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Autore: iced_swan    06/05/2021    8 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La porta scricchiola e si apre lentamente.

Mi affaccio e sbircio attraverso la fessura… tot toc… c’è ancora qualcuno? Non voglio accampare scuse ma, ho avuto molte difficoltà con questo capitolo… non ne sono pienamente soddisfatta, ma se non lo pubblicavo adesso, avrei continuato a modificarlo… Spero vivamente che vi piaccia… ma non mi dilungo oltre, vi lascio alla lettura… visto quanto vi ho fatto aspettare!

 

CAPITOLO 32

POV ANASTASIA

 

Giro per l’ennesima volta lo schermo del cellulare… sbuffo, vedendo che sono passati solo pochi minuti dall’ultima volta che avevo guardato ‘ Ma perché siamo arrivati così tanto in anticipo? ’ mi domando, respirando profondamente ‘ Questa attesa mi sta uccidendo! ’.

Rialzo lo sguardo dall’apparecchio infernale ed incontro gli occhi di Christian, che mi guardano tesi… accantonando per un attimo la mia ansia, gli sorrido allungando verso di lui la mano libera ( a palmo aperto ) poggiata sul tavolino del bar in cui aspettiamo l’arrivo di mio padre. Con una smorfia appena accennata, accetta la mia offerta, stringendomela forte.  

Tenendo lo sguardo incatenato al suo, respiro profondamente e torno con la mente all’assurda giornata di ieri, rammentando al coltempo la telefonata avuta con papà. Dopo aver messo a dormire Marco ( nel suo lettino a casa di Christian ), ero ancora molto scossa e preoccupata per le parole di quell’uomo. Non riesco a capacitarmi della crudeltà umana… eppure sono stata in guerra, ho visto di cosa è capace l’essere umano… ma ascoltare quello che aveva in programma di farci, mi ha lasciata sconvolta e disgustata dalla società in cui viviamo!

Ho ancora la tentazione di prendere a pugni quell’individuo!

Non mi vergogno ad ammettere che mentre Smith parlava, mi ha attraversato la mente il pensiero che forse avrei fatto meglio a premerlo quel grilletto!

Per fortuna, è stata questione di una manciata di secondi… subito dopo, ho riaquistato la lucidità necessaria ed ho continuato ad ascoltare l’interrogatorio… ‘ È prevalso il mio senso del dovere ed il mio orgoglio! ’.

Scuoto impercettibilmente la testa, sentendomi risuonare nelle orecchie le dure parole di papà… ho provato a farlo desistere dalla sua idea, ma niente da fare… si è messo in testa di venire, ed a nulla sono valse le mie rassicurazioni sul fatto che sia io, che Marco stiamo bene.

“ Anastasia Steele, io domani mattina sarò a Seattle… farai meglio a farti viva! ” e dopo una piccola pausa ha aggiunto “ E porta quell’uomo con te, che voglio conoscerlo! ” e così dicendo, ha messo fine alle mie proteste.

Quindi, siamo rimasti d’accordo d’incontrarci in questo piccolo locale anonimo, in modo da poter parlare tranquillamente. Riacquistando per un secondo il buon umore, soghigno tra me e me, al ricordo dell’espressione di Christian quando gli ho proposto di accompagnarmi all’incontro. Era davvero spaventato!

‘ Quindi anche il grande Christian Grey è terrorizzato dall’incontrare il suocero! ’ rimugino divertita, guardandolo negli occhi. E notando i suoi continui sguardi all’entrata, m’intenerisco e penso ‘ Il mio uomo! ’.

E così, eccomi qua… seduta ad un tavolo appartato del locale, in compagnia del mio compagno che ha tra le braccia il mio bambino e di mia madre. Tutti intenti ad attendere l’arrivo di papà.

Seguendo l’esempio di Christian, lancio un’occhiata alla porta ed una al telefono. È quasi orario ormai… dovrebbe arrivare tra poco!

La risata di mia madre, mi fa alzare lo sguardo “ Oh Anastasia… dovresti vedere la tua faccia in questo momento ” soghigna divertita, per poi continuare un po’ più seria “ Tesoro devi calmati! ” si allunga sul tavolino che ci divide e prendendomi la mano che regge il telefono, mi dice “ So che sei tesa e nervosa, però cerca di stare più tranquilla… ” tento di fare come dice lei, ma mi sembra di avere una centrale elettrica al posto del cuore.

“ Lo so mamma… ma è più forte di me! ” dico, stringendo entrambe le mani che stringono le mie. Non riesco a calmarmi… ‘ Sto accumulando troppa tensione… fra Jack e quello che ho scoperto ieri pomeriggio, sto andando fuori di testa! ’.

Da parte di Christian, ricevo una stretta tenera ma decisa, che ricambio allo stesso modo. Mentre da lei…

“ Quando ho conosciuto io Christian, non eri così nervosa! ” esclama, tirandosi indietro e mettendo su un finto broncio. Incrocia teatralmente le braccia al petto e continua fintamente offesa “ Dovrei forse, ritenermi oltraggiata? ” conclude, facendomi un occhiolino scherzoso finale.

Grazie alle parole di mamma, riesco a sorridere divertita “ Mamma… ” inizio a dire incontrando lo sguardo di Christian “ …ti devo per caso ricordare il modo in cui vi siete conosciuti? ” strizzo l’occhio al mio uomo, facendogli scuotere la testa “ Era venuto a prendere me… ma tu, facendolo salire in casa, gli ti sei presentata… mandando all’aria tutti i miei piani per farvi incontrare! ”.

