Se fossimo
mosche cieche
con bende agli occhi
e mani tese
e voci di altri nelle orecchie
e bocche socchiuse
che bramano l’aria,
che parlano al vuoto di quel caos.
Se fossimo quelle mosche
in cerca,
in cerca di un miele
di quel momento di fermo
di quel gesto che ti ridà luce.
Se fossimo loro
forse
ci troveremo in quella luce
nuova, diversa, strana.
Forse nel turbine della ricerca
tolta la benda
vedremo solo
le nostre schiene.