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Autore: Spensieratezza    23/05/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Attenzione, attenzione, dei pericolosi criminali sono stati avvistati dalle parti di Litthe minging e Little Hangleton, attenzione, chiunque li veda è pregato di segnalarli alla polizia.”

Sam e Dean si erano ripromessi, dopo che Dean era tornato Dean e non era più Nicholas, che avrebbero ripreso la caccia. Ne sentivano la mancanza e si sentivano di essere stati fermi troppo a lungo. In quel momento si stavano baciando al locale e non diedero alcun peso a quell’informazione.

Tuttavia, Sam notò un ragazzo incappucciato che sembrava fissarli. Si chiese se fosse uno sguardo di disgusto o altro. Si sentivano fortunati dal momento che non avevano incontrato nessun omofobo da quando stavano insieme, cosa che li aveva fatti sentire più liberi di scambiarsi affettuosità anche in pubblico. Purtroppo non c’era modo di capire quello sguardo, visto che gli occhi della persona erano nascosti, Sam decise tuttavia di non dire nulla a Dean per non turbarlo.

Erano lì per altro che baciarsi però, Bobby aveva segnalato la comparsa di alcuni eventi strani e di persone che si comportavano in modo strano, quindi era doveroso un sopralluogo, c’era la possibilità che si trattasse di demoni, indicati da Crowley che si era lamentato che alcuni suoi ragazzi erano usciti dal binario.

Successe tutto in fretta. Grida in strada e un ragazzo che stava scappando a velocità incredibile con in mano un manufatto strano, sembrava d’ORO.

Dean purtroppo era rimasto indietro perchè si era alzato per pagare il conto, invece Sam scattò subito e prese una bicicletta trovata in strada, chiedendo scusa e promettendo di restituirla al proprietario poco distante che chiacchierando con un amico si era trovato derubato della bici all'improvviso. Sam quindi cominciò il bizzarro inseguimento.
Il ragazzo arrivò a un vicolo cieco.

“Fermo dove sei, restituisci quello che hai rubato.”

Il ragazzo si girò lentamente e Sam inorridì nel vedere che era lo STESSO ragazzo che li spiava alla tavola calda ma rimase ancora più sorpreso di riconoscere il suo VOLTO.

“Vuoi arrestarmi per qualcosa che è mio, Sammy?”
Sam si accorse di tremare.
“Non può essere…”
Il ragazzo sorrise.

“Mentre valuti l’idea, io tolgo il disturbo.” E scavalcò il muro, in un modo che a Sam ricordò molto Zorro.
Sam si appoggiò al muro mentre Dean arrivava trafelato.
“Sei riuscito a prendere il ladro?”

“No, ma forse ho ritrovato qualcuno!
“Cosa?? Chi??”
“Dean, se ti dico PISCINA, chi ti viene in mente??”
 


*

“Sei sicuro che si trattasse di uno di loro?” chiedeva Dean mentre passeggiavano in strada, dopo aver restituito la bicicletta al signore, che volle sapere se il ladro era stato preso. Sam aveva farfugliato un imbarazzato "No, mi è sfuggito." sentendosi mortificato.
“Ne sono più che sicuro, Dean! Era ALAN, il più piccolo.”

“Quindi alla fine il lupo perde il pelo e non il vizio eh? Chi è galeotto una volta, è galeotto per sempre.”
“Dean, io non credo sia così.”

“Lo spero, Sam, perché noi li abbiamo aiutati a fuggire e se non fossero bravi ragazzi e noi abbiamo contribuito a lasciarli in libertà..”

“Ehi, li abbiamo incontrati, quello che ci hanno detto…che sono stati incastrati...”

“Ma le persone mentono, Sam! insomma, l’hai visto anche tu…è scappato rubando un artefatto, che altre prove abbiamo bisogno per capire che uno è colpevole?”
“Mmm..”

“Senti, DIMENTICHIAMO il tizio, sempre se si trattava di lui, cosa che non penso. Quei ragazzi sembravano molto uniti e lui era a quanto pare  da solo. Magari non era neanche lui! Questa è la nostra prima caccia da molto tempo, cerchiamo di prenderla con relax, ma non troppo. Non abbiamo tempo anche di preoccuparci dei semplici ladri.”

