Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: moredream84    01/05/2021    11 recensioni
…”Resta seduto allora… E guardami mentre mi spoglio”…
Questa era la prima -e unica- volta che Kaori Makimura si spogliava di fronte a un uomo. L’aveva fatto per orgoglio, l’aveva fatto perchè si era sentita piccola e sciocca… L’aveva fatto perchè il suo cuore e la sua anima erano stati feriti profondamente…Nei sentimenti… Perché l’unico uomo che amava era anche l’unico che non la ricambiava…Ne era certa! Lui non avrebbe mai provato desiderio di fare l’amore con lei, nemmeno trovandosela in piedi -come lo era in quel momento- completamente spogliata…

Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
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”Santo cielo che ho fatto!”

 

Il cuore di Kaori batteva all’impazzata immersa nel silenzio della stanza. Lo sentiva martellare così forte nelle orecchie, che credeva lo potesse sentire anche lui. Aveva realizzato -esattamente in quel preciso istante- che cosa stava facendo -ma soprattutto davanti a chi- e se ne era vergognata tremendamente, cercando in qualche modo di rimediare…”Oddio!”… Quello che l’aveva mandata in tilt -facendola sprofondare nel panico più totale- era stata la lineare calma con cui Ryo si era alzato e lentamente si era diretto verso di lei…”E adesso?”… Si sarebbe aspettata di tutto, la solita burla, il consueto coglionare di Ryo con le parole a sproposito…Tutto! Ma non questo…Lei non era preparata a una reazione del genere.

Immediatamente si accovacciò per recuperare il vestito che stupidamente aveva lasciato cadere credendo di “vincere” quel game…”Stupida, stupida, stupida Kaori!”… Come al solito si era lasciata trasportare dagli eventi e dall’impeto del suo dannato carattere, e si era messa in testa che quella era senz’altro la lezione più giusta da dare a Ryo -convintissima di far scappare il ragazzo a gambe levate-. 

Lezione che però le era ritornata indietro come un boomerang…Perché di fatto era lei che adesso si trovava mezza nuda -e in preda a una vergogna atroce- in cerca disperata di un nascondiglio che la riparasse dallo sguardo scrutatore di Ryo. 

Così afferrò frettolosamente l’abito e si tirò su in piedi…

 

A un passo da lei c’era già Ryo…

 

<< Non sai che è pericoloso provocare un uomo in questo modo? >> Con una serietà che quasi stentava a riconoscerlo, il giovane le si era avvicinato come a volerla intimidire, mettendola in guardia in maniera silenziosa che cose del genere nel mondo maschile avevano un solo significato e che -se messi difronte a una provocazione del genere- qualsiasi uomo sarebbe stato chiamato a rispondere.…”Ooops”… Troppo tardi. Effettivamente non è che avesse fatto una mossa propriamente “intelligente”. Lei si era basata solo sulle stupide affermazioni che Ryo da sempre le rivolgeva -ovvero di avere zero attrazione per lei- e per questo era sicura che lui avrebbe girato i tacchi e se ne sarebbe andato. Ma nulla di quello che aveva pensato era accaduto…

Ancora una volta i pensieri e le azioni di Ryo si erano riconfermati imprevedibili…

 

<< Quale uomo…>> Così di getto Kaori rispose la prima cosa che le passava per la testa, nel tentativo di minimizzare la situazione <<…Io vedo solo un animale qui >> Le labbra si erano mosse da sole in cerca di tirarsi fuori da quell’imbarazzo, provocando invece l’effetto opposto. Perché anziché allentarsi, l’atmosfera si era fatta ancora più tesa e il disagio più forte… Ma non certo per di Ryo!

 

Kaori l’aveva visto grattarsi la punta del naso, nascondendo lievemente quel mezzo sorriso compiaciuto che era apparso sulle sue labbra, come se lei gli avesse appena servito un match davvero imperdibile << Credevo lo sapessi già che vado per istinto come gli animali…>> E fece un attimo di pausa, dove lo vide fissare lo sguardo verso i suoi capelli <<…Quindi… Non vuoi giocare un pò con me? >> E riprese a guardarla, spostando con un dito una piccola ciocca sfuggita alla frangetta, sfiorandola quasi in maniera impercettibile.

