Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    09/06/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Lasciate, me ne occupo io.”
 
Si trovavano nella macchina di Sam e Dean che avevano l’occorrente per curarlo, erano andati a ripescarlo nel loro bagagliaio.
Bruce poi aveva voluto pensarci lui.
 
“Avrei dovuto proteggerlo…io sono solo un fallito.” Disse Bruce con le lacrime agli occhi.
 
 
 
FLASHBACK  
 
 
“Steve, credi che anche Bruce parteciperà al piano di evasione?” chiese Matt, mentre studiavano il piano, in cortile.
 
“Mmmm..ascolta, Matt, ho sentito che Bruce è stato ricevuto dal commissario, oggi. hanno accolto la richiesta dei domiciliari, a partire da oggi stesso potrebbe scontare l’ultimo anno, ai domiciliari, invece che in questa fogna.”
Matt si era fermato come scottato ed era rimasto indietro.
“Bruce… uscirà dal carcere oggi?”
 
“Sì, amico e credimi, i domiciliari sono ORO per un carcerato. Non c’è bisogno che ti dica che cosa sceglierebbe lui tra questo e una vita da latitante in fuga dalle forze dell’ordine, vero?”
“No…certo che no. Non ce n’è bisogno. Sono..è una splendida notizia, davvero.” Disse Matt con gli occhi lucidi.
 
 
Dopo una mezz'ora, Bruce uscì dallo studio del commissario e si incamminò verso i suoi compagni
“Ho saputo la bella notizia. Oggi sarà il tuo primo giorno per andare ai domiciliari” disse Matt.
 
“Qualcuno qui ha la lingua tanto lunga.” bofonchiò Bruce.
Matt rise.
“Lo sai che Steve è così. Ma che ti succede? Hai una faccia...non sei contento che uscirai da questa fogna?”

"Io VOLEVO uscire, solo non pensavo che sarebbe stato in questa maniera.."
"Ahhh, senti, Bruce.."
“Ascolta, Matt, ti giuro che l’ho saputo soltanto adesso..quello che dicevo prima, non credevo che..”
“Bruce, non devi..”
 
“I domiciliari, capisci Matt? Hanno deciso che dovessi scontare il resto della pena a casa e io..”
“Bruce!” sbottò Matt.
Bruce si zittì, Matt si morse le labbra e per qualche secondo si guardarono soltanto.
 
"Io vi avevo PROMESSO che sarei stato dei vostri."

“Qualunque cosa tu abbia detto prima, svanisce davanti alla libertà. È la cosa più importante per un galeotto.”
“Non..l’unica. Anche l’amicizia per me lo è.”
 
Matt si schermì. "Saremmo amici per sempre, anche quando tu uscirai da quel cancello, perchè lo FARAI, Bruce, sarai un uomo libero, pensi che faremmo questo, pensi che sceglieremmo di scappare se avessimo scelta? Ognuno di noi ha dei motivi per voler evadere..ma tu...tu hai ancora una possibilità di rifarti una vita, saresti uno stupido se la gettassi via per...per degli stronzi che hai conosciuto qui da qualche settimana. Nessuno vale tanto. NESSUNO!"  
 
"Smettila. Vieni qui." disse Bruce, attirandolo con un braccio e abbracciandolo forte. Matt sospirò, inghiottendo le lacrime.  
 
“Per quel poco che ti conosco, che conosco tutti voi, siete delle brave persone e voglio che tu sappi che non parlerò a nessuno del vostro piano. Non vi tradirò.”
“Non l’ho mai pensato, Bruce.”
Si abbracciarono ancora.
 
“Io..adesso devo andare, devo aiutare Steve ed Alan con..con il lavandino, sì. Ancora congratulazioni..”
 
Matt… pensava Bruce vedendolo andare via.
 
 
 
*
 
Bruce stava preparando tutte le sue cose per andare fuori, dove un camion lo aspettava per portarlo fuori dal carcere, aveva abbracciato e baciato i suoi amici e si era molto raccomandato.
 
