Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    01/06/2021    16 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cap 19: La Dama e la Ribelle 



 
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Spedire quella lettera era stato più facile di quello che Anna aveva pensato e, grazie a Kristoff, il timore di essere attaccata da un gufo non la tormentava più: l'inizio era stato un po' burrascoso, appena intravisto un gufo Anna aveva rischiaro di scivolare giù per le scale; scena a cui nemmeno Kristoff era riuscito a rimaner serio, ma dopo averci scherzato su, alla fine presentò Sven alle ragazze. Fece addirittura una vocina buffa per far sembrare che il pennuto rispondesse alle sue domande e questo finalmente smorzò un po' la tensione.
Finito il lavoro, tutti tornarono indietro verso il Castello, mettendosi a chiacchierare del più e del meno. Perfino Merida aveva notato l'intesa che si stava creando tra Anna e Kristoff: quei due insieme andavano sempre più d'accordo e doveva ammetterlo, le piaceva vedere la sua amica conversare in quel modo con lui... Di sicuro lo preferiva ad Hans.
Quel ragazzo non le andava giù, non riusciva a spiegarsi il motivo, era sempre gentile, educato e andava bene a scuola, Anna spesso le ripeteva che doveva conoscerlo, ma era più forte di lei.
Hans era praticamente perfetto e forse era proprio questo a darle sui nervi.
"Sven è adorabile. Di solito i gufi all'emporio non sono mai così amichevoli" aveva detto nel frattempo Anna mentre continuava a fissare il gufetto reale sulle spalle di Kristoff.
"Ma Sven non l'ho preso a Diagon Alley, è sempre stato con me da quel che ricordo."
"Sul serio?"
Lui annuì, passando lo sguardo da lei a Merida "In orfanotrofio non ci permettevano di tenere gli animali, Sven era libero di volare ovunque, ma ogni volta tornava sempre da me. Alla fine sono pure riuscito a convincere la nostra direttrice a tenerlo in camera qualche volta."
Quelle parole, dette con così tanta naturalezza, spiazzarono entrambe le Grifondoro. 
"Or...Orfanotrofio?" balbettò Anna, portandosi una mano sulla bocca "Kristoff io...Scusa.."
Lui inarcò un sopracciglio "E di cosa?"
"Della tua situazione...Non pensavo che tu... fossi..."
"Orfano? Non preoccuparti, insomma..." farfugliò "Non sono l'unico orfano al mondo, e poi mi piace stare per conto mio..."
Le altre lo fissarono in silenzio, Kristoff e Sven si scambiarono un'occhiata "Davvero ragazze, non fate così. Quello sguardo non aiuta" prima che potessero rispondere, continuò "Ho superato questa cosa già da tempo."
"Devi esserti sentito solo..." disse sottovoce Merida.
Il Tassorosso riprese a camminare e si strinse le spalle, rivolgendo poi la sua attenzione sul gufo "Qualche volta, ma come ho detto, avevo Sven. Ci siamo guardati le spalle a vicenda" gli diede una piccola carezza sotto il becco "Lui ha solo me. Siamo una famiglia dopotutto."
Anna li osservò con un dolce sorriso, mentre Merida rallentò il passo, fino a fermarsi. Al ché gli altri due si voltarono verso di lei.
"Che succede?" domandò il biondino.
"Anche Hiccup ha detto così...Per quel drago" disse tristemente.
Non si era dimenticata del suo litigio, solo che avrebbe voluto evitare di pensarci, almeno per il momento.
Anna si voltò verso di lei, immaginando dove volesse andare a parare.
"Merida...Forse..."
"No" la fermò subito "Ci ha mentito."
"Per difendere un amico!"
"Un drago non è un amico!" continuò furente.
Anna sapeva perfettamente i sentimenti della sua amica per quelle creature e sebbene non fosse al settimo cielo alla consapevolezza che quel drago fosse ancora in piena libertà, si fidava di Hiccup e se lui affermava che Sdentato non era davvero pericoloso, in cuor suo sentiva di doversi fidare. Voleva provarci.
"Ha avuto tutta l'estate per dirmi la verità" continuò irritata Merida "Direi che poteva pensarci prima di rovinare tutto!"