Kaori arrossì vistosamente, sentendo una forte stretta allo stomaco. Cos’è che ci trovava di così affascinante in quell’affermazione? Avrebbe dovuto mollargli una sberla e mandarlo a quel paese per le allusioni pervertite che implicitamente le stava propinando. E invece continuava a starsene lì come un’ebete a osservare quante cose di Ryo le piacessero. Tutto di lui sapeva di un buono tremendo! I capelli scuri dall’aria selvaggia, gli occhi profondi e intensi…E il profumo… Quell'effluvio così intenso da strapparle via anche l'anima. Ryo non aveva mai messo colonie particolari o inebrianti. Il suo odore era sempre stato quello del lubrificante per bossoli e quello della polvere da sparo, eppure per lei era il più buono e attraente che ci fosse.

Rimase in silenzio contemplando quanto seducente fosse averlo così vicino a pochi centimetri da lei…”Chissà che sapore ha un suo bacio”…Gli occhi di Kaori si sbarrarono per la sorpresa. Che cavolo le veniva in mente?! Non andava! Doveva correre ai ripari o Ryo -abile lettore del pensiero- l'avrebbe scoperta.

 

<< I-io…>> Disse balbettando nervosamente, mentre faceva un passo indietro per prendere un pò di distanza <<…T-tu…>> Cercando di riprendere un controllo che palesemente le era sfuggito di mano <<…N-noi…>> Tentando di rimettere quella linea di confine che teoricamente avrebbe dovuto aiutarla a risalire. Loro non avevano quel tipo di rapporto da “giocare” insieme. Era tanto difficile dirlo? Perché sentiva la necessità di precisarlo? Ma soprattutto, perché continuava a pensare a quel bacio che avrebbe voluto? 

 

Lo vide dischiudere le labbra prendendo un brevissimo respiro << Noi… Cosa?…>> E gli rivolse quella domanda con una voce talmente calda -quasi fosse sospirata- da farle mancare il respiro. Sì, Kaori stava annegando nell’imbarazzo totale che provava. 

Il teatrino messo su da Ryo sembrava quasi mirato a volerla per forza mettere in difficoltà. Tutto quello che diceva Kaori per riportare le cose su un piano più controllato la facevano sprofondare sempre di più, e lui -che a quanto pare aveva tutto sotto controllo- si godeva la scena beato. 

Non ne era così sicura, ma sembrava quasi come provasse piacere nel vederla a disagio. Una cosa però era certa…

Ryo non stava facendo sul serio…

 

                                                                                                                                         -…Vuoi fare l’amore con me?

                                                                                                                                              Così diventerai la mia donna, no?…-

 

Le era tornata alla mente una frase del passato detta in un’occasione particolare -quando Silver Fox aveva minacciato di ucciderla a causa del fatto che credeva fosse la sua fidanzata-. In quell'occasione le aveva rifilato la frase più compromettente che avesse potuto dire, lasciandola inizialmente senza parole. Il cuore le era arrivato in gola in un attimo e aveva palpitato talmente forte da sentirne persino il rumore. 

Solo che la sua illusione di essere finalmente ricambiata era andata rapidamente in frantumi a causa di una smentita decisamente poco delicata del ragazzo...

 

                                                                                                                            -...Lo sai, no? Che sei l'unica donna che non me lo fa 

                                                                                                                                diventare duro...

                                                                                                                                Perciò non potremmo mai fare del sesso...-

                                                                                                               

Non c’erano più dubbi ormai! Ryo si stava prendendo gioco di lei! L’aveva fatto in passato e lo stava facendo ancora. 

Kaori si infastidì notevolmente << Non so cosa tu stia cercando di fare, ma sappi che non sei divertente >> E lo guardò dritto negli occhi, rimproverandolo severamente per quella burla davvero poco gentile. Questa volta non ci sarebbe cascata e non gliel'avrebbe fatta passare liscia...

