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Autore: gravity03    04/06/2021    1 recensioni
Hermione Granger stava correndo per i corridoi del ministero. Di nuovo. Come auror aveva molti casi di cui occuparsi, ma ormai per procedere con le indagini servivano permessi, autorizzazioni, documenti che solo il ministero poteva consegnare. La giovane ex-grifondoro era molto brava nel suo lavoro, aveva il maggior numero di arresti del suo ufficio e il maggior numero di casi chiusi. Potrà una vecchia conoscenza incontrata per caso stravolgere la sua quotidianità?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione Granger stava correndo per i corridoi del ministero. Di nuovo. Come auror aveva molti casi di cui occuparsi, ma ormai per procedere con le indagini servivano permessi, autorizzazioni, documenti che solo il ministero poteva consegnare. La giovane ex-grifondoro era molto brava nel suo lavoro, aveva il maggior numero di arresti del suo ufficio, il maggior numero di casi chiusi e molto spesso la sua competenza era richiesta anche in affiancamento ai suoi colleghi. Perciò molte volte era già capitato di vederla correre per i corridoi verso gli uffici del tribunale, che ovviamente si trovavano ai piani più bassi.

Quel giorno non faceva eccezione. Arrivata davanti all'aula di uno dei ministri della legge, bussò educatamente, facendo il possibile per recuperare il fiato e riacquistare un po' di contegno. Quando la segretaria le aprì la porta e la fece entrare era già la perfetta auror, con la divisa impeccabile e i capelli in ordine.

<< Auror Granger, il Ministro Becker la potrà ricevere non appena finirà con il suo precedente appuntamento>>. Hermione sconsolata si sedette su una poltroncina in febbricitante attesa. Aveva bisogno di un permesso di accesso ad un'azienda privata che produceva pozioni e, secondo le sue indagini, utilizzava dei prodotti assuefanti che rendevano i maghi dipendenti da queste sostanze. Aveva bisogno di formare una squadra d'assalto ed entrare nell'edificio per ottenere le prove.

Era persa nei suoi pensieri quando la porta dell'ufficio del ministro si aprì e l'anziano signore ne uscì sorridendo. Hermione si alzò contenta senza accorgersi che un'altra persona si apprestava ad uscire dietro il ministro. Non lo riconobbe subito, ma appena i loro sguardi si incrociarono, decine di ricordi le si affollarono in testa. Draco Malfoy aveva appena avuto udienza privata con il ministro. Scossa dalla cosa, lo salutò appena mentre se ne andava, venendo richiamata dal ministro Becker per velocizzare la procedura.

<< Auror Granger, mi dica che documenti le servono, glie li firmarò immediatamente se questo vorrà dire un altro arresto!>>

<< Grazie, Ministro! Avrei bisogno di un mandato d'accesso ad una azienda privata, ci sono molte prove che produca e smerci sostanze assuefanti. Io e la mia squadra siamo già pronti, manca solo il suo lasciapassare>>.

Mentre il ministro prendeva le carte, i pensieri della giovane ritornarono al suo vecchio compagno di scuola. Sapeva che era stato scagionato dalle accuse di essere un seguace del signore oscuro perchè aveva dato una mano nella cattura di tutti gli altri mangiamorte rimasti liberi, che gli era stato permesso di finire la scuola e che si era poi guadagnato il perdono di tutti cominciando a lavorare al ministero, ma in 4 anni che lavorava lì non le era mai capitato di incrociarlo. Nell'ufficio di un ministro poi.

<< Ministro Becker, se non sono indiscreta, come mai Malfoy si trovava qui? >>

<< Ah, il suo intuito da auror ha acceso una spia? Ebbene, dovrebbe essere un segreto, ma immagino che abbia già capito qualcosa! Il signor Malfoy ha presentato la sua candidatura come ministro e a breve ci sarà uno scrutinio e una votazione per accettarla! Sono molto contento che quel ragazzo mi abbia ascoltato, ha davvero molto potenziale!>>

<< Lei e Malfoy siete buoni conoscenti, se ne parla a questo modo.>>

<< Si, certo, dopo il suo processo mi sono assicurato personalmente che proseguisse sulla giusta strada e devo dire che fino ad oggi non ha mai deluso le mie aspettative. Aveva solo bisogno di una figura salda che lo incoraggiasse, come ogni giovane ragazzo.>>

Le porse i documenti firmati.

