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Autore: anna900    28/04/2021    1 recensioni
Erano passati tre anni da quando Holly aveva salutato i suoi compagni di mille avventure e aveva visto per l’ultima volta lei…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Ryo Ishizaki/Bruce Arper, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IN FRANCIA
Non appena scesero dall’aereo si incamminarono sorridenti verso l’uscita dove Holly era atteso dai suoi compagni della nazionale.
Tutti si avvicinarono per salutarlo .
Mark fu il primo a rivolgersi a lui: “Ben arrivato Holly, adesso la faremo vedere noi alle altre squadre”.
Bruce si catapultò: “Capitano finalmente sei con noi! Non è stata vita senza di te in questo periodo…”
Patty fissò Bruce e ripetè le sue parole “In questo periodo? Sarà stato via al massimo tre giorni…”, ma Bruce la notò, non la riconobbe subito, si avvicinò a Holly: “Allora vecchia canaglia, hai fatto conquiste vedo! Proprio un’ottima scelta!!!”.
Holly diventò tutto rosso “Bruce possibile che non la riconosci?”
“Dovrei conoscerla?”
Patty: “Holly lascia perdere, Bruce fa fatica a riconoscere sua madre se non la vede per una settimana, figuriamoci me che non mi ha più vista da un anno…”
“PATTYYYY???!!!!??!” urlarono tutti, nessuno l'aveva riconosciuta. In Giappone l'ex manager non si truccava e non indossava mai abiti provocanti perciò appariva diversa ai loro occhi.
Amy e Jenny si avvicinarono a lei: “Ben arrivata anche a te allora! Ci aiuterai a tradurre ai nostri ragazzi quando parleranno con i giornalisti o con gli altri atleti delle altre squadre”.
“Certo, sono qui per questo!”.
Tutti gli altri giocatori si avvicinarono a lei per sapere cosa avesse fatto in questo anno e mezzo e Benji ne approfittò per parlare con Holly facendo un fischio: “Che figurino che è diventata la nostra Patty o dovrei dire… la tua Patty?!” e fece un sorriso malizioso, poi continuò: “Peccato che non l’abbia mai notata da bambina, magari adesso sarei andato io a prenderla in Spagna…”
“Benji non è come credi… sto tentando di riconquistarla piano piano. Adesso è una donna, guardala, devo andarci cautamente altrimenti rischio di perderla”.
“Non ti sei dichiarato? E cosa hai fatto in tutte queste settimane?”, chiese sbigottito Price
“Mi sono allenato”
“Non ci credo, tu non cambierai mai… possibile che non hai trovato un attimo per parlarle…”
“Non ho potuto Benji. Quando sono arrivato lei studiava per dare due esami all' Università. Lei non sapeva che io mi trovavo lì, anzi devo dire a Bruce di non dirle la data preciso di quando sono partito. Ho affittato una camera in un albergo vicino a casa sua. La vedevo ogni mattina uscire per la sua corsa mattutina e poi quando rientrava non usciva più per dedicarsi allo studio… non mangiava neanche… dovevi vederla però durante gli esami: li ha superati entrambi con trenta e lode”
“ Quando ti saresti fatto vedere?”, chiese Benji sempre più sorpreso
“Tre giorni fa, al termine dell’ultimo esame”
Il portiere diede una pacca sulle spalle all' amico: “Quella ragazza è innamorata di te da sempre, non farla attendere ancora altro tempo!”.
Holly fece un leggero sorriso e insieme agli altri si diressero verso il pullman che li avrebbe portati nel loro lussuoso albergo.
Giunti sul luogo, Johnny in modo euforico disse: “La Federazione questa volta non ha badato a spese: avete visto che hotel, di prima categoria!”.
Tutti approvarono e ne erano entusiasti, Patty si rivolse al gruppo che aveva vicino: “Bene ragazzi, adesso vi lascio, vado nella camera destinata a noi manager. Ci vediamo domani mattina”.
La giovane non cercò lo sguardo del suo capitano, non voleva dare adito a pettegolezzi, per i suoi gusti se ne erano già fatti troppi dopo che la squadra e le ragazze l’ avevano vista arrivare in aeroporto con Holly, e poi era davvero esausta: troppe emozioni nel giro di pochi giorni l’avevano confusa tanto.
