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Autore: Spensieratezza    25/05/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam e Dean si precipitarono attraverso la portiera lasciata aperta da Alan con il risultato che, dal momento che tutti i sedili erano già occupati, Sam fu costretto a sedersi in braccio a Dean, anche se gli altri ragazzi non sembrarono troppo sorpresi della cosa.

Dal primo momento che entrarono seppur precipitosamente in macchina, Sam e Dean respirarono assieme all’odore di macchina nuova, un’atmosfera che sapeva di ricordi antichi. Per qualche attimo sembrò ad entrambi di risentire ancora una volta l’odore della piscina, del cloro, il profumo della gara e dell’estate.

“Buongiorno dolcezze, da quanto tempo non ci si vede.” Disse il ricciolone Bruce, guardandoli dal sedile posteriore.
“Bruce, ma tu pensi che si ricordino di noi?” chiese il biondissimo Steve perplesso.

“Certo che si ricordano! Delle facce come noi, è difficile scordarle.” Disse Matt, il moro vanesio.
“Già…soprattutto se sei un latitante.” Disse Dean senza riuscire a impedirselo.
I ragazzi scoppiarono a ridere.

“Te l’avevo detto che non ci avevano dimenticati, Bruce.” Disse Matt.

“Vi ringraziamo comunque per averci salvati la vita, non badate a quello che dice mio..ehm..il mio ragazzo.” disse Sam, sorridendo, facendo sorridere Dean, che perse un attimo alcuni battiti, capendo che Sam stesse per usare la frase: mio fratello.”
I ragazzi fecero dei cori di sorpresa.

“Ragazzi, non so se congratularmi con voi perché FINALMENTE vi siete messi insieme, o parlare subito della situazione che ci porta a riunirci qui tutti e sei.” Disse Matt entusiasta.
“Potremmo iniziare dal fatto che non sono solo le nostre facce ad essere conosciute, Matt, che ne dici?” chiese Bruce.

“Che cosa intendi dire??” chiese Dean, agitandosi.
“Bruce, prendi uno di quei libri, avanti.” Disse Alan.
Al sentire nominare i libri, Sam e Dean sudarono freddo.
Si guardarono, sperando non fosse quello che pensavano.
“Ecco, ne ho preso uno a caso, dovrebbe essere quando si parla dell’arrivo degli angeli.” Disse Bruce, aprendo il cruscotto.

Dean quasi glielo strappò di mano, con il risultato che Sam finì lungo disteso tra Alan e Matt.
“EHI!!! DEAN!”
“Scusa, Sam.” disse Dean, poi si accorse della posizione in cui era finito, lungo disteso, con la faccia quasi in mezzo alle parti intime di Matt e si sbrigò a tirarlo su.
“Scusate.” Disse Sam tutto imbarazzato.

“Oh fai con comodo, ci hai quasi solo ucciso, dolcezza.” Disse Matt sorridendo.
Dean e Sam sfogliarono febbrilmente il libro.

“Che cosa…queste porcherie sono ancora in commercio?” chiese Dean.
“Ne hanno pubblicate altre!” disse Steve. “Bruce, passagli quella dell’apocalisse.”
Sam e Dean rimasero a bocca aperta.
“Apocalisse!"ripeterono storditi.

“Dunque…che palle, meno male che ce ne sono solo cinque! Ecco qui il quinto. Tenete.”
I fratelli fecero quasi una lotta per leggere il libricino in due.
“Così si fanno male.” disse Bruce.

“Così faranno del male anche a noi, e pensare che li ho appena salvati e invece questi ci faranno ammazzare tutti.” disse Alan.
“Steve, trova un posto per fermarti, è meglio.” Disse Bruce.
“Ci siamo quasi. Ecco.”

Fermarono la macchina costeggiandosi a un boschetto e Sam e Dean come in trance uscirono dalla macchina.
“Parla di nostro fratello!” disse Dean.
“E di Lucifer e di Michael…di Zaccaria…dell’apocalisse…della gabbia..” disse Sam.

Arrivarono direttamente alla fine dove il libro finiva con una strana retorica sui finali e poi basta.


“Chi diavolo ha pubblicato questa robaccia???” chiese Dean gridando buttando il libro a terra con rabbia. Bruce, che pensava che ogni cosa potesse risultare sempre utile e gran conservatore, raccolse il libro reprimendo una parolaccia.
“Sai la risposta, Dean, sempre la stessa persona, credo.”

“Non ci credo!!! Un profeta non può avere simili poteri!” disse Dean.
“Ehm…Dean…” disse Sam indicando i ragazzi che li stavano guardando sorridendo con le braccia incrociate.
“Ehm…” disse Dean.

“Dunque, avevamo ragione, eravate già delle celebrità quando vi abbiamo incontrato alla piscina.” Disse Matt.
“Direi che anche voi avevate i vostri segreti. Prima il fatto che scappate dalla polizia e ora questo!” disse Dean ancora sorpreso.