<< Ci porti i cattivi, auror Granger>>.

E così Hermione fece. Fu l'arresto più grande dell'ultimo anno, 12 dipendendi e il loro capo furono portati in manette al ministero per essere processati, furono trovate grandi quantità di quella sostanza, nota per provocare assuefazione nei maghi che la consumavano. La giovane auror aveva fatto di nuovo un ottimo lavoro.

Quando tornò in ufficio però trovo qualcosa di inaspettato. Draco Malfoy stava appoggiato alla sua scrivania, guardando una foto di lei al matrimonio di Harry e Ginny con i due sposi.

<< Malfoy>>. Lui alzò lo sguardo.

<< Auror Granger. Hai fatto un ottimo lavoro con il tuo ultimo arresto.>>

<< Grazie. A cosa devo questa visita?>> Disse mentre girava attorno alla scrivania e prendeva posto alla sua sedia incrociando le gambe, invitando il biondo a fare lo stesso.

<< Dritta al punto. Mi piace. Penso tu sappia della mia richiesta per diventare ministro. Oggi è stata accettata, comincerò lunedì come assistente del Ministro Becker.>>

<> . Il ragazzo si sedette con calma, sporgendosi verso la scrivania e verso la sua interlocutrice. Solo allora Hermione notò quanto quegli occhi grigi fossero profondi. Profondi? Gli occhi di furetto malfoy? Doveva essere pazza. Oppure molto stanca.

<< Beh, come prima mansione, per aiutarlo e sgravare un po' il suo lavoro, posso occuparmi dei permessi e delle autorizzazioni per gli auror, per cui, ti prego, sentiti libera di venire da me per qualsiasi cosa.>>

<< Grazie, Malfoy. Lo apprezzo molto.>> Era gentile. Era diverso dal ragazzino che conosceva a scuola, aveva lo stesso contegno da purosangue, ma niente disprezzo.

<< Ci tengo ovviamente a scusarmi nuovamente per come mi sono comportato in passato e non vorrei che i nostri.. trascorsi ostacolassero il nostro lavoro. E puoi chiamarmi Draco>> Da quando era diventato così maturo? Era molto stupita.

<< ok, Mal.. Draco. Sei molto gentile, grazie. Anche se ormai sarebbe più appropriato Ministro Malfoy, non ti pare?>>

<< Oh, no! Non mi ci sono ancora abituato e penso che mai lo farò.. suona così da vecchio!>>

<< Se ti sentisse il ministro Becker ne morirebbe!>> Entrambi risero. Era piacevole parlare con lui e senza quell'espressione di disgusto sul suo viso era anche affascinante.

Draco la salutò subito dopo e se ne andò, lasciandola confusa ma piacevolmente sorpresa.

 

Qualche giorno dopo Hermione stava di nuovo correndo per i corridoi del ministero. Altro caso altro mandato. Questa volta fu Draco a concederglielo e così come era venuta, velocemente se ne andò. Quando la sera tornò in ufficio trovò un aeroplanino di carta, modalità con cui viaggiavano i messaggi all'interno del ministero, ad attenderla sopra la sua scrivania. Lo lesse allibita. Draco Malfoy chiedeva di vederla nel suo ufficio.

Era molto tardi ormai, non sapeva nemmeno se l'avrebbe ancora trovato, ma si diresse lo stesso verso gli studi dei ministri. Aveva sbagliato qualcosa? Non le era mai successo nella sua carriera di aver commesso qualche errore. Possibile che fosse capitato proprio con i mandati firmati da lui?

Arrivata, vide la luce accesa dietro la sua porta e bussò.

Le venne ad aprire Draco in persona, con l'aria un po' trasandata di chi è a fine giornata, con la cravatta allentata, i polsini della camicia sbottonati e i capelli arruffati. Nonostante questo, il suo aspetto rimaneva regale.

