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Autore: Ridley Jones Stark    16/05/2021    0 recensioni
𝘐𝘳𝘭𝘢𝘯𝘥𝘢, 2019
La tranquilla vita di Vitani Blake viene sconvolta quando, dopo l'improvvisa scomparsa di sua nonna Helena è costretta a trasferirsi assieme alla sua famiglia nel paese natale di sua madre: Blackwood Hollow. Inizialmente la ragazzina non è felice del suo trasferimento, trova difficile convivere con i suoi zii e i suoi cugini, le manca la sua vecchia routine e -soprattutto- da quando si è trasferita nel paesino terribili incubi la tormentano.
Tuttavia stando a Blackwood Hollow Vitani viene a sapere che un oscuro segreto avvolge la sua famiglia e per uno sfortunato caso del destino sarà lei a doverlo risolvere.
𝘐𝘳𝘭𝘢𝘯𝘥𝘢, 1800
Endrell Morgerstern è il mago a cui è stato affidato il compito di proteggere il villaggio di Blackwood Hollow dalle perfide Ombre: Anime corrotte che danno la caccia ai viventi per mangiarne le carni e berne il sangue. Per fermarle Endrell e la Veggente Diadama devono scendere nelle profondità del Regno delle Anime e sconfiggere il Ladro di Anime: un mago malvagio che ha stabilito la sua dimora tra i morti.
Il viaggio che il mago e la Veggente dovranno affrontare sarà lungo e pieno di pericoli e il nemico con cui dovranno confrontarsi potrebbe rivelarsi troppo potente per essere sconfitto.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando Vitani e Alexa entrarono in casa la tensione era palpabile: Emily era seduta sul divano intenta a mangiarsi le unghie per il nervosismo, James era appoggiato alla parete, con la schiena rigida, le sopracciglia aggrottate e le braccia incrociate al petto, Scott misurava a grandi passi il salone con un’aria terribilmente seria, Jennifer era seduta in cucina e picchiettava le dita sulla superficie di legno del tavolo, infine la gatta Marielle era accucciata sulla poltrona  davanti al camino, dove di solito sedeva Helena.
Vedendo che Vi era tornata sana e salva tutti i presenti si rilassarono un po’, ma nonostante questo i volti dei tre adulti rimasero seri,
 
-Vitani, James, forse è meglio se vi sedete- affermò Scott indicando il divano con un cenno del capo,
 
i due ragazzini si accomodarono mentre Jennifer li raggiunse
 
-Bene- esordì la donna ravvivandosi la folta chioma bionda -crediamo sia arrivato il momento di rivelarvi la vera natura della nostra famiglia…-
 
-Come avrete notato da quando siamo arrivati qui avete assistito a molti eventi strani, che molto spesso vi hanno coinvolto personalmente… come gli incubi di Vi o le strane sensazioni di Emily e James…- proseguì Scott
 
-Quello che vogliamo dirvi è che quello che vi sta accadendo non è dovuto al lutto e allo stress, è dovuto a qualcosa che è sempre stata dentro di voi anche se è rimasta addormentata per molto tempo: la magia- concluse Alexa,
 
Jam e Emy si scambiarono un rapido sguardo prima di scoppiare in una fragorosa risata,
 
-È uno scherzo vero?- chiese James notando che nessun altro stava ridendo -insomma… la magia non esiste-
 
-Ti sbagli…- mormorò Vi stringendo a se il libro che le aveva dato Lyra -la magia esiste ed è molto più pericolosa di quanto credi…-
 
il ragazzo guardò la cugina allibito
 
-Fino a ieri sera non ci credevi nemmeno tu! Anzi, preferivi essere pazza piuttosto che pensare che la magia potesse essere una cosa anche lontanamente reale e ora vieni a dirmi che ci credi?! Cosa è cambiato in una giornata?- sbottò
 
Vitani sospirò, sapeva bene come si sentiva James, anche se non lo dava a vedere anche lei faticava ancora ad accettare tutto quello che aveva appreso quel giorno e una piccola parte di lei desiderava che si trattasse di un orribile sogno
 
-Non è cambiato nulla… ho solo capito che… che non esiste una spiegazione più logica di quella che ci hanno appena dato… anche se sembra assurda-
 
Jam si lasciò andare contro lo schienale del divano sospirando pesantemente mentre si massaggiava la radice del naso.
 