“ Pssss… ” si sventola la mano davanti “ …bazzecole Anastasia! ”.

Al mio fianco, anche Christian ridacchia… ed ad incrementare il divertimento collettivo, ci pensa Marco, che interviene divertito ed esclama “ Bazecoleeeee! ”.

Scoppiamo tutti e tre a ridere, sotto lo sguardo innocente del mio bellissimo bambino. Ci guarda spensierato, aspettando che continuiamo a parlare ‘ Ah… il mio amore! ’ penso intenerita, stringendo la presa intorno alle dita di Christian.

La prima a calmarsi abbastanza per potergli rispondere è mamma, che con fare fino altezzoso gli dice “ Sì tesoro… quelle che ha detto tua madre, sono tutteee bazzecoleee! ”.

“ Mamma… bazecole? ” domanda alternando lo sguardo da me, alla nonna “ Sì amore della nonna! È proprio come hai appena detto ” dice facendomi un occhiolino divertito.

In risposta, scuoto la testa divertita “ Come vuoi tu mamma! ”.

“ Certo che ho ragione io Anastasia… ” recupera il cellulare dalla borsa “ …ricorda che le mamme dicono sempre la verità! Non è vero Marco? ” domanda rigirandosi tra le dita il telefono.

Mio figlio dal canto suo, annuisce convinto e concorda entusiasta “ Si nonna… le mamme sono blave ”.

‘ Oh il mio bambino! ’.

Ogni volta che dice delle cose simili, mi si scioglie il cuore dall’emozione.

È inutile contradirla! Scuoto il capo… ‘ E poi, ha alleggerito un po’ l’atmosfera! ’ penso, incrociando gli occhi con quelli grigi e sorridenti di Christian… ‘ Sembra più rilassato adesso! ’ sorrido guardando con quanta tenerezza regge Marco.

Il telefono tra le sue mani inizia a suonare.

Lo guarda con un dolce sorriso sulle labbra e facendoci un cenno, si alza dalla sedia e risponde, portando il cellulare all’orecchio “ Amore dimmi! ” e così dicendo si allontana di qualche metro da noi.

Con un sospiro felice torno a concentrarmi su Christian. Faccio per parlare quando, proprio in quel momento anche il mio cellulare emette un bip, distraendomi momentaneamente dalla dolce visione che ho dinnanzi. Controllo febbrilmente lo schermo, ma con un grugnito lo riabbasso con uno scatto rabbioso… ancora lei!

Ma cosa cavolo vuole da me Teresa? Proprio ora, dopo più di 2 anni dall’ultima volta che ci siamo viste e sentite!

‘ Non ci voglio neanche pensare! ’ penso aggrottando le sopracciglia… non ho detto niente a nessuno dei suoi tentativi di contattarmi! Non voglio darle importanza… ma soprattutto, adesso ho ben altro a cui pensare!

Una forte stretta attorno alle dita, mi distrae dai miei pensieri e ritorno a guardare il bellissimo uomo seduto difianco a me, accantonando il capitolo ‘ Sorella Traditrice ’.

E quando incrocio i suoi occhi grigi, Christian mi appare nuovamente teso e preoccupato, mentre è intento a reggere con un braccio solo il corpicino di mio figlio, che scalpita impaziente all’idea di rivedere il nonno… si sporge da tutte le parti per cercarlo, e nel mentre continua a ripetere la nuova parola imparata grazie alla nonna “ Bazecole… bazecole ”.

Sorridendo, mi concentro unicamente su Christian.

Stupita dal suo repentino cambio d’emozioni, ricambio la presa e gli sussurro “ Ehi… ” in risposta ricevo un sorriso strano “ …cosa succede? Come mai sei così preoccupato? ”.

Lancia un’occhiata fugace a mia madre, e vedendola ancora intenta nella sua telefonata con Bob, si sporge leggermente verso di me “ E che… ” mi avvicino per ascoltare le sue parole, si schiarisce la gola prima di dirmi finalmente la ragione dietro la sua irrequietezza “ …lo so che viste le giornate che stiamo attraversando ti sembrerà stupido ma… ” faccio per dissentire, ma mi impedisce d’intervenire continuando “ …il pensiero che tuo padre era un marines, mi mette addosso un po’ di ansia! ”.

All’udire la causa della sua agitazione, mi scappa un tenero sorriso “ Prima di tutto, non è affatto stupido il fatto che sei in ansia per l’incontro con mio padre… e poi, cosa centra questo amore? Anche io lo ero e non mi sembra, che questo ti abbia impedito di conquistarmi! ” scherzo  cercando di alleggerire la sua tensione “ È diverso Anastasia! ”.

Gli stringo forte la mano e mormoro dolcemente “ Non è vero Christian! Non pensare a quello che faceva prima… alla sua carriera o cose simili… ” m’interrompo per sorridergli “ …pensa solamente, che avrai difronte un padre che è consapevole di quanto hai fatto per noi… ” e così dicendo indico Marco, che forse avvertendo la tensione del mio uomo, gli si è abbarricato addosso “ …che sa bene quanto io tenga a te, e quanto lui ti è affezionato ” alle mie parole mi lascia andare la mano, per stringersi forte contro il torace il corpo del piccolino “ Vi Amo anche io Anastasia ” sussurra chiudendo per un secondo gli occhi e baciargli la testolina.

