Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: AlfoPec95    29/04/2021    4 recensioni
Questa volta il mio spirito è al limite ed ha finito con il frantumarsi in mille pezzi come un vetro infranto da una sassata... Ma, ancora una volta, i Sentieri avranno un ruolo decisivo nel ricomporlo
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Armin Arlart, Erwin Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccola, quella notizia a cui ti eri preparato dieci giorni fa salvo poi riaccendere, poco a poco, speranze di rivederla ancora: una telefonata di pochi secondi, un urlo straziante cattura la tua attenzione e il sangue si congela istantaneamente nei vasi.

 

Hai perso di nuovo una persona cara, ancora una volta non potendo far altro che assistere passivamente al corso degli eventi, passando le ultime due settimane senza possibilità di vederla e di parlarle, costretto a stare sigillato in quattro mura per la positività a questo infido virus che ti impedirà anche di darle un ultimo, doveroso, dignitoso saluto.

 

L'incredulità, la collera, l'impotenza verso un avversario che di titanico ha ben poco, e che nonostante ciò ha mietuto e continuerà a mietere un'infinità di vittime.

 

La risata isterica fa il paio con le lacrime asciutte che si rifiutano di sgorgare, e il pugno di puro istinto collerico rifilato di piene nocche nel muro coincide con l'istante in cui il tuo corpo smette di essere soggetto alle leggi del tempo e della fisica che governano l'Universo.

 

Posso osservarlo, da quella distesa sabbiosa apparentemente senza confine, immobile e preda di uno shock che, vista la forza da esso millantata, non avrebbe dovuto fargli il ben che minimo danno.

 

Dinanzi a me, un albero irradiante una fulgida luce blu ha tutta l'aria di essere un Yggdrasil; intorno a me null'altro che il niente, forse correndo lì potrò avere delle risposte.

 

La corsa è carica di ansia, il mio cuore palpita e sembra voler esplodere nonostante lo sottoponga tutti i giorni ad allenamenti in cui, per metà del tempo, ha una frequenza cardiaca superiore ai centottanta battiti al minuti; devo stringere i denti, la meta sembra non avvicinarsi mai.

 

All'improvviso un bagliore squarcia il cielo stellato: le sagome che intravedo mi sembrano conosciute; avanzano verso di me come i vessilli di Lucifero nel canto XXXIV della Divina Commedia.

 

Mikasa, Levi, Eren, Armin, Erwin, Hanji e tutti gli altri: sono loro, non ho alcun dubbio; ma che ci fanno, o meglio cosa ci faccio io qui?

 

È la manifestazione del mio subconscio o, ancora una volta, ho intrapreso la via dei sentieri in modo del tutto analogo a una precedente occasione?

E, mentre arrovello le meningi ponendomi queste domande, altre strabordano caoticamente in blocco dai vari cunicoli cerebrali, mandando in tilt le aree di Broca e di Wernicke e limitando ogni mia capacità espressiva.

 

Fortunatamente i Sentieri sono luogo dove il tempo, lo spazio e i pensieri coesistono in modo comune e contemporaneo a ogni soggetto che vi si addentra, e quei ragazzi hanno già capito quali risposte sto cercando.

 

Non vi è un singolo suono a rieccheggiare in quella landa, solo il passo di Eren che, toccandomi una spalla, sfrutta il potere del Gigante Fondatore per mostrarmi una serie di ricordi sulle note di Vogel Im Kafig.

 

Alles lebendige stirbt eines Tages

Su questo verso si sincronizzano immagini e frammenti di ogni tipo: la caduta delle mura, Hannes divorato da un gigante, Sasha sparata da una ragazzina, Bertholdt divorato da Armin, Levi dinanzi ai corpi martoriati di Isabel, Farlan e della sua squadra; poi, improvvisamente, queste immagini lasciano il posto a una scena.

 

Il comandante Erwin, messo alle strette dal bombardamento litico del Gigante Bestia, rinuncia ai suoi sogni e mette in gioco la sua vita e quella delle reclute terrorizzate con un discorso elettrizzante:

''È tutto inutile.. Non importa quali sogni o speranze abbiate
Non importa se abbiate vissuto una vita agiata o se verrete frantumati da queste rocce
Prima o poi tutti dovremo morire
Ciò significa quindi che vivere non ha significato, che nascere non ha alcun senso?
Ai vostri compagni caduti direste che le loro vite sono state inutili?
Sbagliato!
Siamo noi a dare significato alle loro vite, alle vite di quei valorosi sfortunati caduti!
Coloro che li ricordano siamo noi, i vivi!
Moriremo qui, confidando nel fatto che chi verrà dopo di noi dia significato alle nostre vite!
È il solo modo con cui possiamo ribellarci a questo mondo crudele!
INFURIATEVI, MIEI SOLDATI!
URLATE, MIEI SOLDATI!
COMBATTETE, MIEI SOLDATI!''

