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Autore: Anguria21    02/06/2021    0 recensioni
Che cosa succede se sei diversa da tutti quelli che ti circondano? Che cosa succede se lo sei davvero? Che cosa succede se deludi sempre i tuoi genitori? Che cosa succede a non essere quello che davvero pensavi di essere? Che succede se quattro ragazzi invaderanno la tua vita per sempre? Andromeda e i suoi amici lo scopriranno presto.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Bene, ragazzi.- dice Clarissa Morgerstern, risvegliandomi dal mio stato di trance, prendendo in mano la situazione.- Loro sono Caterina Loss e mia madre Jocelyn, insieme al mio patrigno Luke. Loro ci aiuteranno a trovare Jace e Andromeda. Invece, i volti nuovi sono: Calum Blackstorm, che già avete conosciuto, Michael Graynight, Luke Crosslight e Ashton Bullcar.

-Conosciamo i vostri parenti e li frequentavamo prima del Circolo. Le vostre madri non erano ancora nate.- dice Luke Garraway attirando la nostra attenzione e sorridendo, stringengo la mano alla moglie.

-Si, ma torniamo a noi. Caterina ha trovato una pista.- dice Clarissa e poi, si gira verso di noi.- Non ho niente contro di voi, ragazzi ma parte della mia famiglia è in pericolo.

-Ho scoperto che il portale è stato aperto da qualcuno di molto potente.- dice Caterina iniziando a spiegare.

-Medy. Lo ha aperto lei.- dice Calum incrociando le braccia al petto.

-E questo spiega la sua potenza.- dice Jocelyn parlando per la prima volta da quando abbiamo iniziato a discutere dell'argomento.

-Si, ma sono certa che Andromeda non è mai stata in quei luoghi.- dice Caterina preoccupata.

-Dove si trovano?- chiede Calum serio e posso vedere il suo corpo in tensione.

-In un posto che alcuni di voi ricorderanno.- dice la donna degluttendo a fatica.- Li ha portati in una delle sue dimensioni demoniache.

-Dove di preciso?- chiede Clarissa con tono preoccupato.

-La dimensione demoniaca è simile a... Edom.- risponde lo stregone.

-Merda.- sento sussurrare ai fratelli Lightwood, gli adulti.

-Che significa che è simile?- chiede Simon Lovelace, e vedo una strana luce passare per i suoi occhi ma solo per qualche secondo.

-Vuol dire che è parallela a quella ma... molto peggio.- dice la donna e il silenzio cala nella stanza prima che tutti iniziano a gridare. La calma prima della tempesta.

 
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Un dolore lancinante invade la mia testa e mi fa svegliare dal sonno in cui mi trovavo fino a pochi secondi fa. Mi guardo in giro e capisco di trovarmi in una stanza buia e piena di polvere. Sono stesa sul letto e quando guardo verso il fondo della stanza, trovo qualcuno intrappolato al muro con delle catene: mio padre, riconoscerei i suoi capelli dorati ovunque.
-Papà.- dico scendendo dal letto e avvicinandomi a lui.

-Medy?- chiede come se non mi riconoscesse e io annuisco. Lo guardo attentamente e noto il suo corpo pieni di ferite e lividi, più o meno recenti.

-Che ti hanno fatto?- chiedo abbracciandolo.

-Non importa. Tu stai bene ma.. lui è vivo.- dice spaventato e, per la miseria, non ho mai visto questo sguardo sul suo viso.

-Lui chi, papà?- chiedo ma la porta alle mie spalle si apre e qualcuno entra dentro la stanza. Mi giro verso la porta e trovo l'essere che mi ha pugnalata qualche settimana fa. Noto che si sta togliendo le bende dal viso.

-Io sono vivo. E così, questa è la mia nipotina?- chiede l'essere e non posso credere ai miei occhi: Jonathan Morgerstern, il diciassettenne morto più di trent'anni fa, è qui davanti al mio viso mentre il mio corpo inizia a sentire dolore. Lui se ne accorge.- Oh, si. Sei legata a me e dato che io sono vivo, tra poco Lilith si impossesserà del tuo corpo.

