30/04/2021
2 recensioniUna live un po' diversa
Kenma stava giocando in live da tre ore e gliene mancavano ancora due prima di arrivare al tempo massimo per il record di finire tutti i sacrari presenti nel gioco "The Legend of Zelda: Breath of the Wild" e battere l’Americano che per il momento era il detentore del record mondiale.
Era talmente concentrato nel suo compito che, anche se parlava di tanto in tanto con i suoi fan, aveva escluso completamente la lettura dei messaggi. Non era una cosa che di solito faceva, cercava sempre di essere il più amichevole possibile (era facile farlo con le persone quando erano divisi da uno schermo) e di mantenere soprattutto stretto il rapporto con i fan abituali che lo riempivano di donazioni. Ma per quel giorno aveva un compito e non l'avrebbe potuto portare a termine se si fosse distratto anche solo per un secondo.
Fortunatamente Kenma era sempre stato bravo in questo e aveva già passato tre ore con la mente fissa sul suo obiettivo, non sarebbe stato un problema continuare per altre due.
O almeno era quello che credeva finché la porta della stanza non si aprì e sentì dei leggeri passi raggiungerlo.
Kenma bloccò quindi Link che stava correndo nel bel mezzo della strada e mormorò ai suoi fan -mi dispiace, mi sa che non potrò continuare la missione oggi.
Kenma sapeva bene che da come era sistemata la telecamera tutti avevano già visto il bambino entrare e raggiungerlo, quindi non si preoccupò di chiudere la chiamata prima di girarsi verso suo figlio, Kea, che adesso era al suo fianco.
Il bambino aveva i suoi occhi dorati grandi e luminosi mentre guardava l'enorme schermo sul quale l'ormai non più biondo stava giocando.
-Quello è Link, papà?
A quella domanda Kenma sentì la chat impazzire per la quantità enorme di messaggi che stavano arrivando, si rese conto che in effetti non aveva mai detto nulla sulla sua vita privata.
-Sì, quello è Link- rispose soddisfatto l'uomo mentre prendeva in braccio il bambino facendolo sistemare tra le sue gambe, poi chiese -dov'è papà?
-Lui si è addormentato sul divano- rispose Kea con il broncio -io mi annoiavo da solo quindi sono venuto qui!
Kenma ripensò alla conversazione che lui e Tetsuro avevano avuto solo qualche giorno prima.
"Un giorno o l'altro voglio provare a battere un record di un americano nel gioco di Zelda, mi servono però cinque ore e non voglio lasciare Kea solo per così tanto tempo."
"Ci penso io a lui!" aveva risposto Kuro tranquillo "faremo un'intera giornata padre-figlio e tu potrai occuparti di qualsiasi cosa vorrai. Possiamo organizzarci per venerdì che ho il giorno libero!"
Oh, Kenma aveva già diverse idee su cosa chiedere in cambio a suo marito per essere venuto meno ai suoi doveri.
Venne riportato alla realtà dai nuovi trilli nella chat della live, che si stavano riempiendo di scleri e commenti sull'adorabile broncio di Kea. Kenma non poteva dar loro torto, lui e Tetsuro avevano di sicuro il bambino più bello dell'universo.
"OMFG PERCHÉ NON SAPEVAMO CHE AVEVI UN FIGLIO COSÌ ADORABILE!?"
"MIO DIO LE SUE GUANCIOTTE! VORREI STRAPAZZARLO E BACIARLO TUTTO!"
"Ha riconosciuto Link? Questo bambino promette bene!"
"ABBIAMO BISOGNO DI SAPERE DI PIÙ!"
I commenti erano davvero tantissimi e di diverso tipo, Kenma ne lesse qualcuno di sfuggita e non poté fare a meno di sorridere.
-Lui è Kea- decise infine di presentare -è mio e di mio marito, ha quasi tre anni.
Kea si girò a guardarlo confuso -con chi parli?
Kenma rise e gli indicò la telecamera -usando quella ci sono delle persone che ci guardano, sono amici e volevano sapere il tuo nome.
Il bambino corrugò la fronte -perché ci guardano?
-Guardavano me che giocavo.
-Perché sei bravo?
-Sì, diciamo di sì.
Kea sembrò soddisfatto di aver indovinato quella cosa, poi guardò la telecamera e alzò la mano per salutare -ciao amici di papà!
