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Autore: kaggy8    19/05/2021    0 recensioni
ATTENZIONE!!! Questa storia è ambientata molto avanti nel manga, si colloca dopo gli avvenimenti descritti tra i capitoli 278-283 e avrà accenni anche a personaggi dei capitoli successivi.
Inginocchiata di fronte al tavolo del salotto dell’immensa casa di Ren, Kyoko era ancora in pieno stato confusionale. Continuava a chiedersi come avesse fatto a cacciarsi in una simile situazione e come si sarebbe dovuta comportare ora. Nella sua testa si stavano creando un milione di scenari, uno più inverosimile dell’altro, ma tutti a loro modo spaventosi o “pericolosi”. Istintivamente appoggiò i gomiti sul tavolo e si mise le mani nei capelli; mordendosi un labbro si maledisse mentalmente per non aver mantenuto il controllo sui suoi sentimenti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoko Mogami, Ren Tsuruga
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 2
 
Inginocchiata di fronte al tavolo del salotto dell’immensa casa di Ren, Kyoko era ancora in pieno stato confusionale. Continuava a chiedersi come avesse fatto a cacciarsi in una simile situazione e come si sarebbe dovuta comportare ora. Nella sua testa si stavano creando un milione di scenari, uno più inverosimile dell’altro, ma tutti a loro modo spaventosi o “pericolosi”. Istintivamente appoggiò i gomiti sul tavolo e si mise le mani nei capelli; mordendosi un labbro si maledisse mentalmente per non aver mantenuto il controllo sui suoi sentimenti. Era sollevata di essere riuscita finalmente a placare la rabbia di Ren, ma era in totale imbarazzo per le parole pronunciate poco prima e per il modo in cui lo aveva fatto. Che reazione avrebbe dovuto aspettarsi ora da quell’uomo così imprevedibile? Perché voleva scusarsi ancora, ma soprattutto come voleva farlo? Cosa le avrebbe detto ora che erano effettivamente soli?

Queste erano solo alcune delle domande che affollavano la sua mente e alle quale non sapeva darsi una risposta soddisfacente. La sua parte razionale le suggeriva di mantenere la calma, avevano già parlato della loro relazione qualche tempo prima, quando Ren istintivamente le aveva chiesto se poteva considerarsi il suo ragazzo; tuttavia la sua parte più spontanea e romantica percepiva che le parole pronunciate in quella maledetta macchina avrebbero potuto rimescolare nuovamente le carte in tavola. La testa le scoppiava e a tutti questi pensieri si aggiungeva il fatto che anche Yashiro avesse assistito alla sua confessione. Anche se il manager aveva dimostrato tatto ed una grandissima professionalità, Kyoko aveva intuito che quel risvolto inatteso, in qualche modo non solo lo divertiva ma addirittura lo rendeva felice. Nella sua mente era ancora impresso il sorriso complice che Yashiro le aveva fatto appena scesa dalla macchina e che, unito alle parole di incoraggiamento pronunciate prima salutarla, l’avevano messa definitivamente al tappeto. Si era sentita nuovamente esposta, smascherata anche da lui, esattamente come quando i suoi sentimenti erano stati scoperti e portati alla luce dal presidente Lory durante l’interpretazione dei fratelli Hell.

Un lungo sospiro uscì dalle labbra di Kyoko “come mi devo comportare ora?” si chiese aumentando sempre più la presa sui suoi poveri capelli. “L’ho anche chiamato stupido… come ho potuto? Come farò a guardarlo ancora in faccia?” continuò sottovoce.
“Effettivamente per quello dovresti scusarti… sei stata poco carina a chiamare così un tuo senpai non trovi, Mogami-san?”

Kyoko sollevò la testa di scatto e si rese conto che Ren la stava fissando da dietro il divano. Completamente assorta nei suoi pensieri, non si era minimamente resa conto che il ragazzo l’avesse raggiunta in salotto e si fosse fermato a guardarla in silenzio. I suoi gomiti scivolarono dal tavolo come se fossero fatti di burro e nonostante riuscì ad aggrapparsi appena in tempo, non poté evitare di sbattere leggermente la testa su di esso. Si ritirò su di scatto massaggiandosi la fronte, completamente rossa in viso per l’imbarazzo; tuttavia nel momento in cui incrociò lo sguardo di Ren, biascicò qualcosa di incomprensibile e si mise a fissare un punto imprecisato del pavimento.