Il giorno dopo i ragazzi iniziarono gli allenamenti già dalle 6:30. Holly era carico al massimo e di conseguenza tentava di spronare la squadra.
Le ragazze arrivarono dopo un paio d’ore e Patty ammirò il suo capitano dare indicazioni ai giocatori come faceva quando erano nella New team.
Bruce a un certo punto si rivolse a Oliver in modo teatrale: “Mi pento di ciò che ho detto ieri, le tre settimane che sei mancato sono state le più belle della mia vita…”.
“Bruce piantala di fare il lazzarone, altrimenti ti faccio saltare il pranzo”, fu la pronta risposta del capitano.
Patty non riusciva a credere a ciò che aveva sentito: “E' stato via tre settimane? Ma dove è stato? In Spagna? E se è così perchè non si è fatto sentire? Devo chiederlo a Bruce, è l’unico che può dirmelo!”.
Verso l’ora di pranzo si accomodarono tutti i giocatori nella grande tavolata insieme alle manager e agli allenatori. Patty si sedette di proposito vicino a Bruce e lui cominciò a far subito il sarcastico “Sapevo che non potevi resistere troppo tempo senza essere stuzzicata da me!” e poi “Ma attenta, perché ho una ragazza molto gelosa…”.
“Tranquillo Bruce, mi fa solo piacere ridere e scherzare con te come i vecchi tempi, non ho alcuna intenzione di saltarti addosso, se è questo che temi!!!”
“Davvero? Pazienza, me ne farò una ragione…!!!??”, e scoppiarono a ridere.
Patty e Bruce erano molto amici e anche se non si vedevano da più di un anno si erano sentiti alcune volte e anche telefonicamente avevano continuato a scherzare.
Holly li osservava e pensava: “Com’è serena con Bruce, ha l’espressione del volto di quando era solo una ragazzina innamorata dei successi della New Team”.
A Tom non passò inosservato lo sguardo del compagno, continuava a fissare Patty e lei non lo guardava neanche perché rideva con Bruce e si divertiva parecchio.
Fu allora che Tom si intromise: “Holly piantala di fissarla così…”
“Cosa? Ah sì, è così evidente?”
“Direi proprio di sì amico mio, perchè non vai a parlarle? E' peggio continuare a fissarla in questo modo, non credi?”
“Lo so, ma non riesco a farne a meno… quando la vedo mi sento un calore dentro che non so spiegare e sento un desiderio fortissimo di stringerla addosso a me, di toccarla, di spogliarla…”.
Tom impallidì a quelle parole e Holly, non appena si rese conto di ciò che aveva detto, arrossì.
Il numero 11 preoccupato continuò: “Holly, non ti riconosco più! Non hai mai parlato in questo modo… ho sempre saputo che avevi per la testa il pallone e questo nuovo Holly mi spaventa… non è che mi diventi un pervertito???!!!”
“non so che dirti Tom, sto impazzendo, quando la vedo non penso altro che a questo…me ne vergogno tanto, ma non so proprio cosa fare…”.
Tom gli diede una pacca sulla schiena: “Amico mio sono gli ormoni! Finalmente hanno iniziato a funzionare anche i tuoi, ma a proposito, credi se ne sia accorta anche lei?”
“Credo proprio di sì…”, confessò Oliver
Tom insistette:“Dai racconta, come è andata in Spagna?”
 “Insomma… oh no, mi sono scordato, devo parlare con Bruce…” e così facendo si alzò di corsa e andò verso dal suo amico.
Patty se ne accorse e disse a Bruce: “Ti va di fare una pazzia?”
Bruce chiese: “Cosa?”
 “Cooorriiii, non fermarti se ti chiama Holly capito?”
“Ehhh perché? Ma sì corriaaamooooo”, e Bruce iniziò ad affiancare Patty in questa corsa disperata ridendo divertiti dalla situazione.
Holly li vide correre e non sapeva che fare, allora Benji che intuì tutto si avvicinò al capitano: “Hai più parlato con Bruce?”
 “No, mi sono dimenticato…”
Benji lo fissò sconvolto: “Che aspetti allora, inseguiamoli!!! Appena li raggiungiamo tu trattieni Patty e io porto via Bruce”.
Dietro di loro c’era anche Tom: “Non so che sta succedendo però voglio aiutarvi anche io!!!”
