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Autore: Alice_In_Black    05/05/2021    3 recensioni
Draco, colto alla sorpresa da quella voce roca che aveva appena pronunciato il suo nome, rabbrividì violentemente e si voltò talmente in fretta che finì per rovesciare buona parte del cocktail. Nessuno sapeva il suo cognome, era sempre stato attento ad omettere quell'informazione durante le sue one night stand.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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1.


Sorrise sornione, era perfettamente consapevole di avere decine di occhi puntati addosso. Quegli sguardi, per lo più adoranti ed arrapati, lo facevano sentire magnificamente vivo.
Con la sensualità che lo contraddistingueva accavallò le gambe, lunghissime e fasciate dal paio di pantaloni più stretti della storia, accomodandosi meglio sullo sgabello. Era solo questione di tempo prima che qualcuno provasse a parlare con lui, doveva solo aspettare e decidere se il ragazzo o l’uomo di turno meritasse la sua attenzione.
Lentamente avvicinò alle labbra il bicchiere che era stato posato sul bancone davanti a lui. Si concesse un sorso del Dry Martini appena ordinato ed arricciò il naso, deliziato dal sapore pungente del Gin unito a quello più delicato del Vermouth.
Adesso che la guerra era finita e non era più costretto da nessuno a schifare i Babbani ed il loro mondo, aveva scoperto che l’alcool Babbano era una delle cose migliori dell’intero universo. Il risultato di quella sua nuova fissa, comportava il fatto che non passava una sera senza che lui si recasse in qualche locale Londinese per ampliare quel suo nuovo e divertentissimo hobby.
«Malfoy.»
Draco, colto alla sorpresa da quella voce roca che aveva  appena pronunciato il suo nome, rabbrividì violentemente e si voltò talmente in fretta che finì per rovesciare buona parte del cocktail. Nessuno sapeva il suo cognome, era sempre stato attento ad omettere quell’informazione durante le sue one night stand. Questo voleva dire che in quel locale c’era qualcuno che lo conosceva davvero molto bene.
«Ma che cazz…oh...» Draco spalancò gli occhi e si ritrovò improvvisamente a corto di parole, ossigeno e probabilmente dignità visto l’occhiata divertita che gli riservò il ragazzo che aveva difronte. Gli ci vollero parecchi secondi per riprendersi da quello stato di shock.
«Potter…» mormorò alla fine, incapace di distogliere gli occhi da quelli incredibilmente verdi della sua ex nemesi.
«Ti trovo bene Malfoy.»
Draco rabbrividì ancora. Nonostante la musica di sottofondo fosse piuttosto alta, aveva percepito benissimo la nota maliziosa nella voce di Potter. Un momento, il ragazzo che lo stava fissando in quel modo così impudente, non poteva essere veramente il Golden Boy.
Senza preoccuparsi di sembrare sfacciato – cosa che comunque era praticamente sempre - fece scorrere liberamente lo sguardo sul corpo del tipo che si stava facendo passare per Harry Potter ma che decisamente non poteva essere lui. In due secondi Draco aveva già in testa un elenco di motivazioni in favore della sua tesi.
Punto primo, gli occhiali. Dov’erano finiti quei fondi di bottiglia? Il finto San Potter non li indossava, Draco era sicuro di non averlo mai visto senza in sette anni di Scuola.
Punto secondo, i capelli. Potter aveva sempre avuto una matassa informe di capelli crespi, quel tipo sfoggiava un taglio all’ultima moda che Draco si ritrovò ad invidiare.
Punto terzo, i tatuaggi. Quel ragazzo sembrava letteralmente ricoperto da tatuaggi di ogni genere, colore, forma e dimensione. Draco si ritrovò con l’acquolina in bocca quando i suoi occhi sfiorarono quelle braccia muscolose piene di disegni.
Punto quarto, il fisico. Potter era sempre stato un tipo magrolino, quasi rachitico, non esisteva al mondo che avesse messo su dei muscoli come quelli.
Si rese conto con orrore di essere arrossito quando il sorriso indolente sul viso del ragazzo si allargò.
«Che c’è, ti ricordavo decisamente più loquace Malfoy, ti ho lasciato senza parole?»
Draco si diede mentalmente dello sfigato e si schiarì la voce. Non riusciva a capacitarsi di trovarsi faccia a faccia con Potter, in special modo quel Potter.
«Ti piacerebbe Potter, mi spiace però informarti che ci vuole ben altro per lasciare me senza parole.» Draco tirò un respiro di sollievo, era riuscito in qualche modo a riappropriarsi della sua solita calma glaciale. Cercando di risultare il più altezzoso possibile, prese un altro sorso di quel che rimaneva del suo Martini.