“Mi… mi dispiace Tsuruga-san…” riuscì alla fine a dire con tono sommesso “sono davvero desolata per la mia insolenza…”
“Pff… Pffheh” una specie di sbuffo soffocato uscì dalla bocca di Ren portando Kyoko a rialzare lo sguardo su di lui; vide il ragazzo coprirsi subito la bocca con la mano, ma nonostante i suoi sforzi Ren scoppio definitivamente in una sonora risata. La scena buffissima a cui aveva appena assistito unito allo sguardo imbronciato dipinto sulla faccia di Kyoko, gli diedero il colpo di grazia.
“Ahahahahah, Ahahahahah… perdonami Mogami-san… stavo solo scherzando, non sentirti mortificata!” riuscì ad articolare Ren tra una risata e l’altra.

Kyoko, ghiacciata sul posto e con la bocca spalancata, si rese conto che il ragazzo la stava solamente prendendo in giro. “Tsu.. Tsu.. Tsuruga-san, non è per niente carino ridere in questa maniera!” replicò lei incrociando le braccia al petto “Non è giusto! Io… mi sono sentita sprofondare dalla vergogna mentre tu ti stavi solo prendendo gioco di me” buttò fuori tutto d’un fiato la povera ragazza, che ormai non sapeva più cosa aspettarsi. Dovette riconoscere però, che quella risata improvvisa era servita ad alleggerire la tensione che inevitabilmente alleggiava ancora tra loro da quando erano scesi dalla macchina. Era riuscita per un attimo a cacciare via tutti i suoi pensieri e senza accorgersene scoppiò anche lei in una risata liberatoria.
Ren, tranquillizzato nel sentire le risa della ragazza, le si avvicinò piano ed inginocchiatosi di fronte a lei, sfiorò delicatamente la sua fronte sulla quale si poteva ancora intravedere un piccolo segno rosso.

“Davvero, perdonami stavo solo giocando non volevo prenderti in giro.” “Ti fa male?” le chiese gentilmente dopo un piccolo momento di silenzio. Kyoko si irrigidì per un istante ma nel sentire il suo tocco gentile prese coraggio e gli sfiorò la mano, fermando quelle piacevoli carezze “Sto bene grazie, non è niente...”
Il silenzio era calato nuovamente nella stanza, i due ragazzi immobili si fissavano senza sapere bene cosa dire o fare. Ad entrambi sembrava di essere nuovamente in quell’ascensore, accovacciati sul pavimento, con la mano di Kyoko chiusa su quella di Ren, in un mondo tutto loro. Fu proprio Ren però ad interrompere quel momento così intimo, non era sua intenzione allontanarsi da Kyoko ma aveva un peso nel cuore e doveva liberarsene. Provava molta vergogna verso sé stesso per aver lasciato che la sua gelosia prendesse nuovamente il sopravvento e sentiva di doversi davvero scusare con quella ragazza. A malincuore lasciò andare la sua mano, si alzò lentamente e senza ripensamenti cominciò a parlare.

“Sono davvero dispiaciuto Mogami-san… dico sul serio, non volevo ferirti nuovamente con le mie parole… non volevo deluderti ancora, non era mia intenzione riaprire ferite passate o rievocare ricordi dolorosi. Non ho saputo controllare la mia gelosia, sono pessimo… perdo completamente il controllo quando si tratta di te e perdo senza ritegno la battaglia interiore che porto avanti ogni giorno della mia vita.”

Kyoko poteva leggere negli occhi di Ren tutta la disperazione e la tristezza che stava provando in quel momento. Non voleva che lui si sentisse così, non era giusto; desiderava solo avere il coraggio di alzarsi e abbracciarlo ma non riuscì proprio a trovare la forza di farlo, persa in quello sguardo pieno di dolore. Sentiva dentro di sé, che lui aveva ancora qualcosa da dirle e decise che non avrebbe mai sprecato uno dei rari momenti in cui lui le apriva volontariamente il suo cuore.
Il ragazzo strinse con forza i pugni e continuò “c’è questo lato del mio carattere che odio profondamente, non voglio più ferirti ma so che probabilmente ricapiterà ed il solo pensiero mi fa ribollire il sangue dalla rabbia”. “Rabbia,” ripeté con ancora più forza “gelosia, desiderio di possesso… odio questi aspetti di me e detesto che sia proprio tu a vederli e provarli sulla tua pelle… sono spregevole ed anche egoista perché so che una ragazza splendida come te, finirà comunque per perdonarmi e…”