 

Vide Ryo sospirare amorevole << Piccola Kaori... Non sai cosa sono i preliminari? >> Domandò mentre la fissava con sguardo comprensivo.

 

Per lui ogni cosa era ovvia, chiara ed esposta alla luce del sole, per Kaori invece tutto continuava a confondersi sempre di più. Era chiaro che viaggiassero su due lunghezze d'onda completamente diverse! Sì, perché Ryo capiva tutto al volo. Uno sguardo, un sospiro un pò diverso, quel particolare appena percettibile, e lui capiva. Mentre lei era dannatamente ottusa. Anche se la verità gliel'avessero sbattuta davanti la faccia non l'avrebbe vista comunque. E dunque, anche se lui usava una parola come "preliminari" -che a quanto pare avrebbe dovuto dirle "qualcosa"-, lei continuava a rimanere nell'ignoranza, perché non sapeva nemmeno che cosa fossero.

E per questo si sentiva una bambina piccola e sciocca << Che vuoi dire? >> Domandò crucciando le sopracciglia. Nei film qualche volta aveva sentito usare quella parola, ma non c’aveva prestato più di tanta attenzione. 

 

Ryo si schiarì la voce con fare molto controllato, come se stesse per insegnarle ancora una volta qualcosa di importante << E’ una premessa di qualcosa… >> Rispose spiegando <<…Diciamo che è una sorta di meccanismo di carburazione che serve per…>> 

 

                                                                                                                                                                  -…Toc…Toc…-

 

La frase di Ryo venne interrotta dal bussare alla porta.

Qualcuno si era presentato lì all’improvviso facendo arrestare di colpo la loro conversazione…”Meccanismo di che cosa?”… Solo che Kaori era stata talmente turbata dalla frase poco chiara di Ryo, che non era per niente interessata a sapere come mai qualcuno stava bussando alla porta a quell’ora. Voleva sapere! Le era parso come se lui le avesse voluto regalare benevolmente quella perla di saggezza che raramente si degnava di offrire, ed era per questo che l’interesse della giovane era totalmente rivolto a quello che lui stava dicendo…”Che significa? Di cosa stava parlando?”…Kaori afferrò la manica del giacchetto del ragazzo stringendola forte, intenzionata a richiamarne l’attenzione -che nel frattempo lui aveva deviato rivolgendola alla porta-…”Andato”… Le bastò guardarlo negli occhi -proprio mentre si voltava di nuovo verso di lei- per capire che il momento le era appena scivolato via dalle dita e che lui non lo avrebbe mai più ripreso…”Esattamente come le altre volte”…Non era mai facile strappare dalle labbra di Ryo un concetto che esprimesse i suoi pensieri. Lui era così… Sfuggente… Non si lasciava mai troppo andare alle emozioni -nemmeno quando si trattava di pericolo-. Lui ragionava sempre in modo freddo e calcolato, con la mente lucida e scevra da qualsiasi cosa la potesse annebbiare. Il suo modo di gestire le situazioni dimostrava il pieno controllo che lui ne aveva. 

Per questo motivo quando i momenti di “confessioni” -se così li voleva chiamare- venivano fuori, Kaori doveva coglierli al volo immediatamente -anche se fossero stati monosillabici- perché una volta passati, erano passati per sempre…

 

Lo sguardo limpido di Ryo rimase fisso nei suoi occhi per un brevissimo istante, prima di mutare e diventare serio e scuro. 

La sua espressione -quella guardinga che preannunciava un’imminente minaccia- gli era apparsa sul viso, facendole intuire che qualcosa stava per accadere. Non fece a tempo a domandargli niente che immediatamente lui le appoggiò una mano sulla bocca, facendole segno di rimanere in silenzio…

 

                                                                                                                                                   << Signorina Makimura?…>> 

 

La voce dietro la porta era quella dell’uomo che l’aveva ingaggiata per l’incarico. Non c’era nessun pericolo, nessuna imminente minaccia, quello era il cliente. Se anche avesse risposto non sarebbe accaduto nulla…”Nulla?”… Eppure rimase ferma e immobile sotto la delicata presa che il ragazzo aveva usato per farla stare zitta. Conosceva bene Ryo, e sapeva che lui non faceva mai niente senza una reale motivazione.

