah, poi anche a Dio e perfino all’Hokage- di non esser stati sgamati, vedendo minacciata la propria sopravvivenza sul quel mondo ingiusto e crudele. Si tapparono la bocca con una mano.Non succedeva nulla. Nessuno dei due voleva affacciarsi per vedere cosa stava succedendo sperando che quegli occhioni marroni fossero ormai chiusi e che Rin stesse dormendo. 

-Hey tesoro, non ti sei ancora addormentata?-
-No mamma-
Parole molto dolci in una solita conversazione tra madre e figlia, che i ragazzi origliarono cogliendo tutto l’amore che c’era in esse, con un po’ d’invidia.  
La signora di casa diede il bacio della buonanotte alla sua bambina e poi continuò a baciarla ininterrottamente sul collo facendola scoppiare a ridere. I due ovviamente osservarono la scena in silenzio, senza mostrare all’esterno nessun tipo di emozione e con i gomiti poggiati sui mattoni. La madre sembrava essersi fermata e si rivolse a Rin con tono dolce:-Cosa hai fatto stasera? Sei stata con i tuoi amici?-
-Finita la missione ho fatto un giro con Kakashi
-Il ragazzo che ti piace?
-Mamma…- la frenò Rin imbarazzata mentre la madre rideva amabilmente, ma improvvisamente si placò e  alzò lo sguardo alla finestra, inghiappando gli intrusi in pieno:- Avete finito di spiare?
I due le voltarono le spalle consapevoli del fatto di essere fottuti.
-Venite qui su, volete un bacio della buonanotte anche voi?- domandò con un pizzico di ironia – Dai, non fate i timidi!- la sua voce era dolce e tranquillizzante, non molto acuta. Tutti avrebbero voluto una madre come quella di Rin. Aveva i capelli raccolti in una coda lenta, due belle labbra carnose e gli occhi spiccicati a quelli di Rin.

La ragazza si girò per capire cosa stava succedendo e subito riconobbe una figura, quei capelli troppo particolari…
Genma e Kakashi allora dovettero arrendersi e con capo basso raggiunsero la finestra.
-Ma guarda, questa proprio non me l’aspettavo. Cosa ci fate qui?- gli interrogò la signora mentre Rin stava arrossendo a causa della presenza del ragazzo dai capelli grigio-argento che provava a spiegare pacificamente la loro azione sbagliata, manipolando un po’ i fatti:
-Eravamo di passaggio e volevamo goderci la scena
-Ci mancano queste coccole tra madre e figli- aggiunse Genma procurandosi la compassione delle due e un occhiataccia da Kakashi.
-Beh..Non sono io vostra madre…- rispose la signora Honara presa alla sprovvista quindi priva di parole migliori, ma venne bloccata da Kakashi che appuntò:- È questo il punto…- sempre continuando a divorare Genma con le sue occhiatacce, sicuramente non era una conversazione che riusciva a digerire…
La madre di Rin, con la sua vestaglia da notte rosa opaco, riprese la sua frase:- Ma se volete allora entrate su, vi facciamo compagnia noi, non è vero Rin?- una proposta inaspettata anche per lei che annuì arrossendo in mancanza di idee migliori.
-Oh…Non dovete davvero..- rispose Genma cercando di essere gentile, ma che diventò inutile quando aprì bocca Kakashi -Non ho bisogno di compagnia. Scusatemi, devo andare- fece un cenno con la mano e si preparò a saltare giù.
-Sicuro? Fa freddo lì fuori, perché…- venne di nuovo bloccata dal ragazzo che con tono deciso concluse la conversazione -Sono orfano, ma una casa calda ce l’ho ancora- detto ciò sparì nel buio della notte.

-Mamma! Cosa hai fatto! Ma come ti sei permessa a dirgli una cosa del genere!- si disperò  e urlò contro la madre.
Genma cercò di calmarla aiutando dunque la signora che sembrava trovarsi in difficoltà:- Non è colpa sua, Kakashi è stato esagerato, voleva solo trovare una scusa per andarsene. Anche io sono orfano in un certo senso, ma non avrei mai reagito così perché sapevo che tua madre non intendeva assolutamente offendere in alcun modo. Signora, non è la prima volta che Kakashi se la prende con gli altri per delle banalità, mi scuso per lui.-
-Non scusarti, sei molto gentile-
-Genma tu non lo conosci e non puoi paragonarti nemmeno un po’ a lui e poi non è vero che se la prende per qualunque cosa e non è stato esagerato o maleducato ha semplicemente risposto a tono e ha fatto bene. – controbatté tutto d’un fiato.
-Tesoro dai, ormai è successo. Domani lo rivedrai, ora non ci pensare-
-Io vado, buonanotte!- disse sempre gentilmente 
-ciao caro-


Rin era ancora arrabbiata con la madre per quanto successo qualche minuto prima, non riusciva ad addormentarsi. Aveva imitato una posizione fetale in direzione della stanza, quindi dando le spalle alla finestra e cercava di non ripensare a Kakashi, ma non ci riusciva, era preoccupata per lui, che di solito non dava molto peso alle affermazioni altrui, ma questa volta era diverso perché si trattava della sua dolce e amabile mammina che l’aveva delusa molto con una semplice frase, facendole fare brutta figura davanti alla persona con la quale ispirava a un rapporto sano e più importante di ‘semplici amici’ o addirittura ‘compagni di team’. “Chissà come si sentirà Kakashi in questo momento” era codesto il primo pensiero che le passava per la testa. Dopo un po’ si convinse che sarebbe andato tutto bene quando la mattina seguente l’avrebbe rivisto e si sarebbe spiegata, anche se non sapeva esattamente come.
“Quale scusa dovrei usare?” Più ci pensava e più non le veniva in mente niente. 
“-Scusa Kakashi mia madre è una stupida- questo mi sembra quello più ragionevole…Basta dai, devo addormentarmi”

Sgombrò la mente e rilassò i muscoli, aggiustò i capelli dietro l’orecchio e cercò una parte del cuscino più fresca. Era estate e il calore raggiungeva tutti i pori del letto. Era notte e il buio raggiungeva tutti gli angoli del villaggio, ma Rin vedeva un ombra…Come poteva essere possibile? Da dove proveniva se non c’era alcun tipo di luce? Ci ragionò un po’ su e arrivò ad una soluzione “Che stupida, viene dalla finestra. La luce viene riflessa dalla Luna e dalle stelle” . Socchiuse gli occhi, stava finalmente cedendo al sonno. C’era un silenzio oltretomba in cui morivano tutti i rumori: le grida dei bambini, le risate, i pianti, le battute… Rin aprì leggermente gli occhi per cambiare posizione -la parte in alto a destra del letto era meno calda- e notò una figura sul pavimento, un ombra, ma non ci fece caso e riprese a dormire, pensando a una cosa che la faceva sentire bene:il calore della mano di Kakashi e la sua dolce stretta difronte a un tramonto indimenticabile.
In un attimo di coscienza prima di entrare nel sonno profondo, si ricordò di quella figura: era una testa con dei capelli all’insù, lasciati cadere sulla sinistra. Ricordò quell’ombra in questo modo. 




Eccomi ritornata dopo una lunga pausa, chiedo scusa se sono stata inattiva, ma avevo perso tutto il materiale e non ho avuto molto tempo disponibile. Vi prometto che appena finisce la scuola sarò più frequente nelle pubblicazioni. Ho aggiustato questo capitolo e ho cambiato alcune cose. Ne aggiungerò un altro prima di cambiare tema. Spero che vi piaccia e come sempre vi chiedo di lasciare una recensione. Grazie e al prossimo capitolo!!
   
 
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