“E poi da quanto tempo sapevate di noi?” chiese Sam.

“Woww aspettate un minuto, troppe domande, dateci un minuto e risponderemo a tutto con calma. Intanto sedetevi, questo è un posto tranquillo, non ci beccheranno.” Disse Alan.
 
Fecero come richiesto, sedendosi sulla staccionata che delimitava la strada e il primo a parlare fu Alan.

“Dopo che ci siamo salutati, siamo andati avanti con la nostra missione, ovvero quello di dimostrare l’innocenza di Steve, che è stato incastrato da un’organizzazione criminale e da alcuni membri corrotti del governo, ma due mesi dopo, entrando in un negozio, abbiamo notato dei libri strani, che parlavano del soprannaturale.”

“Dicemmo ad Alan di non perdere tempo con queste sciocchezze ma lui è da sempre stato un grande divoratore di libri, un pozzo di conoscenza.” Disse Bruce. “Fatto sta che volle a tutti i costi comprarli e fu qualcosa che ci cambiò per sempre la vita.”

“All’inizio non pensavamo che si trattasse di VOI, pensavamo aveste solo dei nomi simili! Può capitare no? Quei libri cambiarono la nostra vita per un altro motivo, ci siamo resi conto che quanto raccontato in quei libri poteva avere delle compatibilità con quanto successo a noi! fatti strani, inspiegabili e per quanto riguarda Steve, disse che le persone che lo avevano incastrato, avevano anch’esse gli occhi NERI, come spiritati.” Disse Bruce.

“Non avete idea della valanga di cose che puoi scoprire, non appena impari a mettere in conto che la realtà può essere vista sotto altri aspetti verso la quale sei stato imparato a conoscerla. L’idea che la gente che mi aveva incastrato e che voleva farmi uccidere, potesse essere soggiogata dai DEMONI, si è affacciata sempre di più nella mia mente sia in quella dei miei compagni che non mi hanno mai lasciato solo! Abbiamo cominciato a capire che Supernatural era una storia VERA e volevamo fare le stesse cose che facevate voi, ma non in quanto fans, questa vicenda ci colpiva personalmente, a me più di tutti. Volevamo farla pagare cara a quei bastardi. Abbiamo imparato come cacciare, come difenderci, abbiamo avuto diversi agganci che ci hanno anche raccontato che girava voce che Supernatural prendeva spunto da persone che realmente ESISTEVANO, da lì, convincere alcune persone a parlare, non è stato difficile, in sostanza ci è stato detto che eravate VOI.” disse Steve.

“Da quanto lo sapete di noi?” chiese Dean.
“Da circa sei mesi ma non sapevamo come rintracciarvi, non lo volevamo neanche, perché avevamo altri problemi da risolvere.” Disse Bruce.
“Tipo??” chiese Sam.

“Avete visto Alan correre con un oggetto prezioso. È questo che facciamo, corriamo da una parte all’altra del mondo, cercando di rintracciare tutti gli oggetti appartenuti alla famiglia di Steve, oggetti che purtroppo sono stati RUBATI e che messi insieme, formulano una sciarada che ricostruisce tutto il progetto fatto dall’organizzazione segreta per incastrare Steve!” disse Matt.

Sam e Dean rimasero sbalorditi.

“L’organizzazione che vi ha fatti incastrare, avrebbe costruito una specie di confessione, che potrebbe condannarli? È una cosa bizzarra.” Disse Sam.

“L’hanno fatto per mantenere una traccia tra loro di quello che hanno fatto. Devono tenere una mappa, nel caso uno di loro dovesse morire, non vogliono che certe informazioni dell’intero progetto andranno perse altrimenti tutto il grande progetto si sfalderebbe ma era troppo pericoloso renderlo per scritto e hanno voluto costruire questa sciarada, usando delle cose per me IMPORTANTI e PREZIOSE. LE RIVOGLIO." disse Steve dando un calcio a una lattina per la rabbia. " E voglio che i colpevoli paghino.”

“Aspetta un momento, non riusciamo a capire cosa c’entrano i demoni in tutto questo,” disse Dean.
I ragazzi sorrisero.

“Il grandissimo cervello e il genio di Alan, che ha permesso a noi tutti di fuggire dl carcere, è diventato famoso. Ci siamo ritrovati tutti ad essere delle celebrità anche davanti ai demoni, che a quanto pare vorrebbero usare il cervello di Alan, per le loro malefatte. Sì, avete capito bene, prima ci sguinzagliano quelli del governo e poi vorrebbero...trattare con noi. È capitato spesso che ci hanno proprio chiesto di collaborare con loro, quando hanno capito che l'integrità non era qualcosa che potevi comprare o mercanteggiare, non per noi almeno, sono passati alle minacce.”

Sam e Dean erano stupefatti.

