Anime & Manga > Captain Tsubasa
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Autore: Sanae77    17/05/2021    5 recensioni
Si fanno scelte nella vita che spesso coinvolgono gli altri.
Altre volte, senza esserne coscienti, sono le tue scelte a portare conseguenze.
Ma indipendentemente da ciò che scegliamo... il nostro destino è già scritto?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koshi Kanda, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly, Yukari Nishimoto/Evelyne Davidson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sanae farai tardi!” mamma da sotto mi incita a scendere. Non ha tutti i torti, prima guardo l’ora e poi lo specchio. Sono ancora in mutande e reggiseno, non che debba scegliere il vestito, la divisa scolastica è d’obbligo, ma fare la doccia è stato un supplizio perché il suo odore è svanito restando solo nella mia testa. Mi do dell’idiota da sola mentre sento il mio cervello percularmi subdolamente.
 
“Arrivooo!” e davvero infilo come un razzo l’uniforme scendendo di corsa, mamma nel corridoio mi porge uno snack al volo ed esco come un tornado. Fuori dal cancello, sulla strada, Tsubasa mi fa segno con l’indice indicando l’orologio al polso. Voltandomi vedo mia madre sulla porta che sorride compiaciuta. Torno a guardare il capitano mentre mastico il cibo. Ho fame visto che sono praticamente a digiuno dopo ieri sera.
 
Certo, come prima volta che ci vediamo dopo che… devo proprio avere un bell’aspetto. Ingoio il boccone e afferro la mano che lui mi porge, dopo un buongiorno a denti stretti corriamo letteralmente verso la scuola. Sarebbe più onesto dire che lui mi sta trainando, non riesco a stare al suo passo ovviamente.
 
Arriviamo al cancello dell’edificio trafelati e anche accaldati, sicuramente sorridenti. Sentiamo la campana suonare e una volta raggiunta la sommità della gradinata ci fissiamo un attimo prima che il capitano si avvicini, mi baci sulla bocca e scappi verso la sua aula dopo avermi gridato: “ci vediamo per il pranzo”.
 
Resto un attimo stordita mentre il fiume di studenti in corsa si riversa nelle aule. Con la punta delle dita sfioro le labbra e sento nuovamente il suo odore. Sicura che il bacio in mezzo a tutti non sia passato inosservato faccio spallucce ed entro in aula. Nascondere una cosa ormai scontata non ha davvero alcun senso.
 
Yukari mi guarda preoccupata, le mostro un pollice verso l’alto per rassicurarla. Il professore sta sistemando i libri sulla cattedra, quindi sono arrivata in classe per un soffio, se non fosse stato per Tsubasa avrei preso una nota.
 
Appena mi siedo Yukari mi scrive delle domande sul foglietto che teniamo per comunicare senza parlare.
 
Tutto ok?
Alla grande
Come mai hai fatto così tardi?
… ero con Tsubasa poi ti racconto.
Uhhhh siamo già alle prime uscite?

 
Prima di rispondere sollevo un sopracciglio per farla soffrire, so’ quanto adora i pettegolezzi.
Infatti m’incalza con lo sguardo indicando il foglio.
 
Siamo ben oltre le prime uscite.
\O/

 
Il disegno della faccina sconvolta mi fa ridere troppo forte.
“Signorina Nakazawa vuole rendere partecipi anche noi della sua ilarità mattutina?”
Incasso il collo nelle spalle accusando il colpo.
“Scusi professore sono mortificata.”
“Visto che è così rilassata questa mattina sono sicuro di poter contare su un’interrogazione eccellente vero? Prego, si accomodi vicino alla cattedra.”
 
Il solito stronzo!
Mentre mi alzo per l’interrogazione trovo difficile non concordare con la mia coscienza.
 