C’era senz’altro qualcosa che non andava…

 

                                                                                                                                                 <<…Svelta apra la porta! >>

 

La voce allarmata dell’uomo nel corridoio le intimò di aprire, esattamente come se si trattasse di vita o di morte. Fu proprio in quell’istante che Ryo l’afferrò per il polso << Svelta, dobbiamo andare >> Sotto voce lui pronunciò quella frase che di rassicurante aveva ben poco e la tirò dietro a se. Dove dovevano andare? Ma soprattutto, perché Ryo aveva quell’espressione diffidente? 

 

Si diressero velocemente verso la porta a vetri che dava sull’immenso balcone, e uscirono fuori. 

Di fronte a loro si trovava un’impalcatura scorrevole, quella che veniva usata solitamente per pulire le vetrate di palazzi altissimi…”Ma che cosa?”…. Vide Ryo scavalcare senza esitazione il balcone, saltando sopra la piccola struttura.

Adesso capiva come lui era riuscito a entrare in camera senza dare nell’occhio…

 

<< Forza vieni >> Disse allungando una mano verso di lei.

 

Kaori inghiottì a vuoto, spaventata da quei pochi centimetri che dividevano il balcone dal carrello sospeso nel vuoto << A-aspetta Ryo… Non vorrai che…>> Kaori temporeggiò per qualche istante. Le cose che la turbavano -oltre al fatto di dover fuggire da un’ipotetico “pericolo”- erano: 1) Che soffriva terribilmente di vertigini; 2) Si trovava ancora in slip e reggiseno…

E lo guardò angosciata. Come poteva anche solo pensare di andare a giro in quel modo? 

 

<< Non c’è tempo! Vieni!…>> Ryo allungò una mano e la prese, trascinandola sul ponteggio -quasi come avesse intuito le sue paure e avesse voluto abbatterle senza nessun altro indugio-. Era sicura che di lì a poco sarebbero precipitati…”Oddio!”… La mano di Ryo -quella dietro la schiena- la teneva con fermezza, come a volerle trasmettere sicurezza, e Kaori immediatamente si aggrappò con tutte le forze che aveva al cavo di acciaio che li sosteneva nel vuoto sopra il trabiccolo pericolante…”Che razza di situazione”… Nel frattempo dall’interno della camera provenivano dei forti colpi, come se la persona dall’altro lato avesse smesso di bussare e avesse iniziato a cercare di sfondare la porta per fare irruzione.

 

Ryo premette il pulsante verde senza esitazione e iniziarono la discesa…

 

Dio se aveva paura! Sentiva la forza del vento a quell’altezza far oscillare paurosamente l’impalcatura, facendole provare la brutta sensazione di perdere l’equilibrio e cadere giù. Le nocche delle dita erano ormai diventate pallide a causa della stretta serrata con cui lei si teneva forte al bordo in ferro del ponteggio, e nella sua testa aleggiava il niente più assoluto. Era arrivata la sua ora?… Non riusciva a pensare a nient’altro. La pelle delle braccia e delle gambe si incresparono per i brividi di freddo…”Accidenti a te Ryo!”… E mentalmente lo maledisse. In quel momento lo stava odiando mortalmente per averla trascinata a quell’altezza a morire -o di freddo o di caduta- << Che sta succedendo Ryo? Cos’è tutta questa storia? >> Domandò lei battendo forte i denti. Ormai il freddo aveva penetrato il suo corpo fino al midollo, facendola rannicchiare ancora di più su se stessa. 

