Anime & Manga > D.Gray Man
Segui la storia  |       
Autore: Eririchan    09/06/2021    1 recensioni
DAL TESTO
Lavi non avrebbe mai immaginato che stringere l’esorcista con i capelli più belli di tutto l’Ordine potesse essere così afrodisiaco. Non si era nemmeno accorto che le proprie mani avevano iniziato a sbottonare il cappotto dell’altro: era in completa trance. Fu però in grado di provare sorpresa nello scoprire che Kanda si ostinava a girare a petto nudo sotto l’uniforme. E anche a pensare che fosse meglio così
Genere: Comico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda | Coppie: Rabi/Kanda
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’infermeria dell’Ordine Oscuro non era mai stata così gremita di gente. Anche per un tipo socievole come Lavi, essere circondato da malati pullulanti o da parenti piagnucoloni dei feriti era troppo.

Sospirò, si voltò su un fianco e si perse ad osservare la coperta che rivestiva interamente il letto di Allen come fosse una montagna. Chissà che cavolo stava facendo là sotto l’albino.

Poco importava: tra lo stomaco di Crowly che borbottava come un cantante metal e un Komui disperato intento a compiangere i capelli bruciati di Lenalee, Lavi dovette sforzarsi non poco per richiamare la mente su qualcosa che lo distraesse abbastanza da risparmiarsi un’emicrania.

E suo malgrado lo trovò: la sua mente volò a qualche ora prima quando Allen, dopo averli salvati tutti invertendo il processo di dissoluzione dell’Arca dei Noah, aveva aperto una porta credendola la strada giusta per l’uscita… Cadendo così in una voragine trascinandosi dietro un Kanda appena risorto (ma non per questo meno incazzoso del solito) che, a sua volta, si era aggrappato alla maglietta di Lavi… il quale però era ancora troppo stordito per cercare a sua volta un appiglio. Se non ci fosse stato Chaoji, a quest’ora sarebbero morti comunque tutti e tre, con o senza il download dell’Arca.

Chaoji riuscì a salvarli solo perchè a quanto pare era compatibile con dell’Innocence appena trovata. Anche Lavi fece una scoperta in quel momento: i pugni di Kanda non erano i soli a fare male, ma anche i suoi calci: - Ehi, Yu, - aveva iniziato il rosso, - mi spieghi perchè tutte le volte che provi a togliermi la maglietta finisco soffocato o con un pugno nello stomaco? -

Per fortuna Allen e Chaoji erano impegnati a parlare tra loro, altrimenti Kanda non avrebbe potuto soprassedere a una tale frecciatina e Lavi non se la sarebbe cavata con un semplice calcio nei genitali.

 

Lavi tornò al presente: non avendo abboccato alla sua provocazione, Kanda aveva dimostrando che non aveva nessuna voglia di tornare su quanto accaduto nel sotterraneo tempo prima a causa di Komui.

Giusto, Komui... 

Lavi voltò la testa e vide che il suo capo non era più lì a versare lacrime sul lenzuolo ormai fradicio della sorellina: l’infermiera lo aveva cacciato. Beh, almeno Lenalee aveva qualcuno che si struggeva per lei: il vecchio Panda non aveva versato nemmeno una lacrimuccia per lui, troppo orgoglioso del fatto di essere in grado di non provare sentimenti nemmeno per il suo erede. Ora che ci pensava bene, anche Kanda aveva un carattere simile… possibile che Lavi avesse proiettato il suo genitore adottivo sul giapponese? Nah, impossibile. E poi è sempre meglio lasciare la psicoanalisi a chi crede di saperla praticare.

Fu così che Junior si decise: mentre il chiacchiericcio della stanza si fondeva con i passi di infermiere e dottori, il rosso si voltò verso Kanda, posto nel letto accanto e approfittò del chiasso generale per sondare un po’ di più il terreno.

- Ehi, Yu, ti sei ripreso? -

Il giapponese emise un sonoro “tsk” mentre si ostinava a starsene sdraiato con gli occhi fissi sul soffitto.

- Eddai, non fare la mummia, voglio solo parlare un po’! Ad esempio… è da un po’ di tempo che penso a una cosa… non ne abbiamo più parlato, ma penso proprio che avrei la mente più libera se ottenessi una risposta sincera da te. -

Per tutta risposta, Kanda si voltò di lato in modo da dargli le spalle. - Ho sonno. -

- Non mentire! Avevi gli occhi sgranati fino a un momento fa! -

La capo infermiera sgridò Lavi per il fracasso che stava facendo, e questi si scusò a orecchie basse. Ma appena fu tornata ai suoi obblighi, il rosso riprese a stuzzicare il collega: - Dicevo… hai presente quello che è successo nei sotterranei? Quando tu ed io abbiamo… dai, hai capito. Puoi dirmi come stanno le cose? Continuo a pensarci e, diciamocelo, averti nel letto accanto non aiuta. -

Kanda scattò a sedere dopo l’ultima frase: - Cosa vorresti insinuare, stupido coniglio?! -

Ed ecco che la capo infermiera li rimise in riga tutti e due. Kanda sperò di essersi così salvato da quell’interrogatorio imbarazzante e così tornò a coricarsi in modo da non vedere in faccia quello stupido coniglio. Ma in cuor suo sapeva che Lavi non avrebbe mollato tanto facilmente.