Benji propose: ” Bravo Tom, allora faremo così: io e te bracchiamo Bruce”
Tom, Holly e Bruce cominciarono a urlare: “Bruce fermatiiii … dobbiamo parlare con te…. Fermati”
Bruce chiese all'amica: “Patty, ma che succede perché quei tre mi inseguono?”
Patty rispose: “Hai promesso, non fermarti!” e rideva a crepapelle.
Bruce in modo sconsolato.: “Mi sa che quello che ci andrà di mezzo sarò io… ma mi diverte troppo questa situazione. Dimmi un po’ Patty, cos’è che vuoi sapere da me e che solo io posso dirti e che quei tre non vogliono che tu sappia?”
Patty si fermò: "Beh, allora non sei così stupido come vuoi sempre far credere…”
“Piantala, altrimenti non ti aiuto più”
“Sì, hai ragione: volevo sapere quando Holly…..”
Benji e Tom si rivolsero al difensore: “Bruce, finalmente, ma perché non ti sei fermato? Perché non sei venuto subito… ora per punizione niente pranzo e andrai a fare due giri di corsa sul campo…”
Bruce rattristato: “Ecco lo sapevo…”
Patty,Holly, Tom e Benji scoppiarono a ridere e poi Tom disse: “Capitano ci assicuriamo che questo insubordinato faccia bene il suo lavoro!”
Holly annuì e poi guardò Patty, che nel frattempo aveva smesso di ridere. “Cosa c’è capitano? Devo andare a fare anche io due giri di campo e devo saltare il pranzo per insubordinazione?”
Oliver la fissò con sguardo glaciale: “Tom e Benji hanno fatto solo una battuta, adesso lo stanno riportando al ristorante a mangiare”
Patty si rasserenò: “Bene, allora possiamo tornare a mangiare anche noi…”
“Aspetta” e le prese il braccio “Cosa volevi sapere da Bruce?”
Patty si innervosì maggiormente a seguito di quel contatto: “Ciò che non hai voluto dirmi subito… voglio sapere quanto tempo sei stato in Spagna, perché sono sicura che hai trascorso lì più di tre giorni”.
Holly sospirò e con tono serio: “Immagino che non abbia più senso tenertelo nascosto…sono partito tre settimane fa, due giorni dopo essere tornato dal Brasile. Ho affittato una stanza vicino al tuo alloggio”
“Perché non me lo hai detto?”
“Perché sapevo che eri presa dai tuoi esami e se ti avessi detto che ero lì ti saresti distratta, e non mi sarei mai perdonato di sapere che non erano andati bene per colpa mia…”
Patty era scossa: “Holly, io non capisco, ma perché?”
A questo punto doveva parlare: “Perché….”, ma fu interrotto dalla voce di un ragazzo che parlava in francese
“Oliver Hutton? Sei proprio tu?”
Patty gli fece da traduttrice, era Pierre Le Blanc capitano della nazionale francese. Si erano incontrati 4 anni prima e si erano dati battaglia sul campo di gioco; ora erano cresciuti entrambi.
Pierre si rivolse al capitano nipponico: “Sono contento di rivederti Holly, finalmente potremo sfidarci sul campo, stavolta vincerò io…”
Holly non si fece trovare impreparato: “Sarà il campo da calcio a stabilire il migliore!”
Holly e Pierre si scambiarono un sorriso complice, ma il giovane francese notò lo sguardo pieno di ammirazione che Holly riservava alla sua traduttrice.
Nel frattempo Tom era tornato a vedere come stavano andando le cose tra quei due e vide Pierre che parlava con loro. Si intromise anche lui in francese:
“Ciao Pierre è da parecchio tempo che non ci vediamo…”
Si misero a parlare tutti in modo scherzoso, ma il capitano francese si rese subito conto che Holly fissava in modo speciale la bella traduttrice.
Improvvisamente ebbe un’illuminazione: “Chissà come la prenderebbe se le faccio il filo…”.
Pierre era disposto a tutto per vincere, anche a trovare sotterfugi. Cominciò a rivolgere domande guardando in volto solo Patty senza più cercare lo sguardo di Holly o di Tom… Tom gli disse qualcosa in francese, ma Pierre pareva non volergli dar peso e continuava a rivolgere domande solo alla ragazza, che ad un certo punto fissò Holly e arrossì.