 
Sospiro di sollievo quando afferro il cestino del pranzo e finalmente esco da quest’aula maledetta. L’interrogazione non è andata benissimo, come mi capita spesso ultimamente ero troppo confusa e frastornata da quanto accaduto con Ozora e Koshi, quindi la testa vagava tra formule, nozioni, litigate e suoi baci. Baci che mi tornano in mente senza preavviso facendomi rabbrividire e colorare le guance. Tanto che il professore un paio di volte mi ha pure chiesto se stessi bene. Sto benissimo, e ora che so di vederlo per pranzo sto anche meglio.
 
Yukari non mi sta mollando un attimo mentre tento un breve riassunto, senza troppi dettagli, di quanto accaduto ieri sera.
 
“Quindi state insieme?”
Sbotto a ridere perché non lo so. “Sai che non ne abbiamo parlato!”
“Eravate molto impegnati eh…” insinua torturandomi un fianco con il gomito.
“Abbastanza.” Confesso, se non lo faccio con lei con chi dovrei altrimenti?
“Toglimi una curiosità… è meglio il pugile o il calciatore?”
“Yukari!” l’ammonisco arrossendo.
“Quanto la fai lunga era per fare una statistica, insomma sono sempre in tempo per cambiare no?”
 
So che sta scherzando, ma mi blocco e l’attiro per un braccio in un angoletto del corridoio prima di uscire in giardino.
 
“Yukari, non te lo so spiegare ma… trova qualcuno con cui fai l’amore, perché è tutta un'altra alchimia.”
La mia amica si fa improvvisamente seria poi adagia una mano sulla mia guancia per farmi una carezza: “Si vede Sanae, sei raggiante e… bellissima.”
 
L’abbraccio con le lacrime agli occhi. Difficilmente la folle della mia migliore amica ha questi slanci di serietà, vanno colti al volo.
 
Infatti dura poco: “Ora basta smancerie, dobbiamo raggiungere gli altri o ci daranno per disperse.”
Le afferro un polso prima che scappi: “Devo dirti un'altra cosa, ma giurami che starai zitta.”
Yukari incrocia le dita vicino alle labbra e le bacia per suggellare il patto.
“Sarò una tomba!”
“Per il capitano era la prima volta.” Sputo fuori bisbigliando il tutto nel suo orecchio.
La mia amica sgrana gli occhi incredula.
“Ma come? Il Brasile, le brasiliane… zero assoluto?”
“Zero assoluto.” Rispondo convinta.
Lei mi afferra le mani e se le porta al petto: “Sanae ma non ti rendi conto di quanto è romantico tutto questo? Ha aspettato solo te, te l’ho detto che quello ha sempre un piano no?” mi fa l’occhiolino di chi la sa lunga e ha azzeccato ogni previsione fatta.
“Mi ha lasciato senza parole, non sapevo che dire ero così…”
“Lusingata?”
“Sì, lusingata, ma anche dispiaciuta, forse mi sarebbe interessato provare quest’esperienza insieme… non so.”
“Ah, ma anche no! Figuriamoci, due imbranati cronici che si trovano per la prima volta, non oso immaginare il disastro.” Ride ora a pieni polmoni mentre continua a sfottermi.
“Ah, ma grazie per la fiducia.” Controbatto inclinando la testa perplessa, ma divertita.
“Ma vuoi mettere che gli hai fatto da nave scuola?”
“Yukari!” esclamo sconvolta e inseguendola dopo che è fuggita verso gli altri; e non ce la faccio neppure a starle dietro perché la ridarella mi sta togliendo le forze.
 
Che amica idiota che mi sono ritrovata.
Però l’idea della nave scuola non l’ha mica butta di fuori eh!
“Non mettertici anche tu.” Borbotto alla mia mente.
 