Infatti il rosso si sporse verso di lui. - Non ti devi vergognare, è stata colpa di quella stupida pozione di Komui, però ecco… quella pozione ti ha fatto venire da me quindi mi chiedevo se il motivo fosse che tu… -

Kanda si alzò dal letto con tutta l’intenzione di andarsene. - Non è assolutamente come pensi! Tutto ciò che crea Komui non funziona praticamente mai, o perlomeno non come dovrebbe! Quindi se ho fatto qualcosa proprio a te, è stato solo perché eri la persona più vicina in quel momento, tutto qui! Storia chiusa! -

Dopo essersi infilato il maglione, Kanda si diresse verso l’uscita, rispondendo a chi glielo domandava che “siccome lì non riusciva a riposare a causa di tutto quel rumore, se ne sarebbe tornato in camera sua”. Solo Lavi intuì che con “rumore” intendeva proprio l’esorcista coi capelli rossi.

Tiedoll provò a far desistere Kanda, ma alla fine il giovane riuscì a svignarsela lo stesso.

Lavi credette di avere esagerato e che forse il suo compagno d’armi aveva ragione: quella pozione poteva non avere lo stesso effetto su tutti oppure, non essendo Kanda innamorato nè attratto da nessuno, poteva semplicemente averlo fatto momentaneamente infatuare del primo che passava.

La spina dorsale di Lavi fu percorsa da brividi freddi che parvero infiniti. Kanda con… il primo che capitava? Non poteva nemmeno pensarci. Non il suo Yu. Non dopo essersi convinto di essere speciale per il giapponese.

Si stava ancora scervellando sulla questione quando l’infermiera rientrò in stanza e sbatté a letto sia Allen che Kanda. Quando gli sguardi del rosso e del moro si incrociarono di nuovo, il secondo sbuffò, - Guai a te se mi rivolgi ancora la parola. - e si coricò.

 

Lavi pensò a lungo a cosa fare. Qualcosa dentro il suo stomaco non voleva saperne di lasciar correre la questione. E la sua testa e il suo cuore parevano essere d’accordo con lui. In pratica, quel che accadde dopo fu l’esito di una congiura ai suoi danni architettata dai suoi stessi organi interni: nel cuore della notte, Lavi scese dal suo giaciglio e si infilò nel letto di Yu. Se voleva costringerlo ad ammettere qualcosa contro la sua volontà (qualsiasi cosa fosse) doveva farlo ora che Mugen era in riparazione.

Certo, Kanda avrebbe saputo come spezzargli l’osso del collo anche a mani nude, ma Lavi decise che avere l’effetto sorpresa dalla propria parte è una costante di ogni vittoria. Il suo cervello decise di non contraddirlo, consapevole che raccontarsi qualche bugia a volte fa bene al coraggio.

Fu fulmineo: sgattaiolò nel letto di Kanda e tirò la coperta fin sopra le loro teste. Come si aspettava, Kanda poteva essere ingenuo in certe cose, ma di certo non era uno stupido: abituato a ragionare come un soldato in battaglia, il giapponese capì subito che incazzarsi gli avrebbe fatto alzare la voce… attirando l’attenzione di un’intera stanza di gente che lo conosceva e che avrebbe potuto fraintendere. O che avrebbe voluto, fraintendere. Marie, lo stupido Moyashi e qualcun altro probabilmente non aspettavano altro.

Lavi fece un sorriso smagliante che purtroppo per lui si perdette nel buio. - Shh, non vorrai che si sveglino tutti e ci vedano così, neh, Yu-chan? -

L’altro grugnì e si rannicchiò sul bordo del letto. - Che diavolo vuoi ancora?! -

Lavi si fece serio e l’altro lo capì dal cambio del tono di voce. - Una risposta, Yu. -

- L’hai già avuta, se non ti piace è un problema tuo. - replicò l’altro provando a buttarlo giù dal materasso senza tuttavia avvicinarglisi troppo. Lavi afferrò quella mano che gli stava sgraziatamente premendo il petto e avvicinò la testa in direzione della voce di Kanda. - Guarda che è tutta colpa tua! Prima che tu facessi quella cosa ero convinto che mi piacesse Lenalee! E invece mi hai portato nel sotterraneo e mi hai… -