Dopo quello Kenma si accorse che non aveva mai avuto tanti spettatori in vita sua, aveva pensato che si sarebbe dovuto scusare e chiudere la live prima del previsto, ma i suoi fan lo avevano pregato di non andarsene e di giocare insieme a Kea e fu così che passarono diverso tempo insieme, facendo le quest più facili ma divertenti come dar da mangiare a tutti i cani del gioco.
A un certo punto Link, guidato da Kea, era morto e il bambino aveva rimesso su il broncio, Kenma era già pronto a consolarlo sospettando che avrebbe pianto a breve, ma suo figlio lo stupì ancora una volta semplicemente mormorando -scusa papà, non sono bravo come te.
Il cuore di Kenma mancò un battito e subito corse ad abbracciare e baciare suo figlio, lo teneva stretto tra le braccia mentre rispondeva serio -non devi scusarti per queste cose, amore. E non preoccuparti, diventerai bravissimo anche tu!
Sul volto di Kea tornò subito il sorriso e continuarono a giocare per diverso altro tempo fino a quando non sentirono un gran fracasso provenire dal resto della casa, con Kuro che infine entrava in stanza correndo e agitato. Il suo sguardo era mortificato, aveva la forma del cuscino del divano stampato sulla guancia destra e i capelli più scompigliati del solito.
-Papà! Ti sei svegliato finalmente!
Urlò Kea mentre scendeva dalle gambe di Kenma e correva verso l'altro padre che subito lo prese in braccio.
Tetsuro cercò con lo sguardo Kenma per delle scuse mute e questo si limitò ad alzare gli occhi al cielo. Poi, mentre Kuro lasciava la stanza e Kea iniziava a raccontare tutto quello che avevano fatto insieme agli "amici di papà", Kenma tornò a rivolgersi ai suoi fan.
-Direi che è proprio arrivato il momento di salutarci per oggi, ho una famiglia che mi aspetta. Ma vi raccomando di continuare a tenere d'occhio le mie pagine per i nuovi aggiornamenti e i gli appuntamenti della settimana prossima! Buon weekend!
Chiuse la chiamata e lasciò la stanza per seguire le voci fino alla cucina, si appoggiò allo stipite della porta e si perse a guardare le due persone più importanti della sua vita. Kuro e Kea stavano discutendo su cosa mangiare per merenda e, dopo essere arrivati alla scelta concorde dei pancake, Kea venne fatto scendere dalle sue braccia mentre Tetsuro iniziava a cercare in frigo gli ingredienti per la preparazione.
Kenma vide Kea correre davanti la TV per accenderla sul canale dove a breve avrebbero trasmesso il suo anime preferito, così raggiunse suo marito che si era infine spostato davanti ai fornelli.
-Allora- disse appoggiandosi al suo fianco con finto tono accusatorio -immagino tu abbia fatto una bella dormita.
Tetsuro arrossì -scusami... ti avevo detto che...
Kenma non ce l'aveva davvero con lui, quindi si sporse in avanti e unì le loro labbra in un casto ma lungo bacio per dissipare tutte le sue paranoie. Infine, direttamente sulle sue labbra sussurrò -non preoccuparti, mi ripagherai stanotte.
Tetsuro reagì esattamente come il più piccolo si era aspettato: lasciò andare tutto quello che stava facendo, lo bloccò contro la cucina e iniziò a baciarlo più a fondo.
Vennero però interrotti presto da Kea che correva e cercava di arrampicarsi sulle loro gambe, urlando geloso -anche io voglio dei baci! Anche io!
Risero entrambi mentre si staccavano, poi Kenma prese in braccio il bambino e riempirono di coccole anche lui.
La giornata non era andata esattamente come aveva programmato, ma non avrebbe mai potuto chiedere nulla di diverso.
Era talmente concentrato nel suo compito che, anche se parlava di tanto in tanto con i suoi fan, aveva escluso completamente la lettura dei messaggi. Non era una cosa che di solito faceva, cercava sempre di essere il più amichevole possibile (era facile farlo con le persone quando erano divisi da uno schermo) e di mantenere soprattutto stretto il rapporto con i fan abituali che lo riempivano di donazioni. Ma per quel giorno aveva un compito e non l'avrebbe potuto portare a termine se si fosse distratto anche solo per un secondo.
Fortunatamente Kenma era sempre stato bravo in questo e aveva già passato tre ore con la mente fissa sul suo obiettivo, non sarebbe stato un problema continuare per altre due.
O almeno era quello che credeva finché la porta della stanza non si aprì e sentì dei leggeri passi raggiungerlo.