 
 
Arriviamo a passo sostenuto alla panchina dove i nostri amici ci stanno aspettando. Quando mi trovo di fronte al capitano non so come comportarmi, ma è lui che mi toglie dall’impiccio invitandomi a sedermi al suo fianco. Appena vicini mi bacia con se fossimo una vecchia coppia; e forse lo siamo.
Ovviamente i vari apprezzamenti da parte di Ryo e le prese in giro di Izawa non mancano. Tsubasa ride felice, mentre mi stringe a sé, non lo avevo mai visto così radioso. Mi lascio coccolare da questo abbraccio senza preoccuparmi degli scherni, dopotutto è il capitano e non infieriranno più di tanto. Le regole sul rispetto valgono tacitamente anche fuori dal campo. Infatti, come pensavo, passano solo pochi minuti e tutto si attenua naturalmente.
 
Ed è proprio in questo momento di relax totale che subentra qualcosa si profondamente stonato.
 
“Quindi le mie insinuazioni trovano un concreto fondamento!” la voce di Kanda mi colpisce da dietro. Anche se più grande di noi i plessi scolastici condividono lo stesso spazio verde. Rabbrividisco tra le braccia del capitano che percepisce subito la mia tensione. A lenti passi il mio ex viene di fronte a me, decido di alzarmi e affrontarlo, non ho nulla da nascondere.
“Ti ho già spiegato Koshi, per favore evitiamo scenate.”
“Mi hai detto che eri confusa, non che te la facevi già con un altro.”
“Sei stato il primo a dirmi che t’interessava un'altra quindi: che vuoi adesso? Mh?” questa sensazione di rabbia misto a fallimento mi fa schifare di me stessa. Come diavolo ho fatto a starci insieme?
Tsubasa è ancora seduto sulla panchina i gomiti sulle ginocchia e le mani intrecciate pronto ad intervenire.
“Kanda, perché non la lasci in pace?” e agisce ora che è al mio fianco dopo essersi alzato.
“Cosa credi? Di tornare dopo tanti anni e poter fare i tuoi porci comodi?”
“Io non credo niente, so solo che vi siete lasciati, rispetta la sua scelta.”
“Se tu non fossi tornato a ronzarle intorno noi staremo ancora insieme, non sono scemo, che credi Ozora?”
“Hai accettato di stare con una ragazza quando sapevi che le piaceva un altro, conoscevi il rischio, e ora il rischio è tornato che ti piaccia o no… e non ha neppure intenzione di andarsene senza di lei. Quindi prosegui per la tua strada che non è più la sua.”
 
Resto sbalordita dalle parole ferme e decise di Tsubasa. Koshi è furioso lo vedo da come stringe i pugni, conosco bene quell’espressione, ma siamo a scuola e spero che non tenti gesti inconsueti. Cambia espressione improvvisamente mentre ripone le mani nelle tasche della divisa. Tiro un respiro di sollievo prima che parli.
 
“Effettivamente hai ragione, sapevo che prima o poi saresti tornato, che dirti… me la sono spassata per quasi tre anni; te l’ho tenuta calda Ozora.” Il tono allusivo e viscido mi fa perdere il controllo.
 
Meschino, farabutto, perdente del cazzo!
 
La mia mente è partita per la tangente, la soprannominerò Anego; è giusto che a questo punto abbia un nome il mio alter-ego. Sollevo la mano contro la mia volontà e gli mollo una cinquina in pieno volto stampandogli cinque dita sulla gota destra.
 
“Bastardo!” gli grido dietro. Mentre tutto si svolge con il tasto premuto in avanti che va a mille. 
“Brutta tro-” Koshi toglie la mano dalla tasca e fa per rendermi lo schiaffo, Tsubasa gli blocca il polso afferrandolo stretto mentre vedo arrivare Ryo e Mamoru che si mettono nel mezzo a noi.
 
È Yukari che adesso perde la pazienza, con i pugni tesi e le braccia distese lungo il corpo inizia a inveire contro Kanda: “Sei un farabutto Koshi, dopo che l’hai ingannata con la finta aggressione. Ora finalmente posso dirlo, ti avevo creduto in tutto questo tempo, che veramente tu fossi innamorato di lei e invece… Mi fai schifo!” Conclude.
 