“guarderò il giornale in prima pagina tutti i giorni, aspettando di leggere la notizia dell’evasione del secolo. Non deludetemi!”
 
"Senti amico, non è che hai dimenticato qualcosa in cella? ti consiglio di prendere tutto, perchè qualunque cosa lasci qui non ti sarà più restituita." disse Alan.  
Bruce era impallidito ed era tornato indietro.  
"Sei uno stronzo, Alan." disse Steve.  
 
"E dai, solo altri cinque minuti .. godiamoci la vista di vederlo camminare in questa strada, che male c'è? Non lo rivedremo più." disse Alan sorridendo.  
 
Mentre attraversava la mensa, però, Bruce si imbattè in una combriccola riunita attorno a Matt.
“Sei triste per la partenza del tuo amichetto, non è vero?”
“Che ne dici se ti consoliamo noi?”
 
Bruce schiumava di rabbia, strinse i pugni appena vide che malgrado i rifiuti di Matt e gli insulti, essi non accennavano a smettere di importunarlo e stavano anche cominciando a mettergli le mani addosso.
 
Una collera dirompente lo assalì e prima di capire cosa stava esattamente per fare, stava menando le mani.
Matt finì a terra e aprì gli occhi sorpreso, trovandosi nel mezzo di una colluttazione in cui Bruce, che non era di fatto andato via, stava facendo a pugni con quella gente.
 
In un baleno, la mensa si trasformò in un porcile. Sedie e tavoli all’aria, mangiare dappertutto, corpi stesi a terra, gli altri detenuti erano venuti ad assistere alla scena e incitavano al sangue, facendo il tifo per uno o l’altro.
“Bruce no!! Perché???”
 
Arrivarono poi le guardie a fermare Bruce che non voleva smettere di prenderli a pugni.
“Sta calmo, Thor.”
 
“Ma questo non era quello che oggi lasciava il carcere per i domiciliari?”
 
“Non credo ci saranno più domiciliari per lui dopo questa sfuriata.”
“L’ho sempre saputo che il direttore è sempre troppo permissivo con i prigionieri.”
 
 
Bruce…. mormorò Matt, assistendo impotente davanti al suo amico che veniva portato via dalle guardie.

 
 

In infermeria Matt era andato a trovarlo, gli prese la mano e vide che il suo amico ricambiò la stretta.

“Sei uno stupido..lo sai? Oggi saresti ritornato a casa..” disse Matt con gli occhi lucidi.
 
“Quei pezzi di merda..volevano farti del male.”

Matt si asciugò gli occhi con il dorso della mano.
“Io me la sarei cavata e tu saresti stato LIBERO.”

“Quante volte te lo devo dire…ci sono cose più importanti.”
La stretta delle loro mani giunte si rafforzò.
 
 
*
 
 
Poco dopo, Bruce era tornato dall'infermeria, con un sorriso a trentadue denti, era entrato nella cella di Steve e Alan.
Loro furono molto sorpresi di trovarselo ancora davanti, erano rimasti in cortile ed erano ancora all'oscuro della rissa.  
 
“Allora, quando cominciamo?” chiese lui sorridendo, nonostante un labbro spaccato.
 
 
Presente
 
Bruce stava medicando il suo ragazzo, stringendogli di più la presa sul suo torace.
“Ah, sei sveglio, vedi cosa succede per una volta che ti perdo d’occhio..”
“Stavo proprio pensando..a un ricordo…quando prendesti quei bulli a pugni, per me. “
 
“Già…stavolta non sono arrivato in tempo, vero?” chiese Bruce con un sorriso forzato.
“”Sembra anche che dovrai lasciare tu me, questa volta.”
“Forse la ferita provoca anche deliri da febbre…”
“Bruce, TI PREGO, non posso salire su un aereo in queste condizioni..ma tu DEVI. Devi aiutare Alan e Steve. Sono nostri amici.”
“E tu sei l’uomo che amo.” disse lui con tono accurato

Alcuni istanti di pausa che servirono a Matt per cercare di fingere che quella frase non lo avesse colpito.
“Bruce…devi prendere quell’aereo.”
 