Il giovane nipponico non ci vide più, la gelosia aveva preso il sopravvento, la sua calma si trasformò presto in rabbia, prese il braccio della giovane e rivolse a Pierre queste parole: “Sul campo di calcio sistemeremo anche questa, diglielo tu Tom” e trascinò Patty con una violenza che non aveva mai avuto con nessuno.
Tom rivolgendosi a Pierre disse: “Hai giocato sporco, te ne sei accorto, vero?”
Il francese si mise a ridere: “Beh, ho trovato il tallone d’Achille di Oliver Hutton, uno dei giocatori migliori al mondo… la sua reazione spropositata ne è la prova!”
Tom si infuriò: “E' così che vuoi vincere? Facendolo morire di gelosia, lui non ha capito nulla di quello che vi siete detti… lo hai fatto di proposito… sei proprio caduto in basso Pierre. Ti ammiravo, ma ora so una cosa e questo te lo assicuro: distruggeremo te e la Nazionale Francese, non avremo pietà!”. E così dicendo se ne andò per controllare l'amico.
Intanto Holly continuava a trascinare la ragazza che inizialmente lo seguì, ma dopo un po’cominciò a chiedergli di fermarsi, ma lui non l’ascoltava, era ancora troppo agitato. Ma Patty non ci stava e con tutta la forza che poteva si staccò dal capitano urlandogli contro: "Ma si può sapere che ti prende?”
“Ho visto come ti guardava, il modo in cui ti parlava, devi stare attenta con certa gente…”
“Etu cosa fai? Mi trascini via come una bambina?”
“Era l’unico modo per fargli capire che non doveva permettersi di parlare con te di cose che non riguardavano il calcio”
“Questo è assurdo! Pertanto io posso solo parlare di calcio?”
 “Certo è il motivo per cui sei stata nominata traduttrice”
 “Non posso crederci, allora forse è il caso che mi dimetta; se ho voglia di parlare con altre persone in una lingua diversa dal giapponese di qualcosa che non sia il calcio, io ho tutto il diritto di farlo”
Holly tentò di calmarsi: “Andiamo Patty, non è questo che intendo… ho visto come ti guardava… se non ci fossi stato io cosa sarebbe successo?”
Patty se possibile, si arrabbiò maggiormente: “Cosaaa? Se non ci fossi stato te? Ma tu in Brasile ti sei rimbambito decisamente… in questi anni ho dovuto tenere al loro posto ragazzi che hanno fatto avance molto peggiori di Le Blanc e non c’era nessun Oliver Hutton a proteggermi, pertanto ti chiedo la cortesia di piantarla, perché io non ho bisogno di nessuno…” e così dicendo gli voltò le spalle diretta alla sua camera, ma Holly non voleva... non poteva finire così. In un raptus di incoscienza, la prese per un braccio, l’avvicinò a sè e disse : “Possibile che non capisci? Io sono geloso perso di te…”.
Patty non riusciva a credere alle sue orecchie e il nervoso le annebbiò il cervello, fece una risata isterica: “Tu geloso? TU?  Ma non farmi ridere Hutton, sono tre anni e ripeto tre anni che sei partito per il Brasile. Il primo anno mi hai scritto quattro volte e mi hai telefonato due volte, poi basta…il silenzio... l’ultima a cercarti sono stata io lo scorso anno, ti ho scritto sei lettere e ti ho fatto tre telefonate. Non hai mai risposto alle mie lettere e in quelle telefonate eri scontroso, avevi sempre da fare… (si mise a piangere).. io desideravo tanto raccontarti dei miei successi, chiederti consigli, d’altronde sapevi andare oltre con molte persone, ma mai con me…. e adesso vieni e mi dici che sei geloso?”, si girò di corsa per andarsene, ma lui la trattenne ancora e lei si mise a urlare: “Lasciami Oliver o ti prometto che prenderò l’aereo per la Spagna stasera stessa”, si staccò con rabbia e corse via.
Holly provò a fermarla: “Aspetta Patty…”, ma una mano gli si appoggiò sulla spalla, era Tom.
“Lasciala andare Holly, siete devastati entrambi… stasera non risolveresti nulla…”.
Holly a malincuore capì che il suo amico aveva ragione. Senza guardarlo gli disse: “Dobbiamo parlare!”