Con il cuore gonfio d’amore, mi allungo verso di loro per accarezzargli una guancia “ Lo so Amore mio… ” rialza le palpebre e torna a guardarmi “ …concentrati solo su questo e vedrai che andrà tutto bene! ” sussurro decisa, ma vedendo nei suoi occhi ancora un po’ di incertezza, decido di cambiare strategia e mi rivolgo a mio figlio “ Tesoro? ”.

Sentendosi interpellato, il mio bellissimo bambino si scosta dal torace di Christian e mi guarda con i suoi occhioni innocenti, dandomi tutta la sua attenzione.

Sorridendo amorevolmente, gli domando “ Amore della mamma… visto che Christian tra un po’ conoscerà tuo nonno, gli vuoi raccontare un pochino del nonno Ray? ” non finisco neanche di parlare che alza le braccine all’aria ed esclama un entusiasta Sì!

“ Grazie amore ” dico accarezzandogli una guanciotta.

Il piccolino, tutto sorridente si gira tra le forti braccia del mio compagno ed inizia a raccontare “ Nonno Ley è blava e mi fa semple giocale come voiio io… ”.

Tirandomi indietro, li guardo interagire con gioia tra loro. Ogni tanto Christian lo fa fermare per chiedere qualcosa, e naturalmente il mio bambino risponde felice a tutte le sue domande, fiero di parlargli del nonno.

Sorridendo incrocio nuovamente lo sguardo con quello di Christian e il cuore mi si gonfia nel petto, nello scorgere finalmente il suo sorriso spensierato.

‘ Lo sapevo che la chiave per calmarlo era coinvolgere mio figlio! ’ mi poggio con un gomito al tavolino e li ammiro emozionata ma soprattutto, grata con la vita, per avermi messo sulla stessa strada di questo uomo meraviglioso.

 

 

Ed è così che mi trova mamma poco tempo dopo.

I miei due uomini hanno finito di parlare ed ora, con Marco girato nuovamente nell’abbraccio di Christian, stiamo parlando tranquillamente tra noi.  

Appena si siede e mette via il cellulare, le domando preoccupata “ Tutto bene? Sei stata un bel po’ di tempo al telefono! ”.

Annuendo, accavalla una gamba e dice “ Sì Anastasia, va tutto bene… ” alla mia occhiata risponde sbuffando “ Lo sai come è Bob quando c’è di mezzo tuo padre… ” alza gli occhi al cielo esasperata “ …l’ho dovuto rassicurare non so quante volte! Eppure, sa bene che amo lui e che Ray è felicemente sposato ” sorridendo mi raddrizzo “ Beh mamma… sai che Bob è sempre stato un po’ geloso di papà ”.

Annuisce, aggiustandosi una ciocca di capelli scivolatole davanti agli occhi “ Lo so, lo so ” sospira pesantemente e resta in silenzio per qualche istante.

Vedendola così giù di morale, mi scambio un’occhiata pensierosa con Christian… cosa posso fare?

Sto per dirle di stare tranquilla perché sa bene che Bob è fatto così, quando all’improvviso sembra riacquistare il buon umore… tanto da lanciarmi uno sguardo malizioso. Mi tendo, preparandomi alla sua prossima uscita. Non è mai una cosa buona quando ha quell’espressione, ed infatti…

Facendomi un occhiolino divertito, parte spedita “ Comunque tesoro… non puoi certamente negare che ti ho facilitato le cose, presentandomi a Christian senza il tuo intervento! ”.

‘ Non ci credo… ancora! ’ respiro profondamente e scambiandomi un’occhiata con il diretto interessato, mi appresto a risponderle per le rime “ Mamma, non iniziare a fare ques… ” ma non mi fa nemmeno terminare, che m’incalza e riprende la sua ‘ Arringa ’ “ E poi mia cara… se non mi davo da fare io, chissà quando me lo avresti presentato! ” contrattacca convinta, per poi rivolgersi a Christian “ Ho ragione io… non è vero caro? ”.

Alzo gli occhi al cielo esasperata… quando ci si mette è davvero impossibile!

Guardando proprio Christian, lo vedo che è in evidente difficoltà. Cerca il mio sguardo, lasciandomi una muta richiesta d’aiuto. Sa bene che volevo presentargliela, glielo ho anche detto subito dopo l’accaduto… ma adesso, non vuole contraddirla!

‘ È davvero teso oggi! ’ rimugino tra me e me, mentre lo vedo cercare disperatamente una risposta ‘ Conoscendolo, avrebbe risposto diplomaticamente… riuscendo ad uscire da questa situazione, in maniera impeccabile! ’.

Con un sospiro interiore, decido d’intervenire io per evitare che Christian, diventi nuovamente preoccupato… per tranquillizzarlo, gli faccio un occhiolino e contenendo la voglia di alzare nuovamente lo sguardo verso l’alto, rispondo “ Mamma per favore… puoi ben immaginare, che stavo cercando la giusta occasione per presentarvi ”.

Scavalla con nonchalance la gamba ed incrocia le braccia al petto. Mi guarda aggrottando le sopracciglia ed assumendo, una finta espressione dubbiosa ribatte “ Ah sì Anastasia, cercavi il momento perfetto? ”.