<< Auror Granger!.. Ehmm, Hermione! Hai letto il messaggio! Come è andata la ricerca di quel criminale?>>

<>

<< No, perchè me lo chiedi?>> Hermione lo guardava tesa, ma alla sua risposta si tranquillizzò.

<< Non è uso dei ministri convocare gli auror in piena notte per avere informazioni sul caso!>> Disse sorridendo, mentre lui appariva confuso.

<< Piena notte? Perchè, che ore..? Per Salazar, è davvero tardi, non me ne ero accorto! Questo nuovo lavoro mi sta davvero assorbendo.. e nemmeno tu dovresti essere qui a quest'ora.>> Sorrideva anche lui ora, difese abbassate e occhi stanchi.

<< Ah, il mio gatto a casa è autosufficiente, gli basta vedermi una volta al giorno perchè gli riempia la ciotola!>>

Stettero a parlare ancora per un bel po', senza accorgersene. Si sedettero comodi sui divanetti, Draco tirò fuori una bottiglia di firewiskey che gli avevano regalato quel giorno e due bicchieri, versando una cospicua porzione alla sua ospite.

<< Ahahah, sei matto, domani devo lavorare!>>

<< è un buon momento per un brindisi, ai nuovi lavori e alle vecchie conoscenze!>> alzarono i calici e sorseggiarono il drink, molto più rilassati. Per Hermione era strano trovarsi lì, a parlare con Malfoy, ma si accorse subito che era un buon interlocutore: parlava in modo impeccabile, faceva battute sagaci, rideva a quelle che faceva lei. Inoltre era anche bello da guardare: il viso proporzionato con quegli occhi di ghiaccio, il naso leggermente a punta e le labbra carnose erano attraenti, il corpo atletico che si intravedeva dai vestiti manteneva una posa elegante. Hermione sapeva che l'alcol era complice di quei pensieri, lo reggeva molto poco, ma si lasciò cullare e inebriare dalla situazione, finchè non guardò l'orologio.

<< Ora è davvero tardi! Grazie di tutto, Draco, ora devo proprio andare!>>

Da buon cavaliere la stava accompagnando alla porta, quando Hermione, ormai instabile sulle sue gambe, inciampò nel tappeto. Solo grazie ai riflessi del biondo e ai suoi movimenti fulminei evitò di schiantarsi al suolo.

<< Tutto bene? Mi sembri un po' instabile!>> Hermione annuì arrossendo, mentre lui la aiutava ad alzarsi. Le sue braccia erano forti, le sua mani salde e calde.. lo guardò negli occhi, che come qualche giorno prima le sembrarono così profondi e avvolgenti. Fu questioni di secondi, il suo corpo si separò dalla sua mente, non pensava a nulla se non a quel viso così perfetto. Con le guance arrossate, si aggrappò alle spalle del biondo, chiuse gli occhi e avvicinò le sue labbra alle sue. Prima le sfiorò timidamente, poi vi si appoggiò con più forza. Schiuse le sue labbra e con la lingua invitò il biondo a fare lo stesso, ma poi si accorse di cosa stava facendo.

No, era sbagliato, era inappropriato, lui ora era un suo superiore, era un ministro! Si staccò da quella bocca morbida, improvvisamente lucida.

<> e scappò via senza nemmeno guardarlo negli occhi, lasciando un Draco Malfoy allibito sull'uscio della porta.

 

Nei due giorni successivi Hermione si era sentita una ladra. Tutte le volte che entrava o usciva dal ministero, che camminava negli spazi comuni, aveva la sensazione che qualcuno la guardasse e sapesse quello che aveva fatto. E ancor di più aveva paura di incontrare lui. Come aveva potuto essere così sciocca? Baciare un suo diretto superiore, colui che firmava i suoi mandati, chiunque avrebbe potuto controbattere che ci fosse un conflitto d'interesse e annullare i suoi permessi.

Anche lui.. aveva delle labbra davvero morbide. Era sorprendentemente intelligente e arguto. E l'aveva stretta tra le sue braccia, non aveva interrotto il bacio, anzi sembrava rispondere, dopo lo shock iniziale. Ma non doveva più pensarci.