Con poca grazia i ragazzi invitano il pugile ad andarsene prima che arrivino i professori e facciano un rapporto a tutti.
 
“Cosa!” esclamo rivolta alla mia amica. Sono sconvolta… era tutta una messa in scena quindi? Per farmi avvicinare a lui?
Yukari si avvicina prendendomi le mani: “Scusami Sanae, perdonami è da qualche tempo che so di questa cosa e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, perdonami.”
“Per- perché non me lo hai detto prima?” sono così delusa da lei in questo momento.
“Perché non volevo che la tua scelta di lasciarlo fosse condizionata da questo fatto, non volevo che tu avessi rimpianti, ma che tu fossi convinta della scelta fatta per il futuro. Scusami davvero.”
 
Le lacrime nei suoi occhi mi fanno istantaneamente capire quanto sia sincera, quindi l’abbraccio immediatamente per farle capire che non ce l’ho con lei. Una volta chiarito il fatto ci guardiamo annuendo complici. Niente potrà mai scalfire la nostra amicizia.
 
“Ehi, tutto bene?” il capitano mi prende per le spalle e dopo mi attira a sé abbracciandomi stretta.
Spreco sulla sua uniforme giusto due lacrime di nervoso prima di borbottare qualche imprecazione rivolta al mio ex.
 
“Sto bene.” Rispondo ricomponendomi e staccandomi da lui. Kumi e Yukari adesso mi hanno circondata mentre sento passare le loro mani sulla mia schiena in segno di conforto.
Ryo è appoggiato al capitano che mi sta guardando, dopo si stropiccia il naso e sorride.
“Tsubasa vuoi un consiglio? Meglio non farla incazzare la nostra manager. Visto che cinquina ha rifilato al pugile?”
Ed è con questa frase allegra di Ishizaki che il gruppo torna a sorridere dopo le tensioni accumulate.




 
 
 
Siamo in giardino e la sto aspettando al varco, vedo i ragazzi alla solita panchina mentre le ragazze ancora non sono arrivate, poi la scorgo, sta parlando con Yukari. È felice la vedo, dal passo che ha e dal sorriso radioso.
Raggiunge il gruppo e nel momento in cui si trova di fronte a Ozora ha un momento d'incertezza, non sa come comportarsi lo capisco da quell'attimo di stallo tra i due.
Ed è da come si guardano che capisco tutto, che capisco di averla persa per sempre e che forse mia non lo è mai stata.
Me lo aveva detto, ma io ho creduto che in questo periodo potesse dimenticarlo.
Così non è stato, è evidente, solo un cieco e innamorato come me poteva non accorgersene.
Sono livido dalla rabbia e dalla gelosia e comunque devo togliermi qualche sassolino dalla scarpa, servirà a poco, ma sicuro aiuterà a sfogare quello che ho dentro, che sa tanto di fallimento.
Non ero mai stato così a lungo con una ragazza.
 
 
Quando arrivo vicino sono tutti presi a prendere in giro la nuova e sfavillante coppietta.
Non mi faccio certo intimorire e sputo fuori tutto il veleno che ha preso il posto dell'amore dentro al mio cuore.
 
“Quindi le mie insinuazioni trovano un concreto fondamento!” 
Sanae rabbrividisce prima di alzarsi per fronteggiarmi. Lo vedo che cerca di mantenere la calma... una calma apparente la sua.
“Ti ho già spiegato Koshi, per favore evitiamo scenate.”
“Mi hai detto che eri confusa, non che te la facevi già con un altro.”
“Sei stato il primo a dirmi che t’interessava un'altra quindi: che vuoi adesso? Mh?” 
Vero, ha ragione, era un misero tentativo di farla ingelosire e invece ho ottenuto l'effetto contrario... si è sentita libera di andare tra le braccia di Ozora senza tanti ripensamenti.
 
Braccia che ora si muovono e raggiungono il suo fianco. Tsubasa è vicino a lei sentendosi in diritto anche di intervenire.
 
