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Autore: Deienira    30/04/2021    8 recensioni
Oscar, donna cresciuta come un soldato e abituata a nascondere i suoi sentimenti anche a se stessa, conosce e riflette la forza dirompente di quello che è puro e semplice amore.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lo amo.

Ormai l’ho capito e l’ho accettato.
Ed è proprio perché l’ho accettato che ora sento una voragine nel cuore.

Sono terrorizzata all’idea che tu possa essere andato avanti.
Ti prego, fammi capire che il tuo cuore è ancora mio. Dimmelo. Perché, se così non fosse, non potrei reggere all’immane dolore che la rivelazione comporterebbe.

Ti ho fatto provare tutto questo supplizio? Non penso, anzi, è impossibile.
Infatti sono assolutamente certa di averti fatto provare molta più sofferenza di quella che sento io ora. Ti ho disintegrato l’anima per oltre 20 anni.
Come posso anche solo avere il coraggio di paragonare le mie paure in amore con le tue? Potrò mai farmi perdonare?

Quello che so per certo è che ciò che in questi ultimi mesi avverte il mio cuore non è minimamente comparabile ai sentimenti che ho provato per Fersen.
Se quello lo chiamavo “amore” che cos’è questo impulso che mi spinge a te?

Che mi fa bruciare al solo sentir pronunciare il tuo nome; che mi fa ringraziare Dio per la prima volta di avermi fatta nascere donna; che mi fa desiderare di averti accanto ogni istante dei miei giorni; che mi lacera al pensiero che tu possa non ricambiarmi più; che mi chiede di unirmi a te; che ha come sogno quello di poterti definire “mio marito”.

Allora André? Che nome ha tutto ciò? Perché sento di provare qualcosa di molto più profondo di un normale amore.

Quando successe il fattaccio di Saint Antoine, mentre attendevo in quel vicolo sporco e umido, avevo solo una consapevolezza in me e rendermene conto così all’improvviso è stato un vero pugno nello stomaco: se tu fossi morto io ti avrei immediatamente seguito.
Non importa se per mano mia o di un esterno, ma ti sarei venuta appresso perché nel mio cuore ci sei sempre stato, ci sei e ci sarei sempre tu. Ti saresti portato con te la mia anima più profonda e senza non avrei mai potuto vivere.

Apprendere ciò proprio quando avresti potuto non esserci più mi ha pietrificata. Scoprire un sentimento così immane, forse, troppo tardi mi ha atterrita.

E così, spinta dalla paura e dall’amore più profondo che questa terra potrà mai conoscere, ho abbandonato il vicolo sicuro, malgrado tutte le raccomandazioni del Conte di Fersen, per venirti a cercare.

Non mi spaventava l’idea di essere nuovamente attaccata - e questa volta uccisa – dal popolo, anzi, il pensiero di una possibile aggressione non mi passava nemmeno per la mente. Io volevo solo trovarti vivo e proteggerti da chiunque. Avevo bisogno del tuo calore, del tuo conforto, ma soprattutto avevo bisogno di André Grandier, l’unico uomo che per me è sempre stato e sempre sarà.

Appena ti ho trovato – seduto con le mani legate e stravolto – ho notato come stavi girando la testa in tutte le direzioni con espressione sempre più addolorata.

Dimmi che i tuoi occhi stavano cercando me.

Quando poi i nostri sguardi si sono incontati il mio battito si è fermato.

Eri vivo. Eri ancora con me.

E così, zoppicando, mi sono affrettata verso di te e per la prima volta è successo: non per sfogare la tensione, non per la dignità perduta, non per un sogno irrealizzabile; per la prima volta ho pianto per qualcuno. Non ho pianto per me, ma per te. Non ho nemmeno tentato di nasconderti i singhiozzi mentre ti abbracciavo e tu ti dimenavi per liberarti dalla corda e fare altrettanto.