Ren non riuscì a terminare la frase e si lasciò cadere stanco sul divano; i gomiti poggiati sulle ginocchia, la testa tra le mani e chiuse gli occhi sperando di poter ritrovare un momento di pace. Kyoko non aveva proferito parola, aveva continuato ad ascoltarlo senza lasciar trasparire nessun tipo di emozione e Ren faticava a comprendere quello che la ragazza stesse pensando di lui; il non sapere lo dilaniava dentro. Improvvisamente però, un caldo abbraccio lo avvolse e lo trascinò fuori dall’oscurità in un attimo. Ren istintivamente ricambiò l’abbraccio della ragazza e senza rifletterci troppo la strinse a sé sempre più forte, abbandonandosi completamente.
Kyoko si era mossa senza neanche rendersene conto, senza che ordinasse davvero al suo corpo di farlo; si era alzata d’istinto non appena aveva visto Ren crollare sul divano e con foga si era precipitata ad abbracciare il ragazzo, come se da quel contatto dipendesse la sua salvezza. Appena le braccia di Ren la circondarono con forza, capì di aver fatto la cosa giusta, capì che lei era quello di cui lui aveva bisogno in quel momento. Inginocchiata tra le sue gambe, lo strinse a sé ancora più forte e cominciò ad accarezzarlo dolcemente.

“Tsuruga-san va tutto bene stai tranquillo; io sto bene… l’oscurità di cui parli forse non posso capirla fino in fondo perché è qualcosa che è profondamente radicato dentro di te, qualcosa che al momento non sei pronto a lasciare che venga allo scoperto, ma ti assicuro che in parte la comprendo. Anche io ho provato le tue stesse sensazioni, anche io mi sono lasciata dominare e guidare da sentimenti negativi, come odio e vendetta… e l’ho fatto per ragioni sicuramente giuste ed importanti ma probabilmente meno profonde delle tue.”
Kyoko sciolse delicatamente l’abbraccio per poter guardare senza paura quell’uomo che sembrava avere un estremo bisogno di qualcuno che lo capisse; gli si avvicinò ancora di più e gli prese delicatamente il viso tra le mani.
“Non sono delusa da te, Tsuruga-san… non posso negare di essere rimasta ferita dalle tue parole di prima, sono proprio le cose che mi hai detto che mi hanno fatto scattare e riversare su di te tutta la frustrazione che stavo provando in quel momento. Come vedi e come già sai da molto tempo, non sono perfetta. Ho ancora dell’oscurità e dei sentimenti negativi in me che fatico a controllare… e credo di doverti anche io delle scuse e non solo per averti chiamato stupido” affermò senza vergona Kyoko.

Ren strinse le mani della ragazza, le spostò delicatamente dal suo viso e se le avvicinò alle labbra imprimendo un piccolo bacio su di esse “perché mai ti dovresti scusare con me?” sussurrò il ragazzo, continuando a lasciare piccoli baci sulle mani di Kyoko, facendola arrossire vistosamente.
“Perché penso di aver finalmente compreso il motivo della tua rabbia” Ren alzò di scatto il viso, fissandola confuso “non fraintendermi so che è nato tutto dalla gelosia, a quello ci ero già arrivata… quello che intendevo dire è che ho capito che c’è qualcosa di più profondo dietro alla tua reazione. Entrambi abbiamo degli obiettivi e delle sfide da affrontare e non possiamo permetterci di buttarci con anima e corpo in qualcosa che ci possa distrarre da essi però… vedi…” Kyoko era davvero imbarazzata, non sapeva come esprimersi al meglio senza apparire ai suoi occhi come una semplice ragazzina con una cotta adolescenziale.
“però?” la spronò Ren
“però… nonostante il nostro chiarimento nel tuo camerino e l’accordo di non pretendere grandi cambiamenti nella nostra relazione… anche se ufficialmente non abbiamo ancora iniziato ad uscire insieme… A prescindere da tutto questo… di fatto nel mio cuore tu HAI il diritto di considerarti il mio ragazzo. È come se inconsciamente io ti considerassi già così e stessimo prendendo solo del tempo per risolvere i nostri problemi personali”
Kyoko vide gli occhi di Ren spalancarsi per la sorpresa, ritornando a vivere di luce propria e questo le diede il coraggio di andare avanti nonostante l’imbarazzo crescente per le confessioni che gli stava facendo. Sentiva però di non potersi fermare perché il cuore di Ren era ancora in subbuglio.
“…e penso che per te sia lo stesso… quindi vedere un altro uomo prendersi delle confidenze nei miei confronti come è successo questo pomeriggio… beh è normale che ti abbia portato ad avere quelle reazioni. Io stessa mi sono sentita molto a disagio, probabilmente per lo stesso motivo, ma l’ho realizzato solo ora. Per questo mi devo scurare con te. Tu sei stato molto diretto e mi hai confessato i tuoi sentimenti a cuore aperto, io probabilmente per imbarazzo e paura non sono riuscita a farlo così chiaramente; ma il mio cuore, per quanto provi a nasconderlo, sa cosa prova per te e mai avrei pensato di poter essere ricambiata. Non so come potrò aiutarti a vincere le tue battaglie ma farò ogni cosa in mio potere per farlo e soprattutto ti starò sempre accanto perché sono davvero innamorata di te”
Ren non resistette oltre e tornò a stringere forte a sé quella ragazza che aveva fatto breccia nel suo cuore e sembrava capirlo più ogni altra persona al mondo.
“Perché?” non riuscì a trattenersi dal chiederle il ragazzo, continuando tuttavia a stringerla tra le sue braccia “Come fai ad amare una persona come me? Con tutti i difetti e le battaglie interiori che sto combattendo e che mi hanno portato a ferirti anche più di una volta? Non hai paura di quello che non conosci di me? Non ti spaventa tutto questo?”

