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Autore: sallythecountess    12/05/2021    0 recensioni
In questo capitolo finale della saga della famiglia Jimenez tutti i nodi verranno al pettine. Juan ritroverà la sua natura oscura e darà inizio ad una guerra che incendierà Los Angeles solo ed esclusivamente per amore di Mina. John dovrà affrontare non solo la fine della sua relazione con il suo amato Ethan, ma un enorme dolore che lo manderà totalmente in crisi e lo costringerà a crescere. I tre ragazzi Jimenez, infatti, si troveranno da soli a combattere con la paura di diventare orfani e inevitabilmente diventeranno adulti.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mìmi'
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Capitolo: un fastidioso ritorno
“…tu non gli permetteresti di toccarla, vero?” aggiunse Juan dopo qualche secondo e Joey lo fissò perplesso.  Giurò di no, ovviamente, e Juan rispose “dieci minuti. Entra, resta accanto alla porta e dopo dieci minuti se ne va. Io non posso esserci, ovviamente, perché non uscirebbe vivo. E non deve toccarla o giuro che lo ammazzo…”
“Davvero?” chiese Joey stupito, e lui annuì soltanto.
“Rispetto il dolore Joey. So che comunque, in modo sadico da pazzo, lui l’ha amata e so quanto fa male sapere che chi ami rischia la morte…” aggiunse, accarezzandole i capelli.
“…ma la sto affidando a te Joey…” aggiunse serissimo, con la mascella contratta e lui annuì, fingendo un sorriso, che non gli venne benissimo.
Autorizzò Greg a salire, e Juan si allontanò dalla stanza. Il cantante rimase totalmente muto vedendola in quello stato, e Joey pensando che stesse soffrendo le pene dell’inferno, provò molta tenerezza per lui. Fino a quando non aprì bocca.
“Come può essere? L’ho amata per tutta la vita, eppure adesso vedendola in questo stato non so cosa provare…” sussurrò confuso, e Joey pensò soltanto che era sempre il solito maledetto egoista.
“…guarda è una storiaccia. La sua famiglia è in diecimila pezzi, l’uomo più cattivo del mondo è crollato totalmente e sembra un gattino , quindi no, non capisco di che diavolo parli, dato che per anni hai rotto il cazzo dicendo di amarla…” ruggì rigidissimo, ma Greg si strinse nelle spalle e con una faccia di bronzo invidiabile rispose solo “…è che lei non è più lei. Non sento quello che dovrei sentire, ed è assurdo. Mi dispiace, però…”convincendo Joey a portarlo via. Si aspettava un amico distrutto e devastato, invece a Greg sembrava quasi non importare molto, e disse piano che era davvero tanto malinconico.
 “Beviamo per tirarci su il morale…” aggiunse, con un sorriso e Joey avrebbe voluto strozzarlo, ma aveva terribilmente bisogno di bere con qualcuno che non lo avrebbe giudicato, così accettò.
“Ricordi la prima volta che ti ho parlato di lei?” chiese Joey improvvisamente dopo aver mandato giù un numero spaventoso di shot di tequila, e Greg lo fissò interdetto.
“Era il periodo del mio compleanno, stavo divorziando da qualcuna…non ricordo esattamente da chi…”aggiunse divertito e Greg ridacchiando aggiunse “…e continuavi a dire da mesi che l'unica cosa che volevi per il compleanno era la ragazza in lingerie che appariva sui manifesti…”
Si persero per un attimo a ricordare un momento estremamente felice della loro carriera. Avevano trent’anni, i loro cd erano in vetta alle classifiche ed erano mostruosamente amati dai fan. Facevano centinaia di live in un anno e la loro carriera era al top.
“Possibilmente ci terrei ad averla esattamente nella stessa posa della foto: a pancia sotto, con il sedere il alto, le gambe in aria e il reggiseno per metà sbottonato...ma va bene anche nuda, non faccio tutte queste storie!”
 Aveva detto in limousine ai suoi amici la sera del suo compleanno, un attimo prima di arrivare in quel luogo che avrebbe cambiato il loro destino per sempre. Prima di andare a festeggiare, infatti, dovevano lavorare quella sera. Una lunga e noiosa premiazione li attendeva, e loro si erano preparati: avevano bevuto e fumato talmente tanto da non avere neanche la benché minima idea di dove fossero. I loro assistenti personali li scortarono al camerino che era il numero 5 al terzo piano, e lì i festeggiamenti continuarono per un po'. Poi successe il disastro: il nostro amico Joey, in uno stato di coscienza che definire alterato è un eufemismo, si allontanò dal frastuono per rispondere alla telefonata d'auguri che più voleva, quella della sua bambina. Rimase al telefono con lei per un po', e immerso nella dolce voce della sua piccola, neanche si accorse di aver fatto molta strada. Cercava un posto tranquillo per parlarle, ma tra i camerini c'era un sacco di gente che beveva, ballava e pomiciava, così si trovò a cambiare piano in continuazione, fino a ritrovarsi, inconsapevolmente, al primo piano.