 

Lo sguardo del ragazzo -che fino a quel momento era stato concentrato a tenere d’occhio il balcone da dove erano fuggiti- si posò su di lei guardandola interamente, come se si fosse ricordato proprio in quell'istante di aver tralasciato un particolare rilevante << Scusami >> Semplicemente si scusò non aggiungendo altro. Solo si tolse il giacchetto che aveva addosso e glielo mise sulle spalle, facendo morire in gola le parole di Kaori. Sul serio non se lo aspettava… E il cuore riprese a palpitare più forte di prima…”Stupida Kaori”… Imprecò contro se stessa per essere così debole di fronte a lui e non riuscire a controllare i suoi sentimenti come avrebbe voluto. In questa cosa assomigliare a Ryo -che era sempre impassibile e distaccato- sarebbe stato decisamente vantaggioso. Perché per lei era davvero molto difficile non fare caso a certi dettagli -come ad esempio la stramaledetta mano che lui continuava a tenere appoggiata, insieme al giacchetto, sulla sua schiena-.

Più voleva ignorarla e più quell’impronta si evidenziava sulla sua pelle quasi come iniziasse a diventare sempre più calda e delineata. Anche attraverso l’indumento poteva percepire quanto accogliente e premurosa fosse.

Kaori alzò gli occhi al cielo in cerca di qualcosa che potesse salvarla da quel tormento. Perché più Ryo le stava vicino e si dimostrava premuroso e più sentiva rafforzarsi quello che provava per lui…”Maledizione no!”… Un lieve groppo alla gola le fece pizzicare il naso.

Quella consapevolezza di una nuova sconfitta l’aveva fatta sentire delusa di se stessa. Dopo tutto l’impegno che ci aveva messo per prendere le distanze da lui era ritornata al punto di partenza. Un “dietro front” clamoroso con i sentimenti che le era costato l’indipendenza che tanto aveva cercato.  Sarebbe mai riuscita a liberarsi di quello che provava o ne sarebbe rimasta prigioniera per sempre?…”Ryo ti prego, aiutami a disfarmi di questi sentimenti”…E chiuse forte gli occhi, come a voler concentrare tutte le sue forze per scacciarlo via dal suo cuore. 

 

Proprio in quell'istante -quando forse una lacrima aveva deciso di fare capolino dai suoi occhi lucidi- il ponteggio toccò terra e lei sospirò sollevata per quell'aiuto arrivato in modo così provvidenziale << Coraggio, andiamo >> Ryo tolse la mano che era appoggiata sulla sua schiena e balzò giù dal ponteggio -e lei ringraziò il cielo per averle risparmiato la vergognosa situazione di piangere a dirotto di fronte a lui senza poter dare la benché minima spiegazione-. 

 

Lo vide allungare una mano verso di lei, come a proporsi di volerla aiutare a scendere da lì << Stai scherzando spero! >> E la scacciò via. Kaori non aveva bisogno di tutta quella gentilezza. Tutte quelle attenzioni la facevano solamente stare peggio. Doveva in qualche modo reagire se non voleva soccombere! E l’unico modo che le venne in mente per non essere assuefatta -soprattutto dal momento che quella sera si sentiva così fragile- era di dimostrarsi ostile nei suoi confronti. Più lo avrebbe odiato e meno lo avrebbe amato…

 

Così scavalcò da sola la transenna del ponteggio e scese.

 

Senza perdere troppo tempo Ryo le fece cenno di seguirlo e si infilarono in un vicolo poco distante da dove si trovavano. Lì parcheggiata a due passi da loro c’era la mini rossa dell’uomo. Era ovvio… Ryo non era apparso lì nella stanza solo per caso, lui aveva progettato quella fuga nei minimi dettagli. Ma perché?

 

Rapidamente salirono in macchina e lui -ingranando la prima- partì velocemente. I lampioni color arancio sfrecciavano fuori dal finestrino veloci e sfumati, e lei -immersa nel silenzio che aleggiava nell'abitacolo- si soffermò a osservare i lineamenti attraenti del ragazzo.