Il ragazzo sentì Kyoko irrigidirsi di colpo tra le sue braccia e sorpreso da quella reazione, allentò leggermente la presa; la vide subito liberarsi dal suo abbraccio e fissarlo impassibile dritto negli occhi. Ren all’improvviso si sentì inquieto, temeva di aver parlato troppo, di aver detto qualcosa di sbagliato; aveva paura di averla agitata portandola a chiudersi di nuovo nei suoi confronti. Non riuscì più a sostenere il suo sguardo e si trovò a fissare le sue mani e ad aspettare di sentire parole che lo avrebbero intristito nuovamente. Kyoko si alzò da terra e lentamente andò a sedersi sul divano accanto a lui.

“Tsuruga-san” lo chiamò decisa la ragazza “Tsuruga-san…” ripeté subito dopo non avendo ottenuto nessuna risposta. “Per favore… Guardami!” il tono deciso ma allo stesso tempo dolce usato da Kyoko, convinsero Ren ad esaudire la sua richiesta. Il ragazzo si rese conto di non poter evitare di obbedire a quel richiamo così serio ma che sembrava anche così disperato. Tornò a fissare i suoi occhi ambrati e vi lesse amore e dolcezza, si stava nuovamente perdendo in essi quando la voce di Kyoko lo riportò alla realtà.

“Hai ragione… sicuramente ci sono cose, tante cose, che non conosco di te e che ancora non sei pronto a rivelarmi; probabilmente non sarei in grado neanche io di comprenderle al momento. A pensarci bene, non so neanche quale sia il tuo nome” Ren sgranò gli occhi e la guardò preoccupato “Non essere così sorpreso… sei stato tu a dirmi che Tsuruga Ren è un nome d’arte e non intendevo dire che ho bisogno di conoscere il tuo vero nome. Sto solo cercando di rispondere nel modo più sincero possibile alle tue preoccupazioni…” Kyoko si fermò un attimo, come se stesse cercando le parole più adatte per non agitarlo inutilmente, come se volesse proteggerlo da sé stesso. “Non mi importa cosa ancora non so di te” riprese infine dopo un interminabile minuto di silenzio nel quale Ren si sentì morire “l’unica cosa importante è quello che ho imparato a conoscere di te, quello che tu volontariamente o meno mi hai mostrato. Conosco il tuo lato dolce, incoraggiante e protettivo, come allo stesso tempo conosco il tuo saper essere freddo come il ghiaccio e distaccato quando qualcosa o qualcuno ti deludono. Ho imparato a conoscere l’amore profondo che hai per il tuo lavoro, la passione che ci metti e che hanno portato anche me ad innamorarmi della recitazione e a sperare di poter plasmare una nuova Kyoko. Conosco però anche la tua parte possessiva e gelosa. So che in te c’è un lato più oscuro e nascosto che ti porta a combattere continuamente per tenerlo a bada. So che puoi essere geloso e provare rabbia ma allo stesso tempo so che sai amare profondamente e che parte di questo amore è indirizzato a me. Io e te non siamo poi così diversi, molti dei sentimenti negativi che provi e di cui vorresti sbarazzarti, smuovono spesso la mia anima e ci combatto quotidianamente.”

Ren vide le guance di Kyoko colorarsi leggermente di rosso, come se avesse ricordato qualcosa di imbarazzante

“Desiderio di possesso… quanto ne ho provato nei tuoi confronti non ne hai idea; durante la nostra interpretazione dei fratelli Hell è stato uno dei sentimenti che più ha toccato e mosso il mio cuore… nonostante le difficoltà iniziali nel costruire il ruolo che mi era stato attribuito, via via che recitavamo, mi veniva quasi spontaneo interpretare Setsu. Capivo perfettamente come mostrare i sentimenti che lei provava verso suo fratello, perché quel desiderio di possesso, quella sensazione di appartenenza l’una all’altro era già radicata nel mio cuore verso di te. Era ben nascosta in me e ho fatto l’impossibile per non farla venire a galla più del necessario. Per professionalità, per amore della recitazione, per poterti aiutare in un momento che per te è stato particolarmente difficile. Mai avrei pensato di poter esprimere questo mio desiderio di possesso nella vita reale verso di te, Tsuruga-san e perciò mi ci sono attaccata e ci ho combattuto allo stesso tempo nel ruolo di Setsu”

Ad ogni parola pronunciata da Kyoko, il sentimento di smarrimento provato da Ren poco prima, si affievoliva ed il suo cuore riprendeva a battere; quella ragazza era davvero il suo porta fortuna, la persona capace di curare il suo cuore e non l’avrebbe lasciata andare per nulla al mondo.