Annuisco esasperata ‘ Ma cos’ha oggi? ’.

Studio il suo viso, certa che sta per dirne un’altra delle sue… e come sospettavo, la vedo assumere un’espressione furba e maliziosa. ‘ No, adesso basta! ’ mi dico convinta, ma non faccio in tempo a stopparla che esclama divertita “ Prima o dopo, la nascita del mio nuovo nipotino? ”.

La fisso sconvolta a bocca aperta. Non può averlo detto! Non è possibile!

“ Mamma! ”.

In risposta inizia a ridere di gusto, non curante dello schok che è sceso sul tavolino. Preoccupata volto velocemente lo sguardo su Christian, ma non trovo quello che avevo preventivato! È intento a guardare il mio bambino, con un tenero sorriso in volto.

Incredula, osservo con quanto amore guarda Marco… come fosse rapito da un sogno ad occhi aperti.

‘ La frase di mamma, non lo ha sconvolto ’ penso stupefatta dalla sua reazione ‘ Vuole forse dire… che non è la prima volta che ci pensa? ’ appena questo pensiero nasce nella mia mente, inizio a sentirmi accaldata.

Il cuore incomincia a fare gli straordinari, accelerando in modo vertiginoso i suoi battiti. E non volendo, incomincio a fantasticare per la prima volta su come sarebbe rivivere una seconda gravidanza con Christian difianco a me.

E quello che mi sciocca più di tutto, è che riesco a vederlo chiaramente!

Così resto immobile… tanto frastornata da dimenticare tutto… la presenza di mia madre ( che certamente adesso sarà gasata a mille ), l’imminente arrivo di papà, la frustrazione per l’insistenza di Teresa… lascio fuori il mondo esterno e resto incantata ad osservare Christian, che stringe a sé mio figlio.

Resosi conto del silenzio tombale sceso su tutti noi, alza lo sguardo, rivelando un paio di occhi spalancati… quasi colpevoli che incontrano i miei, che stupefatti li fissano di rimando.

E sotto il mio sguardo ( e quello di mia madre ), le sue gote ( come le mie ) iniziano a colorarsi gradualmente… diventando man mano di un rosso accesso.

“ Ohhhh ” squittisce quasi Carla.

Al suono prodotto da mia madre, la bolla invisibile che mi avvolgeva esplode… lasciandomi imbarazzata, ma anche con una sensazione di meraviglia infondo allo stomaco.

‘ Ma cosa mi metto a pensare in un momento simile… è troppo presto Steele! ’ mi ammonisco da sola, tentando invano di dire qualcosa, ma non trovando le parole adatte.

Ed anche per lui deve essere la stessa cosa, perché restiamo entrambi bloccati … come se quella frase provocatoria di mamma, avesse puntato un faro su un qualcosa di già presente tra di noi. Quando, almeno per me è la prima volta che ci penso!

‘ Volontariamente forse… ma involontariamente? ’ mi parla la mia coscienza.

“ Beh ragazzi… ” esclama mamma battendo le mani entusiasta, cosa che fa sussultare sia me che Christian “ …mi sa tanto, che dovete parlare di qualcosa di molto importante. Non è vero? ” domanda infine, facendo l’occhiolino ad entrambi.

Guardandomi per un secondo attorno, ricordo all’improvviso il motivo della nostra presenza qui e questo, mi fa scuotere la testa con decisione “ Mamma, da un momento all’altro arriverà p… ” ma non mi lascia concludere e interviene molto più seria di pochi secondi fa “ Non pensare a questo adesso! ” parla alternando lo sguardo tra noi due “ Ammetto, che è stata ‘ colpa ’ mia… ho tirato in ballo un argomento delicato… ” si ferma su Christian, rivolgendogli uno sguardo di scuse sincere “ …mi dispiace sinceramente! ”.

Col cuore ancora in subbuglio, aspetto che risponda, non trovando la voce. Dal canto suo, il mio uomo si schiarisce abbondantemente la voce prima di dire brevemente “ Immagino che non fosse questa la tua intenzione Carla… tranquilla ” conclude con un sorriso appena accennato.

“ No caro… hai perfettamente ragione. Non volevo di certo creare tensione tra di voi ” dice portandosi le mani al petto. Poi si rivolge anche a me per scusarsi, e quando pure io, le rispondo che va tutto bene, sul viso le appare la sua consueta espressione di quando sa che mi arrabbierò.

“ Mamma non ci provare neanche ” le intimo con tono serio.

Data la mia frase, attiro su di me l’attenzione di Christian che continuando a stringere Marco,  con lo sguardo mi chiede una spiegazione. Respiro profondamente lanciando un’altra occhiata a mia madre, per poi girarmi verso i miei uomini “ Sono certa, che ne stava per combinare un’altra delle sue! ”.

In tutta risposta, la diretta interessata assume un’espressione angelica “ Malfidente di una figlia! ” sbuffa oltraggiata, per poi aggiungere con una punta di malizia “ Volevo solamente spronarvi a cogliere la palla al balzo ed ad affrontare la scomoda questione! ”.