Anna sospirò e fece per sorpassarla "Evidentemente non era facile per lui! Mettiti anche nei suoi panni, non è semplice dire queste cose, non stiamo parlando di un gattino, ma di un drago. E poi la ragazza che gli piace li..."
"...Aspetta.." disse piano la rossa "...Che...Che cos'hai detto?"
L'altra si bloccò, ripensando velocemente alle parole che aveva appena pronunciato e maledicendosi per essere stata così maldestra.
Guardò Kristoff e, non ricevendo alcun aiuto, si limitò ad un sorriso impacciato. 
"...Eh?"
Merida le si avvicinò "Hai detto: La ragazza che gli piace" arrossì appena mentre lo diceva. 
L'altra cercò di fare la vaga "Pff...E Q_QUANDO?!"
"Proprio adesso."
"...N_non è vero!"
"Ti ho appena sentita."
"Avrai sentito male!"
"Non credo."
"Problemi alle orecchie..."
"Il mio udito funziona benissimo!"
Kristoff nel frattempo le osservava leggermente confuso, ma al tempo stesso incuriosito, soprattutto per gli atteggiamenti schivi di Anna.
"Oh ehm..." a quel punto l'altra non seppe davvero che altro dire e fece il primo gesto che le venne in mente "G_Guarda!" allungò un braccio e si mise ad indicare dietro la sua amica, cercando di distrarla.
Merida si limitò a fissarla con un sopracciglio alzato "Sul serio? Hai diciassette anni e credi di fregarmi cos..."
Non fece in tempo a finire che venne subito assalita da una creatura di media taglia, col pelo bianco e dal volto simile ad un furetto. L'animale le saltò addosso abbracciandola affettuosamente "Padroncina Dumbroch! Padroncina Dumbroch! Come sono felice di vederla!"
"G_Gurghi?!" esclamò stupefatta la rossa.
Finalmente l'animaletto tornò a terra, senza smettere però di saltellarle attorno con entusiasmo "Si si si! Esatto! Allora la padroncina non si è dimenticata di Gurghi!"
"Non ci vediamo da questa estate!" rispose lei, sistemandosi la chioma spettinata. 
L'animale le prese un braccio e riprese a saltare un paio di volte "Si, ma Gurghi è così felice di rivedere la sua adorata padroncina! Oh, è davvero felice, si si!" 
Merida venne trascinata in quella stramba danza per qualche istante, sotto lo sguardo ancora meravigliato di Anna. 
Gurghi lavorava per la sua famiglia da sempre ed erano praticamente cresciuti insieme. Seppur pasticcione e fin troppo esuberante, era sempre stato fedele alla sua famiglia, in particolare a suo padre. Fu lui a salvarlo durante una spedizione e dopo la sua morte, Gurghi non aveva voluto rinunciare al suo impiego, giurando che sarebbe stato al fianco della famiglia per il resto dei suoi giorni.
"Ciao Gurghi!"
Sentendosi chiamare, l'animaletto lasciò subito la presa su Merida, voltandosi entusiasta verso l'altra ragazza "Padroncina Anna! Gurghi è molto felice di vedere anche lei!"
"Fa piacere anche a me rivederti!"
In quel frangente Merida si chinò per arrivare in parte all'altezza della creatura "M_Ma...Che ci fai qui?" domandò "Non dovresti essere a casa con..."
Ed improvvisamente quel lieve sorriso sul suo volto si incupì non appena si rese conto della situazione: Gurghi era al servizio di sua madre adesso, se lui era ad Hogwarts questo significava una sola cosa.
"Oh no..." disse a bassa voce "Oh no oh no oh no oh no oh no!"
Gurghi questa volta si limitò ad osservarla, trovandola quasi divertente per quella strana reazione. Merida invece sembrava tutt'altro che felice. Il solo pensiero di rivedere sua madre li, ad Hogwarts, sarebbe stato peggio di qualsiasi punizione del professor Pitch.
Col capo ancora rivolto alla creatura, si alzò di scatto e solo in quel momento sentì la squillante voce di Anna urlare le parole peggiori della giornata: "Signora Dumbroch!"