“Kanda, perché non la lasci in pace?” 
 
Parte così il nostro scambio di opinioni sulla relazione tra me e Sanae. Ovviamente mi sta rinfacciando il fatto che sapevo benissimo che lei era presa da lui.
Il mio avversario mi stupisce con questa frase.
 
“Hai accettato di stare con una ragazza quando sapevi che le piaceva un altro, conoscevi il rischio, e ora il rischio è tornato che ti piaccia o no… e non ha neppure intenzione di andarsene senza di lei. Quindi prosegui per la tua strada che non è più la sua.”
 
La decisione nella sua voce mi fa ribollire il sangue di collera. Stringo i pugni lungo le gambe dalla rabbia, mi verrebbe voglia di tirargli un pugno su quel bel faccino del cazzo!
Ma credo che la questione possa essere toccata anche da un altro punto di vista, dopotutto per Sanae sono stato il primo ragazzo e sono certo che questo al signorino possa pesare un bel po'.
In questo periodo ce la siamo spassata alla grande, e so perfettamente di essere stronzo, ma un ragazzo ferito sulla fine di una relazione spesso mostra il suo lato peggiore.
Certo non posso implorare chi non mi ama, ma posso ferirla e lo farò.
Così ripongo le mani nelle tasche della divisa e parlo nel tono più spregevole possibile.
 
“Effettivamente hai ragione, sapevo che prima o poi saresti tornato, che dirti… me la sono spassata per quasi tre anni; te l’ho tenuta calda Ozora.” 
 
Sanae è una molla, non perde tempo e prima che possa anche togliere le mani dalle tasche sento le cinque dita stampate sulla mia gota destra.
 
“Bastardo!” mi grida con gli occhi furibondi di rabbia.
 
Ribatto con un: “Brutta tro-” ma non finisco e mentre quasi involontariamente vorrei renderle questo schiaffo per riportarla alla realtà per svegliarci tutti da questo incubo, il capitano mi blocca il polso prima che possa anche solo sfiorarla.
 
È un attimo perché tutti gli amici si frappongono tra noi e mi allontanino in malo modo.
Vedo la testa di Yukari spuntare da dietro le spalle di Ryo... sicuramente anche lei dovrà dire la sua e sputtanare il tutto fino in fondo.
 
“Sei un farabutto Koshi, dopo che l’hai ingannata con la finta aggressione. Ora finalmente posso dirlo, ti avevo creduto in tutto questo tempo, che veramente tu fossi innamorato di lei e invece… Mi fai schifo!”
 
Ed ecco che se avevo 0 possibilità di riconquistarla ora possono scendere a -100000000.
 
Sanae è sconvolta, non crede alle sue orecchie e ovviamente non posso che biasimarla, vista così è veramente una situazione penosa. Volevo dirle che davvero mi ero innamorato di lei ma ora è del tutto inutile.
 
Li lascio fare, non ho certo voglia di una rissa in pieno giorno e nel cortile della scuola.
 
 
Ho sbagliato tutto, ho iniziato per gioco, per scommessa, poi con l'inganno... se forse le avessi confessato tutto subito e fossi ripartito da zero magari adesso non l'avrei persa. Anche se dubito che con il ritorno di Ozora io potessi avere una qualche possibilità, dopotutto mi ha lasciato prima di sapere tutto questo; figuriamoci se lo avesse scoperto prima.
 
 
Questo dovrà servirmi da lezione per il futuro. Mai iniziare una relazione ingannando qualcuno.





Angolino dell'autrice
Perdonatemi per questa attesa, ma ho i muratori in casa e vi lascio immaginare il disastro che si stanno lasciando dietro... ho vernice e calcinacci sparsi ovunque...
Scusate ancora...
Il prossimo comuque sarà l'ultimo capitolo.
Poi arriverò con una nuova storia che devo finire di scrivere, spero ci rivedremo presto.
Sanae77

 
   
 
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