“Quando lo capirai, testa dura? Senza di te non vado da nessuna parte.”
Detto questo, Bruce chinò a baciarlo con dolcezza.
 
 
 
*
 
 
 
Fuori dall’auto, Sam e Dean stavano chiamando Castiel e finalmente l’angelo arrivò.
 
Finalmente! Quanto tempo ci hai messo? È grave la situazione qui!”
“Dean, non strapazzarlo, non vedi che è scombussolato?” disse Sam, notando Castiel e il suo sguardo come assente.
 
“Ma dai, si è appena svegliato dal letto? C’è un ragazzo che sta sanguinando in macchina!”
Castiel aveva l’aria di capire a malapena dove si trovava.
“Ma che sta succedendo qui? Chi sanguina?”
 
“Vieni con me.” disse Sam prendendolo a braccetto e portandolo verso la macchina.
 
"Il fatto che Dean non si stia lamentando che il sangue gli rovinerà i sedili della macchina, è un fatto estremamente singolare."disse Cas.  
 
I fratelli rimasero sbalorditi da quell'uscita, poi Dean esplose.

"CHE CAZZO TI PRENDE, SI PUÒ SAPERE? TI SEMBRA IL MOMENTO?" 

“"Scusatemi...io..sono stato indelicato. Chi è??” chiese.
“Un nostro amico. Puoi fare qualcosa per lui?” chiese Sam.

“Non mi avete mai chiesto aiuto per qualcun altro..” osservò Castiel.
 
“Lo sappiamo, ma…loro sono degli amici e lui non può andare in ospedale…se non gli guarisci la ferita che ha sul petto, non può prendere un aereo e loro dovranno separarsi.”

Castiel sgranò gli occhi.

“Sono i ragazzi evasi.”
“Come lo sai?" chiese Sam.
“Noi sappiamo sempre tutto.”
 
“Quindi saprai anche che sono INNOCENTI, i demoni erano in combutta con la gente di questa città per consegnarli a loro.”
 
Castiel sgranò ancora di più gli occhi.
“Per favore, aiutalo.” Implorò Sam.
 
“Vedrò di fare quello che posso.” disse Castiel.
A quel punto entrò nella macchina.
 
“Ciao, io sono Castiel.
“L’angelo?”
 
Castiel si voltò verso i fratelli.
“Non chiedere. Ti spiegheremo poi.” disse Dean, mettendosi una mano sulla faccia.
“Ho poteri curativi, posso aiutarti.”
 
Matt però non sembrava rassicurato, mentre Castiel posava le mani su di lui e procedeva alla guarigione con una grande concentrazione.
 
 
Quando ebbe finito, il ragazzo sentì di doverlo ringraziare.  
“io…grazie.”
 
“Sei grande, Castiel, così potremo prendere l’aereo! Sai che sono stato da sempre un tuo ammiratore??” disse Bruce avvicinandosi.
“Dean, credo che mi dobbiate delle spiegazioni.” Disse Castiel, voltandosi verso di loro, con disappunto.
 
 
*
 
Questo è molto grave, credevo che il profeta avesse smesso di pubblicare questi libri, appena avesse capito che quello che vedeva era REALE, avreste dovuto essere SICURI che smettesse! È la nostra vita e ci siamo anche NOI ANGELI lì dentro!” disse Castiel.
 
“Ehi, amico, vacci piano. Sapevi del profeta e sapevi anche dei libri, credevamo vi andasse bene! Eri presente quando scriveva, non pensavamo non avessi chiara la situazione! Senza contare che quando l’abbiamo scoperto, tu avevi un palo piantato nel culo, a dire poco e poi…avevamo la maledetta apocalisse da sventare per avere il tempo di pensarci!” disse Dean.
 