Quando Merida alzò lo sguardo vide arrivarle in contro una donna dai lunghi capelli castani ed un elegante vestito verde. 
Elinor Dumbroch lavorava per il Ministero della Magia ed era anche membro dei Consiglieri di Hogwarts. Il suo carattere spesso severo e autoritario si scontrava facilmente con quello testardo e libertino della figlia e Merida non si risparmiava nell'elencare ogni problema che aveva con lei. 
Anna e gli altri notavano infatti che il suo umore rischiava nettamente di peggiorare ad ogni rientro per le vacanze di Natale, mentre sembrava tutt'altra persona una volta tornata ad Hogwarts. Chiunque conoscesse un minimo la sua situazione avrebbe potuto tranquillamente unire i puntini.
Merida adorava stare ad Hogwarts, sebbene non amasse particolarmente seguire le regole e non fosse una delle più brave a scuola, ma per lei era un rifugio. Non era solo una scuola, si sentiva libera di pensare a modo suo, si sentiva davvero a casa.
Ed ora, nonostante la figura di sua madre davanti a lei ad invadere la sua casa, continuava a non farsene completamente una ragione. Era rimasta a fissarla con la bocca semi aperta, sperando in cuor suo che stesse ancora sognando e che tutto questo fosse frutto del polpettone mangiato ieri sera.
"Oh suvvia Merida, è da maleducati rimanere con la bocca spalancata in quel modo" disse Elinor, spostando poi lo sguardo sul ragazzo vicino "E tu saresti...?"
"Kristoff!" rispose subito, mostrando un impacciato sorrisetto.
"E' un piacere conoscerti, Kristoff" la donna mostrò poi un dolce sorriso alla ragazza accanto a lui "Ed è sempre bello rivederti, cara Anna."
"Lo stesso vale per me!" disse sorridente la fulva. Non riuscì inoltre a trattenere un risolino divertito nel vedere Merida alzare gli occhi al cielo.
Purtroppo Anna non poteva farci nulla, a differenza della sua migliore amica, adorava quella donna: Elinor l'aveva accolta come una di famiglia fin da subito e lo stesso pure i suoi tre fratellini. Da quando lei e Merida si conoscevano, aveva passato quasi ogni festività in loro compagnia. Purtroppo non aveva avuto molte occasioni di conoscere il padre, morì durante il secondo anno di Hogwarts e per la famiglia fu un duro colpo. Fergus era un uomo molto dolce e premuroso e ricordava ancora con affetto i suoi racconti di quando era un Auror.
Spesso Merida affermava che sarebbe stata la figlia perfetta per Elinor e nonostante dicesse quelle cose per ironizzare su sua madre, ad Anna faceva piacere: si sentiva parte di quella famiglia e voleva bene ad Elinor come una seconda madre...O quarta zia, se considerava le sue tutrici.
Nel frattempo Merida alzò il capo verso la donna "Cosa ci fai qui?"
Elinor tornò a fissarla "Non dovrei dirlo adesso ma... Sono stata mandata dal Ministero in seguito a recenti... Avvenimenti, come ben sai" vide sua figlia sgranare gli occhi e si affrettò a continuare "Resterò qui per un po'."
"Cosa?! NO!" urlò la ragazza mentre batteva un piede per la rabbia.
"Merida!" la riprese Anna, seguita da una lieve risata di Elinor.
"Non preoccuparti. Conosco abbastanza mia figlia da non stupirmi dei suoi atteggiamenti..." disse, osservandola poi con uno sguardo più severo "...Seppur infantili."
"Ma perché?!" continuò l'altra "Perché proprio t.."
"Prometto che non ti metterò in imbarazzo" disse la donna, ma subito dopo le si avvicinò per sistemargli dei ciuffi ribelli dagli occhi "...Però dovresti indossare qualche fermaglio, questi capelli coprono troppo il tuo viso."
"M_Mamma!" arrossì Merida mentre si scostava imbarazzata.
"Dovrei avere un pettine dentro la bors..."
"No!" la fermò, indicando poi con lo sguardo i suoi amici "S_smettila ti prego" disse a denti stretti.