Alzando gli occhi al cielo, la fisso incredula “ Non ci posso credere mamma! ” non curante inizia a ridacchiare, contagiando anche Marco, che non avendo capito le parole dette, va divertito dietro la nonna “ Hai visto Anastasia? Persino lui, capisce cosa sto dicendo… ” esclama, allungandosi verso Christian con le braccia tese “ …vieni con me tesoro della nonna… la mamma deve andare un attimo a parlare con Christian! ” e quando il piccolo l’accontenta felice, si protende velocemente in avanti, fino ad arrivare all’orecchio del mio compagno. E così, gli sussurra a voce non propriamente bassa “ Approfitta della situazione ” conclude con un occhiolino malizioso.

 

POV CHRISTIAN

 

Quando Carla si scosta da me, vedo nel suo sguardo tutto quello che non ha detto a voce alta!

Si è resa conto ( come credo anche Anastasia ), che quella frase buttata lì a mo di scherzo, mi ha destabilizzato molto. Appena ho udito quelle parole, la mia mente è stata letteralmente invasa da immagini meravigliose.

Anastasia con il pancione.

Io chino su di lei, con inbraccio Marco.

Un neonato circondato da fiori e palloncini.

Mi riscuoto da quelle fantastiche scene e fisso di rimando, quella che spero ardentemente diventi mia suocera. Quando mi fa quell’occhiolino finale, mi strappa un sorriso complice, che le fa nascere sul volto un ghigno malizioso “ Vai! ” mi esorta sottovoce, stringendosi contro il petto il corpicino di Marco.

‘ Basta stare in silenzio! ’ rimugino deciso ‘ Sono stato anche troppo mogio oggi! ’.

Annuisco rivolto a Carla, per poi accarezzare una guanciotta del piccolino e mormorargli “ Sarai bravo, mentre io parlo con tua madre? ”.

“ Siiii Clissiannn ” urla contento sbracciando le sue braccine cicciottelle “ Io blavo! ”.

Gli scompiglio i capelli, facendolo ridere e dopo un altro sorrisone rivolto a Marco, mi giro verso Anastasia. È ancora ferma, intenta a guardarci tutti e tre con un’espressione differente.

‘ Ok, andiamo! ’.

Con un respiro profondo, mi alzo dalla sedia e non appena in pieni, porgo una mano alla mia bella. Resto immobile ad aspettare che Anastasia colga il mio invito.

“ Amore… ” sussurro, allungando la mano sul suo viso per alzarle il volto, mettendole le dita sotto il mento “ …andiamo! ” e così dicendo, la afferro con impeto facendola alzare, stringendomela contro.

“ No Christian… ” dice spingendo contro il mio torace con le braccia, per guardandomi in faccia “ … mio padre può arrivare da un momento all’altro! ”.

“ Tranquilla Anastasia ” le risponde Carla con un sorriso “ Se arriva prima del vostro ritorno, gli facciamo compagnia noi… vero tesoro? ” dice accarezzando le braccine del piccolo che annuisce elettrizzato “ Siiii! Faciao noi ”.

“ Ma… ” prova a ribattere lei, ma la blocco trascinandola con me verso l’uscita.

 

 

Poggiati contro il muretto nel vicolo adiacente al locale, restiamo qualche minuto in silenzio.

Io, cerco di riordinare le idee e trovare le parole giuste per esprimere quello che sento. Lancio uno sguardo sulla donna al mio fianco… anche lei è pensierosa.

Torno a guardare davanti a me con un profondo sospiro interiore… chiudo un attimo gli occhi per pensare ‘ Sii uomo Grey! ’ mi esorto ad iniziare il discorso ‘ Non farlo fare a lei… Tira fuori gli attributi che negli anni hai dimostrato di avere! ’.

Più convinto, rialzo le palpebre e schiarendomi la gola, mi giro sul fianco per averla difronte. Anche lei dopo qualche secondo, segue il mio esempio afferrandomi di slancio le mani.

Stringendo la presa attorno alle sue dita inizio a parlare, provando ad esprimere quello che ho nel cuore “ Amore mio… ” inizio facendola arrossire… come se fosse la prima volta che mi rivolgo a lei usando queste parole. Intenerito e con il cuore in gola continuo “ …come avrai intuito dalla mia reazione alla frase di tua madre… ” m’interrompo, con la voce che mi muore in gola per l’emozione.

Lei con gli occhi lucidi, mi esorta a continuare rafforzando la stretta “ Christian ” balbetta con tono basso e strozzato. ‘ Ora o mai più! ’ facendomi forza, stringo i denti e vado avanti “ Stavo dicendo… ” mi fermo per mandare giù il groppo che mi si è formato in gola “ …che come avrai sicuramente intuito, questa non è la prima volta che mi ritrovo a fantasticare su di noi ”.

“ Qui-ndi a-vevi g-ià… ”.

Annuisco con fermezza, sempre tenendo saldamente legati i nostri sguardi “ Sì amore… ” alla mia affermazione, ha un ansito, che non so decifrare. Può essere, sia di sorpresa in senso positivo… che in senso negativo!

Non sapendo quale dei due è, mi affretto a proseguire per spiegarmi meglio “ …Anastasia, so bene che è troppo presto per pensare a figli e cose del genere, infatti… ” quando inizia a scuotere la testa, sono sopraffatto per un attimo di secondo dal panico.

Dio… cosa ho combinato!