-Come hai fatto a portarci qui?- chiedo poggiando una mano sul mio petto dolorante.

-Sei stata tu ad aprire il portale, mia cara. Il tuo essere sia angelo che demone, ha permesso al portale di essere abbastanza forte. I demoni, neanche quelli superiori, possono aprire dei portali per altre dimensioni, neanche tua madre, ma tu... tu sei speciale e grazie a te, io rivivrl la mia vita a pieno e potrò vendicarmi di tutto il male che mi hanno fatto.

-Non ti permetterò di uccidere la mia famiglia.- dice mio padre mentre io mi accascio al suolo per il dolore.- Andromeda!

-Ma io lo sto già facendo.- dice indicandomi e sorridendo maligno.- Vedi, più lei si indebolisce, più io mi fortifico. Questo, finchè non morirà. Ma tranquillo, finché mi servirà, ucciderò chiunque la tocchi.

-Sei malato, verme.- sento gridare mio padre che si muove facendo stridere le catene che lo tengono al muro. Il dolore diventa sopportabile e sento bruciare la runa sul mio petto. Mi alzo in piedi e la mia vista è totalmente nera. Lilith si è impossessata di me.

-Bene, adesso, dobbiamo andare. Abbiamo qualcuno da catturare.- dice Jonathan che mi afferra la mano e mi porta via, mentre io vorrei solo morire.

 
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Erano passati alcuni giorni e ancora non avevamo trovato un modo per raggiungere Medy e suo padre. L'unica cosa positiva è stata la completa guarigione di Magnus dalla ferita che gli ha inflitto Andromeda sotto il controllo di Lilith. 
In questo momento, siamo tutti riuniti in biblioteca per cercare qualcosa su questa città demoniaca parallela a Edom ma non abbiamo trovato molto, fino ad ora. I fratelli silenti continuano ad aiutarci ma ci hanno detto che i demoni superiori creano dimensioni demoniache a loro piacimento e che noi non abbiamo la possibilità di conoscerle tutte; di alcune non si sa quali siano i loro nomi. In più, Cateriana e Magnus non sanno nulla di queste dimensioni. Lo stregono aveva pensato di evocare il padre, Asmodeo, ma il marito lo ha negato categoricamente, dato che l'ultima volta che Magnus l'ha fatto, Simon Lovelace ha perso la memoria per riportare tutti sani e salvi a casa da Edom.
Mentre continuiamo con le ricerche, sentiamo dei rumori provenire dall'ingresso dell'istituto. 
-Qualcosa non va.- dice Max prima che corriamo nell'armeria a recuperare armi disponibli a un presunto combattimento. Corriamo giù per le scale fino all'ingresso e posso notate la velocità in cui ci sistemiamo tutti in posizione di attacco ma anche di difesa. Le porte si spalancano con una folata di vento, facendoci notare il temporale al di fuori, e una figura in rosso entra con eleganza. La donna, possiamo capirlo dal suo corpo e dalle sue movenze, alza gli occhi verso di noi e il cuore mi si blocca nel petto: Andromeda è davanti a noi con gli occhi completamente neri e un sorriso maligno che le sfigura il volto.

-Siete pronti a difendere la vostra casa?- chiede la ragazza continuando a sorridere.

-Cosa vuoi, Lilith?- chiede Clarissa posizionandosi al centro del nostro gruppo.

-Sono venuta a privarti della felicità, Clarissa e a presentarti una persona. Ti ricordi di Jonathan, non è vero?- chiede il demono e in quel momento, entra un'altra figura completamente in rosso. Un giovane ragazzo ci guarda con un sorriso agghiacciante in viso, molto simile a quello della ragazza che sta davanti ai miei occhi.

-Jonathan..- sento sussurrare dalla donna con terrore.- No, tu sei morto!

-Ero morto, cara sorella. Devo dire che tua figlia è bella come te, se non di più.- dice il mostro poggiando una mano sul suo fianco e avvicinandola al suo corpo annussandole i capelli.- E quello deve essere Zeus, uguale al padre.

