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Autore: Sleepesleep    01/06/2021    0 recensioni
La donna seduta sul suo trono osservava le fiamme salire alte nel cielo, quelle lingue di fuoco avvolgevano il suo amato castello, il caldo era insopportabile. 《Sei arrivato》 costato la donna portandosi i capelli dorati dietro l'orecchio. L'uomo non fiato, tese il braccio e posò il dito sul griletto. Lei rise piano e disse 《Che tragica ironia tra tutti, sei stato scelto tu come mio assassino》.
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sebastian si illuminò e disse << Zio, che bello vederti >>. Jonathan si alzo di scattò e abbasso il capo in segno di rispetto. L'uomo disse severo << Quostar e Ross siete stati troppo precipitosi >>. I due abbassarono lo sguardo. Lui ribatte << Quello che ho appena affrontato era un Coven, uno tra i demoni più potenti, per nostra fortuna era ancora un Coven giovane e inesperto, debole >>. Aida roteo gli occhi frustata, i suoi incantesimi lo avevano indebolito ma ovviamente questo immaginava non fosse importante. Lui passò il suo sguardo dai due a lei che ancora gli dava le spalle e chiese con tono scostante << E tu chi saresti? >>. Incredibile con il tempo era diventato ancora più scorbutico, lei si voltò sorridendo e disse << Sono Charlotte Morvestran, mio padre ha richiesto l'aiuto dei cacciatori >>. Lui la fisso intensamente, Aida si ritrovo a chiedersi se gli occhi di quell'uomo fossero sempre stato così scuri e profondi, si rese anche conto che il tempo era stato clemente con lui, era ancora un bel uomo, spalle larghe e viso gradevole, i capelli scuri ora erano più corti ma sempre ribelli e un lieve accenno di barba ricopriva il suo volto, si accorse anche di nuove rughe che circondavano quegli occhi scuri nocciola. Lui sospirò e disse << Signorina lei non dovrebbe essere qui >>. Lei si inchino scusandosi e disse << Volevo solo essere utile >>. Lui le disse distratto << Vada a casa >>. Lei annuì allontanandosi abbastanza da non essere vista e si nascose dietro ad un albero in ascolto. << Che vi dice la testa >> tuono lui. I due ragazzi non fiatarono, rabbrividendo. << Siete degli idioti per caso? Ringrazia Sebastian che io ero in zona e la tua lettera di fuoco mi sia arrivata in tempo sennò sareste stati morti >> e aggiunse irritato << Un Metaforma? Scherzate per caso, quelli vivono in ambienti freddi, questo vi pare un ambiente freddo >>. Lei ridacchio, era la stessa cosa che si era detta anche lei. Decalion apparve al suo fianco irritato visibilmente << Come al solito, ecco il tuo cavaliere senza paura che ti salva >>. Lei lo fisso divertita e disse << Questo vostro antagonismo maschile deve finire >>. Decalion fece una smorfia ma non ribatte. Lei riprese il cammino allontanandosi dalla scena, era stato strana incontrare qualcuno del suo passato, vedere come il mondo era cambiato negli anni l'aveva colpita, forse non era morta invano, forse quell'ideale per cui era morta valeva qualcosa, sospirò stanca scuotendo la testa, i rimpianti ora non servivano sarebbero stati d'intralcio alla sua nuova vita. Giunse a casa, sali le scale silenziosa e si chiuse in camera. Il giorno successivo promise di uscire a vedere il mondo, il nuovo mondo, doveva abituarsi a esso, ormai quello sarebbe stato il suo corpo. << Ora cosa farai? >> chiese una voce calda alle sue spalle. Lei alzo le spalle e ribatte << Non lo so Decalion, pensavo di uscire, vedere il mondo, forse viaggerò >>. Decalion inghiotti a vuoto e disse << Quindi rimani? >>. Lei gli sorrise luminosa e disse << Si, infondo ora che ho assolto il compito per cui mi ha richiamata posso tenermi il corpo e questo il patto, un desiderio per il proprio corpo mortale >>. Decalion ribatte << Gli umani sono folli >>. Lei scosse la testa e disse << Credo che lei lo sapesse, si sentiva oppressa in una vita che non voleva senza trovare la forza di opporsi al fato, poi l'uomo che amava è morto, la sua unica speranza di uscire da questo posto è evaporata e pur di non rimanere rinchiusa in questa prigione di vetri a preferito la morte >>. Decalion disse sincero << Non credevo che la sua vita fosse così orribile >>. Aida fece un giro su sé stessa e disse << Guardati intorno, questa camera è piena di libri, i vestiti nell'armadio sono larghi, nessun trucco o sigaretta è presente e poi suo padre è un tipo molto autoritario e all'antica, pessimo accoppiamento, credo che le abbia imposto una vita da reclusa  >>. Decalion sembrò illuminarsi e disse << Wow, mi ero dimenticata quanto fossi brava a capire le persone >>. Aida si iniziò a pettinare lentamente i capelli, certo non erano i suoi capelli corvini ma anche queste ciocche dorate non erano male. << Come farai a scappare dal paparino? >> sussurro lui al suo orecchio. Lei osservò la sua immagine allo specchio e ribatte  << Deve ancora nascere l'uomo che possa tenere rinchiusa, Aida >>. Decalion gli spostò i capelli dalla nuca e si avvicinò al bianco collo assaporando l'odore così familiare, con voce rauca disse << Il tuo corpo sarà cambiato ma hai sempre un odore delizioso >>. Lei spinse indietro con una mano la testa del demone e ribatte << Pussa via, demone, ora devo riposare e a meno che tu non voglia farmi compagnia, ti conviene andare >>. Decalion sorrise mostrando i denti e ribatte << Mi stai provocando? >>. Aida scosse la testa e aggiunse << Sparisci >>. Senza un solo rumore la figura si dileguo, Decalion l'aveva lasciata sola come era suo desiderio, lei estrasse il diario di Charlotte e lo strinse tra le braccia. << Eri triste mia piccola anima sola, ma la morte non era la scelta giusta, devi averlo capito anche tu mentre morivi, la vita non è né bella né brutta, la vita è solo vita, e ne abbiamo una sola che dobbiamo custodire gelosamente e preservare, di essa possiamo farne una scintillante guerra come ho fatto io o una silenziosa protesta come fa ogni essere di questo mondo ma gettarla via come fosse immondizia, non solo è uno spreco ma è anche da egoisti, non sarai mai felice al mondo, la felicità è un illusione che ci siamo creati come la tristezza o il dolore, dipende tutto da come lo vedi il mondo, tutto passa, tutto cambia nulla rimane sotto la stessa forma, il mondo è mutevole e capriccioso, la vita è viziata e arrogante ma sarà così per sempre e nessuno può opporsi. Ricordo che anni or sono un vecchio uomo mi disse che esistono due cose sicure al mondo la nascita e la morte, entrambi sono miracoli del cambiamento, entrambi fanno parte di noi >>. Dopo averlo detto sorrise al vuoto davanti a sé e riprese << Non butterò in aria il tuo dono, Charlotte, spero che qualsiasi cosa tu sia o dovunque tu sia che tu sia ora libera >> e ci credeva sul serio, ci sperava con ogni singola fibra del suo corpo, perché bisogna pur credere in qualcosa........ 

 
 

 

   
 
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