Kenma bloccò quindi Link che stava correndo nel bel mezzo della strada e mormorò ai suoi fan -mi dispiace, mi sa che non potrò continuare la missione oggi.
Kenma sapeva bene che da come era sistemata la telecamera tutti avevano già visto il bambino entrare e raggiungerlo, quindi non si preoccupò di chiudere la chiamata prima di girarsi verso suo figlio, Kea, che adesso era al suo fianco.
Il bambino aveva i suoi occhi dorati grandi e luminosi mentre guardava l'enorme schermo sul quale l'ormai non più biondo stava giocando.
-Quello è Link, papà?
A quella domanda Kenma sentì la chat impazzire per la quantità enorme di messaggi che stavano arrivando, si rese conto che in effetti non aveva mai detto nulla sulla sua vita privata.
-Sì, quello è Link- rispose soddisfatto l'uomo mentre prendeva in braccio il bambino facendolo sistemare tra le sue gambe, poi chiese -dov'è papà?
-Lui si è addormentato sul divano- rispose Kea con il broncio -io mi annoiavo da solo quindi sono venuto qui!
Kenma ripensò alla conversazione che lui e Tetsuro avevano avuto solo qualche giorno prima.
"Un giorno o l'altro voglio provare a battere un record di un americano nel gioco di Zelda, mi servono però cinque ore e non voglio lasciare Kea solo per così tanto tempo."
"Ci penso io a lui!" aveva risposto Kuro tranquillo "faremo un'intera giornata padre-figlio e tu potrai occuparti di qualsiasi cosa vorrai. Possiamo organizzarci per venerdì che ho il giorno libero!"
Oh, Kenma aveva già diverse idee su cosa chiedere in cambio a suo marito per essere venuto meno ai suoi doveri.
Venne riportato alla realtà dai nuovi trilli nella chat della live, che si stavano riempiendo di scleri e commenti sull'adorabile broncio di Kea. Kenma non poteva dar loro torto, lui e Tetsuro avevano di sicuro il bambino più bello dell'universo.
"OMFG PERCHÉ NON SAPEVAMO CHE AVEVI UN FIGLIO COSÌ ADORABILE!?"
"MIO DIO LE SUE GUANCIOTTE! VORREI STRAPAZZARLO E BACIARLO TUTTO!"
"Ha riconosciuto Link? Questo bambino promette bene!"
"ABBIAMO BISOGNO DI SAPERE DI PIÙ!"
I commenti erano davvero tantissimi e di diverso tipo, Kenma ne lesse qualcuno di sfuggita e non poté fare a meno di sorridere.
-Lui è Kea- decise infine di presentare -è mio e di mio marito, ha quasi tre anni.
Kea si girò a guardarlo confuso -con chi parli?
Kenma rise e gli indicò la telecamera -usando quella ci sono delle persone che ci guardano, sono amici e volevano sapere il tuo nome.
Il bambino corrugò la fronte -perché ci guardano?
-Guardavano me che giocavo.
-Perché sei bravo?
-Sì, diciamo di sì.
Kea sembrò soddisfatto di aver indovinato quella cosa, poi guardò la telecamera e alzò la mano per salutare -ciao amici di papà!
Dopo quello Kenma si accorse che non aveva mai avuto tanti spettatori in vita sua, aveva pensato che si sarebbe dovuto scusare e chiudere la live prima del previsto, ma i suoi fan lo avevano pregato di non andarsene e di giocare insieme a Kea e fu così che passarono diverso tempo insieme, facendo le quest più facili ma divertenti come dar da mangiare a tutti i cani del gioco.
A un certo punto Link, guidato da Kea, era morto e il bambino aveva rimesso su il broncio, Kenma era già pronto a consolarlo sospettando che avrebbe pianto a breve, ma suo figlio lo stupì ancora una volta semplicemente mormorando -scusa papà, non sono bravo come te.
Il cuore di Kenma mancò un battito e subito corse ad abbracciare e baciare suo figlio, lo teneva stretto tra le braccia mentre rispondeva serio -non devi scusarti per queste cose, amore. E non preoccuparti, diventerai bravissimo anche tu!
Sul volto di Kea tornò subito il sorriso e continuarono a giocare per diverso altro tempo fino a quando non sentirono un gran fracasso provenire dal resto della casa, con Kuro che infine entrava in stanza correndo e agitato. Il suo sguardo era mortificato, aveva la forma del cuscino del divano stampato sulla guancia destra e i capelli più scompigliati del solito.
-Papà! Ti sei svegliato finalmente!