Quando chiuse la conversazione era realmente triste. Avrebbe dato ogni cosa per stare con le sue due piccoline, per trascorrere con loro quella sera, ma poi si disse che doveva piantarla di fare lo sciocco, e così senza pensarci più di tanto, entrò nella porta numero cinque con molta decisione, restando di stucco.
“Posso aiutarti?”
Aveva chiesto Mina, piuttosto sorpresa dall'ingresso di quell'uomo che non aveva neanche bussato, ma lui era paralizzato; lei era esattamente come la voleva, in lingerie nera, coperta solo da una minuscola vestaglia in seta rossa che le era scivolata e che ora lasciava completamente scoperta la spalla destra, con i morbidi riccioli al vento e...da togliere il fiato.
“Come diavolo ci sono riusciti?” Chiese stravolto, osservando la donna che aveva di fronte con un sorriso assurdo e Mina lo fissò senza capire. Era un bell'uomo, qualcuno famoso, anche se non le veniva in mente chi fosse, e la fissava con uno sguardo realmente sensuale. Per un attimo pensò che magari poteva anche uscirci, anche se era stato piuttosto rozzo e maleducato. Sì, era entrato nel suo camerino senza un minimo di educazione, però era sexy. Ma poi lui disse una cosa che la indispose.
“Come hanno fatto a...farti così?” Joey, palesemente confuso, si riferiva chiaramente ai suoi amici. Stava cercando di capire come avessero fatto a riuscire a esaudire la sua fantasia in modo così esatto, eppure la signorina se la prese a male. Incrociando le braccia ringhiò “nessuno mi ha 'fatto' sono completamente naturale...certo a parte due denti finti, ma tutto quello che vedi è tutto mio...”
“Ed è incredibile!Letteralmente perfetto...”aggiunse con un tono piuttosto lussurioso. Mina gli sorrise soltanto, e stava per ringraziarlo, quando Joey...decise di scartare il suo regalo di compleanno. Mina si ritrovò tra le sue braccia in meno di un secondo e questo letteralmente la fece impazzire. Non aveva idea di chi fosse, né di cosa volesse, eppure si lasciò baciare e toccare, perchè era incredibilmente sexy e sapeva veramente come sedurla. Le sfilò la vestaglia in un secondo e immediatamente abbassò le mutandine, ma non riuscì a toglierle il reggiseno. Quel momento così intimo, infatti, durò soltanto pochi secondi perché l'arrivo della sarta che brandiva tra le mani l'abito scenico di Mina li interruppe e allo stesso tempo sconvolse Joey che capì, finalmente, di essere entrato nel camerino sbagliato. Ne uscì immediatamente, sentendosi quasi un molestatore. Era convinto che lei sapesse tutto e che avesse accettato, era certo che fosse consenziente insomma altrimenti perchè farsi trovare in lingerie?Ma era entrato nel camerino sbagliato e aveva letteralmente molestato una donna che non conosceva.
“Hey… non mi dici neanche il tuo nome?” chiese Mina inseguendolo nel corridioio, a metà tra lo sconvolto e il divertito, e lui disse solo “sono un molestatore seriale di bellissime donne…”cercando di farla ridere, e ci riuscì.
“…e ci vediamo alla festa dopo la premiazione, molestatore?” aveva chiesto con il sorriso e Joey rimase senza fiato.
“Giuro che quello che sto per dire sembra una cosa da porco maniaco, ma non è pensato per esserlo: c’è una festa nella mia stanza stasera, se vuoi venire…” aggiunse un po’ impacciato, ma lei iniziò a ridere forte e disse solo “ciao ciao molestatore…”.
“Volevo dire che non sarò alla festa dopo la premiazione, perché è il mio compleanno e radunerò un po’ di gente nella mia stanza…” aggiunse, cercando di fermarla, e ci riuscì. Mina si girò e con un sorriso disse piano “…chissà, magari potrei venire…”.
Non lo fece, però, e Joey rimase ad aspettarla per tutta la sera. Si rividero mesi dopo a un evento di beneficienza e lei iniziò a ridere quando scoprì di essere al suo stesso tavolo. A Joey piaceva davvero tanto, così aveva fatto di tutto per essere seduto accanto a lei, e Mina si divertì molto, così decise di salutarlo con un bacio bellissimo.
“…dammi il tuo numero, ti prego…” le aveva detto, tra un bacio e l’altro, ma Mina glielo aveva negato e aveva risposto solo “…scoprilo se davvero lo vuoi”.
“Non è così semplice, signorina Mimi. Non sai da quanto ci provo ad avere il tuo numero. Dai, per favore. Voglio portarti soltanto a cena fuori…” aggiunse, mordendole il labbro inferiore, ma le sue mani erano scese nuovamente sul suo sedere e Mina aveva risposto solo che “non poteva fidarsi di uno che sembrava fare qualsiasi cosa per poterle togliere le mutandine”.
“Guarda che puoi anche tenerle, eh…” rispose divertito, con il suo solito stupido humor, e Mina lo salutò ed entrò nella sua auto senza parlare, ma quel matto si mise davanti all’auto in partenza e le disse piano “…mi piaci da impazzire brunetta, davvero, ma se ti lascio andare non avrò un’altra possibilità di rivederti e morirò con il rimpianto…” Mina a quel punto abbassò il finestrino e porgendogli un foglietto con il suo numero gli disse piano “vedremo…” lasciandolo senza parole.
Joey la corteggiò in mille modi diversi, le scrisse, le mandò fiori e persino regali e lei adorò quel suo modo di desiderarla, così al secondo appuntamento si lasciò andare e fecero letteralmente scintille. Per ore Joey continuò a entrare dentro di lei, e Mina impazzì per lui. Rimasero insieme per qualche giorno, ma lui si rifiutò di lasciarla andare senza aver chiarito le cose e così Mina chiese “vuoi stare con me?” e lui rispose con il cuore in gola “…sì, voglio averti…” facendola sciogliere.
“Non mi illudere e non spezzarmi il cuore…” sussurrò sulle sue labbra, un secondo prima di allontanarsi, e Joey le disse piano “mai” ma in realtà non si comportò bene con lei.
“Non te l’ho mai detto, ma mi piaceva da impazzire. Magari ne ero anche innamorato, chi lo sa. Solo che mi intimidiva, mi faceva paura, così facevo finta che non me ne fregasse un cazzo perché così non avrei avuto nulla da perdere quando se ne sarebbe andata…” confessò un sacco di shot dopo e Greg lo fissò come per incenerirlo.
Mina e Joey erano stati insieme per qualche settimana, e lui l’aveva amata. Aveva sempre detto il contrario, perché Mina non aveva mai provato sentimenti per lui. A onor del vero, però, lei ci aveva provato una sera a fargli capire che gli voleva bene. Con enormi occhioni gli aveva chiesto piano “…ma io conto qualcosa per te?” riferendosi chiaramente ai suoi sentimenti, ma Joey aveva risposto da stupido, facendo una battuta sul suo culo che era assicurato per migliaia di dollari, sminuendo il suo affetto e così lei ci era rimasta malissimo e aveva deciso di non lasciarsi andare e fare la donna distaccata.
Era persino geloso di lei, tanto da “non volerla presentare a nessuno” perché Mina era una grande fan della sua band, e in particolare di Greg.
“allora, me lo presenterai prima o poi?”aveva chiesto, con una faccia tosta invidiabile, mentre fumava un po' della droga di Joey, e lui le aveva candidamente risposto che glielo avrebbe presentato “solo quando avesse perso la voglia di scoparsela. Finchè non gli passava la fantasia, lei era solo per lui.”
Ben presto, però, questo atteggiamento di Joey la spinse ad allontanarsi. I loro caratteri letteralmente incompatibili emersero e cominciarono le liti. Mina era troppo arrogante e prepotente e per di più lei e Joey giocavano a chi fosse più libertino e, cosa che faceva infuriare Mr Stanley, lei lo batteva di molto.
La regina si divertiva a farlo arrabbiare, gli faceva i dispetti come una bambina, se non aveva tutta la sua attenzione seduceva letteralmente chiunque e questo li portava a litigare sempre tantissimo. Fu proprio durante una di quelle liti che Greg la vide per la prima volta.
“E non hai idea di quanto mi abbia fatto male saperla con il mio migliore amico…” concluse Joey ubriaco, ma Greg rispose serio “ma di che parli? Voi non eravate niente. Il nostro era un vero amore, e non hai idea di quanto abbia fatto male a me essere tradito con te…” facendo ridere Joey.
Nota:
Ta dan! Sorpresa. Siete contenti di questo aggiornamento prima del tempo? Ragazzi ormai ho scritto anche il finale e sono pronta per chiudere questa storia. Allora reazioni al ritorno di Greg? E ve lo aspettavate Joey così tenero con Mina?
   
 
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