Dopo aver esitato qualche istante, Elinor sospirò "D'accordo, come vuoi."
La ragazza sbuffò un lieve grazie, ma l'espressione della madre si fece più seria "Posso subito passare ai rimproveri, allora."
La Grifondoro alzò gli occhi al cielo.
"Come ti è saltato in mente di inseguire una di quelle bestie nella Foresta Proibita?!"
"Non ero da sola..." disse con una punta di irritazione "Ed era la sfida del Torneo, i miei amici li hanno affrontati."
"Questo non ti giustifica! Il Torneo era sorvegliato, nella Foresta sarebbe stato un suicidio!" si portò poi una mano sulla fronte, sospirando pesantemente "Vuoi farmi morire di paura?! Devi sempre farmi preoccupare...! "
"Le assicuro che Merida lo ha fatto a fin di bene!" fece Anna mentre appoggiava una mano sulla spalla della ragazza "Era solo preoccupata per un amico, voleva aiutarlo."
L'altra inarcò un sopracciglio "Chi può essere tanto sciocco da voler affrontare un drago da solo?!"
"Io..." disse una voce alle spalle delle due Grifondoro.
Hiccup si trovava dietro di loro con un'espressione colpevole sul volto, unita anche all'imbarazzo per via della presenza della donna.
Elinor lo fissò cupa "Hiccup." 
"Signora Dumbroch."
Cercava di mantenere gli occhi su di lei, nonostante lo sguardo di sufficienza che gli stava rivolgendo. Aveva già avuto occasione di incontrarla in passato, e poteva contare sulla punta delle dita i momenti in cui gli aveva rivolto un sorriso.
Merida spesso diceva che esagerava, ma lui ne era sicuro: Quella donna lo odiava.
Il comportamento di sua madre aveva gettato la loro famiglia nell'odio, costringendoli a trasferirsi in un altro Paese per fuggire da tutti quegli sguardi accusatori. Purtroppo lavorando al Ministero, Elinor aveva accesso a più informazioni, l'incidente del marito inoltre aveva solo peggiorato il giudizio nei suoi confronti. Non era mai stata favorevole alla sua amicizia con la figlia, ma quei rimproveri di certo non erano riusciti a fermare Merida, che invece aveva sempre voluto fare di testa sua. Probabilmente, vietandole di parlargli, l'aveva inconsapevolmente spronata a conoscerlo meglio e col tempo questo le permise di diventare la sua migliore amica.
Anche Kristoff riuscì a percepire il clima così pesante e si sporse leggermente verso Anna
"...Sono io, o c'è più tensione di un Tuono Alato ed un Serpercorno?" sussurrò.
"E' sempre stata una situazione complicata" disse sottovoce la ragazza.
Elinor le frattempo fissò Hiccup con sufficienza "Posso dire di non essere del tutto stupita, visto i precedenti della tua famiglia... Ma dovevi proprio mettere in mezzo mia figlia?!"
Merida arrossì "M_mamma!"
"Non le avrei mai chiesto di seguirmi. E' stato un malinteso e..."
Ma Elinor fece un passo verso di lui "Sai bene anche tu quello che è capitato a mio marito. L'ultima cosa che voglio è che Merida si avvicini a un drago!" 
"Signora Dumbroch, lo ascolti!" disse Anna.
"Mamma smettila di criticarlo sempre!" urlò la figlia, posizionandosi di fronte ad Hiccup  "Ho deciso IO di seguirlo!"
Dapprima un po' sorpreso per il fatto che lo stava difendendo, si rivolse nuovamente alla donna "Mi creda non...Non era previsto e... Non avrei mai permesso che le accadesse qualcosa. Mi dispiace..." si scambiò uno sguardo con Merida "...Mi dispiace davvero."
La Grifondoro non disse nulla, limitandosi a forzare un debole sorriso che cacciò via immediatamente non appena Elinor riprese a parlare "Lo so. Speravo solo fossi più giudizioso di tua madre, Hiccup" disse severa.
Anna fece per parlare ma poi vide Gurghi tirare debolmente il vestito della donna "Padrona-madre!" disse un po' titubante "Arriverà in ritardo per riunione con preside!"