Serro ulteriormente le dita attorno alle sue “ Non voglio assolutamente accelerare i tempi, devi credermi tesoro… ” la sua stretta diventa spasmodica, e lacrime, iniziano a scorrerle sulle gote arrossate “ …è solo che, in alcune occasioni mi sono ritrovato a fantasticarci su… tutto qua! ”.

Non ricevendo risposta, inizio seriamente a preoccuparmi.

È ancora immobile, aggrappata saldamente alla nostra stretta e con le guance rigate da lacrime che imperterrite continuano a scendere.

“ Amore ti prego… ” stringo le labbra, serrando i denti “ …ti scongiuro, dimmi qualcosa… qualunque cosa! ” esclamo disperato, facendola sussultare e singhiozzare.

Guardandola scuotere ancora il capo, mi assale uno sconforto mai provato prima… con la gola stretta in una morsa feroce, penso sconvolto ‘ Ho azzardato troppo… ’ chiudo gli occhi allentando di poco la presa sulle sue mani ‘ …ho rovinato tutto! ’.

Non dovevo dirlo.

Forse adesso si sente scombussolata e sotto pressione!

Ha già così tanto a cui pensare… tra il tentato rapimento del bambino… quel disgraziato di Hyde e l’imminente incontro con il padre… io cosa faccio?

La carico di ulteriore ansia! ‘ Bella mossa Grey… davvero una cazz***! ’.

Respiro profondamente, con la forte tentazione di darmi un pugno da solo ‘ No, non lo accetto! ’ rimugino, pronto a rimediare al mio strafalcione di pochi attimi fa ‘ Salviamo il salvabile! ’ penso determinato, mentre rialzo le palpebre.

Appena la guardo di nuovo, noto immediatamente che ha smesso di piangere, anche se ha ancora le iridi lucide. Si stringe il labbro inferiore tra i denti, come per trovare le parole giuste da dire ‘ Oh amore mio… cosa ho fatto! ’.

Scuotendo impercettibilmente la testa per darmi una svegliata, decido di agire… ma quando faccio per parlare, mi anticipa sul tempo.

Mi lascia entrambe le mani velocemente ( lasciandomi stranito ) ed altrettanto svelta, le sposta sulle mie guance fino ad incorniciarmi il volto “ Christian, amore mio… ” mormora con voce rauca, incatenando saldamente i nostri sguardi “ …posso solo immaginare quello che hai pensato, vista la mia reazione… ” scuote nuovamente il capo interrompendosi per prendere fiato, visto che ha pianto fino a pochi istanti fa “ …ma non pensare, mai e poi mai… ” continua con un tono più sicuro “ …che il fatto che tu… ” enfatizza sul ‘ tu ’ accarezzandomi la pelle con i polpastrelli “ …sogni un futuro con me, possa non farmi sentire la donna più fortunata del mondo! ” conclude con il più dolce sorriso mai visto sulle labbra.

A sentire le sue parole, il macigno che avevo sul petto si dissolve, lasciandomi finalmente libero di respirare in maniera più calma e rilassata.

Riuscendo ad alzare le braccia, le scosto con delicatezza le dita dalle mie gote, per stringergliele amorevolmente tra le mie “ Amore mio ” sussurro portandomi alle labbra le sue mani, iniziando a venerare con baci leggeri la sua pelle di velluto “ Avevo il terrore di aver rovinato tutto… e che tu pensas… ”.

Ma ancora una volta mi ferma, premendomi la punta dell’indice sulla bocca “ Shhhh… ” col polpastrello disegna il contorno del mio labbro superiore “ …non voglio sentirti dire una cosa del genere… mai più… hai capito Christian? ” al suo tono di voce duro ed inflessibile, non posso evitare di sorridere divertito ‘ Ed ecco fuoriuscire il Tenente dell’esercito che c’è in lei ’ penso guardandola con orgoglio “ Agli ordini Tenente Steele! ”.

La mia battuta la fa finalmente ridere di gusto ‘ Ecco la donna di cui sono perdutamente innamorato! ’ “ Ben detto Grey… ben detto ” farfuglia, mentre con uno slancio mi abbraccia forte, circondandomi la schiena con le braccia.

Stringendomela contro, respiro a pieni polmoni il suo profumo…  e per sentire ancora meglio la sua meravigliosa fragranza, incuneo il viso nell’incavo del suo collo.

E mentre sono qui, intento a ‘ respirare ’… la sento avvicinarsi al mio orecchio “ Ti devo dire una cosa… ” mormora con un tono strano ( che non riesco a decifrare ), catturando immediatamente la mia completa attenzione. Mi raddrizzo continuando a stringerla, posando il mento sulla sua testa e restando in attesa che continui “ Dimmi Anastasia ”.

“ …quando mia madre ha parlato di bambini… ” appena nomina Carla, mi faccio indietro per poterla guardare ma lei non me lo permette, tenendo lo sguardo rivolto verso il basso “ Anast… ” faccio per tranquillizzarla, dicendole di dimenticare tutto quando, mi anticipa, pronunciando delle parole che mi fanno fermare letteralmente il cuore “ …mi sono ritrovata a pensare a come sarebbe, vivere nuovamente l’esperienza della gravidanza con te al mio fianco… e quello che ho immaginato, mi è piaciuto tanto ” conclude alzando il viso e mostrandomi la sua espressione emozionata “ Veramente tanto! ”.

Mio Dio… non ci posso credere!