E giuro che, una volta sciolto il nodo, il calore che ho provato tra le tue braccia che mi stringevano protettive e spaventate mentre anche le tue lacrime mi bagnavano i capelli, è stata l’emozione più grande mai provata in 30 anni di vita.

Una volta a casa non volevo lasciarti. Tutto di me voleva stare con te: il mio corpo, la mia mente, il mio cuore e soprattutto la mia anima.
Il coraggio di confessarti i miei sentimenti, però, non l’ho trovato e una scusa per farti rimanere a sorseggiare la cioccolata con me, nemmeno.

Sulla punta della lingua parole mai pronunciate: non lasciarmi più.

Da allora, l’amore che credevo già aver raggiunto il suo picco, non ha fatto altro che crescere.

Ed io ho ormai capito che senza di te non posso vivere.

E ripensando di tutti gli anni passati insieme mi rendo conto di un fatto cui non avevo mai dato importanza: bambini, fanciulli, ragazzi, adulti…ho un solo ricordo.

Eravamo insieme. Tutto il resto l’ho dimenticato. (*)

Nella mia memoria ci sei sempre e solo tu: tu che arrivi a palazzo Jarjayes, tu che leggi correttamente per la prima volta la frase di un libro, tu che prendi in mano la spada che ti porgo, tu che vieni punito per una mia marachella, tu che mi racconti il nuovo libro che hai finito, tu inginocchiato davanti al re che ti condanna a morte, tu che mi segui passo passo per i corridoi di Versailles, tu che mi hai sentita a Saverne, tu che mi guardi vestita da donna mentre scendo le scale, tu che vieni ferito all’occhio al posto mio.

Tu, tu, solo tu.

Ci sei sempre e solo tu.

Perché non me ne sono accorta prima? Potrai mai perdonare questa stupida stolta per tutte le pene che ti ha inflitto?

In caserma ci vediamo pochissimo nonostante io sia il comandante e questo distacco, quando ci penso intensamente, mi fa perdere l’aria. Non riesco a respirare e devo aprire la finestra.

Da soldato da cuore di ghiaccio a donna che sperimenta il vero amore…è bastato un solo evento, sono bastati 20 minuti per sconvolgermi la vita.

Eppure so che tutte queste debolezze quando si ama non sono prerogative della donna, perché ho visto tutto ciò bruciare anche dentro i tuoi occhi.

Non posso più rinunciare a te e a quello che sento.

Da una parte sono terrorizzata all’idea che tu possa non amarmi più, ma dall’altra sento che il tuo cuore batte ancora allo stesso ritmo del mio, forse ancora più intensamente rispetto al passato.

Bussano.

Il soldato Grandier si mette sull’attenti subito dopo aver chiuso la porta.

Non ce la faccio più.

Mi giro verso di te.

-Ti prego, dimmi che mi ami ancora-

Mi sorridi.

Ti sorrido.

Lo amo.
 


(*) Frase di Walt Whitman

ANGOLO AUTRICE

Sono tornata...già!
Ahimè, per la raccolta di poesie, ho un mezzo blocco. Mi sono resa conto di non riuscire a fare storie con più di 4 capitoli...
Inoltre è stato un anno bello intenso che mi ha fatto entrare ben poche volte su EFP.
Però volevo immensamente scrivere questa storia perché da poco ho riletto il manga e mi sono resa conto di una cosa: da qualche mese ho iniziato a vedermi diversi anime e leggermi vari manga, ma a livello di coppia nessuno sarà mai come loro.
Il mio cuore sarà eternamente solo loro e mi emoziona scrivere del loro amore (non sono ironica quando dico che mentre digitavo sulla tastiera i miei pensieri per questa FF mi sono scese le lacrime).
Sul fatto che la mia Oscar sia sempre OOC...lo so. Ma qui è solo una donna innamorata...veramente innamorata.
Spero vi possa piacere un minimo.

Un saluto,
Deienira

 
   
 
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