“Mi chiedi come ho fatto ad innamorarmi di te? Mi sono innamorata di te perché ti conosco Tsuruga-san. Non voglio sembrare arrogante ma penso di essere una delle poche persone a conoscere parte del tuo vero carattere. Posso distinguere il tuo vero sorriso da quello di circostanza che usi solitamente, capisco quando qualcosa di turba e quando qualcosa ti rende felice, comprendo quando l’oscurità che temi tanto rischia di prendere il sopravvento. Io ti amo perché mi hai mostrato parte di te, con i tuoi pregi ed i tuoi difetti. Mi sono innamorata del vero Ren Tsuruga e non della facciata che hai costruito per tutto il resto del mondo” concluse Kyoko.
Ren si accorse che la ragazza era leggermente arrossita nel pronunciare le ultime frasi; quanto le era costato dirgli quelle cose? Non poté che sciogliersi di fronte a lei e regalarle uno dei suoi sorrisi più veri. Istintivamente poggiò la fronte contro la sua; quel contatto ravvicinato fece arrossire ancora di più la povera Kyoko, ma lui non le diede via di fuga. Le prese delicatamente il viso tra le mani e si avvicinò ancora di più puntando alle sue labbra. Bramava da sempre quelle labbra morbide ma non aveva mai avuto il coraggio di reclamarle come Ren per paura di ferirla o perderla. Solo in un’occasione aveva ceduto, ma lo aveva fatto impersonificando un’altra persona. Ora però, desiderava quelle labbra come Ren Tsuruga e sapeva di non potersi più trattenere a lungo. Non voleva tuttavia che passasse solo come un suo capriccio, voleva che anche Kyoko desiderasse quel bacio. A pochissimi millimetri da lei si fermò e sulle sue labbra sussurrò dolcemente:
“Desidero con tutto il cuore baciarti Mogami-san” a quelle parole la vide diventare davvero rossa, sembrava che dovesse iniziare a fumare da un momento all’altro e mentalmente sorrise per la sua innocenza “ma non voglio rubarti questo bacio, vorrei che anche tu lo desiderassi, vorrei che fosse speciale per entrambi… se non vuoi o non ti senti pronta capirò e userò tutte le mie forze per allontanarmi da te…”
Kyoko completamente frastornata non sapeva cosa rispondere, nella sua testa era completamente impazzita, non riusciva più a mantenere il controllo mentale sui suoi pensieri. Sapeva di non essere in grado di rispondere a voce ad una simile richiesta ma non aveva neanche idea di come comportarsi. Era la prima volta che si trovava seriamente in una situazione del genere. Il viso di Ren era appiccicato al suo, sentiva il respiro del ragazzo sulle sue labbra, percepiva il suo tocco gentile sulla sua guancia e si trovò a desiderare con tutta sé stessa quel bacio. Non riuscì a pensare più a nulla e seguì l’istinto; chiuse gli occhi e annullò la distanza tra di loro, posando un dolce e casto bacio sulle labbra di Ren per poi ritrarsi di scatto. Il ragazzo non resistette oltre, la tirò a sé e la baciò con tutta la sua anima. Cercò di essere il più delicato possibile, iniziando a regalarli piccoli baci ripetuti, ma la passione che lo travolgeva era enorme e si trovò a baciare con foga crescente quelle labbra che da tempo immemore lo avevano chiamato. Con delicatezza portò la ragazza a schiudere leggermente la bocca in modo da poter approfondire quel bacio tanto agognato e senza più indugi unì la sua lingua a quella della ragazza che tanto amava.
Si staccò da lei solo per riprendere fiato senza tuttavia lasciarle ancora il viso, non voleva che lei si allontanasse da lui, non ancora. Le guance di Kyoko erano di un rosso spropositato ed imbarazzata la ragazza abbassò momentaneamente lo sguardo. Ren sorrise e le diede un piccolo bacio sulla fronte.
“Grazie Mogami-san… Per tutto quello che mi hai detto, grazie davvero. Ti amo con tutto il cuore e ti chiedo già scusa da ora perché alcuni lati del mio carattere sono davvero difficili da tenere a bada... dovrai avere pazienza con me e soprattutto con la mia gelosia”