-Anche io e James siamo maghi?- domandò Emily che fino a quel momento era rimasta in silenzio
 
Jennifer e Alexa la guardarono sorpresa
 
-Crediamo di si… anche se non avete ancora manifestato i vostri poteri è davvero improbabile che voi siate nati senza magia-
 
-Bene-
 
-Avete altre domande?- chiese Scott
 
i tre ragazzi scossero la testa
 
-Bene…- mormorò Alexa -ragazzi forse dovreste andare a riposare… vi chiamiamo più tardi per la cena-
 
i tre cugini si alzarono senza dire una parola e si chiusero nelle loro stanze, per riflettere su le informazioni appena ricevute.
Vitani si stese esausta sul letto e osservò il quaderno che le aveva dato Lyra, all’apparenza era solo un vecchio libbraccio con la copertina consumata, le pagine ingiallite e le rifiniture in oro sporche,  probabilmente erano secoli che nessuno lo apriva e la ragazzina temeva che facendolo le pagine si sarebbero disintegrate sotto il suo tocco.
Vitani aprì delicatamente il quadernino, le pagine erano coperte da parole in inchiostro blu ormai sbiadite scritte in una lingua che lei non conosceva, la ragazzina sbuffò sfogliando rapidamente le pagine in cerca di qualcosa che le chiarisse le idee, ma non ebbe fortuna. Sospirando si voltò verso Loki che si era accucciato ai piedi del letto poco prima,
 
-Tu sai leggere cosa c’è scritto qui?- gli chiese scuotendolo appena
 
il gatto si voltò pigramente verso di lei
 
-Qui dove?- chiese assonnato
 
-Qui su questo stupido diario- affermò Vitani porgendogli il vecchio quaderno ancora aperto
 
Loki lo squadrò attentamente
 
-È molto rovinato, e in alcuni punti sembra illeggibile, ma si, riconosco la lingua-
 
-Davvero?! Che lingua è? La sai tradurre?- nel cuore della ragazzina si fece strada una nuova speranza
 
-Si tratta dell’Antica Lingua, è l’idioma delle creature magiche, ormai non lo parla più nessuno, ma gli incantesimi sono tutti scritti così… per quanto riguarda la traduzione, be’ non credo ci sia un modo per tradurre l’Antica Lingua in modo appropriato, ma se vuoi posso insegnarti a leggerla e chi lo sa, magari un giorno sarai abbastanza brava da capire quello che c’è scritto e potrai iniziare a provare qualche incantesimo-
 
-Possiamo partire da questo quaderno?-
 
-Dato che non abbiamo altro direi di sì-
 
Vitani accarezzò delicatamente la prima pagina del quaderno, l’inchiostro era sciolto, in molti punti la scrittura era illeggibile, ma in altri spiccavano alcune parole, la ragazzina si concentrò su quelle tentando di capirne il significato, ma più si sforzava più le sembrava di non capire.
 
-È difficile vero?- chiese improvvisamente Loki osservandola attentamente
 
-Molto… più vado avanti più mi sento stupida- mormorò Vi
 
-Per voi streghe è più difficile imparare l’Antica Lingua, ricordo che Ridley ci mise sei anni ad apprenderla-
 
-Sei mesi?!- Tani guardò il gatto disperata -Vuoi dire che per sei mesi oltre alla nuova scuola dovrò preoccuparmi di studiare una lingua morta solo per apprendere le basi della magia?!-
 
-Esattamente- le rispose Loki stiracchiandosi, -e dovrai anche studiare la storia della magia e delle creature magiche-
 
Vitani si strofinò il viso con le mani emettendo un lamento soffocato
 
-È assurdo… tutta questa situazione è assurda! Talmente assurda che non può essere reale…- borbottò
 
-Ma lo è-
 
-Forse… ma io ho bisogno di una spiegazione razionale-
 
-Potresti trovarla in questo vecchio diario- affermò il gatto pulendosi il muso con una zampa,
 
la ragazzina sospirò nuovamente tornando a guardare il quaderno
 
-Ok… proviamo…- mormorò.
 
💎
 
Il giorno seguente a scuola Vitani aveva l’aria distrutta e faticava a seguire le lezioni, Emily seduta accanto a lei cercava di mantenerla sveglia dandole leggere gomitate, mentre Helle al banco davanti a lei faceva del suo meglio per nasconderla agli occhi dei professori, mentre la ragazzina sfogliava concentrata il vecchio diario di Lyra.
 
-Io non ti capisco- le disse Emily quando suonò la campanella della terza ora -hai passato la notte su quel quaderno senza ottenere nessun risultato, e ora continui a perdere tempo invece di seguire lezioni che potrebbero davvero esserti utili…-
 
-Questo mi è utile Emily!- borbottò Vi chiudendo i libri per le prossime lezioni e preparandosi a lasciare l’aula
 
-In che modo?-
 
-Per fare chiarezza in tutta questa situazione assurda… mi sembra di impazzire e ho bisogno di risposte…- mormorò -tu come riesci a essere così tranquilla?-
-Non lo sono- ammise Emily seguendo la cugina -forse tendo a razionalizzare-
 
-Complimenti, ci stai riuscendo bene…- borbottò Vitani stiracchiandosi.
 