-Lascia stare i miei figli, Jonathan. Cosa vuoi da noi?- chiede ancora la donna mentre io osservo Andromeda: la guardo negli occhi neri e noto una scintilla di grigio passare come un lampo, poi torna tutto come prima.

-Voglio ciò che è mio di diritto, ovvero il mondo ai miei piedi. Voglio condividerlo con qualcuno. Avevo dato a te questa opportunità tanto tempo fa ma adesso, penso che Lilith possa essere più adatta di te.- dice con un sorriso passando una mano sul corpo di Andromeda causando un senso di rabbia furiosa dentro di me che mi fa irrigidire all'istante.

-Si, tu e quale esercito?- chiede Simon Lovelace al fianco della sua parabatai.

-Sono contento che tu me l'abbia chiesto perchè mia madre mi ha insegnato come usare il sangue demoniaco dentro un corpo per controllare il suo essere. Ehm, ragazzi?- chiede l'essere spregevole richiamando qualcuno: una flotta tra stregoni e lupi mannari con occhi neri fa il suo ingresso dal portone e si posiziona alle spalle delle due figure in rosso. Una di loro, in particolare, compare davanti ai nostri occhi e Max, insieme all'aiuto di Zeus, sono costretti a tenere fermo Rafael che vorrebbe correre da lei; Luna, con occhi neri, è al fianco di Andromeda.- Penso che la conosciuate benissimo. Non potete capire quanto sia bello per me sentirle urlare dall'interno.

-Maledetto!- urla Rafael lanciando un pugnale contro Jonathan ma lui lo prende dalla lama.

-Non dovevi proprio farlo.- dice tornando serio. Con un gesto della mano, fa segno alla flotta di attaccare e la battaglia ha inizio. Vedo Andromeda dirigersi verso la madre ma io mi metto nel mezzo.

-Veditela con me.- dico alzando la spada angelica.

-Non ti servirà quella, ragazzino.- dice Andromeda con fare cattivo.

-Vuol dire che ti atterò a mani nude.- dico agganciando la spada angelica alla mia divisa senza mai distogliere lo sguardo dal suo.

-La ragazzina ti sta dando dell'idiota e lo sei. Pensare di battermi a mani nude, stupido davvero da parte tua.- dice lei ridendo e io stringo i pugni. Sento alle mie spalle un lupo mannaro cercare di sorprendermi ma io lo schivo velocemente e il lupo finisce su Andromeda infilzandola con i suoi artigli. Le levo il lupo di dosso e la guardo negli occhi che sono tornati del grigio che amo.

-Calum.- dice sorpresa e si guarda in torno vedendo la battaglia consumarsi.

-Medy.- dico prendendola per le braccia e stringendola al mio corpo. Ci spostiamo un po' e la guardo in viso.

-Non ho molto tempo, Calum. Lui ha mio padre in quel posto oscuro. Non si può raggiungere, solo lui può grazie a me. Lui.. lui vuole mio fratello ma soprattutto vuole ferire mia madre e mia nonna. Vuole prendere Zeus, stasera. Glielo impedirò.- dice preoccupata guardandosi in torno alla ricerca del fratello.

-Glielo impediremo.- dico e le accarezzo il viso.- Ti ha fatto male in qualche modo?

-No, ma penso che io ne faccia a mio padre, quando sono lei. E' pieno di lividi e di ferite.- dice con gli occhi lucidi per le lacrime che cerca di trattenere.- Dovete trovare qualcosa. Io non so cosa voglia fare in futuro e se mai dovessi scoprirlo, non potrò comunicare con voi. Penso, attaccherà Idris nuovamente.

-Ne sei sicura?- chiedo e lei scuote la testa. Sta per dire qualcosa ma il suo sguardo si ferma alle mie spalle con terrore.

-Ti prego, perdonami.- dice e la guardo non capendo le sue parole. Estrae un pugnale dalla divisa e lo infila nella mia coscia. La guardo con stupore e dolore, prima di accasciarmi al suolo e vederla correre verso la mischia. Riesco a girarmi in tempo per vedere Andromeda schivare tutti e pararsi davanti al fratello. Lo guarda negli occhi spingendolo via facendolo cadere a terra e in quel momento, la spada di Jonathan Morgertern le trapassa lo stomaco fino all'elsa.