La donna sospirò "Giusto. Meglio avviarci" con un veloce cenno del capo salutò tutti e tre e si avviò tranquillamente verso Hogwarts. Gli altri rimasero per qualche istante ad osservarla in silenzio finché non fu abbastanza lontana, poi Hiccup si rivolse nuovamente alle due Grifondoro.
"Grazie per avermi difeso" disse, passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
Vedendo l'amica fare scena muta, Anna iniziò a parlare "E non devi neanche dirlo! Tra amici ci si aiuta...Giusto Merida?"
Sentendosi gli occhi di tutti puntati addosso, alla fine la rossa cedette e sospirò "Dobbiamo andare."
L'amica provò a ribattere, ma il suo sguardo sembrava irremovibile. Con passo deciso alla fine li superò, affrettandosi verso l'entrata della scuola. Kristoff la seguì con lo sguardo, ma esitò, vedendo Anna ed Hiccup ancora fermi.
"Vai da lei. Vi raggiungo tra poco" sorrise Anna. 
Lui annuì e dopo aver fatto un cenno di saluto al Corvonero, affrettò il passo verso Merida.
"Non preoccuparti Hic" disse Anna mentre gli si avvicinava "Le passerà, lo sai com'è fatta."
"E' proprio perché so com'è fatta che temo non mi perdonerà." 
Quell'espressione fece quasi scappare una risata all'amica.
Sapeva che Merida era ancora furiosa con lui, ma non poteva crederci ad una rottura definitiva tra i due. La sola idea di pensarli separati le sembrava così surreale.
"...Dalle tempo. Avere sua madre attorno non le migliora di certo l'umore. Non è un buon momento ora."
Il Corvonero passò lo sguardo da lei a Merida con Kristoff, ormai distanti "Non lo è da parecchio. Hai notato quanto sia strana ultimamente? La vedo sempre in giro con quel Tassorosso e con Jack."
L'amica si strinse le spalle "Beh non ci vedo nulla di male. Kristoff è un po' burbero all'inizio, ma è simpatico, dovresti conoscerlo meglio" Il suo tono di voce si fece più dolce mentre parlava "...E Jack... Beh... Sai che erano molto amici prima. Trovo carino che si stiano rifrequentando."
"Carino. Sembrano molto uniti" disse un po' imbronciato. 
Anna poté scorgere una punta di astio nelle sue parole.
"Sei..." quasi le venne da ridere il solo pensarci "...Geloso?"
Le gote del ragazzo iniziarono ad arrossire e per tentare di sviare l'attenzione cercò di ricamarci sopra con una risata, passandosi nervosamente una mano tra i capelli "Io? Di Jack? P_perché mai?!" Non incrociò il suo sguardo per non rischiare di agitarsi ulteriormente "Dovresti conoscermi. Sai quanto sono mamma chioccia" disse, riferendosi al tono scherzoso con cui lo definiva Jim ogni volta.
Anna lo fissò poco convinta e questo lo fece agitare maggiormente "Lui si caccia spesso nei guai e Merida si lascia trascinare..."
L'espressione dell'amica si addolcì "Hiccup..."
"E' l'ultimo anno e sai..."
"Hiccup!" lo fermò, costringendolo a guardarla "Posso assicurarti che non c'è nulla tra quelle due teste calde."
"E tu come lo sai?"
"Sono sua amica. Certe cose le so ormai" gli sorrise, portando le mani ai fianchi "Come so che dovresti invitarla al Ballo del Ceppo! Quale miglior occasione per far pace?"
Quella proposta detta così di getto, lo fece solo che imbarazzare di più "...S_Sei impazzita?!" disse, ancora rosso in viso "Non accetterebbe mai!"
L'altra si imbronciò "Come puoi dirlo senza nemmeno provarci?" 
"Perché è Merida!" rispose schietto "Lei ad un ballo? Sei seria?"
"Sai che lo farà, con sua madre a controllarla."
"Ma non mi rivolge nemmeno la parola, come potrebbe dirmi di si?"
Anche se non ne avevano mai parlato esplicitamente, intuiva che Anna fosse a conoscenza della sua cotta per lei.
