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Autore: Spensieratezza    31/05/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Un giardiniere, eh?” chiese una signora un po’ robusta, mentre guardava il ragazzo aldilà del cancello del suo giardino.

“Sì, signora, mi chiamo Samandriel e sono un giardiniere. Ho notato che ha un giardino davvero stupendo, ma che necessita di manutenzione e io potrei aiutarvi, piantare qualche bell’albero da frutta e dei fiori. Mi farebbe molto piacere.”

“Non sapevamo che ora esistessero anche i giardinieri porta a porta.” Le fece eco il marito.

“Sì, beh, un tempo non era così, ma ora in questi tempi moderni, abbiamo stilato una classifica e sono davvero TANTE le persone che ne avrebbero bisogno ma che purtroppo non dedicano ai loro giardini la dovuta attenzione. Oh, non è colpa delle persone ovviamente, ma dell’era trafficata e caotica in cui viviamo. Sempre impegni, sempre di corsa, abbiamo così poco tempo da dedicare a noi stessi e la povera fauna ne va di mezzo. Per questo ci siamo noi."

Il sorriso di Sam era sfavillante e carismatico, la coppia di coniugi sembrò indecisa per un momento, poi l’uomo prese la parola.
“Quanto desidera come paga?”

“Oh, quello che desiderate voi, signori. Non ho grandi pretese, questa per me è più una passione.”
“Non capirò mai certe PASSIONI, ma in ogni caso…venga, le facciamo vedere il giardino.”

Era davvero un bel giardino, rifletteva Sam, mentre gli venivano mostrati le piante e gli alberi.
Sam scoprì che non gli sarebbe dispiaciuto affatto farlo veramente.

“Ohh, ehm, fa molto caldo, le consigliamo di lavorare con vestiti più leggeri, se ha una t-shirt o anche a petto nudo va bene.” disse la moglie civettuola.

Ma pensa…pensò Sam divertito.
“Accetto i gran lunga i consigli da una donna bella come voi, grazie.” Disse Sam.
 
“Quella civetta sta facendo gli occhi dolci a Sam! Come si permette, con un marito  a due passi?” disse Dean guardando da un binocolo.

“Ah, piantala! Tu faresti lo stesso se fossi sposato!” disse Matt.
“No, invece!! Il matrimonio è sacro!”
“Amico, non ti sei fermato davanti al legame di parentela, figurati se ti fermavi davanti  a un pezzo di carta.” Gli fece presente Alan giocando.
Dean non rispose, alzando di poco le spalle.

"Non so se trovare più inquietante che riesce a capire da questa distanza le intenzioni della donna o che intuisca cosa gli dica." disse Bruce.

"I fratelli gelosi, chi li sottovaluta, fa un grosso errore e se sono anche fratelli INNAMORATI, poi..." disse Alan con fare cospiratorio.

“Smettetela di dire fesserie, guardate, Sam è rimasto solo e sembra fare dei gesti!” disse Steve.

Guardarono tutti a turno con il binocolo e Sam. rigorosamente a petto nudo, faceva dei versi entusiastici con i due pollici.
 
 
 
*

Sam era riuscito a copiare le chiavi per la soffitta. Era successo durante un’oretta passata a bere limonata ghiacciata con la signora Matilde. Mentre beveva limonata – e flirtava – era riuscito ad avvicinarsi alle chiavi appese a una casetta sul muro e a prenderne l’impronta.  Aveva poi passato il tutto ai ragazzi, gettando il foglietto attraverso il muro. Aveva sentito addirittura Dean esultare per il lancio, dicendo che il suo Sammy era un vero e proprio lanciatore e sarebbe stato un campione di football!

Sam sorrise tra sé e sé. Suo fratello Dean…lo amava così tanto, lo aveva sempre amato tanto, ma da quando avevano accettato  i loro sentimenti era come se il loro amore si fosse moltiplicato. Sam non pensava di poter essere capace di amare così tanto.

Pensò a loro fratello Adam e si chiese come se la stava passando. Lui aveva scelto di restare a casa, voleva riprendere gli studi e non voleva separarsi da Jack.

Se qualcuno avesse detto loro un anno fa che avrebbero provato AFFETTO per il figlio di Lucifer, non ci avrebbe mai creduto, o forse sì, ma non avrebbero certo mai creduto che qualcosa di tanto dolce sarebbe nato da lui e Jack era un essere tanto dolce e tenero.

Sperava che Adam facesse il bravo. Non aveva mancato di notare il bacetto che si erano scambiati durante la trasformazione di Gabriel e sia che sarebbero stati solo buoni amici o fidanzati come loro, sperava che loro fratello non facesse mai soffrire Jack. Era così buono e dolce, non lo meritava ma la natura umana era così imprevedibile.

Bando ai sentimentalismi, ora che si era fatto lanciare la chiave dai ragazzi, appena fatto e ora che era rimasto solo in casa, era giunto il momento di andare nella famosa soffitta a cercare il manufatto di cui parlavano i ragazzi!
Anche questa era una cosa imprevedibile, seppur bellissima.

Conoscevano da poco quei ragazzi, li avevano visti solo un paio di volte, eppure entrambe le volte, avevano condiviso subito esperienze fortissime e intense. La prima volta avevano saputo che erano dei latitanti e li avevano lasciati liberi, la seconda volta, questa, li stavano aiutando a rubare un quadro! Stavano dando loro una grande fiducia…se mentivano…

Eppure, Sam non sapeva spiegarselo, ma sentiva di provare una grandissima fiducia nei loro confronti e sapeva che anche Dean la provava, loro erano spontanei e sinceramente veri, si capiva che erano buoni. A volte le cose con gli esseri viventi non funzionavano bene nei primi momenti, per poi aggiustarsi e migliorare con il tempo, a volte i nemici diventavano amici, ma esistevano casi rarissimi in cui fin dal primo momento le cose andavano BENE…e continuavano così, non bisognava sforzarsi di farle funzionare.

Sam si rese conto che non era tutto difficile quindi nella vita e avrebbe voluto far sua questa verità e spiegarla al mondo, dire alla gente che non è vero che all’inizio le cose sono sempre DIFFICILI prima di migliorare, esistono cose che sono facili da subito, senza bisogno di forzarle, legami con cui ti trovi bene da subito. Forse non si trattava di quelle verità che potevano cambiare il mondo, ma aiutava in tempi come questi, sapere che esistono anche rapporti che non necessariamente sono sempre burrascosi prima di raggiungere la pace. Aiutava perché dava la possibilità alle persone di non fissarsi con i rapporti che costruivano davanti a sé solo gabbie mentali.

Si rese conto di essersi perso nuovamente nei meandri del sentimentalismo e intanto era arrivato nella soffitta.
Non trovò cosa stava cercando. Un quadro con una cornice d’oro, raffigurante un bambino con un animaletto in mano, cercò un passaggio segreto e infine trovò una parete che spinse.
“BINGO.” Disse.
C’era una stanzina segreta dove infilato in un cellophane, c’era il quadro in questione.

Lo prese con sé, ma prima diede un’occhiata a un altro quadro.
Una bambina bionda che gli dava una strana sensazione di tristezza.
Distolse a fatica lo sguardo da quella visione.
   
 
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