Urlò Kea mentre scendeva dalle gambe di Kenma e correva verso l'altro padre che subito lo prese in braccio.
Tetsuro cercò con lo sguardo Kenma per delle scuse mute e questo si limitò ad alzare gli occhi al cielo. Poi, mentre Kuro lasciava la stanza e Kea iniziava a raccontare tutto quello che avevano fatto insieme agli "amici di papà", Kenma tornò a rivolgersi ai suoi fan.
-Direi che è proprio arrivato il momento di salutarci per oggi, ho una famiglia che mi aspetta. Ma vi raccomando di continuare a tenere d'occhio le mie pagine per i nuovi aggiornamenti e i gli appuntamenti della settimana prossima! Buon weekend!
Chiuse la chiamata e lasciò la stanza per seguire le voci fino alla cucina, si appoggiò allo stipite della porta e si perse a guardare le due persone più importanti della sua vita. Kuro e Kea stavano discutendo su cosa mangiare per merenda e, dopo essere arrivati alla scelta concorde dei pancake, Kea venne fatto scendere dalle sue braccia mentre Tetsuro iniziava a cercare in frigo gli ingredienti per la preparazione.
Kenma vide Kea correre davanti la TV per accenderla sul canale dove a breve avrebbero trasmesso il suo anime preferito, così raggiunse suo marito che si era infine spostato davanti ai fornelli.
-Allora- disse appoggiandosi al suo fianco con finto tono accusatorio -immagino tu abbia fatto una bella dormita.
Tetsuro arrossì -scusami... ti avevo detto che...
Kenma non ce l'aveva davvero con lui, quindi si sporse in avanti e unì le loro labbra in un casto ma lungo bacio per dissipare tutte le sue paranoie. Infine, direttamente sulle sue labbra sussurrò -non preoccuparti, mi ripagherai stanotte.
Tetsuro reagì esattamente come il più piccolo si era aspettato: lasciò andare tutto quello che stava facendo, lo bloccò contro la cucina e iniziò a baciarlo più a fondo.
Vennero però interrotti presto da Kea che correva e cercava di arrampicarsi sulle loro gambe, urlando geloso -anche io voglio dei baci! Anche io!
Risero entrambi mentre si staccavano, poi Kenma prese in braccio il bambino e riempirono di coccole anche lui.
La giornata non era andata esattamente come aveva programmato, ma non avrebbe mai potuto chiedere nulla di diverso.
[1233 parole]
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Ed eccomi con un'altra Kuroken, in questo periodo sono in leggera fissa con loro se non si fosse capito ahaha
Vorrei precisare alcune cose di questa storia:
-Il gioco citato di Zelda per Nintendo Switch è talmente famoso che diversi streamer in tutto il mondo cercano davvero di battere i record più assurdi, quello dei sacrari esiste davvero e, al giorno d'oggi, lo detiene come scritto uno streamer statunitense che ci ha messo circa cinque ore. Quindi tutta questa parte è effettivamente vera.
-Ho deciso di chiamare il bambino "Kea" per tre motivi: 1. mi piaceva tantissimo il nome. 2. volevo che iniziasse con la K come i loro. 3. ho letto che è un nome super usato in Giappone per chiamare i gatti, quindi era perfetto per la loro famiglia ahaha. Ah, per la cronaca, significa "benedizione".
Spero vi sia piaciuta nonostante sia solo un ammasso di fluff e non succeda poi nulla di che!
Alla prossima,
Deh
Ed eccomi con un'altra Kuroken, in questo periodo sono in leggera fissa con loro se non si fosse capito ahaha
Vorrei precisare alcune cose di questa storia:
-Il gioco citato di Zelda per Nintendo Switch è talmente famoso che diversi streamer in tutto il mondo cercano davvero di battere i record più assurdi, quello dei sacrari esiste davvero e, al giorno d'oggi, lo detiene come scritto uno streamer statunitense che ci ha messo circa cinque ore. Quindi tutta questa parte è effettivamente vera.
-Ho deciso di chiamare il bambino "Kea" per tre motivi: 1. mi piaceva tantissimo il nome. 2. volevo che iniziasse con la K come i loro. 3. ho letto che è un nome super usato in Giappone per chiamare i gatti, quindi era perfetto per la loro famiglia ahaha. Ah, per la cronaca, significa "benedizione".
Spero vi sia piaciuta nonostante sia solo un ammasso di fluff e non succeda poi nulla di che!
Alla prossima,
Deh