 

Parole di tale entità e solennità, ora come quando lette e udite la prima volta, mi catturano lasciandomi senza fiato.

 

Un altro bagliore, questa volta, lascia il posto a uno stranissimo oggetto: sembra un vecchio portamonete che lei, dall'alto della sua maestria da sarta e a discapito di una vista non più perfetta, mi aveva fatto a mano ricucendo un pezzo di denim con una cerniera quando ero in prima media.

 

Lo raccolgo istintivamente, e un istante dopo sono al centro di quel mastodontico albero di luce; il flusso che mi travolge è una sensazione mai provata prima e mai descrivibile: se ne percepisce la fonte della vita, il ciclo dell'esistenza, ogni singola azione e pensiero di ogni singolo individuo mai esistito.

 

-''Qui è dove vivere o morire non fa alcuna differenza, perchè questa è la realtà che trascende entrambe le cose''- quella voce gentile appartiene ad Armin, lascerò che sia lei a cullare questo mio viaggio extracorporeo.

 

-''In questo mondo non vi è scorrere del tempo, non vi è spazio confinato, non vi è vita e non vi è morte; essa, purtroppo, ne è parte del mondo reale e nessuno sa il perchè; qualcuno ha provato a spiegarselo, qualcun altro lo accetta, qualche altro lo rifiuta e poi, chi come te, oscilla sempre tra una risposta e l'altra perchè non riesce a convivere con la sua natura umana''-

 

I colpi che mi sta rifilando Armin sono, uno dopo l'altro, sempre più devastanti; ma ha ragione, cazzo se ha ragione!

 

-''Nel corso degli anni abbiamo perso un numero incalcolabile di familiari, amici, commilitoni con i quali avevamo condiviso anni e anni della nostra vita, spesso senza neppure poter dar loro un ultimo saluto, scambiare un'ultima chiacchiera, dar loro una degna sepoltura; non che questo non facesse male, sia chiaro, a questo ci abbiamo pensato ogni giorno.

Però, c'è un mondo dove nulla di tutto questo esiste; grazie a questo mondo le persone non moriranno mai, perchè qualcuno ne raccoglierà sempre le idee, i ricordi, le volontà e le porterà avanti... Tutti dobbiamo ubriacarci di qualcosa per sopravvivere!

Tutto ciò che esiste nel Cosmo non si crea e non si distrugge, può solo trasformarsi continuando a far parte dell'Universo... Questo Yggdrasil è la forma sotto cui tutto questo si raccoglie''-.

 

Fa malissimo, se mi avessero sparato cento proiettili contemporaneamente nel cuore non avrei provato la metà del dolore provato davanti alla realtà che ti viene sbattuta in faccia.

I loro sguardi compensano quel silenzio imbarazzante, riversando su di me dei sentimenti di fratellanza.

 

-''E sai perchè tutto ciò vale la pena? Perchè, nonostante tutto, il mondo è un posto crudele ma bellissimo!''- l'esclamazione all'unisono di quei personaggi che, per me, vanno oltre la fantasia e la realtà, è lo slancio che mi serviva per tornare nel mondo in cui devo vivere e che dovrò affrontare con l'illuminazione a cui sono arrivato oggi.

 

Un suono fastidioso e prolungato bombarda le mie sinapsi, riattivandole e riportandomi gradualmente alla coscienza; hanno citofonato, dei miei amici mi hanno mandato un vassoio di cornetti e un bigliettino mostrandomi vicinanza; mi tirò su portando in casa quell'amara colazione, ingoiando giù bocconi di croissant, sorsi di cappuccino ed emozioni negative: le mie spalle sono forti e possono reggere il mondo come Atlante, sono una delle persone più forti che mai incontrerete sulla vostra strada; andrò avanti senza mai più arrendermi, perchè se lo facessi non potrei mai più ricordarti!

 

 

NdA: questa one shot è un flusso di coscienza strabordato da questo involucro mortale a seguito della perdita di sua nonna avvenuta ieri, a cui dedico il frutto di questo turbinìo emotivo... GRAZIE DI TUTTO, continuerò ad avanzare e a renderti orgogliosa di me... Salutami anche gli altri nonni!

   
 
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