“Questo è molto più grave di un’imminente apocalisse.”
“Castiel, ma parli sul serio?” chiese Sam. I libri su di loro, più gravi di un'apocalisse?
 
“Sono serissimo. Non avevo idea che questa cosa andasse avanti! Si tratta di una cosa gravissima. Già un profeta normale non dovrebbe avere la strada spianata a una coscienza su così larga scala e il fatto che si sia permesso l’ardire addirittura di…DIVULGARE tali informazioni personali anche sui miei fratelli, è gravissimo. Ancora più grave che non ne siamo a conoscenza. Voi…avreste dovuto CONTROLLARLO.” disse ancora guardandoli come se loro lo avessero tradito.
 
“Cas, ti ricordo che noi eravamo impegnati in ben altro! Dean era appena tornato dall'inferno, io...non ero proprio in buone condizioni....pensavamo anche noi che quel Chuck avesse smesso...ci dispiace di non avertelo detto, ma in quanto a segreti, tu proprio non puoi fare la morale agli altri. Ehi, dove stai andando?" chiese Sam, vedendolo allontanarsi.
“lascialo stare, Sam, è nervoso. “ disse Dean .
 
“Gli succede un po’ spesso ultimamente.” Disse Dean.
 
 
*
 
Castiel si era allontanato per stare un po’ da solo e da lontano i ragazzi lo guardavano.
 
“L’angelo me lo immaginavo più simpatico.” Disse Steve.
“Che ti devo dire, Steve, tutti gli eroi diventano più umani quando li guardiamo da vicini.” Disse Alan.
I primi due tornarono dagli altri, abbracciati, mentre Matt guardava Castiel ancora dubbioso.
 
“Matt, ti senti bene? Ti ha guarito completamente, vero?” chiese Bruce.
“Sì, sì, non preoccuparti.” Disse Matt.
 
 
I ragazzi si stavano preparando per andare a prendere un aereo che un loro amico gli avrebbe portato di lì a poco, a quel punto mentre camminavano, Matt prese da parte Sam e Dean.
 
“Devo parlarvi del vostro amico Castiel.
“Sam e Dean apparvero molto sorpresi.
“Che succede?” chiese Sam.
Matt si morse le labbra.
 
“Non ho voluto parlarne con Bruce e gli altri per privacy, ma…”
“Matt, parla, che ha fatto Castiel??” chiese Dean agitato.
“Credo che lui abbia un problema, un qualcosa che nasconde!”
Sam e Dean lo guardarono frastornati.
 
“E questo tu l’hai dedotto da cinque minuti che hai passato con lui?” chiese Dean sulla difensiva.
“Ascoltate, probabilmente non lo conosco come lo conoscete voi, è vero, ma sono stato in carcere! So riconoscere quello che si cela dietro certi tocchi…e ho imparato che dal MODO in cui qualcuno ti tocca, può rivelare che nasconda un SEGRETO.”
 
“Questa è una stronzata. Da cosa lo deduci?” chiese Dean.
 
“Toccare una persona è molto..INTIMO, anche se si tratta di un tocco innocente, anche se non metti malizia in quello che fai, anche se si tratta di una carezza o di un abbraccio... quando tocchi qualcuno stai dando come un qualcosa di tuo all’altra persona, se ti senti a disagio a toccare qualcuno, solitamente è perché dentro di te, ti senti difettoso, come un marchio di fabbrica sbagliato, in quel caso, non ti senti a tuo agio al contatto fisco, perchè tu percepisci che stai dando la tua energia a qualcun altro e se pensi che la tua energia sia negativa, beh, allora..non ti sentirai a tuo agio a trasmetterla agli altri. “
 