Fu con sollievo che finalmente accolse il weekend, il primo libero da settimane. Si ripropose di rilassarsi, concedersi un bagno caldo, una buona lettura, una passeggiata all'aperto e un caffè con le sue amiche. Aveva programmi molto allettanti.

Si stupì quando il sabato sera, rientrata da poco a casa, sentì suonare alla porta. Non aspettava nessuno e bacchetta alla mano si avvicinò silenziosamente. Questa volta bussarono.

<< Hermione, sono Draco.. Per favore, puoi aprirmi?>> Scioccata si precipitò alla porta e la aprì, trovandosi davanti un biondo ex-serpeverde in abiti spiegazzati, con i capelli scarmigliati e due grosse occhiaie.

<> Hermione lo afferrò per un braccio e lo fece entrare in casa, chiudendo la porta e lanciando un muffiato prima che qualcuno potesse sentirli.

<< Draco, che ci fai qui? Sei ubriaco?>> il giovane la guardava con espressione affamata.

<< No.. Voglio parlare con te, di quel bacio che mi hai dato in ufficio prima di sparire come un razzo. Non farò finta che non sia successo nulla, a cosa stavi pensando? Sono un ministro, un tuo superiore, le mie azioni potrebbero avere conseguenze sui casi che stai seguendo, sui casi di tutti gli altri auror...>> Hermione lo guardava confusa.

<< Mi dispiace, non ..>> Lui la interuppe, lo sguardo magnetico e la voce bassa.

<< Ti dispiace? Granger, sono mesi che ti osservo, tu e quella maledetta divisa da auror che correte per i corridoi, ho seguito tutti i tuoi arresti, ho convinto Becker ad ampliare le sue mansioni inserendo l'iter della firma dei mandati, per vederti, anche solo di sfuggita, ogni tanto.. Ma sapevo che non poteva accadere nulla, sapevo che tu eri irraggiungibile per me, e quando sono diventato ministro e avevo l'occasione di lavorare con te ero felice di poter vederti all'opera così da vicino. Poi tu vieni nel mio ufficio, mi baci, scappi senza dare spiegazioni e sparisci per giorni! Non lo accetto, Granger.>> I suoi occhi ardevano. Il suo viso era arrossato dallo sforzo, le sue mani giocavano nervosamente con i polsini. << Non hai nulla da dirmi?>>

La mora era sorpresa. E anche confusa, imbarazzata, lusingata, spaventata. Aveva appena ricevuto una dichiarazione d'amore da parte di Draco Malfoy? Doveva essere un sogno. Lo vedeva davanti a sé ma lui non poteva essere davvero lì, a dirle quelle cose, a guardarla con quegl'occhi.

<< Non capisco... Perchè non mi hai mai detto nulla?>> il biondo parve sorpreso da quelle parole, non si aspettava che il discorso prendesse quella piega.

<< Perchè.. Mi prendi in giro? Come avrei potuto osare di avvicinarmi a te, dopo quello che ho fatto? Dopo quello ciò che..>> Non riuscì a finire la frase, perchè Hermione si avvicinò a lui e lo abbracciò, affondando il viso nell'incavo del suo collo. Non servivano più parole adesso. Qualdo la mora si staccò da lui sorridendo, fu un attimo: le prese il mento tra le dita e la baciò, con passione. Mentre lei gli cingeva il collo con le braccia, lui pensava solo alla sua bocca, alla sua lingua, al suo profumo, alla sensazione di averla finalmente tra le sue braccia.

Quando si separò da lei gli sembrò di perdere tutto il fiato, di non riuscire a respire, poi sentì la sua mano sul petto.

<< E così mi guardavi mentre correvo in divisa per i corridoi?>> L'ex serpeverde rise di cuore, stringendo a sè la sua ex grifondoro.


NDA Ciao! avevo questa idea in testa e l'ho trascritta subito! Sono due personaggi che si incontrano per caso e sono subito attratti tra loro! spero vi piaccia, a presto, Gravity.
   
 
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