Kyoko, ancora un po' frastornata da quel bacio appassionato appena scambiato con quel ragazzo che milioni di donne desideravano, cercò di ricomporsi e con voce tremante, ma senza esitazione rispose:
“Anche tu dovrai essere paziente con me Tsuruga-san… Gelosia…” fece una breve pausa prima di continuare “conosco molto bene questo sentimento, è quello che detesto di più perché quando cresce nella mia anima, mi fa perdere completamente la testa, mi fa fare o pensare cose stupide e…” Kyoko non poté finire la frase perché Ren le mise deciso un dito sulle labbra.
“Shhh… Ti prego Mogami-san, non parlarmi di quello che provi o hai provato per Fuwa. Non in questo momento per favore” lo sguardo di Ren era quasi supplichevole; Kyoko spostò delicatamente il dito del ragazzo dalle sue labbra e riprese con fermezza quello che stava dicendo.
“non stavo parlando di… di lui, Tsuruga san… parlavo della profonda gelosia che ho provato nei tuoi confronti!”
Per l’ennesima volta quella sera, Ren fu  colto di sorpresa e si trovò a fissare basito la ragazza.
“Quando vestivo i panni di Setsu ad esempio, non sono riuscita a tenere del tutto a bada la mia gelosia verso quella… quella molesta ragazza criceto, come ti piaceva tanto chiamarla” Kyoko gli lanciò uno sguardo di rimprovero e bastò quello affinché Ren capisse immediatamente che la ragazza doveva aver provato una gelosia davvero profonda verso quella donna “ho lasciato che i miei sentimenti venissero a galla ed anche se sono riuscita fortunatamente ad imprimerli al meglio nel personaggio che stavo interpretando, non sono assolutamente fiera di essermi dimostrata così debole… per non parlare poi del momento in cui…” Kyoko si bloccò di colpo e arrossì vistosamente; Ren non riuscì a comprendere quella reazione finché lei non trovò il coraggio di continuare il discorso, incespicando però di tanto in tanto “…insomma del momento… di quando noi, cioè no io… ooooooohhhhh di quando TI HO DOVUTO LASCIARE IL SEGNO DI UN BACIO!” urlò imbarazzata.

Ren perse per un momento la sua compostezza e nel ricordare quei momenti si agitò subito; cercò di restare il più tranquillo possibile e per spezzare l’imbarazzo si trovò a porre una domanda stupida alla ragazza.
“Ma perché avresti provato gelosia in quel momento? Voglio dire era un momento intimo di Cain e Setsu stavano consolidando il loro rapporto; so di essere stato io il primo a perdere il controllo e ad uscire dal personaggio, ma la situazione era un po’ diversa in quel particolare momento…”
 Con la voce insicura, Kyoko gli rispose chiarendogli ogni dubbio “Ho provato una profonda gelosia nell’attimo in cui hai detto di volermi insegnare come si lasciasse il segno di un bacio”. Ren capì all’istante e per un attimo si sentì sciocco nell’aver chiesto una cosa così ovvia “ho pensato che tu, come Tsuruga-san avessi fatto la stessa cosa su altre donne e quando me lo hai ricordato nei panni di Cain, ti ho bloccato istintivamente… era una cosa che Setsu avrebbe fatto e perciò mi sono convinta che fosse per quel motivo che avessi agito così, ma sapevo nel mio cuore che era una bugia e che fossi io, come Kyoko, a non accettare la cosa. Ho provato gelosia anche per quel bacio che tu e Kana-san vi siete scambiati ed ho continuato a provarne fino a che non mi hai spiegato cosa fosse realmente successo con lei. Per non parlare di Morizumi-san, per la quale ho provato non solo gelosia ma anche rabbia perché ero convinta che tu fossi innamorato di lei… e lei non rispettava questo amore avendo una cotta per un altro”.

