Secondo il mio paradigma, i personaggi letterari li reputo vivi e tangibili. Essi vengono “ingaggiati” dagli scrittori per “interpretare” i loro lavori, seguendo il modello delle produzioni cinematografiche, seriali televisive e teatrali.
Non voglio peccare di presunzione, ma tutti i miei testi di vario genere realizzati in cinque anni di attività, non fanno eccezione, Del resto arde in me un animo da regista e da sceneggiatore. Il problema è che pur avendo in testa tante valide storie, da mesi nella mia "Impresa" è diventata un’impresa reclutare "attori" e "attrici." Difatti, non sono in pochi quelli che una volta letto il copione, strabuzzano gli occhi per via della clausola, per poi rifiutare scuotendo la testa. In merito, viene precisato che i futuri progetti narrativi, quando verranno terminati, come sempre saranno pubblicati in determinati siti senza scopo di lucro e quindi mirati alla divulgazione.
Rimango in attesa e con la speranza che al più presto questo periodaccio giunga ai titoli di coda cosicché dopo possa trovare gente disposta a guadagnare ben altro ovvero il piacere e la soddisfazione di esprimersi nero su bianco.