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Autore: eddiefrancesco    05/05/2021    0 recensioni
La Gran Bretagna vive un periodo di relativa pace.
Cosa c'è di peggio che stringere un patto col diavolo?
Forse accettare un compromesso con un impenitente libertino...La bella Rosalin, pur di salvare il patrimonio di famiglia perso al gioco dal fratello, acconsente di fingersi la fidanzata di lord Michael Stamford, famoso dongiovanni della capitale inglese.
Cosa ci ricava lui?
Trascrizione dell'opera di Harmony History.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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- D'accordo, non mi perderò in chiacchiere: Rosalin non vuole sposarmi.- Michael si abbandonò sullo schienale della poltrona e osservò accigliato la reazione di suo padre. La testa gli scoppiava per l'ubriacatura della sera prima e per la notte insonne appena trascorsa. - Davvero? Allora spiegami come mai si è fidanzata con te - - L'ho costretta. Era venuta da me a offrirsi di risarcirmi un debito di gioco di suo fratello. Siccome volevo evitare il matrimonio con miss Randall, ho deciso di seguire il consiglio di mio cugino Charles: lasciare suo fratello in possesso della proprietà che aveva perso in cambio di un finto fidanzamento. Ero a riparo da ogni rischio, soprattutto da quello che il nostro impegno sfociasse nelle nozze. Rosalin mi aveva fatto chiaramente capire che non c'era quel pericolo, data l'avversione che nutriva nei miei confronti.- - Capisco.- - Non mi sembrate sorpreso.- - Per nulla. Del resto qualche sospetto lo aveva nutrito anche tua zia dopo aver incontrato lady Jeffreys. La sua mancanza di entusiasmo per il tuo fascino, la sua riluttanza a celebrare al più presto le nozze le erano parse alquanto... sui generis.- - A questo punto intendo sciogliere il fidanzamento quanto prima.- - Invece ti suggerisco vivamente di portare la dolce lady Jeffreys all'altare.- - Ma se vi ho appena detto che mi vede come il fumo negli occhi.- - Non ci giurerei. Fino a quando sarebbe dovuto andare avanti il vostro fidanzamento? - - Fino a settembre. Poi lei avrebbe avuto il piacere di piantarmi in asso.- - A quel punto miss Randall sarebbe convolata a nozze con qualcun altro: il tuo piano non fa una grinza. Secondo te cosa mi avrebbe impedito di combinare un altro matrimonio? - - Niente. Immagino che abbiate già qualche altra bella e ricca fanciulla da propormi.- - Ti sbagli. Secondo me tu e lady Jeffreys siete fatti l'uno per l'altro. Non vedo cosa ti impedisce di convincerla a pronunciare il fatidico sì. Ecco perché ti concedero' tempo fino alla fine di questo mese. Dopodiché prenderò in mano la situazione.- Michael rimane senza parole. Meno di tre settimane! - Non la costringero' a diventare mia moglie con la forza.- - Lascio a te il compito di individuare la giusta strategia al riguardo. Rimasto solo, Michael si prese la testa fra le mani. Certo suo padre si serviva di sistemi alquanto bizzarri per raggiungere i propri scopi. Se aveva deciso che Rosalin doveva diventare la prossima marchesa, nessuno sarebbe stato in grado di fermarlo. Il pensiero di vedersela accanto all'altare che gli rivolgeva uno sguardo atterrito lo fece fremere di sgomento. Doveva escogitare una soluzione, ma non aveva idea di quale potesse essere. Non sapeva nemmeno se fosse meglio persuaderla a sposarlo o incitarla a fuggire il più lontano possibile, dove il duca non avrebbe potuto rintracciarla. - Non m'importa se è ancora a letto. Devo vederla adesso! - Oh, no! Pensò Rosalin raddrizzandosi sul cuscino. Perché sua nonna era piombata da lei così di buon'ora? Lady Carlyn spalanco' la porta brandendo il Morning Post. - Come hai potuto nascondermi una sciagura del genere? Questo articolo afferma a chiare lettere che sposerai lord Stamford per riavere Meryton. E quello scapestrato di tuo fratello, come ha potuto perderla in modo tanto disonorevole? Perché non vi siete rivolti a me? - - Ormai non dovete più preoccuparvi. James ha già riavuto la proprietà. Inoltre lord Stamford non si è approfittato di me. Lui e io non ci sposeremo.- la informò Rosalin. - Non vi sposerete? Devi sposarlo, cara, non hai altra scelta. Se lo pianti in asso proprio ora confermerai queste maldicenze.