Kyoko tornò ad alzare lo sguardo su di lui “Come vedi la gelosia è un sentimento che conosco e comprendo molto bene”
Ren era ormai completamente rapito e sconvolto da tutto quello che la ragazza aveva avuto il coraggio di confidargli. L’aveva portata lì per potersi scusare sinceramente con lei, sentendosi in difetto e sbagliato, ma ancora una volta era stata lei ad aiutare lui. L’aveva risollevato ed era riuscita a toccargli l’anima con le sue parole così dannatamente schiette ma anche vere e dolci. Sollevò nuovamente la mano e riprese a sfiorarle il viso con dolcezza, come se lei fosse il più prezioso dei tesori.
“Sono davvero lusingato Mogami-san e ti confesso che sono anche dannatamente felice in questo momento.” dopo una breve pausa Ren continuò “Le tue parole mi hanno portato a pensare ad una cosa che ho fatto nei panni di Cain… Ricordi cosa ti ho detto quella notte? Ovviamente Cain ha pronunciato quelle parole ma era Ren ad essere emerso dall’oscurità e solo esclusivamente grazie a te. Quelle parole venivano dal mio cuore, era il mio cuore a parlare. Hai capito a cosa mi riferisco, vero? Ricordi ancora cosa ti ho detto Mogami-san?”
Kyoko arrossì e annui imbarazzata, la mano di Ren continuava ad accarezzarle la guancia ed il viso del ragazzo si fece nuovamente e pericolosamente vicino al suo.
“Ti ho detto: - non uscirò più fuori di me, comportandomi in un modo che ti deluda come è accaduto stanotte; fino a quando durerà questa mia vita, la vivrò come il me stesso che ti appartiene fintantoché ci sari tu a prenderti cura di me e a guardarmi per sempre* – il mio era un giuramento vero ma quella notte non ho potuto dimostrarti quanto serio fosse…”
Ren lentamente spostò la mano dal viso alla spalla della ragazza, per poi scendere delicatamente con un dito sulla sua clavicola “posso farlo oggi Mogami-san? Posso imprimere su di te questa mia promessa?”

Kyoko perse nuovamente il controllo di sé, la sua testa cominciò davvero a fumare questa volta ed iniziò a balbettare come se non ci fosse un domani. Si erano già scambiati un bacio ed anche molto passionale per le sue corde ma questo, questo era troppo. Era una cosa troppo intima per lei, non pensava di riuscire minimamente a mantenere il controllo a quel tipo di richiesta. Con i fratelli Hell, Kyoko sapeva di avere la scusa di star recitando e per questo si era obbligata a mantenere il controllo sulle sue emozioni, ma qui come avrebbe fatto? Era Ren che glielo stava chiedendo e lo stava facendo a casa sua, sul suo divano dopo confessioni importanti da parte di entrambi. Non era la stessa cosa, sapeva di non poter resistere a tanto. Nel pallone più totale, percepì Ren carezzarle dolcemente il viso e con la voce più dolce del mondo, lo sentì sussurrargli all’orecchio

“Stai tranquilla Mogami-san, non voglio farti nulla che tu non voglia… non è mia intenzione insegnarti niente, voglio solo dimostrarti il mio amore e che tu sappia che quello che ho detto è la verità. Vorrei imprimere la mia promessa su di te, affinché tu capisca che sono serio verso di te e che il mio cuore ed io siamo solo tuoi.”
La ragazza per l’ennesima volta quella sera, non riuscì più a pensare lucidamente ma si fidava di Tsuruga-san, era consapevole del fatto che lui l’avrebbe sempre rispettata; più di una volta le aveva detto che sapeva quanto lei fosse pura e che non l’avrebbe mai presa in giro su una cosa così importante. Tremante ma consapevole del permesso che stava per concedere al ragazzo, afferrò la sua mano e delicatamente la riportò nel punto in cui lui l’aveva sfiorata prima, poco sopra il suo cuore. Ren la fissò dritta negli occhi come se fosse ancora in cerca di una sua conferma e lì, vide imbarazzo ma tranquillità. Prendendo coraggio appoggiò la mano sulla spalla della ragazza, strinse il tessuto del vestito tra le sue mani e delicatamente ma con decisione abbassò leggermente la spallina lasciando scoperta inizialmente solo la spalla; abbassò ancora di più il tessuto per scoprire anche la clavicola e una piccola porzione di pelle sopra il suo cuore, facendo però molta attenzione ed un notevole sforzo per non scoprire più del necessario. Sfiorò delicatamente la parte scoperta e sentì Kyoko rabbrividire a quel contatto. Senza più indugi, poggiò le labbra sulla parte interessata e cominciò a succhiare la pelle morbida della ragazza, proprio come lei aveva fatto con lui ormai parecchio tempo prima. Kyoko non si era mai sentita così, imbarazzata, insicura ma anche amata e desiderata; erano sensazioni assolutamente nuove per lei. Il contatto delle labbra di Ren sulla sua pelle, la fece rabbrividire e impazzire allo stesso tempo. Ren continuò a succhiare nello stesso punto ancora e ancora, con forza e passione. Senza rendersene conto un piccolo gemito le scappò dalle labbra. Si tappò subito la bocca, imbarazzatissima e consapevole del fatto che sicuramente il ragazzo l’aveva sentita. Ren si staccò delicatamente da lei e appoggiandosi nuovamente contro la sua fronte, rimise il vestito al suo posto, coprendo immediatamente il segno lasciato sul corpo della ragazza per non imbarazzarla più di quanto già non fosse.