Chiudo gli occhi, preda di così tante emozioni diverse che non saprei da dove cominciare “ Oh, Anastasia ” balbetto emozionato sporgendomi alla ceca sulla sua bocca, per trasmetterle tutta la mia felicità “ Ti amo… ti amo ” dico tra un bacio e l’altro.

Rispondendo al mio assalto, mi getta le braccia al collo e sale con le mani a stringermi l’attaccatura dei capelli “ Mhmm ” gemo, inspirando la sua essenza e stringendola a me. Andiamo avanti con morsetti e sfioramenti, fino a quando la mia lingua guizza oltre le sue ed il suo corpo freme, facendomi eccitare all’inverosimile.

‘ Ok, meglio smettere ’ penso, separandomi con fatica dalle sue labbra e riaprendo le palpebre ‘ Siamo all’aperto! ’.

Con ancora gli occhi chiusi, scende con le mani ad accarezzarmi la schiena, mentre io le disegno il contorno della bocca con i polpastrelli, facendola sorridere e baciarmi le punte delle dita “ Ti amo da impazzire Anastasia ”.

Aprendo anche lei gli occhi, mi guarda emozionata “ Anche io ti amo Christian… ” sussurra baciandomi la mascella “ …e non vedo l’ora, di poter realizzare le nostre speranze di una famiglia assieme… ma, non ora però… va bene? ”.

Scostandomi per poterla guardare, le lascio un ultimo bacio a fior di labbra per poi sussurrarle “ Tutto quello che vuoi amore mio… tutto quello che vuoi! ”.

 

 

Mano nella mano ci apprestiamo a rientrare nel locale.

Giunti all’entrata, galantemente apro la porta per Anastasia e la faccio passare per prima. Seguendola all’interno, non posso fare a meno di sorridere contento al ricordo della nostra conversazione.

‘ È andata meglio di quanto potevo sperare! ’.

Ho finalmente espresso ad alta voce, un pensiero che mi frullava in testa da qualche tempo e contro ogni mia aspettativa, anche Anastasia ci ha fantasticato su grazie a Carla. Non posso che esserne felice!

Certo, è ancora un po’ presto ( come ha sottolineato lei )… però siamo sulla strada giusta!

All’improvviso come un fulmine al ciel sereno, mi appare in mente lo sguardo freddo di Elena.

‘ Prima di tutto, devo trovarla ed assicurarmi che non faccia del male alla mia famiglia! ’ preoccupato aggrotto le sopracciglia ‘ Welch deve trovare qualche indizio! Non può essere sparita nel nulla! ’.

La risata di Marco mi distrae dai miei pensieri e mi rendo conto che al tavolino ( che ora vedo perfettamente ), si è aggiunta un’altra persona.

‘ È arrivato ’ deglutisco rumorosamente facendomi sentire persino da Anastasia, che girandosi a guardarmi, mi sorride tranquilla. Prendendomi per mano, mi tira gentilmente verso la sua famiglia “ Andrà tutto bene ” mi dice per infondermi coraggio.

Annuendo un po’ rigido, mi lascio volentieri trascinare fino a raggiungerli.

Il primo che ci nota è il piccolino… e nell’istante in cui ci vede, si sbraccia sorridente per farsi raggiungere “ MAMMA… CLISSIAN ”.

Istintivamente mi apro in un sorriso, scordandomi della presenza del padre di Anastasia “ Che amore! ” commento sottovoce facendomi sentire dalla mia dolce compagna, che concorda con me sussurrando “ Lo so, sono davvero fortunata ”.

Sto per risponderle che è soprattutto merito suo se il bambino sta crescendo così bene, ma siamo ormai giunti difianco al tavolino.

All’esclamazione gioiosa di Marco, anche i due adulti seduti si voltano a guardarci… Carla, ci osserva con un’espressione curiosa e maliziosa allo stesso tempo… mentre Ray Steele, fissa la figlia osservandola scrupolosamente, ignorandomi completamente ( al momento ).

Tempo qualche istante ed il padre, si alza in piedi di scatto protendendosi verso di noi “ Papà ” esclama Anastasia, lasciandomi andare la mano ed abbracciandolo di slancio.

Guardandoli non posso che sorridere… ‘ Era certamente preoccupato per la figlia ed il nipote ’ penso scambiando un’occhiata con Carla. Vedendo l’emozione con cui si stringono, mi allontanano di qualche passo avvicinandomi al piccolino, che con movimenti inequivocabili delle braccine, mi sta chiedendo di prenderlo in braccio.

Appena gli sono difianco, si slancia facendosi prendere facilmente “ Piccolo ” mormoro abbracciandolo e baciandogli la testolina mora “ Clissian ” mi risponde accoccolandosi contro la mia spalla.

“ Avete risolto caro? ” domanda con tono innocente la donna al mio fianco, richiamando la mia attenzione. La guardo e la vedo restituirmi uno sguardo carico di ansia e malizia ‘ È veramente una volpe questa donna! ’ penso divertito mentre le rispondo semplicemente “ Si Carla, va tutto bene ”.

“ E? ” insiste facendomi scuotere la testa “ Tutto bene ” ribadisco divertito ed anche un po’ imbarazzato, facendola sbuffare ed incrociare le braccia al petto “ Non si fa così però… sono curiosa adesso! ”.

