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Autore: Shadow Doom    07/05/2021    0 recensioni
Dopo la sconfitta di Castellanos, Deku e gli altri furono impegnati ad affrontare Shigaraki e la sua temibile lega. Una volta che anche quella minaccia fu debellata, si aprì un periodo di serenità garantito dal nuovo simbolo della pace: Izuku Midoriya.
Il suo esempio fu di ispirazione per le nuove generazioni, le quali decisero di inseguire il sogno di diventare un eroe. Tuttavia qualcosa nell'ombra minaccerà la pace conquistata con grande fatica.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un muro da oltrepassare

 

Il gruppo decise di uscire dal castello così da ricongiungersi con i pro e mettere in salvo il piccolo James. Tuttavia trovare l'uscita fu un'impresa alquanto complessa data la vastità del luogo, il quale era paragonabile ad un lussuoso labirinto.

Nonostante ciò, nell'arco di mezz'ora, furono capaci di arrivare nell'ampio salone d'ingresso al cui fondo c'era una gigantesca porta che, probabilmente, avrebbe condotto all'esterno.

 

“ Coraggio James, ci siamo quasi. Un altro piccolo sforzo e sarai fuori da questo brutto posto” disse Aerith incoraggiando il bambino, “ Per festeggiare il tuo soccorso ti suonerò qualcosa” intervenne Nikolai guadagnando un brutto sguardo da Smith, il quale evidentemente non aveva cambiato la sua opinione sul russo.

Proprio quando si trovavano a metà strada, i giovani sentirono un forte rumore meccanico prodotto da un meccanismo posto sul tetto, il quale iniziò ad aprirsi facendo entrare il gelido vento che tempestava sul monte Asahi. Subito dopo il pavimento si aprì, lasciando salire una colossale gabbia che teneva prigioniero un vero e proprio mostro, estremamente simile al terribile Gigantomachia. L'essere spezzò le sbarre di ferro come se fossero fatte di burro ed emise un urlo capace di far tremare la struttura fino alle fondamenta.

“ Deve essere Atlante, uno dei pochi esperimenti quasi riusciti. Spero che la somiglianza con Gigantomachia sia solo fisica, perché se dovesse avere la sua stessa forza siamo nei guai fino al collo” pensò preoccupata Jill.

 

Essendo evidente che quel mostro non fosse incline al dialogo, gli aspiranti eroi si preparano alla lotta mantenendo James dietro di loro per proteggerlo.

Strife attivò il suo Quirk, ma prima che potesse combattere vide con la coda dell'occhio una striscia rossa dirigersi a grande velocità verso Smith. Per cui si lanciò sul bambino abbracciandolo, così lo difese da un attacco talmente poderoso da fargli sfondare diverse pareti.

 

“ Michael! James!” esclamò Aerith preoccupata, “ Va da loro, qui ci pensiamo noi” sostenne Jill tentando di tenere occupato Atlante con le sue mani del Buddha. Sfortunatamente non si dimostrò abbastanza forte, infatti il gigante riuscì a contrastarla senza difficoltà ed a scagliare un pugno verso l'amante dei fiori per impedirle di andarsene. La ragazza riuscì ad evitarlo, seppure lo spostamento d'aria la fece schiantare contro una colonna, ciò fu sufficiente per stordirla momentaneamente.

“ Come ti sei permesso!” affermò infuriato Nikolai che iniziò a suonare, ma fu tutto inutile contro il colosso il quale tirò un diretto che frantumò il pavimento. Per fortuna il giovane fu abbastanza agile da schivarlo e spostarsi alle spalle del mostro sfruttando le sue stringhe. Da quella posizione pensava di mettere a segno un colpo sicuro visto che si trovava sul punto cieco, però successe una cosa che lo sconvolse: sulla schiena di Atlante si aprirono degli occhi e comparvero alcuni lunghi e spessi fili di carne. Quest'ultimi avvolsero le gambe di Nikolai lanciando a terra con una violenza tale da frantumargli la cassa toracica.

Infine il colosso si concentrò su Jill dimostrandosi capace di oltrepassare la possente difesa della ragazza con una facilità disarmante. Ciò gli permise centrarla con un calcio devastante.

I tre aspiranti eroi erano a terra doloranti, mentre il colosso emetteva un urlo animalesco per rimarcare la propria superiorità.

 

Intanto Michael si era rimesso in piedi e si stava accertando delle condizioni di James. Fortunatamente era illeso, per cui iniziò a guardarsi intorno per orientarsi, l'impatto l'aveva intontito.

Con sua grande sorpresa vide Abasi e Lara, privi di sensi, incatenati al muro. Dopo aver detto a Smith di restare dov'era, si diresse verso gli amici con cautela, temendo che fossero stati messi lì come esca.

L'erede di Thief non arrivò mai da loro, infatti un bambino di circa tredici anni si pose davanti a lui sostenendo “ Se vuoi i tuoi amici, dovrai darmi il ragazzo” “ Almeno tu parli, non come il Torturatore. Sei Efesto vero?” “ “ Sì” “ So che sei stato portato qui contro la tua volontà e so anche che ti hanno fatto degli strani esperimenti. Non dobbiamo essere nemici, tu puoi aiutarmi a portare giustizia” “ Io seguo solo la padrona e lei vuole James, quindi lo prenderò con o senza il tuo consenso” “ Ti hanno fatto il lavaggio del cervello... E va bene, ti fermerò e poi ti aiuterò” “ Se ti metti in mezzo, non avrò pietà” “ Fatti avanti”.

 

Michael stava usufruendo del Ciclope, scelto per Atlante, quindi scelse di porre fine alle ostilità con il suo speciale raggio di pura energia. Per cui si spostò di lato, così da non rischiare di colpire gli amici, e sparò l'attacco che centrò in pieno Efesto. Tuttavia il nemico non risentì di alcun effetto negativo visto che il suo corpo si era tramutato in magma.

“ Proprio come diceva l'audio... Sarà complicato vincere con lui, se solo avessi un custode con qualche abilità legata al ghiaccio” pensò Strife che venne incalzato dall'avversario il quale, grazie ai suoi colpi a base di magma, lo ustionò.

Inoltre Efesto si dimostrò subdolo: scagliò una sfera ad altissima temperatura verso l'inerme Smith, Strife, che non poteva annientarla per non rischiare di ferire James, la bloccò a mani nude subendo dei notevoli danni. Sfruttando quell'apertura, il nemico lo travolse con una seconda sfera spedendolo al tappeto.

Seppure fosse ferito, l'aspirante eroe si rimise rapidamente in piedi conscio che il reale bersaglio di Efesto fosse il bambino che aveva salvato, forse aveva qualcosa di speciale che ancora non conosceva.

 

Gli eroi avrebbero dovuto sorpassare il muro rappresentato da Atlante ed Efesto per proseguire il loro viaggio, anche se non sarebbe stato affatto facile.

   
 
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