“D’accordo ma tu stammi vicino. Non mi piace non sapere in cosa stiamo indagando.”
Dean gli fece mettere la testa affettuosamente sul suo petto.

“Sempre. Ti ho già detto che ti amo oggi?”

"Almeno cinque volte credo."

"Perchè non vediamo fino a quante posso arrivare?"

Passarono accanto a una cabina telefonica che cominciò a suonare insistentemente, alla fine Sam rispose.
“No, non sono il signor Mingle, ma per trovarlo le consiglio un telefono cellulare.” Disse Sam, poi mise giù.
Dean lo riprese giocosamente, accusandolo di star diventando peggio di lui e dandogli una pacca sul sedere, mentre Sam che si sentiva gasato e come rinato da quando lui e Dean erano una coppia, non se la sentiva di dire che ultimamente grazie a lui si sentiva tornato ragazzino. Troppo imbarazzante!


Si stavano allontanando quando videro un omaccione cambiare colore, accorgendosi che qualcun altro aveva risposto al posto suo, Dean rise della cosa, mentre il tizio si precipitava, invano ad alzare la cornetta della cabina telefonica.

“Guarda cosa hai combinato. “ ma subito inorridirono nel vedere gli occhi di quell’uomo cambiare colore. Erano NERI.

“Cazzo, Sam, abbiamo trovato uno di quei figli di puttana.”

Lo aspettarono nel vicolo e cercarono di metterlo fuori gioco, ma ce n’erano altri due che li colpirono e stavano portando via Sam.

All’improvviso però arrivò un ragazzo sconosciuto che sembrò mettere fuori gioco i demoni anche se non si capì come fece.

Seppero solo che i demoni stavano crollando come preda di una specie di emicrania, ma Sam e Dean stavano bene.
Sam incrociò lo sguardo con quello del giovane che suonava una fisarmonica a bocca, - eccezionalmente a quanto pare nuovo oggetto di tortura per demoni - e spalancò la bocca.
Era ALAN.
Dean era stupefatto di riflesso.

All’improvviso si ritrovarono circondati da uno stuolo di demoni che stavano per circondarli.
Una macchina arrivò sgommando allo stesso momento e si aprì una portiera.

Alan sorrise verso di loro e andò a perdifiato verso la macchina.
Che state facendo?? No! tornate indietro…tornate…”

“Figli di puttana. Sam, ci stanno circondando. Tieniti pronto!”

Ma pochi secondi dopo arrivò la stessa macchina a tutta velocità che investì tutti e sei demoni che erano apparsi in un colpo solo.
Sam e Dean guardarono prima i demoni a terra e poi la macchina, sconvolti.

“Allora salite o no?” chiese Alan sorridendo, aprendo la portiera.
Sam e Dean rimasero a bocca aperta a notare tutta la banda della piscina.

C’era Steve il biondo alla guida, Bruce che li guardava con un braccio stravaccato sul finestrino, Alan era colui che aveva aperto loro la portiera e Matt aveva l’aria del tenebroso che si diverte quando le cose si facevano difficili.

“Dobbiamo farli fuori altrimenti..” disse Dean.
“Non c’è tempo! Sbrigatevi!” disse Steve.
Infatti ne stavano per arrivare altri.

“Ma porc…ma cos’è questa, la città dei demoni??” disse Dean, acchiappando Sam e correndo verso la macchina.
La macchina a quel punto sgommò a tutta velocità.
 





















Note dell'autrice: ciaooooo ragazzi!! Non ve l'aspettavate eh, che a ridosso del cap 65 tornassi a parlare dei ragazzi della piscina eh?? ahhaha ebbene sì! In realtà ho sempre saputo che vbe li avrei fatti tornare, ma non pensavo che ci avrebbero messo così tanto xd purtroppo i capitoli sono lievitati peggio di quanto avevo previsto xd vi dico subito che ovviamente come succede sempre, quello che doveva essere un capitolo stand alone, si trasformerà in un'altra miinitrama. Leggera, niente di che, che spero vi farà divertire!! Ps siete contenti che sono tornati? ahha

spero vi ricordiate chi sono questi due ma in alternativa, o anche solo per rinfrescarvi la memoria, vi riporto al capitolo 12 :))
   
 
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