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Autore: velvetmouth    29/08/2009    5 recensioni
Paul litiga con gli altri e sale sulla macchina partendo all'impazzata. Trova una giovane autostoppista e decide di farla salire... Ma non sa che sta per succedere qualcosa di straordinario...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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.Paul

Linda era appena uscita e io, o almeno quello che credevo essere il vero me, continuava a piangere.
Erano lacrime liberatorie, in un certo senso.
Cazzo, voglio dire...Non so neanche cosa sono e perchè il mio corpo è lì...
Sono forse la mia anima?
Cioè sono forse l'anima di Macca?
Eppure mi sembra di essere me, ma non lo sono perchè nessuno mi vede e mi sente.
E poi perchè dovrei essere lì, in coma...
Che bella situazione!
Gli altri 3 coglioni non facevano che peggiorare le cose, con voci lamentose e pianti ininterrotti.
E' strano sapere che loro non mi possono sentire, nè vedere...
E' strano non potergli parlare, sorridergli, fare le nostre solite cazzate.
Mi mancano...
Non pensavo di poter dire una cosa del genere.
I sentimentalismi...
Una cosa che pensavo di non provare mai e invece...
Guardo George.
Little Georgie, come lo chiamo io.
Si incazza di brutto quando glielo dico...
Che tra l'altro tra noi quattro è il più maturo, ma anche il più simpatico, lo so, non si direbbe...
E' timido e ci mette parecchio ad uscire dal guscio, con una persona, ma quando lo fa, è travolgente!
Piange anche lui.
Naturalmente!
Penso, facendo roteare gli occhi al cielo.
Ringo.
Ringo è un personaggio, niente da aggiungere.
Non saprei nemmeno come descriverlo.
Ringo è Ringo.
Sorrido mentre lo vedo nascondere le lacrime sotto al cappello.
Neanche lui ama farsi vedere troppo sentimentale, anche se sanno tutti che è un agnellino...
Pazzo, Ringo.
E poi, naturalmente c'è John.
L'inimitabile John.
Ci sono stati molti scontri fra noi, siamo entrambi  testardi e nelle nostre diversità siamo pericolosamente simili.
John è proprio matto.
Ma guardandolo adesso, lo vedo sotto una luce nuova, diversa.
John che piange...
L'ho visto solo due volte in vita mia.
Quando è morta sua mamma e adesso.
Significo molto per lui e, sinceramente...Non lo pensavo...
Poi, senza il minimo preavviso, vedo John avvicinarsi a me (cioè, a quello steso sul lettino, che poi sarei io lo stesso...)
Ok, mi vuole ammazzare, me lo sento...
Oltretutto non avrebbe nemmeno tutti i torti...
Mi dico mentre osservo la scena.
E invece no, il buon John mette un disco nel giradischi e inizia la musica.
Yesterday...
Non posso fare a meno di sorridere di fronte al bene che mi stanno dimostrando i ragazzi.
Cantano per me.
La mia canzone.
Mi verrebbe da andare lì, abbracciarli e...Fanculo i sentimentalismi!
Li abbraccerei e piangerei con loro...
Sono come fratelli per me...E me ne rendo conto solo adesso, quando ormai tutto è perduto.
Non mi sveglierò più, non avrò più la possibilità di fargli capire quanto anche io tenga a loro.
Sono un fallito, uno stronzo.
Uno che non fa mai capire a chi gli vuole bene che anche lui ha un cuore...
E allora non mi resta che l'ultima spiaggia...
Canto, canto anche io con loro.
Ad occhi chiusi, per non essere obbligato a rispecchiarmi nei loro, così limpidi e sinceri.
Mi vergogno di me.
Piango e canto.
Ingoio le lacrime...

Yesterday, love was such an easy game to play
Now I need a place to hide away,
oh...I belive in yesterday...

Mi sento...strano.
Come se le forze mi abbandonassero.
Un sonno micidiale mi attanaglia.
Ecco, ci siamo, ora morirò...
La morte non è brutta come si descrive, è come...tornare a casa dopo una corsa, o un concerto stancante e accorgersi che ci si è addormentati prima di toccare il cuscino.
Linda, ti amo...
Penso, ricordandola con quel suo bel sorriso i capelli biondi sciolti...
Dò un ultimo sguardo, l'ultima immagine che vedo, prima di chiudere gli occhi, sono loro che si allontanano.
Addio, ragazzi...
Sussurro.


Tutto è bianco.
Ok, sì, questo è il paradiso...
Mi sento stranamente vivo, rispetto alle ultime ore.
Mi sollevo sui gomiti e non posso credere a quello che vedo.
Sono nel lettino, collegato ad uno strano coso che pompa aria.
Sono vivo!
Cioè, lo spero!

Ehi, cazzoni! Dove credete di andare?
Non vi libererete molto presto di me!
Urlo, scoppiando a ridere.
So che mi sentiranno, devono sentirmi.
Per un attimo ho il terrore che sia tutto come prima, che io debba vagare sulla terra come un'anima in pena, poi, vedo Ringo voltarsi e corrermi incontro.
Mi abbraccia.
Più che altro mi soffoca.
Brutto idiota! Ci hai fatto prendere un colpo!
Mi urla in un orecchio, inondandomi di lacrime.
John arriva con un pugno alzato e l'aria incavolata.
Mi da un colpetto sulla testa.
L'ho sempre detto che sei uno stronzo coi fiocchi, McCartney!
Scoppiamo tutti a ridere.
La scena è surreale.
Tre secondi prima avremmo potuto annegare l'intera Londra con i nostri piagnistei, ora con le nostre risate avevamo fatto accorrere mezzo ospedale.
Cosa succede?
Chiede un'infermiera bassa e tozza, tutta spaurita.
Nulla.
Risponde George ammiccando verso di me.
Un gran coglione è appena tornato fra noi!


FINE

PS:
So che non è una grande FF, ma ero molto presa dal fatto dell'incidente che ebbe Paulie e così mi sono messa a scrivere, lo so il finale è troppo scontato, ma che ci posso fare, amo i finali ''E vissero tutti felici e contenti'' xD
E poi non ho mai creduto che Paul sia morto e sostituito da un sosia...La storia non regge, dai!
Credo che scriverò qualcos'altro sui Beatles, anche perchè li adoro!
A presto ^^
  
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