In tutto quel trambusto il cuore di Kaori non aveva smesso per un istante di battere e -in preda ai propri sentimenti- gli occhi le si posarono sulla mano che Ryo teneva appoggiata alla leva del cambio, pensando a quanto in realtà la desiderasse prendere per sentire ancora una volta il suo calore sulla pelle …”Ryo…Come faccio a estirparti dal mio cuore se siamo sempre insieme?”… Kaori strinse forte le mani appoggiandole sopra le ginocchia, pensando che forse sparire da qualche parte lontano non sarebbe stata una cattiva idea. Forse la lontananza l'avrebbe aiutata. Ma come faceva? Era davvero troppo difficile allontanarsi da lui… Dannatamente doloroso… E forse neanche ne avrebbe avuto il coraggio…

 

<< Tieniti forte Kaori, abbiamo compagnia…>> Improvvisamente l’affermazione a voce alta di Ryo la fece trasalire riportandola alla realtà.

E in men che non si dica sentì la macchina accelerare. Chi erano? Perché li stavano inseguendo? Ma soprattutto che cosa volevano? 

Con una deviazione brusca Ryo prese lo svincolo sulla destra, dirigendosi verso i moli abbandonati <<…Portiamoli fuori città altrimenti combineranno un casino >> Kaori si voltò a guardare verso gli inseguitori, notando che alle costole avevano tre Jeep blindate di colore scuro.

Non poteva dirlo con sicurezza, ma sembravano essere dei professionisti…

 

<< Ryo ma che sta succedendo?! >> Per l’ennesima volta gli rivolse quella domanda con il respiro spezzato dall’inquietudine. 

Il ragazzo continuava a tacere riguardo a tutta quella situazione, facendo aumentare sempre di più la preoccupazione della giovane.

 

<< Piccolo equivoco Kaori…>> Rispose sintetico lui. Con una sterzata decisa al volante Ryo fece girare la macchina su se stessa in un abile testa coda, ritrovandosi faccia a faccia con gli inseguitori. Puntò la magnum in direzione di quest’ultimi e fece fuoco senza esitazione. Tre colpi netti di pistola -precisi e puliti- e vide le Jeep volare fuori strada… Poi senza perdere neanche un secondo vide Ryo schiacciare il pedale dell’acceleratore e ripartire, allontanandosi in un battibaleno dalla scena dell’incidente. Sulla strada che costeggiava il molo iniziarono a sentire delle sirene di polizia  in lontananza <<…L’incarico che hai accettato… C’era qualcosa di losco dietro…>> Poi riprese a parlare <<… Quelli che ti hanno ingaggiata facevano parte di un'organizzazione criminale Russa e stavano proteggendo una donna Asiatica di nome Kim, una leader di un'importante clan mafioso. C’era un grosso affare di mezzo e avevano bisogno di una copertura per far sparire le tracce di quella donna così che potessero nascondere i loro sporchi affari. E qui sei arrivata tu… Ti hanno fatta travestire in modo che potessi sembrare la donna in questione, così da attirare l’attenzione delle società mafiose rivali e fare da esca. Il che ha funzionato, visto i signori che ci inseguivano...>> Disse lui facendo un mezzo sorriso mentre dava ancora un'occhiata  allo specchietto retrovisore <<... Tutto era calcolato. Tu eri solo una pedina sacrificabile >> Ryo concluse la spiegazione aprendo il finestrino. Mise una sigaretta in bocca e l'accese.

 

Kaori deglutì a vuoto mentre sentiva il sudore ghiacciarle il pallido viso << E-e tu come facevi a sapere tutto questo? >> 

 

Lo vide tirare su una boccata di fumo << Saeko…>> Disse poi buttandolo fuori in un sospiro <<…Sa sempre un sacco di cose quella >> E lo vide sorridere, come se fosse soddisfatto dell'affidabilità del suo informatore.

 

<< E tu? Come facevi a sapere che avevo accettato quell’incarico? >> In tanto Kaori sentiva lo stomaco contorcersi per il fastidio. Ryo sapeva sempre tutto! E ancora una volta il nome di Saeko era uscito dalla sua bocca -a dimostrazione del fatto che quei due continuavano a incontrarsi segretamente per scambiarsi informazioni-. Le dava fastidio! Le dava un immenso fastidio.