Sorridendo decido di darle un ‘ piccolo ’ indizio “ Dovrà aspettare un po’ di tempo, ma alla fine conoscerà la nostra decisione ” dico facendole un occhiolino finale, per poi aggiungere “ Ci abbiamo messo molto? È arrivato da tanto? ” chiedo vedendo con la coda dell’occhio i due separarsi e girarsi verso di noi.

Alla mia risposta si illumina entusiasta “ Oh, non vedo l’ora caro… ” si schiarisce la gola ed aggiunge ancora euforica “ …non è arrivato da molto, tranquillo! ”.

Neanche finisce di parlare che Anastasia dice “ Christian, questo è mio padre Ray Steele… ” mi indica la figura robusta e piazzata al suo fianco, dandomi modo per la prima volta di osservarlo da vicino… ‘ Urca, se si vede che era un marines! ’ constato, leggermente sopraffatto dalla sua statura. Anche se da quanto mi ha riferito Anastasia, sono già molti anni che si è ritirato, è certamente un uomo in eccellente forma fisica.

“ …e papà, questo è il mio compagno Christian Grey ” conclude le presentazioni indicandomi. Istintivamente, sistemo il bambino su un braccio solo ed allungo una mano in direzione dell’uomo difronte a me “ È un piacere fare la sua coscienza Signor Steele! ” dico cercando di apparire calmo e padrone della situazione.

‘ Certo che, ho incontrato alcune delle persone più influenti del mondo ed ero tranquillo… invece ora, sono nervoso! ’ rimugino tra me e me, ottenendo come risposta dalla mia coscienza ‘ Quelle persone non erano il padre di Anastasia! ’ proprio quando Ray Steele mi stringe forte la mano protesa “ Il piacere è tutto mio ragazzo… è davvero tutto mio ”.

 

 

Dopo un primo momento di imbarazzo generale, ci siamo nuovamente accomodati tutti al tavolino ed abbiamo iniziato a parlare del più e del meno.

All’inizio Ray mi ha studiato decisamente nel dettaglio… domandandomi generalmente tutta la mia vita. A nulla sono valse le proposte di Anastasia, suo padre l’ha ammonita con uno sguardo che mi ha fatto tremare.

Quando gli ho raccontato a grandi linee tutte le mie esperienze ( ad eccezione naturalmente, di quelle scabrose ), ha cominciato ad osservarmi con più fiducia e man mano, abbiamo incominciato a scherzare tutti assieme col piccolino.

Stava andando tutto bene… Marco rideva divertito con i nonni, coinvolgendo anche me ed Anastasia… fino a quando Carla, seduta con inbraccio il bambino, rivolta verso la porta non s’irrigidisce vistosamente ed esclama contrariata “ E lei, cosa ci fa qui? ”.

Ray, seduto difronte a me segue con lo sguardo l’esempio dell’ex moglie e si tende, girandosi di scatto a guardare la mia donna “ Tesoro credimi, non ne sapevo nulla… devi credermi! ”.

Alle loro reazioni, Anastasia ( seduta difianco a me ) diventa un pezzo di marmo e sembra quasi smettere di respirare. Preoccupato mi avvicino maggiormente a lei e provo a scuoterla leggermente “ Amore… che succede? Stai male? ”.

‘ Ma cosa cavolo… ’.

Ma non ricevendo alcuna risposta, mi volto direttamente verso ‘ la fonte del problema ’ ed intravedo entrare a grandi passi una ragazza, che da lontano mi ricorda vagamente Anastasia. Sempre più confuso, torno a rivolgermi agli altri ed è lì che tutto mi diventa chiaro, quando sento “ Come sapeva dell’incontro Ray? ”.

“ Ieri pomeriggio, ci siamo sentiti per la nostra solita telefonata… e mi sono lasciato sfuggire quello che era capitato ad Anastasia, e che essendo preoccupato, sarei venuto a Seattle oggi! ”.

È la sorellastra!

Appena comprendo la complessità della situazione, mi rivolgo nuovamente a lei e dopo aver controllato che ‘ quella ’ non fosse ancora nelle vicinanze, domando sottovoce “ Tesoro tutto bene? ”.

Alla mia domanda restiamo tutti e tre in silenzio… quando la vedo tornare a respirare regolarmente e riacquistare un minimo di lucidità, mi tranquillizzo un po’ anche io. Ma non fa in tempo a rispondermi, che una mano si poggia prepotentemente sulla spalliera della mia sedia ed una voce stridula esclama “ Finalmente vi ho trovati! ”.

Trattenendo il respiro ( come Anastasia ), mi raddrizzo e mi volto. E quando lo faccio, mi ritrovo la stessa ragazza adocchiata prima, sistemata proprio dietro di me, tra la mia sedia e quella della mia bellissima Anastasia.

Rivolge prima un gran sorriso al padre salutandolo, per poi guardare la sorellastra.

Ma trovandola ancora immobile, sotto shock per la sorpresa non gradita, si volta nella mia direzione. Ed è lì, che incontro degli scuri occhi verdi, incorniciati da fluenti capelli castani.

Appena i nostri sguardi s’incrociano, mi fa prima un occhiolino e poi, mi lancia un'occhiata maliziosa che mi fa ribollire il sangue nelle vene.

‘ Ma come si permette questa zoc… ’.

Riconosco quello sguardo… e non mi piace per niente!

  
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