Una mano gli tappò la bocca: - Non osare mai più parlare di quella cosa. Non è successo niente nel sotterraneo, ficcatelo bene in testa! Vuota com’è, di certo ne hai di spazio. -

Lavi riuscì a sfruttare il buio e l’agitazione di Kanda per portarsi sopra di lui. Allargò le gambe in modo da agganciare il corpo del moro, poi sistemò ancora il lenzuolo sopra le loro teste in modo che attutisse i loro sussurri e riprese: - Benissimo, allora non sarà un problema per te prendere di nuovo la pozione e, se invece di venire da me salti addosso a qualcun altro, possiamo chiuderla qui. -

- Tsk! Non ci penso minimamente, e ora esci dal mio letto razza di coniglio maniaco! -

Kanda alzò un po’ troppo la voce e qualcuno nella stanza tossì. I due rimasero immobili, ugualmente terrorizzati dalla possibilità di essere visti… così. 

Rimasero pietrificati finché non furono certi che l’intera stanza fosse piombata nuovamente nel sonno. Poi, al primo suono di un russare, Kanda soffiò un: - Sei contento? Giuro che se ti beccano nel mio letto non…! -

Kanda non finì mai la frase: la bocca di Bookman Jr era, se possibile, ancor più impudente del padrone, perchè gli diede un bacio a stampo tremante, convincendo il moro che nemmeno Lavi sapeva bene cosa stesse facendo. Decise di domandarglielo. Subito. Così tirò Lavi per una guancia e appena questi squittì di dolore, la voce di Yu lo raggiunse dritto dritto a cuore, stomaco e cervello, sedando quella rivolta intestina e lasciando al proprietario di tali organi il compito di sistemare quella situazione imbarazzante. - Che diavolo credevi di fare?! - gli ruggì in faccia il giapponese. 

Lavi non avrebbe saputo dire se era più infuocato il respiro adirato di Kanda o il lembo di pelle che questi gli stava ancora pizzicando con la chiara intenzione di strapparglielo via (quella faccia la avrebbe dovuta sopportare ancora e ancora, ma almeno non avrebbe più dovuto vederla per intero, giusto?).

- Era… volevo solo vedere se reagivi come l’altra volta… -

- Come te lo devo dire che non mi piaci, stupido maniaco di un coniglio?! -

Finalmente Lavi riuscì a sottrare la propria guancia a quei polpastrelli incazzati. Se la massaggiò dolorante. - Magari la prossima volta che cadi in un dirupo potresti non farmi credere che il tuo ultimo desiderio sia spogliarmi, per esempio. -

Kanda avvampò. Ma di collera. 

Lavi giurerà ai posteri di aver sentito un ruggito provenire dalla ghiandola della vergogna di Kanda, in quel momento. Fu il suo istinto di sopravvivenza a salvarlo dall’inevitabile omicidio-suicidio: afferrò fulmineo i polsi di Kanda (che trovò al primo colpo nonostante il buio, miracolo!) e si affrettò a spiegare: - Scusa! Scusa! Scusa! Scusa! Scusa! Scusaaaa! Non volevo dirlo! E’ solo che continuo ad avere in testa la scena di quando sei apparso dal nulla con Crowlino… Non hai idea di quanto tu fossi figo in quel momento, coi capelli sciolti e la divisa completamente strappata e… ecco, è stato allora che mi è tornato in mente il sotterraneo. -

- Ma sei fissato! - disse Yu liberandosi dalla presa dello stupido coniglio.

- Certo che lo sono! Ho creduto che avrei perso la vergin... no, meglio che non dica certe cose proprio a te… - Bookman Jr sospirò, - Senti, tu sei uno che sa ciò che vuole, Yu, per questo non mi capacito di come sia potuta succedere una cosa del genere senza che tu lo volessi. Diamine, sei riuscito ad eliminare un Noah tutto da solo ma non sei in grado di ammettere che desideravi baciarmi?! -

Un secondo dopo, la stanza al completo fu svegliata da un tonfo bello pesante, contornato da uno scricchiolio osseo tutt’altro che rassicurante e da strilli al contempo bassi ma acuti che lamentavano dolore ovunque.

Qualcuno accese la luce e un coro di voci addormentate e irritate coprì Lavi di insulti di ogni specie (e anche di alcuni oggetti).

Si stava ancora rotolando dal dolore con le mani tra le gambe quando sbottò: - Oh, certo! Lo stomaco di Crowly continua a gracchiare ininterrottamente da ore e voi vi svegliate solo perché io sono caduto dal letto! Come no! -

Dall’alto del suo giaciglio, un Kanda ghignante e tutt’altro che soddisfatto replicò: - Dovresti solo ringraziarli che si siano svegliati, perchè stava per andarti molto peggio. -

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: Eririchan