A dire il vero lo sapeva chiunque ad Hogwarts tranne che l'interessata e di sicuro, ora come ora, la sola idea di poterla invitare a quel ballo gli sembrava del tutto fuori luogo.
"Mi ucciderà."
"Sei troppo pessimista!" rise la Grifondoro.
Hiccup alzò le sopracciglia "Sono realista."
"Non è difficile: Preparati un discorso, dei fiori... Oh e...E dovresti chiederglielo di fronte ad un bel tramonto...Con una splendida vista su tutta Hogwarts e...Ohhh sarebbe così romantico! Un momento perfetto..." Anna si abbandonò completamente al discorso, tanto da dimenticarsi della presenza di Hiccup che continuava a fissarla con le sopracciglia inarcate.
"Non avercela con me, ma voi due avete dei gusti un tantino diversi."
Ed era vero.
La conosceva da così tanto tempo da essere sicuro che nel migliore dei casi, con una proposta del genere sarebbe scoppiata a ridergli in faccia. 
Non restava del tutto indifferente al romanticismo, ma una dichiarazione di quel tipo sarebbe potuta piacere solo ad una come Anna, talmente innamorata dell'idea dell'amore da sognare il principe azzurro fin da bambina.
"Qualunque ragazza si scioglierebbe di fronte ad una dichiarazione simile."
"Ho i miei dubbi..."
Lei lo guardò contrariata e prima di poter dire altro sentì la voce di Merida chiamarla in lontananza.
"Anna! Coraggio, dobbiamo andare o faremo tardi!"
"A_Arrivo!" prima di incamminarsi posò una mano sulla spalla di Hiccup, rivolgendogli uno sguardo pieno di incoraggiamento "Tu fatti avanti! Secondo me accetta!"
L'altro arrossì lievemente, portandosi una mano sulla nuca "Io..."
"ANNA!"
"ARRIVO!" urlò un po' indispettita, e mentre affrettava il passo verso l'amica, si voltò un ultima volta verso il Corvonero, mimandogli due pollici in su "Buona fortuna Hic!"
L'altro forzò un sorriso, era felice di sapere che almeno Anna non ce l'aveva con lui, ma il breve sorriso si spense non appena ripensò alla sua proposta.
Doveva ammetterlo, gli sarebbe piaciuto invitare Merida, forse doveva solamente provarci, dopotutto se non tentava non avrebbe potuto saperlo. Ma in quel momento aveva la testa completamente altrove, pensava ancora a Sdentato, a quanto si stava sentendo solo in quella Foresta e sopratutto ad Elinor. La sua presenza in questo caso poteva significare solo una cosa: guai.
Non si sarebbe lasciata sfuggire la possibilità di fermare un drago.





 
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NOTE AUTRICE:
Salve gente ❤❤❤
Un capitolo un po' cortino ma come avevo detto ho dovuto per forza dividerlo, altrimenti diventata un papiro xD
Spero vi sia piaciuto, potevo inserire Merida e tralasciare Elinor? E' un po' come mettere Tullio senza Miguel, o Anna senza Elsa, prima o poi avrebbe fatto la sua apparizione ed eccola qui! Anche se Merida non ne sembra entusiasta..(e non solo lei xD) 
Ho mantenuto il loro rapporto come nel canon all'inizio del film, o almeno spero dai.
Gurghi invece è uno dei personaggi del film "Taron e la Pentola Magica".
Non sono per niente una fan del film, ma in questa storia vado al di la delle preferenze mie, metto i personaggi che più mi ispirano. Mi piaceva l'idea di mettere una creatura simile all'elfo domestico e istintivamente ho pensato proprio a lui. La famiglia di Merida è parecchio ricca, non come quella dei Malfoy, ma ha la sua importanza, di sicuro un elfo domestico dovevano averlo.
Mi spiace non aver aggiornato la settimana scorsa ma me n'ero completamente dimenticata, così ho spostato tutto ad oggi. E' da qualche tempo che sono un po' bloccata, sarà lo stress, ma cercherò di andare avanti il più possibile per non rimanere ferma.
Grazie di cuore a tutti voi che siete passati <3

 
~Un abbraccio~
  
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