Sam e Dean lo guardavano ancora storditi.
“So quello che dico! Mi capitava anche in carcere, difficilmente i detenuti sono capaci di trasmettere CALORE e affetto, perchè si sentono sporchi. I molestatori e gli stupratori, che prendono le loro vittime con la forza, non si fermano, prendono quello che vogliono, con prepotenza..con VIOLENZA, per loro non è contatto fisico, ma violenza, male.. il loro è uno sfogo fisico, ma non saranno mai in grado di dare amore, o di toccare qualcuno con gentilezza perchè perfino loro sanno di non esserne in grado, di non esserne DEGNI.. credo che perfino loro odino sè stessi nel profondo. Solitamente..solitamente invece.. chi non ha niente da nascondere, chi è un'anima buona, è in armonia con il suo CORPO e ha quindi un tocco delicato e affettuoso, non teme il contatto fisico perchè non ha niente da nascondere QUI.” disse Matt indicandosi il torace.
 
“Amico, stai per caso dando ad un angelo del molestatore depravato? Fai attenzione a quello che dici, perché…insomma, poi mi permetto di difenderlo, Castiel non è proprio esattamente…” cominciò Dean.
 
“No, maledizione non è quello che volevo dire!” disse Matt grattandosi la testa. “Volevo fare un esempio! Mi rendo conto che non ho azzeccato il paragone migliore ma non sapevo trovarne altri! Il punto è che il vostro amico..aveva quasi paura a toccarmi, come se avesse paura di farmi del male, aveva un tocco tremulo, cosa strana per un angelo che in fondo dovrebbe guarire no?”
 
“Matt, se hai qualcosa da dire, parla chiaro.” Disse Sam.
Matt sospirò.
 
“Io credo che…credo che il vostro amico…non stia bene, ecco. Non so se parlando di angeli, è corretto usare la parola MALATTIA, ma ha qualcosa..aveva paura di guarirmi e questo significa solo che sente di avere qualcosa DENTRO che…non è proprio..che avrebbe potuto farmi male. L’ho detto. Perdonatemi, forse sono solo un visionario, ma…è questa l’impressione che ho avuto.”
 
“Perché ci stai dicendo queste cose?” chiese Dean.
 
“Perché…so che volete seguirci ma forse..dovreste tornare dal vostro amico e cercare di capire cosa gli sta succedendo, per voi siamo a malapena degli sconosciuti e dovreste andare dal vostro più vecchio amico. Noi..ce la caveremo.” Disse Matt lasciandoli basiti.
 
 



















Note dell'autrice: innanzitutto volevo scusarmi con tutti voi, o almeno con chi se n'è accorto ahha nel capitolo precedente avevo scritto Alan invece di Matt xd ecco, NO, è Matt quello che viene ferito, è d'obbligo la precisazione visto che Alan sta con steve xd spero vi sia piaciuto il ricordo di questi due ragazzi, purtroppo se non avete visto Prison Break non potete capire il riferimento, e non è proprio come se succede la stessa cosa ma un po' alla lontana il riferimento è simile! Dunque, credo abbiate capito che sto gettando le basi per Castiel e le anime che sono dentro di lui vero? beh, se non lo avevate capito, ve lo dico ora xd secondo voi Sam e Dean accetteranno il consiglio di Matt? Cosa succe3derà nel prossimo capitolo? vi dico già da adesso, che il capitolo sarebbe dovuto finire con il prossimo, ma visto che ci sto mettendo tanto a scriverlo, ho deciso di dividerlo! Ci saranno molte emozioni nel prossimo e vi posso anticipare anche un nuovo trailer che sarà la nuova sigla di questa storia ma non vi dico qual è fino al prossimo capitolo :)

la riflessione di Matt è una cosa inventata da me, non so neanche se è una riflessione giusta o no, mi è venuta in mente così, scusate se ho detto qualche cazzata..
PS è UN'ORA CHE sto correggendo e sono nervosissima..finisco di correggere dopo o domani..scusate..
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza