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Autore: eddiefrancesco    13/05/2021    0 recensioni
Londra 1815
La Gran Bretagna vive un periodo gaio e licenzioso in tema con il carattere permissivo del reggente e del suo seguito...
Nonostante questo, per le convenzioni sociali la ricchissima proprietaria di Madderlea, miss Sophie, non può gestire da sola le sue tenute.
Per farlo, ha bisogno di un marito.
Richard, al contrario, deve urgentemente trovare una moglie.
Il destino li fa incontrare, ma niente è come sembra: Sophie e Charlotte, sua cugina, si sono infatti scambiate di ruolo e ...
Genere: Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Napoleonico
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- È veramente terribile - mormorò Sophie all'orecchio di sua cugina appena furono lasciate sole. - Se tutte le serate che ci aspettano assomigliano a questa, credo che tornerò presto a Upper Corbury.- - Mi auguro che tu non abbia ragione.- In quell'istante il maggiordomo fece accomodare due giovanotti, arrivati in ritardo. Lady Gosport si affretto' a raggiungere il figlio. - Oh, Martin, ormai disperavo della tua venuta.- - Mi dispiace, ma sono stato trattenuto per affari urgenti. Posso presentarvi il mio amico Richard, visconte di Braybrooke? - L'uomo entrato insieme a Martin fece un passo avanti e tutte le donne presenti si lasciarono sfuggire un sospiro, inclusa Sophie, la quale si era fino ad allora considerata immune al fascino maschile. Richard indossava una giacca blu che gli segnava le spalle possenti e che lasciò indovinare il gioco dei muscoli mentre si chinava per il baciamano. I pantaloni azzurri erano molto aderenti e scivolavano sulle lunghe gambe fino a fermarsi con una stoffa sotto gli stivali lucidi. Aveva i capelli neri che gli si arricciavano dietro le orecchie. Era un vero damerino. Sophie se ne rese subito conto e distolse immediatamente lo sguardo. Gli uomini troppo interessati al proprio aspetto non le erano mai piaciuti e, anche se avvertì in lui un senso di forza e di potere, si volse verso Charlotte. - Hai visto quei due? Santo cielo...- mormorò la cugina senza guardarla. - Lady Fitzpatrick li sta conducendo da noi.- - La signorina Roswell è la nipote e l'erede del conte di Peterborough - stava dicendo in quel momento la loro chaperon. - Poiché siete rimasto a lungo all'estero, di certo non sapete della tragedia che l'ha colpita due anni fa e che l'ha lasciata sola al mondo.- - Non proprio sola - puntualizzo' Charlotte. - Milord, posso presentarvi mia cugina, la signorina Hundon? - Sophie si trovò immobilizzata sotto lo sguardo di due occhi castani penetranti. Quando poi lui le afferrò la mano per sfiorarla con un bacio, si sentì fremere nel profondo. Riconobbe nel visconte un uomo pericoloso, che avrebbe potuto farle dimenticare l'intera burla escogitata con Charlotte. Non solo. Accanto a lui avrebbe potuto mettere da parte l'intera lista delle virtù che riteneva fondamentali per un marito. Cercò di ricambiare il suo sguardo, ma non vi riuscì. Sentiva di odiarlo per la sua eccessiva sicurezza, per i suoi occhi sfrontati, perché la faceva sentire così debole. Si piegò in una riverenza e lo saluto' con voce tremante. - Le due cugine debutteranno insieme. È un gesto molto generoso da parte della signorina Roswell.- aggiunse lady Fitzpatrick. - Davvero molto generoso. Posso augurarvi una felice serata? - convenne Richard. - Grazie milord - rispose Charlotte e appena lui si fu allontanato, si voltò verso Sophie. - Che cosa ne pensi? - - Sono certa che lady Fitzpatrick sia entrata nel ruolo della sensuale. Si è messa in mente di combinare un matrimonio fra te e il visconte.- - Ma lei è convinta che io sia l'ereditiera. Oh, Sophie, siamo davvero nei guai! - - Non preoccuparti. Il visconte non ti interessa come marito? - - Affatto. È troppo in alto nella scala sociale per me.- - Allora divertiti. Se dovesse dichiararsi, potrai sempre rifiutarlo. Almeno farai vacillare il suo amor proprio.- Concluse Sophie in tono pratico. - Non ti piace quell'uomo? - - No, per niente.- - Perché? - Sophie trovava difficile rispondere con sincerità. - Non corrisponde assolutamente ai miei desideri.- - Come fai a saperlo se l'hai appena conosciuto? - - Lo so e basta.- Proprio in quell'istante furono raggiunte da lady Fitzpatrick, che si avvicinò con un sorriso radioso. - La serata non poteva andare meglio. Mia cara Charlotte, lord Braybrooke ha dimostrato un forte interesse per voi. Sapete, sarà senz'altro l'uomo più in vista della stagione. Dovremo fare in modo di attirare la sua attenzione, prima che qualcun altro si intrometta. - Sophie fece un risolino per quelle parole così dirette, ma fu immediatamente redarguita. - Trovare un marito per la signorina Roswell è un affare molto serio e non c'è nulla da ridere.- - Vi chiedo perdono, avete ragione - si affretto' a scusarsi Sophie. - Ora possiamo accomiatarci. È sempre bene giungere con qualche minuto di ritardo e andarsene prima degli altri.- concluse lady Fitzpatrick. - Accidenti, Martin, è così che dovrò trovarmi una moglie? Avevo dimenticato tutte le moine del galateo. Dopotutto, credo che sia meglio sposare Emily e lasciare da parte l'intera faccenda.- I due uomini stavano passeggiando in St. James Street, diretti a un club dove avrebbero trascorso il resto della serata. - Non è stato poi così male. E quella signorina Roswell è abbastanza carina. Un po' timida, ma con tutte le curve al posto giusto. Inoltre è molto ricca. Mia madre mi ha raccontato l'intera storia.- lo corresse Martin. - Mi sembra di ricordare che lady Fitzpatrick abbia accennato a una disgrazia.- - Sì. Suo padre, il secondo figlio del duca, aveva sposato una gentildonna belga e quindi la fanciulla è cresciuta a Bruxelles.- - Davvero? Non mi ha dato l'impressione di una donna abituata a viaggiare. Avrei scommesso che non avesse mai varcato le sponde della nostra isola. Non solo, ero convinto che non avesse mai messo piede a Londra. Ha un fascino molto semplice.- - E questo è un bene, non è vero? Si adatta ai tuoi criteri.- - Se intendi continuare a propormela come moglie, è meglio che tu vada avanti a raccontarmi l'intera storia - - Credo che sua madre sia morta qualche anno fa. Suo padre l'ha portata in Inghilterra e poi è morto da eroe durante la battaglia di Salamanca. La fanciulla è stata adottata dallo zio, un tranquillo gentiluomo di campagna. Ma un paio d'anni fa, la vera tragedia! Mentre si recava a Londra con gli zii, la carrozza è stata travolta dalla tempesta e lei è l'unica sopravvissuta. Si è ritrovata a diciassette anni l'unica erede di Madderlea. Da allora è vissuta con la famiglia della cugina.- - La signorina Hundon - mormorò Richard, e gli parve di risentire il tocco lieve della mano di lei, il colore che si era sparso sulle sue gote quando aveva risposto al suo saluto. - È stata un'autentica fortuna aver partecipato alla serata di mia madre. Allora, hai intenzione di farti sfuggire la ricca ereditiera? - continuò Martin. - Non lo so ancora. Magari, dopo averla conosciuta meglio...- ribatte' Richard entrando nel club. - Ah, già, dimenticavo che l'amore è fondamentale per te! - - E va bene. Domani mi presenterò a lady Fitzpatrick e le proporrò un giro in carrozza nel parco. Adesso possiamo dimenticare questa storia e fare una partita a carte? - La mattina successiva lady Fitzpatrick era seduta nel salotto e rievocava con le due protette i particolari della serata precedente, quando il maggiordomo entrò, annunciando che il visconte di Braybrooke chiedeva di essere ammesso alla loro presenza. - Fatelo accomodare, Lester - rispose l'anziana dama, poi si rivolse a Charlotte. - Dovete davvero averlo colpito, mia cara, altrimenti non si sarebbe fatto vivo così presto. Ora, mi raccomando, comportatevi decorosamente.- Richard, con indosso un cappotto aderente che gli arrivava fino agli stivali lucidati sino a brillare, fece la sua comparsa, poi si inchino' verso lady Fitzpatrick. - Buongiorno, visconte. È un piacere rivedervi. Vi ricordate della signorina Roswell e della signorina Hundon? - - Come potrei dimenticare un trio di tale bellezza, milady? Le stelle più brillanti del firmamento di ieri sera - replicò lui in tono galante. Si volse e intercetto' lo sguardo di Sophie, che lo stava fissando furiosa. Come poteva flirtare a quel modo? Si stava domandando la fanciulla, e con una vecchia signora, per giunta. Richard si piegò verso la mano di Charlotte e sussurro': - Servo vostro, signorina. Spero che stiate bene.- - Bene, grazie, milord - rispose Charlotte con le gote in fiamme. - E voi, miss Hundon, come vi sentite, questa mattina? - - Bene - replicò lei in fretta.
   
 
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