“Mi sono sentito INSULTATO. Non accetterò mai e poi MAI di collaborare con dei MOSTRI. Loro però non possono accettare un rifiuto e hanno cominciato a cercare di farci delle trappole, a mettere delle taglie tra di noi, avete notato che questa città è PIENA di demoni? Sono certo che saprete che alcuni sono fuori controllo e non rispettano i loro cosiddetti CONTRATTI. Questo succede perché pur di riuscire a prenderci, fanno accordi con le famiglie, sanno che stiamo cercando di recuperare gli oggetti della famiglia di Steve e li seminano apposta in luoghi che sanno che perlustreremo per attirarci in una trappola. Questa è solo la TERZA città che si riempie di demoni in cui ci hanno attirati.” Disse Alan.

“Ho detto più volte ai miei compagni di fuggire via, non è giusto che ci vadano di mezzo solo loro per colpa mia, ma loro non..”

Io non ti lascerò mai!!” disse Alan con tono accurato. “E non potrei scappare neanche se volessi, Vogliono me e mi troveranno anche se andassi via, inoltre cercherebbero di rapire TE per potermi ricattare. Pensi che mi faresti del bene a lasciarmi? Invece no, sanno quanto sei importante per me e ti userebbero per..”

Alan si trattenne per non piangere, Sam e Dean rimasero attoniti. Non sapevano cosa dire davanti a sentimenti talmente belli e profondi, mentre gli altri due sospirarono. Era chiaro che non era la prima volta che assistevano a scene del genere.
“Avete un bel coraggio comunque a mettervi in bocca alla tana del lupo. Non avete paura?” chiese Dean costernato e ammirato insieme.

“Oh sì, ce l’abbiamo, ma stare insieme ci rende FORTI.” Disse Matt orgoglioso.

“In più abbiamo delle armi di cui i demoni hanno paura! Una l’avete potuta vedere all’opera, la grandiosa sinfonia della fisarmonica. Merito un’altra volta del nostro genietto qui.” disse Steve.
“Piantala, Steve.” Disse Alan imbarazzato.

“Ma ce ne sono altre, nel momento in cui abbiamo deciso di sfidare questi bastardi abbiamo capito che dovevamo avere delle armi per poterci difendere ma noi non usiamo esorcismi, siamo…più MODERNI.”

“Non insultiamoli troppo, un po’ mi dispiace per loro, un tempo erano delle persone.” Disse Bruce.
“Cosa??” disse Dean costernato.
Matt alzò le spalle.

“Lascia perdere, Bruce prova empatia anche per i mostri. Continua a dire che dobbiamo insistere sull’opera della redenzione, per riportarli al loro stato originario e da quando Alan ha scoperto una cura per CURARLI, questa sua ossessione si è rafforzata.”
“CURARLI? IN CHE SENSO CURARLI?” chiese Sam allibito.
Steve si voltò verso di lui.

“Una cura pericolosa, finora l’abbiamo usata solo due volte, ma abbiamo dovuto interromperla perchè entrambe le due volte due di noi hanno rischiato la vita perchè i demoni si sono rivoltati. C’è sempre un prezzo da pagare, se vuoi sovvertire all’ordine naturale delle cose, se vuoi giocare a essere Dio e perfino se desideri salvare delle vite che l'universo ha stabilito che non possono essere salvate! Abbiamo deciso insieme che non vale la nostra vita. Non per dei mostri che mettono fine volontariamente a delle vite.”

“Ora che vi abbiamo fatto un riassunto delle nostre avventure, che ne direste di raccontare un po’ su di voi ora? A partire dalla cattura di Lucifer in una fossa, a perchè avete chiamato l’autore dei libri PROFETA al perché…secondo questi libri voi sareste due fratelli, ma prima Sam ha appena detto che sei il suo RAGAZZO.” disse Matt sorridendo.

Sam e Dean sbiancarono. Non pensavano di poter raccontare tutto se non accompagnati da qualche bicchier di vino.
 






















Note dell'autrice: ciao ragazzi, lo so, il titolo fa pietà, ma purtroppo tutti gli altri titoli che mi venivano in mente, erano troppo lunghi ahahh spero vi ha soddisfatto questo capitolo, la storia dei ragazzi mi è stata ispirata da Prison Break, dove però la parte di Alan la faceva il fratello del ragazzo che avevano incastrato xd
non ho voluto mettere Alan come fratello perchè ho preferito metterlo come fidanzato direttamente di Steve e perchè non mi andava di scopiazzare Prison Break a cui mi sono solo ispirata :) nel prossimo capitolo dovreste vedere Dean e Sam collaborare con loro e quindi dovrebbe venire un capitolo molto simpatico, se non ci saranno impedimenti xd e avete potuto vedere che è tornato anche CHUCK xd pensavate che mi scordavo di lui? E invece no! Non mi è sfuggito che non sanno ancora che lui è Dio ahhah chissà se riuscirò a risolvere anche questa cosa! Vi confesso però che l'idea di fare che sia solo un profeta, è allettante xd
   
 
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