“Sì, ma non qui, lontano da occhi indiscreti, (le urla dei due ragazzi avevano fatto accorrere parecchie persone), andiamo nel balcone della nostra camera.”
Giunti in camera si accomodarono fuori, era la stanza da letto dove dormivano, Tom cominciò il discorso, sapeva perfettamente cosa volesse sapere Holly: “Non gli aveva dato modo di provarci…”
“Cosa? Ti prego, dimmi meglio cosa le ha detto?”
Tom si sedette: “Ok Holly, in genere non ripeto le conversazioni, ma credo che stavolta mi toccherà impegnarmi per ricordarmi bene… dunque, Pierre si è reso conto dagli sguardi che lanci a Patty che ne sei innamorato…”
“E' così evidente?”, lo interruppre
“Sì”
“Solo lei allora non se ne è accorta…”, concluse sconsolato il numero 10.
Tom cominciò a spazientirsi: “Holly, lasciami finire, ti prego… Pierre ha cercato di flirtare con Patty dicendole che è una bellissima ragazza e che non conosce nessuno con le sue capacità e le sue doti, ma Patty lo aveva messo in riga, dicendogli che non era lì per chiacchierare con lui di se stessa, ma il suo ruolo era quello di tradurre la conversazione per te e per i giocatori della nazionale”.
“Ma lui non si è fermato, vero?”
“No, infatti, le ha proposto di accompagnarlo al galà di inizio torneo tra tre sere, dicendole che avrebbe ballato tutti i balli con lei se avesse accettato… a quel punto mi intromisi io dicendogli che stava avendo un comportamento inopportuno, ma Patty mi bloccò rispondendogli che non sapeva ancora se sarebbe andata al galà, ma sicuramente, se ci fosse andata, avrebbe saputo con chi ballare…a quel punto ti ha rivolto lo sguardo e quando i vostri occhi si sono incrociati, lei è arrossita, e tu... tu hai perso le staffe…il resto lo sai…”.
Holly era rimasto perplesso: “Allora ho fatto una scenata di gelosia inutile”.
 “Esatto amico mio… mi spiace, ma ora non fartene una colpa. Tu non sapevi cosa si stessero dicendo… Tra qualche giorno le sarà passata, vedrai”.
“Quel ragazzo è proprio rimbambito… ah ma siete qui? Com’è andata Holly? Ti sei dichia….ma perché quelle facce ragazzi?”. Benji era entrato come un fiume in piena e aveva interrotto il discorso.
Holly gli rispose: “E' successo un casino…scusate, Tom se vuoi racconta tu a Benji quanto sono idiota… io devo prendere una boccata d’aria”, così dicendo se ne andò via. Era davvero abbattuto, se non si fosse intromesso Pierre, lui le avrebbe confessato i suoi sentimenti, e magari, lei avrebbe reagito diversamente...in quel preciso istante sarebbe potuti stare insieme, che nervi!
“Come farò a rimediare?”, continuava a pensare tra sè.
Vagò per un po' nell'albergo, finchè la sua attenzione fu attratta dal bar.
“Ma sì un bicchiere di birra non mi farà male”.
Si sedette e cominciò a bere inizialmente la birra per poi passare agli alcolici. Era demotivato, non sapeva trovare una soluzione e Patty lo aveva schernito dicendogli che non aveva nessun motivo per essere geloso.. in effetti era vero. Avevano trascorso dei giorni molto belli e in alcuni momenti lui aveva pensato che forse si poteva andare oltre e finalmente stare insieme, ma questa litigata lo aveva fatto deprimere in un modo assurdo.
Intanto nella stanza Tom spiegava a Benji cosa era successo.
Benji era sorpreso: “E' davvero un idiota patentato! E Pierre ha giocato davvero sporco…”.
Tom continuò: “Io credo che la reazione di Holly l’avresti avuta anche tu al suo posto… ecco è una reazione tipica tua saltare alle conclusioni, non sua, ma il desiderio per quella ragazza gli ha tolto tutta la lucidità…”
“Hai ragione… Tom ma hai visto che ore sono? Dobbiamo trovarlo, non vorrei che faccia una follia… sarebbe capace di piangere dietro la porta di Patty tutta la notte, calpestando completamente il proprio orgoglio”.
Tom confermò: “Sì, andiamo a cercarlo”.













   
 
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