La ragazzina spostò pigramente lo sguardo sui ragazzi che camminavano attorno a lei domandandosi quanti di loro fossero a conoscenza dell’esistenza delle streghe e della magia, sicuramente tutti avevano sentito delle storie che giravano attorno a Blackwood Hollow dato che ogni anno erano costretti a presentare la ricerca per Miss Sheppard, ma quanti di loro erano coinvolti, quanti di loro erano maghi, streghe o… altro? Vi sospirò pesantemente abbassando lo sguardo, ancora faticava a credere fosse tutto reale, che non fosse impazzita ma che ogni sua visione o incubo erano veri, la tensione e la paura le attanagliavano lo stomaco, le veniva da piangere e avrebbe tanto desiderato tornare a New York e riprendersi la sua vita normale. Emily le picchiettò sulla spalla riscuotendola dai suoi pensieri,
 
-Sta arrivando un gruppo di gente strana che probabilmente vuole parlare con te- le disse indicando con un cenno del capo Steve, Daniel, Alice e Helle che avanzavano verso di loro
 
-Perché pensi che vogliono parlare con me?- chiese
 
-Ho come un’intuizione- mormorò Emy ravvivandosi i lunghi boccoli biondi,
 
intanto i quattro ragazzi si fermarono davanti alle due cugine e le squadrarono con aria seria
 
-L’aula sedici è vuota per un’ora- affermò Alice incrociando le braccia al petto -quindi 
andremo lì a parlare, adesso-
 
-Non se ne parla!- sbottò Emily puntando i piedi -ho biologia adesso- affermò
 
-È una cosa importante- replicò Alice con il tono fermò di chi non accetta repliche,
 
-È inutile protestare Emy- mormorò Vitani mettendole una mano sulla spalla.
 
I sei ragazzi si incamminarono verso l’aula sedici e mentre attraversavano il corridoio, vennero raggiunti da Laurel e Derek che scortavano James come due guardie carcerarie e nessuno di loro proferì parola per tutto il tragitto. Una volta nell’aula Alice si chiuse la porta alle spalle per assicurarsi di non essere interrotta da nessuno, poi prese posto alla cattedra e invitando gli altri a fare lo stesso con uno sguardo,
 
-Allora- esordì James quando tutti si furono accomodati guardandosi attorno -perché siamo qui?-
 
-Perché- rispose Alice pazientemente -Loki mi ha detto che adesso tutti e tre siete a conoscenza della verità e quindi avrete bisogno di qualcuno che vi insegni in fretta come difendervi-
 
-Difenderci da cosa?- chiese Emily con una nota di panico nella voce
 
-Dalle Ombre- rispose Helle -creature della notte che cacciano le Anime dei mortali per renderle parte del loro esercito e rafforzare i loro poteri- spiegò
 
ascoltando le parole della sua amica nella mente di Vitani balenò il ricordo di quell’orribile creatura che pochi giorni prima era apparsa nella sua stanza e le era saltata addosso per divorarla e che poi era scomparsa nella notte, dunque era un’Ombra, la ragazzina sospirò pesantemente massaggiandosi la fronte, in quei momenti le era difficile credere che fosse tutto reale,
 
-Aspetta Alice…- affermò Jam strappando Vi dai suoi pensieri -Loki era il gatto di Ridley-
 
-Si, esatto- rispose la ragazza rimanendo impassibile
 
-Ma hai detto che ti ha parlato…-
 
-Lo so-
 
-Ma i gatti non parlano-
 
-Forse non hanno mai parlato con te, ma ti assicuro che i gatti parlano-
 
James si lasciò cadere contro lo schienale della sedia
 
-Certo, perché no, noi siamo maghi e i gatti parlano…- borbottò incrociando le braccia al petto
 
-Mi dispiace che la cosa ti turbi James, ma è così e basta- disse Alice spazientita -ora tornando a noi… ci fermeremo ogni giorno dopo la scuola, per insegnarvi qualche incantesimo base di difesa-
 
-E nessuno di voi dovrà più girare da solo, le Ombre sono più aggressive con i maghi inesperti- aggiunse Daniel
 
-Va bene- mormorano in coro James ed Emily ancora sotto shock,
 
Vitani invece rimase impassibile, in quel momento voleva solo delle risposte, alle mille domande che le affollavano la mente ed era convinta che molte di esse le avrebbe trovate nel vecchio quaderno di Lyra, così lentamente lo appoggiò sul tavolo davanti a lei, vedendolo Helle e Steve sgranarono gli occhi,
 
-Dove lo hai preso?- chiese il ragazzino osservandolo
 
-Me lo ha dato un’Anima Bianca nella foresta- rispose la giovane -mi ha detto che qui troverò le risposte che cerco… ma non so leggere l’Antica Lingua e ho bisogno di aiuto per tradurlo-
 
-Molto bene- disse Alice prima che chiunque altro potesse proferire parola -questo pomeriggio sarà la prima cosa che affronteremo nel vostro addestramento- affermò mentre nella sala era calato il silenzio.
   
 
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