“La mia promessa è incisa su di te ora, il mio cuore è tuo e lo sarà per sempre” disse sottovoce il ragazzo.
I due si fissarono ancora dolcemente quando, all’improvviso, un guizzo negli occhi di Ren fece allarmare la ragazza. Il ragazzo si allontanò leggermente, portandosi una mano sotto il mento completamente immerso nei suoi pensieri. Sembrava stesse cercando di capire o ricordare qualcosa e sembrava davvero confuso.
“Tsuruga-san, tutto bene?” chiese titubante Kyoko
“Eh? Sì sì certo va tutto benissimo… mi stavo solo domando una cosa Mogami-san e non riesco a trovare una risposta… Vedi, poco fa hai detto che non sei stata più gelosa di me e Kana-san dopo che io ti ho spiegato la situazione. Il fatto è che sono più che sicuro di non averlo fatto. L’unica volta che ne abbiamo parlato mi hai detto di sapere un segreto su di lei e di non poter dirmi niente di più. Non ti ho mai parlato di Kana-san né tantomeno detto qualcosa che potesse placare la tua gelosia. C’è forse qualcosa che non so Mogami-san?”
Kyoko impallidì di colpo; presa dall’enfasi delle sue confessioni non si era accorta di aver fatto un simile errore ed ora non sapeva come uscirne. Si sentì spalle al muro, cercò velocemente una scusa che potesse soddisfare il ragazzo ma non le venne in mente assolutamente niente e Ren continuava ad incalzarla. Alla fine si riconobbe sconfitta e si preparò mentalmente a quello che doveva fare.
“In realtà… tu mi hai spiegato tutto Tsuruga-san, su di te e Kana-san, solo che non ne sei consapevole ecco…” confessò alla fine Kyoko abbassando la testa e non trovando più il coraggio di guardalo negli occhi.
“No, questo è impossibile; sono assolutamente sicuro di non averti detto niente. L’unica persona con cui mi sono confidato è stata…” Ren si bloccò all’istante realizzando tutto in una frazione di secondo. Guardò Kyoko che, ancora con la testa bassa e l’aura di un condannato a morte, aveva alzato una mano come per dichiararsi colpevole. Il ragazzo vide che Kyoko era imbarazzatissima e le sentì dire parole che proprio non si sarebbe mai aspettato di ascoltare in vita sua.
“Sì, è come pensi… Pollo-chan… sono io Tsuruga-san” confessò Kyoko abbassando sempre di più il tono della voce. La ragazza rimase immobile, pronta ed in attesa della sfuriata del ragazzo.
“Eh?!? Ch… CHE COOOOOOSAAAAAAAAAA?!?!?!?!”
L’urlo di Ren fu sentito probabilmente da tutto il palazzo, ma la reazione del ragazzo non fu quella che Kyoko si era aspettata. Ren più che arrabbiato era tremendamente in imbarazzo; dopo aver ripercorso mentalmente ed in pochissimi secondi tutte le discussioni avute con lei a sua insaputa, si sentì sprofondare dalla vergogna. Con una mano sulla bocca, ancora tremante per l’agitazione ed un alone nero che lo circondava, il ragazzo si avvicinò a Kyoko
“Così eri tu eh? E non hai mai pensato di dirmi niente, non è vero?!?! Penso che meriti proprio una bella punizione ora!” le disse Ren con la voce incrinata e lo sguardo allucinato.
“No, no, ti prego… non sapevo come dirtelo, devi credermi…” Kyoko iniziò a parlare a raffica “mi avevi confidato così tante cose che non sapevo come gestire la situazione. Sapevo che non era corretto carpire quelle confidenze così a tradimento ma la mia intenzione è sempre stata quella di aiutarti. No, forse al nostro primo incontro no, ma davvero…” Kyoko non poté finire la frase perché si trovò le labbra di Ren incollate con prepotenza alle sue. Dopo averla colta di sorpresa e baciata a tradimento, il ragazzo si sentì soddisfatto. Si staccò da lei e vide che la ragazza lo stava guardando completamente sconvolta. Alzandosi dal divano e con un fare da finto offeso, giustificò quel bacio a tradimento con una semplice frase
“Ben ti sta! Hai ricevuto la tua punizione!”
Vedendola ancora più in ansia ed agitata di prima però, non riuscì più a tenerle il broncio e le sorrise dolcemente. Kyoko, ancora sconvolta da tutto quello che era successo, si trovò a pensare realmente che non sarebbe sopravvissuta a quella giornata!



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*citazione dal capitolo 196 del manga


Ed eccomi qui con il secondo capitolo! Spero vi piaccia e ringrazio di cuore tutti coloro che vorranno leggerlo!
Alla prossima!!! :)
  
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