«Mhhh… credo di avere un paio di idee su come farti stare zitto, in entrambe saresti inginocchiato davanti a me.»
Draco per poco non si strozzò con il liquore, tossì forte e spalancò gli occhi. Harry invece scoppiò a ridere perfettamente a suo agio.
«Avevo sentito delle voci su di te Malfoy, non credevo di scandalizzarti così facilmente.»
Un attimo, Harry Potter gli aveva appena fatto una battuta a sfondo sessuale. Draco aprì la bocca per parlare ma la richiuse subito, solitamente non aveva nessun problema a ribattere a frasi del genere, per la prima volta in vita sua però qualcuno lo aveva lasciato allibito.
«Posso offrirti qualcosa da bere in onore dei vecchi tempi?»
Quella domanda, all’apparenza così innocua, gli permise di uscire da quell’impasse. Sul viso di Draco comparve un’espressione di puro disgusto.
«Per vecchi tempi intendi quelli dove tu eri osannato da tutti per ogni cosa che quel tuo stupido cervellino partoriva, mentre io venivo considerato il reietto che sarebbe finito ad Azkaban come suo padre?» la voce gli uscì leggermente più rabbiosa di quanto effettivamente avesse voluto ma non se ne curò. Aveva passato gli ultimi sette anni senza che Harry-sonounosfigato-Potter facesse parte della sua vita, non aveva nessuna intenzione di cambiare la cosa.
«Ok Malfoy, non mordere. Ammetto le mie colpe, ora ti va di ricominciare da capo? Piacere, io sono Harry.» Il moro porse la mano, completamente tatuata, a Draco che la fissò scettico e vagamente disgustato.
«Non ho nessuna intenzione di chiamarti Harry, Potter
Harry ridacchiò divertito, mettendo così in mostra una dentatura perfetta. Draco la notò e si innervosì ancora di più, c’era qualcosa di non perfetto in quel dannato ragazzo? Perché diamine il tempo era stato così benevolo nei suoi confronti era un mistero.
«Possiamo continuare a chiamarci per cognome se questo ti mette più a tuo agio, Malfoy.»
Draco strinse i denti quando percepì ancora una volta quella nota maliziosa nella voce di Harry. Nessuno aveva mai pronunciato il suo cognome in quel modo arrapante, nemmeno Theodore ai tempi della loro relazione, questo non andava affatto bene.
«Io invece direi che potremmo non chiamarci affatto.» Draco era consapevole di dover mettere urgentemente una certa distanza tra lui e i muscoli di Potter, non era sicuro di riuscire a resistere a tutto quel ben di Dio ancora per molto.
«Mh… mi sarebbe davvero piaciuto sentirti pronunciare il mio nome con quella tua voce strascicata. Immagino che dovrò rinunciarci, peccato…» nonostante il tono dispiaciuto, gli occhi di Harry sorridevano. Draco si sentì palesemente preso per il culo, e non nel modo che piaceva a lui.
«Fanculo Potter, perché tu e i tuoi tatuaggi non tornate da dove siete venuti? Non so tu, ma io sono venuto qui per rilassarmi e la tua presenza me lo impedisce.» sibilò Draco scendendo dallo sgabello. Una volta in piedi, notò con un certo piacere che Harry era di qualche centimetro più basso di lui.
«Perché stai gongolando?»
Quella domanda così improvvisa colse Draco completamente impreparato, non poteva certo dirgli che era felice perché era più alto di lui, sarebbe sembrato un deficiente.
«Fatti gli affari tuoi! Me ne vado, vorrei poterti dire che è stato un piacere rivederti ma non è così. Addio Potter.» Draco fece un paio di passi ma proprio mentre lo stava superando, Harry gli afferrò un avambraccio con la mano e lo fermò. Draco fissò prima la mano del moro e dopo quegli occhi verdi che si rese conto non conoscere affatto. Erano oscuri e pieni di promesse, il biondo si sentì letteralmente andare a fuoco. Harry lo tirò piano verso di lui avvicinandosi poi al suo orecchio.
«A presto Malfoy, sono sicuro che ci rivedremo.» Senza dargli il tempo di ribattere, Harry gli lasciò il braccio e sparì tra la folla del locale. Draco si rese conto di stare trattenendo il respiro, cosa diavolo era appena successo?

 

*

 

Come avrete capito questa storia non tiene conto dell'epilogo del libro, inoltre mi sono immaginata un Harry diversissimo da quello a cui siamo abituati (forse sarà anche un pò OOC)
Nel mio cervello Stephen James aveva le fattezze giuste per interpretare Harry, mentre Lucky Blue Smith è un perfetto Draco.
Capisco che qualcuno potrebbe insultarmi per questa scelta ma... portate pazienza 
🙈
 
Nella speranza che questo primo capitolo non vi faccia schifo, ringrazio anticipatamente tutti quelli che vorranno sostenermi in questa avventura.
 
Un bacio ❤️

  
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