- - Cosa dite, nonna? Secondo me è esattamente il contrario. In ogni caso, questo fidanzamento è una farsa. Gli serviva una fidanzata provvisoria e io ho accettato quel ruolo per farmi restituire la proprietà! - - Ti prego, nipote mia, risparmiami certe sciocchezze. Si vede lontano un miglio che vi amate alla follia. Perciò non c'è bisogno di preoccuparsi. Penserò io a tutto, tu riposati. Non vorrai per caso svenirmi il giorno delle nozze. A proposito, secondo me il bianco non è adatto, visto che sei vedova...- - Nonna! - Lady Carlyn si era già precipitata gongolando fuori dalla stanza, probabilmente a organizzarle il resto dell'esistenza. Rosalin scivolo' esausta sul cuscino. La situazione stava precipitando. Era tornata da Longburne solo il giorno prima e non aveva più avuto occasione di scambiare due parole con Michael. L'immagine di lui ubriaco le suscitò un brivido d'apprensione. Non riusciva a spiegarsi quel comportamento, se non ipotizzando che lui si sentisse in trappola. Eppure le era parso furibondo quando gli aveva ripetuto che non lo avrebbe sposato. Certo non era innamorato di lei, come supponeva lady Carlyn! E adesso quell'articolo sul giornale! Chi si era preso la briga di farlo pubblicare? Aveva come l'impressione che una trappola si stesse chiudendo intorno a lei e Michael. Doveva correre ai ripari: non le restava altro da fare che rompere il fidanzamento. Il maggiordomo di Michael la fece accomodare nella stanza dov'era entrata il giorno del loro primo incontro. Rosalin si mise a sedere nel tentativo di tenere a bada l'agitazione che le torceva lo stomaco. - Avevo intenzione di venirvi a trovare. Immagino che abbiate visto il pezzo sul Morning Post di oggi.- Sospirò stancamente Michael avanzando verso di lei. Lei annuì, poi trasse un gran respiro. - Voglio rompere il nostro fidanzamento - annunciò tutto d'un fiato. - Perché? Eravamo d'accordo di protrarlo fino a settembre. E io non ho alcuna intenzione di scioglierlo prima di allora. Già che ci siamo, sappiate che voi mi sposerete.- Lei rimane fulminata, incapace di credere che lui parlasse sul serio. In preda allo smarrimento e alla confusione, fu assalita dalla rabbia e dal risentimento. Come osava impartirle degli ordini, come se lei fosse un'insignificante pedina di quel folle gioco? - Toglietevelo dalla testa, milord. L'idea di risposarmi nemmeno mi sfiora; a maggior ragione quella di diventare vostra moglie.- - Invece dovrete sposarmi, mia cara. Perché dopo quel maledetto articolo non abbiamo altra scelta, perché mio padre insiste e perché vi voglio. Vi prometto che il nostro matrimonio non sarà l'inferno che credete. Disporrerete del mio titolo e della mia fortuna. Potrete andare e venire a vostro piacimento.- - Il fatto è che per me tutte queste cose non significano niente - tenne a precisare lei. - Ah, no? - Michael le era di fronte e la fissava con occhi iniettati di sangue. Quale furia lo possedeva? - Michael, vi supplico! - - Maledizione, non guardatemi come se fossi un mostro.- Indietreggio' con stizza passandosi una mano fra i capelli. - Vi prometto che non vi sfiorero' neanche con un dito finché non saremo sposati. Se non nelle rare occasioni in cui appariremo in pubblico, s'intende.- - No, mai! È... e impossibile.- Non avrebbe accettato un'altra unione fatta di delusione, di attese, di solitudine. Con un singhiozzo soffocato, Rosalin lo spinse via e uscì precipitosamente dalla stanza. - Edmund! Devo parlarti adesso, subito! - Con sussiego, Fairchilde si tolse di dosso la mano della cugina Elinor. - Vedi di non sgualcirmi la giacca, cara cugina. Vuoi spiegarmi cosa ti prende? - - Michael è qui con lei, stanno ballando. Com'è possibile? Pensavo che ormai non si rivolgessero la parola! - - Mia cara sciocchina, davvero pensavi che bastasse mandare quell'articolo al giornale per mettere fine alla loro relazione? - - Immaginavo che anche tu ti saresti dato da fare. Non mi pare che quella santarella di lady Jeffreys ti sia caduta tra le braccia! - Ribatte' Elinor a denti stretti. - Non ancora, in effetti. Stasera però la nostra impareggiabile padrona di casa sorprenderà la ritrosa lady Jeffreys in una situazione alquanto compromettente.- - Che meraviglia! - - Puoi ben dirlo. Ora lasciami in pace e lascia lady Jeffreys nelle mie mani.-
   
 
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