 

<< Piccola Kaori, non sai che sono City Hunter?... >> Domandò Ryo sorridendo appena <<... So sempre tutto e ho tutto sotto controllo…>> E appoggiò una mano sulla sua testa <<…Non ci pensare più. Saeko sistemerà il resto >> Kaori arrossì sotto la carezza affettuosa che lui le stava facendo -come fosse una bambina- ma non per la vergogna, bensì per il fastidio..."Saeko, Saeko e ancora Saeko"... Era stata ancora una volta ingenua. Ryo si fidava ciecamente della giovane poliziotta più che di lei! Loro erano due professionisti e sapevano collaborare bene tra loro.

Kaori invece era l'eterna dilettante che non ne combinava mai una giusta -compreso lo scegliere e accettare un ingaggio da un cliente-.

Forse era per questo che Ryo si era rifiutato di accettarlo? Aveva intuito da subito che qualcosa non tornava? Era ovvio... A confronto con Saeko lei non valeva niente. In tutto quel trambusto -dove lei ignara aveva rischiato ancora una volta la sua vita e anche quella di Ryo- si domandava se era una degna compagna per lui o una palla al piede? 

 

Guardò Ryo che sereno continuava a guidare fumandosi la sua amata sigaretta. Sempre più volte Kaori commetteva errori che mettevano a repentaglio le loro vite. Prima o poi il tempo della fortuna sarebbe finito e presto o tardi si sarebbero dovuti scontrare con la triste realtà, ovvero che Ryo non era invincibile. La sua inesperienza avrebbe portato al capolinea la vita di uno dei due -se non quella di entrambi-.

Era arrivato il momento che Kaori si decidesse e prendesse quel coraggio che non aveva mai avuto nella sua vita.

Quel coraggio che l'avrebbe resa meno egoista...

 

                                                                                                                                               -…Se vuoi puoi venire a vivere da me…

                                                                                                                                                    Vieni quando vuoi…

 

                                                                                                                                                    Vieni in America da me sorellina…-

 

 

 

 

 

NOTE CONCLUSIVE: Rieccomi fra voi mie care lettrici! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. ^w^

Questa volta c'ho messo dentro un pò di azione mischiata ai sentimenti di Kaori per far sì che la storia non diventi troppo smielata. Spero che la lettura sia stata scorrevole e comprensibile. Ci ho messo davvero tutto il mio impegno per poter descrivere al meglio l'ambiente circostante visto attraverso gli occhi della nostra amata beniamina. Insomma, spero di non essere stata troppo banale e di avervi regalato momenti di suspense e batticuore. Anche in questo capitolo ho voluto aggiungere qualche riferimento alla storia originale per agevolarmi nella spiegazione di "come mai" Kaori non riesca a capire che Ryo faccia sul serio. 

Altra cosa che ci tenevo a precisare... Ryo è Ryo, gli piace Kaori, gli piace stuzzicarla e provocarla. Gli piace giocare con lei lanciandogli frasi ambigue... Tutto per il gusto di avere dei preliminari stimolanti (e non si parla solo di massaggi e coccole)... Magari in un altro capitolo potrei approfondire questa cosa, ma ancora non so, perché per adesso la storia sta prendendo vita da sola...Chissà. Comunque vedremo... 

 

Un'ultima cosa (ma non meno importante)... Vorrei ringraziare tutte le carinissime lettrici che mi hanno dedicato cinque minuti del loro tempo e mi hanno lasciato una recensione. Tutte sono state molto gradite e incoraggianti e per questo dedico uno speciale ringraziamento a: Bettxyz812, Stekao, Tinettichan, Alice21MaryFangirlSfenoideMaryanne1990Kalandra e Valeria78 ... Grazie, grazie, grazie di cuore!

Grazie anche a tutte coloro che sono passate anche solo a leggere, a chi aggiunto la storia tra le "preferite" e "seguite". ^w^

 

A presto...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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