-No!- sento gridare Zeus mentre guarda la sorella con terrore. Ecco perchè mi ha pugnalato alla gamba, in modo che non mi potessi muovere per fermarla. Vedo il corpo di Rafael cadere al suolo e Medy sorridere al fratello con dolore; del sangue le esce dalle labbra.

-Mi sa che dobbiamo intensificare il dominio su di te, signorina.- dice Jonathan Morgersten estrendo la spada dal corpo di Medy e prendendola prima che possa cadere a terra.- Ritirata!- grida e tutti, in un secondo, spariscono dalla nostra vista. Sul pavimento compare una macchia di bruciato, ovvero una scritta in latino: torneremo.
Vedo Mary e Clary avvicinarsi a Zeuse per controllare le sue condizioni. Max e la sua famiglia si avvicinano a Raf che è solo svenuto e vedo Luke avvicinarsi a me e farmi un paio di iritze per la ferita alla gamba.

-E' stata lei?- chiede posando lo stilo.

-Si, ma solo per impedirmi di fermarla dal salvare Zeus. Era tornata in se.- dico alzandomi dal pavimento per raggiungere tutti gli altri.

-Che cosa volevano?- chiede Carole guardandosi in giro.

-Volevano prendere Zeus ma soprattutto, volevano far soffrire Clarissa.- dico guardando la donna che si passa le mani sul viso e tra i capelli.

-Come fai a saperlo?- chiede Michael non lasciando il fianco di Zeus.

-Stavo combattendo contro di lei e un lupo mannaro, dopo che l'ho schivato, l'ha colpita e ferita facendo tornare davvero lei. Mi ha detto che solo lei può aprire il portale ma solo Jonathan sa dove vanno. Ha paura che le facciano ferire il padre, quando Lilith si impossessa del suo corpo.- dico passandomi una mano sul viso per l'esasperazione.

-Sa dove attaccheranno la prossima volta?- chiede Ashton non staccandosi da Mary.

-No. Dice che lui le rivela le cose solo quando Lilith si impossessa di lei ma pensa che attaccheranno Idris. Lui vuole il mondo e il nostro mondo è proprio Idris...- dico ripensando alle parole di Medy.

-Come facciamo a sapere che era davvero lei?- chiede Michael dubbioso.

-Come, scusa?- chiede Zeus allontanandosi dal corpo di Mike.

-Beh, l'abbiamo vista tutti quando è entrata qui dentro.- dice Ashton dando man forte al suo parabatai.

-Ragazzi, ha salvato Zeus. Anche Jonathan ha detto che il legame con Lilith andava rinforzato.- dice Mary prendendosela con Ashton e si allontana da lui.

-Ha ferito Calum.- dice Luke ricordando a tutti che cosa è successo.

-Solo per impedirmi dal fermarla, quando ha protetto suo fratello.- dico difendendo Andromeda e innervosendomi.

-Basta!- grida Carole zittendoci tutti.- Stiamo parlando della nostra Medy, della mia amica. Era lei perchè io stavo alle spalle di Zeus, quando lei si è parata davanti al fratello. Mi ha guardata in viso e sapevo che era lei. Ora, invece di litigare, troviamo una soluzione per separarla da Jonathan e riportarla a casa insieme a zio Jace.- dice prima di andare cia seguita da Mary e Zeus.

-Che cosa pensate di fare, eh?- chiedo girandomi verso i miei amici.

-Cal, noi..- dice Luke ma lo fermo.

-Cosa? Come potete dubitare di lei? No, sentite, lasciate perdere. Carole ha ragione e se voi non volete aiutare, quella è la porta.- dico prima di lasciarli lì a rimuginare sui loro sbagli.





 
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Catarina Loss, anni indefiniti

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Jocelyn Fray, 66 annni

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Luke Garroway, 66 anni
 
 
   
 
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